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CALDAIA A LEGNA

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  • CALDAIA A LEGNA

    Premetto che sono completamente a digiuno di nozioni idrauliche e tecniche sulle caldaie,sulla loro resa,sul risparmio che determinano ecc.,ma,in seguito ai costi decisamente eccessivi dell'impianto di riscaldamento a GPL che ho attualmente,vorrei montare una caldaia a legna.Mi piacerebbe avere qualche parere in merito da chi è più competente di me.Sottolineo che abito in una casa di circa 250m quadrati,in aperta campagna con inverni piuttosto rigidi.Ringrazio anticipatamente chi sarà così gentile da condividere con me le sue informazioni e esperienze in merito all'argomento caldaie a legna.

  • #2
    Ciao dennycorby,
    ti rispondo da consumatore incallito di legna: nella casa in cui vivo riscaldamento e acqua calda per uso sanitario (detta ACS) sono sempre stati la nostra fonte di energia principale (dopo l'energia elettrica) in pratica la casa è del 1968, è a "funzionato" qualche anno a gasolio e poi per la spesa (già all'epoca) esorbitante e molti altri motivi si è passati alla legna utilizzando una caldaia + boiler a legna ed ora solo una termocucina integrata con un impianto a collettori solari.
    In poche parole: per me è ormai una cosa naturale andare a prendere la legna, metterla in casa, accendere ecc ecc.

    Probabilmente sai già cosa ti aspetta, sia che tu scelga una termocucina, un termocamino o una caldaia magari automatica a doppia camera di combustione.

    Avendo già l'impianto a GPL, potresti lasciarlo ed integrare a questo un sistema solo a legna semplice e funzionale come una termocucina.

    Se invece vuoi risparmiare molto (magari prima facendo due conti) potresti valutare di utilizzare qualcosa di onnivoro (legna, pellets, mais ecc) e che sia il più possibile automantico.
    Con tutti i tipi di impianti termici sicuramente avrai lavorazioni da fare, magari anche giornaliere (vedi cenere e carico combustibile), bisogna valutare bene il compromesso tra risparmio e tempo a disposizione.

    Personalmente ho preferito la legna, perchè ho un bosco abbastanza grande, la voglia di fare la legna e ho un isolamento termico della casa che mi permette di accendere solamente nelle ore serali.

    Ciao e buona scelta

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    • #3
      Grazie solarmax,per i consigli,in effetti optavo per una caldaia onnivora a fiamma rovesciata aspirata,con annessa una cella termica o un boiler,con un accumulatore e la valvola termostatica.
      Nella mia ignoranza immagino la termocucina come qualcosa di più scomodo rispetto alla caldaia,che vorrei sistemare in una stanza adeguata in cui troverà posto anche la legna.
      So che spenderò parecchio,ma mi auguro di ottenerne un risparmio nel tempo.
      Se non sono indiscreta,perchè ha abbandonato la caldaia a legna per la termocucina,quest'ultima è forse migliore?Grazie

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      • #4
        No, per dire la verità quella esiste ancora, (ed è la vecchia caldaia in ghisa nata per il gasolio ma poi modificata per mangiarsi la legna) diciamo che è stata abbandonata da me in quanto in fase di ristrutturazione ed ampliamento mi sono dovuto fare un impianto nuovo ed indipendente. L'unico difetto di quella caldaia è che non essendo nata per la legna è priva di controlli sulla combustione, con lo svantaggio di consumare di più e non aver sufficiente autonomia.

        La termocucina invece è comoda se gli si costruisce tutta la cucina intorno, a volte diventa molto difficile integrarla in una già esistente. A suo vantaggio ha il fatto che si può riscaldare e cucinare allo stesso tempo (piano cottura molto comodo e più che ampio a diverse temperature + forno e scaldavivande).

        Hai per caso valutato caldaie come la ASPIROTRONIC della Thermorossi ?

        Ne dovevo vedere una ad una fiera ma non ne ho avuto il tempo.

        Ciao

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        • #5
          Nel mio caso non riuscirei a montare una termocucina,perchè ho una cucina in muratura,con spazi già prestabiliti.Sulle marche delle caldaie,non mi sono ancora documentata in maniera adeguata,ma Thermorossi mi è già stata consigliata,altre marche di cui ho sentito parlare sono la Froling e la Arimax,ma non credo che i prezzi siano molto diversi.
          Inoltre devo ancora capire se è meglio che la caldaia sia in ghisa o in acciaio?
          Ed è meglio la fiamma rovesciata aspirata o inversa?
          Più conveniente la cella termica o il boiler?
          Ho capito che la caldaia a legna fa risparmiare,ma ora devo cercare di capire qual'è esattamente il tipo di impianto più conveniente e funzionale.
          Grazie ancora.

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          • #6
            mio padre la caldaia a legna la mise 27 anni fa ed é stato un pioniere del tempo.
            questa caldaia, brucia la legna prodotta nei nostri campi e non ci costa nulla.
            ci scaldiamo tuuta la casa che é grande
            a volte mettiamo dentro i zocchi di pesco e li solleviamo in due persone.
            se la legna la si trova facilmente e si a il posto per stoccarla questo oggetto é il meglio!!
            come si mettono le foto?
            beerladen

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            • #7
              ciao voglio dare anche io il mio apporto alla discussione.
              io abito in montagna con clima molto freddo ho una casa abbastanza grande a cui è annesso un laboratorio artigiano di circa 50 mq dove la temperatura va mantenuta a circa 21-22 ° (mia moglie ha freddo)
              io il riscaldamento lo accendo a metà ottobre e lo spengo a fine aprile.
              ho due impianti separati che si uniscono tramite scambiatore uno con caldaia a GPL (praticamente inutilizzato) e l'altro a legna (tronchetti da cm 50 ) la caldaia è sempre accesa si spegne solo la domenica mattina quando faccio la pulizia settimanale.
              la caldaia è una ARCA da 43.000 cal ed è ottima (a mio parere)
              i punti critici della caldaia che devi guardare sono essenzialmente la presenza di saldature interne, i barotti e il modo che si comportano quando la apri per mettere legna e soprattutto deve essere facile e veloce da pulire.
              Un mio amico ha montato una termorossi ma secondo me ha due o tre problemucci tipo i barotti sono in ferro e dopo poco si consumano per le alte temperature, fa fumo quando alimenta la legna ed è laboriosa da pulire
              il consumo di legna si aggira sui 150-200 ql secca a stagione però devo dire di essenze non troppo pregiate (consumo quasi esclusivamente castagno)
              Pensavo (appena avrò a disposizione i soldi) di completare il tutto con l'aggiunta di un puffer da 1500 litri per "elasticizzare" il funzionamento e creare un sistema per recupero di parte del calore dalla canna fumaria.
              in definitiva se hai spazio, voglia di caricarti l'impegno di procurarti la legna di caricarla e pulire il risparmio è sicuramente garantito e l'investimento rientra dopo molto poco.
              PS la tua idea di accatastare la legna nel locale caldaia è assolutamente da scartare per la pericolosità un conto è avere la legna per uno-due giorni un conto è parecchi quintali.
              spero di essere stato utile
              ciao a tutti

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              • #8
                non intendevo accatastare la legna in casa ma dico che ci vuole un bel capanno per tenerla coperta. nella nostra caldaia ci entrano bastoni di 1,5 metri e larghi un treno, quindi si fanno pochi tagli con la sega.

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                • #9
                  Anch'io l'anno scorso ho installato un termocamino a legna, della cui resa sono soddisfattissimo (E' il più grande prodotto dalla klover, da 29 kcal - www.klover.it - )
                  La noia più grande della legna è che se vuoi scaldare veramente (ho una casa di circa 200 m2) ne va giù parecchia.... La pulizia va eseguita ogni mattina ma è abbastanza agevole.
                  Una cosa, che tra l'altro ho detto anche a tutti i miei amici che sono venuti a vederlo e mi hanno chiesto se conviene: conviene solo a chi a ABBONDANTE disponibilità di legna da ardere. Io ne ho in quanto ho un'azienda agricola, ma se dovessi comprarla credo che sarei rimasto alla caldaia a metano che avevo prima... quindi fatti i tuoi conti e poi decidi con calma! Ciao

                  ps: abbondante disponibilità intendo 100, 120 kg di legna al giorno, per capirci...

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                  • #10
                    ho sentito da un grossista di materiali per idraulici che vende anche caldaie che dovrebbero arrivare sul mercato tra +- un anno anche caldaie a legna a cogenerazione cioè per la produzione oltre al calore anche di energia elettrica da mettere a servizio di piccole utenze ma con molte ore di funzionamento all'anno.
                    Ho provato a cercare sella rete ma oltre a cogenerazione a gas metano o grandi impianti non ho trovato nulla.

                    c'è mica qualcuno che ne sa qualche cosa in più ????

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                    • #11
                      CITAZIONE (dennycorby @ 26/11/2006, 18:04)
                      Premetto che sono completamente a digiuno di nozioni idrauliche e tecniche sulle caldaie,sulla loro resa,sul risparmio che determinano ecc.,ma,in seguito ai costi decisamente eccessivi dell'impianto di riscaldamento a GPL che ho attualmente,vorrei montare una caldaia a legna.Mi piacerebbe avere qualche parere in merito da chi è più competente di me.Sottolineo che abito in una casa di circa 250m quadrati,in aperta campagna con inverni piuttosto rigidi.Ringrazio anticipatamente chi sarà così gentile da condividere con me le sue informazioni e esperienze in merito all'argomento caldaie a legna.

                      Io per il prossimo inverno la compro in Polonia con circa 600 euro.

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                      • #12
                        600 € e basta?Potresti darmi alcune notizie in più,visto il prezzo sono molto interessata!Il traspoto però costerà moltissimo!Grazie ciao

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                        • #13
                          Questo è il Link al sito.
                          Mi avevan chiesto per il modelli 13-17-20 rispettivamente 1.800,2.100 e 2.300 zloty,un euro equivale a 3,80 zloty.
                          In aggiunta se si voleva con 500 zloty c'era la centralina di controllo,che devo ancora capire come funziona.
                          Per il trasporto non è un grosso problema,lo zio della mia compagna fà trasporti Polonia-Italia,credo che con non più di 100 euro la caldaia è a casa mia.

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                          • #14
                            Vorrei dare il mio contributo in questo interessante discussione.

                            La mia domanda è:
                            se l'esigenza è il riscaldamento, perchè si pensa sempre a ripristinare il ciclo, caldaia-acqua-termosifoni, come un vincolo.

                            Circa 5 anni fa ho inserito una stufa a legna, disattivando completamente la caldaia a metano.
                            La stufa permette il completo riscaldamento dell'abitazione. Adeguati lavori di coibentazione esterna, che pe me sono in ogni caso fondamentali, mi permettono ora di consumare in un anno 11-13 q.li di legna. Il dato è quinquennale e stabile.

                            Tuttavia confrontando l'anno di introduzione della stufa e quello precedente, ho potutto estrarre interessanti considerazioni per rispondere alla domanda iniziale.

                            Se considero cioè l'energia immessa con il sistema caldaia-ciclo idraulico-radiatori e quella immessa con la stufa, trovo che con il metano ho immesso circa il 30% in più .
                            Poichè le condizioni termiche interne sono state paragonabili, ne deduco che il 30% se ne è andato in dispersioni del sistema di distribuzione dell'acqua calda.
                            Faccio notare che gli anni a confronto sono stati termicamente più freddi nell'anno della stufa che in quello precedente.

                            Ora, la mia è una situazione ottimale, poichè vivo in una villetta a schiera con superficie ricsaldata di 150-170 mq, che per effetto della convezione naturale permette di essere ben riscaldata dalla stufa a piano terra (11 kW) fino al sottotetto.
                            Ho comunque altre due stufe a supporto, accese saltuariamente e computate nel consumo totale.

                            In una casa di 250 mq, se tutta su un piano, servirebbero più punti stufa, ma la soluzione di svincolarsi dal sistema idraulico è da valutare seriamente come alternativa.

                            Andrea

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                            • #15
                              Chiedo anche io un consiglio.Ho una stufa economica in cucina e in quella stanza fa troppo caldo perchè non è abbastanza grande (4x4)mentre in soggiorno rimane sempre freddo poichè è posizionato a nord est.Avrei intenzione di installare una caldaia a legna nel vano caldaia a fiamma inversa.Ho visto varie marche (termorossi,unirossi e Nordica) .Se qualcuno l'avesse installata chiedo come si trova col funzionamento,numero di carica giornaliere e se il funzionamento è ottimale Grazie ,.,,Pollinet

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                              • #16
                                registrati e prova a leggere qui:
                                http://www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=32729
                                "caldaia a legna o termocamino ad acqua?"

                                se è discucco un bel pò, magari ci trovi qualche utile spunto.
                                Ciao
                                se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE (mansoldo @ 19/12/2006, 05:31)
                                  Vorrei dare il mio contributo in questo interessante discussione.

                                  La mia domanda è:
                                  se l'esigenza è il riscaldamento, perchè si pensa sempre a ripristinare il ciclo, caldaia-acqua-termosifoni, come un vincolo.

                                  Circa 5 anni fa ho inserito una stufa a legna, disattivando completamente la caldaia a metano.
                                  La stufa permette il completo riscaldamento dell'abitazione. Adeguati lavori di coibentazione esterna, che pe me sono in ogni caso fondamentali, mi permettono ora di consumare in un anno 11-13 q.li di legna. Il dato è quinquennale e stabile.

                                  Tuttavia confrontando l'anno di introduzione della stufa e quello precedente, ho potutto estrarre interessanti considerazioni per rispondere alla domanda iniziale.

                                  Se considero cioè l'energia immessa con il sistema caldaia-ciclo idraulico-radiatori e quella immessa con la stufa, trovo che con il metano ho immesso circa il 30% in più .
                                  Poichè le condizioni termiche interne sono state paragonabili, ne deduco che il 30% se ne è andato in dispersioni del sistema di distribuzione dell'acqua calda.
                                  Faccio notare che gli anni a confronto sono stati termicamente più freddi nell'anno della stufa che in quello precedente.

                                  Ora, la mia è una situazione ottimale, poichè vivo in una villetta a schiera con superficie ricsaldata di 150-170 mq, che per effetto della convezione naturale permette di essere ben riscaldata dalla stufa a piano terra (11 kW) fino al sottotetto.
                                  Ho comunque altre due stufe a supporto, accese saltuariamente e computate nel consumo totale.

                                  In una casa di 250 mq, se tutta su un piano, servirebbero più punti stufa, ma la soluzione di svincolarsi dal sistema idraulico è da valutare seriamente come alternativa.

                                  Andrea

                                  Scusa ma 11-13 quintali di legna costano circa 150 euro o giù di lì.
                                  Mi sembra che hai avuto un bel risparmio in confronto al metano.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    x pollinet

                                    il vano caldaia quanto è grande? fiamma inversa non prenderla , compra quella a gassificazione totale con sonda lamda e bollitore esterno per trasferire tutta l'energia della legna nel accumulatore,cosi aumenti il rendimento ( 88-92%)e diminusci peso ceneri ;a F.I. 80 % e deve sempre mettere legna senza bollitore.
                                    la legna la compri , sei in campagna o collina ?



                                    guarda il mio sistema

                                    http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=4610709

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (pollinet @ 28/12/2006, 07:41)
                                      Avrei intenzione di installare una caldaia a legna nel vano caldaia a fiamma inversa.Ho visto varie marche (termorossi,unirossi e Nordica)..........................

                                      Slve
                                      se non è troppo tardi, leggi su www.fuocoelegna.it l'articolo sulla caldaia a fiamma assiale.
                                      Saluti.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        la legna ce l'avresti gratis?
                                        Perchè sarebbe l'unica attenuante per optare per una caldaia alimentata a sola legna <img src=">
                                        La legna è da caricare manualmente tutti i giorni, almeno una volta al giorno nei periodi di mezza stagione e almeno due volte al giorno per le stagioni più fredde.
                                        Inoltre, sia per un corretto funzionamento, sia per una longevità maggiore della caldaia a legna, è quasi indispensabile corredare l'impianto di riscaldamento di un accumulatore termico, che almeno come la caldaia.

                                        La caldaia/termocamino policombustibile, può bruciare ANCHE legna, non SOLAMENTE legna.
                                        Hanno autonomie di funzionamento direttamente proporzionali alla dimensione del serbatoio del combustibile (biomassa trita in generale: pellet, gusci, sansa, nocciolino, vinaccioli....) e possono essere montate anche in impianti sprovvisti di accumulatori termici (cioè il 99,99 % di quelli esistenti)

                                        Dal punto di vista economico, va da sè che non ti legano ad alcun tipo di inflazione del mercato dei combustibili (es: la legna raddoppia di prezzo, allora vado a nocciolino).

                                        Se vuoi approfondire:
                                        http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5761486
                                        http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2859262

                                        ciao Dennycorby
                                        se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

                                        Commenta


                                        • #21
                                          CITAZIONE (tekneri @ 21/3/2007, 13:39)
                                          ............. La caldaia/termocamino policombustibile, può bruciare ANCHE legna, non SOLAMENTE legna.
                                          Hanno autonomie di funzionamento direttamente proporzionali alla dimensione del serbatoio del combustibile (biomassa trita in generale: pellet, gusci, sansa, nocciolino, vinaccioli....) e possono essere montate anche in impianti sprovvisti di accumulatori termici (cioè il 99,99 % di quelli esistenti)

                                          Dal punto di vista economico, va da sè che non ti legano ad alcun tipo di inflazione del mercato dei combustibili (es: la legna raddoppia di prezzo, allora vado a nocciolino).

                                          Salve
                                          mi dispiace, ma non sono d'accordo sul fatto che ti svincola dal prezzo del mercato dei combustibili. Tutto va bene fino a quando sono in pochi ad usarlo, ma poi? E' una legge di mercato.
                                          Capita come da noi in Piemonte che fino a qualche anno fa ti davano il guscio di nocciola gratis, basta che lo portassi via. L'azienda ci guadagnava perchè prima era un rufiuto speciale e pagava per smaltirlo. Tempo dopo hanno visto il business perchè c'era sempre maggiore richiesta, e così via. Oggi i nuovi utenti lo pagano abbastanza caro e poi lo devono trovare, inoltre da noi il prezzo è fornito sfuso o meglio ribaltato nel cortile, lascio immaginare.
                                          La produzione di questi scarti, perchè questo sono, hanno un tetto che è legato alla quantità di materia prima che le aziende si devono approvigionare ed i gusci da usare come combustibile sono direttamente proporzionali, cosa che secondo me è ancor più limitativo e più vincolante vincolante del legno.
                                          IL PELLETS INSEGNA.
                                          Per quanto riguarda il termocamino (non capisco il termine caldaia/termocamino policombustibile, prego specificare meglio) se è quello che penso io da un lato può sembrare la soluzione ai problemi, ma come tutte le cose c'è il rovescio della medaglia.
                                          Saluti
                                          Giancarlo

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                                          • #22
                                            Salve, dispiace anche a me se non sei d'accordo,
                                            ma il vantaggio di poter cambiare combustibile è inconfutabile.

                                            Statisticamente, la possibilità d'aumento contemporaneo di prezzo di tutte le biomasse è più bassa di quella dell'aumento di una sola (es: la legna).
                                            Questo è un concetto probabilistico, che esula dalle evntuali simpatie e/o disponibilità di legna od altri potenziali combustibili.

                                            Sia per abbreviazione, sia per comodità di lettura, ho usato il termine "caldaia/termocamino policombustibile" per indicare gli articoli:
                                            1. caldaia marina alimentata a biomassa, a caricamento automatico. Combustibili possibili: legna, gusci di nocciole tritati, crash di cocco, sansa esausta, cereali, cippato, pellet, e quant'altro ci sia di vegetale , secco e di oppurtuna granulometria.
                                            2. termocamino, anche con caricatore automatico per biomassa trita (pellet, sansa, ecc..)

                                            Il mio ragionamento, in sintesi:
                                            dal punto di vista economico (ossia cercare di avere il massimo spendendo il minimo, cercare di ottenere la massima resa economica) è più conveniente investire su una caldaia alimentata automaticamente con combustibili triti che investire su una caldaia alimentata a sola legna a caricamento manuale, per i motivi prima scritti

                                            ciao

                                            massimo
                                            se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                                            • #23
                                              CITAZIONE (tekneri @ 21/3/2007, 20:37)
                                              Statisticamente, la possibilità d'aumento contemporaneo di prezzo di tutte le biomasse è più bassa di quella dell'aumento di una sola (es: la legna).
                                              Questo è un concetto probabilistico ...........................

                                              Sia per abbreviazione, sia per comodità di lettura, ho usato il termine "caldaia/termocamino policombustibile" per indicare gli articoli:
                                              1. caldaia marina alimentata a biomassa, a caricamento automatico ........... Combustibili possibili: legna, gusci di nocciole tritati, crash di cocco, sansa esausta, cereali, cippato, pellet, e quant'altro ci sia di vegetale , secco e di oppurtuna granulometria.
                                              2. termocamino, anche con caricatore automatico per biomassa trita (pellet, sansa, ecc..)

                                              Il mio ragionamento, in sintesi:
                                              dal punto di vista economico (ossia cercare di avere il massimo spendendo il minimo, cercare di ottenere la massima resa economica) è più conveniente investire su una caldaia alimentata automaticamente con combustibili triti che investire su una caldaia alimentata a sola legna a caricamento manuale, per i motivi prima scritti

                                              Salve
                                              da un punto puramente teorico e matematico hai ragione, ma attenzione che tutte le teorie poi sono confutabili in realtà, specialmente con il senno del poi. Ripeto vedi il Pellets e qui da noi i gusci di nocciolo.
                                              Il fatto del mio disaddorco, non solo per i prodotti da trovare come combustibile, nasce dal fatto che quando ho dovuto scegliere tra una caldaia a policombustinili ed una a legna mi sono trovato a dover valutare tra quelle presenti sul mercato in fatto di caldaie ed i combustibili disponibili.
                                              Quando ho dovuto scegliere tra le caldaie a policombustibili io sul mercato non ho trovato prodotti che soddisfacessero le mie esigenze pratiche o che rispondessero tecnicamente o almeno in teoria ai dubbi che avevo, in special modo mi riferisco ai fasci tubieri alla marinara ancor peggio se orizzontali. Visitando chi aveva già in uso questa tipologia di caldaia non è che ho trovato un gran entusiasmo. In un primo tempo mi dicevano che andavano bene, ma scendendo nel dettaglio non è che fossero soddisfatti, probabilmente dipende da esigenze personali. Le loro motivazioni erano che si doveva pulire spesso e che il rendimento non era quello che si immaginavano.
                                              Io personalmente metto in conto di dover fare più manutenzione, ma allo stesso tempo non voglio essere suo schiavo.
                                              Penso alle caldaie a mais che di fatto dei hanno dei problemi e non è vero che vadano così da "DIO" come si vuole far credere, tanto è vero che diversi di questi signori l'hanno abbinata ad una a legna. O meglio non è che non esiste la caldaia che vada veramente bene per il mais e per gli altri triti , ma è il costo d'acquisto che è proibitivo. Diverso è il discorso per i triti secchi nocciole e mandorle, ma qui torniamo sul discorso dei costi e della reperibilità sul mercato del cobustibile.
                                              Ad ogno modo Ti chiedo qual è la caldaia di cui parli con entusiasmo (marca e modello) ed a che prezzi riesci a trovare i combustibili triti sul Tuo mercato?
                                              saluti, alla prossima
                                              Giancarlo

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                                              • #24
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                                                Se vedete qui per farvi un'idea penso proprio che optare per la legna sia l'ultima cosa se non si ha direttamente di propria produzione...ma vi assicuro che non è comodo e piacevole!! Tralasciando anche le furbizie varie come valore aggiunto che si trovano sul mercato della legna da ardere, se si fanno due conti su resa calorica a kg e tutti gli sbattimenti che ne conseguono ...beh...non c'è paragone con un pellet di qualità anche a 4 euro/sacchetto da 15 kg almeno se si parla di stufe. Scegliendo il cippato poi ci sarebbe anche la non facile gestione dei grandi volumi per kcal/kg resi in combustione.
                                                I prezzi dei gusci varii sono fortemente legati alle rese stagionali, i pellet (quelli veri) sono cari per la mancanza di materia prima e per la grande domanda ed andare sui misti di erbacce e cereali crea non pochi problemi e non sono assolutamente regalati, per il mais i problemi sono ancora maggiori per il klinker ed anche i prezzi hanno subito un'impennata...poi se crescesse la domanda non ci si fermerebbe più! Quindi che fare?.........la scelta obbligata non può che propendere per una buona caldaia policombustibile per poter scegliere di volta in volte la biomassa a minor costo in quel momento ed in quella zona. ....... Saluti Livio
                                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE (biomassoso @ 22/3/2007, 12:01)
                                                  Quindi che fare?.........la scelta obbligata non può che propendere per una buona caldaia policombustibile per poter scegliere di volta in volte la biomassa a minor costo in quel momento ed in quella zona. ....... Saluti Livio

                                                  Buongiorno
                                                  mi trova pienamente d'accordo, sono più che giuste tutte le Sue osservazioni , ma se andiamo a vedere cosa rimane, escludendo gli altri combustibili come ha fatto Lei, mi pare che ci sia solo il pellets. Naturalmente solo quello di qualità e questo vuol dire tedesco, austriaco o svizzero, che se anche costa di più è anche quello che rende di più.
                                                  Secondo me se poi si vive in campagna e si ha del legno di produzione occasionale allora se si opta per una caldaia misto pellets/legna si può dire di aver raggiunto un buon compromesso.
                                                  Saluti

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                                                  • #26
                                                    la caldaia di cui parlo è una DCM 58.000 kcal, che abbiamo alimentato con svariati tipi di biomassa a titolo di prova. Richiede una pulizia mediamente settimanale, del tempo medio di 5 minuti.
                                                    Autonomia di 3-4 giorni, ma proporzonale al freddo ed alla dimensione del serbatoio.
                                                    Cmq, più che la DCM od altre caldaie marine, io sono un sostenitore del caricamento automatico e degli automatismi in genere. Siccome per mestiere di fatica ne faccio da sempre un bel pò, ma per fortuna, ingegnandomi, col passare del tempo ne sto facendo sempre meno, sono attratto da ogni invenzione che possa migliorare la qualità di vita! <img src=">.
                                                    Costi della biomassa presso grosso sansificio abruzzese franco partenza:
                                                    sansa esausta in sacchi 10,50 €
                                                    nocciolino lavato e impacchettato 17,00 €

                                                    ciao

                                                    massimo
                                                    se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                                                    • #27
                                                      CITAZIONE (caponord23 @ 28/12/2006, 19:43)
                                                      CITAZIONE (mansoldo @ 19/12/2006, 05:31)
                                                      Circa 5 anni fa ho inserito una stufa a legna, disattivando completamente la caldaia a metano.
                                                      La stufa permette il completo riscaldamento dell'abitazione. Adeguati lavori di coibentazione esterna, che pe me sono in ogni caso fondamentali, mi permettono ora di consumare in un anno 11-13 q.li di legna. Il dato è quinquennale e stabile.

                                                      Scusa ma 11-13 quintali di legna costano circa 150 euro o giù di lì.
                                                      Mi sembra che hai avuto un bel risparmio in confronto al metano.

                                                      C'e' qualcosa che mi sfugge : come si fa' a consumare , riscaldandosi solo con una stufa , quella quantita' di legna ?! :blink: A spanne una stufa da 11 kw. brucia 4-5 kg./h di legna x minimo 10 ore = 40-50 kg. in un giorno , forse 11-13 ql li consuma al mese.....

                                                      by
                                                      AUTO BANNATO

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