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Ciclo di vita energetico del pannello fotovoltaico

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  • Ciclo di vita energetico del pannello fotovoltaico

    Vorrei porre una domanda alla quale finora non sono mai riuscito ad ottenere una chiara risposta.

    Consideriamo l'intero ciclo di vita di un pannello fotovoltaico, diciamo un m^2 di pannello policristallino, per esempio.
    Chiamiamo a l'energia (non il costo in denaro, ma l'energia in joule o chilowattora) che serve per estrarre/produrre/raccogliere tutti i materiali ed il silicio necessario ad un m^2 del nostro pannello, componenti vari compresi.
    b= energia necessaria ad assemblarlo, comprensivo di tutti i componenti necessari al buon funzionamento del sistema (inverter etc).
    c= energia necessaria per trasportarlo ed installarlo
    d= energia necessaria per manutenerlo
    e= energia necessaria per dismetterlo e smaltirlo.

    Quindi energia in rimessa = a+b+c+d+e

    Di contro abbiamo l'energia prodotta dal pannello durante tutto il suo ciclo di vita.

    Domanda: E' mai stata fatta una stima, anche in termini di media, dell'ammontare della differenza tra energia in rimessa (a+b+c+d+e) ed energia prodotta?
    Se sì, quanto vale

    delta = Energia rimessa - energia prodotta? E' positivo, zero o negativo?

    Questo infatti mi sembra un punto fondamentale, al di là di ogni considerazione economica, che viene comunque a posteriori.

    Grazie,
    saluti.

  • #2
    Originariamente inviato da Torrecolo Visualizza il messaggio
    Vorrei porre una domanda alla quale finora non sono mai riuscito ad ottenere una chiara risposta.
    ........
    Grazie,
    saluti.
    Si è tentato di stabilire i tempi di ritorno degli investimenti in impianti energetici, con il fine di individuare (o sostenere l'affermazione) delle tecnologie più remunerative.
    Esistono vari studi, controversi e che comunque individuano per ogni tecnologia una ampia forbice di valori.
    I valori più recenti e affermati per il fotovoltaico, differenti a seconda della latitudine , insolazione, installazione e tecnologia, si collocano fra 1,7 e 4,6 anni, tempi nei quali gli impianti si ripagano energeticamente, da confrontarsi con la vita utile degli impianti stessi.

    EnergoClub - Solare Fotovoltaico

    quanta energia per produrre i pannelli fotovoltaici

    Questo argomento è stato affrontato varie volte anche sul forum...

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    • #3
      Grazie per la risposta ed i link. Se ricordi in quale discussione nel forum questo argomento è stato affrontato in modo più ampio e completo, potresti per favore riportarla?

      Grazie,
      ciao
      Ultima modifica di nll; 21-06-2011, 23:54.

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      • #4
        Salve Torrecolo
        Ecco alcuni link, ma ce ne sono altri.
        Fai una ricerca utilizzando il termine EROEI.

        http://www.energeticambiente.it/disc...orativa-3.html

        http://www.energeticambiente.it/comu...l-forum-2.html

        http://www.energeticambiente.it/bioc...e-alghe-3.html

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        • #5
          Molto bene, grazie. Mi studierò il tutto. Di sicuro, se davvero le cose stanno in questi termini e cioè che nel giro di massimo 5-6 anni un impianto fotovoltaico produce una quantità di energia pari a quella che è servita per costruirlo, che serve a manutenerlo e che servirà a smaltirlo, allora è chiaro che il fotovoltaico è una tecnologia sulla quale una nazione come la nostra dovrebbe puntare molto. La base infatti è il bilancio energetico in termini di joule in più realmente introdotti nel circuito energetico nazionale, le considerazioni economiche a mio modo di vedere, sebbene importanti, vengono dopo, sono solo umane, non hanno a che fare con la fisica. Io sono disposto a pagare di più pur di ottenere un delta positivo di energia realmente pulita, rinnovabile e che ci liberi dal cappio dei paesi produttori di petrolio (e di uranio). Però il delta positivo ci deve essere, altrimenti cade tutto. Grazie.
          Saluti
          Ultima modifica di nll; 21-06-2011, 23:54.

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          • #6
            La notizia che la costruzione dei pannelli FV richiederebbe più energia di quanta essi sarebbero in grado di produrre, è una leggenda metropolitana che risale all'epoca nella quale i PFV erano utilizzati esclusivamente nei veicoli spaziali.
            O all'armamentario di informatori scientifici del calibro di Franco Battaglia.

            Se il prof. prende una cantonata - Eco alfabeta

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            • #7
              aggiungiamo un dato essenziale....

              il modulo fotovoltaico NON dura solo 20-25 anni.... ma la sua durata effettiva è ben più alta.

              alla SHARP hanno un impianto di test installato negli anni 70 (mi sembra abbia 35 anni) la cui riduzione di energia prodotta è ad oggi qualcosa come il 13-14%.... e questo con la tecnologia di 40 anni fa.
              (purtroppo non riesco a risalire al link dell'informazione di cui sopra)


              inoltre l'EROEI è destinato a precipitare in modo massiccio quando la tecnologia di massa passerà dal silicio cristallino al silicio amorfo..
              'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
              'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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              • #8
                Originariamente inviato da Gate Array Visualizza il messaggio
                aggiungiamo un dato essenziale....

                il modulo fotovoltaico NON dura solo 20-25 anni.... ma la sua durata effettiva è ben più alta.

                alla SHARP hanno un impianto di test installato negli anni 70 (mi sembra abbia 35 anni) la cui riduzione di energia prodotta è ad oggi qualcosa come il 13-14%.... e questo con la tecnologia di 40 anni fa.
                (purtroppo non riesco a risalire al link dell'informazione di cui sopra)


                inoltre l'EROEI è destinato a precipitare in modo massiccio quando la tecnologia di massa passerà dal silicio cristallino al silicio amorfo..
                La prima cosa che dici, se fosse provata, effettivamente colpisce molto.

                Sui pannelli al silicio amorfo però i rendimenti energetici sono piuttosto bassi, quindi in quel caso anche se l'energia che serve per produrlo (ma quella che serve per manutenerlo e smaltirlo a quanto ammonta?) è minore, anche i rendimenti energetici allo stato attuale delle cose sono minori.

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                • #9
                  Prima di effettuare considerazioni su dei bilanci energetici che hanno del sensazionalistico , inviterei a riflettere più che sull'ammontare dell'energia prodotta durante la vita utile del pannello, a come\quando questa stessa energia è prodotta ed utilizzata... e questa è una questione puramente tecnica, il fotovoltaico è la fonte di energia NON programmabile per eccellenza e senza un adeguata soluzione degli altri problemi non sarà il santo graal energetico.

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                  • #10
                    Nei conti fatti da Torrecolo non si menziona la costruzione e lo smaltimento delle batterie, non sempre son collegati direttamente alla linea pubblica.

                    Inoltre il pannello non serve a nulla senza un impianto che costa anche quello.

                    Io lavoro spesso e volentieri affianco di installatori di PS e parlando con loro affermano che i FV non son ancora convenienti se non dopo circa 15 anni di utilizzo in quanto il costo si ammortizza solo dopo 10 anni che è il tempo di usura del pannelo il che vuol dire che almeno ha bisogno di manutenzione e son costi aggiuntivi che si aggiungono all'installazione iniziale.

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                    • #11
                      Qualche mese fa', in una rivista, ho letto un articolo sul Fotovoltaico e su tutti i suoi componenti, non ricordo il nome della rivista ma, non era del settore. L'articolo trattava proprio la "vita" degli impianti Fotovoltaici.

                      In un primo passo dell'articolo, si illustrava di alcuni impianti realizzati negli anni '70 in America e si mensionava che oggi sono ancora completamente funzionanti come quando istallati, dove tutti i componenti (moduli e inverter) erano ancora quelli istallati in origine. Parliamo di circa 40 anni di esercizio.

                      In un secondo passo, si parlava dei test di laboratorio eseguiti oggi sui vari componenti e, si faceva riferimento ad una ditta Giapponese (non ricordo il nome), che faceva prove di durata in laboratorio di diverse Ditte produttrici e, la maggior parte dei moduli testati, su una simulazione di 40 anni avevano una produzione superiore al 70% e, il bello che alcuni moduli (purtroppo nell'articolo non erano pubblicati i nomi dei produttori), raffiungevano la produzione superiore al 70% anche dopo 90 anni.
                      Parliamo di simulazione in laboratorio, ma i risultati sono veramente eccezionali.

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                      • #12
                        link corretto

                        Ripropongo il link dato che nella pagina di Wilmorel che punta a Energoclub si arriva poi ad un "Not Found".
                        E' cambiato effettivamente ed hanno tolto il "now"

                        ECN: State-of-the-art photovoltaic systems have Energy Pay Back Times as low as 1.7 years

                        Sono dati effettivamente confortanti, faccio il verso ad eroyca a questo punto ... e lo riquoto qui dal suo commento su EC:
                        roy.virgilio
                        Wrote : 04/12/2006 13:49 ( One month )
                        Subject : un pò ottimistica?
                        Forse 1700 kWh/m² sono un pò eccessivi.. io rimarrei sui 1000 di media che portano appunto intorno ai 5 anni di lavoro il tempo per ripagare l'energia consumata.
                        In linea con altri lavori sempre affidabili.

                        Il problema rimane sempre il prezzo troppo elevato di acquisto...
                        5 anni infatti risulta anche dai grafici olandesi. Se sono cosi straordinari, non e' FORSE venuto il momento di togliere (o abbassare ... per carita' ...) gli incentivi ????

                        Niente incentivi > prezzi che si abbassano di conseguenza.
                        Naturalmente nell'ottica di una cosi' grande durata e di cosi' grandi prestazioni anche i privati meno proni e visto il mutato prezzo POTREBBERO fare un investimento per cosi' dire "in proprio".

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