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accumulo tramite pompa di calore: puo usare "solo"l'energia ECCEDENTE?

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  • accumulo tramite pompa di calore: puo usare "solo"l'energia ECCEDENTE?

    scusate se faccio una domanda stupida ma ho un dubbio che mi gira in testa.

    Con un impianto fotovoltaico che NON ha accumolo a batterie, priorita di autoconsumo e energia in eccesso rivenduta all'enel, molti dicono che p megli osfruttare quei kWh eccedenti per riscaldare... raffreddare la casa ecc, riscaldare un bollitore d'acqua per sanitari ecc, ma mi chiedevo, COME FA LA POMPA DI CALORE a capire di star sempre accesa " solo su base di energia eccedente"?

    mi spiego meglio....fiacciamo sia inverno, produco tanta energia, ne autoconsumo il 70% e voglio che quel 30% non vada venduto all'enel ma che vada in CALORE PER CASA, immagino dovrei accendere la pompa di calore negli orari di picco di produzione, ma io HO PAURA NO NESISTA COME IMPOSTAZIONE sulla pompa di calore questo comando:
    "scalda finche c'è energia in surrplus e appena manca....spegniti!" - oppure esis?te?

    a naso immagino che se uno accende la pompa di calore e setta una temperatura, magari la pompa inizialmente succhia l'energia eccedente ma poi siccome ha il comando di arrivare a X temperatura, consuma anche energia che non è eccedente, ma che si sta sottraendo, cioè pagando al contatore enel in ingresso.

    mi servirebbe solo sapere se invece esiste un comando che dia piena operativita alla pompa dicalore, CHE SIA RAFFREDDARE O RISCALDARE, solo in base alla ENERGIA DISPONIBILE. un po come dire.... è inverno. setto i 25 gradi ( esagerati) ma la pompa deve poterciarrivare solo se dalla centralina si legge che si hanno quei kWh eccedenti, senno uno che diamine arriva a fare a scaldare a 25 gradi PAGANDO LA CORRENTE DALL ENEL.... capite il punto?

    la mia paura è che non esista una cosa come la intendo io...

  • #2
    Ciao realista,

    tutte le ultime PDC ormai, o di serie o optional, hanno la funzione smart grid (poi a seconda della marca è chiamato in diversi modi) che sfrutta proprio le eccedenze del FV.
    Solitamente di solito prima si da precedenza al boiler ACS, impostando un aumento della T in caso di eccedenze e poi una volta soddisfatto quello si passa ad aumentare la T di mandata al riscaldamento.
    Solitamente la priorità va prima all'acs perché d'inverno non è che ci sia moltissima eccedenza dal FV, d'estate ovviamente l'acs, ma non so se funziona anche in raffreddamento abbassando la T di mandata (in caso di raffrescamento a pavimento)

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    • #3
      grazie mille della risposta, quindi fortunatamente hanno "inventato" cio che volevo io... ottimo!
      quindi secondo te sarebbe fattibile ed auspicabile avere un impianto fotovoltaico, aggiuntivo ad uno solare termico, ed evitare totalmente di fare i contratti di SCAMBIO sul posto?

      sinceramente non mi sono mai documentato moltissimo su tali contratti ( ancora no nabbiamo il fotovoltaico a casa) ma credo abbiano sempre dei risvolti negativi ecc.... quindi se uno rimane senza scambio ma con accumulo in ARIA (calda inverno e fredda estate) o ACQUA potrebbe benissimo fare tutto il lavoro senza dover fare alcun incartamento o richiedere alcuna certificazione energetica da parte di quacuno?

      sinceramente neanche mi rendo conto quanto sia fattibile "fai da te" un impianto del genere ma ho paua che ci siano troppe centraline e cose da settare che solo un tecnico potrebbe capirci qualcosa

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      • #4
        Ciao realista,

        no un attimo.
        Se metti FV o lo fai ad isola, quindi scollegato dalla rete e con batterie o lo fai collegato alla rete, quindi con scambio sul posto (SSP).
        Se vuoi fare il primo ed essere autosufficiente anche con riscaldamento dovresti avere una casa super isolata e spendere veramente un botto per un impianto a isola, e dipendere totalmente dalla presenza o meno del sole.
        Se lo fai con SSP, solitamente lo fa l'impresa installatrice del FV non è nulla di complicato, tu produci con FV, quello che non riesci a consumare va in rete e il GSE te lo paga circa un 70 % di quello che hai speso per comprare l'energia elettrica che ti serve quando il FV non va.
        Quindi se tu hai immesso in rete 2000 kWh e ne hai prelevati 2000 kWh pagandoli ora circa 0,16 euro al kWh, il GSE per quei 2000 kWh immessi in rete ti pagherà circa 0,11 euro al kWh.
        Il vantaggio è che tutta la produzione che fai in estate e che non riesci a sfruttare, ti serve per compensare i consumi invernali dove il FV rende poco e quando c'è più richiesta di energia elettrica soprattutto se si usa la PDC anche per riscaldamento.

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        • #5
          la mia idea era di evitare il contratto di scambio ecc, dato che cosi non si dovrebbe chiamar nessun tecnico ecc.... ma cercare come alternativa allo scambio sul posto, uno stoccaggio di energia in acqua o calore/freddo. in estate si potrebbe semplicemente raffreddare la casa con il climatizzatore grazie alla energia in eccesso, ed ovvio, se avanza ULTERIORE energia ok andrebbe sprecata.

          ma in inverno come hai detto te non si presenterebbe mai il problema del sovraeccesso in quanto gia di sole ce ne è di meno, e l'eccedenza si fa in un lampo a "bruciarla" riscaldando casa.... quindi non rimarrebbe niente di "buttato via" .......

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          • #6
            Ciao realista,

            l'80% della produzione la fai d'estate, per raffrescare forse ne usi un 30/40% il resto lo butti alle ortiche.
            D'inverno quel 20% di produzione ti serve a poco o a nulla.
            Se la tua idea è quella, non rientreresti più neppure dall'investimento del FV.
            Ma il tuo problema è solo il dover interpellare un tecnico ?
            Cosa dovrebbe fare ?
            Il FV, se lo vuoi recuperare fiscalmente, deve essere installato da persone competenti e abilitate all'installazione e solitamente fanno anche tutte le pratiche per GSE e SSP, anche se con un po' di pazienza quello potresti farlo anche in autonomia con tutta la documentazione che ti deve rilasciare l'installatore per un installazione a norma di legge.

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            • #7
              pensavo che anche comprando in autonomia da soli un impianto fotovoltaico si potessero scaricare le spese di acquisto e godere della % di sconto in X anni ( 10 anni?).
              ma da come dici sembra che tocca far certificare il tutto e non basta comprar da soli il kit di impianto per avere lo sconto....

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