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Api, stanno sparendo!

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  • #31
    Al momento dalle mie parti no , proteste a gò gò ma nessuna iniziativa , sembra che prevalga la rassegnazione . Il problema è sempre quello , gli agricoltori e le case farmaceutiche chiedono dati scentifici altrimenti ciccia ! E chi li ha i soldi x condurre un'analisi di questa portata ? Non certo gli apicoltori . L'assurdo è che qui da me c'è la Slovenia a due passi e loro si sono già attivati !!! Pensavo ai giubbotti o alle cinture esplosive da inserire a Montecitorio ma mi dicono che qui da noi gli esplosivi e il resto ( tranne i giubbotti ) costano troppo , bisogna trovare un'esplosivo a basso prezzo e sicuramente ecologico , vada x l'esplosione ma inquinare Roma e i Romani non va bene , non è una bella cosa , e poi i miei amici Romani mi farebbero un mazzo tanto se partecipo all'inquinamento . Saluti e preparate i giubbotti . Spartano .

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    • #32
      Originariamente inviato da Merlino Visualizza il messaggio
      Per quanto mi riguarda ho decine di metri di recinzione perimetrale della mia casa ricoperta di vite americana in fiore e c'è un'invasione di apette festose, con un ronzio molto intenso!
      La mia casa è in un paese di pianura in provincia di Reggio Emilia.
      D'altro canto un mio amico che ha diverse arnie di api in campagna, sempre in provincia di Reggio Emilia, mi ha raccontato il suo dramma: mi ha detto che da qualche anno ha più che dimezzato (forse ridotto a 1/3) la produzione di miele! Mi ha detto che trovava centinaia di api morte all'ingresso delle arnie!!
      Anche lui dava la colpa agli antiparassitari dei contadini, avanzando la teoria che secondo lui i suddetti non rispettano i dosaggi consigliati ma eccedono, infine mi ha detto che ha letto studi sulle api che dimostrano come queste siano molto ma molto più sensibili agli antiparassitari rispetto allo smog delle città!!
      Saluti
      //////// Ti ha detto la verità , purtroppo il miele prodotto nelle grandi città potrebbe essere inquinato ( PM10 ) anche se all'aspetto si presenta chiaro fluido e profumato . Prima di consumarlo bisognerebbe farlo analizzare . Ciao . Spartano .

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      • #33
        Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
        Non vi preoccupate se spariranno le api, non servono più, ci penserà la Monsanto e tante altre *.LTD a venderci le sementi OGM.
        L'impollinazione la faranno nei loro laboratori e ai contadini non rimane che seminare, non devono neanche preoccuparsi di conservare i semi per il nuovo anno, basterà comprarli belli confezionati.
        Abbiamo una catastrofe davanti ai nostri occhi, e invece guardiamo gli europei di calcio e le telenovelas....
        Quoto e straquoto , mi sa che dovremo imparare ad usare i giubotti e le cinture anche noi , non è un problema , c'è chi insegna . Ciao . Spartano .

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        • #34
          Saluti . A proposito del possibile utilizzo dei bombi se interessa leggete questo :
          FAI - Federazione Apicoltori Italiani - Bombi al posto delle api ? Neanche per sogno!
          Questo sui neonicotinoidi : FAI - Federazione Apicoltori Italiani - Home Page
          Sempre su questi : home page Unaapi - mieleitalia
          Ciao . Spartano .

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          • #35
            Sembra che qualcosa si stia muovendo , Il Ministro Zaia si sta interessando al problema , leggete questo : http://www.politicheagricole.gov.it/...imo_blocco.htm . Mi sembra che anche l'Università di Udine abbia mandato a Roma uno studio con i risultati degli studi fatti , speriamo . Ciao . Spartano .

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            • #36
              Perdonate l'intromissione, ma questo problema (peraltro talmente grande che è riscontrabile in maniera empirica, prima che negli studi sul fenomeno) state cercando di affrontarlo dal punto di vista degli apicultori e del danno che ne ricevono, oppure dal punto di vista dell'impatto a livello globale?.
              Perchè dal secondo punto di vista, il problema non è ancora così grave (a mio avviso). Le api nostrane verranno sostituite (questo processo darwiniano è già iniziato) da specie più resistenti, che sanno difendersi meglio dalle temibili vespe giganti (attualmente una colonia di api europee quando viene individuata dalla vespa esploratrice viene poi inesorabilmente distrutta da 15 vespe nel giro di 1 ora, mentre le api americane riescono ad uccidere la vespa esploratrice con un sistema ingegnoso e a mantenere segreta ed al sicuro la colonia) e con l'evoluzione diventeranno più resistenti ai prodotti che ora le uccidono.
              Dal punto di vista dell'apicoltura nostrana il problema è sicuramente più grave; si sà, la natura da una parte ti dà, dall'altra ti toglie, le vespe americane poducono decisamente meno miele delle europee, quindi il piano di un apicultore và totalmente rivisto, e potrebbe non risultare più economico. Qui, a seconda della visione macroeconomica, lo stato potrebbe intervenire incentivando i produttori, ma poi alla lunga l'effetto inesorabile sarà il netto aumento del prezzo del miele per il consumatore finale.
              Ovviamente, tutto ciò, In My Humble Opinion.

              Con i Migliori Saluti

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              • #37
                Originariamente inviato da TheSandman Visualizza il messaggio
                Perchè dal secondo punto di vista, il problema non è ancora così grave (a mio avviso). Le api nostrane verranno sostituite (questo processo darwiniano è già iniziato) da specie più resistenti, che sanno difendersi meglio dalle temibili vespe giganti (attualmente una colonia di api europee quando viene individuata dalla vespa esploratrice viene poi inesorabilmente distrutta da 15 vespe nel giro di 1 ora, mentre le api americane riescono ad uccidere la vespa esploratrice con un sistema ingegnoso e a mantenere segreta ed al sicuro la colonia) e con l'evoluzione diventeranno più resistenti ai prodotti che ora le uccidono.
                E' bene che in Italia rimanga l'ape italiana che è molto mansueta rispetto alle altre specie (mai sentito parlare delle api assassine?)
                Le vespe che distruggono gli alveari mi sanno molto di leggenda metropolitana.
                Mio padre le ha allevate per venti anni e non ci è mai successo che un alveare sia stato distrutto dalle vespe. Con questo non escludo che possa essere successa una cosa del genere, ma la casistica è talmente rara da non costituire un problema.
                L'altra sera a Voyager è stto trattato il problema ma secondo me da un approccio sbagliato.
                Sono state tirate in ballo la Varroa e la Peste Americana, problemi gravi per le api è vero, ma sono decenni che ormai esistono ed ogni buon apicoltore le sa tenere sotto controllo. Sulle onde radio non sto nemmeno a commentare, mi pare di essere tornato ai tempi della caccia alle streghe.
                Il vero problema sono i pesticidi e sarebbe ora che, chi di competenza, prendesse i necessari provvedimenti per limitarne l'uso.
                Perché se avviene l'impollinazione è in gran parte grazie alle api e se queste spariscono, entro poco tempo sono dolori per tutti.

                Saluti.

                Federico

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                • #38
                  il problema per gli apicoltori è grave già da un paio d'anni..

                  se avete voglia leggetevi questo dossier sui principi attivi ritenuti responsabili:

                  http://www.mieliditalia.it/download/neonicotinoidi.pdf

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                  • #39
                    spero proprio che il problema si risolva completamente sospendendo l'utilizzo di neonicotinoidi e di fopronil per favorire lunga vita alle api nostrane.

                    [Moderatore: ho tolto l'ultima parte. Rimaniamo in tema, grazie]
                    Ultima modifica di CaloRE; 28-09-2008, 23:00.
                    «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

                    Commenta


                    • #40
                      Ciao,
                      un piccolo aiuto per le api è quello di costruir loro dei piccoli nidi.
                      Basta che prendiate un pezzo di legno abbastanza grosso (almeno 7-8 cm di profondità per una larghezza che può essere anche di pochi cm) e fate dei fori col trapano di diametro vario dai 2 mm al centimetro.

                      Lo appendete o appoggiate in un punto tranquillo e le api solitarie (la maggior parte delle api in circolazione) faranno li il loro nido e avrete il giardino o il frutteto ben impollinato!!

                      Roy
                      Essere realisti e fare l'impossibile

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                      • #41
                        Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                        Ciao,
                        un piccolo aiuto per le api è quello di costruir loro dei piccoli nidi.
                        Basta che prendiate un pezzo di legno abbastanza grosso (almeno 7-8 cm di profondità per una larghezza che può essere anche di pochi cm) e fate dei fori col trapano di diametro vario dai 2 mm al centimetro.

                        Lo appendete o appoggiate in un punto tranquillo e le api solitarie (la maggior parte delle api in circolazione) faranno li il loro nido e avrete il giardino o il frutteto ben impollinato!!

                        Roy
                        Scusa, ma questa dove l'hai trovata?
                        Le api solitarie non esistono. Le api sono animali sociali e vivono solo nell'alveare. Da sole non potrebbero sopravivere per il freddo della notte (si scaldano stando l'una accanto all'altra).
                        Inoltre l'ape operaia (che è quella che impollina) è asessuata e non potrebbe mai vivere e riprodursi da sola. L'unica ape che si riproduce è l'ape regina, dopo essersi accoppiata durante il volo nuziale (l'unica volta che esce dall'alverare nella vita, sciamature a parte) con i maschi (fuchi).
                        Ogni ape operaia, nella sua breve vita (meno di 40 giorni solitamente, qualche mese nel periodo invernale) ha dei compiti precisi: pulitura e preparazione delle celle nei primi giorni, guardia all'alveare e infine bottinatrice. Se non torna alla propria arnia muore o viene uccisa se entra in un'altra arnia, almeno che non porti del polline.

                        Saluti.

                        Federico

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                        • #42
                          Ciao Federico,
                          veramente, informati anche solo partendo da internet, le api che creano gli alveari sono poche specie. La maggior parte delle api vive da sola e si crea la propria tana sfruttando quel che trova (canne vuote, gusci di lumache, buchi nei tronchi) per farsi il nido. Ci porta dentro il cibo e provvede da se alla sua alimentazione.

                          E sono per lo più queste tipologie di api a impollinare nei vasti territori e boschi.

                          Buona cultura,
                          Roy
                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                          • #43
                            Io quando parlo di api, intendo la specie apis mellifera, come credo il 99% della gente e non il genere apis o la famiglia apidae, in generale. I bombi li chiamo bombi e così via.
                            Qualche anno fa misi sul terrazzo di casa un fascio di canne per favorire la nidificazione delle osmie. Ma le chiamo osmie e non api.
                            Comunque basta intendersi sui termini. Non è assolutamente per alimentare polemiche.

                            Saluti.

                            Federico

                            Commenta


                            • #44
                              Se fosse veramente come scrive Roy, sarebbe relativamente facile produrre industrialmente qualche milione di pezzi di legno trapanati da diffondere sul territorio, per facilitare la vita delle api (e altri insetti o animaletti). Possibile che i grandi pensatori incaricati di risolvere il problema non l'abbiano considerato?

                              P.S.: forare industrialmente milioni di pezzi di legno costa meno in energia rispetto alla foratura con trapano elettrico portatile, anche considerando i trasporti.

                              Ciao
                              Mario
                              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
                              -------------------------------------------------------------------
                              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
                              -------------------------------------------------------------------
                              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
                              ------------------------------------------------

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                              • #45
                                Ciao,

                                La famiglia delle api in effetti è molto vasta. Le api solitarie (che non sono giustamente apis mellifera), sono diverse decine di specie tra cui alcune assomigliano moltissimo all'ape comune mentre altre ne differiscono parecchio.

                                In questo sito si vede qualche piccola immagine e viene spiegato un qualcosa di base: vespe...

                                L'idea di Mario non è del tutto giusta, anche se aiuterebbe, semplicemente perchè la morte delle api è causata da un agente chimico per cui anche quelle solitarie soccomberebbero se non viene eliminato dall'agricoltura il fattore mortale. Ma lo spargere in boschi e in aree anche vicine e confinanti con i terreni coltivati le "casette prefabbricate" aiuterebbe comunque ad aumentarne il numero e la capacità di nidificazione e moltiplicazione.
                                Se poi si vuole risparmiare quasi del tutto energia per la fabbricazione delle casette si può fare come detto da fede, mettendo un gruppetto di pezzi di canna di diverso diametro uno affianco all'altro creando un bel cilindro (o la forma che si vuole) e bloccando tra loro le canne stringendole con del comune spago o fil di ferro sottile.
                                Lo appendete e il gioco è fatto.

                                Ciao.
                                Roy
                                Essere realisti e fare l'impossibile

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                                • #46
                                  Ciao a tutti . Mah , secondo me c'è un pò di confusione . Io direi che la priorità è quella di salvare l'ape comune che se pur distinta in varie specie ( non mi metto a scriverle tutte ) è normalmente conosciuta x chè è quella che ci dà il miele ecc , ecc . X fare questo è necessario capire perchè muoiono e attualmente sembra che i neonicotinoidi siano i maggiori responsabili quindi bisogna verificare se è vero o no ( questo lo scrivo tanto x farlo ) , se è vero che i responsabili delle morie sono questi basta eliminarli , poi si vedrà quali sono gli altri eventuali problemi . L'idea di costruire delle casette , bastoni forati e / o
                                  altro x il ricovero delle stesse è totalmente inutile perchè se si pensa a questa soluzione x le api libere sappiate che le api libere mellifere non esistono , si sono estinte da tempo .
                                  Anche ammettendo che uno sciame parta da un'alveare le probabilità che si piazzi dove volete voi sono una su mille , non sono sceme e cercano un posto soleggiato la mattina , poco soleggiato nel resto della giornata e comunque con'una esposizione solare ben precisa insieme ad un riparo certo sia dal troppo sole che dal vento pioggia ecc , e se vi è capitato di vedere uno sciame a portata di mano è solo perchè le api esploratrici stanno cercando il posto giusto , se non lo trovano entro pochi giorni può essere che restino dove sono rischiando di morire durante l'inverno . Altro problema : le api che sciamano non hanno nessuna scorta di cibo se non quello che hanno abbondantemente trangugiato prima di partire e quindi non hanno scorte x passare l'inverno . Altro problema : sempre le stesse api sono sicuramente infestate da parassiti e/o malattie e dato che non possono curarsi da sole difficilmente passeranno l'inverno anche perchè trasmetteranno quello che hanno anche alle possibili larve . Non ultimo il fatto che x lottare contro il freddo devono essere numerose altrimenti il glomere non riuscirà a riscaldarsi e addio regina , niente regina niente futuro alveare in primavera perchè muoiono tutte nel giro di un mese e anche meno . X quanto riguarda le vespe che eliminano un 'alveare di api in pochi minuti , va bè , anche io a suo tempo ho visto guerre stellari , un bel film . In sostanza penso che sia necessario battere più sulla salvezza di quello che già abbiamo piuttosto che cercare di rimediare cercando altre strade tutte da 8000 senza ox . Ciao . Spartano .

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Per agevolare lo sciame sulla scelta della casa e utile sfregare un limone sulle pareti della casetta o dell'arnia, per il resto valgono le delucidazioni di spartano, insolazione, ventosita', "pulizia", ecc.. (oppure prendi lo sciame e lo metti dentro la cassetta o arnia che sia...difficilmente andra via)

                                    Per la sopravivenza delle api spontanee non ci sono solo problemi dati dai pesticidi, anzi tutt'altro, visto che e' molto raro che si somministrino pesticidi quando le piante sono in fiore, i problemi piu' grossi le malatie proprie delle api es. la varroa (piccolo pidocchio che a lungo andare se non curato debilita la colonia sino alla morte della stessa).
                                    Peste americana, in un batter d'occhio stermina una colonia e con molta probabilita anche le colonie circostanti....Peste europea...ecc... ecc... ecc....
                                    Ciao
                                    __________________________________________________ ___________________________________________
                                    Stirling

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                                    • #48
                                      BBC NEWS | Europe | Why are Europe's bees dying?

                                      gnorri..
                                      apparenza non è sinonimo di appartenenza..
                                      eppur ancora non si crede al PIETR-olio...gnorri

                                      NO AL NUCLEARE PERCHE' NE CONOSCO I COSTI ED I PROBLEMI TECNICI...
                                      ED INOLTRE NON POSSO IPOTECARE IL FUTURO DI CHI OGGI NON PUO' SCEGLIERE..

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Aggiungo che l'ultima puntata di Reporter (RAI 3) spiegava "idiot proof" il motivo (piu' plausibile, scientificamente parlando) della scomparsa delle api

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                                        • #50
                                          La puntata è visibile on line al seguente link: Rai.tv - Report - Il Piatto è servito

                                          Buona visione!
                                          Roy
                                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                                          • #51
                                            Anche io ho seguo Report... a volte fanno dei servizi "un po' così"
                                            (come quello sul nuke...che sembrava una puntata di Voyager... tanti misteri svelati ma non si andava da nessuna parte)
                                            Ma perlopiù fanno dei bei reportage.

                                            Io mi son fatto l'idea che gli apicultori dovrebbero semplicemente spostare gli alveari dalle valli coltivate...non è certo un mistero che nei campi si spargano un sacco di insetticidi e le sementi vengano conciate per non farle mangiare!

                                            Allo stesso modo in cui mi chiedo, in riferimento alla puntata sui rifiuti, cosa diavolo ci fa un' allevamento di bufale da latte tra una megadiscarica, il termovalorizzatore ed una raffineria... se il latte non dovesse venir buono la soluzione di gran lunga più ovvia sarebbe trasferire quelle bestie altrove!

                                            E lo stesso credo valga per le api.

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                                            • #52
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                                              E' un modo di ragionare che però porta rapidamente altrove anche noi oltre che le api. E se poi altrove non c'è?
                                              Ultima modifica di CaloRE; 06-12-2008, 01:08.
                                              :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                              (Albert Einstein):preoccupato:

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                                              • #53
                                                si....credo che il problema non sia limitato dal fatto che le piante vengano trattate in modo artificioso.

                                                non è ancora chiaro.......si parla di onde elettromagnetiche dei ripetitori dei cellulari, aria inquinata ecc. praticamente non si capisce bene perchè le api abbandonano la propria dimora per scomparire.

                                                non dimentichiamo che in Italia siamo costretti ad usare, direttamente sulle api, prodotti naturali e non per tener sottocontrollo l'acaro varroa da circa 15 anni.

                                                sicuramente siamo riusciti a trasformare il loro equilibrio naturale.

                                                adesso siamo tutti quì sperando che l'apicoltore riesca a far sopravvivere questo insetto ma, come nel campo del commercio.....ristorazione....agricoltura eccc..., l'apicoltore ha avuto il suo periodo di speculazione ed ora ci si trova in mezzo per cercare di recuperare.

                                                dopo tre anni che ho cominciato con l'allevamento ho deciso di togliere l'etichetta perchè la ASL mi stava alle calcagna per non farmi sviluppare e dare spazio ai vecchi e ai grandi, le api non producono se non le tratti in modo aggressivo.......tanto vale che faccio poco miele per me e pochi prediletti che hanno capito (almeno spero) che il mio prodotto è tra i migliori che si possono avere.

                                                adesso basta.......rischio di farmi pubblicità!!!!!!!!!!!

                                                ciao

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da andel55 Visualizza il messaggio
                                                  ...le api non producono se non le tratti in modo aggressivo...
                                                  Ciao andel, mi hai incuriosito parecchio, cosa intendi per "modo aggressivo"?
                                                  Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                                                  • #55
                                                    L'UNICA COSA , x capirci di piu' e' il monitoraggio e cioe' vedere realmente dove le api stan morendo , portarle lontano dall'uomo o perlomeno dall'inquinamento , tipo isole disabitate , dove non esistono certi tipi di inquinamento! tipo diserbanti , antiparassitari etc etc. anche qui' da noi in italia ci sarebbero varie isole da poter provare l'esperimento.

                                                    NE CITO UNA? L'ISOLA INCONTAMINATA DI (MONTECRISTO)

                                                    CIAO.

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                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da maxx77 Visualizza il messaggio
                                                      [MODERAZIONE: La citazione di un intero messaggio non è consentita. nll]
                                                      Infatti qualche anno fa alcune arnie con api ancora immuni da malattie e parassiti vari (varroa, peste americana, ecc.) sono state portate sull'isola di Gorgona.

                                                      Saluti.

                                                      Federico
                                                      Ultima modifica di nll; 08-04-2009, 17:33.

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                                                      • #57
                                                        ciao calore,

                                                        per modo aggressivo intendo trattamenti antibiotici e medicinali vari che si usavano per curare altre bestie e adattate senza scrupoli sulle api per avere un effetto immediato.

                                                        sicuramente adesso ci sono apicoltori che lavorano bene con metodi poco invadenti ma ne sono rimasti molti altri che non si rendono conto di quello che fanno. ne conosco tanti e spesso sono proprio quei vecchietti che hanno le api da 40 anni e non si sono mai resi conto delle conseguenze.

                                                        a mie spese ho potuto constatare che tutti gli sciami naturali presi sono sopravvissuti non più di 5 mesi.

                                                        adesso riesco a tener in vita un ceppo di api quasi selvatiche, molto aggressive, che sono riuscito a trasferirle in arnie nuove e farle riprodurre ma temo per il loro futuro!!!!

                                                        ciao

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                                                        • #58
                                                          Io vivo in campagna in una zona scarsamente agricola ed ero appassionato di entomologia. La mia percezione personale è che i bombidi siano diminuiti più e prima delle api, solo che non essendo speci allevate la moria è avvenuta nel totale disinteresse.
                                                          Allego il link per la trasmissione di report che trattava l'argomento:
                                                          Rai.it - Report

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                                                          • #59
                                                            approvato in EU, il bann alle sementi trattate con ....... che si presume la causa principale della moria di api

                                                            e, scoperto che le api nere di sicilia , RESISTONO

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                                                            • #60
                                                              se non ho capito male, SOLTANTO IN ITALIA stanno riammettendo l'utilizzo dei pesticidi letali per le api YouTube - Come muore un'ape a causa dei neonicotinoidi e mi resta difficile non ipotizzare che sia la conseguenza di qualche pressione economica come evidente nell'articolo di qualche settimana fa Il Tempo - Moria di api, confermato lo stop ai pesticidi
                                                              «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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