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Il tungsteno come vettore energetico

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  • Il tungsteno come vettore energetico

    Il tungsteno puro non si trova in natura, ma è possibile travare la wolframite che è un insieme di minerali che contengono ossidi ti tungsteno legati ad altri elementi.<br><br>In natura il tungsteno esiste ma è ossidato.<br><br>Esistono impianti metallurgici appositi per estrarre l&#39;ossigeno dall&#39;ossido di tungsteno e produrre quindi il tungsteno puro.<br>Ovviamente: per estrarre l&#39;ossigeno dall&#39;ossido occorre compiere un lavoro non indifferente, per capire il lavoro che si dovrebbe compiere è possibile fare una <b>analogia</b> con l&#39;acqua nella quale vogliamo estrarre l&#39;ossigeno e ricavare idrogeno puro, bisogna compiere un lavoro e nel caso dell&#39;elettrolisi questo lavoro è molto grande.<br><br>E&#39; possibile rubare energia a quella azienda che aveva prodotto il tungsteno, facendo il processo chimico inverso che aveva fatto l&#39;azienda, quindi possiamo ricavare energia sotto forma di calore semplicemente ossidando il tungsteno.<br>Però l&#39;ossidazione del tungsteno è molto lenta, occorre un catalizzatore che ne acceleri il processo, oppure occorre un processo fisico.<br>E&#39; possibile accelerare l&#39;ossidazione del tungsteno scaldandolo fino a 3000 gradi celsius mediante per esempio l&#39;effetto joule, cioè facciamo passare un forte corrente elettrica nel tungsteno, questo riscalda fino a raggiungere i 3000 gradi, occorre anche la presenza di ossigeno quindi il tungsteno incandescente deve essere immerso nell&#39;aria o nell&#39;acqua.<br>Raggiungendo i 3000 gradi succede che l&#39;ossidazione diventa veloce, e diventando veloce emette maggiore calore.<br>Quindi abbiamo nel tungsteno 2 fonti di calore: il calore per effetto joule e il calore causato dalla rapida ossidazione.<br>Il calore causato dall&#39;ossidazione permette di raggiungere in un tempo minore la temperatura di incandescenza, questo mi permette di diminuire la corrente quindi mi permette di diminuire l&#39;effetto joule.<br><br><br>Dopo che le scorie di tungsteno sono completamente ossidate, io potrei recuperare di nuovo il tungsteno puro, ma dovrei eseguire lo stesso procedimento che esegue l&#39;azienda che lo produce.<br><br>Teoricamente, il tungsteno può essere ossidato e deossidato innumerevoli volte, quindi il tungsteno mi permette di accumulare energia e quindi è un vettore a tutti gli effetti.<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b784c411f24bcb83b107e03f2b56410a.gif" alt="">

  • #2
    1) Perché proprio il tungsteno<br>2) L&#39;energia richiesta per l&#39;ossidazione è maggiore di quella rilasciata<br>3) Il tungsteno è abbastanza raro in natura e costa molto

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    • #3
      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left"><span style="font-size:14pt;line-height:100%">Perchè proprio il tungsteno ?</span></div></div><br>Mah...<br>a dire la verit&agrave; io non sono tanto esperto di tungsteno.<br><br><br>Prova a domandare a quelle persone che frequentano questa sezione.<br><a href="?t=10582779" target="_blank"><span style="color:blue">link sezione</span></a><br><br>Loro sicuro sanno risponderti perchè fanno prove sperimentali tutti i giorni e spendono soldi a comprare barre di tungsteno.<br><br><br><br><br>.

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      • #4
        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (stranger @ 21/11/2007, 15:55)</div><div id="quote" align="left">Il tungsteno puro non si trova in natura, ma è possibile travare la wolframite che è un insieme di minerali che contengono ossidi ti tungsteno legati ad altri elementi.<br><br>In natura il tungsteno esiste ma è ossidato.<br><br>Esistono impianti metallurgici appositi per estrarre l&#39;ossigeno dall&#39;ossido di tungsteno e produrre quindi il tungsteno puro.<br>Ovviamente: per estrarre l&#39;ossigeno dall&#39;ossido occorre compiere un lavoro non indifferente, per capire il lavoro che si dovrebbe compiere è possibile fare una <b>analogia</b> con l&#39;acqua nella quale vogliamo estrarre l&#39;ossigeno e ricavare idrogeno puro, bisogna compiere un lavoro e nel caso dell&#39;elettrolisi questo lavoro è molto grande.<br><br>E&#39; possibile rubare energia a quella azienda che aveva prodotto il tungsteno, facendo il processo chimico inverso che aveva fatto l&#39;azienda, quindi possiamo ricavare energia sotto forma di calore semplicemente ossidando il tungsteno.<br>Però l&#39;ossidazione del tungsteno è molto lenta, occorre un catalizzatore che ne acceleri il processo, oppure occorre un processo fisico.<br>E&#39; possibile accelerare l&#39;ossidazione del tungsteno scaldandolo fino a 3000 gradi celsius mediante per esempio l&#39;effetto joule, cioè facciamo passare un forte corrente elettrica nel tungsteno, questo riscalda fino a raggiungere i 3000 gradi, occorre anche la presenza di ossigeno quindi il tungsteno incandescente deve essere immerso nell&#39;aria o nell&#39;acqua.<br>Raggiungendo i 3000 gradi succede che l&#39;ossidazione diventa veloce, e diventando veloce emette maggiore calore.<br>Quindi abbiamo nel tungsteno 2 fonti di calore: il calore per effetto joule e il calore causato dalla rapida ossidazione.<br>Il calore causato dall&#39;ossidazione permette di raggiungere in un tempo minore la temperatura di incandescenza, questo mi permette di diminuire la corrente quindi mi permette di diminuire l&#39;effetto joule.<br><br><br>Dopo che le scorie di tungsteno sono completamente ossidate, io potrei recuperare di nuovo il tungsteno puro, ma dovrei eseguire lo stesso procedimento che esegue l&#39;azienda che lo produce.<br><br>Teoricamente, il tungsteno può essere ossidato e deossidato innumerevoli volte, quindi il tungsteno mi permette di accumulare energia e quindi è un vettore a tutti gli effetti.<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8e074beb83cd09dfde22066b52457dbe.gif" alt=""></div></div><br>certo possiamo recuperare parte dell&#39; energia che l&#39; industria ha speso per deossidare il tungsteno ossidandolo (volgarmente &quot;bruciandolo&quot; ) ( anche se noi poi paghiamo il prezzo all&#39;&#39; enel.. ed il prezzo del fiammifero è abbastanza alto..<br> il calore dell&#39; ossidazione del tungsteno si somma a quello dell&#39; effetto joule e questo aumenta la sua emissione di elettroni che vanno a scontrarsi con i gli ioni h+ (protoni) nella nostra celletta elettrolitica(scusa vado fuori tema..<br>Non solo ma l&#39; ossdo dovrebbe diminuire anche la corrente circolante perchè fa da dielettrico<br>una volta ossidato dobbiamo spendere energia per ottenere il tungsteno puro che noi avevamo quando lo abbiamo acquistato ..sempre con le perdite immancabili<br>Si teoricamente hai ragione il tungsteno è un vettore energetico come tutti gli elementi che si ossidano<br>però nel nostro caso il catalizzatore è poco conveniente...<br>Nei nostri vasetti vi è un eccesso di energia misurato da me e da altri che non si spiega con l&#39; effetto joule e con l&#39; ossidazione ma probabilmente questi fenomeni aiutano<br>ciao

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (stranger @ 21/11/2007, 19:15)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left"><span style="font-size:14pt;line-height:100%">Perchè proprio il tungsteno ?</span></div></div><br>Mah...<br>a dire la verit&agrave; io non sono tanto esperto di tungsteno.<br><br><br>Prova a domandare a quelle persone che frequentano questa sezione.<br><a href="?t=10582779" target="_blank"><span style="color:blue">link sezione</span></a><br><br>Loro sicuro sanno risponderti perchè fanno prove sperimentali tutti i giorni e spendono soldi a comprare barre di tungsteno.<br><br><br><br><br>.</div></div><br>secondo te cosa avviene quando protoni ed elettroni si prendono a capocciate??

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          • #6
            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (randagio73 @ 21/11/2007, 20:11)</div><div id="quote" align="left">secondo te cosa avviene quando protoni ed elettroni si prendono a capocciate??</div></div><br>Difficile dire...<br>Io credo che non si prendono neanche a capocciate, nonostante la diversa carica...<br><br>Il neutrone è più pesante del protone ed eletrone messi insieme, per cui la collisone p+e deve essere abbastanza energetica da fare quandrare i conti, altrimenti rimangono separati.<br>Non è la diversa carica elettrica a tenerli separati, ma è la legge della conservazione dell&#39;energia.<br><br><table border=1><tr><td>massa del protone</td><td>938272310,00 ev</td></tr><tr><td>massa dell&#39;elettrone</td><td align=right>510999,06 ev</td></tr><tr><td>massa del neutrone</td><td>939565630,00 ev</td></tr><tr><td>p+e</td><td>938783309,06 ev</td></tr><tr><td>n-(p+e)</td><td>782320,94 ev</td></tr></table><br><br>780 Kev sono tanti, non credo che in una banale cella elettrolitica si possa fare.<br><br>Forse con un acceleratore da tavolo da 2,5 Mev...<br><br><br><br><br><br>.

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            • #7
              dera genco,<br><br><br>proverò a rispondere a alcuni dubbi...<br><br>1-perchèil W?o tungsteno....<br><br>penso ti riferisca alle prove di ff che abbiamo postato nella sezione ff....<br><br>beh, ti devo dire che i fenomeni di ff avvengono con tanti altri tipi di elettrodo...<br>abbiamo provato di tutto,,,titanio,ferro, nikel, rame,alluminio...acciaio... leghe varie...<br>e con tutti i metalli si ottiene sempre lo strano plasma, o glow plasma...<br><br>abbiamo provato pure non metalli, e con ad es ... grafite o silicio abbiamo sempre questo strano fenomeno....<br>basta che conducano....<br>raggiunti limiti vari di saturazione della soluzione, e voltaggi attorno ai 250 V , fino al max di 330 V che raggiunge il variac di remond...<br>sempre si accende rapidamente il plasma, a normali temperature ambienti....<br><br>ora il tung ci permette di effettuare esperimenti più controllabili, più lunghi nel tempo,<br>e ci permette osservazioni più precise dei comportamenti della soluzione...<br>gli altri hanno delle distruzioni così violente e rapide da non permetterci facili misure...<br>quindi in realt&agrave; non possiamo neanche dire se ad es il ferro, ha cop maggiori che il tung...<br><br>la maggior controllabilit&agrave; delle reazioni, ci ha permesso di effettuare misure migliori anche nelle trasmutazioni.....<br><br>è solo questo il motivo.....non per rese energetiche migliori che non conosciamo sinceramente...<br>forse qualcuno pensa di utilizzare la ff come scaldabagno...in questo caso il W è quello che semplicemente ha maggiori resistenze all&#39;usura...<br>2--elettroni e protoni...<br>beh, per far collidere neutroni e protoni,occorrono molti Gev....ottenibili in LHC ad es...<br>e nel caso di collisioni-fusioni...<br>beh, abbiamo bellissimi jet di mesoni vari....rarissimo che ,per reazioni secondarie si produca un neutrone.....<br>per produrre neutroni ,dalla cattura di un elettrone,...<br>beh...dobbiamo andare nelle stelle di neutroni...<br>dove ,per enormi compressioni gravitazionali, siamo sempre a moltissimi Gev...<br>un elettrone può essere catturato da un protone presente in un nucleo a peso atomico elevato...oltre il ferro....<br>e trasformarsi in neutrone, con trasmutazioni varie.....<br>quindi i 780 Kev ipotizzati, che fra l&#39;altro non esistono neppure nella ff, non sono neppure minimamente sufficienti per indurre<br>questo tipo di reazione....<br><br><br><br>

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