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Le rinnovabili non sono utili solo alle grandi imprese di questo settore

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  • Le rinnovabili non sono utili solo alle grandi imprese di questo settore

    Domani andro' al Quirino a seguire l' incontro e ho messo in un mio blog la notizia dell' iniziativa, ma la pressione per lo sviluppo delle rinnovabili non puo' venire solo dalle imprese del settore, soprattutto se solo quelle di grandi dimensioni. Prima di tutto perche' lo sviluppo delle rinnovabili e' una strada necessaria e inevitabile per tutti, la sua utilita' non e' solo legata al lavoro creato in questo settore; ci sono altre motivazioni, ancora piu' importanti. Le rinnovabili sono necessarie perche' le fonti fossili sono limitate e vicine al loro picco, l' energia prodotta dalle fonti fossili e' insufficiente, oggi un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all' energia elettrica e moltissime altre non hanno energia elettrica con continuita', le fonti fossili, e anche l' idroelettrico (pure se rinnovabile) e il nucleare, sono dannose per la salute ,l' ambiente e il clima; un altro modello energetico e' utile anche a evitare guerre, molte delle quali sono dovute a conflitti per le risorse. Non bisogna dare la falsa impressione che le rinnovabili sono utili solo perche' danno lavoro e guadagni alle imprese. Inoltre la breve, ma di dimensioni assai grandi, esperienza italiana ha formato professionalita' giovani ma completamente assenti in quasi tutto il resto del mondo, quindi il settore italiano delle rinnovabili puo' lavorare anche per diffondere le nuove fonti energetiche , soprattutto solari , dove queste ancora devono arrivare, cioe' quasi in tutti i paesi del pianeta.
    Ultima modifica di pamarco; 09-03-2011, 16:04.

  • #2
    Il mio brevissimo scritto pubblicato nel post precedente era stato scritto come commento a questa discussione sul Forum Fotovoltaico:


    http://www.assosolare.org/2011/03/de...e-e-cittadini/


    Roma, 8 marzo 2011 – il prossimo giovedì 10 marzo a Roma presso il teatro Quirino (via Delle Vergini 7) alle ore 9.30, le principali associazioni del settore dell’energia rinnovabile (APER, Assosolare, ANEV, AssoEnergie Future, GIFI/ANIE) incontrano imprese e cittadini per rappresentare gli effetti immediati del decreto rinnovabili, che già da oggi mette in pericolo 120.000 posti di lavoro e un settore fatto di 10.000 giovani aziende, e per comunicare una posizione comune sulle proposte di modifica al decreto, sugli obiettivi per le rinnovabili e per rilanciare una collaborazione paritaria tra il governo e l’industria per una legislazione finalizzata alla reale promozione delle rinnovabili in Italia che dia certezze nel lungo periodo.

    Sono previsti gli interventi delle Associazioni firmatarie e la presentazione di best practice da parte di imprenditori della green economy da tutta Italia, del settore bancario, alla presenza delle associazioni ambientaliste: Greenpeace, Legambiente, WWF e Fondazione Sviluppo Sostenibile, Kyoto Club e di numerosi rappresentanti politici dei diversi schieramenti.
    __________________
    www.ingalessandrocaffarelli.com

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    • #3
      Un politico mi sembra sia intervenuto, per il Kyotoclub e' intervenuto il senatore Ferrante (Pd). A parte questa curiosita', la transizione energetica e' indispensabile e ineluttabile ma spesso ognuno di noi segue solo quello che avviene vicinissimo alla sua persona. L' attacco alle rinnovabili e' partito sui media il 25 gennaio, con la comunicazione del Gse in una commissione parlamentare e il comunicato stampa dove annunciava 2.800 MW incentivati e 4.000 MW che , finiti i lavori nel 2010, sarebbero stati allacciati nel 2011. La stampa ha dato per sicuro 7000 MW installati e incentivati e Autority per l' Energia, Confindustria, Abi, grande stampa, hanno iniziato una campagna di preparazione al decreto Romani. Ma c'e' stata superficialita' e passivita' in tutti, associazioni delle imprese, ambientalisti, politici favorevoli alle rinnovabili (che possono essere di destra o di sinistra). Ora martedi' c'e' un incontro al ministero, invitati Confindustria e Abi, ci sono le associazioni delle imprese "Green" ? Il sole24ore il giorno 11 marzo scriveva che queste associazioni volevano partecipare all' incontro che pero' era, almeno inizialmente,solo tra ministeri coinvolti, Confindustria a Abi. I tre sindacati confederali hanno scritto il giorno 11 marzo per chiedere di partecipare all' incontro. Non e' che questo governo va avanti in questo modo (il paese invece va indietro) perche' gli altri dormono ?

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      • #4
        Tavolo decreto rinnovabili. Martedi' 15 marzo il ministro Romani chi incontra ?

        Tavolo decreto rinnovabili. Martedi' 15 marzo, il ministro Romani chi incontra ?

        Sul Sole24ore dell' 11 marzo si legge che martedi' 15 marzo si riunira' un tavolo, convocato dal ministro per lo sviluppo economico Romani, con Governo, Confindustria e Abi e parleranno del decreto energia. Le associazioni delle imprese dell settore energie rinnovabili hanno chiesto di essere presenti, non condividendo tra l' altro le posizioni della Confindustria su questo decreto.
        Il giorno 11 marzo anche i sindacati CGIL, UIL, CISL hanno inviato una lettera al ministro con la richiesta di essere presenti all' incontro insieme alle loro organizzazioni dei lavoratori elettrici. In alcuni notiziari si scrive che saranno presenti anche i gestori della rete (Terna, per la rete nazionale, forse i gestori delle reti locali, Enel,Acea etc.) insieme alle associazioni dei consumatori.
        Il sottosegretario all' energia Saglia in un convegno del Kytoclub aveva annunciato un tavolo, con tra gli altri Terna e Gse, per discutere come controllare i la validita' dei requisiti dei 4000 MW che hanno richiesto la 129/2010 (impianti installati nel 2010, allacciati alla rete nel 2011, che hanno diritto agli incentivi 2010). La ministro all' Ambiente Prestigiacomo ha parlato invece di un tavolo, entro 15 giorni, tra Governo e Associazioni delle imprese delle rinnovabili per discutere del quarto conto energia (il terzo e' durato solo 5 mesi, dal 1 gennaio al 31 maggio).
        Questo e' quello che ho letto su stampa e web o ho ascoltato in incontri pubblici. Altro non sono riuscito a sapere e a capire. Penso che ci vorrebbe molta piu' trasparenza in questi passaggi, una informazione maggiore e migliore, e un po' di attenzione e meno passivita' da parte di addetti al settore produttivo delle rinnovabili, ambientalisti, attivisti sociali. Tutti questi invece rimangono sempre sorpresi dalle scelte e messi di fronte al fatto compiuto. Da parte mia cerchero', per quanto possibile, di seguire la vicenda nelle prossime settimane e di riportare il tanto o poco che riusciro' a sapere e capire.

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        • #5
          sono d'accordo con te.
          Le rinnovabili sono la possibilità concreta per milioni di persone di fare un investimento sicuro, guadagnando producendo energia pulita.
          ciao
          Giorgio
          Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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