CITAZIONE (deltaHF @ 12/2/2005, 21:35) |
...Devo pensare a come invertire la rotazione del o dei motori senza lasciare un motore sempre inserito: si può fare con il relè, ma a stato solido mi manca l'idea (forse con un relè elettronico? non so come funzionano... |
Ciao a tutti
Ciao DeltaHf se mi permetti ti suggerisco un sistema che volevo realizzare per la registrazione automatica dei carboni.
Innanzitutto lavorerei sulla corrente che attraversa i carboni, non sulla luce emessa. E' più facile e sicuro. Serve un dispositivo che all' aumentare della corrente generi una tensione in modo proporzionale. Si può inserire in serie all' alimentazione dei carboni una resistenza ovviemente di bassissimo valore visto la corrente che passa e pure di diversi watt di potenza, uno shunt per strumenti da 100 Ampere dovrebbe andare bene. Per l'approvigionamento se non ce l'hai già in qualche cassetto o fra i "rottami" di Teslacoil, in qualche fiera di elettronica la trovi, lo sai meglio di me. Oppure un mosfet "intelligente" cioè a quattro terminali. Il quarto terminale quando è in conduzione genera una tensione proporzionale al carico senza cadute di tensione come invece succede quando usi la resistenza. In questo caso devi amplificare la tensione con un operazione la cui uscita tramite un semplice circuito piloterà un motorino con riduttore in maniera che spinga l'elettrodo alla diminuzione della corrente, e che fermi la rotazione se la corrente diventa eccessiva.
Tornando al circuito con la resistenza, in modo rozzissimo, ma funzionale senza elettronica si potrebbe prelevare la tensione ai capi della resistenza ed alimentare un piccolissimo relè a bassissima tensione 1-2 V che quando si chiude apre il circuito e ferma la spinta del motore. Quando la corrente diminuisce si diseccita e il motorino spinge l'elettrodo. Il ciclo si ripeterà di continuo al variare della corrente.
Tieni presente che la "barra filettata" che si può usare per spingere il carbone contro l'altro dovrebbe conunque avere una molla di compensazione.
C' è la possibilità di fare un circuito, ma più complesso a doppio ponte che ruota il motore nei due sensi, ma che secondo me è troppo sofisticato per l' uso che se ne deve fare, però non si sa mai. Per il calcolo della resistenza è molto semplice dobbiamo solamente scomodare il signor Ohm quindi non ci sono problemi.
Ancora più semplice è collegare direttamente in parallelo alla resistenza un motorino elettrico da 1,5 - 2 volt sempre con il riduttore. Il vantaggio in più di avere il relè, è che applicando tensione al reattore il motorino si avvia ed avvicina gli elettrodi innescando l' arco, con solo il motorino in parallelo alla resistenza questo non accade ed è neccessario l' innesco manualmente.
Cosa ne pensate? Ciau!
Salutoni
Furio57
Edited by Furio57 - 13/2/2005, 13:11
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