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ricavare energia dal sole via radio

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  • ricavare energia dal sole via radio

    sono quello dei sassi nello stagno....... <img src=h34r:">
    vecchia golf a olio di friggitrice a castellamare quache anno fa............... :woot:
    se la nostra bona stella oltre a calore e luce
    emette anche onde radio o comesichiamano
    la conversione in elettricita e' (teoricamete) semplice Lc + diodo
    traduco antenna condensatore diodo (tesla docet)
    una gigantesca stazione radio invia il suo segnale verso di noi e in quantita astronomiche (sole)
    sintonizziamoci e pompiamo corente (noi)

    prerequisiti
    a quali freqenze radio, utili il sole emette ??

    mah boh chissa ditelo voi che io nun lo ricordo

    alzaimero sono di nik e di fatto

    trovate le frequenze piu adatte per ridotti ingombri

    calcolare il circuito risonante
    creare inventare o copiare una antenna adatta
    avvolgere L induttnza tacare il condensatore
    come sopra per il diodo o valvola o qlcosaltro per estrarre l'energia
    collegarci il carico o le batterie
    se un solo circuito rende poco

    facciamone fare na marea tanto i cinesi lavorano per un pugno di riso <img src=">


    attendere l'alba ......................... <img src=">


    ah! se qualcuno ci riuscite ,metetemicci al corrente anche pure noi grassie

    la mia ignoranza è seconda solo alla mia superbia
    che non sfigura di fronte alla mia accidia,
    la quale degli altri peccati capitali è regina incontrastata
    se cosi non fosse
    povero mondo................... :wacko:

  • #2
    ma ti pare che il sole,se erogasse onde radio intense,non ci avrebbe già causato leucemia a tutti?
    le emissioni radio sono debolissime,per nostra fortuna. <img src="> byee

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    • #3
      Caro alzaimero
      Tutta l'energia emessa dal sole e che giunge a noi è radiazione elettromagnetica.
      Dal lontano infrarosso agli X duri.
      Per fortuna alcune frequenze vengono bloccate dall'atmosfera.
      Una parte di quello che passa indisturbato attraverso l'atmosfera è radiazione visibile; con una concentrazione statistica attorno il giallo-verde.
      Quello che intendi fare tu è già egregiamente svolto da un modulo di silicio.

      Ciao
      Tersite
      Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
      Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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      • #4
        Tempo fa si era parlato su questo forum di "rectenna" che sta per rectifier+antenna.
        Potrebbe essere una tecnologia per catturare dal sole non solo l'energia nel visibile e nell'infrarosso.
        Ciao
        Mario
        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
        ------------------------------------------------

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        • #5
          L'attuale tecnologia fotovoltaica converte direttamente la luce in energia elettrica, sfruttandone la natura quantica, con efficienze per i prodotti in commercio già pari al 16-18% e, in prospettiva, di oltre il 30%. Le nano-antenne solari o rectennas (dalla fusione delle parole antennas e rectifyer) basano invece il loro funzionamento, per la conversione dell'energia solare in elettricità, sulla natura ondulatoria della luce. Secondo gli studiosi dell'Università della Florida, esse promettono efficienze dell'80-90% e se questi numeri saranno confermati, come si può ottimisticamente ipotizzare in base alle conoscenze attuali, saremmo in presenza di un nuovo concetto, assolutamente rivoluzionario, di conversione energia solare in energia elettrica. Alcuni esperti ritengono che i tempi per questa nuova tecnologia siano ormai maturi. L'idea delle nano-antenne risale ai primi anni '60, quando J.C. Fletcher della NASA e R.L. Bailey dell'Università della Florida brevettarono un dispositivo per convertire l'energia delle onde elettromagnetiche in elettricità. Esso era costituito da un certo numero di elementi, gli uni vicini agli altri, in grado di catturare un'ampia gamma dello spettro di frequenze della radiazione solare, in base allo stesso principio con il quale le onde radio, di lunghezze d'onda ben più ampie, sono intercettate dalle antenne radio (figura 1).

          Queste antenne, dalla forma piramidale, furono sperimentate agli inizi degli anni '70 per verificare la loro capacità di catturare le micronde in un ampio spettro di frequenze (100-1000 MHz). È in un lavoro del 1972 che per la prima volta Bailey propose di utilizzare il convertitore di onde elettromagnetiche per captare l'energia solare. Nel 1975 Bailey effettuò alcune ricerche preliminari e teoriche che si focalizzarono sul meccanismo attraverso il quale le antenne assorbivano le onde elettromagnetiche: da questi studi emerse la complessità tecnica di trasformare l'onda catturata in energia elettrica. Bailey riscontrò anche alcune analogie tra il funzionamento delle nano-antenne e le antenne degli insetti e con il modo di comportarsi della struttura dei coni e dei bastoncelli presenti nell'occhio umano, individuando così ulteriori possibili strade per le future ricerche. Gli studi furono in seguito accompagnati anche da sperimentazioni e dimostrazioni; per esempio, presso il centro Jet Propulsion Laboratory di Goldstone un fascio di micronde della potenza di 30 kW fu convertito direttamente in energia elettrica con un'efficienza dell'84% da una nano-antenna posta a più di un miglio di distanza. Questo ed altri risultati sperimentali hanno confermato che le nano-antenne possono avere alte efficienze di conversione per fasci di micronde e che, pertanto, sia possibile ipotizzare elevate efficienze di conversione anche per le nano-antenne progettate appositamente per catturare le piccole lunghezze d'onda che costituiscono lo spettro solare. Nel passato il maggiore impedimento allo sviluppo delle nano-antenne solari è stata la mancanza di nanotecnologie in grado di operare su dimensioni inferiori o dell'ordine del micron. Oggi queste tecnologie sono in una fase di rapido sviluppo e ciò fa ritenere che siamo vicini ad esperimenti decisivi per provare concretamente il concetto delle nano-antenne solari. Tuttavia le sfide tecnologiche da superare sono numerose: esse riguardano le dimensioni delle antenne ed i conseguenti problemi di fabbricazione, di controllo di qualità, di produzione di massa, di scelta dei materiali, del sistema di rettificazione ad elevate frequenze e della geometria delle stringhe. Si tratta di problemi spesso assai complessi che comportano ricerche interdisciplinari difficili da organizzare e dai costi elevati.


          http://www.ilsolea360gradi.it/images/2002/...maggio_2002.htm

          Edited by celerone - 10/5/2007, 01:17

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          • #6
            Traduco dall'italiano quanto indicato su
            http://www.ilsolea360gradi.it/images/2002/...maggio_2002.htm

            Con "sistema di rettifica" volevano dire "sistema di raddrizzatori di corrente (diodi)". Hanno tradotto male dalla parola inglese rectifier.

            Ciao
            Mario
            Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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            Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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            L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
            Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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            • #7
              grazie a tutti voi e
              anche se sono convinto che ci sia qualche banda di frequenze che filtra dalla ionosfera
              adesso chiedo lumi ai radioamatori <img src=">
              ciao

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