Salve a tutti!
Vorrei porre l'attenzione sul fatto che sul periodico "Le Scienze", nell'ultimo numero, c'è un bellissimo articolo che la dice lunga sul rischio di Black-out a cui siamo sottoposti.
Pensate che quello a cui ci si riferisce sono gli Stati Uniti.
Provate a pensare cosa può succedere a noi, che di instabilità alla rete elettrica ne abbiamo molta di più poichè siamo dei grossi importatori..........
La cosa che stupisce è la modalità di studio con la quale hanno approcciato il problema dei guasti.
In poche parole loro vorrebbero arrivare ad avere una rete che si autoripari o che autocompensi i guasti alla velocità con cui questi si verificano.
E QUESTA SAREBBE UNA SOLUZIONE GENIALE?
Ma invece di correre appresso al guasto e affannarci a raggiungere la velocità della luce non potremmo cercare di rallentarlo e ragionare come nel caso dei compartimenti stagni delle navi?
Aspetto le vostre risposte (occhio che la domanda è più sottile di quanto non si pensi........... "> )
Vorrei porre l'attenzione sul fatto che sul periodico "Le Scienze", nell'ultimo numero, c'è un bellissimo articolo che la dice lunga sul rischio di Black-out a cui siamo sottoposti.
Pensate che quello a cui ci si riferisce sono gli Stati Uniti.
Provate a pensare cosa può succedere a noi, che di instabilità alla rete elettrica ne abbiamo molta di più poichè siamo dei grossi importatori..........
La cosa che stupisce è la modalità di studio con la quale hanno approcciato il problema dei guasti.
In poche parole loro vorrebbero arrivare ad avere una rete che si autoripari o che autocompensi i guasti alla velocità con cui questi si verificano.
E QUESTA SAREBBE UNA SOLUZIONE GENIALE?
Ma invece di correre appresso al guasto e affannarci a raggiungere la velocità della luce non potremmo cercare di rallentarlo e ragionare come nel caso dei compartimenti stagni delle navi?
Aspetto le vostre risposte (occhio che la domanda è più sottile di quanto non si pensi........... "> )
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