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FER: Problemi di sistema elettrico

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  • FER: Problemi di sistema elettrico

    <a href="http://www.aspoitalia.it/images/stories/coiante/coianteretefer(3).pdf" target="_blank">http://www.aspoitalia.it/images/stories/co...eretefer(3).pdf</a><br><br>Il nostro sistema elettrico può reggere 15-20&#37; di FER rispetto alla potenza complessiva rotante italiana.<br>Secondo me lo Stato dovrebbe cominciare a finanziare impianti di accumulo dell&#39;energia (ad esempio con ripompaggio).<br>
    ciao
    Giorgio
    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

  • #2
    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Caro Giorgio<br>QUOTE<br>Non è che la regalazione la fa una da sola&#33; Visto che non sono tutte a tavoletta, basta che tutte aumentino un pochino.<br><br>Veramente tu prima parlavi di standby con consumi all&#39;1&#37; del nominale.<br>Diciamocelo francamente, le grosse termoelettriche di base (come il nuke comprato all&#39;estero) sono le ultime ad essere modulate su base oraria.<br>Prima si modula con l&#39;idro (da pompaggio o da bacino) poi con le turbogas, a seguire le termiche di piccola taglia infine, se proprio indispensabile con le termoelettriche di taglia standard.<br>In ogni caso i costi per tenere aperta una centrale ci sono tutti.<br><br>QUOTE<br>Facendo un discorso statistico, se non c&#39;è vento qui, c&#39;è vento li. Quindi il problema è mitigato molto.<br><br>E&#39; la statistica del pollo. Suppongo tu abiti in Sardegna. Da te puoi fare delle statistiche, il vento un pò c&#39;è e un pò non c&#39;è, a fine mese puoi contare su 100-300 ore di produzione. Da me o non c&#39;è o, le pochissime volte che c&#39;è, sradica le piante, con direzioni assolutamente caotiche.<br>Nelle mie condizioni non è ragionevole parlare di medie.<br>Seriamente pensi che gli amici sardi sarebbero disponibili ad imbrattare le loro magnifiche coste per mandare corrente in Piemonte?<br>Per adesso non si riesce ad installare neanche quello che è stato progettato.<br>In ogni caso verrebbe meno un punto di forza delle FER, cioè la produzione e l&#39;uso localizzato dell&#39;energia.<br><br>Ciao<br>Tersite<br><br>Qu anto sopra non vuole essere una stroncatura dell&#39;eolico o altre energie alternative, ma solo una presa di coscienza delle problematiche, che molto spesso non sono trattate.</div></div><br>Come è scritto nel file che ho linkato prima, il sistema elettrico può reggere 10-15&#37; di FER, che diventa 15-20&#37; perchè è improbabile che capitino nuvole su tutti i pannelli ftv e niente vento ovunque nello stesso istante.<br>Il sole è il motore dei venti, sole cen&#39;è tutti i giorni, quindi da qualche parte vento cen&#39;è, l&#39;armosfera è sempre in movimento. Certo capitano giornate più o meno ventose di altre.<br><br>Senza entrare nel merito di ome si esegue la regolazione, quello che voglio dire è che mi sembra logico che quando vanno i generatori eolici, le termiche consumano meno, o sbaglio?<br>
    ciao
    Giorgio
    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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    • #3
      Consideriamo che il limite attuale dell&#39;accumulo energetico sotto forma di batterie permette di fornire al massimo qualche MW per pochi giorni, troppo pochi per impieghi normali a prezzi ragionevoli.<br><br>La forma di accumulo piu&#39; conveniente e&#39; quella idrica ad altitudini maggiori, sempreche&#39; ci sia disponiblita&#39; di invasi. Tra l&#39;altro le riserve di acqua servirebbero anche a migliorare il microclima e costituirebbero una riserva preziosa in caso di siccita&#39;.<br><br>Per il pompaggio e&#39; pensabile nei prossimi anni lo sviluppo di motori/generatori elettrici superconduttivi, con rendimento ai massimi livelli, ben oltre i livelli attuali.<br><br>Ciao<br>Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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      • #4
        Caro Giorgio<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Come è scritto nel file che ho linkato prima, il sistema elettrico può reggere 10-15&#37; di FER, che diventa 15-20&#37;</div></div><br>Ti concedo anche un 25&#37;, però mi spieghi come lo fai il rimenente 75&#37;<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Senza entrare nel merito di ome si esegue la regolazione, quello che voglio dire è che mi sembra logico che quando vanno i generatori eolici, le termiche consumano meno, o sbaglio?</div></div><br>Senza entrare nel merito ti concedo che un certo risparmio di carburante c&#39;è.<br>Come ci sono anche problemi di taratura di sistema, come dimostra il recente balck out tedesco dovuto, sembra, a improvviso surplus eolico.<br><br>X mariomaggi<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">La forma di accumulo piu&#39; conveniente e&#39; quella idrica ad altitudini maggiori, sempreche&#39; ci sia disponiblita&#39; di invasi. Tra l&#39;altro le riserve di acqua servirebbero anche a migliorare il microclima e costituirebbero una riserva preziosa in caso di siccita&#39;.</div></div><br>E&#39; la disponibilit&agrave; di invasi che scarseggia.<br>Inoltre le acque confinate negli invasi sarebbero sottratte all&#39;agricoltura.<br>Se liberiamo l&#39;acqua in caso di siccit&agrave; con che cosa facciamo l&#39;accumulo?<br><br>Concordo che si possa fare di meglio con quello che passa il convento, ma siamo ben distanti dal risolvere il problema.<br><br>Ciao<br>Tersite
        Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
        Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tersite3 @ 17/4/2007, 14:15)</div><div id="quote" align="left">Caro Giorgio<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Come è scritto nel file che ho linkato prima, il sistema elettrico può reggere 10-15&#37; di FER, che diventa 15-20&#37;</div></div><br>Ti concedo anche un 25&#37;, però mi spieghi come lo fai il rimenente 75&#37;</div></div><br>Il &quot;rimanente&quot;, sia esso il 75&#37; o il 90&#37;, verr&agrave; ovviamente prodotto con le tecnologie centralizzate fossili o nucleari (fissione e fusione).<br>Questa affermazione però non giustifica alcuna preclusione verso le FER. Anche il nucleare da fissione non potr&agrave; mai andare oltre una percentuale ridotta della produzione italiana (sempre che si decidesse di farlo). Le 10 centrali che altri propongono coprirebbero comunque una parte minima della domanda e non sarebbe facile trovare gi&agrave; dieci locazioni adeguate. Che sia il 10&#37; o il 25&#37; il contributo da FER ha l&#39;enorme vantaggio di non richiedere carburante, non provoca pericolose dipendenze dall&#39;estero, non produce CO2, non produce inquinamento chimico e solo limitato inquinamento paesaggistico (in particolare il FV)... mi pare ovvio che la tendenza per il lungo termine sia di un passaggio graduale a queste fonti, limitando la produzione centralizzata all&#39;unica in grado di competere effettivamente con le FER, e cioè la fusione (calda o fredda, alla fine mi sa cambia poco).<br><br>Sia il problema della produzione alternante delle FER sia quello dell&#39;accettazione da parte della rete sono problemi perfettamente risolvibili utilizzando le tecnologie adeguate ed, ovviamente, accettandone il relativo costo. I bacini idroelettrici di pompaggio li vedo abbastanza difficoltosi da incrementare, inoltre sottintendono comunque una distribuzione a grande distanza (a meno che non si pensi di costruire un bacino idroelettrico per provincia...) e fanno venire meno uno dei principali vantaggi della produzione diffusa, ma sia i sistemi a batteria sia sopratutto i sistemi a idrogeno offrono enormi prospettive di sviluppo. E l&#39;idrogeno può intervenire anche nel campo del fabbisogno energetico di carburanti.<br>Il nucleare può si essere utilizzato anch&#39;esso per la produzione di carburante con il surplus non richieto, ma per farlo necessita sempre della produzione di idrogeno... quindi tanto vale utilizzarlo anche per le FER no? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f778c5a1b0bf46bba16e121951dfe320.gif" alt=":P">
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • #6
            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Ti concedo anche un 25&#37;, però mi spieghi come lo fai il rimenente 75&#37;</div></div><br>Per ora con i metodi tradizionali. Poi con i ripompaggi e i sistemi di accumulo che ci consiglier&agrave; Mario.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">E&#39; la disponibilit&agrave; di invasi che scarseggia.<br>Inoltre le acque confinate negli invasi sarebbero sottratte all&#39;agricoltura.</div></div><br>I bacini non ci sono adesso, ma basta fare le dighe (eheh mio padre fa queste cose&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/825211cdbe05651d2d30e27b477780ca.gif" alt=""> ).<br>In sardegna le campagne si stanno spopolando, chi è che vuole fare il pastore? è un lavoro duro, anzi massacrante, e il latte glielo pagano una miseria, in più è visto come un lavoro povero. Non c&#39;è un problema di terre. In ogni caso, meglio perdere un pò di spazio che vedere inaridire tutto per via del cambiamento climatico.<br><br>
            ciao
            Giorgio
            Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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            • #7
              I bacini artificiali creano molti problemi e credo sarebbero pochissimo ben visti dalle popolazioni locali. Inoltre la potenzialit&agrave; di accumulo e produzione è direttamente legata alla disponibilit&agrave; di un forte flusso di acqua corrente, non basta lo spazio desertico (che comunque in Italia non è così diffuso). Inoltre in caso di siccit&agrave; l&#39;acqua andr&agrave; distribuita e questo ne diminuisce di molto le potenzialit&agrave; proprio quando il fabbisogno potrebbe essere maggiore (gi&agrave; successo in passato).<br><br>La vedo molto facilmente attaccabile come ipotesi di accumulo per chi vuol affossare le FER.
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              • #8
                Il pdf segnalato da Giorgio parla anche di accumulo parziale. Questo sarebbe più facile (?) da ottenere usando batterie piuttosto che un accumulo &quot;perfetto&quot;, sempre avvalendosi di batterie.<br>Quello che voglio dire è che mi pare meno oneroso dimensionare un impianto d&#39;accumulo parziale che eroghi energia costantemente per 8h÷10h piuttosto che un sistema per 24h. Che voi sappiate, si può fare ciò con costi non esorbitanti?<br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/cf6de023f4f3a9d7a532c0bfa1e57f02.gif" alt="">

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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Wechselstrom @ 18/4/2007, 11:56)</div><div id="quote" align="left">Quello che voglio dire è che mi pare meno oneroso dimensionare un impianto d&#39;accumulo parziale che eroghi energia costantemente per 8h÷10h piuttosto che un sistema per 24h. Che voi sappiate, si può fare ciò con costi non esorbitanti?</div></div><br>Forse non ho afferrato bene cosa intendi.<br>Credo che un sistema di accumulo non possa supplire al 100&#37; della domanda 24h/24 in nessun caso.<br>Le FER hanno una produzione alternante, che diventa regolare su un tempo congruo. Più il FV comunque che l&#39;eolico (visto che una bonaccia di giorni ci può pure stare). Ovviamente il sistema di accumulo dovr&agrave; essere tarato su questa possibile latenza e difficilmente (se non in un futuro ben lontano) potr&agrave; portare alla totale eliminazione della produzione centralizzata.<br><br>Però il problema secondo me ce lo facciamo maggiore di quanto in realt&agrave; sia. Tutto sta a rendere economicamente interessante investire in fonti rinnovabili, a quel punto le aziende investiranno e il problema dell&#39;alternante verr&agrave; risolto da chi lo dovr&agrave; risolvere.<br>Del resto questa evoluzione è gi&agrave; in atto nei fatti. Ci sono migliaia di MW di eolico come installazione proposta. Se venissero accettati tutti saturerebbero velocemente quel 15&#37; - 20&#37; di FER di cui si parla. Eppure le aziende che propongono le installazioni non si fanno il minimo problema per l&#39;alternanza e l&#39;accumulo.<br>Perchè? Ma ovviamente perchè il loro interesse si limita a sapere che se investono x euro in un impianto che produce y MWh/anno la legge attuale impone al gestore di versare loro una certa tariffa. Punto. Dal loro punto di vista i problemi della rete sono problemi del gestore.<br>Gestore che prima o poi (meglio prima&#33 dovr&agrave; cominciare a pensare a forme di accumulo se l&#39;incentivazione alle FER continua (e non vedo molte alternative).<br>Quindi la discussione sulle tecniche di accumulo è molto più concreta delle ipotesi accademiche. Si parla di domani, non di dopodomani&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b0ea090f788500087b460f6ee265592b.gif" alt=""><br>
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • #10
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ , )</div><div id="quote" align="left">Credo che un sistema di accumulo non possa supplire al 100&#37; della domanda 24h/24 in nessun caso.</div></div><br>Su questo concordo, poiché la produzione elettrica da FER è aleatoria allora non avremo mai la certezza che un sistema d&#39;accumulo possa supplire il 100&#37; delle volte alla domanda.<br>Per semplificare il ragionamento mettiamoci in un intervallo di tempo durante il quale la potenza richiesta sia costante.<br>Secondo me, ai fini del dimensionamento dell&#39;impianto d&#39;accumulo energetico, sono fondamentali due fattori:<br>1) &quot;probabilit&agrave; di fuori servizio&quot; (espressione mutuata dai Sistemi di Telecomunicazioni);<br>2) regime di erogazione della potenza.<br>Il primo è dovuto allo studio statistico della disponibilit&agrave; della fonte energetica. Siccome essa è aleatoria allora è impossibile costruire un impianto che in un determinato intervallo di tempo (ogni anno, ogni giorno, ogni ora...) produca <i>sicuramente</i> una prefissata quantit&agrave; di energia. Vale a dire che è impossibile dimensionare un impianto d&#39;accumulo con probabilit&agrave; di fuori servizio = 0. Però si può dimensionare un sistema con una probabilit&agrave; di fuori servizio ad esempio pari a 0,1&#37; o 1&#37; o 10&#37;... Intuitivamente più è bassa tale probabilit&agrave;, tanto più il sistema dev&#39;essere robusto e quindi deve essere in grado d&#39;immagazzinare grandi quantit&agrave; di energia al fine di fronteggiare, per esempio, anche un rarissimo imprevisto.<br>Il secondo è legato al &quot;come&quot; viene immessa la potenza sulla rete durante il periodo di funzionamento. Quali sono le due modalit&agrave; d&#39;immissione in rete &quot;estreme&quot;? Una è la più indesiderabile: potenza elettrica fornita che segue istantaneamente quella disponibile dalla fonte. L&#39;altra è quella ottima: mantenimento costante della potenza indipendentemente dalla disponibilit&agrave; della fonte d&#39;approvvigionamento. In questo punto possiamo anche includere il comportamento all&#39;ingresso e all&#39;uscita dal fuori servizio: variazioni della potenza istantanea prodotta da FER lente sono chiaramente meglio compensabili dal sistema di controllo della rete elettrica nazionale piuttosto che variazioni &quot;a gradino&quot;, cioè repentine.<br><br>I due fattori che ho scritto sopra, secondo me, li possiamo combinare ottenendo nuovamente due casi limite di funzionamento di un impianto FER:<br>1) • non mi curo della probabilit&agrave; con la quale la fonte d&#39;approvvigionamento è disponibile; ciò significa che la probabilit&agrave; di fuori servizio dipende istantanemente dalla probabilit&agrave; della disponibilit&agrave; della fonte. • la potenza viene erogata proporzionalmente a quella resa disponibile dalla fonte.<br>2) • fisso una probabilit&agrave; di fuori servizio dell&#39;impianto restrittiva, ad es. indipendentemente dal fatto che ci sia o meno vento voglio che al max per il 10&#37; della giornata il mio impianto eolico non funzioni. • la potenza erogata durante tutto il tempo di funzionamento deve essere costante o al più può oscillare debolmente attorno al valore medio.<br>La 1) non richiede alcun sistema d&#39;accumulo; la 2) richiede un sistema d&#39;accumulo imponente. Tra le due possibilit&agrave; ci sono un&#39;infinit&agrave; di sfumature. Come faccio a scegliere qual è la sfumatura più bella? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d9f6a3e8d9d33f905442c3a1e931ec36.gif" alt=":P"> Dovrò studiare un compromesso tra: costo dell&#39;impianto d&#39;accumulo che sia &quot;piccolo&quot; rispetto al costo del generatore da FER e prestazioni dell&#39;impianto d&#39;accumulo sufficienti a garantire una maggiore accessibilit&agrave; delle FER alla rete elettrica nazionale (rispetto all&#39;attuale 15&#37.<br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/2eaffe392aa41d81ec195c2ed7218b47.gif" alt="">

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                    • #11
                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Wechselstrom @ 18/4/2007, 15:50)</div><div id="quote" align="left">La 1) non richiede alcun sistema d&#39;accumulo; la 2) richiede un sistema d&#39;accumulo imponente. Tra le due possibilit&agrave; ci sono un&#39;infinit&agrave; di sfumature. Come faccio a scegliere qual è la sfumatura più bella? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ee8ae8451e0d93a369457e57813145fd.gif" alt=":P"> Dovrò studiare un compromesso tra: costo dell&#39;impianto d&#39;accumulo che sia &quot;piccolo&quot; rispetto al costo del generatore da FER e prestazioni dell&#39;impianto d&#39;accumulo sufficienti a garantire una maggiore accessibilit&agrave; delle FER alla rete elettrica nazionale (rispetto all&#39;attuale 15&#37.<br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e1c5e5d9472ef799ebe6313f96603b67.gif" alt=""></div></div><br>Ok, ora ho il quadro più chiaro (spero <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ee8ae8451e0d93a369457e57813145fd.gif" alt=":P"> ).<br>A mio parere occorre un sistema di accumulo a livello molto decentralizzato, quindi vari &quot;centri&quot; zonali in grado di garantire una produzione di potenza continua di alta qualit&agrave; come richiesto dalla rete. La quantit&agrave; di potenza percentuale è relativamente poco importante, tanto la produzione centralizzata non alternante rimarr&agrave; per lungo tempo predominante. Il centro di accumulo provvede a raccogliere la produzione, comunque effettuata, di un intero distretto garantendo un&#39;interfaccia di qualit&agrave; elevata verso la rete principale (produzione continua, a medio-alto voltaggio, con adeguamento rapidissimo alla domanda visto che 100 generatori di 20 MW vanno a regime in una frazione di tempo di un solo generatore da 2 GW).<br>Il centro di accumulo può essere chimico (batterie) o come si vuole e come l&#39;economia consente. Se però si utilizzano bacini o batterie la capacit&agrave; di accumulo sar&agrave; &quot;finita&quot; (riempite batterie o invasi cessa la capacit&agrave; di accumulo e cessa l&#39;utilit&agrave; di produrre energia). Nel caso della produzione elettrolitica di idrogeno questa può teoricamente continuare finchè c&#39;è produzione, dato che il vettore in questo caso ha anche altri utilizzi possibili. Il che dal punto di vista economico ha un suo peso.
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                      • #12
                        Ecco un esempio di cosa intendevo : (<a href="http://www2.ansa.it/ecoenergia/notizie/rubriche/solare/20070301174234218625.html" target="_blank">http://www2.ansa.it/ecoenergia/notizie/rub...4234218625.html</a>).<br>E se ci pensano i francesi che col nucleare dovrebbero stare ben più tranquilli che noi&#33;<br>
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                        • #13
                          Wechselstrom,<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Che voi sappiate, si può fare ciò con costi non esorbitanti?</div></div><br>no, al momento, ma ci stanno lavorando in tanti.<br><br>Per grandi quantita&#39; di energia, secondo me le strade piu&#39; promettenti sono:<br>1) Accumulo idrico a quote piu&#39; elevate laddove possibile. Uso di motori elettrici superconduttivi ad alta efficienza per pompare l&#39;acqua.<br><br>2) Accumulo chimico vanadio-redox, che pero&#39; sono a rischio inquinamento<br><br>3) Accumulo termico - valido per disponibilita&#39; di energia termica - e utilizzo con olio diatermico a meno di 300°C, ciclo Rankine e generatori elettrici ad alto rendimento, piu&#39; fornitura di acqua calda.<br><br>4) Accumulo energia elettrica su nucleo <a href="http://www.mmmm.it/doc/A2.pdf" target="_blank">superconduttivo</a>. Mancano ancora un po&#39; di anni per avere sistemi da 100 MJ ciascuno.<br><br>5) Accumulo meccanico su <a href="http://www.mmmm.it/doc/A1.pdf" target="_blank">supervolani</a>. Valido per ora per energie di 1 .... 10 MJ, parallelabili ma a costi ancora troppo alti.<br><br>Ciao<br>Mario<br><br>P.S.: se cerchi accumulo+energetico su Google, mi trovi coinvolto 3 volte nella prima pagina di risultati.
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                            Grazie Mario per la risposta. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/65a3f52e7554b79e3e2d356b806abb9e.gif" alt=""><br>Invece, secondo te, l&#39;accumulo mediante produzione d&#39;idrogeno non è conveniente?<br>Ciao

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                            • #15
                              Grazie Wechselstrom per avermelo fatto notare.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">l&#39;accumulo mediante produzione d&#39;idrogeno non è conveniente?</div></div><br>Certamente e&#39; una strada conveniente, da seguire. anche questa soggetta ai limiti dei serbatoi.<br><br>P.S.: di solito scrivo sul forum mentre faccio altro ... qualcosa sfugge&#33;<br><br>Ciao<br>Mario
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                              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                              • #16
                                Perchè dobbiamo sempre seguire il picco del carico?<br>Perchè non seguire il picco di produzione? (con un carico variabile all&#39;occorrenza)<br><br>Ovvero, se ci fosse molto eolico installato, ci sarebbe una potenza disponibile sempre, al di sotto della quale non si scende mai (mi rifiuto di chiedere all&#39;italia intera senza vento).<br>Potrebbe capitare qualche momento di picco di vento (=picco di produzione) e quindi quell&#39;energia:<br>- rinuncio a prenderla cambiando il passo delle pale<br>- la prendo e aggiungo il carico giusto alla rete.<br><br>Per esempio, nel momento il cui c&#39;è picco di eolico, avvio un carico che produce idrogeno che poi uso per i veicoli.<br><br>Più eolico c&#39;è, e più la rete è interconnessa, meglio è. Intendo anche interconnessa con le altre nazioni.<br><br>Cioè, invece di fare regolazione sulla produzione, faccio regolazione sul carico quando è insufficiente rispetto alla produzione.<br><br><br><br>
                                ciao
                                Giorgio
                                Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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                                • #17
                                  Si, Giorgio<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Perchè non seguire il picco di produzione? (con un carico variabile all&#39;occorrenza)</div></div><br>e&#39; una strada percorribile, a patto che ci sia un sistema informativo che dica al carico quando puo&#39; partire.<br><br>Ipotesi:<br>- tariffa normale con consumi quando si vuole<br>- tariffa ridotta per utenze comandate via web dal controllore del distributore. Preparo la lavatrice con i panni sporchi .... e aspetto che da qualche parte ci sia il vento. Se per 3 giorni non c&#39;e&#39; vento, si passa alla tariffa normale (se non si e&#39; formata la muffa <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/516159e7271669ee5aaeb19b2e0135f5.gif" alt=":sick:">)<br><br>E&#39; solo un esempio per far capire il concetto.<br>Alcuni fra i cosiddetti &quot;carichi interrompibili&quot; potrebbero essere adatti ad un funzionamento &quot;spot&quot; quando c&#39;e&#39; energia. Ma - tutto sommato - credo che la percentuale di carichi che possano aspettare anche giorni e&#39; decisamente bassa.<br><br>Ciao<br>Mario<br><br>
                                  Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                                  Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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