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Lente termica.

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  • #31
    Penso che la regola generale (maggior efficienza per maggior delta T ) sia sempre valida.

    Primo scambio: SOLE-PANNELLO...data per fissa la T del sole, se la T pannello sale sino alla T sole, l'efficienza dello scambio sole-pannello si azzera (non perche pannello scambia tantissismo con aria esterna, il che sposterebbe solo il "destino"" dell'energia captata ..ma perche il pannello irraggerebbe lui verso il sole ad ugual T e sarebbe lui che scalda il sole)...ergo maggior delta T=maggior efficienza

    Secondo scambio: PANNELLO-PUFFER..idem, se i due sono alla stessa T, non c'è lavoro utile = efficienza zero

    Terzo scambio: Puffer-ACS..idem, se puffer è alla T di ingresso dell'acquedotto, efficienza zero.

    Per cui mi pare che la regola generale sia confermata (se poi si puo chiamare macchina termica un oggetto o un sistema che non trasforma energia primaria in un vettore energetico..non saprei..ma mi pare un dettaglio semantico)
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #32
      Quindi per trasferire la maggior quantità di calore

      - primo scambio - Tpannello deve essere la più bassa possibile
      - secondo scambio - Tpannello deve essere la più alta possibile - e Tpuffer la più bassa possibile
      - terzo scambio - Tpuffer deve essere la più alta possibile.

      Sto entrando in vite, sospendo per un po'.

      MaZ

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      • #33
        beh..non proprio

        Primo scambio..la T solo è fissa..piu il pannnello è freddo, piu lo scambio col sole è efficiente
        Secondo scambio..la T pannello dipende dal sole...piu il puffer è freddo, piu scambi con efficienza
        Terzo.. T puffer dipende dal T pannello..piu ACS entra fredda, piu efficiente è lo scambio fra sanitaria e acqua tecnica del puffer.

        Siccome una delle due T di ogni scambio è attiva anche nell'altro scambio..se una si alza migliora un scambio e peggiora l'altro..ma siccome i tre scambi sono in serie..l'efficienza globale dipende dal delta T fra Sole e Acquedotto.

        Se le due T sono uguali (esempio in inverno senza sole), efficienza è zero..come dice la regola generale.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #34
          Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
          e si..il suo giocattolino stoccava alta T solare in un accumulo sotterraneo di sali fusi
          Marco, Zagami, a quanto pare qualcuno ha gia fatto qualcosa di serio fruibile anche in ambito domestico. Ohikia.eu
          Sono in fase di certificazione e pare che la produzione inizi a fine anno!!!
          Sapete che tipologia di composto chimico hanno usato per l'accumulatore?
          Mi sa che il Nobel va a loro !!! Hehehe
          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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          • #35
            qualcuno ha gia fatto qualcosa di serio fruibile anche in ambito domestico
            La trovo un'affermazione curiosa... "qualcosa di serio" è la ricerca di Rubbia e dell'ENEA, "in ambito domestico" è solo un'applicazione solare dei materiali a cambiamento di fase. Siamo decisamente molto lontani dal Nobel, in questo caso.

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            • #36
              Concordo..a parte l'applicazione di concentratori su pannelli termici..tutto il resto è roba nota..

              Mi resta il dubbio del concentratore che funziona "in ogni direzione senza inseguitore"...mhhh..
              Comunque anche prima di "certificarlo" (che poi che significa..è un impianto termico e ad isola, se rispetti le norme di sicurezza CE lo certifica il produttore stesso), potevano montarlo in una applicazione pilota a pubblicare dati sul rendimento..puzza di bufala?
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #37
                Già.. ho pensato la stessa cosa, specie quando nominano il sistema di generazione elettrica, che dovrebbe rendere quattro volte quanto il ciclo di Carnot..

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                • #38
                  Se devo essere sincero la cosa lascia molto perplesso pure me, sopratutto, come dice Livegreen, i rendimenti stratorferici citati.
                  Comunque attendiamo per vedere se ci saranno sviluppi.
                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                  • #39
                    Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                    Sapete che tipologia di composto chimico hanno usato per l'accumulatore?
                    Io non sapevo nemmeno che esistesse tale sistema, non so che composto chimico abbiano utilizzato. Voi per caso lo sapete?
                    Ma mi pare come dichiarano loro "collettori sono realizzati sfruttando principi di ottica senza focalizzazione di immagine, in grado di convogliare efficientemente la radiazione solare sull'assorbitore indipendentemente dalla direzione di provenienza e senza sistemi attivi di tracking."
                    Sono dei collettori solari non parabolici ma curvi, in modo di concentrare la stesso la luce solare, ma arrivare solo a 200-250 C.
                    Per il resto non ho capito altro.
                    Comunque è sempre un buon sistema per aumentare la resa termica ed energetica, ma certo non degna del Nobel, poichè sono cose già risapute.
                    Non so se questo sistema possa rientrare nella categoria lente termica, perchè allora anche le parabole solari potrebbero rientrare in questa categoria.
                    Il vantaggio però è di avere un sistema chiuso e compatto e robusto per resistere agli eventi atmosferici.
                    E' una buona cosa che credo abbia ancora margini di miglioramento.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • #40
                      I sistemi non focalizzati esistono da tempo, ne ho parlato anch'io tempo fa in questo ed in altri forum.
                      Nonimaging optics - Wikipedia, the free encyclopedia
                      Ovviamente, però, quel che si guadagna da una parte si perde dall'altra... un buon tubo sottovuoto rende qualcosa persino con la luce diffusa, col concentratore, invece....
                      Comunque, l'esempio più diffuso di non-imaging optics sono i lampioni stradali.
                      Io non sapevo nemmeno che esistesse tale sistema, non so che composto chimico abbiano utilizzato.
                      Fluidi che cambiano di stato (da liquido a gassoso, ad esempio) alla temperatura di lavoro del pannello, in modo da sfuttare non solo il calore specifico del materiale, ma anche il calore latente di fusione o di evaporazione nel momento della carica dell'accumulatore termico, e quello di solidificazione o di condensazione quando il calore viene restituito. Esempi nel range dei 100° sono la naftalina e la paraffina.
                      http://www.energeticambiente.it/term...re-calore.html

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                      • #41
                        Ciao a tutti...
                        ...Esempi nel range dei 100° sono la naftalina e la paraffina
                        O l'urea... zagami ma, lavoro necessario a parte, esiste già, in un certo senso, un dispositivo in grado di concentrare il calore da una superficie ampia ad una più ristretta: è il condizionatore o, più in generale, le PdC (pompe di calore).
                        Il problema a mio parere non è tanto quello di concentrare o meno il calore in modo tale da creare un ?T sufficientemente ampio e, quindi, termodinamicamente valido quanto quello di sfruttarlo al meglio per la generazione di energia elettrica soprattutto in ambiti "ristretti" come quello domestico (una turbina a vapore in salotto farebbe un po' a caxxotti con l'arredamento). Si può forse pensare (ma per ora solo sperare) in una futura generazione di termopile o sistemi MHD (magneto-idro-dinamici) con rendimenti migliori degli odierni, forse (imho) potrebbe essere quella una strada percorribile.
                        Domotica: schemi e collegamenti
                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                        • #42
                          Riprendendo la domanda iniziale:

                          "Ora mi chiedevo è possibile avendo un corpo che ha una quantità di calore Q1, come avviene per una lente solare, concentrare questo calore in una superficie più piccola aumentando la temperatura?
                          Il tutto senza violare naturalmente le leggi della fisica o ottenere energia gratis dal nulla.
                          In teoria il calore che possiede il corpo dovrebbe restare uguale ma si dovrebbe concentrare a temperatura più alta su una superficie più piccola come fanno i raggi solari con la lente solare."

                          In via teorica, quando tu sposti una quantità di calore Q in un punto, e questo aumenta di temperatura, per i principi della termodinamica devi spendere una certa energia (tanto piu' alta, quanto piu' sale la temperatura e si raffredda il resto, si perche' se "sposti Q" dove lo metti si scalda, ma dove lo togli hai fatto un frigo!!!).

                          Non sono in grado di farti i conti, ma se li fai alla fine l'energia che spendi in questa operazione sara' >= dell'energia che ci guadagni, altrimenti riusciresti a generare energia dal niente.

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                          • #43
                            Egabriele..però se usi una lente sito il sole , avrai il,fuoco dove hai più raggi e la zona circostante dove mancano miraggi deviati al centro che infatti è in ombra. La zona in ombra è più fredda di prima, la zona centrale è più calda di prima....non hai speso energia, non hai creato energia , hai solo,deviato un flusso. Penso si possa fare anche con la frequenza IR e nin solo per il,visibile....basta avere la lente adatta per la frequenza IR . Teoricamente nulla cambia.
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #44
                              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                              ... La zona in ombra è più fredda di prima, la zona centrale è più calda di prima....non hai speso energia, non hai creato energia ...
                              Ogni sostanza trasparente, a seconda della sua natura, riflette parte della radiazione luminosa che la colpisce, mentre in parte assorbe e in parte diffonde l'energia che l'attraversa.

                              Ne consegue che a valle della lente sarà disponibile una quantità di energia minore di quella che incide sulla sua superficie.

                              L'ho trovato scritto qui: Risposta di Chiedi all'esperto.

                              Saluti.

                              AM
                              Ultima modifica di Al Mizar; 04-11-2015, 03:15.

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                              • #45
                                Concordo...ma se pur perdendo una certa % di energia incidente la lente, che viene riflessa e assorbita, quella che passa si concentra, in quel punto dovrei osservare un aumento di T rispetto alle zone circostanti....ma soprattutto un aumento di T rispetto alle zone dove non ho la lente...che è quello che voleva fare lui....un aumento di entalpia in una zona a dispetto di un "minor aumento" .

                                Per IR "vicino" va bene una lente classica (anche un'ottica fotografica)
                                Per IR "medio" ci vuole materiale trasparente a IR, mi pare si chiami "germano"
                                Per IR "lontano"..non so se esiste una possibilita di fare una lente..mi pare ci siano "telescopi" per IR lontano..ma non so se abbiano una vera e propri "ottica"..o solo un "sensore" che "guarda" il bersaglio

                                probabilmente man mano che si va verso le onde "radio" si perdono le proprietà classiche del "visibile" (comportamento copruscolare dela luce) e diventa un'onda "pura", che non so se si riesce a "difrarre" e quindi a concentrare..si puo concentrare un'onda radio? non penso..e quindi forse nemmeno un IR lontano
                                Ultima modifica di marcober; 04-11-2015, 09:51.
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #46
                                  Certamente la luce solare che passa attraverso una lente convergente perde un pò della sua energia , se viene riflessa per mezzo uno specchio convergente ne perde di meno .

                                  Questi sono sistemi già conosciuti , di concentrare la luce solare direttamente con uno specchio , ma il sistema diventa complicato come nelle centrali solari a concentrazione .
                                  La mia proposta voleva essere più semplice , cioè avendo dei pannelli solari termici comuni e riscaldando l'acqua per es. da 10 C a 60 C , con uno scarto termico di 50 C° , se fosse stato possibile portare un liquido a per es. a 200 C° ed utilizzare questo liquido per far funzionare una macchina termica tipo stirling o altro .
                                  Mi spiego meglio un liquido particolare per esempio paramagnetico che possa essere concentrato con una lente magnetica dividendo durante il percorso del fluido, le molecole più calde da quelle più fredde .
                                  E' solo una idea malsana .
                                  Ciao.

                                  Zagami.
                                  Ultima modifica di experimentator; 04-11-2015, 12:28.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                    Mi spiego meglio un liquido particolare per esempio paramagnetico che possa essere concentrato con una lente magnetica dividendo durante il percorso del fluido, le molecole più calde da quelle più fredde .
                                    .
                                    in teoria se hai un fluido fatto di molecole che hanno assorbito energia e che ora la cedono...mescolate ad altre che per loro proprità erano trasparenti alle OEM incidenti che avevano aumentato il livello energetico delle "altre" molecole del fluido..potresti farlo..ma tanto vale usare un fluido fatto "solo" da molecole che non sono trasparenti all'onda che hai disponibile ..l'entalpia della massa che usi aumenta..senza bisogno di "lenti".

                                    Altro discorso è dire..posto che ho una superficie di acqua calda di 1 m2 che emette IR a 50 gradi..poso metterci davanti una lente e ricavare una superficie di 0,1 m2 a 100 gradi?
                                    Ovvio..la superficie da 1 m2 a 50 gradi emetterà magari 1 kwh di energia (posto che la parete che ha davanti con cui emette e scambia OEM sia a 20 gradi)...e che la superficie da 0,1 m2 a 100 gradi emetterebbe a sua volta magari solo 0,2 kw verso analoga parete a 20 gradi...e quindi perdo 80% dell'energia nella "lente"...ma la domanda è: è possibile?

                                    Se si..in effetti otterrei una frazione dell'energia disponibile, ma con un'entalpia utile.
                                    Spesso avere tanta energia a bassa entalpia gratis è facile quanto inutile..portarla a entalpia utile sena spendere latra energia sarebbe interessante.
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                      Certamente la luce solare che passa attraverso una lente convergente perde un pò della sua energia...
                                      Vorrei invitare a cercare di essere precisi ed essenziali nella esposizione; in altre parole, introdurre solo le condizioni necessarie, e tutte quelle sufficienti.

                                      In questo caso, per esempio, scrivere "la luce solare che passa attraverso una lente convergente perde un pò della sua energia"
                                      perde di generalità senza motivo: infatti sarebbe sufficiente scrivere "ogni radiazione EM che passa attraverso un materiale trasparente perde un po' della sua energia".
                                      Non è necessario che il materiale sia una lente, e non è necessario che questa sia convergente.

                                      Non è esatto scrivere "se [la luce] viene riflessa attraverso uno specchio convergente ne perde di meno", perché la luce non viene riflessa attraverso uno specchio, bensì viene riflessa da uno specchio.

                                      Inoltre, le condizioni esposte nella frase qui sopra non sono sufficienti alla comprensione del discorso: ne perde di meno rispetto a cosa, rispetto alla lente, allo specchio piano, allo specchio divergente?

                                      Infine, invito tutti a cercare di scrivere correttamente le unità di misura; per esempio kWh invece di kwh.

                                      Grazie per l'attenzione, saluti.

                                      AM

                                      Commenta


                                      • #49
                                        AL potrei essere d'accordo parzialmente con le tue osservazioni , ma direi cosa ci azzecca con l' argomento iniziale della discussione ?

                                        A parte che anche le tue osservazioni sono suscettibili di cernita al setaccio .
                                        Qui si sta parlando di luce solare , cioè quella che riceviamo quotidianamente dal Sole sulla Terra che viene filtrata dal campo magnetico terrestre e dalla atmosfera .
                                        Non parliamo di tutta la radiazione elettromagnetica , perché allora dovremmo includere i raggi X , raggi gamma , onde radio ecc .

                                        Non stiamo parlando di attraversare un vetro piano o essere riflesso da una superficie piana , poiché non è utile allo scopo prefisso delle discussione .

                                        Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                        In via teorica, quando tu sposti una quantità di calore Q in un punto, e questo aumenta di temperatura, per i principi della termodinamica devi spendere una certa energia (tanto piu' alta, quanto piu' sale la temperatura e si raffredda il resto, si perche' se "sposti Q" dove lo metti si scalda, ma dove lo togli hai fatto un frigo!!!).
                                        Non sono in grado di farti i conti, ma se li fai alla fine l'energia che spendi in questa operazione sara' >= dell'energia che ci guadagni, altrimenti riusciresti a generare energia dal niente.
                                        E' chiaro che non stiamo parlando di pompe di calore , in quando l'energia spesa sarebbe eccessiva , e quindi come idea viene scartata ab originis .
                                        Si parlerebbe di un sistema passivo che con poca spesa , o niente di energia, separi le molecole calde da quelle fredde .
                                        Nell'esempio citato avendo acqua calda a 60 C ° , la media statistica delle molecole è a 60 C° , ma vi sono statisticamente parlando per esempio un 10 % di molecole a 40 C° , ed un 10 % di molecole a 80 C° .
                                        Naturalmente è solo un esempio , senza volere essere precisi .
                                        Vi potrebbero essere infatti anche una percentuale di molecole a oltre 100 C° , cioè quelle che riescono a lasciare la superficie del liquido H2O , evaporando e naturalmente la temperatura media delle molecole a quel punto diminuisce , in osservanza delle regole fisiche .
                                        Un sistema passivo sarebbe per esempio la gravità , le particelle più fredde stanno in basso , quelle più calde in alto .
                                        Ed altro ancora ...

                                        Ciao.
                                        Ultima modifica di experimentator; 04-11-2015, 16:44.
                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                        • #50
                                          Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                          Qui si sta parlando di luce solare ,.
                                          permettimi..nel post 1 tu parlavi di "calore" che volevi concentrare con una "lente" adatta..e il calore è una manifestazione di tutte le frequenza MA in particolare di quelle IR (scaldarsi con la luce di una lampadina che ci investe deviata da uno specchio...non dico che non accade..ma fai tempo a morire di freddo...scaldarsi con onde radio la vedo dura..coi raggi X o Gamma forse ti "scaldi" un po troppo e male)


                                          Si parlerebbe di un sistema passivo che con poca spesa , o niente di energia, separi le molecole calde da quelle fredde .
                                          Un sistema passivo sarebbe per esempio la gravità , le particelle più fredde stanno in basso , quelle più calde in alto
                                          Si ma un sistema del genere non ti aumenta entalpia...se hai acqua a 50 gradi , se anche la stratifichi, il punto più caldo non può essere superiore a 50 gradi.

                                          Unico sistema è appunto immaginare una "lente" (per quello che Al ti parla di diffusione, riflessione, diffrazione, trasparenza...e onde) che sia capace di deviare raggi IR e concentrarli...solo che probabilmente la diffrazione di un onda-corpuscolo si perde man mano che il corpuscolo vien meno e predomina l'onda... di fatto rendendo impossibile la costruzione di una lente o specchio che possa concentrare (per diffrazione o riflessione) OEM di frequenza IR basso.
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #51
                                            Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                            A
                                            E' chiaro che non stiamo parlando di pompe di calore , in quando l'energia spesa sarebbe eccessiva , e quindi come idea viene scartata ab originis .
                                            Si parlerebbe di un sistema passivo che con poca spesa , o niente di energia, separi le molecole calde da quelle fredde .
                                            Nell'esempio citato avendo acqua calda a 60 C ° , la media statistica delle molecole è a 60 C° , ma vi sono statisticamente parlando per esempio un 10 % di molecole a 40 C° , ed un 10 % di molecole a 80 C° .
                                            Ciao.
                                            PRemessa: non ci sono molecole a 40°C o a 80°C. La misura della temperatura e' una misura statistica dell'energia cinetica posseduta dalle molecole, ci saranno molecole piu' lente e piu' veloci, che si urtano tra loro e si scambiano continuamente detta energia. Ma ragioniamo a molecole calde e fredde per semplificare il ragionamento.

                                            Io non parlo di PdC nel senso del condizionatore invertito, fluido refrigerante, pompe pressione etc.... ma se tu hai acqua a 60°C e inizi a spostare le calde da una parte e le fredde dall'altra, all'inizio puoi farlo probabimente senza spesa di energia o con spesa trascurabile. Ma dopo poco avrai meta' a 59,9°C e meta' a 60,1°C. Da quel punto in poi sposterai molecole con alta energia cinetica dalla parte calda a quella fredda, e farai concettualmente una pompa di calore (in ogni caso dovrai applicare i principi della termodinamica), e dovrai farlo con una spesa di energia tanto maggiore quanto piu' e' il salto di temperatura. Quindi anche trovando un mezzo passivo che agisce in tal modo, ti fermeresti ad una piccola differenza di temperatura e poi il processo si fermerebbe o continuerebbe equivalente in entrambe le direzioni (equilibrio dinamico, o condizioni stazionarie).

                                            La cosa che dici avviene ogni giorno sotto i nostri occhi. Se tu riempi una bacinella d'acqua, ben prima dell'ebollizone, anche a temperatura ambiente, vi sono statisticamente molecole che hanno energia sufficiente ad uscire ed entrare in aria. E l'acqua evapora. Questo la fa raffreddare.
                                            Se prendi due termometri, uno libero, ed uno avvolto in un panno bagnato, vedrai che quello bagnato registrera' una temperatura piu' bassa.

                                            Se fai questo in un ambiente chiuso, pero' dopo un po' non troverai un cubetto di ghiaccio sotto, e vapore a 100°C sopra. perche' raggiungerai lo stato di "vapor saturo" e la probabilità che una molecola di vapore statisticamente abbia meno energia e rimanga imprigionata nell'acqua, e la probabilità che quella dall'acqua esca fuori, sarann uguali ed l processo si fermera'. (o meglio continuera' ma in stato di equilibrio dinamico).

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                                            • #52
                                              Per essere più precisi ripeto l'idea mia è quella di trovare un sistema tale da dividere le molecole calde da quelle fredde , o diciamo quelle a temperatura T2 >T1 .
                                              Facendo in questo modo dopo diversi passaggi avrei separato il liquido o il gas , in due contenitori separati a temperature diverse .
                                              Il componente a temperatura inferiore verrebbe inviato dopo al pannello solare per acquistare calore ed il processo continua.

                                              Ripeto ancora io non ho trovato ancora il sistema , ma è solo una speculazione ideale .

                                              Ciao.
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • #53
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                                                Un "setaccio" molecolare che divida molecole o atomi piu eccitati da altri meno eccitati non penso che esista..ma in ogni caso no potrai mai accitare una molecola piu di quanto lo sia.
                                                Una bicchiere di acqua a 30 gradi non è composto da infinite molecole a T piu disparate e poi mediate (in base al loro numero) in una T appunto media...quindi non ci sono molecole a 100 gradi e molecole freddissime ..che tu puoi "setacciare"..ma le molecole si toccano e si scontrano e si scambiano energia verso la minor entalpia.
                                                A livello macroscopito succede la stessa cosa..in un puffer acqua si stratifica..ma se in un pufefr vuoto metti acqua a 40 gradi non è che dopo u po hai 50 in alto e 30 sotto...mi pare ovvio.

                                                Invece idea di concentrare raggi IR mi pareva piu stimolante..
                                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                • #54
                                                  Bé zagami, ma sarebbe il famoso "diavoletto"
                                                  Domotica: schemi e collegamenti
                                                  e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                  • #55
                                                    ciao a tutti, belli e brutti


                                                    "
                                                    Ma se noi concepiamo un essere le cui facoltà siano così aguzze che egli può seguire ogni molecola nel suo cammino, tale essere, i cui attributi sono essenzialmente finiti come i nostri, sarebbe capace di fare ciò che per noi è attualmente impossibile. Noi abbiamo visto infatti che le molecole in un recipiente pieno d'aria a temperatura uniforme si muovono con velocità per nulla uniformi, anche se la velocità media di ogni insieme di esse sufficientemente numeroso, arbitrariamente scelto, è pressoché uniforme. Supponiamo adesso che tale recipiente sia diviso in due parti, A e B, da un setto in cui vi sia un piccolo foro, e che un essere che può vedere le singole molecole apra e chiuda questo foro in modo da permettere solo alle molecole più veloci di passare da A a B e solo alle più lente di passare da B ad A. In questo modo, senza compiere lavoro, egli innalzerà la temperatura in B e abbasserà quella di A, contraddicendo la seconda legge della termodinamica...

                                                    (frase di James Clerk Maxwell)

                                                    mi sono sempre chiesto come faccia quell'essere ad aprire e chiudere il foro/botola senza consumare energia ..??? ma queste forse sono solo mie masturbe mentali

                                                    cordialmente

                                                    Francy
                                                    Ultima modifica di innominato; 11-12-2015, 20:26.

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                                                    • #56
                                                      Qui c'e' una interpretazione interessante.

                                                      http://www.fisicamente.net/FISICA_2/...to_Feynman.pdf

                                                      Il punto e' che per fare il "diavoletto" e far crollare con un esperimento il secondo principio della termodinamica, non solo devi trovare il sistema di selezionare le molecole in base alla loro energia e direzione, ma anche di farlo _senza consumare energia_.
                                                      La fisica moderna ha dimostrato che c'e' una stretta correlazione tra informazione ed energia. E a quanto pare (ma qui si entra in rami della fisica che mi affascinano ma che conosco a malapena) non si riesce a farlo senza impiegare energia dall'esterno del sistema.

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                                                      • #57
                                                        ...mi sono sempre chiesto come faccia quell'essere ad aprire e chiudere il foro/botola senza consumare energia ..???...
                                                        ...ma anche di farlo _senza consumare energia_...
                                                        Perfetto, è proprio questo il pensiero che mi frulla in testa sin dal primo momento che ho sentito parlare del diavoletto di Maxwell; possiamo anche interpretare la seconda legge della termodinamica come applicabile su una media statistica dell'energia posseduta dalle molecole di un dato sistema ma la suddivisione di esse implica comunque l'esistenza di un secondo sistema perfettamente isolato dal primo, ovvero due sistemi e, comunque vada, lo scambio di energia tra due sistemi può essere frutto solo di un lavoro.
                                                        Domotica: schemi e collegamenti
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                                                        • #58
                                                          OT.
                                                          Scusate se non scrivo assiduamente e ripetutamente come facevo prima , dopo la fregatura di questo gestore internet della tre, ho difficoltà a scrivere e a mandare messaggi e immagini in quanto si consumano i gigabait e la connessione mi lascia a piedi .
                                                          Sto aspettando da un mese che mi attivano la linea fissa per navigare in tranquillità e senza limiti .

                                                          Per quando riguarda l'argomento in questione la lente termica può essere concepita in diverse maniere ,sia come il diavoletto o come qualcosa di altro ...
                                                          Lo scopo è quello di innalzare la temp ...


                                                          Ciao a risentirci .
                                                          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                          • #59
                                                            SI Zigami, abbiamo capito. La cosa ci ha portato alla violazione del secondo principio della termodinamica e ci riconduce al diavoletto di MAxwell che fu un quesito posto appunto da Maxwell che metteva in crisi il principio.

                                                            Ho letto anche un altro esperimento: supponiamo di fare un mulinello di dimensione molecolare che e' in grado di ruotare solo in una direzione, e di immergerlo in un fluido. Le molecole del fluido lo urteranno in modo casuale, ma solo quelle che lo urteranno per il verso in cui puo' ruotare lo sposteranno avanti e lo faranno ruotare. A questo punto io porei portare fuori dal sistema l'asse del mulinello e ricavarne energia.

                                                            Ecco, questo esperimento e' stato realmente fatto grazie alle moderne nanotecnologie. Quello che succede e' che se i primi urti danno davvero ruotare il mulinello, lo caricano pero' anche di energia che fa vibrare le sue molecole (e' un nano mulinello) e questa vibrazione impedisce poi il continuare della ruotazione e l'accoppiamento con qualsiasi cosa per estrarre energia.

                                                            Insomma mi pare di capire, ma continuero' a cercare, che per adesso per questi pseudo paradossi che aggirano i principi (statistici) della termodinamica lavorando con le singole molecole, non hanno una spiegazione matematica generale, ma di fatto nessuno ha ancora neanche ipotizzato un sistema per fare _davvero_ l'esperimento, e se e' stato fatto, poi si verifica che non funziona.

                                                            Vorrei aggiungere un'altra considerazione. Scendendo a livello molecolare, si inizia a parlare di meccanica quantista. Si e' visto che il modello della meccanica classica non sempre fuzniona, perche' le particelle si comportano come onda di probabilita'. Per il principio di indeterminazione, non si puo' determinare esattaemente sia posizione che velocita' (energia) di una particella.
                                                            Inoltre l'energia di una molecola non e' solo attribuibile alla sua velocita' e massa (energia cinetica) ma anche al suo stato quantico. (la molecola puo' vibrare, puo' avere gli elettroni in orbitali eccitati, etc...

                                                            Insomma, un diavoletto che riesca a vedere le particelle e discriminarne energia e direzione, non dovrebbe essere molto piccolo, ma anche avere superpoteri incompatibili con la fisica conosciuta.

                                                            D'altronde il mio prof i fisica diceva che se io prendo la polevere di caffe e la farina e le mescolo, poi le metto in un barattolo e inizio a scuotere, esiste una probabilita' non nulla che alla fine ritrovi farina e caffe' divisi. Il problema e' quanto e' piccola questa probailità e in quanto tempo e' ragionevole pensare che si verifichi. Facendo un conto di massima venne fuori che era ragionevole supporre realistico pensare che si verificasse in un tempo diversi ordini di grandezza superiore alla durata stimata della vita dell'universo.

                                                            Dunque si puo' immaginare questo: se davvero esistesse un dispositivo che realizza il diavoletto di Maxwell senza consumare nergia dall'esterno del sistema, probabilmente avrei una probailita' sempre minore che una molecola energetica arrivi nella botola, e il diavoletto avrebbe sempre meno da fare. Cosi' il tempo necessario per ottenere una energia apprezzabile (una differenza di temperatura apprezzabile) sarebbe maggiore della durata della vita dell'universo.

                                                            CONCLUSIONE: se anche fosse possibile costruire una macchina che estrae energia in questo modo da un fluido, (e non sto dicendo che lo sia, penso che si dovrebbe poter dimostrare che non lo e', solo che e' difficile) lo farebbe in modo "improbabile" ed in un tempo cosi' lungo da renderla inutilizzabile.

                                                            Ovviamente siamo nel campo della speculazione scientifica... almeno per me.

                                                            P.S. sto scrivendo sproloqui alla "mostromagnetico".... FERMATEMIIIII! :-)

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                                                              Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio

                                                              P.S. sto scrivendo sproloqui alla "mostromagnetico".... FERMATEMIIIII! :-)
                                                              No..fermiamo "l'altro"
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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