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Idrogeno dall'Alluminio

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  • #31
    Riposto con alcune migliorie
    Essenzialmente costituite da un mixer per la soluzione di NaOH e da un galleggiante di chiusura dello scarico dell'alluminato di sodio. Quest'ultimo favorisce lo scarico senza permettere l'uscita dell'eventuale Idrogeno presente nel reattore.
    Detto sistema a galleggiante può, volendo, essere sostituito anche da un semplice sifone
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    • #32
      Trattamento del NaAlO2

      Come in titolo:
      Per reazione con HCl abbiamo:
      NaAlO2 + 4HCl > NaCl + AlCl3 + 2H20
      da cui:
      AlCl3 + 3NaOH > Al(OH)3 + 3NaCl

      Dalla calcinazione del Al(OH)3 (idrossido di Alluminio) possiamo ottenere l'allumina (ossido di Alluminio):
      Con T < 450° otteniamo la ?-Al2O3
      Con T > 1000° otteniamo la ?-Al2O3 (Corindone)
      Tra parentesi, navigando un pò... guardate in cosa mi sono imbattuto proprio a proposito del corindone e del suo gemello nobile: il rubino
      Il politecnico: repertorio mensile ... - Google Libri
      Il gas in oggetto mi par di conoscerlo
      Sarà mica il nostro caro amico HHO?
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      • #33
        Originariamente inviato da Protone Visualizza il messaggio
        Oggi sono andato ad analizzare il tutto: alla base vi era un bello strato bianco latte, sopra vi era uno strato grigiastro ed infine un liquido giallo paglierino perfettamente trasparente.

        Il bianco potrebbe essere Allumina???? La parte grigia non ho idea di cosa sia
        Potrebbe essere, ho letto sul sito dove c'è il processo di produzione dell'alluminio c'è scritto:"Una volta eliminati i fanghi rossi la soluzione di alluminato di sodio è, invece, pompata dal "digestore" in apposite vasche di precipitazione (dette "decompositori") per circa 100 h, dove subisce l'aggiunta di triidrato di allumina in polvere, estremamente pura, con funzione di innesco germinativo. Nel contenitore, costantemente agitato e gradualmente raffreddato, avviene la reazione di idrolisi: l’alluminato di sodio si decompone (precipitando sulle particelle triidrato di allumina) portando alla formazione allumina idrata (Al2O3× H2O):
        Na2OAl2O3 + Al2O3× 3H2O Û 2Al2O3× H2O + 2NaOH
        Al2O3× H2O Û Al2O3 + H2O"
        Ossido di alluminio - Wikipedia


        Originariamente inviato da Protone Visualizza il messaggio
        Quale reazione si è innescata con la fornitura di corrente ?
        Se si è liberato ossigeno da dove si è liberato ?
        La schiuma che cosa potrebbe essere ?
        Di cosa sono erano fatti gli elettrodi?
        Come hai analizzato il gas?
        Se il contenitore di pet era sporco di olio o di grasso, potrebbe esserci stato un processo di saponificazione con l'idrossido di sodio e la schiuma potrebbe essere sapone.

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        • #34
          Quasi Superman, in realtà quello che descrivi è il termine del periodo durante il quale la bauxite è presente nel digestore, nella parte iniziale entrano in gioco temperature di c.ca 150 - 200° e pressioni di 15 - 20atm .... il tutto mi pare un pò eccessivo per una semplice bottiglia di PET
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          • #35
            Buon giorno Ragazzi ....

            Per testare il gas nella bottiglia ho semplicemente iusato un fiammifero. Se nel contenitore c'è idrogeno si ha il classico scoppio con fiamma rossa, in caso di ossigeno la fiamma aumente semplicemente di intensità. Visto che avvicinando la fiamma all'imbocco della bottiglia non c'è stato lo scoppio, ho spento il fiammifero con un soffio ed ho subito introdotto il fiammifero spento nella bottiglia e come per incanto il fiammifero si è riacceso bruciando velocemente; ciò dimostra che il gas era ricco di ossigeno.

            Per quanto riguarda gli elettrodi, erano semplicemente due cavi elettrici di rame.

            dopo circa 10 minuti ho spento l'elettrolisi ed intanto il liquido da giallo era passato a grigio torbido

            La bottiglia era stata pulita prima di iniziare il tutto. Ho usato una bottiglia di coca-cola più resistente alle pressioni.

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            • #36
              Complimenti LUPINO, hai fatto veramente un progetto di alto livello.

              L'unico problema è che a livello fai-da-te casalingo non credo si possa arrivare a tanto, considerando che non è facile rendere l'alluminio in polvere o in piccoli grani e con tutti quei controlli necessari al sistema se si inceppa qualcosa son problemi. Io opterei per un sistema che piloti il flusso di acqua e soda (miscela) nel contenitore dell'alluminio(reattore) in modo da poter ottenere facilmente la quantità di idrogeno desiderata semplicemente mettendo più o meno miscela ne reattore. In questo modo non servirebbe il controllo della soda perchè basterebbe avere una miscela abbastanza forte in grande quantità nel serbatoio di miscela e regolare la produzione semplicemente aumentando il livello della miscela stessa ne reattore. in caso di stop basta togliere la miscela da reattore e tutto si ferma immediatamente.

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              • #37
                Comunque, nel reattore ottimamente migliorato da lupino non è necessario mettere polvere di alluminio, va bene anche l'alluminio a "tranci", ci mette solo più tempo a reagire.
                Una sola cosa non ho trovato in rete, la solubilità dell'alluminato di sodio, ho letto in certi siti che è possibile farlo precipitare aggiungendo cloruro di sodio (sale da cucina) alla soluzione.

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                • #38
                  Si certo, Superman ha ragione, per scarti intendevo proprio SCARTI, vedi brico etc. .Per la fattibilità casalinga... non la vedrei così complicata, il reattore stesso a ben vedere potrebbe essere una testa (motore) capovolta (ovviamente non in alluminio) il resto, elettrovalvola, pompa sommersa, coclea dovrebbero essere abbastanza facilmente reperibili/costruibili
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                  • #39
                    @Superman
                    Veramente l'alluminato dovrebbe già essere solubile in acqua e, data la sua densità (1,5 g/cm³) non dovrebbe aver problemi a precipitare attraverso semplice decantazione.
                    Il problema a mio parere occorre quando la reazione non avviene in maniera stechiometricamente esatta, in tal caso infatti, nella soluzione finale possiamo avere, a seconda dei casi, NaOH o Al in eccesso ambedue con densità superiori sia all'acqua che all'Alluminato
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                    • #40
                      Giusto per aumentare l'interesse sulle reazioni con produzione di H2, cercatevi con google il ciclo ZnO - Zn, sembra molto interessante... purtroppo dopo aver stampato i risultati delle ricerche ho dimenticato di salvare i link
                      Appena li ritrovo posto il tutto, promesso!
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                      • #41
                        Ok trovati.... santa cronologia
                        http://www.crbnet.it/File/Pubblicazioni/pdf/1287.pdf
                        http://www.crbnet.it/File/Pubblicazioni/pdf/1272.pdf
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                        • #42
                          Scusate se posto un intervento senza aver letto tutto,
                          ma voglio solo ricordare con voi una caldaia per produrre acetilete da carburo.
                          Dopo l'obbligo scolastico, ...tanto tempo fa, andai a lavorare con un istallatore idraulico, il quale aveva appunto, una sorta di caldaia con la quale produceva acetilene... non restava che comperare una bombola di ossigeno per fare le dovute saldature.
                          Il funzionamento era il seguente:
                          vi era una prima bombola in basso riempita semplicemente con acqua, la seconda bombola invece posta sopra la prima, conteneva queste palline di carburo (il quale mi pare che si vendeva in bidoni da 2 0 3 quintali), che potevano scendere liberamente aprendo una piccola porticina graduabile.
                          Arrivato il gas ad una certa pressione bloccava la caduta del carburo. Tutto qui, semplice e funzionale.
                          Penso che lo stesso principio si potrebbe applicare alla caduta di alluminio nella miscela acqua-soda caustica. Ovviamente la pressione del gas è determinata dalla porticina che lascia cadere l'alluminio (apertura al massimo = pressione al massimo, apertura al minimo = pressione minima).
                          L'unico handicap sarebbe fare in modo che l'alluminio abbia un peso tale da poterlo immettere nel sistema, quindi niente fogli per avvolgere cibi.

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                          • #43
                            Buongiorno PipiGas, incuriosito dalle tue parole ho fatto una piccola ricerca, saldatori non ne ho trovati ma...
                            Lampade a Carburo o ad acetilene
                            Immagino il principio sia lo stesso ed ammetto la mia ignoranza ma non ne conoscevo l'esistenza. Devo dire moooolto interessante specie a seguirne tutti i passaggi dal punto di vista delle reazioni.
                            Chiedo scusa ad eventuali Mod di passaggio per l'OT

                            Carburo + Acqua = Acetilene + Idross. Calcio = Energia
                            CaC2 + 2 H2O --> C2H2 + Ca(OH)2

                            Idrossido di Calcio scaldato a 512° --> Ossido di Calcio (Calce viva)
                            Ossido di Calcio + Acqua = Idrossido di Calcio + Calore

                            Quest'ultimo passaggio mi ricorda, se avete letto i link da me postati, il ciclo ZnO <--> Zn ma con una temperatura sensibilmente inferiore.
                            Chissà quanto costa un sacco di carburo?



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                            • #44
                              Ciao Lupino, in effetti, nella descrizione della lampada, pare che l'acqua si trovi nel serbatoio sopra al carburo e fatta cadere da un regolatore, ma io ricordo che per quanto riguarda la saldatura, era il carburo a stare sopra e fatto cadere in granuli (più o meno sferici di circa 2/3 mm) dentro l'acqua...
                              come ho già detto, la regolazione avveniva molto semplicemente, senza tanta tecnologia (aprendo o chiudendo una lamina che separava il carburo dall'acqua). In questo modo avveniva una sorta di autoregolazione tra pressione del gas e caduta dei granuli.
                              Molto semplice e allo stesso tempo, ingegnoso!
                              ovviamente noi non stavamo a raccogliere la calcidrata prodotta, buttavamo via tutto per portare le attrezzature in altro cantiere.
                              A parità di prezzo ovviamente con il carburo si produceva molta acetilene in più rispetto alle tradizionali bombole (altrimenti tirchio com'era il mio maestro-datore di lavoro avrebbe buttato subito l'attrezzatura).

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                              • #45
                                Salve a Tutti....

                                Nel cercare di trovare un modo per produrre più idrogeno possibile nel minor dispendio mi è balenata una domanda: ma una volta raggiunto un metodo che ci fornisce un abbondante flusso di Idrogeno, cosa ne facciamo di tanta abbondanza ????
                                Per il Gas di Brawn il nostro Grandissimo Archimede ha realizzato le basi per creare una caldaia per riscaldamento che con il Suo fantastico Satellite avrà sicuramente una ottima resa.

                                E con l'Idrogeno ( puro senza ossigeno ) cosa si può realizzare ??

                                Che ne dite se proviamo a costruire una cella a combustibile per generare elettricità?????

                                Commenta


                                • #46
                                  Allora, ragazzi con i vostri consigli con un po' di tempo metto in pratica questi esperimenti.

                                  Allora la mia idea quella di creare un supporto per elettrolisi con la soluzione chimica, cosa accade nella realtà'.

                                  Purtroppo per avere idrogeno dall'allumino chi vuole una soluzione molta carica, in pratica aumentando la concentrazione di soda si innesca il processo endotermico con rilascio di idrogeno.

                                  Pero che un problema! molto grosso, aumentando la concentrazione di soda eletrolisi la soluzione diventa troppo conduttiva creandomi dei sopra carchi sul alimentatore facendolo consumare il doppio di elettricità!, in parole povere quello che ricavo dall'alluminio lo consumo in elettrica!!! devo creare dei contenitori separati con due distinte soluzioni.

                                  In pratica devo abbinare questo tipo di circuito al mio, creato due circuiti idraulici separanti indipendenti, non è possibile farli lavorare insieme peccato!.
                                  Ragazzi no finisce qua, appena posso vi terrò aggiornati.

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Ciao Archimede......
                                    Io credo che le due cose vanno tenute separate, anche perchè hanno tipologie troppo differenti ma soprattutto il Tuo impianto crea HHO ovvero Idrogeno ed ossigeno con quantità perfettamente bilanciate tra loro per una perfetta combustione

                                    Generi due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno bruciandoli ritorna tutto in perfetto equilibrio.

                                    Se unisci gli impianti avrai un sovraddimensionamento dell'idrogeno, come farai ad avere una perfetta combustione ??

                                    Io credo che le cose sarebbe meglio tenerle separate.

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da Protone Visualizza il messaggio

                                      Se unisci gli impianti avrai un sovradimensionamento dell'idrogeno, come farai ad avere una perfetta combustione ??

                                      Io credo che le cose sarebbe meglio tenerle separate.
                                      E si proprio quello che sto puntando, purtroppo HHo e un gas molto ribelle.
                                      Con una produzione maggiore di idrogeno si ha un gas molto ma! molto più addomesticato, quando sperimenterai capirai quando è cattivo questo gas.

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                                      • #49
                                        Non mi sembra una buona idea comunque, anche se aumenti la percentuale di idrogeno l'ossigeno presente nel gas tonate prodotto dall'elettrolizzatore sarà comunque un cattivo cliente da gestire.
                                        Con l'aggravante che se si rompe il contenitrore del gas a seguito dell'esplosione della porzione di hho, l'idrogeno restante brucerà comunque con l'aria.

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                                        • #50
                                          Salve a Tutti......

                                          Ciao Archimede mi sorprendi sempre di più....

                                          Se la cosa può facilitare il compito ho pensato un modo per produrre idrogeno da alluminio molto semplice.

                                          Ho creato uno schema semplificato per aiutare la spiegazione.

                                          Si potrebbe fare un reattore dentro il quale metere una griglia che mantiene l'alluminio lontano dal fondo, inserendo la miscela acqua/soda in modo tale da sommergere tutto l'alluminio si innesca la reazione di produzione di idrogeno. Tramite la valvola si regola la quantità di idrogeno da prelevare. in caso di eccesso di gas prodotto si auto regola grazie alla pressione che si crea nel reatture, ovvero la pressione spinge l'acqua verso il serbatoio di alimentazione (miscela acqua/soda) man mano che la pressione aumenta l'alluminio resta sempre più scoperto generando sempre meno gas. Si può arrivare al punto che tutto l'alluminio rimane scoperto e quindi l'impianto rimane fermo, nel momento in cui si va a prelevare il gas l'impianto si riempie proporzionalmente di miscela e reinizia a produrra Gas. Chiudendo di nuovo il rubinetto d'uscita Gas si ha di nuovo la pressione nel reattore, la miscela rientra nel serbatoio di deposito ed il tutto si ferma automaticamente.

                                          E' ovvio che il disegno è solo schematico, non vi sono segnalate Valvole di sicurezza, manometri regolatori di pressione nel deposito miscela e quant'altro ma mi interessa far capire il concetto dell'alimentazione SIFONATA della miscela che potrebbe essere un metodo anti crisi per eventuali intoppi nell'impianto. BASTA CHE AUMENTA LA PRESSIONE NEL REATTORE E TUTTO IL REATTORE CESSA DI PRODURE GAS EVITANDO ESPLOSIONI VARIE..
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                                          • #51
                                            Ottima idea anche la tua Protone.
                                            Mi sorgono solo due pensieri:
                                            Il serbatoio di acqua e soda non dev'essere a tenuta ma presentare uno sfiato verso l'esterno.
                                            Lo scarico dell'alluminato (la cui quantità non è certo da sottovalutare vista la reazione) può avvenire per così dire "on cicle" cioè durante la produzione, solo ponendo particolare attenzione alle inevitabile depressione che si viene a creare. Per tal motivo però verrebbero a generarsi due ulteriori problemi:
                                            1) Possibilità che il tubo di accesso della soluzione soda/acqua venga intasato dall'alluminato (facilmente risolvibile ponendolo nella parte alta del reattore)
                                            2) Miscuglio della soluzione su citata con l'alluminato stesso o, peggio, avendo la soda caustica una densità maggiore, rischio che la soluzione "affondi" sotto l'alluminato.
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                                            • #52
                                              Ciao Lupino....

                                              Si ottime osservazioni...

                                              Ma non guardare lo schema così com'è, ho già detto che è solo indicativo e soprattutto serviva solo a risaltare il concetto di SIFONE che ci aiuta ad auto regolare la reazione senza troppe pompe e sottopompe, bensì il liquido va da se nel reattore e per giunta ne va solo tanto quanto serve. Per quanto riguarda sfiati, pressostati e valvole credo che ce ne vogliano più di qualcuna per rendere l'impianto sicuro.

                                              Un metodo per togliere l'alluminato potrebbe essere quello di chiudere il percorso di rientro della miscela nel deposito, si crea così un eccesso di pressione, e lo si compensa con la fuoriuscita dell'alluminato rimettendo tutto a posto terminato lo smaltimento dello stesso alluminato. Ovviamente per questo può essere creata una procedura assistita con elettrovalvole, servocomandi ecc...

                                              Per quanto riguarda il deposito ho notato che se anche la soda caustica è pesante si ha comunque un deposito di materiale grigio sul fondo assieme a scorie non reagenti. Una volta tolta questa melma dal reattore la si può anche ripulire e reciclare in un secondo momento con altre procedure o filtri, l'importante sarebbe toglierle dal circuito quando cominciano ad essere troppe lasciando il reattore più libero di lavorare seza scorie...

                                              Un Salutone e Buon Lavoro...

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                                              • #53
                                                Be ragazzi il processo di produzione e simile alle barre per raffreddamento delle centrali termonucleari, basta sollevare le barre di alluminio dalla soluzione fortemente alcalina, per fermare la reazione.
                                                Creare un meccanismo sarebbe dispendioso meglio svuotare il contenitore quando non serve più la produzione, diciamo che tutto ok per la teoria ma in pratica ci sono piccoli ostacoli da superare :

                                                La percentuale di soda deve essere stabile non deve variare.
                                                Alluminio con la reazione endotermica crea molto calore che bisogna recuperare.
                                                Ultimo alluminio si corrode con una velocità spaventosa, bisogna sempre monitorare cosa c'è rimasto dentro.
                                                Il gas che si produce e in percentuale ricco di idrogeno perciò risulterà molto freddo a confronto del HHO, in sostanza bisogna ossigenare per avere una fiamma bella calda.


                                                Comunque se qualcuno vuole sperimentare basta rimediare una vecchia lampada a carburo per fare le prove, cosi potrete valutare quali sono i vantaggi i svantaggi.

                                                Appena posso vi terrò aggiranti, sto ancora combattendo con HHo per rendere l'impianto sicuro 100%.
                                                La soluzione lo trovata ma purtroppo quello che mi serve non è ancora inventato , devo sperimentare e creare nuovi aggeggi che mi portano via tanto tempo!!!

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                                                • #54
                                                  ... basta sollevare le barre di alluminio dalla soluzione...
                                                  Nel farlo conviene che nel reattore non sia presente aria (ossigeno) ma solo idrogeno; l'ossigeno in questione le ossiderebbe rallentando un eventuale ripresa della reazione, oltre ad essere pericoloso avendo in tal caso H2 + O2 in pressione.
                                                  La percentuale di soda deve essere stabile non deve variare...
                                                  In realtà sarebbe meglio avere una qualche forma di controllo sulla concentrazione del NaOH, sia per poter, a cascata, controllare la reazione con Al, sia perchè, come in tutte le reazioni, esse sono influenzabili dalla pressione, ma soprattutto dalla temperatura.
                                                  molto calore che bisogna recuperare
                                                  E soprattutto non sprecarlo visto che è comunque un "energia".
                                                  P.S. Anche la reazione Acqua + Soda produce calore (Se qualcuno si chiedesse il perché delle tubazioni di ricircolo dell'acqua presenti nei miei disegni)
                                                  ...monitorare cosa c'è rimasto dentro...
                                                  Una finestrella... o un manometro in uscita.

                                                  Per il resto archimede chiedi pure anche in PV
                                                  Domotica: schemi e collegamenti
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                                                  • #55
                                                    Ieri sera mentre "testavo" degli irrigatori in argilla (cono in argilla, tubetto, vasca con l'acqua) mi è venuta un idea; non potendolo provare di persona vi rigiro la domanda: l'argilla resisterebbe all'azione della soda caustica? E se si, la naturale porosità di questa quanta soda lascerebbe passare prima di "tapparsi" e con che velocità (intesa in volume/tempo)?
                                                    Domotica: schemi e collegamenti
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                                                    • #56
                                                      Se può aiutare questo articolo del 1958:
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                                                      • #57
                                                        Ottimo, grazie Franco52
                                                        Domotica: schemi e collegamenti
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                                                        • #58
                                                          Tutti questi brevetti di generatori di acetilene possono essere adattati per generare idrogeno dall'alluminio:

                                                          acetylene generator - Google Search

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                                                          • #59
                                                            ummmh, a questo punto una domanda mi sorge spontanea, anzi due...
                                                            1) quanto costerebbe far andare un auto ad idrogeno con questo sistema???
                                                            2) (OT) E' fattibile far funzionare un auto con l'acetilene? E se si, con che costi?? (end OT)
                                                            Domotica: schemi e collegamenti
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                                                            • #60
                                                              L'acetilene è più "********" dell'drogeno, proprio perchè più potente!
                                                              Penso che costerebbe pochissimo far funzionare una macchina con acetilene, però bisogna far attenzione a produrlo al bisogno, quel tanto che serve al motore, senza accumularlo, perchè è pericoloso.

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