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Un problema di portata acqua

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  • Un problema di portata acqua

    Buongiorno
    piu' che altro ho (o meglio tutti gli utenti della mia strada hanno), un problema di portata acqua, perche' le tubazioni sono degli anni '50, ed erano state installate per poche utenze, ora le utenze sono aumentate ed in piu' il tubo metallico probabilmente si e' parzialmente ostruito di depositi calcarei. Quando apro un qualsiasi rubinetti per spillare acqua (esempio il lavabo per lavarmi le mani) anche non a piena portata, la pressione al contatore acqua passa repentinamente da 3,5 a 0,8 bar, e il flusso in uscita e' veramente scarso.
    Per cui (per favore non mettetevi a ridere), non volendo sobbarcarmi spese di corrente per azionare una pompa elettrica, mi sono inventato una sorta di autoclave passiva, che utilizza le pompe dell'acquedotto. In pratica ho utilizzato un serbatoio da autoclave da 800 litri, lo alimento dal basso, interponendo in linea (all'ingresso) una valvola unidirezionale a membrana. Questo mi permette di raggiungere al suo interno una pressione di 3,5 bar.
    In uscita, ho applicato un regolatore di pressione a 1,5 bar.
    Adesso, quando apro il rubinetto, la portata e' buona e rimane tale per almeno per 8 o 10 minuti di prelievo continuativo, almeno fino a che la pressione nel vaso di accumulo scende a quella di acquedotto.
    Unico vantaggio e' che se interrompo il prelievo, l'acqua rientra nel vaso e la pressione dell'acquedotto si reintegra.

    Questo e' stato il motivo che mi ha portato a pensare ad utilizzare sia un "UPS" sul circolatore (in caso di mancanza di alimentazione elettrica) sia a prevedere lo scarico di acqua fredda dalla parte inferiore del "puffer", perche' posso fase poco affidamento sulla portata dell'acquedotto.....

    Cordialmente

    Piero
    Localitā: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

  • #2
    Non so come sia quest'accrocchio autocostruito ma potresti aggiungere un vaso di espansione per aumentare la pressione e ogni tanto dargli una regolata-carica con un semplice pompa a pedali per pneumatici se non hai il compressore...l'importante ci sia un manometro....in subordine gonfiare all'interno una mebrana o pallone con adeguata pressione........mi sembra che dalle parti di Vercelli ci sia in vendita un autoclave della Varem 300 litri 10 bar d'occasione giā tutto predisposto con 2 motori ma chiedono 400 eurazzi......
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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    • #3
      Ciao,forse c'é un presostato principale che é intasato e incrostato.
      La soluzione passiva,funziona solo se l'acquedotto ha pressione e se ha pressione non serve! Generalmente si usa semplicemente un serbatoio in pressione,ermetico e messo in pressione con aria compressa (da raboccare ogni qualche mese)
      Ammeno che non funzioni da accumilo di emergenza,serve a poco,va controllato il tubo principale e il riduttore di pressione,poi un autoclave da 200 euro risolverebbe il tutto,se allacciato alle parti comuni il suo costo di funzionamento verrebbe diviso da tutti,e risulterebbe ridicolo comunque.
      Ciao

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      • #4
        Buongiorno a tutti

        innanzi tutto vi ringrazio dei vostri interventi, pero' per quanto concerne il suggerimento fornitomi da Biomassoso, all'autoclave ci avevo gia' pensato ma avevo rinunciato per due motivi:
        - il primo e' dovuto al fatto che non posso attaccarmi direttamente al contatore dell'acqua (e' vietato per legge) anche perche' altrimenti toglierei di brutto l'acqua agli altri utenti, (mi era gia' capitato una volta quando ho collegato l'idropulitrice), per cui dovrei inserire un accumulo a vaso aperto con il classico rubinetto a galleggiante per poi collegarlo al gruppo di aspirazione della pompa elettrica
        - il secondo e' che avrei dovuto spendere (al di la' dell'investimento iniziale) sempre fior di euro per l'alimentazione elettrica, e questo non ha nessun senso perche' la mia casa ha un solo piano fuori terra, con 3,5 bar si alimentano tranquillamente gli utilizzatori fino a due piani fuori terra.

        Per quanto concerne l'ipotesi suggerita da Buran001, poiche' vivo in una casa di proprieta', sono sicuro che non ci sono regolatori di pressione incrostati, il manometro su quale ho letto la variazione di pressione lo ho posizionato subito vicino al contatore che entra in casa, il resto del tubo e' interrato e appartiene all'acqedotto, inoltre il medesimo problema lo hanno i nostri vicini di casa.

        Il vaso lo ho chiamato semplicemente cosi' per non fare la pubblicita' (come da regolamento interno), ma in realta' e' un apposito vaso per acqua potabile con membrana in butile con pressione precaricata, e coperchio flangiato (per eventuale sostituzione della membrana) HYDRO-PRO CE di colore blu. In pratica l'aria e' isolata dalla menbrana in butile e non e' a contatto con il pelo dell'acqua, cosi' non si corre il rischio di disciogliere l'aria nell'acqua , e non necessita di dispositivi di reintegro automatico dell'aria.

        Il funzionamento e' comunque relativamente semplice: la pressione dell'acquedotto, contrasta la membrana fino all'equilibrio, la valvola unidirezionale sulla mandata ne impedisce il deflusso, oggi pomeriggio che c'era poca richiesta di acqua e le torri pieziometriche erano al massimo, la pressione era salita finoa quasi 4,0 bar.
        Anche se in qualche casetta vicino alla mia qualche utente preleva acqua, il manometro vicino al contatore scende fino a 1,2 bar, quello dopo la valvola unidirezionale, rimane sopra ai 3,5 bar.

        Il regolatore di pressione lo ho messo per uniformare la pressione di fornitura e per prolungare al massimo il tempo di prelievo a pressione giusta, se poi la pressione scende, e l'acquedotto non reintegra .....pazienza.
        Pero' almeno quando chiudo i rubinetti, e non attingo piu' acqua le pompe dell'acquedotto mi reintegrano loro la pressione, io non spendo un quattrino.

        Cordialmente

        Saluti a tutti

        Piero
        Localitā: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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        • #5
          Ciao,siamo un tantino OT.
          Comunque se hai una pressione di 3.5 bar (nella norma e ideale per l'uso casalingo) hai un problema di portata a monte,tubi troppo piccoli dell'acquedotto,o limitazione indotta ! (rivolgiti assieme ai vicini all'ufficio tecnico del comune di appartenenza,e vedi se con poco possono risolvervi la situazione)
          A mio parere grave visto che giā con un idropulitrice che usa pochissima acqua e alta pressione crei problemi... (meglio risolvere a monte il problema)
          Ciao
          (non vedo cosa centri con le biomasse e caldaie a fiamma inversa!)

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