Discussioni politiche: dal "Reddito di cittadinanza” a tanto altro - EnergeticAmbiente.it

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Discussioni politiche: dal "Reddito di cittadinanza” a tanto altro

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  • Da big oil a big energy.
    Come mantenere il potere lavandosi la faccia

    Il paradigma potrebbe cambiare. Sempre che la politica non blocchi tutto per favorire gli idoli degli ecocapitalisti.

    In Piemonte nascera la prima grande comunita energetica d’Italia - La Stampa
    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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    • ho letto l'articolo proposto da WW
      senza andare a fare osservazioni incredibili ti faccio notare
      si prevede un quadruplicamento del fotovoltaico, un po' tanto ma pazienza
      si prevede di raddopiare l'eolico, al contrario dovrebbe aumentare molto di più
      si prevede di nn fare nulla sull'idroelettrico, demenziale

      mi sembra scritto da uno che vive di rendita e fa campeggio tutto l'anno
      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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      • Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
        demenziale
        mi sembra scritto da uno che vive di rendita e fa campeggio tutto l'anno
        Sicuramente non è in grado di eguagliare la tua infinita saggezza e competenza. Ma...

        CURRICULUM VITAE PROF. G.B. ZORZOLI
        Laurea in ingegneria elettrotecnica nel 1955 e specializzazione in ingegneria nucleare al
        Politecnico di Milano (1956), alla Pennsylvania State University e all'Argonne National
        Laboratory presso Chicago (1957).
        Libero docente in Fisica del reattore nucleare nel 1963. Docente al Politecnico di Milano
        dal 1960 al 1987 in Fisica del reattore nucleare e poi in Complementi di Impianti Nucleari.
        Fra il 1959 e il 1980 ricercatore al CISE (Segrate), società per la ricerca e la innovazione,
        dal 1964 con la qualifica di dirigente, diventandone alla fine (1976-1980) direttore tecnico.
        1977 – 1981: membro del Comitato di Ingegneria e del Comitato Tecnologico del CNR.
        1981 – 1986: membro del Consiglio di Amministrazione dell'ENEA.
        1983 -1986: presidente della società per la ricerca energetica SIET (Piacenza).
        1987 – 1992: membro del consiglio di amministrazione dell'ENEL.
        1993-1994: consigliere scientifico del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e
        Tecnologica.
        1995 -1997: vicepresidente e amministratore delegato della società Technology and
        Management, attiva nel campo di progetti energetici e ambientali, modalità di
        finanziamento incluse;
        1998 – 2005: amministratore unico di tale società.
        1999 – 2003: vicepresidente e amministratore delegato della società G.P.D. Global Project
        Developers, che realizza progetti innovativi di sviluppo territoriale e agroindustriale.
        1996-2000: docente al Corso “Management delle Imprese Energetiche” della LUISS.
        1998-2000: consulente CNEL su problemi energia-ambiente.
        Dal 2000 al 2012: docente Master “Management dell’energia e dell’ambiente” presso
        l’Università La Sapienza Roma.
        Dal 2003 docente al Master RIDEF presso il Politecnico di Milano.
        Dal 2006 docente al Master in Efficienza Energetica e Fonti Energetiche Rinnovabili
        presso l’Università La Sapienza Roma.
        Dal 2006 al 2009 docente al Master Pianificazione e gestione dei sistemi per l’energia da
        fonti rinnovabili presso l’Università di Pisa.
        2007: docente al Corso di Alta Formazione “Efficienza Energetica negli Edifici" presso
        l’Università La Sapienza Roma.
        2009: docente al Master "Energy and Sustainable Development" al Link Campus -
        Università di Malta.
        Dal 2005 al 2008: coordinatore scientifico del progetto “Piacenza capitale dell’energia”.
        Dal 2005: consigliere di ISES Italia, sezione italiana dell’International Solar Energy
        Society, attiva nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.
        Dal 2007: vicepresidente di ISES Italia
        2009 2013: presidente di ISES Italia.
        Dal 2007 al 2016: consigliere di amministrazione della Fondazione Energia
        Dal 2011: consigliere di amministrazione del’AIEE
        2007-2008: responsabile del progetto “Efficienza energetica” nel quadro di uno studio
        svolto dall’Associazione Italiana Ricerca Industriale (AIRI) per conto del Comune di Milano sulle prospettive di innovazione nella città e nel suo hinterland.
        Dal 2006 al 2008 membro dell’advisory board del presidente dell’ENEA.
        Dal 2005: collaboratore de “La Staffetta Quotidiana”.
        Dal 2007 al 2012 consulente di ACEA per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e
        dell’efficienza energetica.
        Dal 2013, prima portavoce e legale rappresentante, poi presidente del Coordinamento
        FREE.
        2014: docente Master “Management dell’energia e dell’ambiente” presso l’Università
        Roma Tre
        Membro del Comitato Editoriale o Scientifico delle riviste “Economia delle fonti di
        energia e dell’ambiente”, “Energia”, “QualEnergia”, “rinnovabili.it”, “La Termotecnica”.
        Autore di un migliaio di pubblicazioni e di diciotto volumi su temi energetici, ambientali e
        relativi alla ricerca e innovazione: gli ultimi, “Strano mercato quello elettrico” (2008),
        “Elettricità dal sole” (2010, insieme ad altri due autori), “I due volti del mercato elettrico”
        (seconda edizione 2012).

        E poi
        membro dell’Associazione Italiana Economisti dell’Energia. Considerato tra i massimi esperti di energie rinnovabili e fotovoltaico.

        Insomma, un povero demente econaif decrescitore
        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
        "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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        • sentite, i casi sono due
          ho si argomenta quello che si dice con ragionamenti che hanno un senso
          oppure si lascia l'argomentazione ad altri riportando link al 99,999999.% fuori discussione
          la tecnica di riportare link di non ben chiara natura solo perché sostengono la stessa tesi che non vorremmo sostenere ma non sappiamo argomentare è fallimentare, è demenziale e da ultimo (ma non ultimo) è mancanza di rispetto verso il forum chi riporta un link deve assumersi piena responsabilità del contenuto COMESE fosse stato egli stesso a scrivere, il link non è un VILE supporto alle proprie tesi
          di riportare montagne di link ad minchiam siamo, correggo saremmo, capaci tutti, la rete è piena di informazioni pressoché nulla
          la raccomandazione, CHE MI PERMETTEREI DI CONSIGLIARE AGLI AMMINISTRATORI DI INSERIREENL REGOLAMENTO in relazione ai link deve essere " POCHI MA INDISCUTIBILI "
          altrimenti se vogliamo innondare il forum di boiate siamo capaci tutti, esempio, ed ho perduto solo 2 minuti del mio tempo e non ho nemmeno letto cosa c'è scritto
          Emma rassicura i suoi fan
          https://www.msn.com/it-it/intratteni...cid=spartanntp
          https://www.msn.com/it-it/intratteni...cid=spartanntp

          te l'ho già detto mille volte
          l'energia è una cosa seria
          sono papaci tutti di fare una cosa del genere, se ci mettiamo in 5 tecnici la progettiamo in mezza giornata
          peccato che non funziona
          questi si vanteranno per mesi di aver conseguito questo risultato
          poi quando si ammalano andranno nell'ospedale alimentato da un cantrale termoelettrica
          acquisteranno comunque auto prodotte da un'altra parte
          predentaranno dallo stao servizi anche se questi saranno energivori
          insomma, se i moderatori mi permettono una volgarità :sono capaci tutti di fare i culll…. con il c. degli altri

          io per esempio ho collegato con un bridge WiFi l'ufficio a la casa, una sola connessione telefonica ed una sola connessione dati, ma lo considero un mimimissimo risparmio personale, se me ne vantassi sostenendo che "se tutti facessero così salveremmo i vari pianeti" farei solo la figura del demente
          spero che i più (due o tre so già che NO) capiscano il discorso

          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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          • Bla bla bla
            Di demenziale c'è solo la tua ottusa attitudine a non argomentare mai ciò che sostieni e che viene proposto.
            Lo hai fatto di nuovo definendo demenziale campeggiatore uno dei massimi esperti di energie rinnovabili e appellandoti alla censura dei link e come sempre senza commentare i contenuti. Bravo troll!

            Lo hai fatto anche nella seconda parte. La free oil zone non è una comune hippie ma un progetto che prevede l'eliminazione completa dei combustibili fossili su tutto un territorio (abitazioni, uffici, attività industriali, asl, ospedale).
            Se non vuoi fare la figura del "demente" (come hai detto tu) impara a leggere e capire.
            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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            • voi avete ragione sui tetti, ma gia' per salire sul tetto non e' comodo ma la manutenzione ecc..e' gia complicato non far perdere il tetto doverci passeggiare sopra per varie manutenzioni non e' sicuro. Fatemi un po il conto di quanti km quadrati di pannelli servono per il fabbisogno italiano meno il gia coperto da energia green e poi valutiamo dove possono essere messi.
              Il terreno che mi hai fatto vedere potrebbe essere messo in qualche parcheggio tipo gardalan per coprire le auto es.

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              • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                Come aumentare il fotovoltaico riducendo al minimo la nuova occupazione di suolo

                Come aumentare il fotovoltaico riducendo al minimo la nuova occupazione di suolo - Energia
                Eh... bravo! Ma leggili i link che citi!
                "Vanno inoltre massimizzate le installazioni fotovoltaiche sulle coperture di edifici, così da realizzare l’impianto là dove è ubicata la domanda, evitando che una parte eccessiva della generazione fotovoltaica sia installata nel Centro-Sud (dove l’irraggiamento solare è maggiore) e che l’accresciuta distanza dal baricentro dei consumi aumenti i costi per il potenziamento della rete di trasmissione. "
                Cioè in pratica il FV sugli edifici serve a coprire il consumo DELL'EDIFICIO! Esattamente quello che ti ripeto ed evidentemente ti era sfuggito! Quel FV NON farà chiudere nemmeno mezza centrale! In quanto era, è e resterà del tutto INUTILE per la produzione di rete!
                Per avere una produzione di livello adeguato al fabbisogno della dorsale di rete servono impianti adeguati. L'articolo propone di coprire i bacini idro. Ben venga! Propone di utilizzare tecnologie di vela ad inseguimento.. Ottimo! Se si riesce a fare NESSUNO piangerà eh! Non cercare di far passare la scenetta dell'eroico AmbientalistaVerace che difende il prato dai fanatici del megaimpianto perchè NON è questa la realtà!
                La mia idea è che quegli impianti vengano NON installati da una mega-azienda magari tedesca o USA che poi trae un lucro notevole occupando quattro persone! Ma che si legiferi per permettere che quegli impianti siano organizzati su CONSORZI DI CITTADINI (specie agricoltori) che vi investiranno in una porzione ricavandone un UTILE! Che a quel punto sarà utile PER TUTTI! E non solo per quattro magnati tedeschi! Più chiaro?
                Ho scritto anch'io che in Italia ci sono moltissimi terreni che NON sono coltivabili! Fra questi rientrano anche quelli citati dall'articolo! Certo! Che problema ci sarebbe a fare un impianto da 20 MW in una ex-discarica (ho citato anch'io una situazione simile qua da me!) o una cava dismessa! O su un terreno NON COLTIVABILE come NE ESISTONO e che ha anche citato experimentator??
                Al solito sei partito lancia in resta a caricare un mulino a vento che ti sei immaginato solo tu! L'articolo cita espressamente il fatto che almeno 9TW dovranno trovare almeno 18.000 ettari da occupare. Sono tutti ettari TRANQUILLAMENTE recuperabili SENZA disturbare minimamente il terreno coltivabile. Che, tra parentesi, non è che al sud sia conteso a colpi di aste affollate da persone disposte a uccidere pur di poterli coltivare eh! L'abbandono di terreni coltivabili è un altro problema che forse a molti sfugge... ma è grave e reale!
                Per convincere qualche giovane a ri-occupare questi terreni rendendoli di nuovo produttivi NON PUOI sperare che bastino le belle parole e l'esempio degli entusiasti come te! NESSUNO rischierà un fallimento grave investendo in un'azienda agricola per nulla remunerativa! Qualcuno invece potrebbe essere interessato a tentare la carta agricola laddove avesse la certezza di una rendita certa e magari qualche agevolazione normativa collegata al FV!
                Le soluzioni per ridurre il consumo di suolo coltivabile ci sono, possono essere adottate e si conoscono benissimo. Per renderle concrete serve TECNOLOGIA e NORMATIVE (cioè la politica!). Tu rifuggi la "società dei consumi" e non voti... quindi non hai molto da dire. Se non elevare un'ode ai cari lombrichi augurandoti che qualcuno ti ascolti!
                Ecco, tanti auguri!
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • 22000000 di veicoli in italia sono 25 metri a posto=550000000 mq dovrebbero bastare

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                  • Originariamente inviato da teoria del tutto Visualizza il messaggio
                    22000000 di veicoli in italia sono 25 metri a posto=550000000 mq dovrebbero bastare
                    detto molto francamente mi aspettavo un calcolo più furbo
                    hai considerato allo stesso modo i veicoli che hanno box isolati in mezzo alla campagna, quelli parcheggiati in strada, quelli parcheggiati nei sotterranei (ti ricordo che in cantina il sole non c'è), e quelli parcheggiati in posti dove non batte il sole

                    a meno che vuoi obbligare gli automobilisti ad avere un posto auto in ogni dove parcheggino che risponda alle caratteristiche di ottima isolazione

                    COMPLIMENTI !
                    ti chiederemo consulenze


                    aggiungo, ma questo è molto più generico
                    non ho mai capito perché per le superfici non si usa la grandezza ISO
                    o forse l'ho capito, esprimendo le superfici in ettari sembra tutto enorme se ci si riporta alle ISO c'è "il rischio" che tutti si rendano conto delle reali dimensioni
                    18.000 ettari sembra una superfice fuori dal mondo
                    180 km^2 sembra uno spazio grande, ma molto più umano, se poi dico che è un rettangolo di 12 x 15 km a prima vista taluni mi risponderebbero che sto barando,
                    IN REALTA' LA DIMENSIONE CORRETTA E' QUELLA

                    invito con cortesia chi vuole esprimere dimensioni a rifarsi alle ISO, nello specifico mm^2, m^2, km^2, così capiscono tutti di cosa si stia parlando
                    meno sensazionalismo = più realtà
                    ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                    " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

                    Commenta


                    • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                      Eh... bravo! Ma leggili i link che citi!
                      "Vanno inoltre massimizzate le installazioni fotovoltaiche sulle coperture di edifici, così da realizzare l’impianto là dove è ubicata la domanda, evitando che una parte eccessiva della generazione fotovoltaica sia installata nel Centro-Sud (dove l’irraggiamento solare è maggiore) e che l’accresciuta distanza dal baricentro dei consumi aumenti i costi per il potenziamento della rete di trasmissione. "
                      Cioè in pratica il FV sugli edifici serve a coprire il consumo DELL'EDIFICIO!
                      Leggo con molta attenzione i link che condivido. Evidentemente sei tu a non farlo con la dovuta premura oppure ti limiti a darne l'interpretazione che più ti conviene.
                      La parte che hai citato dice di installarli sugli edifici perché li è richiesta. L'energia prodotta non servirà necessariamente solo l'edificio in se ma la zona urbanizzata. Dice anche io contrario di quanto dicevi tu che vorresti piantarli al Sud e ti spiega il motivo proprio nella farse che hai citato.
                      Per edifici non intende solo quelli abitativi ma quello che dicevo io e lo dice nella frase successiva. Stesso periodo grammaticale.
                      Un potenziale che l’autore stima in 170 GW, di cui 75 riferiti alle coperture industriali, commerciali, infrastrutturali tecnicamente utilizzabili, altrettanti alle abitazione, più un ulteriore 20 GW imputabile all’aumento dell’efficienza nel prossimo decennio. “A fronte di un potenziale così rilevante, l’installazione di 15-20 GW su coperture entro il 2030 è pertanto obiettivo realisticamente perseguibile”.

                      Il senso credo lo comprendi da solo senza bisogno di ulteriore spiegazione.

                      Poi dice anche che così facendo si passerebbe dai 31.500 ettari di terreno necessari a coprire gli obiettivi alla metà.
                      Vero, io sostenevo di installare prima sulle aree urbane e poi di vedere cosa manca. L'esperto dice che manca metà.
                      È comunque ben diverso dal sostenere "mettiamoli nei terreni incolti del meridione". Anzi, ripeto, dice proprio che quei terreni del meridione sono lontani da dove è necessaria la maggiore quantità di energia e aumenterebbero i costi di potenziamento della trasmissione. Capito?

                      Benone l'utilizzo delle aree che dice l'autore "aree industriali dismesse (circa 13.000 ettari), alle cave abbandonate (5.000-10.000 ettari), cui vanno aggiunte le aree demaniali demilitarizzate (circa 5.000 ettari)" e benone anche i parcheggi come suggerisce teoria del tutto. Questo perché il territorio incolto, boscoso o anche erboso ha un valore ambientale fondamentale. Meno se ne consuma creando deserti di pannelli fotovoltaici meglio è per l'ecosistema e il pianeta. Se riusciremo a non usarne neppure un m2 tanto di guadagnato.
                      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                      • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                        Eh... bravo! Ma leggili i link che citi!
                        "Vanno inoltre massimizzate le installazioni fotovoltaiche sulle coperture di edifici, così da realizzare l’impianto là dove è ubicata la domanda, evitando che una parte eccessiva della generazione fotovoltaica sia installata nel Centro-Sud (dove l’irraggiamento solare è maggiore) e che l’accresciuta distanza dal baricentro dei consumi aumenti i costi per il potenziamento della rete di trasmissione. "
                        Cioè in pratica il FV sugli edifici serve a coprire il consumo DELL'EDIFICIO!
                        Leggo con molta attenzione i link che condivido. Evidentemente sei tu a non farlo con la dovuta premura oppure ti limiti a darne l'interpretazione che più ti conviene.
                        La parte che hai citato dice di installarli sugli edifici perché li è richiesta. L'energia prodotta non servirà necessariamente solo l'edificio in se ma la zona urbanizzata. Evidentemente il consumo elettrico è richiesto laddove ci sono attività umane e non tra i rovi, lo sa anche il bambino dell'asilo. Dice anche il contrario di quanto dicevi tu che vorresti piantarli al Sud e ti spiega il motivo proprio nella frase che hai citato.
                        Per edifici non intende solo quelli abitativi ma quello che dicevo io e lo dice nella frase successiva. Stesso periodo grammaticale.
                        Un potenziale che l’autore stima in 170 GW, di cui 75 riferiti alle coperture industriali, commerciali, infrastrutturali tecnicamente utilizzabili, altrettanti alle abitazione, più un ulteriore 20 GW imputabile all’aumento dell’efficienza nel prossimo decennio. “A fronte di un potenziale così rilevante, l’installazione di 15-20 GW su coperture entro il 2030 è pertanto obiettivo realisticamente perseguibile”.

                        Il senso credo lo comprendi da solo senza bisogno di ulteriore spiegazione.

                        Poi dice anche che così facendo si passerebbe dai 31.500 ettari di terreno necessari a coprire gli obiettivi alla metà.
                        Vero, io sostenevo di installare prima sulle aree urbane e poi di vedere cosa manca. L'esperto dice che manca metà.
                        È comunque ben diverso dal sostenere "mettiamoli nei terreni incolti del meridione". Anzi, ripeto, dice proprio che quei terreni del meridione sono lontani da dove è necessaria la maggiore quantità di energia e aumenterebbero i costi di potenziamento della trasmissione. Capito?

                        Benone l'utilizzo delle aree che dice l'autore "aree industriali dismesse (circa 13.000 ettari), alle cave abbandonate (5.000-10.000 ettari), cui vanno aggiunte le aree demaniali demilitarizzate (circa 5.000 ettari)" e benone anche i parcheggi come suggerisce teoria del tutto. Questo perché il territorio incolto, boscoso o anche erboso ha un valore ambientale fondamentale. Meno se ne consuma creando deserti di pannelli fotovoltaici meglio è per l'ecosistema e il pianeta. Se riusciremo a non usarne neppure un m2 tanto di guadagnato.
                        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                        "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                        • ma che discariche intendete?
                          molto lentamente ma il materiale che sta sotto dovrebbe decomporsi e quindi abbassarsi e rilasciare gas, non la vedo come zona per pannelli.

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                          • sapete come siamo messi a fotovoltaico notturno?
                            che utilizza gli infrarossi?
                            Forse piu costosi e da migliorare ma sempre energia notturna.
                            Molte tecnologie esistono gia ma vanno migliorate e quindi costose.

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                            • Originariamente inviato da teoria del tutto Visualizza il messaggio
                              sapete come siamo messi a fotovoltaico notturno?
                              che utilizza gli infrarossi?
                              Forse piu costosi e da migliorare ma sempre energia notturna.
                              Molte tecnologie esistono gia ma vanno migliorate e quindi costose.
                              Fotovoltaico notturno è bello , anche se impossibile . Utilizza infrarossi ?
                              Con quale energia un elettrone si staccherebbe dalla sua orbità ?
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • Ma informarsi no?!? Nascono le celle solari che sfruttano gli infrarossi
                                Il problema è che la principale fonte di i.r. è comunque sempre il sole... che ovviamente di notte non c'è
                                Domotica: schemi e collegamenti
                                e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                • A quanto pare con la tecnologia IR si possono sfruttare nuovi pannelli semitrasparenti da applicare alle superfici vetrate.
                                  Altra energia da ricavare dalle urbanizzazioni anziché consumando territorio
                                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                  “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                  "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                  • inserisco un link molto interessante, di solito mi astengo dai link perchè nativamente di parte ma questo è solo da usare come spunto di discussione, non pretende di predicare la verità per cui interessa a tutti

                                    Milano vuole i giardini pensili. Maran:"12 mln di metri quadri verdi sui tetti"
                                    il buon senso direbbe che se dobbiamo scegliere dove serve di più "tal cosa" sapendo che comunque ogni "cosa", SENZA ECCEZIONE VERUNA, è a scapito di un'altra dovremmo distribuire ciò che serve con intelligenza
                                    ma se seguiamo questa tesi ne deriva che tre mettere pannelli solari dove l'area è già satura di verde e metterli dove il verde manca dovremmo scegliere la prima ipotesi
                                    del resto qualsiasi tecnico degno di questo nome propugnerebbe questa tesi
                                    rinuncio ad un pezzettino di "verde" dove ce ne è tanto ed al contrario ne metto un po' dove ce ne è poco
                                    MA, se così è, sarebbe proprio corretta la tesi dei giardini pensili nelle grandi metropoli e dei grandi / grandissimi parchi solari dove di verde ce ne è già tanto
                                    praticamente l'esatto rovescio della tesi sul consumo di suolo
                                    ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                    " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                    • Siccome progetto e realizzo qualche giardino pensile potrei risponderti come fai tu "non sai, stai zitto!" Ma preferisco spiegare perché la tua proposta è una fesseria.

                                      Ben vengano i giardini pensili per i motivi elencati nel link ma spostare verde dalla campagna alla città come vorresti tu non ha senso. Realizzare giardini pensili ha senso ma non serve alcuno scambio.
                                      1. Nei giardini pensili si ha un substrato di 10/50 cm di terra idonei ad accogliere prato erboso, graminacee e piccoli alberelli a crescita lenta. Nulla a che vedere con la quantità di CO2 in grado di immagazzinare da un albero d'alto fusto in piena terra.
                                      2. In un terreno incolto di crea un ecosistema con roditori, rettili uccelli e mammiferi anche di grandi dimensioni. Questo non può avvenire in un giardino pensile.
                                      3. O togliamo i tetti spioventi dalle città per farci dei giardini sospesi oppure le tegole possono essere ricoperte con sedum (piante grasse tappezzanti) e con poche altre specie. Dici che si di un tetto spiovente è più utile all'ambiente e all'uomo un tappeto di sedum o pannelli fotovoltaici?
                                      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                      • cito due autori di messaggi
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                                        Questo perché il territorio incolto, boscoso o anche erboso ha un valore ambientale fondamentale. Meno se ne consuma creando deserti di pannelli fotovoltaici meglio è per l'ecosistema e il pianeta. Se riusciremo a non usarne neppure un m2 tanto di guadagnato.
                                        Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                        Nei giardini pensili si ha un substrato di 10/50 cm di terra idonei ad accogliere prato erboso, graminacee e piccoli alberelli a crescita lenta. Nulla a che vedere con la quantità di CO2 in grado di immagazzinare da un albero d'alto fusto in piena terra
                                        scusate mi sono accorto ora che è lo stesso, deve soffrire di idiosincrasia
                                        ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                        " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                        • Evidentemente tu devi soffrire del disturbo di comprensione del testo (dislessia?) se non cogli la differenza...
                                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            Leggo con molta attenzione i link che condivido. Evidentemente sei tu a non farlo con la dovuta premura oppure ti limiti a darne l'interpretazione che più ti conviene.
                                            Solito trucchetto di affibbiare agli altri i propri difetti??


                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            La parte che hai citato dice di installarli sugli edifici perché li è richiesta. L'energia prodotta non servirà necessariamente solo l'edificio in se ma la zona urbanizzata. Evidentemente il consumo elettrico è richiesto laddove ci sono attività umane e non tra i rovi, lo sa anche il bambino dell'asilo.
                                            Senz'altro. Ma oltre l'autoconsumo e la distribuzione a breve raggio è INDISPENSABILE una tipologia di produzione che garantisca una fornitura certa e regolare alla dorsale primaria! Quella che alimenta aziende e città a distanza! Altrimenti NON esiste alcun modo per evitare che resti una quota, anche corposa, di produzione energetica industriale da una fonte che rispetti queste caratteristiche! Quindi il termoelettrico!
                                            Chiedi a Atomax o a chi vuoi. NON è possibile in alcun modo garantire la fornitura nelle modalità che Terna ora DEVE garantire ai propri utenti utilizzando impianti su tetti, pensiline e fabbricati vari!
                                            Questo non significa che tali impiantini non siano utili! Lo sono nel RIDURRE la domanda alla rete primaria. Comunque per garantire un utilizzo efficace di quell'energia anche a livello locale occorre un importante investimento in quella che si chiama "smart grid". Cioè un sistema di gestione informatizzata a distanza di produzione, accumuli, utilizzi che permetta l'uso efficiente. Non è proprio una sciocchezzuola e può tranquillamente fare da base per un sistema PARALLELO di produzione da FER che sia mirato alla produzione industriale. Con sistemi di accumulo distrettuali e sistemi di trasmissione a distanza.

                                            Sui numeri invece non ci si può dividere. Bene venga tutta la riduzione che è indicata (che poi sia realistica è tutta da vedere! Non credo proprio che TUTTI (!!) gli impianti ora esistenti sostituiranno i pannelli per usare quelli più efficienti!). Ma comunque resta una quota importante di impianti NE CES SA RI per coprire gli obbiettivi indicati!
                                            Il grafico dell'articolo è chiarificatore e fa strage di centinaia di pretesti che mi sono stati posti in questi anni!
                                            FV installato nel 2017 : 20 GW
                                            FV installato nel 2030 : 65 GW. Oltre il triplo!
                                            Mentre TUTTE le altre mirabolanti "alternative" che negli anni gli antiFV ci hanno ammanito... quando va bene raddoppieranno come l'eolico (ma siamo sicuri? installare la stessa quantità ora esistente di mega-pale?? Vedremo!!). Per il resto è grasso che cola se restano al livello attuale! Uau!

                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            Un potenziale che l’autore stima in 170 GW, di cui 75 riferiti alle coperture industriali, commerciali, infrastrutturali tecnicamente utilizzabili, altrettanti alle abitazione, più un ulteriore 20 GW imputabile all’aumento dell’efficienza nel prossimo decennio. “A fronte di un potenziale così rilevante, l’installazione di 15-20 GW su coperture entro il 2030 è pertanto obiettivo realisticamente perseguibile”.
                                            Il senso credo lo comprendi da solo senza bisogno di ulteriore spiegazione.
                                            Poi dice anche che così facendo si passerebbe dai 31.500 ettari di terreno necessari a coprire gli obiettivi alla metà.
                                            Vero, io sostenevo di installare prima sulle aree urbane e poi di vedere cosa manca. L'esperto dice che manca metà.
                                            E dicevi una sciocchezza. I tetti delle "aree urbane" non sono le coperture industriali, discariche, aree militari dismesse, ecc. che cita l'articolista. E comunque non ha alcun senso nemmeno "cominciare" a coprire i tetti e poi... se occorre immagino... cominciare a preoccuparsi del resto. Perchè NESSUNO investirà in un impianto "disperso" su centinaia di tetti.
                                            Quello che occorre fare è regolamentare rigidamente gli investimenti nel FV strappandoli alle grinfie delle grandi aziende energetiche e riservandoli a consorzi di cittadini come hai citato, sacrosantamente, nel caso pinerolese! E privilegiando certo i siti "neutri" come quelli citati. Vietando anche espressamente gli impianti su terreno coltivabile, certo! Chi l'ha mai negato??

                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            È comunque ben diverso dal sostenere "mettiamoli nei terreni incolti del meridione". Anzi, ripeto, dice proprio che quei terreni del meridione sono lontani da dove è necessaria la maggiore quantità di energia e aumenterebbero i costi di potenziamento della trasmissione. Capito?
                                            Sul "risparmiare" il sud non mi trovo affatto d'accordo. Quella della produzione energetica è una delle pochissime carte rimaste sul piano industriale a una regione d'Europa che altrimenti rischia di affondare sempre di più, stretta fra la rigidità salariale, l'economia sommersa e la scarsa competitività. Rinunciare a questa possibilità perchè trasmettere l'energia elettrica "costa" a me pare una str..ata di livello molto elevato. E' un'opinione dell'articolista comunque. Si può essere d'accordo o meno. Io non lo sono affatto e fortunatamente credo di non essere il solo. La scusa della trasmissione "più costosa" è patetica.

                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                            Meno se ne consuma creando deserti di pannelli fotovoltaici meglio è per l'ecosistema e il pianeta. Se riusciremo a non usarne neppure un m2 tanto di guadagnato.
                                            Dipende. Se per salvare "l'ecosistema" si pongono paletti insormontabili e si finisce per incentivare solo i mega-impianti o addirittura si salvano le termoelettriche... io tutto sto "guadagno" non ce lo vedrei. E che la tua strada sia la migliore lo dici tu! Non l'articolo che citi!
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • devo dire che per essere un medico hai parlato più migliormente di certi elettrotecnici

                                              è quell'altro che perché cià quattro api in croce crede di essere il faraone della lobby dei contadini
                                              orrei essere più realista del re, da oggi compro solo riso coltivato in campi senza trattore e pretendo che mi si garantisca che i coltivatori hanno zappato la terra usando solo attrezzi di legno costruiti artiginalmente
                                              ma a quel punto pretenderò che se uno vive in una stalla illuminata da lampadine elettriche sia denunciato per truffa
                                              ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                              " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                              • ...gestione informatizzata a distanza di produzione, accumuli ...
                                                Eh già, sarà una mia visione distorta ma io inizierei proprio da questi, soprattutto di tipo idroelettrico (ri-pompaggio) e soprattutto con invasi in alta e media quota.... sai com'è, l'energia non sarà l'unico bene che a (spero) lungo termine inizierà ad essere importante

                                                E intanto a Courmayeur stanno con gli occhi all'insù e con le dita incrociate: Ghiacciaio Monte Bianco
                                                Domotica: schemi e collegamenti
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                                                • il pompaggio è una soluzione eccellente, peccato che i soliti lo detestino
                                                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                  • C'è sempre qualche "solito" che detesta qualcosa, ma la democrazia è anche questo; a meno che "il solito" di turno, oltre a detestare, proponga solide ed accettabili alternative, si fa come decide la maggioranza.
                                                    E se la decisione della maggioranza dev'essere individuata attraverso una votazione popolare, ben venga. Ma fatemi il piacere di eliminare sto maledetto quorum, un dissenso si esprime con un NO! Non con un astensione. Quest'ultima, a mio parere, vale: "fate un po' come vi pare".
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                                                    • Senza fare tanti giri di parole.
                                                      L'aumento esponenziale della CO2 è la principale causa del riscaldamento globale. Su questo siamo tutti d'accordo. Tranne uno, forse due nel forum (assolutamente nella media dei negazionisti a livello globale).
                                                      Le cause delle emissioni di CO2 sono principalmente:

                                                      -aumento della popolazione,
                                                      -intensificazione delle attività agricole e di allevamento,
                                                      -uso del suolo e deforestazione,
                                                      -industrializzazione,
                                                      -utilizzo di combustibili fossili

                                                      L'unico modo per evitare il disastro annunciato è trovare il "giusto" compromesso per limitare queste attività emissive.
                                                      Sbilanciare negativamente uno solo dei punti elencati significa vanificare l'intero processo.
                                                      È semplicemente questo che sto dicendo.
                                                      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                      • in una società civile varesti ragione
                                                        "uno" propone il referendum per l'abolizione delle strescie verdi e la gente pensa
                                                        ma non è così di fronte alle proposte più demenziali si avrebbe il consenso, il che comporterebbe danni immensi
                                                        ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                        " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                        • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                          Sbilanciare negativamente uno solo dei punti elencati significa vanificare l'intero processo.
                                                          È semplicemente questo che sto dicendo.
                                                          Ma qui siamo tutti d'accordo (almeno IO lo sono!).
                                                          Il problema è che poi ci si divide non sulle dichiarazioni di intenti nobili e condivisi. Ma sui particolari!
                                                          Hai fatto un elenco abbastanza condivisibile. Vediamo di analizzarlo.
                                                          - Aumento della popolazione. E' il problema dei problemi. Ci puoi far poco, se non sperando che i paesi in via di sviluppo prendano coscienza del problema. L'aumento di benessere graduale sta fisiologicamente riducendo la spinta demografica, ma il plateau si raggiungerà intorno ai 16 miliardi. E Ci sarà da ridere. E' un problema comunque al di sopra delle nostre possibilità di paesi tecnologicamente avanzati.
                                                          - Intensificazione delle attività agricole e allevamento. D'accordissimo nel ridurre questa tendenza. Ma come? Io rispetto chi fa scelte di bio, km0 ecc. Ma sappiamo TUTTI che NON sono minimamente competitive con la produzione industrializzata e gli agricoltori, in assenza di norme, non sono per nulla ansiosi di immolarsi sull'altare del bio. Non bastano le belle parole e le esortazioni. Occorre una politica che GARANTISCA ai giovani che magari sarebbero pure interessati a un ritorno all'agricoltura a basso impatto di avere un reddito adeguato e non soggetto a rovesci drammatici. In questo senso ritengo che la "agrienergia" sia un settore da studiare con attenzione. Sacrificando qualche tetto se occorre. Perchè avere una discreta produzione di autoconsumo sulle villette dei commercialisti e intere zone d'Italia spopolate, incolte e preda della desertificazione con frotte di giovani disoccupati che si arrabattano per trovare il "lavoretto" alla fine NON pagherà!
                                                          - Uso del suolo. Questa è una sciocchezza che hai inserito per sostenere la tua tesi. In NESSUNA parte del mondo si sostiene che il suolo va lasciato a se stesso per amore del lombrico! Le aree coltivabili andrebbero COLTIVATE. Il suolo incolto e abbandonato NON si "riforesta", soprattutto al sud. Si desertifica!
                                                          D'accordissimo sul ridurre al minimo il consumo per le FER, ma ribadisco che, come segnalato dal tuo link, c'è AMPIO SPAZIO sui terreni COMUNQUE improduttivi per arrivare al 100% di produzione. Ma solo a condizione che ci siano politiche correlate di miglioramento TECNOLOGICO (accumuli, smart grid, consorzi di produzione) e NORMATIVO. Porre degli ostacoli al FV illudendosi che così si copriranno prima i tetti significherà solo facilitare di molto la installazione di eolico (che non è proprio ad impatto zero eh!) e di megaimpianti singoli installati da grandi aziende.
                                                          - Riforestazione. Certo. Tutti d'accordo. Ma non si "riforesterà" nè la Pianura Padana nè la Sicilia! La riforestazione deve riguardare le aree adeguate. Il FV e le altre FER non sono di alcuno ostacolo a questa attività comunque.
                                                          - Industrializzazione. Direi che il problema in occidente è ampiamente risolto. La deindustrializzazione ha ormai spostato le grandi produzioni nei paesi a minor costo del lavoro. Se riuscite a convincerli a "deindustrializzarsi"... ma per carità! Augurissimi!
                                                          - Combustibili fossili. Ed eccoci al vero punto! Soprattutto va elminata la PRIMA causa di emissioni climalteranti in occidente. La PRODUZIONE ENERGETICA INDUSTRIALE da combustibili fossili (gas compreso! E' più ecologico del carbone, ma emette moltissimo pure quello eh!). Le aziende energetiche stanno nicchiando e tuttalpiù proponendo le turbogas al posto dei mostri a carbone. Meglio, ma ci basta? Io non credo!
                                                          Serve un cambio TOTALE di filiera energetica. Producendo a monte il 100% da FER, oltre a tutti i vantaggi di emissioni e di distribuzione reddituale, avremmo presto un problema (relativo) di iperproduzione, in quanto per coprire il fabbisogno dovremo comunque installare più del teorico necessario e ACCUMULARE!
                                                          Per l'accumulo (il vero problema da risolvere) ci sono i soliti bacini di pompaggio, che altri citano. Ma NON saranno minimamente sufficienti! E certo NON c'è alcuna speranza di riscavare il Vajiont per ottenere nuovi invasi! Quello che c'è già si usa. Magari si otterrà un 5% in più ottimizzando, ma più di tanto non si arriverà!
                                                          Ci sono altre soluzioni. L'accumulo elettrochimico (batterie) pare molto promettente. Ma occorrerà capire bene costi e problemi ambientali (una batteria che copre la richiesta energetica di un distretto non è proprio delle dimensioni di una batteria di E-bike. E consumo di materie prime, smaltimento, manutenzione vanno di conseguenza.
                                                          Altra soluzione è il solito idrogeno. Che resta l'eterna promessa, ma che in una produzione al 100% da FER potrebbe dire la sua. Anche perchè, combinato con la CO2 magari proveniente dallo stoccaggio delle industrie, può produrre idrometano e carburanti sintetici in genere. Che possono essere utili per quei settori che non beneficeranno dell'evoluzione delle batterie.

                                                          Tutto questo panorama può creare divisioni interne. C'è chi adora le batterie, chi l'idrogeno, chi odia il FV, chi l'eolico... tutte posizioni rispettabili!
                                                          Ma quel che serve è INIZIARE il percorso per rendere possibile questa rivoluzione. E non lasciare tutto affidato alle solite grida manzoniane di accordo ipocrita (ora siamo talmente innamorati dei sedicenni che li faremo votare. Così ci "salvano", eccerto!) che poi determinano la solita gattopardata e ci ritroviamo le megacentralone, ma dipinte di verde!
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • Stranamente io sono invece propenso a quello che dice il prof. Zichichi .

                                                            Riscaldamento Globale secondo Antonio Zichichi : e "un modello matematico che pretende di dimostrare l’indimostrabile”. | Voglio Sapere

                                                            RISCALDAMENTO GLOBALE SECONDO ANTONIO ZICHICHI : È “UN MODELLO MATEMATICO CHE PRETENDE DI DIMOSTRARE L’INDIMOSTRABILE”.

                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                            • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                              - Aumento della popolazione. E' il problema dei problemi.
                                                              Qui concordo su quanto dici.
                                                              - Intensificazione delle attività agricole e allevamento. D'accordissimo nel ridurre questa tendenza. Ma come? Io rispetto chi fa scelte di bio, km0 ecc. Ma sappiamo TUTTI che NON sono minimamente competitive con la produzione industrializzata
                                                              Qui non molto.
                                                              A conti fatti tra trattori, fitofarmaci e concimi chimici i costi non sono poi così distanti dalle coltivazioni ecocompatibili.
                                                              La richiesta del bio è in continua crescita.
                                                              Servono politiche serie che contrastino le lobby (mi spiace ripetere il termine) dell'agroalimentare e incentivino le piccole aziende agricole che si avvalgono della manodopera a discapito della meccanizzazione inquinante.
                                                              - Uso del suolo. Questa è una sciocchezza che hai inserito per sostenere la tua tesi. In NESSUNA parte del mondo si sostiene che il suolo va lasciato a se stesso per amore del lombrico! Le aree coltivabili andrebbero COLTIVATE. Il suolo incolto e abbandonato NON si "riforesta", soprattutto al sud. Si desertifica!
                                                              Qui sbagli di grosso. Probabilmente per carenza di informazione specifica.
                                                              Il consumo di suolo (urbanizzazione e agricoltura) sono la seconda causa antropica di emissioni di CO2 in atmosfera!
                                                              Riforestazione e rimboschimento sono pratiche possibili e concrete, nonché fondamentali per il benessere del pianeta, attraverso specifiche tecniche agrarie. Le foreste, i boschi (tra cui si annoverano i terreni incolti) sono l'unica fonte naturale di accumulo del carbonio (insieme agli oceani) che inoltre producono O2 e biodiversità!!!
                                                              In questo articolo è ben spiegato e per chi volesse approfondire c'è anche il riferimento al rapporto ufficiale ONU di questa tematica
                                                              Il consumo di suolo e una questione che non si puo piu rimandare - Wired
                                                              Quindi assolutamente di primaria importanza è il suolo sul GW del consumo di suolo!
                                                              - Riforestazione. Certo. Tutti d'accordo. Ma non si "riforesterà" nè la Pianura Padana nè la Sicilia! La riforestazione deve riguardare le aree adeguate.
                                                              Anche la pianura padana e il meridione sono aree adeguate. Non solo non aree in cui la riforestazione è fondamentale.
                                                              Nella pianura padana per contrastare l'inquinamento locale.
                                                              In Sicilia e meridione perché le foreste sono l'unica possibilità per contrastare l'avanzata della desertificazione.
                                                              ll FV e le altre FER non sono di alcuno ostacolo a questa attività comunque.
                                                              Se in maniera estensiva invece li sono eccome: un bosco disboscato e riempito di pannelli FV è a tutti gli effetti un area desertificata.
                                                              - Industrializzazione. Direi che il problema in occidente è ampiamente risolto. La deindustrializzazione ha ormai spostato le grandi produzioni nei paesi a minor costo del lavoro. Se riuscite a convincerli a "deindustrializzarsi"... ma per carità! Augurissimi!
                                                              Appunto. In Occidente il problema è risolto semplicemente perché le produzioni industriali altamente inquinanti sono state spostate altrove. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Ma il problema è globale quindi non si è risolto un bel niente. Con l'aggravante che le merci, che prima producevano in loco, adesso percorrono migliaia di chilometri per il mondo.
                                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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