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Report RAI 3 ha forse reso giustizia!??

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  • Report RAI 3 ha forse reso giustizia!??

    sono graditi commenti su quanto visto su RAI 3 domenica sera e soprattutto quanti di voi hanno anno avuto riscontri oggettivi???

    via ai commenti <img src=:"> <img src=:"> <img src=:"> <img src=:"> :woot: :woot: :woot:



    www.econtek.it
    "MAKE YOUR ENERGY!!"

    on SKYPE econtek-italy

    "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

  • #2
    Bella puntata, documentazione perlopiù corretta, conduzione giustamente provocatoria. Tuttavia, troppa carne al fuoco per i non addetti ai lavori: emergenza gas, risparmio energetico, cogenerazione, impianti st e fv, centrali solari termodinamiche, case passive... La "signora Maria" cosa avrà capito alla fine?

    Una piccola nota: non è vero che Priolo è rimasta a impolverire. Si procede, sia pur lentamente, ma si prova a portare avanti la tecnologia anche senza il premio Nobel. Ecco, forse non avrei aggiunto la nota (IMHO) disfattista tipica del tono di quella trasmissione.

    Niki

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    • #3
      Io in genere sono un fan della trasmissione ma domenica hanno taciuto le iniziative in Italia. Parlare del CE tedesco e non mettere insieme due parole in croce delle ns iniziative è un vero impapocchiamento giornalistico.

      E' da un pò che puntano a provocare sempre e tutto. Ma la trasmissione non si chiama "REPORT"??

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      • #4
        x chi come me non l'ha vista questo è il link

        http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report^12674,00.html

        Ciao

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        • #5
          x francabis

          grazie del link non avevo visto la puntata . Interessante.

          saluti

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          • #6
            Ho conosciuto personalmente al Cern Rubbia E Van Der Meer e vi assicuro che nel servizio ha nascosto molto bene la rabbia che subito dopo le forzate dimissioni dell'enea aveva mostrato. Lui che all'estero era considerato un genio e' stato trattato in modo vergognoso. Gli investitori per poche lire che avevano messo nel progetto gli hanno complicato la vita in modo da vederlo sempre piu' arrabbiato mentre gli Svizzeri creavano tunnel incredibili sotto al Lago senza battere ciglio.
            Comunque senza il premio Nobel si prova a portare avanti la tecnologia anche se i risultati fanno pena. I loro dati scientifici fanno ridere, e poi non te li vogliono neanche dare, come se la quantita' di radiazione emessa dal sole fosseun segreto.

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            • #7
              Interessante, ma in pieno stile Report non approfondisce molto e mira a fare felice un certo target di spettatori. Quelli che si vogliono illudere che "basti" una o due piccole innovazioni, un pò di risparmio e zac... ci evitiamo le centrali.
              Le cose non stanno così e le centrali, gas, carbone o nuke saranno necessarie per decenni. Queste sono cose che andrebbero spiegate, non astutamente sottintese.
              Il solare termoelettrico non lo ha inventato Rubbia e per farlo decollare serve incentivarlo. La Spagna lo fa e paga il Kwh prodotto da solare termoelettrico 4 volte il normale. Esattamente come il Conto Energia italiano fa col fotovoltaico. Però è rivolto ovviamente solo alle imprese. E' un'ottima politica che fa la vera differenza con l'Italia.
              La filosofia delle case passive è decisamente esagerata per l'Italia. Ma niente vieta di adeguare casa propria agli standard tedeschi o altoatesini. E' solo questione di come si spendono i (propri) soldi. Comunque ridurre anche solo del 10% il consumo delle abitazioni esistenti appare cosa lunga e costosa. Facciamolo certo, sopratutto con norme di legge obbligatorie, ma non aspettiamoci miracoli dall'oggi al domani.
              La vera speranza può provenire solo da una diffusione massiccia della tecnologia fotovoltaica e per quella serve un conto energia ben fatto, ma sopratutto una discesa dei costi dei pannelli.
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #8
                CITAZIONE (BrightingEyes @ 1/11/2006, 22:18)
                La vera speranza può provenire solo da una diffusione massiccia della tecnologia fotovoltaica e per quella serve un conto energia ben fatto, ma sopratutto una discesa dei costi dei pannelli.

                Allo stato attuale della tecnologia e dei costi il FV e' proprio la tecnologia con un rientro economico ed energetico peggiore di molte altre.

                Coibentare a cappotto una casa costa come un impianto FV da 1,5 kwp ma offre tempi di ammortamento paragonabili e senza nessuna incentivazione....

                E' importante incentivare il FV ma i risparmi energetici maggiori si ottengono se si interviene sulle tecnologie dell'efficienza energetica.

                F.



                Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                • #9
                  CITAZIONE (fcattaneo @ 1/11/2006, 22:43)
                  Allo stato attuale della tecnologia e dei costi il FV e' proprio la tecnologia con un rientro economico ed energetico peggiore di molte altre.

                  Coibentare a cappotto una casa costa come un impianto FV da 1,5 kwp ma offre tempi di ammortamento paragonabili e senza nessuna incentivazione....

                  E' importante incentivare il FV ma i risparmi energetici maggiori si ottengono se si interviene sulle tecnologie dell'efficienza energetica.

                  F.

                  Se coibenti a cappotto 20 milioni di case (ammesso sia possibile e senza considerare i tempi) che ottieni? Un risparmio certo, verosimilmente vanificato da altri consumi, ma vogliamo dire entusiasticamente del 10%? (non credo porti in classe A un qualsiasi condominio di periferia mettendoci il cappotto)
                  E questo in che modo dovrebbe cambiare le sorti energetiche italiane?
                  E' la solita questione su cui ci arrabattiamo da sempre su questo forum. Ben venga ogni risparmio, ci mancherebbe. Ma quello che serve è una modifica profonda della tipologia di produzione. Da centralizzata fossile non rinnovabile a distribuita rinnovabile. Questo lo potrà fare il solare termoelettrico di Rubbia e di altri (quello di Rubbia ha la sola intelligente novità dell'accumulo, ma non è che sia l'invenzione del secolo), l'eolico e sopratutto una diffusione capillare del fotovoltaico.
                  Certo c'è il problema del rientro economico (il rientro energetico è abbondantemente positivo già ora) per questo serve incentivare e incoraggiare tanta gente a investirvi.

                  Il tutto non toglie che per decenni servirà gas, carbone, nuke. Si può scegliere, ma uno dei 3 tocca beccarselo. :P
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • #10
                    Io penso anche che il prob in Italia sia di tipo politico e sociale, Io che con la tecnologia ci faccio soldi in italia sono considerato un ecologista marginale. Molte volte ditte da me contattate per costruire pannelli solari a costo minore hanno preferito costuire caldaie a gas. Tutti i problemi che il gestore delle reti pone agli italiani e' frutto di una debolezza economica delle associazioni ecologiche. la settimana scorsa mi trovavo in Danimarca e dall'hotel contemplavo i pannelli solari, alcuni fatti in casa. Vi era la voglia di risparmiare, la passione per la tecnologia, ecologia anche nelle piccole cose come il recupero dell'acqua piovana per i gabinetti ed orti, e questo ha creato dei gruppi di cittadini che si aiutano con uno scopo comune di salvare il pianeta dal disastro; in Italia ciascuno pensa strettamente a se stesso al punto di installare venti caldaiette private al posto di una condominiale. purtroppo in Danimarca il sole era veramente pallido.

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                    • #11
                      QUOTE (mikybiturbo @ 1/11/2006, 23:15)
                      Io penso anche che il prob in Italia sia di tipo politico e sociale

                      Il problema è politico, non sociale. Nell'Europa del nord si è molto più attenti un pò perchè c'è stata negli anni passati una profonda educazione della popolazione (da scelta politica) e un pò perchè più il clima è freddo più diventa importante ogni forma di risparmio che è si energetico ma anche di soldi. Sarà paradossale, ma i pannelli solari termici per il riscaldamento li ammortizzi più velocemente a Copenaghen che a Trapani. Contemporaneamente c'è un'attenzione politica che guida e assiste (incentiva cioè) le scelte del privato.
                      Da noi le priorità restano altre. Lo dico anche perchè sto costruendomi una casa e, per convinzione personale, sarà classe A, riscaldamento solare/geotermico, recupero acqua piovana ecc.
                      Sono il primo a rendermi conto che se non fosse per una preparazione ed entusiasmo mio di base molto forte avrei rinunciato da tempo (come mi consigliavano tutti o quasi) e avrei speso la cifra risparmiata in una bella piscina. Pensare che questa scelta possa diventare generale senza precisi obblighi e incentivi è utopico.
                      Non servono però denunce manipolatorie alla Report tese sempre a insinuare che è tutta colpa dei poteri forti e la ragione ce l'ha una ben precisa parte politica e gli altri son tutti corrotti, mafiosi, interessoconflittuali, ecc e le soluzioni ci sarebbero già e non costerebbero nulla... ecc... ecc...
                      Serve una politica seria, che non faccia sconti a nessuno, nemmeno all'impiegato a busta paga. Serve coibentare le case? Fai una legge che obbliga con tempi e modi adeguati i proprietari a coibentare. Tutti. L'agevolazione c'è anche già (detrazione del 41%). Serve incentivare il FV, il solare termico? Bene fai una norma che obbliga, gradualmente, a autoprodurre da FV e solare termico una percentuale di consumi. Tutti. E contemporanemente incentivi l'adozione di queste tecnolgie riducendone l'ammortamento e rendendo la scelta di produrre energia un campo di attività. Incentivo pagato da tutti, ovviamente.
                      In questo modo fai degli imprenditori pagati dallo stato? E allora? Esiste oggi un agricoltore che non sia pesantemente "sorretto" dai contributi agricoli? Non scegliamo forse di fingere che alla nostra scuola siano necessarie classi di 10 alunni con 5 maestri per perpetuare il miracolo del pane e dei pesci occupazionali?
                      Se mai succederà che nel nostro paese il 10% dell'energia consumata deriverà dal FV sarà così perchè alcuni trarranno un utile dall'investimento negli impianti che produrranno tale energia. E quell'energia andrà pagata. Sono fondamentali di economia da cui non si sfugge.
                      E' SOLO questione di scelte politiche. In Danimarca hanno le foreste di pale eoliche, noi abbiamo i cobas della scuola. L'autunnno caldo è pur sempre garantito. <_<
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • #12
                        Il solare termodinamico non però una tecnologia molto adatta all'Italia, o meglio all'Italia attuale...
                        Se uno osserva dove vengono realizzati gli impianti vede USA, Israele, Spagna, ma, con la eccezione solo di Israele, sempre all'interno di piani energetici nazionali...
                        Prima del lavoro di Rubbia e dell'ENEA, molt interessante sul discorso accumulo e se non sbaglio una potenziale rivoluzione nei termini del fluido solare termovettore, l'Italia è in ogni caso stata tra i pionieri del solare a concentrazione.
                        Il padre della materia è sicuramente il Prof. Winston che sul tetto del suo istituto a Chicago, mentre investigava l'effetto Cherenkov, inventò "casualmente" la non imaging optics...e i nuovi concentratori anidolici.
                        Da quel giorno i concentratori anidolici li sanno fare un po' tutti, gli Israeliani meglio degli altri.
                        Il problema sta nella disponibilità di energia.
                        Il solare termodinamico non è tanto forte sulla produzione di elettricità: i cicli di potenza ORC sono caratterizzati da turbine da basso rendimento (che so 17%) ma pittosto sui cascami di energia termica disponibile...
                        ...ora se ma mia utenza non presenta elevati fabbisogni di energia termica (mi va bene anche per la trigenerazione), con l'energia termica in cascame dal ciclo di potenza solare non ci faccio un gran che...
                        Riportando il disorso al contesto Italiano, il solare termodinamico sarebbe interesante solo nel sud Italia.
                        Condizionale perchè in quelle zone ahinoi, non esistono molte realtà che mostrino energy patterns adeguati agli output di un impianto solare a concentrazione.
                        Forse gli ospedali e le strutture del terziario ma industrie...al sud non ci sono molte industrie che possano permettersi i costi (e i problemi) del solare a concentrazione...
                        Saluti,

                        GB Energy

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                        • #13
                          ricordatevi quando costruite casa ,meglio investire un 1000 euro per un migliore isolamento che spenderli per un televisore ( tanto oramai si vede solo ***** ) , con una pompa di calore da 3 kw mi riscaldo la casa di 150 mq ,gennaio escluso , ma il bimenstre genn febb è di 230 euro (ultimo anno , non so se mi spiego ) .
                          i soldi spesi per risparmiare energia sono quelli spesi meglio , hai + confort con meno spesa , gl'anni 60 oramai son passati !!! :shifty:

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                          • #14
                            QUOTE (alby62 @ 3/11/2006, 23:17)
                            gl'anni 60 oramai son passati !!! :shifty:

                            E credo che tutti se ne siano resi conto. Manca forse un pò la consapevolezza che anche le ideologie degi anni 60 sono morte non rimpiante.
                            Ora siamo nel ventunesimo secolo, molto più ricchi e nutriti e c'è ampio spazio per altri interventi. L'isolamento non dovrebbe essere solo un problema di chi costruisce casa, ma di tutti. Il modo migliore per incentivare qualcuno a far qualcosa è metterlo a conoscenza di quanto pagherà se non lo farà. E' abbondantemente ora di smettere con la demagogia del "tiene famiglia" e adeguare i costi dell'energia al loro valore per tutti o quasi. Metti il Kwh a 2€ e vedrai che miracolosa spinta al risparmio e alle scelte di autoproduzione. <img src=">
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #15
                              Purtoppo sono necessarie azioni serie e tangibili ricerca sperimentazione prototipi e sudore ,non molte parole su forum.

                              Commenta


                              • #16
                                Sto progettando un concentratore solare simile a quello dell' aricolo di REPORT ideato da Mario Palazzetti e l' ho postato qui
                                http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=4488543
                                prima di creare un prototipo volevo sapere la vostra opinione
                                Grazie

                                Andrea Frigo -Pindu-

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                                • #17
                                  e on line la puntata di report potete rivederla tutta per ricordalo a tutti buona visione!!!!

                                  http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report^12674,00.html

                                  www.econtek.it
                                  "MAKE YOUR ENERGY!!"

                                  on SKYPE econtek-italy

                                  "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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