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Le pile alkaline diventano ricaricabili!

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  • Le pile alkaline diventano ricaricabili!

    Si annuncia una piccola rivoluzione per il mondo delle "pile" (o meglio batterie) con vantaggi per l'ambiente.

    È disponibile sul mercato ReVita, una nuova linea di caricabatterie in grado di rigenerare e ricaricare anche le normali batterie alkaline stilo e ministilo "usa e getta" da 1.5V, il che potrebbe avere conseguenze sulla filiera produttiva e sul mercato con una possibile riduzione dell'impatto ambientale, poiché le pile esauste (che devono essere conferite negli apposi contenitori di raccolta e poi avviate a riciclo) contengono sempre metalli pesanti e mercurio.


    A differenza dei comuni caricabatterie, ReVita dispone di una circuiteria molto complessa divisa in quattro sezioni. Ogni batteria è caricata individualmente ed ogni circuito è controllato da un apposito microprocessore il quale verifica la temperatura e la tensione durante tutto il ciclo di carica, garantendo efficacia e sicurezza di utilizzo.


    La linea ReVita è composta attualmente da 3 modelli: il modello RV1, di rete 220V, con spazio per ricaricare contemporaneamente fino a 4 batterie, il modello RV2 sempre a 4 spazi ed alimentabile direttamente da una porta mini USB, o dall'alimentatore di uno smartphone mini USB, ed il modello più compatto RV3, anch'esso USB, con scomparti per due sole batterie.


    Ogni caricabatterie permette di ricaricare (per alcune volte) anche una sola batteria alla volta oppure batterie diverse anche di differenti produttori e ricarica anche le batterie ricaricabili da 1.2 V NiMh o NiCd. La tecnologia alla base di ReVita è coperta da brevetti internazionali già attribuiti in USA, Cina, Giappone, Taiwan, Germania, Australia, Germania ed Italia, e sono già state presentate le domande di registrazione di brevetto in molti altri importanti mercati mondiali.

    Seguire attentamente i consigli del produttore: Rigenera e Ricarica tutti i tipi di batterie

    Tratto da Greenreport
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    prove..

    La notizia mi piace un sacco..
    la spesa non é nemmeno esagerata pero' prima di spenderci 37 euro (tra oggetto e spedizione), mi piacerebbe che qualche utente che avesse provato effettivamente il prodotto, ne desse una recensione... non vorrei fosse il solito prodotto "molto pubblicizzato e poi scadente"..

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    • #3
      Molto interessante, concordo con silvolivi, anche il prezzo non sarebbe male (ovviamente a patto che funzioni).... il vecchio trucco del booster da automobile ha finalmente trovato una sua applicazione concreta e sicura.... aspetto fiducioso
      Domotica: schemi e collegamenti
      e-book Domotica come fare per... guida rapida

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      • #4
        Scusate, non per criticare, ma se questo carica batteria, può caricare alcune volte le normali pile usa e getta, non conviene direttamente usare delle batterie ricaricabili?
        Io utilizzo solo quelle a casa per ogni cosa, è vero che costano un po' di più, ma le carico quante volte voglio.
        Se si fanno i conti di quanto costa un plico di batterie ricaricabili, e quanto costa un plico di pile normali, più questo caricabatterie di nuova generazione, credo che conviene utilizzare le normali batterie no?
        49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
        50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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        • #5
          io sto usando delle batterie ricaricabili (tipo x i telecomandi della wii) ma ho visto una scarsa resa cmq a meno di un anno dall'acquisto.. ed altre che ne ho prese in passato x i treni lego, una volta caricate si esauriscono molto rapidamente

          me ne vado x un idea (prezzi di ebay - escluse spedizioni - ricerca con prezzo + spedizione INFERIORE):
          4 batterie monouso 1,20 euro
          1 batteria ricaricabile 1,50 euro (4x 1,50 = 6 euro)

          già usando SOLO 2 VOLTE le batterie monouso il risparmio si dovrebbe vedere (1,20 euro a fronte di 2,40 euro x 2 pacchetti, o comunque a fronte di 6 euro x un pacchetto da 4 ricaricabili)

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          • #6
            Mah, non vorrei sembrarvi pessimista, ma... la ricarica delle alcaline non e' una novita'. C'e' stato un periodo in cui si vedevano fior di ricaricatori... sono praticamente scomparsi e non certo per le pressioni degli alieni; semplicemente, funzionano "poco".
            Mi spiego: con una ricarica ben controllata (impulsiva e controllata in corrente e temperatura, sisammai che la pila sbraghi e sporchi) un'alcalina mostra una "certa" reversibilita'. Non mi ricordo quanto, ma non aspettiamoci granche'. Facciamo il 30% per non so quante volte, mi pare di capire "qualche volta".
            Non fa schifo, specie per chi consuma le pile come caramelle... ma chi si fosse organizzato con ricaricabili (prego di NON tirarmi fuori la fola dell'effetto memoria. In tutti questi anni, MAI visto. Microcristallizzazione interna, quella si), che alcaline ha in casa? Telecomando TV? Forse delle pilette formato N per una vecchia calcolatrice. Qualche AAA per il "chi e'".
            Non mi viene in mente nient'altro, in casa mia. Ho qualche COSTOSA nimh "ibrida" (ovvero, "a bassa autoscarica". UN ANNO!) giusto per "mi servono in fretta delle pile cariche". Molte nimh. Qualche nicd (sono piu' robuste).
            Certo, chi avesse bisogno di un caricanimh, dare un po' di vita a du' pile, e' un "di piu'".
            Ma non vorrei che si nutrissero speranze di ricaricare alcaline, di natura poco reversibili. Ho visto un signore pretendere di ricaricare le alcaline per la sua fotocamera digitale (avete presente quanto sono energivore?)... e poi gli si e' spenta dopo due foto (pacco di riserva incluso).

            Mi fa un po' specie che non si possano ricaricare le ormai introvabili zinco-carbone. Quelle erano invece discretamente reversibili (ve le ricordate le pile blu marca BIG, "alcaline ricaricabili" di anni fa? Erano invece ZINCO CARBONE, ma sono state malcomprese, grazie anche all'importatore italiano che scriveva "piu' di 600 ricariche". PALLE! Da specifiche, erano 25 a dir molto e la capacita' scendeva rapidamente dopo le prime ricariche. E perdevano liquido spesso e volentieri. Oggi, chi le vede piu' in giro?
            Ho ancora in casa il "caricatore" BIG. Un circuito semplice, con un diodo (oh, scusate, "ricarica a corrente impulsiva a 50 Hz"). Ci metto le pile del telecomando TV quando mi ricordo e qualche zinco-carbone "cinese" che ormai si trovano solo dai venditori per strada, SE si trovano. Funzionicchia.

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            • #7
              Non bisogna solo guardaal all'euro risparmiato all'istante, ma ai milioni di euro di dicariche e inquinamento.
              Mwglio le ricaricabili.
              49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
              50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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              • #8
                Qualche precisazione

                Intanto ciao ed auguri a tutti, specialmente a Roy, che non sento da molto tempo.

                Per non creare false illusioni, bisogna dire che non tutte le pile o batterie alkaline dichiarate 'non ricaricabili' sono effettivamente ricaricabili.
                E' però vero che, con la tecnica della corrente impulsata, le reazioni chimiche tipiche di molte delle batterie alkaline di ultima generazione può essere invertita, rigenerando l'elettrolita.
                Quindi, se non si ha fretta (il processo è molto più lento rispetto ad una batteria ricaricabile) e non si pretende di riottenere una capacità pari a quella della pila/batteria nuova, va bene.
                Credo che per telecomandi ed altri ammenicoli dal basso consumo vada benissimo, avrei qualche dubbio in più per giocattoli tipo macchinine e simili, dall'elevato consumo di corrente.

                Buon Anno.

                Rik
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #9
                  la penso come schillo chi già come noi usa le pile ricaricabili perchè dovrebbe investire in un più
                  costoso caricapile per giunta anche delicato,chi invece preferisce l'usa e getta probabilmente
                  continuerà sulla stessa strada,piuttosto sarebbe utile una tassa di scopo su tutto l'usa e getta
                  vedi le sportine bastone e carota per educare le persone a comportamenti utili per l'ambiente
                  talvolta noto anche io che le ricaricabili non mantengono ciò che promettono

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                  • #10
                    Sinceramente mi accodo ai dubbiosi; esempio è questo CARICABATTERIA DI MARCA IMPORTANTE CON 8 STILO ricaricabili comprese, tutto a 44 euro
                    Poteva essere interessante se non erano presenti tutte quelle "Raccomandazioni" da non sottovalutare.

                    Auguri di Buon Anno

                    Piero
                    Impianto FV 2,8 Kw, Inverter SolarMax3000s
                    Impianto SolareTermico 150 litri 20 Tubi SV
                    Termocamino ad aria, Climatizzatori in PdC
                    Isolamento Pareti 10 cm Sughero
                    Scooter Ibrido (Elettrico/Benzina)

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                    • #11
                      Dico anche la mia, portando la mia esperienza.
                      In passato ho provato a ricaricare con correnti bassissime le batterie non ricaricabili, ma il risultato sul lungo termine è stato negativo perchè in un primo momento alcune pile (non tutte) sembravano avere effettivamente riacquistato della carica e quindi le mettevo nei posti che a casa mia dedico a questo tipo di batterie: giochi dei bambini, telecomandi, orologi e altri oggetti utlizzati raramente; ma poi quasi sempre dopo un pò di tempo queste batterie perdevano liquido corrosivo rovinando i contatti dei dispositivi e rendendoli quasi inservibili (cioè da buttare).

                      In casa utilizzo da anni batterie ricaricabili; attualmente SOLAMENTE batterie nimh a BASSA AUTOSCARICA (ibride o tutti gli altri nomi commerciali che hanno: ready to/2/4 use, ecc..) perchè sono le uniche che non ti obbligano a caricarle ogni volta in cui ne hai bisogno; anche se hanno meno capacità nominale rispetto alle normali nimh, prove di laboratorio (e anche l'esperienza dell'utilizzo da parte di utenti del forum) hanno dimostrato che dopo una settimana le normali hanno già meno carica rispetto a quelle a bassa autoscarica.
                      Per questi motivi le normali hanno senso solo per utilizzi di tipo intenso e breve, tipo modellismo.
                      aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                      https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                      • #12
                        io fin da piccolo ho sempre cercato di ricaricare lo batterie, e anche ora che sono elettronico e lavoro nel campo ogni tanto lo faccio, ma la resa è bassa, lo faccio piu che altro per le emergenze

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                        • #13
                          La ricarica delle pile alcaline non è una novità. Anche io in passato le ho ricaricate parzialmente. Ma comunque secondo secondo la mia esperienza non si possono ricaricare parzialmente, più di due tre volte, dopo di che si guastano irrimediabilmente.
                          Secondo la letteratura scientifica si possono ricaricare una decina di volte. ma non mi risulta.
                          Io in genere utilizzo quelle specificatamente ricaricabili al NiMH, è più di tre anni che le uso e vanno bene. Naturalmente li ricarico a scarica completa.
                          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                          • #14
                            Io qualche mese fa, quasi un anno direi,avevo fatto un circuito se così si può dire per ricaricare qualsiasi tipo di batteria, ho fatto alcune prove e ha funzionato, in pochi minuti le pile si sono ricaricate in modo apprezzabile, non ho avuto modo di fare molta sperimentazione perchè ho poco tempo ma allego lo schema che mi è venuto in mente, se c'è qualcuno che desidera provare e confermare ciò che ho provato io lo metto a disposizione di tutti voi.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   CARICABATTERIE PER NON RICARICABILI.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 119.3 KB 
ID: 1933791

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                            • #15
                              Io ho sempre ricaricato le batterie non ricaricabili con un caricabatterie normale senza problemi.
                              È vero, hanno una durata inferiore rispetto a quelle appena acquistate però fanno il loro sporco lavoro nei telecomandi per 2 settimane e più.
                              Tra l'altro, non ho mai acquistato una batteria in vita mia: vado ai fotografi e mi faccio dare le batterie che devono buttare. Loro a loro volta le recuperano dalle fotocamere dei loro clienti.

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                              • #16
                                Un vantaggio rispetto alle ricaricabili sarebbe però avere 1,5V invece dei 1,2V.
                                Poi si potrebbero usare anche nei mouse/tastiere wireless che bisogna spesso cambiarle.

                                Comunque nel loro sito parlano di ricariche di decine di volte con marchi di batterie di alta qualità.

                                Secondo voi è possibile usare quel caricabatterie anche per i modelli sempre da 1,5V ma più grosse?

                                Originariamente inviato da PIERO-U Visualizza il messaggio
                                Sinceramente mi accodo ai dubbiosi; esempio è questo CARICABATTERIA DI MARCA IMPORTANTE CON 8 STILO ricaricabili comprese,
                                Sì, ma quello usa batterie ricaricabili Duracell.
                                Ultima modifica di nll; 28-12-2012, 19:06. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                                Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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                                • #17
                                  Mi accodo a quelli che sostengono la scarsa ecologicità di quest'idea rispetto a quella di sostituire gradatamente ogni classica con una ricaricabile.
                                  Poi,ormai,abbiamo in tanti l'impiantino pv sul tetto,ricordiamoci che è meglio caricarle di giorno che di sera.
                                  Mi verrebbe semmai da chiedere ,come mai,spesso nei supermercati ,costi meno comprare le ricaricabili abbinate al caricatore piuttosto che senza?
                                  Ormai ne ho 4 o 5 e non mi piace per nulla tutto questo consumismo.O tengono i margini sulle sole batterie troppo alti,o vendono sottocosto,(dubito),il pacchetto completo per poi vendere le batterie in seguito.

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                                  • #18
                                    Non so dove acquisti tu le ricaricabili, ma qui (prov. Torino) generalmente la differenza tra 4 ricaricabili NiMH AA e un caricabatterie con 4 batterie abbinate di pari capacità è quasi sempre di almeno 9€, che è probabilmente il vero prezzo commerciale del caricabatterie che, se acquistato singolarmente, viene venduto a poco meno di quello con le pile abbinate.

                                    Molto importante: Non paragonate batterie da 2500mAh, o più, acquistate singolarmente con altre da 2000mAh, o meno, abbinate al caricabatterie. Il raffronto va fatto a parità di capacità delle batterie (so che per molti di voi questa raccomandazione è superflua, ma è per chi non ci stava facendo caso).

                                    Per le alcaline ricaricabili si tratta di batterie dal costo elevato e quindi non reperibili facilmente, hanno il pregio d'essere a 1,5V invece che a 1,2V. Aspettiamo di vedere i giudizi di chi utilizzerà questo caricabatterie che ci permetterebbe di ricaricare le alcaline normali, diversamente non ricaricabili.

                                    ••••••••••••

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                                    • #19
                                      comunque io ho sempre più la sensazione ormai quasi la certezza assoluta che qualcuno in un modo o in un altro voglia sempre trovare qualcosa che comunque ci costringa a spendere dei quattrini, tirando in ballo la natura l'ecologia eccetera eccetera, se adesso si possono ricaricare le pile non ricaricabili lo si poteva sicuramente fare anche prima ma qualcuno si è "scordato" di dircelo, con lo schema che ho postato alcune ore fa ho visto che usando la pila come tramite per il circuito e la lampadina come carico, la corrente attraversa la pila accumulandosi in parte in essa caricandola senza scaldarla o danneggiarla.

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                                      • #20
                                        è curioso che in tanti abbiamo provato a ricaricare le pile,mio padre faceva il metronotte e prima che
                                        apparissero le ricaricabili si faceva fuori un sacco di pile,pensa che anche io ho provato con la batteria
                                        ma senza lampadina le ricaricavo in poco tempo appena si scaldava smettevo chissà forse esplodeva
                                        stò giochino al max si faceva un paio di volte poi sono arrivate le ricaricabili,e mio padre mi ha messo
                                        su stò compito

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Fabrizio BPSL Visualizza il messaggio
                                          Mi fa un po' specie che non si possano ricaricare le ormai introvabili zinco-carbone. Quelle erano invece discretamente reversibili (ve le ricordate le pile blu marca BIG, "alcaline ricaricabili" di anni fa? Erano invece ZINCO CARBONE, ma sono state malcomprese, grazie anche all'importatore italiano che scriveva "piu' di 600 ricariche". PALLE! Da specifiche, erano 25 a dir molto e la capacita' scendeva rapidamente dopo le prime ricariche. E perdevano liquido spesso e volentieri. Oggi, chi le vede piu' in giro?
                                          Ho ancora in casa il "caricatore" BIG. Un circuito semplice, con un diodo (oh, scusate, "ricarica a corrente impulsiva a 50 Hz"). Ci metto le pile del telecomando TV quando mi ricordo e qualche zinco-carbone "cinese" che ormai si trovano solo dai venditori per strada, SE si trovano. Funzionicchia.
                                          Anch'io ho utilizzato le BIG (anzi ho ancora un paio di ministilo nel telecomando tv).

                                          Le Big avaveno qualche problema di "tenuta", nel senso che su due pacchi di stilo che ho comprato, una pila si è disgregata in poco tempo disperdendo acido.

                                          Molto meglio i risultati utilizzando il caricabatterie BIG con normalissime alcaline: si possono ricaricare quasi completamente almeno 4 o 5 volte: comodo ed ecologico.

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                                          • #22
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                                            Comunque se proprio ci tenete a rischiare, vi consiglio una prova comparativa.....
                                            MEntre alcune pile (non ricaricabili) le ricaricate, altrettante provate semplicemente a lasciarle "riposare". Poi confrontate i risultati.

                                            Riguardo a due settimane in un telecomando.... le normali ricaricabili vanno avanti tranquillamente piu' di un anno. Riguardo alle non ricaricabili, quelle che mettono omaggio nei giochi dei bimbi per esempio, io le esaurisco negli orologi a parete. Quelli vanno avanti mesi con pile apparentemente scariche per altre applicazioni!
                                            E alla fine ovviamente, negli appositi raccoglitori, mai nel cassonetto normale!

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                              Attenzione a ricaricare le pile non ricaricavbili. possono perdere acidi o addirittura esplodere!
                                              Comunque se proprio ci tenete a rischiare, vi consiglio una prova comparativa.....
                                              MEntre alcune pile (non ricaricabili) le ricaricate, altrettante provate semplicemente a lasciarle "riposare". Poi confrontate i risultati.

                                              Riguardo a due settimane in un telecomando.... le normali ricaricabili vanno avanti tranquillamente piu' di un anno. Riguardo alle non ricaricabili, quelle che mettono omaggio nei giochi dei bimbi per esempio, io le esaurisco negli orologi a parete. Quelli vanno avanti mesi con pile apparentemente scariche per altre applicazioni!
                                              E alla fine ovviamente, negli appositi raccoglitori, mai nel cassonetto normale!
                                              Veramente le batterie sono nel telecomando (e non più ricaricate!!) da circa 4 anni....

                                              Per quanto riguarda la ricarica delle pile non ricaricabili, ATTENZIONE:
                                              il caricabatterie in questione non ricarica come tutti gli altri caricabatterie per batterie NiCd o NiMh a corrente costante, ma ricarica a tensione costante. Quindi è la batteria a decidere quanta corrente far passare, e non appena "carica" (anzi, io direi "rigenerata") il passaggio di corrente cessa, evitando il surriscaldamento e i rischi di esplosione.

                                              Comunque sono d'accordo con te sul fatto che non sia sicuro, specialmente se non si si sa esattamente cosa si sta facendo.

                                              Per quanto riguarda la perdita di acido, ovviamente controllate sempre la data di scadenza e non usate mai batterie scadute: la scadenza indica infatti che l'involucro della batterie è garantito dal produttore contro le perdite di acidi o formazione di sali vicino al polo positivo.

                                              Per quanto riguarda il far riposare le batterie, invece, si tratta di un fenomeno che io chiamo "letargo" che fa si che le pile alcaline non funzionino bene alle basse temperature.
                                              Il nome "letargo" l'ho inventato, perchè tutti gli orologi della mia casa in campagna (senza riscaldamento) con pile alcaline, si "addormentavano" ad inizio inverno per poi "risvegliarsi" in primavera

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                                              • #24
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                                                non so con che nome, ma e' ben conosciuto dai fotografi di siti freddi, i quali hanno sempre delle batterie di riserva nel taschino interno della giacca a vento!! il freddo da noia sia alle alcaline che alle ricaricabili.

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                                                • #25
                                                  Ci sono già altri caricabatteria per pile Alcaline, come questo: KONNOC Caricabatterie per batterie Alcaline, Ni-Mh, Ni-CD | eBay, cosa ne pensate ?

                                                  Volevo prenderlo qualche mese fa ma pensavo fosse un rischio per le pile e per me, come fuoriuscita acidi e gas.

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                                                  • #26
                                                    peccato che non ricarichi LI-ION

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                                                    • #27
                                                      beh! non si può certo ottenere tutto dalla vita...quello che ho scritto e postato tempo fà era un idea che ho provato solo su batterie normali...magari poteva funzionare anche su altri tipi non so...se poteva essere utile, era un tassello in più, tentare non nuoce di certo in questo caso se l'oggetto è esaurito e da buttare no?

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                                                      • #28
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                                                        Già tempo fà io avevo pensato di ricaricare le batterie alcaline in fare liquida, ma è una ricarica solamente dei componenti chimici contenuti all'interno, non una ricarica con corrente inversa. In questo senso la ricarica funziona perfettamente ed è come rigenerare la batteria alcalina. Se si tenta di ricaricare con una corrente inversa succede che l'idrogeno dell'aqua si scarica all'elettrodo prima dello zinco , generando idrogeno gassoso.
                                                        Quindi questo tipo di pile o batterie sono solamente unidirezionali , perchè è lo zinco che si scarica naturalmente ossidandosi.
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Si ma è una ricarica solo parziale.Se uno si accontenta di utilizzarla per qualche volta per far funzionare magari un orologio di bassa potenza la cosa può andare. Ma non parliamo di una rigenerazione completa. Quando parliamo di accumulatori di carica elettrica parlimo di accumulatori che hanno dei cicli di ricarica di 500 volte almeno.
                                                            Io avevo pensato di rigenerare le pile con una soluzione alcalina, dove ho espresso la mia idea:
                                                            http://www.energeticambiente.it/pile...-new-post.html
                                                            Applicabile sia a piccole pile che a grosse batterie per auto o per accumulo domestico.
                                                            Saluti.
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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