Scaricatore di batterie al Ni-Cd - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Scaricatore di batterie al Ni-Cd

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Scaricatore di batterie al Ni-Cd

    scusate, io ho provato a creare uno scaricatore di batterie al Ni-Cd da 8.4V 1100mAh. allora, ho messo in serie 3 normalissimi led da 3,3 circa volt e ognuno dovrebbe usare 300mAh. secondo voi può funzionare?c&#39;è rischio che vada in corto e mi rovini la batteria?avete consigli da darmi?<br>grazie

  • #2
    1) Gli elementi a base &quot;nichel&quot; hanno tensione nominale su 1,2V.<br>Da questo dato è facile comprendere come una batteria da 8,4V nominali sia in realt&agrave; una serie di vari elementio (o pile) che nel caso ammontano a 8,4V/1,2V= .....mhhh 8,4 / 1,2 fa 7.... mhhh V con V si semplifica .. = 7 elementi.<br><br>2) La tensione di elemento dipende anche dallo stato di carica, secondo una certa legge/curva che per buona parte si può considerare &quot;lineare&quot; per la maggior parte di batterie. Tuttavia in prossimit&agrave; della completa scarica e in particolar modo per certi tipi di bat (primarie o secondarie) tra cui ricadono anche le NiCd, la tensione &quot;crolla&quot; brutalmente, c&#39;è cioè una specie di &quot;ginocchio&quot;...<br><br>Per rispondere alla domanda di badalo... lo faccio a mia volta con una domanda:<br>Sei sicuro che con il circuito menzionato per ogni elemento (7) della batteria ti fermi con la scarica al valore voluto di tensione (o eventualmente a 0V, se il caso ) oppure prosegui oltre??
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

    Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
    Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

    Commenta


    • #3
      Le pile non andrebbero mai scaricate in serie: una è sempre un po&#39; più carica dell&#39;altra col risultatato che anche se per un breve periodo la batteria più scarica subisce una inversione di polarit&agrave; provocata dalla più carica. Risultato: accorci di parecchi la vita delle batterie e le butti via .<br><br>Nel tuo caso, se l&#39;involucro non è sigillato ti merita scaricarle una alla volta tramite una ristenza e un normalissimo diodo tipo 1n4001. Il diodo serve a non far scendere a zero la tensione. Le batterie infatti <u>non</u> devono essere scaricate completamente. Il valore della resitenza lo puoi calcolando supponendo di scricare la pila a 1/10 dei mAh ora di targa: se ad esempio hai una pila da 1200mAh, considera una corrente di 120mA =0,12a e quindi una resitenza 1,2/0,12= 10ohm.<br>Puoi anche collegarle in parallelo e utilizzare una resitenza da 1ohm risparmiando tempo e circuito.<br><br>Se l&#39;involucro è sigillato son dolori. Calcolando che la tensione minima non scenda sotto gli 0,8V per elemento ottinei 7x0,8=5,6V. Si può fare un circuitino con 1 transitor+1 zener da 5V +un paio di resistenze, ma non ti assicura dall&#39;inversione di polarit&agrave;-

      Commenta


      • #4
        Docrates&#33; Sei come quelli che ti raccontano la fine del film.... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d3a3d76361bf12fa65c054f25574efb4.gif" alt=":P"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d3a3d76361bf12fa65c054f25574efb4.gif" alt=":P"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d3a3d76361bf12fa65c054f25574efb4.gif" alt=":P"><br><br>Beh hai gi&agrave; risposto tu, correttamente, alla mia domanda (scusate è che a me non piace distribuire &quot;pillole di saggezza&quot;..... se posso preferisco far arrivare le persone al ragionamento che c&#39;è dietro)<br>Comunque credo che badalo abbia chiaro il concetto.<br><br>Circa la corrente si può notare che non ne ho parlato (volutamente) (ndr- cmque 300mA su dei &quot;normali&quot; led mi sembrano eccessivi...). Stiamo parlando di scarica, quindi la corrente non deve necessariamente essere un decimo di quella &quot;di targa&quot; ...tra l&#39;altro poi ci sono delle bat nichel-qualcosa che accettano cariche ben oltre &quot;C&quot; (vedere FAQ x dettagli tecnici/termini), figuriamoci in scarica quindi. Più che altro vedo la cosa limitata da quello che si ha a disposizione (usando un &quot;carico&quot; l&#39;energia è dissipata in calore e va quindi smaltita.. o viceversa si decide quanta dissiparne in funzione di quanta se ne può smaltire...)<br><br>...allora poi spieghiamo bene tutto: circa l&#39;ultima frase<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">...0,8V per elemento ottinei 7x0,8=5,6V. Si può fare un circuitino con 1 transitor+1 zener da 5V +un paio di resistenze, ma non ti assicura dall&#39;inversione di polarit&agrave;-</div></div><br>Docrates sta dicendo (permettimi.. ) che se succede quello che ha citato nella prima parte del post (e quello sottinteso dalla mia domanda nel post precedente)... cioè ad esempio (è SOLO un esempio inventato, un possibile caso dei tanti) 6 pile sono ancora cariche... diciamo a 1.1V e la settima è invece gi&agrave; a fine carica, se il circuito &quot;stacca a 5,6V&quot; ottieni la condizione di equilibrio<br>V7acella = 5,6V - (1,1V x 6)= 5,6 -6,6V = -1V, ovvero hai gi&agrave; &quot;caricato&quot; per 1V al contrario la 7a cella prima che il circuito esterno stacca&#33;&#33;<br><br>Se le pile invece sono tutte alla stessa tensione il tutto funziona in quanto<br>V7acella = 5,6 -(0,8x6) = 5,6 - 4,8 = 0,8 V<br>Ciaro che poi si potrebbe avere la condizione (sparo sempre a caso):<br>V1=1V V2=0.95V, V3=V4=0,8 V5=V6=1,05 e quindi V7 = -0,05V per avere 5,6V (tensione di stacco supposta)<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/14f470b0294dd8b4c22b51169cd3c368.gif" alt=""><br>ecc., ecc....<br><br>PS<br>Riflessione: perchè serve il circuito di scarica? (possibile risposta: x l&#39;effetto memoria)<br>Ririflessione: ogni quanto serve &quot;resettare&quot; la memoria: (possibile ririsposta: svariate volte<br>se la scarica avviene sempre casulamente).<br>Conclusioni -considerando:<br>A) il costo di progettazione/costruzione/messa a punto del circuito di scarica+<br>B) la non garantita funzionalit&agrave; (come da Docrates e da me sottolineato) per lo scopo prefissato<br>C) la perdita di energia... e di tempo<br>...perchè non optare per delle bat senza effetto memoria... magari, rimanendo in tema, per delle NiMH???? Tra l&#39;altro queste bat sono più capienti e meno &quot;inquinanti&quot; (ed anche + performanti in termini di rendimento...)<br>...<br><br><span class="edit">Edited by gattmes - 2/5/2007, 14:17</span>
        Fare si può! Volerlo dipende da te.

        Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

        Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
        Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

        Commenta

        Attendi un attimo...
        X