Produzione agricola per 10 persone / rendimento medio - EnergeticAmbiente.it

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Produzione agricola per 10 persone / rendimento medio

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  • #31
    Vedi che il problema è un po' più complesso del ritorno ai sistemi utilizzati dai Dakota ? Nell'ambito di uno sfruttamento razionale delle risorse e di un approccio sicuramente più " naturale " ai problemi della agricoltura esistono spazi enormi di sviluppo per nuove tecnologie che coniughino la ricerca alla tradizione allo sfruttamento di ciò che fornisce la terra in maniera " rinnovabile ".
    Ben vengano anche gli orti coltivati come ai tempi dei bisnonni, come ho scritto in un post precedente , diventeranno sempre più una attività da privilegiati ( sto consumando la conserva di 3 anni fa ed è ancora buonissima ) ma pensando a livello globale non sono la soluzione

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    • #32
      Secondo te quali sono gli enti che fanno ricerca in questi ambiti di cui noi discutiamo. Mi piacerebbe molto lavorare nel ricerca sulla difesa dell'ambiente e la lotta biologica e produzione agricola. Penso che il mio problema più grande è che vivo in liguria....Ora vedo come andrà all'università nel dipartimento di botanica...
      Cmq credo che anche i piccoli produttori che lavorano tra 1 e 3 ettari possano metter su una piccola azienda multi-produzione sfruttando l'agricoltura sinergica, la food forest, e nuove tecnologie per la piccola produzione elettrica invece del solito "orto da vecchi" e tutto il resto del terreno in mano ai rovi...ripeto che secondo me ci vorrebbero specialisti da affiancare alle varie aziende per aiutarle a migliorare la qualità/quantita e utilizzare i vari "scarti" in maniera intelligente.
      Armerock...

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      • #33
        Che belle parole.....purtroppo tu come molti credi ancora all'agricoltura con la mela di biancaneve!!!! 1/3 ettari NON fai reddito oggi in italia!!!! Io viaggio con 38 ettari nella pianura ravennate....fino a 10/15 anni fa tutti a frutteto!! Viaggiavo con 10 operai estivi tutti i giorni....loro facevano 9/10 ore io almeno 2 in piu'.... Prendevano piu' loro di me!!! Arriva un temporale e salta tutto il lavoro di un anno!!! Carri raccolta a norma con altissimi costi di gestione..... Adesso ho 10 ha impiantati a frutteto.... Il resto seminativo...1 operaio(logicamente marocchino che di italiani non voltano!!!!)mais e sementi varie con pochi trattamenti e bisogni vari....la grandine leggera non da fastidio...uva meccanizzata...SENZA OPERAI.... Che in un anno piovoso come questo quando li chiami non vengono a vendemmiare perche' si bagnano...e l'uva marcise.....allora si stanno a casa anche gli altri anni e raccolgo a macchina!!!......le mele me le pagano un anno dopo...45cent....e voi le pagate 1,5 quando costano poco.....mi sento dire..."vendile a 1 euro a casa!!!" brqvo ne ho 800 qli in 15gg DOVE LE METTO??? Non sono bulloni che posso stoccare....allora giu di motosega ne faccio solo 80 qli...le raccolgo solo io e mio fratello le vendo a casa e niente operai..guadagno uguale....se questo e' il futuro....SEGUE...

        Ancora ..... Io sono immerso nei veleni...che se tu vedi una pesca con un segno storci il naso....al confine viaggiano con il transgenico(io sono contro)aumentando rese e facendomi concorrezza(vai a predere un sacchetto di mais al consorzio per galline.."prodotto contenente percentuale transgenico) ma guai a seminarlo in italia...ancora...devo concorrere con la frutta cisgenica svizzera(e qui sono a favore) piu' salutare, meno avvelenata...io ho la "modi"(con il cel non riesco a postare un link...ma cercate ,mela modi) e' stata selezionata per resistere alla ticchiolatura, un fungo che per essere combattuto ha bisogno do una 40 di passaggi con veleni...di conseguenza la mela ne risulta molto meno avvelenata....L'AVETE LETTO DA QUALCHE PARTE VOI COMUNI CONSUMATORI??? UN impianto che mi e' costato 20000euro per ettaroSENZA RETI!!!...POI pali fili e manodopera...a 45 cent..QUANDO RIENTRO??? adesso ho la fuji....kq8 e zen aztek.... Fortuna che la grandine le ha risparmiate.... Ma sono sempre la fuori....uso operai...tratttori e trattamenti....e mi pagano fra un anno....quest'anno pianto 2,5ha di viti per raccolta meccanica....p.s. ogni tanto si sente parlare di aiuti per l'agricoltura....sepete chie' la persona fisicha che ne prende di piu'?????

        un decenio orsono si era parlato pure di togliere il disel agricolo, e gia ...perche' il nostro disel e' agevolato(adesso circa 80cent).... Tutti si trovarono daccordo...ma non si fece piu' niente ...sapete perche'???? perche' si erano gia create delle ditte che noleggiavano container "tutto compreso" dove tu mettevi mais da una parte e "distillavi" biodisel....immaginate tutte le azziende autonome ???? E le accise che perdevano?? E poi io che faccio disel....non la uso per l'auto?? ...immaginate l'economia di scala dei suddetti container....p.s. la risposta alla domanda sopra?? La regina d'inghilterra!!!!! Con tutti i terrrni a lai intestati...
        Ultima modifica di nll; 17-10-2013, 20:39. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
        Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
        cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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        • #34
          Giuggiolo, con il mais è difficile ma con tutti gli oli è facilissimo, se hai letto qualche mio post fa sarebbe ancora più facile e più vantaggioso con il biometano. Trasformare i mezzi a biometano sarebbe facile e a quel punto useresti sopratutto gli scarti e non compreresti più carburanti

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          • #35
            Era un esempio.....mais soia colza..... Ma pensate a tutte le potature...quanto bioetanolo..... Poco male...le metto in caldaia......
            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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            • #36
              Si, armerock. Più o meno (nemmeno io ho le idee tanto chiare tranquillo!).
              Diciamo che l'ideale sarebbe poter sfruttare al meglio il terreno coltivabile in Italia, recuperando anche le aree ora abbandonate, e lo si può fare solo garantendo ai neo-agricoltori una redditualità che non può più venire solo dalla coltivazione della terra. Basta vedere cosa puoi guadagnare vendendo un quintale di carote al mercato all'ingrosso e fare poi due conti su quanto tempo e fatica costa seminare, curare e raccogliere un quintale di carote per tendersi conto che o ci rassegniamo a pagare le carote una fortuna (e già ora ci si lamenta dei prezzi) o c'è ben poco "benessere" da ottenere in campagna.
              Io sono convinto che una seria e controllata attività di agricoltura industrialzzata (cioè che si avvale anche di macchine, anticrittogamici e fertilizzanti) è e sarà sempre necessaria. Ma ritengo anche che ci sia ampio spazio per la riscoperta di un'agricoltura locale, specialistica, naturale e di qualità. Che sarebbe anche ottima e alla portata delle piccole aziende famigliari, ma NON PUO' essere solo l'unico ramo di mercato a cui appendere la sopravvivenza di una famiglia, limitandosi a una pacca sulle spalle e a dire "coraggio" se poi le cose non vanno!
              Nessuno accetterebbe questo rischio!
              No! Serve un nucleo di redditualità che a mio parere è perfetto nella produzione agrienergetica. FV, minieolico, biomassa ecc per capirci. E se costa di più in bolletta è un costo che la comunità si deve accollare, anche perchè l'alternativa è quella di accollarsi co,munque dei costi fiscali per dare assistenza a quelle famiglie.
              No?
              Ovviamente occorre anche che gran parte delle necessità alimentari e non solo continuino ad essere importate. Ma qui il discorso è più ampio.

              P.S. Dopo risposto a armerock ho letto gli interventi di giuggiolo0107. Ecco, come vedi la realtà dell'agricoltura è questa. Sei costretto a industrializzare o con i prezzi che spunti vai in rosso subito. E parliamo di un'azienda con terreno esteso, esperienza, macchinari... figurati cosa può spuntare di "benessere" la famigliola che si improvvisa coltivatore eco-naif!
              Non basta pensare e parlare di ritorno alla natura, occorre mettere in atto le misure necessarie a garantire chi fa questa scelta che non deve rischiare l'osso del collo, economicamente parlando, alla prima grandinata o gelata fuori stagione!
              E questo, sia chiaro, non lo dico certo da scettico anti-ecologo!
              Tirando le somme e semplificando per me basterebbe normare e incentivare i piccoli-medi impianti a misura di impresa famigliare in FV, minieolico, miniidro ecc. (secondo le disponibilità locali ovviamente) e GARANTIRE a chi investe un ritorno certo seppur non super-lucroso (nell'ordine dei 30-40.000 € lordi anno per essere chiari e lo ottieni con 1500 mq di terreno altrimenti incoltivabile a pannelli) e permetti a chiunque di considerare un'attività agricola del tutto bio e di qualità come un potenziale, promettente INTEGRAZIONE al reddito e non come l'unica ancora di salvezza che se frana ti ritrovi col sedere per terra!!
              Ultima modifica di BrightingEyes; 18-10-2013, 08:56.
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #37
                Oooo mi piace tanto la tua idea B.E. !
                Sarebbe bello ma come fare a realizzarlo? :/ e poi la gente già si lamenta dei prezzi...
                E in più si dice sempre che mancano i fondi in italia per qualsiasi cosa...come trovarli per sta cosa?
                Io vorrei tanto provare, e sarei pronto a puntare sulle energie rinnovabili, abbiamo fatto passi da giganti e più andiamo avanti più miglioriamo. L'unico problema è che peresemio il FV è di durata limitata...20 anni di garanzia cosa vogliono dire ? che se ti va bene ti durano almeno 40 anni ? allora potrebbe andar bene! ma vent'anni se no rientri nelle spese ma poi a rifarlo nuovo sei di nuovo sotto e poi tutti i costi di smaltimento per essere trattato nel modo giusto!

                Cmq si parla sempre delle grandinate...possobile che non si sia trovata una soluzione ? più o meno ormai il meteo è diventato abbastanza affidabile anche a una distanza di 5 giorni e penso che se uno voglia si può rivolgere a un meteorologo per avere previsioni molto sicure...In caso di una previsione di gelo fuori stagione non si potrebbero difendere le coltivazioni preventivamente con un telo (tipo quelli ombreggianti) che rallenta/blocca giusto la grandine o almeno in grosso ? Si può adagiare sugli alberi, sui sostegni delle piante orticole..
                Poi ovviamente in caso di grosse coltivazioni la cosa si complica ma credo che si potrebbe trovare una soluzione del genere su larga scala...
                Armerock...

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                • #38
                  armerock, per il FV ormai è dimostrato che la durata utile dei pannelli supera i 25 anni.
                  In ogni caso è ovvio che un ammortamento "umano" deve essere di 7-8 anni (come infatti sono tarati i conto energia vari).
                  In pratica dopo 8 anni arrivi al breakpoint e tutto il resto diventa utile. Costi di smaltimento dovranno essere ridotti certo, ma tieni presente che gran parte del materiale è totalmente riciclabile.
                  I fondi sono un problema per molte cose, in questo caso no. Perchè? Perchè come ho già detto l'investimento deve essere del privato (magari con mutuo agevolato al massimo) e la remunerazione deve provenire dalla tariffazione dell'energia che poi si scarica sul consumatore. Non serve intervento statale.
                  Questo serve invece per creare e normare l'infrastruttura di base in grado di gestire queste microproduzioni alternanti, quindi la famosa smart-grid (rete intelligente) con sistemi di accumulo locale. Questo si che è un progetto importante, ma già ci si sta muovendo ed è un campo in cui l'Italia potrebbe essere all'avanguardia.
                  L'ideale sarebbe una rete in continua (su brevi distanze si può a quanto mi han spiegato) che sollevi il produttore anche dalla necessità degli inverter. Non so però se sia davvero già tutto fattibile, parliamo di ipotesi di lavoro, ovvio.
                  Però se non si comincia... si resta al carbone! E visto che siamo in tema segnalo che i dati dell'incidenza di malattie e tumori respiratori intorno alla centrale di Vado Ligure sono del tutto sovrapponibili a quelli, molto più pubblicizzati, dell'area di Taranto!
                  Così per dire eh...
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • #39
                    Non mi parlare di carbone...l'altro giorno in treno ascoltavo due giovani ingenieri che commentavano entusiasti proprio la centrale di vado ligure a carbone dopo una visita proposta dall'università..."che potenza" "è una meraviglia" " altro che FV ed Eolico" "è in queste centrali così potenti il futuro"...."non mi spiego a cosa servano gli ingenieri ambientali, quelli energetici"...
                    Guarda ero li li per "attacarli" ma non fa parte del mio essere..però cavoli se gli i nuovi ingenieri sono tutti come questi 2 siamo messi male..
                    Cmq nè avevo sentito parlare anche io! Una rete che sfrutti vari sistemi di produzione di energia elettrica in modo da avere sempre delle scorte pronte da utilizzare! Impianto eolico e FV che fungono normalmente e nel caso di giornare brutte e senza vento possono entrare in azione le batterie, le centrali termiche a biomasse e biogas accumulati nel tempo.
                    Sarebbe un buon sistema! E magari riuscire anche a creare un distrubitore locale di bioetanolo o Biogas o idrogeno per le macchine del luogo. E fare im modo che gli sfalci vari,gli scarti alimentari, il letame che non è utilizzabile come comcime usarlo per produrre energia.
                    Potrebbe funzionare eccome ma come dici tu senza un qualcuno che cordina e offre un paracul. in caso di grandinate e gelate..
                    Cmq cosa nè pensi dell' idea dei teli se previsto freddo/grandine?
                    P.s.
                    é confortante sapere che la maggior parte dei componenti è reciclabile, cmq quali sono i pezzi che si danneggiano nel tempo nei pannelli FV?
                    Armerock...

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                    • #40
                      Impianto di reti....16/18000euro ettaro.....piu circa 1000 euro di manutenzione annui.....arriva una delle tante trombe d'aria che si vedono negli ultimi anni.....e ti saluto.....per il freddo non e' un problema....a meno di estremi (1985) a -27 in pianura ravennate....
                      Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                      cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                      • #41
                        Belin giuggiolo se arriva una tromba d'aria ti porta via anche la casa e mi saluti si....ma non possiamo essere sempre pessimisti...Se arriva una tromba d'aria o un terremoto è proprio il volere di Dio e non possiamo farci nulla in ogni caso...Ma se bisogna pensarla così allora nessuno farebbe mai niente...
                        Cmq il problema gelo improvviso, inteso come temperatura non è tanto problematico di norma quindi ? Il problema grosso è la grandine ma con dei teli sopra dei tutori permanenti appena scatta l'allarme di possibile gelo dei giorni sucessivi potrebbe limitare se non annulare i danni da grandine...certo con 38 ettari il problema si complica ma con piccole coltivazioni si potrebbe fare preistallando dei tutori intorno ai vari appezzamenti.
                        Armerock...

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                        • #42
                          Dalla frase sopra capisco che non hai idea di come si forma la grandine.....non c'entra il freddo....p.s. il vento sufficente per danneggiare le reti e' molti basso rispetto a quello per abbattere una casa......p.p.s. sono il felice posessore di un cannone antigrandine...una bocca di fuoco alta 10mt....che qualche cosa conta...ma non fa miracoli...
                          Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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                          • #43
                            La grandine è il risultato di una corrente di aria fredda alla quota sbagliata. Nel processo di formazione della pioggia ad alte quote c'è sempre una fase in cui si formano cristalli di ghiaccio( esclusi i fenomeni tropicali che si riconoscono perchè l'acqua della pioggia cade calda) i cristalli di ghiaccio nella discesa incontrano aria a temperatura più alta che sciogliendoli li trasformano in pioggia. Quando non avviene questo passaggio intermedio e c'è aggregazione tra cristalli , per fortuna è un fenomeno raro , il ghiaccio giunge al suolo sotto forma di granuli più o meno grandi. A seconda della modalità di formazione i granuli assumono forma e consistenza differenti.
                            La morfologia terrestre determina punti particolarmente esposti alla caduta della grandine . Colline, crinali, pianure esposte a correnti discensionali, tanto da far diventare proprietà agricole altrimenti floride dei concentrati di s****. In Monferrato si diceva " L'è na vigna ca l'a tira la tempesta c'me i fiù i avji " traduco " è una vigna che attira la grandine come i fiori attirano le api".
                            Il fenomeno anche senza avere una ciclicità a volte si ripete per più anni per poi non manifestarsi per decenni, sino a far perdere la memoria popolare dei disastri combinati nel passato.
                            Un altro sistema di difesa sono le assicurazioni ma sono più costose delle reti......

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                            • #44
                              Assicurazioni.....da noi si dice....."OGNI 4 ANNI ASSICURATI E' UNA TEMPESTA".....il mio cannone si basa sul principio di aumentare i nucli di condesazione...per diminuirne il diametro.....tho...ci sono propio sotto adesso..
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                              • #45
                                Quando ero piccolo mi piaceva da matti assistere agli spari. Si usa ancora ioduro d'argento o sono quelli a cavitazione?

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                                • #46
                                  Lo iduro viene sparato con razzi o distribuito con aerei.... So cosa e' la cavitazione...ma non mi risulta possibile nel mio cannone..... Il mio a seguito di una detonazione a terra di gas (tipo gpl) fa partire un anello di vibrazioni che dovrebbero creare dei microcristalli in condizzioni atmosferiche chiamate " suberfredde" in cui l'h2o non congela per mancanza di nuclei di condesazione.....
                                  Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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                                  • #47
                                    Penso che il tuo sia quello che chiamavano a cavitazione perché provoca delle sovrappressioni nelle gocce d'acqua degli agglomerati di cristalli rompendoli. Secondo me in Piemonte utilizzavano anche un cannoncino che sparava un proiettile contenente ioduro ma ero un bambino e forse era solo un lanciarazzi. Non funzionava a gas, a gas funzionava lo spaventappasseri....

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                      il ghiaccio giunge al suolo sotto forma di granuli più o meno grandi. A seconda della modalità di formazione i granuli assumono forma e consistenza differenti.
                                      Da circa un decennio però, stanno diventando un po troppo GRANDI !!!



                                      MEGA-crio meteora

                                      La mega crio meteora caduta in marocco

                                      Video


                                      Speriamo restino episodi sporadici altrimenti........

                                      Saluti
                                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                      • #49
                                        Tornando in tema.......a parte i discorsi bucolici.....oramai io che faccio il contadino non posso vivere da eremita....mi occorre posta certificata...collegamento a internet per segnare trattanenti...il bambinovuole andare in piscina....l'altro a calcio...vedete io mi sto accorgendo di una cosa....io lavoro..ma ho piacere anche di riposarmi(e comprendo anche il tempo di stare con bambini e moglie)...purtroppo oramai sono un'azzienda al limite "marginale" (rimembranze di economia)..quelle che comprano terreni qui in giro sono contadini che lavorano 15/17ore al gg...(io mi fermo 8/10 se posso)E STANNO DIVORZIANDO!!!!! Fate un po voi.......
                                        Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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                                        • #50
                                          Dalle mie parti le economie agricole sono fatte da micro imprese agro pastorali e +/- tutte sono allo stemo della sopravvivenza. I mangimi e i sementi hanno avuto impennate astronomiche, lingua blu e peste suina hanno poi finito il lavoro. Le armi a disposizione dei piccoli sono ormai impotenti contro i grandi produttori/esportatori che vendono il loro prodotti qualitativamente indecenti a prezzi super stracciati. Conosco però delle piccolissime aziende che stanno tornando alle produzioni del passato. Una fra tutte un piccolo panificio artigiano, due persone; producono il pane con lievito madre e farina di semola prodotta e macinata in Sardegna, ovviamente la cottura viene fatta con forno a legna alimentato da sarmenti di lentischio e olivo. Il pane prodotto NON HA EGUALI, un profumo e un gusto conosciuto solo dalle persone più grandi, diciamo dai 50 in su. Ebbene la micro azienda si è rivelata un successo; il pane va letteralmente a ruba, tanto e vero che lavora moltissimo su ordinazione. Oltretutto, lo dico per chi non lo sa, questo tipo di pane, può essere consumato tranquillamente anche dopo 4/5 giorni dalla produzione e non come quello fatto industrialmente, che lo compri la mattina e la sera è già duro. Stessa storia dicasi per alcuni micro-caseifici, che producono formaggi seguento i metodi e le ricette del passato, Cioè senza utilizzare alcun prodotto chimico, garantendo una qualità e un sapore unici. Penso che il segreto per venir fuori dall'impasse è puntare più sulla qualità che sulla quantità, magari creando dei micro mercati di nicchia che garantiscano una reddittualità costante. Inoltre è fondamentale anche diversificare l'offerta, sempre per avere qualcosa d'alternativo da offrire al mercato, qualora la stagione ci sia ostile.

                                          Saluti
                                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                          • #51
                                            Sono d'accordo con Renato, io giro abbastanza in Europa e gli unici prodotti italiani che vedo vendere ovunque sono i vestiti e il cibo di qualità. E' un discorso complesso e affrontarlo così è da parte mia superficiale. Richiederebbe una capacità di associazione tra piccoli che non è tipica degli italiani per superare i problemi di distribuzione. Una struttura associativa solida dal punto di vista economico per affrontare questo altro empasse .......
                                            Il ragionamento di giuggiolo non fa una grinza, è l'aspirazione normale di un essere umano che non è vocato a fare il martire. Le campagne del centro nord Italia si svuotarono negli anni 60 perchè molti vedevano come un miraggio di benessere le 8 ore in stabilimento. Oggi che si sono ridotti anche i vantaggi economici diventa difficile trovare motivazioni ai sacrifici.

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                                            • #52
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                                              Anche dalle mie parti in Sicilia stanno nascendo piccole realtà a livello familiare che si stanno rivelando un successo. Un esempio di mia conoscenza , un pastore agricoltore che ha iniziato a vendere nella propria proprietà ricotta e formaggi prodotti dai propri animali.
                                              I prodotti hanno riscontrato subito il favore della gente che ha visto la geniunità dei prodotti di una volta. Ora dopo 3-4 anni l'azienda a conduzione familire si è ingrandita ulteriolmente vendendo anche la carne uova e prodotti della terra , tanto da essere diventata quasi un agriturismo . Mi ricordo che proprio era partito con un casolare quasi diroccato, ma ora rimesso completamento a nuovo ed amppliato e con tutti i requisiti igienici di legge.
                                              I prezzi non sono poi molto alti, anzi sono più bassi di quelli venduti al supermercato, che hanno prezzi esorbitanti per i formaggi e senza nessun sapore.

                                              Secondo me bisogna ripartire dalle cose antiche dei nostri nonni e riscoprire i vecchi sapori , lasciando perdere le multinazionali degli alimenti per ritornare ad una agricoltura con piccole imprese che vendono nelle vicinanze del posto di produzione.
                                              In questo modo forse si creeranno nuovi posti di lavoro senza aspettare che qualcuno crei il posto di lavoro , men che meno lo Stato Italiano.
                                              Ultima modifica di experimentator; 19-10-2013, 23:34.
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • #53
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                                                Cmq concordo con voi !Bisogna puntare sulla qualità e con prezzi decenti ! Da me ci sono i coltivatori 100% biologici ma fanno dei prezzi esorbitanti ! anche il doppio dei prezzi normali....
                                                L'unica è puntare su una produzione di un prodotto buono,sano e con un prezzo nella norma (se si può anche leggermente più basso della norma) così si riuscirà subito a creare una nicchia nel grande mercato dove si riescono a vendere facilmente i propri prodotti.
                                                Non si parla di diventare ricchi ovviamente ma di vivere decentemente senza pretendere troppo...Magari con il tempo riuscire ad aumentare la produzione o realizzare un nuovo prodotto.
                                                la cosa fondamentale è riuscire a vendere tutto ogni giorno, anche il poco che si produce, in modo da arrivare ad avere un piccolo stipendio fisso.Se è possibile poi integrare le entrare con una quota fissa derivante dalla vendità di energia FV o eolica, ect.
                                                Però non bisogna fissarsi sui soldi ! Io sono nato e vivo in una famiglia che va avanti con 1200 euro al mese e siamo sei figli + i miei genitori in casa.Ora due dei miei fratelli si sono sposati e sono felicissimi nonostante guadagnino solo 1100 uno e l'altro 1200...Non sono i soldi che rendono felici, bisogna accontentarsi delle cose materiali che arrivano e vivere per le cose veramente importanti che portano la felicità e la pace vera.I bambini di oggi hanno tutto a livello materiale ma hanno perso la cosa fondamentale..l'amore dei genitori, poter parlare con loro, giocare, essere coccolati...La mia ragazza fa l'insegnante alle elementari e vede che i bambini sono come delle piccole spugne che cercano sempre affetto ! Hanno una voglia di parlare, di essere coccolati e soffrono...famiglie spezzate, con la mamma da una parte e il padre dall'altra.. oppure vivono con la mamma e il suo compagno e sono confusi, chi è il papà ?...
                                                Fai bene giuggiolo a stare con la tua famiglia ! è la cosa più importante ! certo bisogna lavorare, "chi non lavora neppure mangi", però non bisogna neanche massacrarsi per portare quei pochi euro in più a casa, i figli si ricorderanno quanto i genitori sono stati con loro, non quanti soldi entravano in casa..una volta che c'è il cibo, la salute e la famiglia unita sono felici.
                                                Ultima modifica di armerock; 20-10-2013, 10:46.
                                                Armerock...

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