Nucleare - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Nucleare

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Nucleare

    Nell'86 ci fu il disastro di Chernobyl.
    A questo seguì un referendum in cui gli italiani, di fatto e non di diritto, si sono espressi contro qualunque uso energetico del nucleare e del carbone, condannando il Paese alla dipendenza inquinante del petrolio.
    E' noto che molti italiani preferirebbero sostituire al nucleare tutte le fonti rinnovabili (eolica, biomassa e solare) che potrebbero risolvere molti microproblemi per lo piu' a livello individuale diffuso ma non certo sul piano della grande energia industriale e che, secondo alcuni, sul lungo periodo potrebbero sostituire tutte le altre energie, anche se non mancano voci dissonanti nella comunità scientifica con chi sostiene comunque la necessità, anche in un futuro fatto di energie pulite, di mantenere nicchie di produzione tradizionale, magari proprio nucleare.
    Ma convertire riscaldamenti e sistemi di approvigionamento elettrico per il 30% del fabbisogno, come pretenderebbe la Commissione Europea, sostituendo i tradizionali sistemi con fonti ad emissioni minime o nulle è molto difficile se ci limiteremo all'uso delle energie alternative.

    Insomma, come si potrà convertire il 30% della rete gas e elettrica a biomassa, solare ed eolica in pochi anni, come vuole la Commissione? Dove sono i fondi pubblici per permettere forti incentivi fiscali alla ristrutturazione di condomini e case private?
    Chi lo spiega agli italiani che se spendiamo oggi qualche decina di migliaia di euro per il solare e la biomassa, ma anche per rifare le facciate in modo da preservare il calore all'interno delle case, li recupereremo solo in una decina d'anni, grazie al risparmio energetico? E chi glielo spiega, sempre agli italiani, che lo Stato non ha soldi per aiutarci con forti incentivi fiscali, ma dovremmo farlo lo stesso?

    Non sarebbe più semplice riscoprire il nucleare che, a quanto emissioni, può essere definita energia pulita?! Ricordiamoci che proprio il Giappone puo' permettersi di rientrare nei parametri di Kyoto dato il massiccio uso di energia nucleare (ben 54 reattori per il 60% di energia necessaria).
    Qualcuno dirà che poi bisogna smaltire le scorie, ma non sarebbero le sole che questo mondo produce e che, quindi, deve smaltire. Basterebbe essere ben accorti come i nostri cugini e vicini i quali hanno un sistema poco costoso per lo smaltimento, ricordiamoci anche che un secolo di funzionamento di una centrale nucleare produce tante scori quante se ne possono mettere su un'area di 100 mq in bidoni alti 1 metro.
    Bisognerebbe anche cercare di sfruttare le conoscenze scientifiche per limitare le esternalità negative delle scorie, che non sono da sottovalutare per nulla.
    Non sarebbe più semplice spiegare agli italiani che hanno fatto un grosso errore, quasi 21 anni fa orsono, pensando che Chernobyl fosse la normalità nel nucleare?!
    Perché in realtà è stato un evento straordinario e, forse, con le tecnologie odierne, quasi irripetibile.
    Allora, per chi non dovesse esserne a conoscenza, conviene sintetizzare brevemente cosa avvenne a Chernobyl (testo tratto da Wikipedia):

    Il 25 aprile 1986 era programmato lo spegnimento del reattore numero 4 per normali operazioni di manutenzione. Si approfittò della recente fermata per manutenzione del reattore per eseguire il test sulla capacità delle turbine di generare elettricità sufficiente per alimentare i sistemi di sicurezza (in particolare le pompe dell'acqua refrigerante) nel caso in cui non fossero alimentati dall'esterno. I reattori come quello di Chernobyl hanno due generatori diesel di emergenza, ma non sono attivabili istantaneamente. Quindi si voleva sfruttare il momento d'inerzia residuo nelle turbine ancora in rotazione, ma disconnesse dal reattore, per alimentare le pompe durante l'avvio dei generatori diesel. Il test era già stato condotto su un altro reattore (ma con tutti i sistemi di sicurezza attivi) ed aveva dato esito negativo (cioè l'energia elettrica prodotta dall'inerzia delle turbine era insufficiente ad alimentare le pompe), ma erano state apportate delle migliorie alle turbine, che richiedevano un nuovo test di verifica. La potenza del reattore numero 4 doveva essere ridotta dai normali 3200 MW termici a 1000 MW termici per condurre il test in sicurezza. Tuttavia l'inizio del test fu ritardato di 9 ore, e dopo gli operatori ridussero la potenza troppo rapidamente, raggiungendo una potenza di soli 30 MW termici. Come conseguenza, la concentrazione di xeno-135 aumentò notevolmente (normalmente è consumata dal reattore stesso a potenze più elevate). Sebbene il calo di potenza fosse vicino al massimo ammesso dalle norme di sicurezza si decise di non eseguire lo spegnimento completo, ma di continuare l'esperimento. Inoltre si decise di accelerare l'esperimento facendo risalire la potenza a soli 200 MW termici. Per contrastare l'eccesso di xeno-135 che assorbiva neutroni furono estratte quasi tutte le barre di controllo, ben oltre i limiti delle norme di sicurezza. Seguendo l'esperimento alle 01:05 del 26 aprile le pompe dell'acqua furono alimentate direttamente dalle turbine dei generatori, ma la quantità di acqua immessa superò i limiti di sicurezza. Il flusso di acqua aumentò, e poiché l'acqua assorbe neutroni, alle 01:19 fu necessaria la rimozione delle barre di controllo manuali, portando così il reattore in una situazione molto instabile e pericolosa. La situazione instabile non era riportata in alcun modo sui pannelli di controllo, e nessuno degli operatori in sala controllo era conscio del pericolo.
    Alle 01:23:04 inizia l'esperimento. Viene staccata l'alimentazione alle pompe dell'acqua, che continuano a girare per inerzia. La turbina viene scollegata dal reattore; con il surriscaldamento dell'acqua, i tubi si riempiono di sacche di vapore. Il reattore RBMK ha un coefficiente di vuoto molto positivo e quindi la reazione cresce rapidamente al ridursi della capacità di assorbimento di neutroni da parte dell'acqua di raffreddamento, diventando sempre meno stabile e sempre più pericoloso.

    Alle 01:23:40 gli operatori azionarono il tasto AZ-5 (Rapid Emergency Defense 5) che esegue il cosiddetto “SCRAM”, cioè l'arresto di emergenza del reattore che inserisce tutte le barre di controllo incluse quelle manuali incautamente estratte in precedenza. Non è chiaro se l'azione fu eseguita come misura di emergenza, o semplicemente come normale procedura di spegnimento a conclusione dell'esperimento, dato che il reattore doveva essere spento comunque per la manutenzione programmata. Di solito l'operazione di “SCRAM” viene ordinata a seguito di un rapido ed inatteso aumento di potenza. D'altro canto, Anatoly Dyatlov, capo ingegnere dell'impianto di Chernobyl al tempo dell'incidente scrisse:

    Prima delle 01:23:40 il sistema di controllo centralizzato ... non registrò alcun cambio dei parametri da poter giustificare lo “SCRAM”. La commissione ... raccogliendo ed analizzando una grande quantità di dati, come indicato nel rapporto, non ha determinato il motivo per cui fu ordinato lo “SCRAM”. Non c'era necessità di cercare il motivo. Il reattore veniva semplicemente spento al termine dell'esperimento.[1]

    A causa della lenta velocità del meccanismo di inserimento delle barre di controllo (che richiede 18-20 secondi per il completamento) e dell'estremità (estensori) in grafite che rimpiazza l'acqua di raffreddamento, lo SCRAM causò un rapido aumento della reazione. L'aumento di temperatura deformò i canali delle barre di controllo, al punto che le barre si bloccarono a circa un terzo del loro cammino, e quindi non furono più in grado di arrestare la reazione.

    Alle 01:23:47 la potenza del reattore raggiunse i 30 GW termici, dieci volte la potenza normale. A questo punto le barre di combustibile iniziarono a fondere e la pressione aumentò fino a causare l'esplosione che fece saltare in aria la copertura del reattore, distruggendo gli impianti di raffreddamento. L'alta temperatura del nocciolo incendiò la grafite; l'aria in ingresso dal tetto sfondato funse da comburente.

    Per ridurre i costi l'impianto era stato costruito con un contenimento parziale, e questo ha consentito la dispersione dei contaminanti radioattivi nell'atmosfera. L'incendio contribuì ulteriormente alla diffusione di materiale radioattivo nell'ambiente.

    Ci sono alcune controversie sulla sequenza degli eventi dopo le ore 01:22:30 a causa di alcune incongruenze tra i testimoni oculari e le registrazioni. La versione comunemente accettata è quella descritta sopra. Secondo questa ricostruzione la prima esplosione avvenne intorno alle 01:23:47, sette secondi dopo il comando di SCRAM. Talvolta è stato detto che l'esplosione avvenne prima o immediatamente dopo lo SCRAM (questa era la versione di lavoro della commissione sovietica di studio sull'incidente). Questa distinzione è importante, poiché, se il reattore esplose diversi secondi dopo lo SCRAM, il disastro è da attribuirsi al progetto delle barre di controllo, mentre se l'esplosione è al tempo dello SCRAM la responsabilità principale sarebbe degli operatori. A complicare la ricostruzione alle ore 01:23:39 fu registrato, nell'area di Chernobyl, un debole evento sismico di magnitudo 2,5. Inoltre il tasto di SCRAM fu premuto più di una volta, ma la persona che lo ha fatto materialmente è deceduta due settimane dopo l'incidente per esposizione acuta da radiazione.


    Nessun problema tecnologico, nessun pericolo di degrado della struttura, ma semplicemente - ancora una volta - stupidità umana.
    Fu comprensibile la reazione dei nostri concittadini contro il nucleare, ma oggi è superata e, forse, a conoscere bene quel che era successo lo era anche vent'anni fa.

    Ripeto la domanda:

    Nucleare, perche' no?


    MetS


  • #2
    forse sottovaluti molto il problema di chernobyl...pui chiedere a qualsiasi oncologo o endocrinologo che ti dira che il pauroso incremento delel disfunzioni della tiroide e dei relativi tumori che si sta registrando qua in italia (come in tutte le zone sorvolate dalla nube) con molta porbabilita e dovuta all'esposizione della nube dell'86.
    nessun dato certo e' vero non ci sono prove certe ,ma e' anche vero che una dose minima di radiazioni non ha effetti letali istantanei ma provoca un danno continuato nel tempo.
    per quanto riguarda la tecnologia ti do ragione , ma ogni sistema e portato all'osura e un sistema non mantenuto in salute prima o poi provoca problemi.
    quello del referendum e dell'incidente fu una grande fortuna per noi ....prova a immaginare se chernobyl non fosse mai capitata e se ora ci trovassimo con questo stato corrotto a gestire centrali nucleari e scorie tossiche ,invece di termovalorizzatori e centrali a petrolio.(e comunque tu stesso hai semre affermato che lanostra bolletta e' cara perche l'energia la importiamo in grande percentuale).

    io rispondo all'ultima domanda con una domanda...perche' cominciare a costruire una centrale nuke tradizionale che sara' pronta solo fra dieci anni ...quando forse entro pochi anni saranno testate e rodate le centrali tokamak ad emissioni zero?

    mets ricorda che spesso hai la tendenza a ragionare nel tutto e subito , senza pensare a conseguenze in tempi futuri (anche quando noi non ci saremo piu per vecchiaia sopraggiunta...fortuna avendo ).
    una centrale nukleare classica provoca scorie...in un post hai affermato che il prezzo per il oro smaltimento e' asiguo e allora io chiedo perche' l'america avanguardia in questo settore ha usato quelle come la bosnia (40 tonnellate) nella regione del golfo (250 tonnellate) e in afganistan (340) per scaricare l'uranio impoverito?

    p.s. sembra che anche questo modo di smaltire le scorie <img src="> sia abbastanza deleterio secondo alcuni ricercatori dato che le molcore vaporizzate a 3000 gradi dei proiettili e dalle bombe rimangono in atmosfera fino a due anni ...e hano il tempo per gierae il globo.

    quel che io affermo e: si nucleare si puo fare (sopratutto per il rifornimento energetico industriale) ma sarebeb meglio il sistema usato da alcuni comuni (in continua crescita ) ossia la produzione propia di energia da fonti rinnovabili ...riuscendo a raggiungere anch eil 100% della richiesta (vendnendo e comprando da privato a privato.

    Commenta


    • #3
      CITAZIONE (Tianos @ 30/1/2007, 13:55)
      forse sottovaluti molto il problema di chernobyl...pui chiedere a qualsiasi oncologo o endocrinologo che ti dira che il pauroso incremento delel disfunzioni della tiroide e dei relativi tumori che si sta registrando qua in italia (come in tutte le zone sorvolate dalla nube) con molta porbabilita e dovuta all'esposizione della nube dell'86.

      Scusa Tianos, ma le cose non stanno proprio così. Non è per fare le pulci in ogni dove, ma non è vero che c'è aumento di tumori alla tiroide. Perlomeno non c'è alcun aumento della mortalità, anzi c'è una discesa. E' vero che negli ultimi decenni sono aumentate le diagnosi di tumore alla tiroide, ma Chernobyl non c'entra una fava. E' semplicemente l'effetto del miglioramento enorme delle tenciche di diagnosi e terapia. (http://www.partecipasalute.it/rubrica-3/rubrica050.php).
      Questo per quanto riguarda l'Italia. In Ucraina invece c'è stato un forte aumento dei tumori tiroidei nei bambini (indice quasi quadruplicato). E questo è effettivamente dovuto senza ombra di dubbio allo iodio radioattivo sparso dalla centrale, ma a distanza non c'è stato alcun aumento e anche in termini assoluti i casi sono qualche decina. Si tratta di un tumore curabile con 90% di guarigione (non che questo sia un "chissenefrega allora" sia chiaro, solo per completezza).
      Idem per l'uranio impoverito. La leggenda degli Americani che si "liberano" delle scorie nucleari spargendoli sulla testa dei nemici non è vera. E' affascinante ammetto, ma non è vera. L'uranio impoverito non è una scoria, è ciò che resta quando si arricchisce l'uranio per fare le barre di combustibile. E' verissimo che mantiene una minima pericolosità (come altri metalli leggermente radioattivi del resto) ma gli americani lo usano per l'enorme efficacia meccanica dei proiettili. Se poi, come si è ipotizzato, c'è anche qualche effetto tipo fusione fredda.. lo ritengo anche plausibile. Ma certo gli americani non lo usano per eliminare il problema delle scorie (potrebbero fare proiettili ben più mortali con le scorie vere se volessero :P ).

      Comunque concordo che la strada della microproduzione diffusa è molto interessante e va seguita con coraggio. Il nucleare non lo vedo come mostro da esorcizzare, ma se ne può fare a meno (per ora almeno <img src="> ).
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

      Commenta


      • #4
        Chernobyl...
        Bisogna innanzitutto tenere conto della politica della vecchia Unione Sovietica, un malefico sistema conmtrollato al 100% dai militari.
        Quando i militari comandano le risorse del paese finiscono quasi tutte in armamenti e nel frattempo la gente "civile" fa la fame.
        La fame genera malcontento e quindi la gente avrebbe voluto fuggire da quel sistema malsano, i tentativi di fuga richede l'assunzione di eserciti immensi nelle file della polizia segreta, tutti stipendi da pagere quindi aumento delle tasse.
        Ma aumentando le tasse aumenta il malcontento, ma aumentando il malcontento aumentano i rischi di fuga o di intolleranza verso il regime, quindi assunzione di altro personale inutile per controllare la gente.
        Lo spauracchio ridicolo di metà popolazione che controllava l'altra metà.
        Il tutto perchè qualche dirigente del Cremlino doveva fare la gara di armamenti con gli americani.
        Solo nella vecchia Russia era possibile cretinate di quel tipo, prima o poi sistema doveva collassare ed infatti è collassato, quindi buttare giù il muro di Berlino.
        Poco tempo prima di collassare i lavori di manutenzione vengono fatti sul risparmio, anzi non vengono affatto eseguiti perchè non ci sono soldi, quindi il disastro di Cernobil.
        Per causa di un vecchio regime totalitario sbagliato ci sono ripercussioni anche in europa dove nessuno vuole fare le centrali nucleari, (pardon! ho detto il falso), tutti le fanno tranne l'Italia.
        Facendo la centrale con il sistema di Rubbia non è assolutamente possibile che possa succedere qualcosa di brutto, questo perchè l'eccesso di calore interromperebbe il flusso dei protoni e quindi si ferma tutto.
        Se anche fosse che il termostato non agisce perchè è guasto (eventualità quasi impossibile), succederebbe che la caloria in eccesso farebbe sciogliere l'iniettore di protoni, e siccome il funzionamento dipende proprio da quest'ultimo, tutto si fermerebbe per motivi di forza fisica.
        ------
        Nel vecchio sistema di Cernobil era tutta un'altra cosa: la massa critica era sempre in bilico per essere oltrepassata oltre un certo limite, limite che se veniva superato poi non c'era più rimedio.

        Commenta


        • #5
          CITAZIONE (BrightingEyes @ 30/1/2007, 19:26)
          CITAZIONE (Tianos @ 30/1/2007, 13:55)
          forse sottovaluti molto il problema di chernobyl...pui chiedere a qualsiasi oncologo o endocrinologo che ti dira che il pauroso incremento delel disfunzioni della tiroide e dei relativi tumori che si sta registrando qua in italia (come in tutte le zone sorvolate dalla nube) con molta porbabilita e dovuta all'esposizione della nube dell'86.

          Scusa Tianos, ma le cose non stanno proprio così. Non è per fare le pulci in ogni dove, ma non è vero che c'è aumento di tumori alla tiroide. Perlomeno non c'è alcun aumento della mortalità, anzi c'è una discesa. E' vero che negli ultimi decenni sono aumentate le diagnosi di tumore alla tiroide, ma Chernobyl non c'entra una fava. E' semplicemente l'effetto del miglioramento enorme delle tenciche di diagnosi e terapia. (http://www.partecipasalute.it/rubrica-3/rubrica050.php).
          Questo per quanto riguarda l'Italia. In Ucraina invece c'è stato un forte aumento dei tumori tiroidei nei bambini (indice quasi quadruplicato). E questo è effettivamente dovuto senza ombra di dubbio allo iodio radioattivo sparso dalla centrale, ma a distanza non c'è stato alcun aumento e anche in termini assoluti i casi sono qualche decina. Si tratta di un tumore curabile con 90% di guarigione (non che questo sia un "chissenefrega allora" sia chiaro, solo per completezza).
          Idem per l'uranio impoverito. La leggenda degli Americani che si "liberano" delle scorie nucleari spargendoli sulla testa dei nemici non è vera. E' affascinante ammetto, ma non è vera. L'uranio impoverito non è una scoria, è ciò che resta quando si arricchisce l'uranio per fare le barre di combustibile. E' verissimo che mantiene una minima pericolosità (come altri metalli leggermente radioattivi del resto) ma gli americani lo usano per l'enorme efficacia meccanica dei proiettili. Se poi, come si è ipotizzato, c'è anche qualche effetto tipo fusione fredda.. lo ritengo anche plausibile. Ma certo gli americani non lo usano per eliminare il problema delle scorie (potrebbero fare proiettili ben più mortali con le scorie vere se volessero :P ).

          Comunque concordo che la strada della microproduzione diffusa è molto interessante e va seguita con coraggio. Il nucleare non lo vedo come mostro da esorcizzare, ma se ne può fare a meno (per ora almeno <img src="> ).

          io ho ascoltato medici che hanno dato la loro opinione spassionata (come ho detto non ci sono prove) tu hai riportato le fonti ufficiali ...ma potresti metterci la mano sul fuoco che una delle due e falsa al 100%.
          io non ho detto poi che e' aumentata la mortalita da tumore alla tiroide (chiedo scusa se ho scritto cosi male da tenere aperte varie interpretazioni ma non mi sembra) ho detto che e' aumentata l'incidenza....quello che dici riguardo il miglioramento delle tecniche di diagnosi e un paradossio in termini ...o dici che di tumore alla tiroide si guarisce da soli ? se hai un tumore in 20 anni lo scoprono sia che siano migliorate o peggiorate...la mortalita (poi questa e un ipotesi solo per avvallare la mia tesi sia ben chiaro ) puo essere diminuito propio per la maggiore incidenza che ha costretto a una piu intensa diagnosi...p.s. oltretutto non ho parlato solo di tumori ma di tutte le alterazioni della tiroide...comuque prova a seguire quello che ho detto (ossia chiedere un perere ufficioso , solo per esperimento) .

          per i proiettili ad uranio impoverito ...vero, l'effetto meccanico dell'uranio e sicuramente migliore (massa uguale ad energia) ma ti pare che in piu di dieci anni di guerre in cui sono stati versate tonnellate di uranio e hai subito 10 volte tanto in perdite (e sopratutto ) in malati , per l'esposizione dello sprite da impatto dell'uranio impoverito continui a imperversare, se non hai un tornaconto? ....allora se non e' vero l'una e vera l'altra ossia che l'america e peggio dei nazisti e degli stalinisti dato che per ammazzare gli altri consapevolmente ammazza pure i propi(forse anche peggio dei nazisti guardando bene)

          mi sa che ti sei un po arrampicato sugli specchi stavolta <img src=">

          per rispondere a stranger...meglio informarsi .
          chernobyl non e' esplosa per poca manutenzione e' esplosa per il pazzoide che la controllava....il giorno dell'eplosione infatti "l'amministratore"(lo chiamo cosi ,perche' non trovo il termine adatto) forzò i blocchi della centrale e disattivo i sistemi di sicurezza per sperimentare a quanto potesse arrivare l'efficenza della centrale (chissa forse gli ordini erano arrivati da piu in alto , un po come nella faccenda del vayont) una volta superato il punto critico il pazzoide provò a reinserire i sistemi di sicurezza, ma tutto il nocciolo era gia fuori controllo provocando quello che ha provocato.
          come ho detto la tecnologia c'e' ma bisogna vedere chi la amministra ...e se vuoi andare sulla fiducia...bhe le centrali le lascio fare piu volentieri ai francesi che a noi italiani.(ricordo nuovamente vayont....ma ti pare costruire una diga a valle di un monte che si chiama toc che nel dialetto del luogo significa frana?! <img src="> )

          Edited by Tianos - 31/1/2007, 00:15

          Commenta


          • #6
            CITAZIONE
            costruire una diga a valle di un monte che si chiama toc che in dialetto valdostano significa frana?

            valdostano?!?!? il vajont?!?!?

            Commenta


            • #7
              sorry bellunese o veneto ...se vuoi far eil pelo geografico ^^ erreore di postaggio rapido,comunque nel dialetto del luogo :P

              Commenta


              • #8
                Ma si puo' confrontare la quella centrale con quelle europee ?
                A me pare proprio di no.
                Piu' che una centrale mi e' sempre sembrato un rottame.

                In russia, benche' ci fossero le conoscenze tecniche buone (io ci sono stato per lavoro) mi sembra che il problema fosse economico : le cose venivano realizzate ai minimi termini, e la sicurezza era un "optional" riservato ai paesi ricchi.

                Il reattore era dentro una sorta di capannone di lamiera, niente a che vedere con i fabbricati in cemento armato, come quello ad esempio di Caorso.

                Commenta


                • #9
                  un reattore a vuoto positivo è intrinsecamente insicuro, una progettazione sbagliata porta al bloccaggio delle barre di moderazione a metà della discesa, la mancanza di un vessel in acciaio cun due metri di cemento baritico intorno porta alla diffusione dei materiali radioattivi in tutta europa...... ce ne sarebbe, da discutere...
                  Le nostre centrali (quelle anziane, intendo) erano in linea con lo stato dell'arte secondo i canoni dell'AIEA, oggi poi si potrebbero costruire centrali anche più sicure.

                  Commenta


                  • #10
                    CITAZIONE (Tianos @ 30/1/2007, 22:34)
                    mi sa che ti sei un po arrampicato sugli specchi stavolta <img src=">

                    Ma no, assolutamente! <img src=">

                    Tu citi dei dati sul tumore della tiroide che sono perfettamente spiegabili e spiegati a livello ufficiale. Addirittura (e se ne parla nel link) la polemica, del tutto medica, è che nonostante un forte aumento dele diagnosi e degli interventi chirurgici la bassa mortalità del tumore è variata pochissimo, ciò che fa ritenere che la mggior parte degli interventi fosse superflua e dovuta soltanto all'aumento esponenziale della precisione della diagnosi. Come è ampiamente risaputo e provato è corretto dire che lo iodio radioattivo di Cernobyl ha amentato di molto (circa quattro volte il tasso atteso) l'incidenza del tumore alla tiroide nei bambini, ma questo è vero solo in un raggio intorno alla centrale, ampio ma che certo non arriva all'Italia.
                    Questo non significa che allora il nucleare è innocuo echissenefrega dei rischi. Significa solo che non è corretto affermare che ora in Italia c'è un enorme aumento dei tumori legato alle radiazioni di Chernobyl. E' solo questione di precisione, se vuoi informare non puoi farlo sfruttando l'ignoranza (normale e giustificata, non è che dobbiamo tutti studiare epidemiologia e statistica medica eh!) della gente.

                    Anche per l'uranio impoverito dobbiamo capirci. Non sto dicendo che è innocuo e che gli americani fan benissimo a spargerlo su mezzo mondo. Però non puoi usarlo come spiegazione strumentale al problema delle scorie. Non so se veramente viene impiegato perchè ha anche effetti di lento avvelenamento o qualche effetto termonucleare ancora top secret o altro. Certo non viene usato perchè farebbe parte delle scorie delle centrali che gli mericani non sanno come smaltire e quindi lo spargono in giro. Questo non è vero. Perchè non è una scoria. Semplice. <img src=">
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                    Commenta

                    Attendi un attimo...
                    X