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  • Attenzione prego..

    Frequento questo forum da poco tempo, ma ho già potuto approfondire la mia conoscenza di esso e voglio porgere i miei complimenti a tutti gli utenti, perchè si tratta di uno dei migliori forum (e luogo) di informazione sulle energie alternative disponibile nella vasta rete che è internet. Io sono uno studente al 4° anno di liceo scientifico e non sono molto ferrato nella materia pratica del risparmio energetico, però l'interesse è grande e a breve dovrei acquisire molte conoscenze. Quello che invece vorrei portare alla conoscenza di tutti e l'ignoranza delle persone in fatto di energia alternativa in Italia. Ammetiamolo, nulla è più frustante del sapere che quel poco che riusciamo a risparmiare in energia viene sprecato indiscriminatamente da altri che si considerano estranei al problema energetico. Lo stesso discorso vale per la raccolta differenziata e tutti quelle piccole cose che costano un minimo di fatica ma che permettono di porre rimedio a molti dei problemi a cui ci troviamo innanzi. Quello su cui mi interrogo io è quindi come trovare un rimedio per questo gravissimo problema che ci affligge profondamente, se cercare di creare un'informazione che sappia davvero arrivare alla persone e le sappia convincere a fare qualcosa per poter migliorare il mondo che le circonda sia davvero possibile o sia solo un'abbaglio. Sarei ben lieto di conoscere le vostre opinioni in merito e spero che questo post (chiaramente fuori posto..ma non ho trovato altro luogo in cui scriverlo!) posa non passare inosservato. Grazie in anticipo...

  • #2
    CITAZIONE (bongiafritta @ 11/5/2006, 00:32)
    Quello su cui mi interrogo io è quindi come trovare un rimedio per questo gravissimo problema che ci affligge profondamente, se cercare di creare un'informazione che sappia davvero arrivare alla persone e le sappia convincere a fare qualcosa per poter migliorare il mondo che le circonda sia davvero possibile o sia solo un'abbaglio. Sarei ben lieto di conoscere le vostre opinioni in merito e spero che questo post (chiaramente fuori posto..ma non ho trovato altro luogo in cui scriverlo!) posa non passare inosservato. Grazie in anticipo...

    Carissimo, come direbbe Furio Bentrovato; questo argomento è al fondamento della nascita di questo forum e lo anima più o meno coscientemente.

    L'informazione rispetto a questi argomenti, a quello che attiene alla relazione che l'uomo instaura con il nostro amato, a volte odiato o peggio misconosciuto mondo, a mio parere può esser più facilmente capito, guidato, se lo si rende più semplice.

    Per facilitare la cosa a volte mi è capitato di descrivere la relazione che intercorre, la vita che ci scorre, attraverso il triangolo che ti allego: un triangolo Benessere, Energia, Competenze.


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    Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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    • #3
      Il benessere dell'uomo, la sua capacità di sfruttare le risorse per sopravvivere, è funzione delle competenze che applica nel loro uso.

      Le risorse, l'energia in senso assoluto, sono utilizzate dalle società in modo più o meno efficiente e, a seconda del livello a cui è giunta la competenza, creano maggiore o minore benessere, sopravvivenza.

      Per fare un esempio: una tribu dell'africa più arcaica ha un modo di usare le risorse diverso da come si usano in un paesino della bassa padana.

      Quello che evidenzia la cosa è la valutazione del tempo di vita delle persone dei due gruppi sociali; ad esempio molto probabilmente in africa in quel villaggio la gente muore in media a 35, 40 anni; nella bassa padana invece superiamo i 70 anni.

      In Africa il massimo dell'efficacia è bruciare il bosco; nella bassa padana abbiamo la stufa ad alto rendimento che va a pellets (cilindretti in legno compresso).

      Il descrivere questo triangolo però, non deve essere uno sterile esercizio piuttosto deve esser esemplificativo di una possibilità di miglioramento.

      In pratica, secondo questa mia proposta di semplificazione, gli interventi che è possibile fare per ottimizzare, applicare il triangolo riguardano comunque un'integrazione delle soluzioni su tutti e tre i lati del triangolo contemporaneamente.

      Insomma io vedo questo triangolo come funzionale al miglioramento che tu ricerchi ma che credi di aver difficoltà a creare.

      Fai un programma nell'ottica del miglioramento di tutte e tre le facce di questo triangolo, ed avrai una soluzione funzionale alla risoluzione del problema.
      Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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      • #4
        Concordo!

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        • #5
          Caro bongiafritta,
          CITAZIONE
          Quello su cui mi interrogo io è quindi come trovare un rimedio per questo gravissimo problema che ci affligge profondamente, se cercare di creare un'informazione che sappia davvero arrivare alla persone e le sappia convincere a fare qualcosa per poter migliorare il mondo che le circonda sia davvero possibile o sia solo un'abbaglio.

          E' possibile e tu puoi fare moltissimo. Certamente molti dei tuoi compagni non ragionano come te, se loro sono 90 e noi siamo 10, combineremo ben poco.
          La prima informazione e' quella da persona a persona, poi per approfondire c'e' il web, i libri e tutto il resto.

          Se hai voglia e tempo di impegnarti, dai un'occhiata alle varie associazioni che partecipano al forum e scegline almeno una.

          Ciao
          Mario
          Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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          Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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          L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
          Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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          • #6
            Sagge considerazioni da un ragazo così giovane... complimenti!

            Se il problema ti appassiona utilizza ancora l'annetto che ti resta per documentarti (qui ed altrove) potresti trovare grande motivazione e spunti per seguire un corso di laurea di quelli che poi fai la tesi sperimentali e ti assumono ancora prima che esci dall' Ateneo... e li potrai dare il tuo maggior contributo "alla causa" <img src=">

            Il settore del risparmio energetico con i tempi che corrono (chi di noi che pagava la benzina in lire riusciva ad ipotizzare un prezzo di TREMILA al litro? ) avrà sempre maggior sviluppo, non ti preoccupare... più l'ecologia si sposa al risparmio ( e quindi direttamente ed indirettamente al guadagno) più il popolino aprirà gli occhi..

            Io mi sono accorto, vendendo abitazioni, che 4-5 anni fa consigliavo una stufa a pellet per gli appartamenti privi di riscaldamento e la gente si metteva a ridere... oggi (alcuni) mi sciorinano pure i vari modelli che avevano gia in mente... ^_^

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            • #7
              tipo lauree?

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              • #8
                Sono davvero contento che abbiate risposto in cosi tanti al mio messaggio. Mi fa piacere poter usufruire della vostra conoscenza in merito perchè sono davvero interessato alla questione energetica. Dopo aver letto i vostri messaggi ho capito un punto fondamentale per una più ampia diffusione dell'energia pulita, l'economicità. Chiunque, davanti a una scelta tra più e meno economico, sceglierebbe il secondo se gli effetti fossero gli stessi. Quello di cui si necessità è quindi di un qualcosa di economico e semplice, così che la scelta dell'energia "alternativa" non rimanga confinata solo agli appassionati. Questo qualcosa è rintracciabile nell'energia fotovoltaica, che a mio parere può avere un'ottima espansione solo in un sistema basato su piccole unità produttive dislocate su tutto il terreno. In pratica quello che si dovrebbe/potrebbe attuare è un sistema in cui ogni casa o nucleo abitativo e semi autonomo nella produzione.

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                • #9
                  Bravo bongiafritta!

                  CITAZIONE
                  a mio parere può avere un'ottima espansione solo in un sistema basato su piccole unità produttive dislocate su tutto il terreno.

                  Che poi queste unita' produttive siano preferibilmente di tipo fotovoltaico o eolico o a biogas o di altro tipo, questo e' tutto ancora da discutere.

                  Ciao
                  Mario

                  Edited by mariomaggi - 12/5/2006, 21:41
                  Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                  • #10
                    CITAZIONE (bongiafritta @ 12/5/2006, 18:46)
                    Questo qualcosa è rintracciabile nell'energia fotovoltaica, che a mio parere può avere un'ottima espansione solo in un sistema basato su piccole unità produttive dislocate su tutto il terreno. In pratica quello che si dovrebbe/potrebbe attuare è un sistema in cui ogni casa o nucleo abitativo e semi autonomo nella produzione...

                    Sono in accordo totale. La creazione di una rete di microproduzione a livello familiare - condominiale con la possibilità di unire questo nodi periferici in un nodo locale (hub) a livello consortile, comunale, ecc è il primo basilare passo (indicato anche dagli organismi europei) per la creazione della futura economia all'idrogeno.
                    Concordo anche che è fondamentale un FV economico. Con i conti energia si è creata la condizione di base per arrivarci, siamo fiduciosi. <img src=">

                    Ciao
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                    • #11
                      Questo è quello che è successo in Germania, dove attualmente si trova l'88% dei pannelli fotovoltaici dell'intera Europa. Anche in Italia esistono dei finanziamenti ma credo che sia molto difficile ottenerli. Cosa si può fare di pratico da noi per ottenere risultati concreti? Qualcuno a qualche idea?

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                      • #12
                        L'Italia da settembre 2005 sta seguendo le orme della Germania. Il conto energia è la migliore soluzione per incentivare la diffusione del FV. Quello che possiamo fare è spingere perchè il conto sia allargato e migliorato. <img src=">
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • #13
                          CITAZIONE (bongiafritta @ 12/5/2006, 18:46)
                          Chiunque, davanti a una scelta tra più e meno economico, sceglierebbe il secondo se gli effetti fossero gli stessi. Quello di cui si necessità è quindi di un qualcosa di economico e semplice, così che la scelta dell'energia "alternativa" non rimanga confinata solo agli appassionati.

                          La soluzione ottimale, riguardando il triangolo Benessere, Competenza, Energia, inizia la sua evoluzione da COMPETENZE.

                          Come dice MARCOMATO queste a furia di parlarne incomincia a crescere. Le competenze sono la risultanza di informazioni, dati, che vengono applicati nella creazione di un cambiamento (possobilmente migliorativo :P).

                          L'inizio sta quindi nel far circolare le informazioni corrette (ribadisco corrette!).

                          Dalla mia esperienza posso dire che non esiste la soluzione ottimale che tutto risolve. In ogni caso esistono opportunità da cogliere più o meno funzionali ad aumentare il BENESSERE attraverso un uso più efficace delle energie. Ad esempio in alcune situazioni il geotermico a bassa temperatura è una soluzione eccellente. In altre è nell'integrazione di solare termico e fotovoltaico con i pellets. Ecc.

                          L'ENERGIA è quella che però bisogna definire meglio. In che senso energia, in che senso migliore, in che senso ottimale.

                          Su questo forum si parla di nucleare, si parla di carbone, risorse che agli occhi di alcuni sono irrinunciabili di altri raccapriccianti.

                          Ecco allora che, per discutere in modo maggiormente funzionale al nostro scopo, è necessario porre delle basi comuni al ragionamento sull'energia così come intesa nel triangolo che propongo.

                          L'ENERGIA in senso assoluto non è ne cattiva ne buona, direi piuttosto indispensabile. Quelle che sono diverse sono appunto le competenze, il benessere promosso attraverso il loro uso, la sopravvivenza a lungo e lunghissimo termine che promuovono in modo maggiore o minore.

                          Ad esempio di tutte prendiamo il Solare Fotovoltaico.

                          Quali facilità abbiamo ad utilizzarlo? Quali competenze? Su che scala graduale possiamo porre il benessere che crea. Naturalmente nell'esame logico della cosa dobbiamo utilizzare un nuovo metro: non quello del GIUSTO e dello SBAGLIATO; piuttosto quello logica basata sui valori infiniti posti tra gli opposti.

                          Guardiamo quindi alla tendenza verso il PIU GIUSTO e del MENO GIUSTO rispetto ai valori della SOSTENIBILITA' a lungo termine piuttosto che alla discussione ideologica e bipolare del BIANCO/NERO.

                          Una qualsiasi SOLUZIONE solo concettualmente può essere completamente giusta. In effetti, considerandola sotto l’aspetto della realtà, non potrà mai essere perfetta ma piuttosto sempre perfettibile. Allo stesso modo un’AZIONE risolutiva conterrà anch’essa un certo grado di perfezione e potrà comunque essere migliorata. Di conseguenza anche i RISULTATI non potranno che essere letti come un’ottimizzazione dell’esistente, comunque sempre lontani dalla certezza del GIUSTO e dello SBAGLIATO, del bianco o del nero.

                          Il fotovoltaico quindi ha un valore relativo e questo può essere continuamente migliorato. OGGI abbiamo il Conto Energia ed il fotovoltaico ha buone facilitazioni all'installazione. Non dobbiamo però dimenticare che in alcuni casi è l'integrazione di solare Termico, Elettrico, con la pompa geotermica o i pelletts ad essere migliori. In altri la soluzione è il riscaldamento a pavimento o a parete integrato con pompa geotermica; in altre una casa PASSIVA è la base di partenza obbligata per un più corretto uso delle risorse energetiche disponibili.
                          Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                          • #14
                            Mi sono preso un poco di tempo per dormire (la vita dello studente a fine anno è davvero dura! <img src="> ) e per informarmi sul Conto Energia. Devo dire che si tratta davvero di uno strumento utile, a mio giudizio geniale e dii facile uso. Ho riflettuto anche sulla questione delle microunità di produzione dislocate sul territorio e un po' di tempo fa ho parlato con il padre di un mio amico che sembrava avere un'idea quantomeno intelligente. (ok..non sraà una grande originalità!). Infatti sia il mio amico che io abitiamo a pochi chilometri da Torino, in una zona collinare con un'ottima irradiazione solare. L'idea si basava sulla creazione di una cooperatica energetica, una sorta di unione di più sistemi fotovoltaici, cosi da poter ammortizzare i costi. Ora sono di fretta quindi non ho esposto molto chiaramente questa idea però chi fosse interessato può domandare apertamente e senza problemi.. :lol:

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                            • #15
                              La vita dello studente è dura, vero. Ma poi peggiora tranquillo. :P

                              A parte gli scherzi, fa davvero piacere trovare sensibilità nei giovani a proposte propositive e non il semplice rifiuto aprioristico del "sistema" tanto caro a molti.
                              L'idea della cooperativa energetica è fondatissima, più che di cooperativa parlerei di consorzio, con una significativa quota di intervento e controllo pubblico a livello locale. E' il modo migliore per coniugare competenza, entusiasmo e etica sociale che, come dice giustamente Fernandofast, sono alla base del futuro benessere.
                              Se riesci immagina una nuova forma di convivenza sociale, dove il "reddito" che ogni individuo è chiamato a produrre non sia più. come è ora, legato alle aride meccaniche della produzione industriale, che si può banalmente riassumere in "di più, a minor costo, anche a scapito della qualità"... ma provenga dall'apporto ENERGETICO che ognuno riesce a garantire alla comunità.

                              Noi siamo cresciuti nella civiltà industriale, dove l'energia viene prodotta in grandi quantità e in modo centralizzato e la massa della popolazione viene impiegata a produrre beni. Questa ci pare l'unica forma accettabile di convivenza civile, ma non è così.
                              Nel medioevo l'energia era prodotta dalle masse contadine (cibo e legna erano le forme di energia prodotte) e la popolazione deputata alla produzione dei beni materiali e immateriali era un'assoluta minoranza.
                              Una produzione energetica diffusa sarebbe in pratica un ritorno a quella organizzazione sociale, ma senza ovviamente i gravi disagi che la vita medioevale imponeva.
                              Se una parte importante della popolazione si rende produttiva fornendo l'energia che serve alla produzione si raggiungono molti importanti obiettivi contemporaneamente:

                              1) Quella parte diventa attiva, non parassitaria. Il "lavoro" di produrre energia può essere svolto da tutti coloro che possono investire qualcosa nei pannelli. Non ci sono limiti di età, forza fisica, capacità intellettuali o altro. La distribuzione del reddito sarebbe automatica, produttiva e senza "trucchi". Ovvio servono meccanismi per evitare che la ricchezza vada soltanto aai pochi "che possono", ma è un problema facilmente affrontabile e gestibile.

                              2) L'intervento pubblico apre importanti prospettive anche per l'intervento sociale. Le famiglie in difficoltà potrebbero essere aiutate in modo costruttivo, dando una base da cui ripartire senza costi abnormi e sopratutto senza circoli viziosi parassitari. Entrare in una cooperativa solare in modo più o meno agevolato comporta in pratica l'integrazione in un sistema economico, proprio il contrario di molte politiche di beneficenza che spesso creano zone sociali tipo "riserva indiana" dove parcheggiare i disperati.

                              3) Tutto questo costa, ovvio. Il Conto Energia non nasce dal nulla, ma proviene dalle bollette dei consumatori. La cosa diventa però un sistema parafiscale di redistribuzione del reddito. Chi consuma di più paga di più (e non evade qui...). Se consideri che contemporaneamente si possono avere forti risparmi sulle politiche di assistenza e quindi diminuire la pressione fiscale vera e propria alla fine i conti tornano.

                              4) La produzione diffusa permette la nascita dell'agrienergia (fattorie che producano energia dal solare FV, dal solare termico, dall'eolico, dalla biomassa), agevola indirettamente culture e allevamenti biocompatibili (se il mio reddito non è più legato rigidamente alla produttività del mio campo o allevamento sarò più attento a considerare queste attività con occhio attento all'etica produttiva), crea una forte spinta al recupero di zone del territorio ora abbandonate eprchè non produttive, evita l'inurbanizzazione selvaggia e previene gli inutili spostamenti pendolari di milioni di persone che vanno a far nulla per poter giustificare la richiesta del reddito necessario alla sopravvivenza.

                              5) Molte zone ora tagliate fuori dalla produzione per motivi di costi (pensa al nostro Meridione, ma anche a zone desertiche, isole, ecc) diventano le più appetibili e produttive. Un deserto per il FV vale 3 volte le ricchissime zone industriali del bacino della Rurh.

                              6) Il consorzio locale, a tempo debito, può investire nell'installazione dei sistemi di produzione di idrogeno per via elettrolitica, creando così le condizioni per rendere la produzione energetica da rinnovabili continua (di notte o se non c'è vento l'energia è prodotta dall'idrogeno accumulato quando la produzione è in esubero).

                              7) L'energia potrebbe essere prodotta anche da paesi e popolazioni ora del tutto tagliate fuori (terzo mondo). Se consideri il grande differenziale di costo della vita e il molto minore differenziale di prezzo energetico è ovvio che un'installazione FV in Africa può rendere economicamente indipendente una regione, strappandone i suoi abitanti all'economia di pura sussistenza. Ok qui si sogna un pò a occhi aperti, ma è la base del vero progresso. Sono le utopie di un pugno di tedeschi, italiani, francesi usciti dalla seconda guerra mondiale ad aver creato l'Europa attuale. Allora li chiamavano utopisti, oggi no.

                              Non è una prospettiva per cui valga la pena lottare?

                              Ciao <img src=">

                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #16
                                Certo che si... ne vale la pena...
                                Se non lo avete gia' fatto vi consiglio di leggere "l'economia dell'idrogeno" di Jeremy Rifkin, parte da un osservazione storica per arrivare ad una conclusione molto simile...

                                Concordo con quanto espresso da Fernando e ci tengo a sottolineare che il FV non e' l'unica risorsa da sfruttare... non dimentichiamo che quasi il 70% dei consumi domestici di energia primaria se ne vanno per il riscaldamento e un altro 10% per la produzione dell'acqua calda... nell'industria una grossa fetta di energia se ne va nella produzione di calore ad altra e bassa temperatura... quindi il Solare Termico e' un'altra importantissima fonte di energia... in Spagna e' stata fatta una legge che rende obbligatoria l'installazione del solare termico nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni (nel civile) per garantire un minimo del 30% del fabbisogno...

                                Certo per la produzione di elettricita' e' una cosa ottima, si incentiva l'uso del FV distribuito (il + possibile distribuito per le questioni "cooperative" che avete espresso), si fa crescere il mercato e quindi si innesta il meccanismo della larga scala che fara' ridurre i prezzi

                                Pero' il risparmio energetico (sopratutto nel riscaldamento) e il solare termico possono farla da padroni senza bisogno di incentivi enormi...
                                Bisogna martellare i costruttori edili (sono le amministrazioni locali che lo devono fare se a livello + alto non ci si arriva) perche' usino criteri costruttiti migliori. Il costo in + in fase di costruzione o ristrutturazione e' marginale.

                                Vi faccio un esempio banale... nella costruzione classica dei muri perimetrali con intercapedine, viene normalmente posato un feltro di lana di roccia per l'isolamento termico... lo spessore e' di 4-6 cm... se si utilizzasse un feltro di spessore doppio si potrebbe risparmiare una buona fetta di energia (diciamo il 15% per essere molto pessimisti, se vi interessa vi posso dare dei dati piu' precisi). Il maggior costo di costruzione in questo caso e' dato solo dal materiale perche' la manodopera e' la stessa per posare un materassino da 6 o da 12 cm... se si calcola quanto incide questo costo dividendo per i metri quadri venduti la cifra che risulta' e' ridicola rispetto ai 2000-5000 euro/metro quadro commerciale a cui vengono vendute le case nuove.
                                (devo riguardare i conti che ho trovato e che avevo verificato)

                                Ogni tecnologia di miglioramento dell'efficienza e ogni possibile fonte rinnovabile devono trovare il loro percorso virtuoso (come il conto energia del FV)
                                per diventare la norma, per diffondersi a tappeto... in modo che si riduca il fabbisogno di energia complessivo, che si sfrutti al meglio l'energia esistente, e che si sfruttino le enrgie pulite e rinnovabili azzerando progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili

                                Ne vale si la pena, ne va del nostro futuro...

                                alex

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                                • #17
                                  Ciao Alex.

                                  Tieni tanta ragione... ma di strada ne abbiamo molta davanti. Per darti un'idea, sto costruendo casa mia. Costruzione in legno classe A (costi inferiori al cemento) riscaldamento a pavimento pannelli solari termici, previsto impianto FV, impianto di fitodepurazione, recupero acque piovane, ecc... mi dirai... splendido, un buon esempio da seguire.

                                  Peccato che...

                                  1) Non esista alcuna forma di agevolazione al cittadino da parte delle amministrazioni locali, salvo lodevoli iniziative come quella di Pesaro che è citata in altro post con un regolamento edilizio veramente ottimo. Nemmeno a livello di semplice informazione si può contare su un aiuto... ho chiesto a un tecnico comunale se esistevano norme per le costruzioni in bioedilizia a risparmio energetico, sul tipo di quelle previste in provincia di Bolzano, mi sono sentito rispondere che "le baite le fanno in montagna, non da noi al mare" (e con tono pure un pò condiscendente...) <_<

                                  2) L'installazione dei pannelli FV a tetto pare sia impossibile in fase di costruzione. Essendo la costruzione non completata soggetta all'approvazione di ogni modifica da parte della commissione edilizia questa al 99% boccia la domanda perchè "i tetti sono rossi e il nero dei pannelli stona" :blink:
                                  In stile tipicamente italiano la cosa si aggira finendo la casa e POI montando i pannelli. A quel punto basta la semplice DIA e la commissione del piffero si attacca... bah! :angry:
                                  Da notare che il Conto Energia incentiva espressamente l'installazione integrata del FV con un 10% in più di tariffa. Se vi viene in mente di sottoporre la legge ai tecnici comunali sappiate che essi "sono sempre totalmente aggiornati sulle norme legislative e non gli risulta nulla del genere, ma si stanno informando".

                                  3) La regione Liguria pare... sembra... forse.. sta pensando a qualche forma di incentivazione alle costruzioni a risparmio energetico. Spero di vederle prima della prossima era glaciale, ma non ci giurerei.

                                  Che dire? C'è da sperare che il nuovo ministro si concentri un attimo su problemi più concreti che l'elettrosmog o la TAV e si attivi per spingere nelle direzioni indicate, ma nutro qualche dubbio. Vedremo.

                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    x bongiafritta

                                    Sono contento che hai a cuore il problema energetico italiano, se posso ti consiglio di studiare ingegneria (preferibilmente meccanica) cosi puoi entrare dentro la materia dell'energia; inoltre sebbene ho notato che hai delle idee chiare mi preme dirti di non fidarti ciecamente dei nostri politici "pseudo ambientalisti": in Italia, a mio avviso, il politico ambientalista è solo un politico e per niente ambientalista, ci sono tanti politici che dicono cose senza senso offendendo l'intelligenza di chi un po di energia ne capisce; ergo approfondisci gli argomenti che ti interessano con senso critico e soprattutto cerca di parlare alla gente e di diffondere le tue conoscenze (scientifiche) anche a chi non vuole prendersi la briga di documentarsi, perchè è proprio questa la difficoltà maggiore: sensibilizzare la gente con discorsi di validità scientifica e non con chiacchiere da parlamentari.
                                    Detto questo ti faccio i miei migliori auguri per il futuro

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                                    • #19
                                      Vi ringrazio immensamente per le idee e il sostegno che mi state dando e sinceramente posso affermare che l'Italia non è abitata solo da ignoranti che pensano solo ai soldi (verso mezzanotte tendo a essere un po' pessimista :P <img src="> :P <img src="> ), ma anche da persone intelligenti e con una grande coscienza etica ed ambientale (cosa rara penso).

                                      Vorrei però soffermarmi su un punto. Da quel che ho potuto appurare le cooperative energetiche sembrano essere il futuro ideale dello sviluppo energetico (e non i termovalorizzatori mangia rifiuti, ps che fine ha fatto il riciclaggio?) però quello che non riesco a capire è come convincere tutti coloro che si ritengono estranei a questo discorso (e sono molti, troppi) che in verità li deve interessare e che gli può portare molti vantaggi, anche finanziari, visto che a volte sembra che non si pensi ad altro (io sono dell'idea che i soldi non siano tutto nella vita, ma che comunque non facciano nemmeno schifo! :lol: ).

                                      Mi è già stato detto di interessarmi a uno dei molti gruppi che si occupano di FV e co. (cosa che non ho ancora avuto il tempo di fare, lo ammetto) ma ho paura che si tratti sempre di movimenti (passatemi ul termine) limitati alle varie zone.

                                      A mio giudizio si deve creare invece un qualcosa a livello nazionale, con apoggi solidi, così da riuscire a informare effettivamente buona parte dell'opinione pubblica e magari sortire qualche effetto.

                                      Per quanto riguarda i giovani, il discorso si fa un tantino complicato. Da come vedo io questo mondo(non sono un disadattato o un eremita, sono un ragazzo normale che fa cose normali <img src="> ), ho potuto constatare che il pensiero dominante è quello del "chissenefrega". Questo crea un muro che è impossibile da abbattere, rendendo tutti i problemi di un poco esterni alla vita di tutti i giorni come incomprensibili e pallosi, facendoli scartare immediatamente da buona parte dei ragazzi. Confido nelle vostre illuminate idee.

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (bongiafritta @ 20/5/2006, 00:17)
                                        ...
                                        non riesco a capire è come convincere tutti coloro che si ritengono estranei a questo discorso (e sono molti, troppi) che in verità li deve interessare e che gli può portare molti vantaggi, anche finanziari, visto che a volte sembra che non si pensi ad altro (io sono dell'idea che i soldi non siano tutto nella vita, ma che comunque non facciano nemmeno schifo! :lol: ).
                                        ...

                                        Solo per dare una base comune al ragionamento, mi rifaccio ai miei interventi in questo 3d e li amplio apprezzando senza limiti gli interventi di tutti.

                                        La comunicazione con le persone è alla base di qualsiasi discorso si debba fare con le energie rinnovabili. La comunicazione è innata in NOI ma se si vuole far giungere dei messaggia alla massa, la cosa migliore è il coinvolgimento di tutti attraverso una CAMPAGNA di comunicazione che a partire dalle realtà condivisa nei gruppi sociali, a partire quindi da quello che le persone sentono come REALE, vero nel discorso energetico, sviluppi una sensibilità maggiore verso la SOLUZIONE RINNOVABILE.

                                        Nel passato mi è capitato di contattare molte persone, ho provato a sensibilizzarle al problema e dopo un sostanziale inizio in cui tutte erano molte interessate, si cominciava a ricadere nei discorsi relativi all'economicità, agli ammortamenti, ecc.

                                        Questo però è un falso problema; infatti, chi si chiede in quanto si ammortizza un'automobile? Alcuni spendono 50, 70.000 euro per l'auto senza batter ciglio (o quasi). Cosa c'è di diverso? La scarsa COMPETENZA; pochi si sentono impreparati di fronte all'acquisto di un'automobile, i più sono basiti al solo pensiero di imparare come la cella al silicio trasforma la luce in elettricità....

                                        Quindi una CAMPAGNA di comunicazione inizia sempre con un sondaggio di opinione tra il pubblico a cui vuoi far arrivare la futura comunicazione.

                                        Ad ESEMPIO: Da chi accetterebbe un consiglio sull'uso dell'energia elettrica e il calore in casa sua? Secondo LEI in che modo potrebbe esser migliorato l'uso dell'energia elettrica e del calore in casa sua? Se fosse nella possibilità di scegliere quale sarebbe il primo cambiamento che le piacerebbe fare per migliorare il modo di consumare energia a casa sua? ecc.

                                        Bisognerebbe fare 5,7 domande semplici a cui le persone possono rispondere con le competenze che hanno, poi in base alle risposte si potrebbe fare una CAMPAGNA di sensibilizzazione semplice, basata su incontri e seminari informativi magari con il sostegno di qualche sponsor commerciale che ha un prodotto semplice ed immediato per rispondere REALMENTE alle questioni emerse dal sondaggio.

                                        Da li bisogna partire, dalla REALTA' percepita dalle persone. Bisogna rispondere ad esigenze immediate e costruire una prospettiva a medio e lungo termine. Tieni sempre presente che questi argomenti sono sempre molto ben spendibili dai politici del territorio e, quindi, è sempre buona cosa fare in modo che anche politicamente questa CAMPAGNA sia ben accettata e favorita.

                                        FERNANDO
                                        Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (alexdoor73_8 @ 19/5/2006, 14:38)
                                          Se non lo avete gia' fatto vi consiglio di leggere "l'economia dell'idrogeno" di Jeremy Rifkin, parte da un osservazione storica per arrivare ad una conclusione molto simile...

                                          rifkin è un millantatore.
                                          esiste un solo libro al mondo col titolo ENTROPIA, l'ha scritto rifkin e c'è un errore di fisica ogni pagina.
                                          JR semplicemente non sa ciò di cui parla.

                                          ma, come disse quello: nulla convince i gonzi meglio di ciò che non capiscono. JR l'ha capito, per questo riuscì a convincere ilnostro presidente del consiglio quando era a capo della CE.

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                                          • #22
                                            Mi riallaccio al discorso di BrightingEyes e poi proseguo... certo la normativa e' carente in un modo pauroso...
                                            Se una persona vuole spingersi un po + in la verso qualcosa di nuovo e innovativo per cercare di porre un freno a questi
                                            consumi impazziti trova mille ostacoli invece che delle agevolazioni... e le pubbliche amministrazioni hanno un'inerzia pazzesca e sono sotto il giogo
                                            delle lobby dei costruttori che non hanno nessun interesse a costruire le case come si dovrebbe perche' il vantaggio non e' loro ma di chi ci vivra' ...

                                            Pero dobbiamo pensare positivamente, qualche episodio sparso di comuni che investono in questo settore c'e' ...
                                            Nel mio comune sto cercando di spingere in questo senso... i costruttori devono cambiare modo di costruire, ma la gente deve essere la prima a chiedere queste cose quando compra una casa... finche' le case non fanno in tempo a mettere il recinto e il cartello del cantiere che sono gia' tutte vendute anche se sono delle ciofeghe dal punto di vista energetico e di confort , si continuera' a costruirle cosi...

                                            Concordo pienamente che bisogna informare la gente! Bisogna stuzzicarla con il discorso del risparmio economico e far capire che dietro c'e' un risparmio ambientale che vale ancora di +.... purtroppo tutto ruota intorno ai soldi, se non si tocca il portafoglio la gente non sente... ma se bisogna passare dal portafoglio per far capire alla gente queste cosa allora facciamolo...

                                            A livello nazionale i politici sono tutti uguali sono li per scaldare una sedia... anche i politici ambientalisti sono cosi' la maggior parte... e parlo per conoscenza diretta! Tutto quanto viene fatto con lo scopo di far carriera, acquisire potere o mettersi in tasca qualcosa...
                                            Anche nel settore ambientale si iniziano a vedere dei filibustieri che spacciano tecnologie rispettose dell'ambiente vendendo roba scadente, facendo progetti scadenti, solo per far soldi, e man mano che la cosa si diffonde questi filibustieri aumenteranno...
                                            Si creera' un magna-magna anche attorno ad una cosa seria e importante come la tutela dell'ambiente...

                                            Bisogna martellare le persone e far capire loro il piu' possibile, in modo che si diffonda la cultura dell'ambiente (non il partito) e che queste cose diventino automatiche... e sono le persone come noi che passiamo il tempo su questo forum che possono fare la differenza...

                                            Rifkim sara' un millantantore ma ha scritto delle cose sensate secondo me... il cambiamento deve venire dal basso perche' se aspettiamo che arrivi dall'alto sara' tardi...

                                            Mi piace l'idea di Fernando... nel mio comune e' iniziata la pubblicazione sul giornale del comune stesso di uno speciale mensile sull'ambiente e sull'energia sopratutto, per cercare di far conoscere tutte queste cose alla gente ...
                                            Una campagna nazionale o locale ma diffusa dovunque?... volete un tema su cui basarla?... la contabilizzazione del calore e la termoregolazione degli impianti centralizzati... e' una cosa che potrebbe portare tanti vantaggi con costi molto contenuti se non nulli ricorrendo al servizio energia... vantaggi non solo ambientali ma anche culturali e di occupazione...

                                            Scusate sono di fretta, e non ho tempo di esprimere meglio le 5000 cose che avrei da dire...
                                            Se riesco stasera aggiungo qualcosa in +

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