Non il SOLE ma l'UOMO consuma la natura - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Non il SOLE ma l'UOMO consuma la natura

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Non il SOLE ma l'UOMO consuma la natura

    Mi piace pensare che la capacità di distinguere le cose sia un sinonimo di intelligenza. A questa capacità poi, noi tutti aggiungiamo l'INTERPRETAZIONE, la valutazione e su questa costruiamo molte sterili diatribe; anche su questo forum.

    Spesso ho attaccato le idee di Franco Battaglia con questo suo radicalismo alla rovescia che tanto infastidisce...

    Non mi piace il suo modo di INTERPRETARE il mondo ed allora sono qui a pro****e un altro:

    L'UOMO consuma la natura così come consuma la benzina della sua macchina.

    Per la macchina, per le dimensioni di una FIAT Croma, tutto è più semplice; quando la benzina finisce ci si ferma dal distributore.

    Per i grandi numeri, quelli che hanno a che vedere con il MONDO, le società umane ma non con il sistema solare o le galassie: le cose sono un poco diverse.

    Le realtà devono esser valutate in termini relativi; la CROMA è relativa ad un piccolo universo, le società umane ad un altro, i mondi e i sistemi solari ad un altro ancora.

    Sarebbe sbagliato considerare le meccaniche dell'universo per aggiustare un automobile; così come è sbagliato pensare alle meccaniche del sistema solare, ai meccanismi macro temporali che le guidano, quando parliamo del modo in cui l'uomo vive consumando la natura.

    Quando parliamo dell'uomo e delle sue società in relazione alla natura dobbiamo riferirci ad archi temporali relativi ad una, massimo due generazioni.

    Su questo arco temporale l'UOMO, e le sue società, negli ultimi 100 anni hanno avuto e continuano ad avere un impatto molto importante sulla natura; questo impatto è tale che nel 1987 si è cominciato a parlare di SOSTENIBILITA' AMBIENTALE delle società umane.

    La SOSTENIBILITA' dello sviluppo richiede, quindi, modi di interpretare le cose con un limite al ragionamento riferibile all'uomo in se e al suo PERSONALISSIMO modo di compromettere gli equilibri naturali; non all'universo e alle sue infinite trasformazioni.

    I CONSUMI dell'UOMO stanno diminuendo in modo sostanziale la capacità di autorigenerazione della natura.

    Questo è semplice da vedere. Basta osservare il mare dove da piccoli andavamo a fare il bagno. Basta osservare i prati in cui da piccoli giocavamo e che oggi sono "catrame e cemento" (da Celentano anni '60).

    Edited by FernandoFast - 21/3/2008, 15:32
    Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

  • #2
    Ciao.
    Sono d'accordo.
    Anche secondo me sostenibilità significa imparare a vivere modernamente ma utilizzando sempre meno energia.
    In armonia con il pianeta, che è il solo posto dove possiamo vivere.
    E utilizzare le fonti rinnovabili significa preservare la terra per le future generazioni.

    Edited by The Club - 24/4/2007, 13:10

    Commenta


    • #3
      CITAZIONE (The Club @ 23/4/2007, 16:40)
      E utilizzare le fonti rinnovabili significa preservare la terra per le future generazioni.

      A questo proposito, e cioé in relazione alle generazioni future riporto la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Posteri

      Dal momento che le generazioni a venire, con ogni probabilità assai più numerose della presente, non hanno diritto di parola o di voto in nessuno degli attuali sistemi politici, dichiariamo qui e ora che:
      - Tutte le generazioni a venire per tutto il tempo in cui l'umanità vivrà su questa terra, possono vantare un diritto naturale su quanto segue e che...
      - le generazioni attuali hanno il dovere di rispettare e di far valere tale diritto.

      TUTTI I POSTERI HANNO:
      - Il diritto di ereditare un pianeta che sia stato trattato dai suoi occupanti umani con il massimo rispetto e , in particolare...
      - Il diritto di ereditare un pianeta con oceani, laghi ed atmosfera non danneggati dall'attività umana e con tutte le risorse necessarie per la salvaguardia del clima planetario (vedi foresta pluviale) ancora intatte;
      - Il diritto di ereditare un pianeta con la massima varietà di specie animali e vegetali:
      - Il diritto di ereditare riserve adeguate di combustibili fossili e di altri minerali;
      Il diritto di nascere in un mondo dove le società abbiano dimensioni umane, non devastate da eccessi di popolazione;
      - Il diritto di ereditare un mondo senza l'incubo delle guerre, degli incidenti o delle scorie nucleari e chimiche;
      - Il diritto di aspettarsi che le generazioni precedenti si siano sbarazzate dell'inquinamento e abbiano riparato i danni ambientali prodotti alla terra, ai mari e all'aria (compreso lo spazio) e abbiano protetto le bellezze e la produttività naturali di certe zone del pianeta,
      - Il diritto di ereditare principi politici, giuridici, tecnologici e sociali che rispettino la dignità umana individuale, come quelli esposti nella nella DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO stilata dalle Nazioni Unite;
      - Il diritto di ereditare integralmente e senza censure il patrimonio culturale delle generazioni precedenti, sotto forma di arte, storia, letteratura, biblioteche e musei;
      - Il diritto alla tutela, anche giuridica, dei propri interessi e ad essere ufficialmente rappresentati, se necessario, da un avvocato competente in qualsiasi tribunale o consesso in cui si decidano azioni con conseguenze hc epotrebbero danneggiarli nel lungo periodo.
      Questa dichiarazione, per ora solo in bozza, sarà pupubblicata nella sua forma definitiva dal Council for Posterity, 24 Abercon Place, London NW8 9XP, Gran Bretagna

      Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

      Commenta


      • #4
        Aggiungerei che la sostenibilità passa necessariamente attraverso il raggiungimento di un consumo consapevole ed etico.
        L'energia che usiamo ogni giorno non ci viene regalata.
        Dobbiamo comportarci come se non fosse nostra, ma la prendessimo in prestito ai nostri figli.
        E il fatto di averla pagata con denaro non ci autorizza a sprecarla.
        Anzi, proprio il sacrificio lavorativo compiuto per acquistarla dovrebbe indurci a produrla ricavandola dalle fonti rinnovabili.
        L'energia consumata in futuro dovrà essere reimmessa nella rete globale in misura equivalente quandanche superiore.
        E' un traguardo ambizioso, forse lontano, ma per nulla utopico.
        Io dico che se ognuno di noi iniziasse a prodursi un po' di energia, magari solo partendo da un piccolo pannello di pochi Wp per ricaricarsi il portatile, per mantenere la carica dell'accumulatore della nostra auto, o per illuminare la cantina, sarebbe l'inizio della più grande delle rivoluzioni.
        I tempi sono maturi!

        Edited by The Club - 25/4/2007, 01:41

        Commenta


        • #5
          CITAZIONE (FernandoFast @ 21/4/2007, 12:21)
          Questo è semplice da vedere. Basta osservare il mare dove da piccoli andavamo a fare il bagno. Basta osservare i prati in cui da piccoli giocavamo e che oggi sono "catrame e cemento" (da Celentano anni '60).

          Frase banale ma azzeccata.
          Che non vuol dire "si stava meglio quando si stava peggio", ma dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo esagerando, dobbiamo misurare ogni singolo gesto, evitando quindi di dare la colpa alla natura o ai verdi (questa poi non l'ho mai capita e mai la capirò, ma forse sono solo mosse politiche <img src="> )

          Commenta


          • #6
            CITAZIONE (sssuper @ 25/4/2007, 10:45)
            Che non vuol dire "si stava meglio quando si stava peggio", ma dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo esagerando, dobbiamo misurare ogni singolo gesto, evitando quindi di dare la colpa alla natura

            Io, come alcuni di voi sanno, non considero mai le cose bianche o nere. Mi piace un approccio che dichiara gli assoluti del bianco o del nero irraggiungibili; a partire da questo però, applico delle "macchine filosofiche" che tramite scale graduali diventano un ausiglio al pensiero pragmatico, applicabile per la risoluzione delle situazioni.

            In pratica, in tutte le valutazioni che possiamo fare, gli assoluti sono irraggiungibili, mentre nella dialettica costruttiva, quella che usa scale graduali che vanno dal peggio al meglio, è possibile trovare punti di accordo su diverse realtà condivisibili.

            Fatta questa premessa, mi sento di poter condividere con voi un triangolo che ai vertici ha la responsabilità, la conoscenza, il controllo delle situazioni. (Macchina Filosofica CONOSCENZA-RESPONSABILITA'-CONTROLLO: LRH))

            Questo triangolo indica una proporzione diretta; all'aumentare della CONOSCENZA dei termini di una questione, è possibile aumentare la propria capacità di CONTROLLO della stessa, infine va da se che la RESPONSABILITA' con cui ci poniamo alla guida delle cose aumenta proporzionalmente agli altri due fattori.

            Come dicevo questa è una "macchina filosofica"; questo significa che il suo scopo è quello di aiutarci a capire, ad innalzare il nostro ragionamento oltre i limiti presenti.

            A partire da questo triangolo possiamo affermare che CONOSCERE fino in fondo significa anche avere un maggior CONTROLLO delle situazioni. Avere un maggior CONTROLLO ci porta ad agire con maggiore RESPONSABILITA'. Innalzando la nostra RESPONSABILITA' miriamo a portare le nostre CONOSCENZE ad un livello tale da far andar bene le cose e raggiungere il potere di RISOLVERE qualunque situazione.

            A questo triangolo vanno aggiunte l'ETICA della responsabilità; La conoscenza delle TECNICHE da applicare nella risoluzione dei problemi;la capacità d AMMINISTRARE un controllo positivo verso il raggiungimento degli scopi di maggior sopravvivenza personale e sociale.

            Quindi che fare?

            Questo nostro forum assolve alcune volte alla possibilità di aumentare la CONOSCENZA di quelle TECNICHE relative all'uso di sistemi di poduzione dell'energia maggiormente sostenibili per il nostro pianeta.

            Questo però non basta a risolvere le tante situazioni a cui dare risposta.

            E' necessaria anche una valutazione ETICA, e successivamente MORALE, per scegliere ciò che è per il MAGGIOR BENE della società umana a cui apparteniamo. L'ETICA PERSONALE deve inalzarsi al di sopra delle scelte MORALI e farci arrivare a guidare con RESPONSABILTA' le scelte che ognuno di noi dovrebbe fare per CONTROLLARE al meglio il proprio "universo vicino", di conseguenza lontano.

            Naturalmente, la nostra responsabilità viene limitata dalla nostra maggiore o minore possibilità di CONTROLLARE i sistemi di generazione ed uso dell'energia.

            Il nostro DOMINIO, la nostra capacità di amministrare i sistemi di produzione ed uso dell'energia, è NOSTRO solo fintanto che ci è POSSIBILE avere un DIRETTO controllo sui sistemi energetici.

            Per questo preferiamo il fotovoltaico, il minieolico, la biomassa legnosa, i digestori anaerobici faidate, ecc.

            Nel nostro FORUM predichiamo un aumento della RESPONSABILITA' diretta degli astanti rispetto alla produzione e all'uso dei sistemi energetici.

            In qualche modo, in questo forum dichiariamo un uso più PERSONALE dei sistemi energetici. Noi vogliamo che ogni persona possa DIRE LA SUA e non rimanere "semplice utilizzatore" dei sistemi energetici.

            Questo ci porta a considerare maggiormente ETICHE le scelte dell'AUTOPRODUZIONE energetica. NOI pensiamo che solo con i sistemi DIFFUSI di produzione energetica possiamo raggiungere questi nostri scopi.

            CHI si oppone alla diffusione di sistemi di produzione energetica come quelli che vorremmo diffondersi nelle nostre società, è NEMICO delle nostre politiche che mirano ad una migliore DEMOCRAZIA ENERGETICA.

            La nostra ETICA ci impone di andare verso un aumento delle POSSIBILITA' di SCELTA, verso una maggiore RESPONSABILITA' diretta per l'uso dell'energia.

            La nostra capacità di riCONOSCERE ciò che è bene per NOI, ci spinge ad utilizzare sistemi di produzione ed uso dell'energia maggiormente SOSTENIBILI e gestibili dai singoli.

            Vogliamo imporre la nostra capacità di autoCONTROLLO dei sistemi energetici. Vogliamo gestire al meglio i nostri consumi energetici; promuovere un miglioramento dell'efficacia e dell'efficenza dei sistemi energetici. Il microinvestimento personale lo consideriamo migliore di un unico MACROINVESTIMENTO (anche se in termini relativi inferiore).

            Scusate il "manifesto" politico...

            Fernando

            Edited by FernandoFast - 21/7/2007, 11:36
            Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

            Commenta


            • #7
              CITAZIONE (FernandoFast @ 25/4/2007, 15:15)
              La nostra ETICA ci impone un aumento delle POSSIBILITA' di SCELTA verso una maggiore RESPONSABILITA' diretta per le scelte energetiche.

              Alla base della fisica classica sono i concetti di spazio e di tempo assoluto e il principio di causa ed effetto. SAPERE.IT

              Mettendo il principio fisico di CAUSA-EFFETTO al centro del nostro ragionamento basato sulla macchina filosofica Conoscenza-Responsabilità-Controllo, in particolare per approfondire il rapporto tra ETICA (causa) e RESPONSABILITA' (effetto), possiamo usare una scala graduale che ai suoi limiti ha: TOTALE irresponsabilità e TOTALE responsabilita; entrambi irraggiungibili.

              Avremo quindi una scala graduale che da meno responsabilità si muove verso più responsabilità, o viceversa.

              In questa scala l'ETICA è allo stesso modo inscrivibile in una scala graduale che parte da una totale ASSENZA di valore etico fino ad un'ipotetica e incommensurabile, infinita, PRESENZA etica. Anche qui gli estremi sono irraggiungibili.

              Avremo quindi un livllo di etica che da scarso si muove verso una sempre maggiore quantità etica (o viceversa).

              Queste due scale le utilizziamo per definire che:

              il LIVELLO di ETICA posto nelle nostre scelte determina anche il livello di RESPONSABILITA' che possiamo usare per praticare SCELTE più o meno UTILI...

              Naturalmente in vista di una espansione delle nostre CONOSCENZE o della nostra capacità di CONTROLLO sulle questioni energetiche.

              Al contrario, un più basso livello ETICO determina inqualche misura un decadimento della capacità di compiere delle scelte RESPONSABILI; cosa natualmente conseguente ad una diminuita CONOSCENZA dei termini, quindi, connessa ad una sorta di degenerante incapacità ad amministrare un CONTROLLO fattuale, positivo della questione energetica.

              L'energia rinnovabile, i sistemi di produzione di energia rinnovabile a quale livello etico possiamo porle?

              Fino a che punto la nostra capacità di compiere delle scelte RESPONSABILI può transigere ad una ETICA accettabile rispetto alla sostenibilità della sopravvivenza?

              Responsabilità=consapevolezza di dover rispondere degli effetti di azioni proprie o altrui: un uomo di grande responsabilità; dimostrare scarso senso di responsabilità | l'azione concreta, l'impegno derivante da tale consapevolezza: l'educazione dei giovani è una grave responsabilità GARZANTI)

              La nostra capacità di compiere delle scelte ad un alto grado di RESPONSABILITA' nel settore energetico, sono strettamente proporzionali livello di ETICA personale che abbiamo raggiunto, all'integrità di valori condivisi e condivisibili a cui poniamo il nostro modo di agire.

              Va da se che il principio fisico CAUSA-EFFETTO, nel nostro ragionamento ha una connotazione fisica e filosofica allo stesso tempo.

              Ciò che le nostre scelte CAUSANO come EFFETTO sono strettamente collegate alla nostra capacità di compiere delle scelte ETICAMENTE RESPONSABILI in ogni specifico settore; ancor più in quello delle ENERGIE.

              Quale CONOSCENZA ci spinge ad usare una tecnica di produzione di energia invece di un altra?

              Con quale capacità di CONTROLLO siamo in grado di amministrare le nostre abilità di produzione di energia?

              Con che tipo di scelte etiche esprimiamo il nostro livello di RESPONSABILITA' nel dominio delle energie?

              (nrd. negli interventi successivi sviluppo le risposte...)

              Edited by FernandoFast - 2/6/2007, 18:09
              Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE (FernandoFast @ 28/4/2007, 13:00)
                Quale CONOSCENZA ci spinge ad usare una tecnica di produzione di energia invece di un altra?

                Il nostro è un mondo in cui la CONOSCENZA è distribuita in modo immenso. Se un tempo un solo uomo deteneva le capacità di sviluppare una macchina idraulica e allo stesso tempo dipingere in modo eccelso, oggi le cose non sono più così.

                Sono migliaia i fattori su cui esprimere cognizioni di causa.

                Questa quantità enorme di informazioni, studi, conoscenze; vengono espresse in TECNICHE, TECNOLOGIE superlative. Passiamo da una centrale nucleare ad un fuoco improvvisato in una zona desertica africana; da un mulino a vento alle moderne istallazioni eoliche; dal sole che ci scalda attraverso una matassa di fil di ferro di Claudio Melegatti alla centrale termodinamica di Rubbia.

                In questa miriade di convinte asserzioni, comprovate dall'esperienza e da applicazioni funzionanti, si trova il NOSTRO PERSONALE sistema di produzione dell'energia; il nostro personalissimo punto di incontro tra la nostra personale CONOSCENZA e quella ipotetica linea teorica che raccoglie tutto lo scibile dell'umana sapienza sulla produzione dell'energia.

                Quel punto, per alcuni a livello di conoscenza utile ad accendere il fornello per cucinare il sugo, per altri a livello della possibilità di progettare una centrale di produzione di vapore a carbone (ebbene si nel nostro forum il caro Mets si pone a questo livello), segna il punto di incontro del nostro PERSONALE triangolo RESPONSABILITA'-CONOSCENZA-CONTROLLO energetico.

                Ora nel nostro forum discutiamo, ci arrabattiamo per scegliere la via che consideriamo migliore come soluzione ai problemi legati alle energie. Alcuni come Franco Battaglia esprimono una linea operativa "Nuclearista" altri oppositori di questa spingono verso un'altra "Rinnovabile".

                Nelle discussioni sembra ci si arrocchi alle proprie convinzioni senza voler arrivare a prendere in considerazione l'antagonista con le sue idee e competenze.


                Non c'è via di scampo da questo empasse. L'unica soluzione plausibile potrebbe essere quella che ogni PERSONA possa in modo più RESPONSABILE (abilità di dare risposte) scegliere di condividere in modo più profondo le CONOSCENZE su cui sono basate le proprie convinzioni, le idee su cui basa la sua risposta compatibile, la sua riSOLUZIONE corretta e utile ad AMMINISTRARE il giusto CONTROLLO al generalizzato problema energetico.

                Spesso però non consideriamo, o conosciamo, il nostro CERTO limite di conoscenza.

                Le tecniche è le conoscenze applicabili sono talmente ampie che difficilmente queste due posizioni opposte potranno arrivare ad una sintesi condivisibile; a meno che...

                ...non si riesca a compiere uno sforzo verso un nuovo livello ETICO in cui le responsabilità possano esser con fiducia delegate in vista della realizzazione di una nuova SOLUZIONE per entrambe le posizioni realizzabile.

                Ecco allora che la CONOSCENZA condivisa anche in un FORUM, posta alla base dello sviluppo delle società umane, può farci raggiungere nuove e diverse soluzioni praticabili.

                In questo banalissimo ragionamento manca però un fattore, l'egoismo perversante nelle nostre italianissime realtà. Come può un paese nepotista come il nostro accettare soluzioni provenienti da famiglie avverse alla nostra? Come può un NUCLEARISTA convinto metere in discussione le tesi del suo gruppo di appartenenza? O al contrario quelli di noi convinti assertori del rinnovabile come possono rivolgersi ad un avversario integerrimo come FB trovando in lui quel buono che sicuramente e con fiducia pensiamo ci sia?

                E' con un salto di qualità del livello di ETICA della sopravvivenza che possiamo riuscire a superare l'empasse.

                CONOSCENZA condivisa: il nostro forum è qui per questo. Parliamo, scriviamo però nell'ottica di una costruzione migliore, non per un bieco e sterile criticismo che nulla aggiunge a livello di contenuti.

                Non basta più la singola conoscenza di un uomo, è necessario arrivare ad utilizzare le più diverse angolature di ragionamento per arrivare ad una sintesi posta ad un nuovo livello di CONOSCENZA-RESPONSABILITA'-CONTROLLO.

                Fernando

                Edited by FernandoFast - 2/6/2007, 18:19
                Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                Commenta


                • #9
                  CITAZIONE (FernandoFast @ 28/4/2007, 13:00)
                  Con quale capacità di CONTROLLO siamo in grado di amministrare le nostre abilità di produzione di energia?

                  L'ipotesi che possiamo fare è relativa ad un percorso di crescita della consapevolezza; un approccio al problema energetico certamente pragmatico, che parte quindi dalla realtà del tempo presente, e si muove verso lo sviluppo di IPOTESI energetiche ALTRE...

                  Le macchine energetiche tradizionali, quelle delle grandi centrali a carbone, ad olio o gas, sono insostituibili agli attuali ritmi di consumo energetico a cui siamo abituati.

                  A partire da questo, è possibile dire che sembra inutile alla discussione in questo nostro forum, il tergiversare attorno a domini che comunque non potremmo pensare minimamente di dominare.

                  A me e a molti di noi, non capiterà mai di arrivare ad accendere o a spegnere una centrale a carbone o una qualsiasi altra con potenze superiori al megawatt. Potremmo immaginare, come mi accadde qualche tempo fa, di lavorare alla realizzazione di una centrale fotovoltaica da 5 Mw e adesso, con le nuove leggi, al massimo da 1MWp di fotovoltaico, ma non molto di più.

                  Il CONTROLLO che ci potrà capitare di AMMINISTRARE sarà solo :shifty: quello di accendere, far continuare a produrre, spegnere un miniidroelettrico da 50 Kw oppure di collegare alla rete un impianto fotovoltaico da 3Kwp, imparare a gestirlo e manutenerlo, a spegnerlo quando se ne presenta la necessità.

                  Questa generalizzata impotenza non è poi così disarmante: se da soli possiamo pensare di gestire un impianto da 3Kwp vuol dire che 10.000 di NOI potranno un giorno accendere un megaimpianto distribuito da 30.000 Kwp.

                  Questo è l'ambito a cui limitare la nostra visione del futuro se vogliamo esser pragmatici, realisti.

                  Molte volte ci diamo alle centrali da 400MW per non osservare il fatto che la nostra macchina sputa, fuori dal suo tubo di scappamento, una quantità tale di inquinanti che un povero abitante del SUDAN non potra produrre con tutta la sua famiglia per generazioni.

                  L'ETICA è in fondo anche questo; osservare con chiarezza il proprio dominio. Ossevarlo al punto tale da essere in grado di compiere delle scelte che da sole portano ad una vera svolta energetica.

                  Ricordo il caro BOLLE con la sua scelta quasi oltranzista che lo aveva portato LUI da solo ad impegnarsi in prima persona nella trasformazione del suo modo di produrre energia.

                  I nostri personali modi di AMMINISTRARE un CONTROLLO positivo nei sistemi di produzione energetica che usiamo, sono da soli quelli che potranno in realtà trasformare senza ipocrisie il nostro mondo energetico vicino...
                  Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                  Commenta


                  • #10
                    CITAZIONE (FernandoFast @ 28/4/2007, 13:00)
                    Con che tipo di scelte etiche esprimiamo il nostro livello di RESPONSABILITA' nel dominio delle energie?

                    Siamo arrivati alla fine del mio intervento, al motivo per cui questo 3D ha come titolo:"Non il Sole ma l'Uomo consuma la natura"
                    ------------------------------------------------------------
                    Mentre si cerca di capire se è il sole ad innalzare la temperatura del globo o è l'uomo ha influire sul sistema in modo incontrollato, possiamo osservare come la società occidentale e oggi anche orientale ha, con inconsapevole dolo, sfruttato senza ritegno la natura.

                    I macro processi relativi al sistema sole/terra hanno ben poco da esser presi in ballo. Quello che un onesto osservatore non può che dire di osservare, è il modo in cui la terra viene usurpata, violentata, consumata.

                    Quelle che noi chiamiamo RISORSE non ci appartengono, piuttosto dovremmo pensare che ci sono date in prestito.

                    Fortunatamente la cultura sta evolvendo e quindi trasformado il tipo di relazione che, almeno noi occidentali, abbiamo con le "risorse" disponibili. La nuova cultura che si sta affermando è quella relativa alla sostenibilità ambientale. Questo è il risultato di una presa di coscienza, di un aumento del livello di RESPONSABILITA'.

                    Stiamo facendo i conti con un livello di percezione dell'ETICA della sopravvivenza.

                    Chi si pone a dire che "non l'uomo ma il sole" è responsabile dell'innalzamento della temperatura media del pianeta, può darsi stia affermando una verità tecnicamente ineccepibile ma, c'è spesso un ma, affossa la nascente cultura della sostenibilità ambientale dei processi umani.

                    La confusione che ne deriva non fa di certo bene al processo di miglioramento TECNOLOGICO, AMMINISTRATIVO, ETICO di cui abbiamo bisogno per portare ad una ulteriore evoluzione la società umana e del suo modo di usare l'energia (a questo tempo non più locale ma globale).

                    Le scelte ENERGETICHE che compiamo (ad esempio a cosa porterebbe una generalizzata rinuncia al controllo delle emissioni di CO2?), indirizzano l'evoluzione del nostro sistema d'uso del mondo nel senso o di una maggiore possibilità di sopravvivenza o, viceversa, verso un lento ma inesorabile declino.

                    La nostra RESPONSABILITA', la nostra abilità a rispondere nel giusto modo alle sfide che ci poniamo o che ci vengono poste, viene meno se aggiungiamo al nostro ragionamento l'influenza più o meno palese del SOLE, delle macchie solari.

                    Nel caso, alcuni potrebbero sentirsi liberi moralmente di continuare ad agire furtivamente (alibi) senza minimamente preoccuparsi dei danni provocati dalle loro azioni.

                    Fortuna vuole che, almeno per quello che conosciamo, danni all'ambiente simili a quelli fatti dall'industria chimica negli anni 70 (ad esempio a Marghera) non passerebbero indisturbati così come invece passano senza sufficenti denunce in India o in Cina.

                    La discarica che è il nostro mondo è una nostra responsabilità e non possiamo nasconderci in presunte o reali influenze esterne al clima della terra.

                    Promuovere l'affossamento del movimento AMBIENTALISTA è un crimine non tanto per le ragioni più o meno veritiere a cui ci si appoggia, piuttosto per quello che verrebbe impedito con una diminuzione dell'impegno per l'ambiente che si avrebbe con una diminuita sensibilità ambientale nel nostro paese, nel mondo intero.

                    La RESPONSABILITA' , la capacità di dare risposte risolutive alle questioni ambientali, passa solo attraverso un'accresciuto senso ETCO dei singoli individui. Se le persone in CAMPAGNA non si mettono a fare la raccolta differenziata in modo diffuso come avviene in Veneto, la questione RIFIUTI non sarà mai risolta in quella terra.

                    L'ETICA è al di sopra del controllo morale. Possiamo inasprire tutte le leggi che vogliamo, ma se i singoli individui non fanno da soli la scelta di inquinare di meno, non ci sarà soluzione di causa.

                    Per questo dico l'UOMO è non il SOLE ha la responsabilità di aumentare la propria CONOSCENZA dei termini legati al benessere ambientale in modo da essere in grado di aumentare il proprio CONTROLLO su quello che produce a discapito dell'ambiente in cui vive.

                    Edited by FernandoFast - 1/5/2007, 09:41
                    Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                    Commenta


                    • #11
                      CITAZIONE (FernandoFast @ 30/4/2007, 10:56)
                      L'ETICA è al di sopra del controllo morale.

                      Mi sono accorto che nei post precedenti ho citato talmente tante volte la parola ETICA da farle perdere il significato, già di per se confuso.

                      s. f.
                      1 parte della filosofia che si occupa del problema morale, ossia del comportamento dell'uomo in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi: etica edonistica, utilitaristica; etica cristiana, protestante
                      2 modello di comportamento che un individuo o un gruppo di individui segue nelle proprie azioni | etica professionale, l'insieme dei doveri inerenti all'esercizio di una determinata professione; deontologia.

                      GARZANTI


                      Alla corretta definizione data dal dizionario GARZANTI sopra, bisogna aggiungere che il COMPORTAMENTO ETICO è quello che è rivolto al più alto grado di razionalità, cioé è etico quello che ha a che fare con scelte razionali rivolte alla sopravvivenza dei gruppi e degli individui (nel lungo periodo).

                      A questa ETICA, ho poi contrapposto la MORALE che non altro che la trasduzione in leggi scritte o non scritte di principi considerati indispensabili al quieto vivere.

                      2 che è conforme ai principi del giusto e dell'onesto (si contrappone a immorale): un comportamento morale | riferito a persona, che agisce con onestà e rettitudine: un uomo profondamente morale

                      Quindi l'ETICA la uso in relazione al concetto di RESPONSABILTA' in quanto CAUSA l'agire responsabile verso obiettivi di sopravvivenza della società e degli individui a lungo termine.

                      Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                      Commenta


                      • #12
                        CITAZIONE (FernandoFast @ 2/5/2007, 16:21)
                        Alla corretta definizione data dal dizionario GARZANTI sopra, bisogna aggiungere che il COMPORTAMENTO ETICO è quello che è rivolto al più alto grado di razionalità, cioé è etico quello che ha a che fare con scelte razionali rivolte alla sopravvivenza dei gruppi e degli individui (nel lungo periodo).

                        Il testo sotto è preso da un sito della CEE che propone l'azione diretta dei cittadini per la risoluzione delle questioni private che potrebbero impattare l'ambiente favorendo il cambiamento climatico (fai click sul testo per entrare nel sito)


                        Prendi il comando!

                        Anche se il cambiamento climatico è un problema globale, è necessario il contributo personale di ognuno di noi. Anche semplici gesti quotidiani possono aiutare a ridurre le emissioni senza pregiudicare la nostra qualità della vita. Anzi, facendoci risparmiare.

                        Sei tu che controlli i cambiamenti climatici!



                        CITAZIONE (FernandoFast @ 30/4/2007, 10:56)
                        Per questo dico l'UOMO è non il SOLE ha la responsabilità di aumentare la propria CONOSCENZA dei termini legati al benessere ambientale in modo da essere in grado di aumentare il proprio CONTROLLO su quello che produce a discapito dell'ambiente in cui vive.

                        FIRMA IL TUO IMPEGNO!
                        Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                        Commenta


                        • #13
                          CITAZIONE (FernandoFast @ 28/4/2007, 13:00)
                          Per questo dico l'UOMO è non il SOLE ha la responsabilità di aumentare la propria CONOSCENZA dei termini legati al benessere ambientale in modo da essere in grado di aumentare il proprio CONTROLLO su quello che produce a discapito dell'ambiente in cui vive.

                          Posto qui l'intervento perchè sono sempre convinto che non bisogna guardare al sole, piuttosto al sistema terra, per avere una COMPRENSIONE delle questioni climatiche.

                          Ecco quindi un degno climatologo (Roger Pielke Sr.) che che approfondisce le questioni legate al riscaldamento globale. L'autore che vi propongo dice che l'effetto serra può esser collegato all'aumento della CO2, ma che questo è molto meno importante dei cambiamenti dinamici che avvengono nell'atmosfera. Infatti, la produzione agricola è influenzata dalle piogge e queste sono funzione di dinamiche molto complesse molto più incidenti sulla vita nel nostro pianeta....

                          LINK Concordo con l’IPCC che è probabile il legame fra consumo di combustibili fossili e aumento delle temperature ma a questo punto il mio consenso finisce. Solo un esempio: i modelli non considerano il feed-back fra variazioni nell’uso e nella gestione del suolo e la circolazione atmosferica ed è in parte per questa ragione che essi non concordano sui campi di precipitazione previsti. E purtroppo accade che per la produzione mondiale di cibo sia assai più importante la variabilità delle precipitazioni che un lieve aumento della temperatura.


                          <img src=">

                          Edited by FernandoFast - 7/6/2007, 14:16
                          Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                          Commenta


                          • #14
                            Posto in questo mio vecchio intervento i miei saluti al FORUM delle Energie Rinnovabili.

                            Una bella esperienza quella di comunicare attraverso il forum. Un'esperienza che mi ha aiutato molto a crescere come persona e come comunicatore.

                            Ringrazio tutti quelli che hanno corrisposto costruttivamente alla crescita di una più aggiornata coscenza collettiva rispetto alle energie rinnovabili.

                            Confermo la mia stima e gratitudine a Furio, Mario Maggi, Eroyca, e a tutti gli altri che nel bene e nel male mi sono stati vicini in questa bellissima esperienza.

                            Voglio rinnovare la mia stima anche alle persone con cui ho avuto dibattiti a volte accesi; ricordo Nonsolobolle, MetsEnergie, ed altri che hanno saputo stimolare con le loro affermazione animate ed interessanti discussioni come il Prof Battaglia.

                            Spero che con la vostra futura partecipazione al forum possiate condividere ampliamente le vostre idee con gli altri protagonisti nascosti.

                            Un augurio, quindi, di buon proseguimento ai moltissimi LURKERche magari anno partecipato soltando leggendo le nostre animate discussioni.

                            Un abbraccio sincero a tutti.

                            Fernando

                            Edited by FernandoFast - 21/3/2008, 15:55
                            Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                            Commenta


                            • #15
                              I saluti di una persona colta, bene informata e attiva come te sono sempre stimolo di far bene, anche per chi come me per qualità non eccelle, ma se ben spiegato apprende..
                              Saluti a te
                              Ciao
                              Vittorio
                              Sorridi e tendi la mano..

                              Commenta


                              • #16
                                Fernando, hai postato parecchio e interagire con tutto quanto hai scritto mi piacerebbe ma purtroppo non ho abbastanza tempo. Mi limito a comunicarTi la mia totale condivisione con Te delle premesse e dei propositi, seppur, naturalmente, con qualche differente sfumatura.
                                Ad esempio, più che alla "democrazia energetica" (non credo nel demos) credo nella "libertà energetica", e sto facendo tutto il possibile per acquisirla. Come sempre accade quando uno "schiavo" cerca la libertà, il percorso da percorrere non è affatto facile. :angry:
                                Volevo infine chiederTi che cosa intendi quando, parlando del proprio impianto FV che bisogna saper manutenere e gestire, dici anche <<spegnerlo>>; cosa intendi per "spegnere un impianto FV"?

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE (erettura @ 21/3/2008, 12:47)
                                  Ad esempio, più che alla "democrazia energetica" (non credo nel demos) credo nella "libertà energetica", e sto facendo tutto il possibile per acquisirla. Come sempre accade quando uno "schiavo" cerca la libertà, il percorso da percorrere non è affatto facile. :angry:

                                  La "democrazia energetica" è per me il riappropiarsi, il riavvicinarsi all'uso delle energie in modo più responsabile, con una diretto controllo delle fonti, una rinnovata conoscenza dei migliori metodi di sfruttamento; ripensiamo ad una persona che ha la "sovranità" sull'energia e che la esercita direttamente o mediante scelte libere verso uno o un altro metodo di approvvigionamento... chiamala pure libertà... energetica.

                                  CITAZIONE (erettura @ 21/3/2008, 12:47)
                                  Volevo infine chiederTi che cosa intendi quando, parlando del proprio impianto FV che bisogna saper manutenere e gestire, dici anche <<spegnerlo>>; cosa intendi per "spegnere un impianto FV"?

                                  Quando la rete crolla devi saper o poter spegnere l'impianto... <img src="> e se non hai la rete ma un'isola devi saperlo spegnere l'impianto per averne un reale controllo... <img src=">
                                  Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                                  Commenta


                                  • #18
                                    CITAZIONE (FernandoFast @ 21/3/2008, 16:46)
                                    Quando la rete crolla devi saper o poter spegnere l'impianto... <img src="> e se non hai la rete ma un'isola devi saperlo spegnere l'impianto per averne un reale controllo... <img src=">

                                    Non sono un tecnico, ma solo un appassionato, quindi se dovessi sbagliarmi correggetemi pure. Quando la rete crolla, io grazie al mio impianto continuo ad avere corrente, mi basta semplicemente interrompere l'immissione in rete della mia energia. Non ho capito cosa intendi per "spegnere" e perché dovrei spegnerlo.

                                    Commenta

                                    Attendi un attimo...
                                    X