... mooolto semplice... ">

..calcola quanti kWh ( scatti bolletta) consumerai all'anno (poniamo 11.000 kWh)

..dividi questo valore per la produzione della tua zona (nord - centro- sud) (es nord 1.100 kWh)

l' impianto sara di circa 10kWpp

.. l'ente fornitore ti installerà dei contatori di energia..

a) uno conta quello che consumi ( nel caso la tua produzione sia inferiore ai tuoi fabbisogni )
b) uno conta quello che immetti in rete ( nel caso la tua produzione sia superiore ai tuoi fabbisogni )
c) uno conta quello che produci ( e li si calcola l'incentivo)

la differenza di quello che pagherai sarà tra a e b

... spero che sia chiaro..

.. quì troverai tutte le notizie ufficiali http://www.gsel.it/ita/index.asp
.. dovrai dedicarci però un bel pò di tempo...poi ti consiglio comunque di rivolgerti ad un professionista per tutte le delucidazioni del caso...


p.s. ... se i contatori saranno due perchè sono bidirezionali .. è solo una questione tecnica.. ">

C.H.

non hai specificato dove ti trovi, in ogni caso la tua stima è sbagliata.
per un consumo di 34.000/42.000kWh anno ti serve, cosi a spanne,
un impianto di almeno 30/35 kWp

ok ,capito , grazie giuseppe.
mi trovo a Lamezia Terme (CZ) ed effettivamente il consumo annuo è di circa 45000kwh verificato sulle bollette 2006; dici quindi che non ha senso un impianto piu piccolo oppure potrebbe in ogni caso convenire coprire una parte dei consumi ?
grazie mille

sbaglio proponendo due impianti da 20kwp su due utenze e fare lo scambio? saluti

Per coprire tutte le tue esigenze, a spanne, ti servirebbe un impianto da una trentina di kWp, penso che ti convenga fare al massimo un impianto da 20/25kWp in questo modo copri gran parte dei tuoi consumi, e ti rientra anche una parte dei soldi con l'incentivo.
Potresti fare anche un altro discorso, cioe' fare un impianto molto piu' piccolo e usare i sodi che ti rientrano con l'incentivo per pagarti l'eccedenza di energia che consumi, in questo modo ammortizzeresti la spesa solo con il risparmio che hai sulla spesa di energia.
Dipende da te quanto vuoi investire..

grazie Giuseppe , continuo ad analizzare il tutto e credo di rivolgermi a qualche professionista per dettagli piu approfonditi ; in ogni caso conto di rivolgermi a voi per successivi dettagli che mi verranno forniti.
Grazie di tutto e buon lavoro

Il tuo consumo è tipicamente stagionale; una volta con il vecchioconto ti avrei consigliato di sottodimensionare l'impianto, ma oggi visto che il nuovoconto sembrerebbe andare ad incentivare la produzione a prescindere dai consumi nel caso di scambio potresti impiegare dei girasoli fotovoltaici al suolo per una taglia di impianto inferiore ai 20 [kWp] diciamo 19,9 [kWp] (Scambio sul Posto)
Nella tua zona questi dovrebbero garantirti una producibilità di circa 34000 [kWh/anno] che non ti copreranno integralmente il consumo ma ti daranno abbondantemente una mano.
In + se l'impianto lo fai al suolo da come mi è sembrato di intuire consumando almeno il 70% di quello che produci (e tu consumeresti il 100%) vai ad acquisire ilo titolo di autoproduttore spuntando un 5% in piu sulla tariffa che non mi pare male.
Ciao ciao
Ale

grazie Alessandro , quindi non è vincolante il suolo agricolo per impiant al suolo? mi avevano detto cosi quindi presumo di aver avuto notizie sbagliate.
Nel caso che mi descrivi quindi riceverei l'incentivo da parte di GSE sull'intera produzione (incentivo relativo ad impianto a terra) e il corrispettivo da parte dell'Enel sul prodotto/consumato , giusto?
Questo incentivo dell'Enel dovrebbe essere intorno ai 0,40 €/kwh mentre quando si parla di 0,09 € è riferito al corrispettivo in caso di vendita pura, è un ragionamento che faccio ad "alta voce" per rendermi conto di quanta confusione ho...

C'è una discriminante sulla scelta dell'impianto a terra o integrato a parte l'incentivo ?

Seguo con molta attenzione il dibattito relativo all'impresa agricola che mi sembra giusto affrontare come caso a parte.
Il reddito dell'impresa agricola imponibile IRPEF è dato dal reddito dominicale e dal reddito agrario . Ai fini della determinazione del reddito dominicale non si fa riferimento a quanto effettivamente percepito, bensì ad un valore stimato catastalmente sulla base dell’estensione del terreno, della zona in cui si trova e della cultura praticata, valore che si considera comunque prodotto per il solo fatto di essere il possessore del terreno. Il reddito agrario esprime la redditività media derivante dall’esercizio di attività agricole nei limiti della potenzialità del terreno. Esso è determinato mediante l’applicazione di tariffe d’estimo stabilite dalla legge catastale per ciascuna coltivazione e deve essere rapportato al capitale d’esercizio e al lavoro di organizzazione della produzione impiegati dal soggetto che esercita l’attività agricola.
L'impresa agricola è soggetta inoltre all'IRAP come imposta sulle attività produttive data dal valore della produzione(corrispettivi - acquisti destinati alla produzione), mi chiedo se gli incentivi dell'impianto FV rientrino in questi conteggi.

Grazie a tutti

Nel decreto del conto energia non si parla di impianti al suolo o no per l'incentivo del 5 %, ma solo di impianti non integrati.

Tra l'altro la cosa potrebbe interessare anche me...

Se montassi sul tetto pannelli inclinati rispetto alla falda (la falda che ho in mente guarda a nord-ovest ), ricadrei nella casistica di impianto non integrato. Per 4 kWp sarei dunque a 0.38 €/kWh, invece dei 0.42 €/kWh che avrei se mettessi i pannelli aderenti alla falda, con una perdita del 10 % .
Pero' dovrei rientrare comunque nell'incentivo del 5 % (consumerei il 100 %), risalendo quindi a quasi 0.40 €/kWh.
Oppure servono caratteristiche particolari per essere considerati autoproduttori ?

ciao

Beh un girasole su un tetto a falda è impossibile da mettere ecco perche ho menzionato l'impianto al suolo cmq ha ragione Toninon il decreto svincola l'autoproduzione relativamente al layout di impianto.
Per quanto riguarda la definizione di autoproduttore richiamo quella espressa dalla normativa:

"Autoproduttore e' la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle societa' controllate, della societa' controllante e delle societa' controllate dalla medesima controllante, nonche' per uso dei soci delle societa' cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica di cui all'articolo 4, numero 8, della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, degli appartenenti ai consorzi o societa' consortili costituiti per la produzioie di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto. "

Mamma mia allora mi pare da capire che il sistema fiscale dell'impenditore agricolo è veramente mostruosamente complesso...
grazie per tutte le info

P.S: per quanto riguarda il ragionamento a voce alta va tutto ok ed il premio di ProduzioneGSE si somma al corrispettivo di vendita che deve esserti erogato dal DISTRIBUTORE dell'energia elettrica(ENEL,ACEA,ATENA,HERA AGSM,AEM,ASMEA,ACSM,ACEGAS,META,AIM,SORESINA ecc) nel caso appunto di vendita dell'energia elettrica. Ma se consumi tutto e ti metti in regimeGSE di scambio sul posto il corrispettivo ovviamente non te lo danno. Ciao ciao

PS2:
i 0,40 €/[kWh] rappresentano il premio di produzioneGSE non centrano nulla con il corrispettivo erogato dal distributore delle'energia elettrica mi raccomando!!!

non credo che la produzione di un impianto e quindi il corrispettivo in incentivi possa influire sull'irpef poiche si puo considerare come un albero che produce un frutto , il frutto venduto da origine ad un corrispettivo e questo non influenza il reddito imponibile per il discorso fatto prima sul reddito dominicale
Cio che puo influenzare è il calcolo IRAP come detto , vedrò di informarmi ulteriormente

ps . stiamo comunque parlando di Regime Semplificato con Iva forfettaria (percentuali di compensazione)