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PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità

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  • "Il marine litter - spiega Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, nella sua prefazione - è un'emergenza ambientale planetaria, la seconda dopo i cambiamenti climatici."
    Hai già dimenticato?
    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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    • Dietro la plastica, affari d'oro per le corporation del petrolio
      Sogni d'oro, anzi di petrolio
      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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      • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
        E allora cerca tu e segnala dove si dice che non esistono isole
        ma dimmi dove qualcuno nega che ci siano microplastiche OVUNQUE...ci sono anch dentro di te..nei ghiacci dell'Antartide..penso in ogni essere vivente e in ogni specchio di acqua del pianeta...cosi come ci sono centinaia di altre sostanze.
        Ma cosa ben diversa è postare filmati in cui si vedono AMMASSI (come li chiami tu) di rifiuti di imballaggi..che se vuoi sabato ti fotografo senza problema anche a Portofino... e poi parlare di "isole galleggianti" fra Elba e la Corsica (cioe in mare aperto)...dunque capire (e cercare di far capire) che il problema sta negli imballaggi ..e che si risolve col PLA...perche come ho DIMOSTARTO con dati EU e UN, il porblema NON sta li (e la UE ha bandito infatti piatti ANCHE in PLA, punto..anche se la nota lobby ora sta lavorando sotto affinche...fra le righe..anche se non degrada in acqua marina..ma fa tanta simpatia a chi zero ne sa e 100 ne predica...e mi fermo)
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
          "Il marine litter - spiega Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, nella sua prefazione - è un'emergenza ambientale planetaria, la seconda dopo i cambiamenti climatici."
          Hai già dimenticato?
          No ma speravo mi portassi una dichiarazione di un ENTE TERZO AUTOREVOLE..non dell'amico Ciafani che deve fare cassa col libro...ma ok.
          Come ti ha detto Bright..non esiste alcuna EMERGENZA plastica o microplastica..la UE ha SCRITTO che se non invertiamo ci sarà fra 100 anni..mi fido...fallo anche tu...a Ciafani poi glielo dico io.
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
            Azz..ha capito anche lei che la plastica si fa dal petrolio..li ha sgamati!!
            vabbeh..staranno piu attenti nel futuro..
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • Il problema è reale e secondo andrebbe risolto alla radice - inquinante prodotto - da smaltire.Purtroppo c'è un altro - che ad alcuni(forse molti) non va giù. Ma a lungo andare quel - per pochi diventerà +++ per TUTTI.
              ..

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              • Geometria !

                Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                "La microplastica (salto un pezzo), sono stati trovati a galleggiare pressoché ovunque nel Mediterraneo, con concentrazioni tra le più alte al mondo. Ad esempio, nel vortice subtropicale del Pacifico settentrionale nel 1999 sono stati stimati circa 335.000 frammenti di plastica per km2, (salto un pezzo) Nel tratto di mare tra la Toscana e la Corsica è stata rilevata la presenza di circa 10 kg di microplastiche per km2
                spesse volte si usano unità di misura non standard per enfatizzare, un poco in malafede, le misure, una unità spesso usata è l'ettaro che non è un'unità standardizzata
                va veniamo al centro dell'argomento
                335.000 frammenti per km^2 sembrano un'enormità, un frammento ogni 2,985 m^2 sembra decisamente più accettabile, PECCATO CHE E' LA STESSA COSA
                ma anche 10 kg per km^2 sono tantissimi, sono ben 10.000 grammi per km^2, certo se si riuscisse a ridurre la quantità a 1 un solo grammo per ogni 100 m^2 sarebbe un successo epocale, …… idem come sopra

                poi se qualcuno che sa la geometria meglio di me ha titolo di contraddirmi, ma non facciamo del sensazionalismo diversamente intelligente; vorrei davvero vederla un'isola con una densità relativa di 10 milligrammi ogni metro quadro, nemmeno quel tale famoso che camminava sulle acque riuscirebbe a starci sopra

                evidente che al contrario tutti auspichiamo che diminuiscano, ma questo non giustifica i giochini per "fare scena"
                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                  a proposito dell'articolo citato
                  mi spieghi in buon italiano l'esatto significato di questa frase :
                  "
                  Analizzando i dati a bilancio di Exxon e Shell – principali compagnie petrolifere – negli ultimi 5 anni le vendite di materie prime chimiche sono continuamente e gradualmente salite per entrambe le società. E buona parte di esse sono state destinate all’industria della plastica. Volumi certo molto più bassi rispetto a 10 anni fa, prima della crisi petrolifera, ma significativi rispetto ad un sistema che sembra tutt’altro che sostenibile per il pianeta "
                  la produzione in un arco di tempo significativo e aumentata o diminuita ?
                  grazie
                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                  • Ciao a tutti,
                    porto un mio piccolo contributo.
                    Sono d'accordo con marcober che sia fondamentale capire l'origine della plastica e microplastica (primaria e secondaria) per poter intervenire con rapidità ed efficacia sulle principali fonti inquinanti.
                    Ma è pur vero che la direzione, già da oggi, deve essere quella di eliminare quanto prima e nel modo più ampio possibile, le plastiche in generale e andare verso un'utilizzo esclusivamente di nicchia ove non è sostituibie con altri sistemi più ecologici.

                    Si sta cominciando dalle plastiche monouso, si deve passare rapidamente all'eliminazione di polistiroli e simili in tutto il ciclo della pesca e all'eliminazione nell'utilizzo come bottiglie e contenitori per alimenti anche qui sostituibili con altre tecnologie degradabili e meno inquinanti.

                    Vorrei far notare che oltre all'ambiente e alla fauna ittica e non, le microplastiche sono oramai così pervasive (oggi, non fra 50 anni!!!) che sono intrise nella catena alimentare e noi stessi ne ingeriamo e respiriamo una qantità sempre maggiore.
                    Che impatto hanno sulla nostra salute?

                    La situazione è quella di una epidemia... è una situazione molto grave e così deve essere trattata con soluzioni altrettanto forti e pervasive.
                    La plastica va eliminata dalla nostra vita e va fatto in maniera rapida lavorando su diversi fronti: tecnologico, culturale, industriale e organizzativo.

                    Ognuno di noi mangia 50mila particelle di plastica all'anno, ed e colpa delle bottiglie d'acqua - GreenMe.it

                    Roy
                    Essere realisti e fare l'impossibile

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                    • L'articolo di Wuwei (ho scritto contemporaneamente a Roy) evidenzia (ammesso sia autorevole) un dato evidente, che non smentisce certo quanto scritto da Marcober ma permette di ragionare da un altro punto di vista.

                      La plastica riciclata è molto meno di quella vergine.

                      Questo vuol dire semplicemente che stiamo immettendo nell'ambiente grandi quantità di materiale di origine petrolifera, con conseguenze sia sulle specie viventi che, immagino, sulla CO2.

                      Il fatto che in alcuni paesi se ne ricicli una grande quantità evidentemente non è sufficiente se ne usiamo sempre di più e se tanta finisce nell'ambiente comunque.

                      Il senso di questo 3d dovrebbe essere riflettere su come usiamo la plastica, spingere a un uso più razionale e a un riciclaggio sempre più attento pervasivo ed efficiente, non come vorrebbero alcuni negare il problema finchè non diventerà eclatante.
                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                      • Caro marcober, puoi continuare all'infinito ma stai semplicemente travisando quello che ho detto. Non posso farci niente.
                        Ammasso non sarà il termine preciso ma rende l'idea: quantità di cose disordinatamente ammucchiate. Nello specifico ammucchiate dalle correnti marine che in zone specifiche raggiungono quelle densità preoccupanti specificate dal CNR. Vengono impropriamente chiamate "isole" o zuppe ma questi termini rendono perfettamente l'idea. Per me si potrebbero anche chiamare ciambelle o ufo di plastica, non cambia il senso di ciò che sono. E esistono!
                        Ribadisco per l'ennesima volta che il problema non si risolve con il PLA. Ma tanto continuerai a ripeterlo, non posso farci niente.
                        La UE non ha bandito i polimeri naturali come il PHA biodegradabile dal quale si possono ricavare molti prodotti come tessuti, interni per auto, imballaggi, cosmetici. E guarda un po' il PHA si può ottenere dagli SCARTI dell'industria agricola. Quindi niente cibo tolto a nessuno per la felicità di quanti fanno finta di essere interessati alla fame nel mondo solo per giustificare il costante incremento di plastica vergine.

                        Per bn, il CNR non ha alcun bisogno di enfatizzare in malafede un bel niente. Se le misure che adottano non ti garbano vai da loro e tieni una lezione dove gli insegni come vanno misurate le densità nel modo che tu ritieni appropriato.
                        La frase che hai citato è in italiano ed è chiarissima. Per farti capire il concetto potrei tradurlo nel tuo dialetto ma non lo conosco. Non ti resta che spremere le meningi...
                        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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                        • Il problema plastica e devastazione della biodiversità esiste eccome nonostante i tentativi di negazionismo.
                          E siccome si chiedono fonti attendibili eccone qualcuna
                          ISPRA
                          Come puo essere fermata la perdita di biodiversita? — Italiano
                          Gli interventi indiretti sono quelli che hanno l’obiettivo di ridurre le influenze negative esercitate dai fattori di perdita della biodiversità. Rientrano in questa categoria il controllo delle emissioni di sostanze inquinanti o la tutela della qualità delle acque, ma anche in generale la diminuzione dei consumi e degli sprechi, la ricerca di fonti energetiche “alternative” ed ecologiche, la limitazione nella produzione e nell’uso di materiali sintetici (es. la plastica) che non riescono ad essere smaltiti dall’ambiente.

                          E poi MEDSEALITTER della UE
                          https://www.google.com/url?sa=t&sour...=1560498480714
                          Il Mediterraneo è minacciato dalla pesca eccesiva ed illegale,
                          dall’inquinamento (i rifiuti e la plastica in primis che rappresentano
                          una minaccia globale per gli organismi marini viventi)
                          , dal traffico
                          marittimo, dall’invasione di specie aliene e dall’acidificazione delle
                          acque, tutti fenomeni che incidono sulla biodiversità e sul delicato
                          equilibrio su cui si regge l’ecosistema del Mare Nostrum.
                          Secondo un’indagine recente di Legambiente e ISPRA la concentrazione
                          media di rifiuti nei mari italiani è di 58 per kmq di mare
                          Il 96% dei rifiuti monitorati consiste in plastica


                          Può bastare a contrastare le affermazioni dei negazionisti?
                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
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                          • Ah dimenticavo. Il PLA se conferito in impianto di compostaggio in massimo 6 mesi diventa ottimo terriccio. La plastica NO.
                            Quindi vale la pena sostituire la plastica vergine con PLA o con le altre bioplastiche biodegradabili e biocompostabili oppure no?
                            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                            • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                              con altri sistemi più ecologici..... altre tecnologie degradabili e meno inquinanti.
                              Come vedi però anche tu..una riga dopo la premessa (bisogna CAPIRE per INTERVENIRE nella direzione giusta)..cadi nella facile "conclusione" , cioè quella che ti sta piu a cuore (ma non è quella che ti servirebbe)

                              Se vogliamo parlare di fauna marina (d'altra parte il problema è li..mica abbiamo il problema dei bovini al pascolo che mangiano plastica e da li poi noi mangiamo plastica), come ti ho spiegato sopra (coi numeri del le % delle micro e della % degli imballi sulla micro), il problema è assai poco connesso con stoviglie monouso e bottiglie , che citi come primo passo e come urgenza di intervento.
                              ovvio..sono le cose piu "visibili"..per vari motivi..il primo è che le buttiamo NOI, e dunque abbiamo tutti la coscienza sporca..al seconda è li suamo noi e dunque li "riconosciamo" e li sentiamo "nostri" e ci fa male..la terza è che galleggiano.
                              Ma se educare nelle scuole è necessario e la filiera LO FA a a sue spese in quasi ogni Comune..dall'altro, se anche levassimo piatti e bicchieri dal mare, non riusciresti a misuarr alcuna differenza nel livello di microplastica..e dunque mi chiedo..ci serve?

                              E poi aggiungo..se fai uno studio LCA (certificato ente Terzo..non pubblicitario!) vedrai che ad esempio un piatto da 14 gr in PLA ha un LCA circa 2 volte peggiore di uno in PS (Il polistirolo che tu criminalizzi),,e circa 3 volte peggiore di uno in cellulosa.
                              i motivi sono semplici..PLA e ancor piu cellulosa si portano dietro un fardello pesante di agricoltura che pesa come un macigno i termini di uso suolo, acqua, fertilizzanti , energia, pesticidi, etc..tutta roba ce è un pericolo piu grave e urgente sulla biofauna marina (e non solo..pensa alle api)..molto di piu rispetto alla presenza di un microfibra ogni 5 m2 di mare (concentrazione MASSIMA nel GPGP).
                              Dunque razionalmente se oggi si volesse migliorare la situazione dei mari a livello globale bisognerebbe limitare l'agricoltura (che alimenta però PLA e Carta) per usare piu plastica. Altrimenti stiamo di nuovo perdendo di vista il rapporto causa-effetto..ci limitiamo a lavarci la coscienza (ok, suo piu piatti e bottiglie in PLA) ma poi di fatto il 93% delle MIE altre attivita permangono, a cui pero aggiungo l'impatto agricolo aggiuntivo di PA e carta (eutrofizzazione è molto piu devastante della microplastica come effetto globale).

                              Noi siamo razza umana..una naturalissima razza umana. Da sempre introduciamo cose che ci migliorano la vita e diventano dunque parte della natura perche noi siamo parte della natura. Nn esiste un'antitesi fra una natura da un lato e l'uomo dall'altra..è una visione che non ha alcun significato dal punto di vista della scienza (evoluzione).
                              Sin da qaundo uomo affilava sassi e faceva coltelli )cioè creava cose che in natura non ci sono) , si "faceva male"..e infatti ha imparato a mettere i manici alle pietre e ai coltelli..e i foderi alle spade...e la sicura alle pistole. Non dico che nelle tecnologie moderne non ci sia da "mettere un manico..una sicura", cioè accordare il "tiro"...ma dire la plastica va eliminata dalla ns vita significa negare la natura, negare noi stessi come specie in grado di creare cose nuove..ma è innato in noi come è innato negli animali l'istinto di moltiplicarsi..dunque "è la natura" che c'è lo fa fare.
                              Altro esempio..i ns antenati hanno migliorato moltissimo la loro vita cuocendo i cibi..ma si è scoperto che morivano spesso coi fumi dei fuochi nelle caverne..non hanno deciso di vietare uso del fuoco, hanno costruito le canne fumarie..e ora (second alcuni che qui scrivono) le stufe a legna non inquinano piu..ecco..la tecnologia ci salva da uan tecnologia precedente peggiore.

                              Ci servirebbe dunque una tecnologia che ci da una plastica usando ad esempio i rifiuti...scusate un attimo..si..si..ah ok..mi dicono dalla regia che GIA ESISTE ..si chiama RICICLO DI MATERIA..cioè la possibilita di riusare lo steso imballo piu volte..o di riciclare il suo materiale per rifarlo uguale..o usare i suo materiale per fare un altro oggetto che ci serve..o usare il suo materiale per fare una base chimica che serve per fare un altro polimero...o usare il suo materiale per fare un carburante che serve per muovere una ereo che porta tuo figlio all'erasmus..etc etc.
                              E' una tecnologia ENORMEMENTE meno inquinante di quelle basate su filiere agricole..informatevi, usatela, diffondetela.
                              E' la prossima tecnologia che si salva da una precedente imperfetta..e non il suo abbandono.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                Ah dimenticavo. Il PLA se conferito in impianto di compostaggio in massimo 6 mesi diventa ottimo terriccio. La plastica NO.
                                Quindi vale la pena sostituire la plastica vergine con PLA o con le altre bioplastiche biodegradabili e biocompostabili oppure no?
                                No, perche il PLA ha un LCA che impatta IL DOPPIO rispetto ad una plastica tradizionale sottoposta ai tassi di riciclo ATTUALI (dunque oggi..non "in prospettiva")
                                Inoltre gli impianti di compostaggio AEROBICI che citi tu erano la normalità 20 anni fa..oggi però META dell 'UMIDO raccolto in modo differenziato viene lavorato in impianto ANAEROBICI dove la presenza di materiale che non si degrada senza ossigeno è UN PROBLEMA
                                Se sei iscritto a qualche associazione partecipa magari ad una visita presso un impianto MODERNO..in Lombardia MONTELLO SPA e altri..per farti dire e vedere con mano cosa succede IN PRATICA
                                E' certo piu istruttivo che non vedere 100 filmati della solita bottiglia che galleggia davanti ala diga del porto..

                                inoltre se finisce in mare, nion di degrada
                                inoltre se finisce per sbaglio nel PET riciclato, lo inquina e devo bruciare tonnellate di prodotto che potevano diventare bottiglie.

                                PER ME non è una soluzione ma una complicazione..se poi COI NUMERI contari ai miei...qualcuno mi dimostra il contrario..perchè no..sia io che Total , se invece di usare una materia prima che costa 1 ne usiamo una che costa 2,5..penso siamo solo contenti..il margine di solito è in % dunque aumenta "la ciccia" e paga chi la usa..ma il timore è che poi essendo in PLA, tutti la "tirano nei campi" pensando di concimare.
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • Vado per punti:
                                  Se vogliamo parlare di fauna marina (d'altra parte il problema è li..mica abbiamo il problema dei bovini al pascolo che mangiano plastica e da li poi noi mangiamo plastica)
                                  La questione non è solo nella plastica direttamente ingerita... sarebbe una gran cosa. Purtroppo plastiche e microplastiche rilasciano, sotto l'effetto dei raggi solari e in contatto con varie sostanze acide e basiche presenti nei terreni, sostanze tossiche legate alla decomposizione stessa della plastica. Queste sostanze rimangono nei suoli e vengono assorbite dalle piante di cui ci nutriamo sia noi sia gli altri animali. E di qui non se ne viene fuori... anche pensando ad esempio alla follia della pacciamatura con i teli plastici, ai trattori che tritano, insieme al terreno, tutte le plastiche presenti creando un mondo di microplastiche che si espandono sui terreni agricoli e rilasciano ancor più sostanze tossiche (da sommare ai pesticidi e altre sostanze di derivazione petrolifera... ma almeno quelle hanno un minimo di controllo, le plastiche no). Per evitare questo processo semplicemente vanno eliminate le plastiche dai terreni.

                                  il problema è assai poco connesso con stoviglie monouso e bottiglie , che citi come primo passo e come urgenza di intervento.
                                  ovvio..sono le cose piu "visibili"..per vari motivi..il primo è che le buttiamo NOI
                                  Su questo hai in parte ragione... era la cosa più semplice poichè interviene di fatto su prodotti "inutili" e superflui facilmente sostituibili. Ma comunque è un primo passo.
                                  Esatto confrontare LCA dei vari prodotti alternativi... infatti io tornerei al vetro e alla ceramica o, se proprio è tanto faticoso, al cartoncino ricoperto semmai da un velo di PLA.
                                  Ma la mia visione è più ampia e segue 1 concetto di base: visto che la gente tendenzialmente se ne frega o comunque segue la linea naturale del minimo sforzo, semplicemente bisogna che sia a monte l'azione che evita di fare dei danni. Quindi: la gente butta la bottiglietta o il pacchetto di sigarette (o interi sacchi) a bordo strada o nel fiume? Fai in modo che quel gesto sia il meno pericoloso possibile eliminando sostanze tossiche, inquinanti o non biodegradabili.

                                  Lo stesso vale ad es. per le auto: ci sono deficienti che stanno fermi col motore acceso mentre aspettano il figlio che esce da scuola? Dagli il motore elettrico e non potranno ammorbare i loro e altrui figli.
                                  Quindi la plastica va eliminata nonostante si possa (in parte) recuperare e riciclare. A me interessa l'altra parte!
                                  Nn esiste un'antitesi fra una natura da un lato e l'uomo dall'altra..è una visione che non ha alcun significato dal punto di vista della scienza (evoluzione).
                                  Assolutamente d'accordo! Non c'è separazione tra uomo e natura. Se inquini, inquini la natura e l'uomo, se ferisci la natura ferisci l'uomo, se migliori l'uomo migliori la natura. E' una reta unica e inscindibile.
                                  Ma c'è un fatto (che fa parte dell'evoluzione): l'estinzione. Le azioni dell'uomo stanno portando parte della natura a estinguersi, e con essa l'uomo stesso come lo conosciamo oggi. E' un bene? Un male? non lo so, ma la cosa, se non si chiudono gli occhi, è oramai palese.
                                  Siccome ci definiamo essere senzienti avremmo la possibilità di invertire questa rotta effettuando azioni di un certo tipo. Non sarà semplice e nemmeno comodo probabilmente.
                                  Ma si tratta di scegliere se continuare a fregarsene e andare allegramente a schiantarsi contro il muro, o ammettere la presenza del muro e, consumando gomme e freni, patendo la forze di inerzia della frenata, evitare di schiantarsi.

                                  Cosa sceglieremo??
                                  Ultima modifica di eroyka; 14-06-2019, 10:11.
                                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                                  • Sottoscrivo quanto detto da eroyka.
                                    Siccome PLA e altre bioplastiche sono meno impattanti e hanno bisogno di condizioni particolari, bene, creiamole.
                                    Non si può solo dire che plastica e bioplastica non si possono smaltire insieme quindi nulla, lasciamo tutto com'è.
                                    Se cambi chiave devi cambiare anche serratura.
                                    Il mondo degli esseri viventi, umani inclusi, è giustamente interconnesso e interdipendente. Così come lo sono le varie forme di inquinamento provocate dall'uomo. È ovvio che limitare l'uso di plastica non è risolutivo in sé se non accompagnato da una serie di altri interventi globali di produzione, stile di vita, mentalità, economia, ecc.....
                                    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                    • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                      L'articolo di Wuwei (ho scritto contemporaneamente a Roy) evidenzia (ammesso sia autorevole) un dato evidente, che non smentisce certo quanto scritto da Marcober ma permette di ragionare da un altro punto di vista.

                                      La plastica riciclata è molto meno di quella vergine.

                                      Questo vuol dire semplicemente che stiamo immettendo nell'ambiente grandi quantità di materiale di origine petrolifera, con conseguenze sia sulle specie viventi che, immagino, sulla CO2.

                                      Il fatto che in alcuni paesi se ne ricicli una grande quantità evidentemente non è sufficiente se ne usiamo sempre di più e se tanta finisce nell'ambiente comunque.

                                      Il senso di questo 3d dovrebbe essere riflettere su come usiamo la plastica, spingere a un uso più razionale e a un riciclaggio sempre più attento pervasivo ed efficiente, non come vorrebbero alcuni negare il problema finchè non diventerà eclatante.
                                      Il sillogismo..se ne ricicla meno di quella prodotta , ERGO la immettiamo in ambiente è CONFUSO o ERRATO
                                      CONFUSO..per ambiente intedi la tua auto, la tua casa, la ret del gas e dell'acqua..o l'ambiente naturale o marino?
                                      oppure
                                      ERRATO ..nel caso intendi ambiente naturale o marino per due motivi

                                      a) il 60% della applicazioni plstiche sono su oggetti di vita che va da piu anni a centinaia di anni..dunque è normale che se ne usi piu di quella riciclata
                                      b) una parte deklla NON riciclata viene RECUPERATA termicamente oppure messa i discarica

                                      Ma ti ricordo che in ITALIA

                                      - 70% della plastica da IMBALLAGGIO è RACCOLTA IN MODO SEPARATO
                                      - il 45% trova un fine vite che ne recupera LA MATERIA
                                      - il 45% ha un recupero termico (una parte in modo non separato ma insieme al secco indifferenziato)
                                      - solo il 10% finisce ancora in discarica (numero in rapida discesa..circa 3% in meno ogni anno..in Lombardia è già 0% per dire..)
                                      - il 90% ha un recupero di materio o termico

                                      Dunque la filiera dell'IMBALLAGIO E DEL MONOSUO (quella piu percepita come responsabile) non mi pare possano essere incolpati di alimentare inquinamento marino..salvo pochi casi di incivili che vengono lasciati impunemente inquinare (perche poi il turista pagante puo sempre fare quello che vuole , anche pisciare nei monumenti..figuriamoci tirare una bottiglia o una sigaretta da un gommone)

                                      Tutto è migliorabile e sta migliorando..ma se questa ECONOMIA CIRCOLARE IN FUNZIONE esprime poi un LCA pari a META di quello delle migliori alternativa..mi domando che base NUMERICA E OGGETTIVA hanno certe "soluzioni" che vedo balenare.
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                        La UE non ha bandito i polimeri naturali come il PHA biodegradabile dal quale si possono ricavare molti prodotti come tessuti, interni per auto, imballaggi, cosmetici. E guarda un po' il PHA si può ottenere dagli SCARTI dell'industria agricola. Quindi niente cibo tolto a nessuno per la felicità di quanti fanno finta di essere interessati alla fame nel mondo solo per giustificare il costante incremento di plastica vergine.

                                        ...
                                        Mi dici dove avrei scritto che ha bannato PHA?
                                        La UE non ha vannato ALCUN ALCUN ALCUN MATERIALE,,manco il PVC, figurati se ha banato PET o PE o PP.

                                        ha bannato alcune APPLICAZIONI e dunque dal 2021 un PIATTO in PHA NON NON NON lo potrai piu fare.
                                        E' corretto? no..ma la miope UE ha detto che siccome il problema NON è la plastica ma sei TU..cioe il CONSUMATORE..ha deciso di VIETARTI di usare un BENE ..ma non ha vietato alcuna POLIMERO.

                                        Poi..ti ripeto..mi dici quanti kg di PHA sono usciti dall'impinato PHA che hai linkato? cosi,,tanto per passare dalla vita digitale in cui sei espertissimo a quella REALE (che ignori)

                                        il PLA non è la soluzione ? lo dico da sempre.. e i fatti lo hai citato TU dicendo che si puo fare dagli scarti (ok citami un caso) e che non compete col Food (Total e Nature Work che lo fanno dicono di si..saranno poco informati loro?)

                                        Continua pure..cosi ad almeno produciamo una utile rassegna di FAKE che smonto in modo documentato..il ns sforzo congiunto non è vano!
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                                          un mondo di microplastiche che si espandono sui terreni agricoli e rilasciano ancor più sostanze tossiche (da sommare ai pesticidi e altre sostanze di derivazione petrolifera... ma almeno quelle hanno un minimo di controllo, le plastiche no).
                                          beh no..i polimeri sono soggetti a REACH e sono la categoria piu controlata al mondo
                                          Gli iballi poi sono soggetti allem norme Fod Contact e Cosmetiche o Medicali, e li le cose sono ancora piu stringenti
                                          Un PP o PE o PET che si disgrega in ambiente rilascia ..alla fine del processo..C, H e O di cui è fatto...mica puo rilasciare atomi diversi da quelli che ha.
                                          Ma ripeto..io sono per NON permettere a nessuno di abbandonare plastica in ambiente..dunque per me il problema dei rilasci indesiderati si risolve con educazione e prevenzione.
                                          I teli agricoli NON sono tritati nel terreno...sono raccolti e gestiti da un apposito Consorzio.
                                          se hai evidenze di verse..esiste la procura
                                          Se hai dati certi diversi..pubblica..ma dire "vengono tritati col terreno" è puro marketing ambientalista..il classico "secondo me..."

                                          era la cosa più semplice poichè interviene di fatto su prodotti "inutili" e superflui facilmente sostituibili
                                          con cosa? con altri imballi che vedo nei filmati qui postati? bottiglie di vino in vetro...lattine ci bevande..scatolette di latta per tonno..cartone/AL/PE per succhi... e dunque stai solo cambiando tipo di rifiuto che preferisci incontarre sul fondale o in superficie?
                                          Oppure stai pensando anche tu al PLA?
                                          Chiarisci...
                                          Se invece dici "e solo un buon inizio" ti dico è un inizio inutile se tuo obiettivo è eliminare le tons di microplstica che esiste oggi..perche NON è da li che arriva..sebbene nel'immaginario si veda quasi solo "quella applicazione"..Dici plastica e pensi alla bottiglia..ok..ma se hai un problema di CO2 pensi all'auto oppure alla produzione di ombrelli? anche quella ne emette..ma forse non è la prioprità..ecco, mi pare che ci preoccupiamo degli ombrelli quando la CO2 schizza alle stelle.

                                          nfatti io tornerei al vetro e alla ceramica o, se proprio è tanto faticoso, al cartoncino ricoperto semmai da un velo di PLA.
                                          Pero se vai sul sito PRO.MO trovi LCA che confronta piatto in ceramica PLA e cartone ..e soo tutti peggio del PS e PP. Certificato Terz aparte
                                          Aspetto NALOGO TUO CERTIFICATO per dire che il mio è ERRATO..altrimenti stai solo SBAGLIANDO SOLUZIONE DI FRONTE AD UN PROBLEMA..cioe aumenti il tuo impatto ambientale con la errata sensazione di partecipare alla soluzione. esiste di peggio?
                                          Ma aspetto circostanziata smentita (evitiamo..ma come puo essere ..ma secondo me..ma io penso..)

                                          Fai in modo che quel gesto sia il meno pericoloso possibile eliminando sostanze tossiche, inquinanti o non biodegradabili.
                                          non vedo campagne contro filtri sigarette che hanno residue CANCEROGENI..non vedo campagne contro cartone che ha tanta di quella chimica dentro e accanto che non hai idea..le lattine sono stampate con inchiosti..etc etc
                                          Bandiamo tutto..andiamo al fiume ad abbeverarci?

                                          Le azioni dell'uomo stanno portando parte della natura a estinguersi, e con essa l'uomo stesso come lo conosciamo oggi. E' un bene? Un male?
                                          e' la natura..l'estinzione avviene da sempre e sempre avverra...e si crean specie nuove..è l'uomo parte della natura..
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • Non sempre le cose sono come appaiono...
                                            "Il 57 per cento dei rifiuti di plastica sulla costa di Tarragona sono fibre di abbigliamento provenienti dalle lavatrici"
                                            "Questo è uno dei risultati principali di uno studio, presentato recentemente ad un congresso a Helsinki, condotto dagli studiosi del gruppo di ricerca di URV Tecnatox. I ricercatori non si riferiscono esclusivamente ai rifiuti di plastica che possono essere visti galleggiare sull'acqua o essere trasportati dalle onde. Ciò che più li preoccupa è la presenza di rifiuti di plastica microscopici che non possono essere visti ad occhio nudo ma che possono avere un impatto sulla salute umana.
                                            Lo studio di queste particelle e dei loro effetti è l'obiettivo principale dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'URV e del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare. "

                                            More than half of the plastic waste on the Tarragona coast consists of clothing fibres from washing machines – URV Activ@


                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                            • Se la pianti di decontestualizzare con lo scopo di denigrare fai un favore all'intelligenza di tutti.
                                              la UE ha bandito infatti piatti ANCHE in PLA, punto.
                                              Rispondevo a questo. O bisogna ogni volta ripetere quello che già tutti sappiamo? Cioè cosa ha bandito la UE.

                                              Siccome sei un professionista del settore non credo che devo dirti io cosa dice la normativa SUP e quali polimeri sono esclusi. O forse dovrei, non so...
                                              Leggi qui
                                              Direttiva SUP in Gazzetta Ufficiale UE

                                              Capisco che se tu produci plastica hai tutto l'interesse a dire cose a tuo vantaggio ma i produttori di bioplastiche sostenibili esistono
                                              https://www.novamont.com/mater-bi-le-certificazionil
                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                              • Il mondo agricolo lo conosco bene. I teli di plastica nera pacciamante si rovinano. Una volta usati si strappano. L'agricoltore medio raccoglie quello che gli è comodo o che riesce fisicamente a prelevare. Il resto finisce tritato quando rigira il terreno.
                                                Esistono alternative non troppo costose: canapa, lana, cippato...
                                                Io uso paglia e non conosco"erbacce" ne irrigazione. Circa 300€/anno x ettaro di investimento e a fine stagione la paglia diventa pure sostanza organica che arricchisce il terreno.

                                                Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                Non sempre le cose sono come appaiono...
                                                "Il 57 per cento dei rifiuti di plastica sulla costa di Tarragona sono fibre di abbigliamento provenienti dalle lavatrici"
                                                "
                                                Esistono lana, cotone, lino, canapa da sempre. La soluzione è banale. Basta poco, che ce vo'?
                                                Ultima modifica di eroyka; 14-06-2019, 12:06.
                                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
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                                                  se hai evidenze di verse..esiste la procura
                                                  Non intendevo i teli in particolare, che vengono per lo più rimossi anche se, evidenze reali, parti strappate e pezzi vari guardacaso rimangono nel terreno, ma anche e soprattutto plastiche che arrivano da corsi d'acqua, trasportate dal vento e gettate direttamente da terzi o dall'agricoltore stesso (pezzi di polistirolo usati per le piantine, ecc, ecc).
                                                  tutti questi avanzi plastici sono inglobati anche a 50-60 centimetri sotto terra dai processi di aratura e fresatura del terreno.
                                                  Quello è tutto inquinamento che ci ritroviamo nei piatti... non c'è solo C e H non prendiamoci in giro!!

                                                  con cosa? con altri imballi che vedo nei filmati qui postati? bottiglie di vino in vetro...lattine ci bevande..scatolette di latta per tonno..cartone/AL/PE per succhi... e dunque stai solo cambiando tipo di rifiuto che preferisci incontarre sul fondale o in superficie?
                                                  Oppure stai pensando anche tu al PLA?
                                                  Chiarisci...
                                                  Con qualsiasi sostanza non plastica. Acciaio, alluminio, vetro, legno, ceramica... ovvio che ogni manufatto per essere prodotto richiede energia ma tale energia la devi dividere per il numero delle volte che la utilizzi!!! quindi quando dici:

                                                  Pero se vai sul sito PRO.MO trovi LCA che confronta piatto in ceramica PLA e cartone ..e soo tutti peggio del PS e PP. Certificato Terz aparte
                                                  Aspetto NALOGO TUO CERTIFICATO per dire che il mio è ERRATO..altrimenti stai solo SBAGLIANDO SOLUZIONE DI FRONTE AD UN PROBLEMA..cioe aumenti il tuo impatto ambientale con la errata sensazione di partecipare alla soluzione. esiste di peggio?
                                                  Ma aspetto circostanziata smentita (evitiamo..ma come puo essere ..ma secondo me..ma io penso..)
                                                  sbagli semplicemente perchè a parità di energia consumata nella fabbricazione, l'utilizzo della plastica ha un tempo di vita più limitato e un uso inferiore rispetto a materiali quali alluminio, vetro e legno. Magari non per tutto, magari non sempre (il piatto di ceramica ti si può anche rompere il giorno dell'acquisto) ma nella norma è questo che fa la differenza. Oltre al fatto culturale, non da meno, di ritornare ad elementi più naturali e duraturi.
                                                  Inoltre non esistono problemi di micro inquinamento o inquinamento diffuso a cui invece la plastica è sottoposta quotidianamente per sua natura!

                                                  Hai mai fatto una pulizia della spiaggia??? Bhe falla, e falla ancora anche se lo hai già fatto. Io lo faccio almeno 2-3 volte anno da una ventina d'anni.
                                                  Si trova di tutto... ma la cosa che ti fa sentire più inerme e preoccupato sono proprio le microplastiche, trovi migliaia di pallini con cui ancora non sono nemmeno nati i prodotti: inquinamento SENZA SCOPO!!!!! altro che LCA!!! Le bottiglie le raccogli, le lampadine anche, i pneumatici pure... ma poi trovi polistirolo che ti si sfarina in mano, teli, bottiglie, bicchieri di plastica che ti si frantumano appena li sfiori... non riesci nemmeno a raccoglierli poichè si polverizzano e finiscono fra i granelli di sabbia...
                                                  E non mi dire che non inquinano... non sono ne inerti e neppure biodegradabili in un tempo accettabile (ovvero prima di aver fatto danni irreparabili).
                                                  Quindi se posso scegliere, preferisco una lattina di alluminio che si deposita sul fondo del mare, del fiume o in un campo arato e rimane li senza (quasi) colpo ferire, che un contenitore plastico il cui danno ambientale e sulla salute è molto più importante, duraturo e di difficile rimozione.
                                                  Ultima modifica di eroyka; 14-06-2019, 12:11.
                                                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                  • Note di Moderazione:
                                                    Wuwei, non inserire più messaggi consecutivamente. E' vietato dalle regole ed appesantisce la lettura. Uno alla volta, o modifica e integra quello precedente.
                                                    Grazie
                                                    eroyka

                                                    Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                    • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                      Se la pianti di decontestualizzare con lo scopo di denigrare fai un favore all'intelligenza di tutti.

                                                      Rispondevo a questo. O bisogna ogni volta ripetere quello che già tutti sappiamo? Cioè cosa ha bandito la UE.

                                                      Siccome sei un professionista del settore non credo che devo dirti io cosa dice la normativa SUP e quali polimeri sono esclusi. O forse dovrei, non so...
                                                      Leggi qui
                                                      Direttiva SUP in Gazzetta Ufficiale UE

                                                      Capisco che se tu produci plastica hai tutto l'interesse a dire cose a tuo vantaggio ma i produttori di bioplastiche sostenibili esistono
                                                      https://www.novamont.com/mater-bi-le-certificazionil
                                                      Mi dici quali POLIMERI sono stati banditi? e quali ESCLUSI?

                                                      il MaterB è sostenibile...poi bisogna dichiarare cosa significa sostenibile e dunque ti chiedo:
                                                      - dichiaraci la % di polimero FOSSILE che contiene, grazie
                                                      - dichiaraci il LCA della parte agricola che contiene e facci un un parallelo con un piatto in PS o PP.
                                                      Si accettano solo valori dichiarati dal produttore o LCA Certificati terze parti.
                                                      Metto il cronometro..
                                                      Perche se dici che è compostabile in impianto industriale aerobico ok..ma scordati che di:
                                                      - compostarlo in un impianto moderno che tratta umido per fare biometano
                                                      - che si composti abbandonato in campo
                                                      - che si composti in acqua marina
                                                      - poi devi spiegare a Bright che la parte FOSSILE che resta dopo compostaggio insutriale eche va al campo , non entra nella sua dieta..pare che si nutra quasi solo di plastica ormai..

                                                      vedo che hai gusti "strani" uìin fatto di polimeri..ma se ti piace Novamont..ottimo..piaceva molto anche a Renzi, pare..
                                                      Avevo inteso che eri un po contro la Multinazionali..ora invece sei SPONSOR DI ENI...poche idee ma confuse..conosco il soggetto..

                                                      Di certo inquina un flusso di PET o PP che deriva da raccolta differenziata, e la separazione è spesso difficile fra polimero e polimero..dunque complica la vita all'Economia Circolare.
                                                      Utile..bah..forse si..esempio cialde caffe che non si aprono e svuotano..cotton fico (a no,sono banditi, dimenticali anche in MaterB) e shopper (dove io ad esempio trovo piu pratico usare quelle in PP multiuso..durano anni e anni..le mie le ho da altre 5..sono fatte di PP riciclato e dunque vera ec. circolare, senza fardello agricolo..de gustibus)
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      • Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                        Non sempre le cose sono come appaiono...
                                                        "Il 57 per cento dei rifiuti di plastica sulla costa di Tarragona sono fibre di abbigliamento provenienti dalle lavatrici"
                                                        "Questo è uno dei risultati principali di uno studio, presentato recentemente ad un congresso a Helsinki, condotto dagli studiosi del gruppo di ricerca di URV Tecnatox. I ricercatori non si riferiscono esclusivamente ai rifiuti di plastica che possono essere visti galleggiare sull'acqua o essere trasportati dalle onde. Ciò che più li preoccupa è la presenza di rifiuti di plastica microscopici che non possono essere visti ad occhio nudo ma che possono avere un impatto sulla salute umana.
                                                        Lo studio di queste particelle e dei loro effetti è l'obiettivo principale dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'URV e del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare. "

                                                        More than half of the plastic waste on the Tarragona coast consists of clothing fibres from washing machines – URV Activ@

                                                        questo è l'apporccio giusto..prima MISURARE..poi INDAGARE..poi TESTARE LA SOLUZIONE
                                                        Mi si dice (ma non ho contezza) che non esista cotone per tutti...se cosi fosse, penso che fare indumenti con fibre plastiche solubili (usa e getta), tipo PHB o cellulosa, sara una possibile strada..il problema è che se piove resti nudo..ma ok, quel giorno metti il cotone o la lana.
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          Esistono alternative non troppo costose: canapa, lana, cippato...
                                                          Io uso paglia e non conosco"erbacce" ne irrigazione. Circa 300€/anno x ettaro di investimento e a fine stagione la paglia diventa pure sostanza organica che arricchisce il terreno.

                                                          Esistono lana, cotone, lino, canapa da sempre. La soluzione è banale. Basta poco, che ce vo'?
                                                          benissimo...avvisa tutti i fessi dei tui coleghi che buttano soldi e lavoro per nulla..che tu hai la soluzione..che ce vo? chi te lo vieta?
                                                          non è che lo usano perche non è vietato..lo usano perche forse ha da un buon risultato in relazione a quanto costa...immagino eh...perche noi della plastica sia, bravi, si sa...ma far credere che paciamare in PE sia figo come comprare una Porche, non so se ci siamo gia riusciti
                                                          Tuttavia la bottiglia in pet con la paglia ..ancora non si fa...ma magari tu ..col tempo (e la paglia) fai maturare la nespola
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                            Mi dici quali POLIMERI sono stati banditi? e quali ESCLUSI?
                                                            L'articolo l'hai letto?
                                                            Vediamo il punto 11 nella premessa della direttiva SUP

                                                            (11)

                                                            I prodotti di plastica monouso possono essere fabbricati a partire da un’ampia gamma di materie plastiche. La plastica è di solito definita come un polimero cui possono essere stati aggiunti additivi. Questa definizione comprenderebbe tuttavia taluni polimeri naturali. I polimeri naturali non modificati, ai sensi della definizione di «sostanze non modificate chimicamente» di cui all’articolo 3, punto 40, del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (13), non dovrebbero essere inclusi nella presente direttiva poiché sono presenti naturalmente nell’ambiente. Pertanto, ai fini della presente direttiva, la definizione di polimero di cui all’articolo 3, punto 5, del regolamento (CE) n. 1907/2006 dovrebbe essere adattata e dovrebbe essere introdotta una definizione distinta. La plastica fabbricata con polimeri naturali modificati o con sostanze di partenza a base organica, fossili o sintetiche non è presente in natura e dovrebbe pertanto rientrare nell’ambito di applicazione della presente direttiva. La definizione adattata di plastica dovrebbe pertanto coprire gli articoli in gomma a base polimerica e la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo. Vernici, inchiostri e adesivi non dovrebbero essere disciplinati dalla presente direttiva e tali materiali polimerici non dovrebbero pertanto rientrare nella definizione

                                                            Ti dice niente?
                                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                            il MaterB è sostenibile...poi bisogna dichiarare cosa significa sostenibile e dunque ti chiedo:
                                                            - dichiaraci la % di polimero FOSSILE che contiene, grazie
                                                            - dichiaraci il LCA della parte agricola che contiene e facci un un parallelo con un piatto in PS o PP.
                                                            Si accettano solo valori dichiarati dal produttore o LCA Certificati terze parti.
                                                            Metto il cronometro..
                                                            Guarda che non è la mia azienda. Chiedi a loro.
                                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                            ma scordati che di:
                                                            - che si composti abbandonato in campo
                                                            - che si composti in acqua marina
                                                            Mai pensato. Questo dovrebbe fare parte della formazione e dell'informazione indispensabile a tutti.
                                                            Vuoi dire che la tua plastica sia migliore nei confronti dell'ambiente?
                                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                            vedo che hai gusti "strani" uìin fatto di polimeri..ma se ti piace Novamont..ottimo..piaceva molto anche a Renzi, pare..
                                                            Avevo inteso che eri un po contro la Multinazionali..ora invece sei SPONSOR DI ENI...poche idee ma confuse..conosco il soggetto..
                                                            Non sono sponsor di nulla e di nessuno. Era un esempio per dimostrare che l'alternativa alla plastica esiste.
                                                            Tu invece le idee le hai molto chiare: viva la plastica perché mi fa vivere bene. Conosco il soggetto...

                                                            Se vuoi cambiamo continente per un altro esempio
                                                            Hemp Plastic - Make a difference, Choose Hemp Bioplastic
                                                            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                              benissimo...avvisa tutti i fessi dei tui coleghi che buttano soldi e lavoro per nulla..che tu hai la soluzione..che ce vo? chi te lo vieta?
                                                              non è che lo usano perche non è vietato..lo usano perche forse ha da un buon risultato in relazione a quanto costa...immagino eh...perche noi della plastica sia, bravi, si sa...ma far credere che paciamare in PE sia figo come comprare una Porche, non so se ci siamo gia riusciti
                                                              Tuttavia la bottiglia in pet con la paglia ..ancora non si fa...ma magari tu ..col tempo (e la paglia) fai maturare la nespola
                                                              Questa supercazz*la me la spieghi?
                                                              Anche il finale con bottiglia in paglia. Non mi risulta che si possa pacciamare con le bottiglie di plastica... immagino eh...
                                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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