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  • #61
    Si eseguano le analisi per la frutta essiccata, e si confrontino i risultati: fra i campioni freschi e quelli secchi, si evidenziano differenze significative nelle percentuali relative di uno o più elementi?
    troppo generico! E' semplicemente ovvio che durante l'essiccazione la perdita d'acqua comporti un'alterazione chimica del prodotto entro un certo range. Quello che è certo è che il frutto essiccato perde alcune proprietà nutrizionali ma ne mantiene altre: un esempio tipico è la prugna secca, che certo non definirei 'trasmutata'!

    Inutile dire che un eventuale successo potrebbe fare un bel rumore nel settore della ricerca agro-alimentare, quantomeno invalidando le attuali tabelle nutrizionali...
    Considerando da quanto tempo esiste la scienza alimentare, e di quanti soldi vengono spesi nello studio nutrizionale dalle grandi compagnie, interessatissime ad ogni novità faccia guadagnare loro soldoni, appare chiaro che questo 'successo' è una mera fantasia.
    Inoltre, che vuol dire che verrebbero invalidate le attuale tabelle nutrizionali? Forse che finora le analisi sugli alimenti sono state tutte sballate e stiamo mangiando, per dire, tre o quattro volte più di magnesio o che altro rispetto a quanto sappiamo? E come mai una cosa simile non sarebbe mai stata rilevata da NESSUNO nel campo dell'alimentazione?
    Occavoli, questo complottone è davvero incredibile!!!

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    • #62
      Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
      Considerando da quanto tempo esiste la scienza alimentare, e di quanti soldi vengono spesi nello studio nutrizionale dalle grandi compagnie, interessatissime ad ogni novità faccia guadagnare loro soldoni, appare chiaro che questo 'successo' è una mera fantasia.
      Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
      interessatissime ad ogni novità faccia guadagnare loro soldoni
      E bravo Valmax, dovresti meditare sulle tue parole: cosa credi a questo punto, che le compagnie facciano il loro interesse o l'interesse del "consumatore"? E secondo te, alle compagnie interessa di piu' la salute dei "consumatori" o il loro profitto?

      Tra l'altro le tabelle nutrizionali le puoi buttare via perche' non prendono in considerazione di come il corpo utilizzi i "nutrienti" e quanto questi "pesino" sull'alimentazione e sulla digestione: secondo le tabelle nutrizionali io dovrei essere gia' sepolto da 1 anno e 7 mesi col peso del mio cadavere di 45Kg. Questi signori, prendono per esempio una banana, la inceneriscono e conteggiano quanti joule gli sono stati necessari per farlo, fanno la conversione in Kcal ed eccoti fatta la tabella nutrizionale della banana.

      E poi una cosa, sii' piu' costruttivo ed ottimista, sei diventato piu' pessimista di me! Anche tu a parlare di complotti...ma daiii!!!

      Alberto

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      • #63
        Esistono tabelle nutrizionali anche per i prodotti essiccati, per esempio il muesli con cui faccio colazione la mattina. Possibile che la ditta produttrice non si sia mai accorta delle trasmutazioni?

        ••••••••••••

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        • #64
          Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
          Essendo quindi l'alimentazione uguale per tutte, è evidente che le motivazioni per il diverso spessore del guscio sono da attribuirsi a fattori fisiologici.
          Vedi, ti rimarra' sempre il dubbio, perche' la gallina non mangia solo quello che le dai, ma si mangia anche i sassolini che trova per l'aia, per cui avrai galline che li ingoiano ed altre che dapprima non lo fanno e poi imitano le altre o sono spinte dall'istinto a fare altrettanto con il risultato che prima o poi tutte le galline faranno le uova piu' o meno con lo stesso spessore del guscio, ma non piu' fragili.

          Se si potesse fare questa prova ti toglieresti il dubbio, il non farlo, scartando la possibilita' della trasmutazione a priori ti porterebbe a credere che questa possibilita' non esista appunto perche' non ci credi. Ma la vera scienza non e' "ci credo o non ci credo" (la scienza non e' ne una fede ne' un dogma) ma e' "esperisco, analizzo i risultati, valuto tutte le possibilita' ed indago su tutte e di volta in volta scarto quelle che non si avverano nei fatti della sperimentazione".

          Posso capire che tu non voglia far fare questa dieta ad una gallina per il timore di nuocerle (cosa che in realta' non succede), pero' la gallina in stato di liberta' (libera) non trova sempre da mangiare quello che e' secondo sua natura, per cui si adatta. Forse la gallina apprezzera' di piu' il fatto che non puo' mangiare quello che di solito mangia per qualche giorno piuttosto che venire accoppata per essere mangiata, o sbaglio?

          Alberto

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          • #65
            interessante come tu non abbia risposto alla domanda di nll nel post 63.
            E poi, per quanto mi riguarda, non esiste proprio alcun complotto: semmai TU
            cosa credi a questo punto, che le compagnie facciano il loro interesse o l'interesse del "consumatore"? E secondo te, alle compagnie interessa di piu' la salute dei "consumatori" o il loro profitto?
            sei fissato con i complotti delle compagnie.
            E, sì: senza volere tirare in ballo un buonismo di facciata, se i loro consumatori non vengono avvelenati, alle compagnie conviene. Quelle che ci hanno provato alla fine sono state scoperte e ne hanno pagato il prezzo. E' il mercato, bellezza

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            • #66
              Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
              interessante come tu non abbia risposto alla domanda di nll nel post 63.
              Esistono tabelle nutrizionali anche per i prodotti essiccati, per esempio il muesli con cui faccio colazione la mattina. Possibile che la ditta produttrice non si sia mai accorta delle trasmutazioni?

              Questa?
              E' inutile rispondere a questa domanda, la ditta produttrice produce...e' il mercato bellezza!! (parafrasandoti)

              Secondo te, chi spende piu' del 60% in pubblicita' per vendere i suoi prodotti, ha soldi per fare ricerca?

              Alberto

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              • #67
                non ti facevo un esperto di economia, per conoscere questa percentuale. Ad ogni modo, diciamo che il fatturato di una grande compagnia alimentare si aggira sulle centinaia di milioni, anche tolto il necessario per la pubblicità credi che non resti abbastanza per fare ricerca? E secondo te queste compagnie delocalizzano la ricerca a qualche imbelle squattrinato, fidandosi ciecamente dei primi risultati che vengono loro proposti, giusto per fare dispetto a quel grande genio di Kervran?
                E il fatto che eviti volontariamente di rispondere la dice lunga sul fatto che per te quel libro è una bibbia da accettare acriticamente.

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                • #68
                  [MODERAZIONE: Non è consentita la citazione di un intero messaggio. nll]

                  Allora, purtroppo per te sono abbastanza esperto di economia, e questi dati, cioe' di quanto spendono le aziende per "trovare polli da spennare" ne sono al corrente e la percentuale che ho scritto e' una media: ovviamente si tratta di grandi aziende, che vedi notte e giorno in tv. (a proposito, sappi che il 60% di pubblicita' lo paga il consumatore sul prezzo del prodotto, visto che queste aziende non sono cosi' idiote da pagarsela loro e non fare utili da spartirsi: non ti dice niente la parola "avidita'"?)

                  Sempre purtroppo per te e per noi, le aziende che facevano utili, fino a poco tempo fa', li investivano negli strumenti finanziari derivati perche' rendevano molto di piu' e con un effetto leva elevato e quasi senza rischio.(visto che saliva anche la rogna) Se controlli il grafico di Cell Terapeutics (societa' che fa' ricerca) vedi che fine ha fatto.

                  Quel libro per me' non e' una Bibbia, tante' vero che ho proposto a nll di fare l'esperimento con le galline. (non sei stato attento)

                  Al post 63 di nll ho gia' risposto:
                  Questa?
                  E' inutile rispondere a questa domanda, la ditta produttrice produce...e' il mercato bellezza!! (parafrasandoti)

                  Secondo te, chi spende piu' del 60% in pubblicita' per vendere i suoi prodotti, ha soldi per fare ricerca?
                  ed anche se non ci credi, questa e' la vera ragione, profitto ed avidita': l'antico motore del mondo oltre ad altre attivita' illecite.

                  Alberto
                  Ultima modifica di nll; 09-06-2009, 15:00. Motivo: Eliminata la citazione di un intero messaggio

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                  • #69
                    non so, per essere un 'esperto' di economia, la fai davvero semplice sui meccanismi e le motivazioni dietro al lavoro di un'azienda. (al di là del fatto che neppure il più onesto degli artigiani della nonna lavorava in cambio di nulla, beninteso)

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                    • #70
                      Quando ne avrai una tua capirai.

                      Alberto

                      [MODERAZIONE: queste "sfide" sono fuori luogo in questa discussione, anche perché non puoi conoscere il tuo interlocutore, che potrebbe rivelarsi un imprenditore con esperienza diretta nel campo, o un semplice appassionato. Il fatto che non abbiate le stesse idee sull'argomento non ti autorizza ad assumere atteggiamenti di superiorità. Questa battuta te la lascio per permettere agli utenti di leggerne la risposta, ma alla prossima da parte di chiunque su questo tono, c'è un ammonimento ufficiale e la cancellazione del messaggio. nll]
                      Ultima modifica di nll; 09-06-2009, 15:07.

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                      • #71
                        Veramente ho fatto una ricerca in internet e ho trovato che difficilmente si supera il 10% del fatturato nell'investimento pubblicitario, la maggior parte rimane sotto il 3%, come si legge da questo estratto:

                        Originariamente inviato da w w w . p u b b l i c i t a i t a l i a . i t
                        Delle imprese che, nel 2008, hanno incrementato gli investimenti il 21% stanzia oltre il 3% del proprio fatturato in comunicazione, mentre il 44% tra l’1% e il 3% del proprio giro d’affari e il rimanente 35% solo fino all’1%. Questi dati variano, però, a seconda del fatturato delle imprese. Il 70% delle aziende del settore con un fatturato fino a 100 Milioni di euro investe fino all’1% di questo in comunicazione, mentre il 28% di queste investe tra l’1% e il 3% del proprio giro d’affari e il restante 2% oltre il 3% del fatturato; le percentuali cambiano quando il giro d’affari comincia a pesare maggiormente: il 45% delle aziende del settore con un fatturato da 100 milioni a 250 milioni investe fino all’1% di questo in comunicazione mentre il 40% di queste investe tra l’1% e il 3% del proprio giro d’affari e un buon 15% oltre il 3% del fatturato; ancora meno netta la distinzione per le imprese dell’edilizia con un fatturato oltre i 250 milioni: il 34% di queste investe in comunicazione fino all’1% del giro d’affari, il 40% dall’1% al 3% del fatturato e il 26% di queste oltre il 3%.
                        Ben distanti dal citato 60%, che non so proprio da dove arrivi.

                        ••••••••••••

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                        • #72
                          Questi dati sono in base al fatturato e non ai ricavi per cui non sono dati attendibili. C'e' una grossa differenza tra fatturato e ricavo. Si danno tante informazioni ai consumatori...

                          Alberto

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                          • #73
                            Originariamente inviato da albertogas Visualizza il messaggio
                            Questi dati sono in base al fatturato e non ai ricavi per cui non sono dati attendibili. C'e' una grossa differenza tra fatturato e ricavo.

                            Alberto
                            Quale sarebbe questa differenza, di grazia?
                            Escludiamo che l'impresa venda in nero.
                            Tersite
                            Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                            Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                            • #74
                              Scusa albertogas, ma quando hai un'azienda e devi fare delle spese, qualunque spesa, prendi i soldi dalla cassa dei guadagni, o dalla cassa e basta? E se l'azienda va in pareggio non fa pubblicità ai suoi prodotti? Non si rifornisce delle materie prime? Non paga i fornitori e i dipendenti?

                              Le spese si fanno prima di quando si chiudono i bilanci e vanno sotto la voce uscite. Le varie uscite sono in percentuale sulle entrate, non sul guadagno. Mi sa che devi rivedere un poco le tue conoscenze sul funzionamento delle imprese dal punto di vista amministrativo.

                              ••••••••••••

                              Commenta


                              • #75
                                giusto per aggiungere un altro chiodo sulla bara delle inesattezze economiche di albertogas: qualunque azienda che spendesse oltre la metà dei propri guadagni solo in pubblicità sarebbe ampiamente trapassata entro il secondo anno di esercizio.

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                                • #76
                                  Chi spende percentuale del proprio fatturato, senza tenere conto dei ricavi, sarebbe trapassato. Il fatturato non e' il guadagno. Si spende in base a quel che sono i ricavi e non i fatturati. Io ho sempre fatto cosi', e sono ancora a galla dopo 8 anni di attivita' tenuto conto della crisi attuale: certo non mi indebito per andare in televisione, sarei un idiota, perche' non ho ricavi sufficienti a pagarmi 60 secondi di pubblicita' televisiva, e 60 secondi sono pochissimi. Due anni fa', per mettere la pubblicita' all'ultima pagina di una nota testata nazionale quotidiana, carta stampata, ci volevano 40.000 Euro (x un giorno), immaginatevi quanto possano costare 60 secondi in televisione, in prima serata, su di una principale emittente, ovviamente non regionale.
                                  Poi, non ci si puo' lamentare se molte aziende, crisi a parte, saltano perche' si sono indebitate: la regola base e' sempre di non fare il passo piu' lungo della gamba, soprattutto in economia.

                                  Alberto

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Allora, il mio grado di avidita' e' basso (perche' a me non piace il potere, anzi sono contro il potere), e soprattutto in questo periodo mi accontento di stare a galla. Fortunatamente i clienti hanno sempre pagato regolarmente ed io ho rispettato sempre le scadenze, per cui per mia fortuna, non mi sono mai trovato nelle condizioni di perdita (per ora). Premetto che la crisi non finira' se non entro 10-12 anni, per cui sto valutando seriamente l'idea di chiudere prima che la crisi acceleri.
                                    Non credete alle panzane che vi dicono in televisione, la crisi durera' per parecchi anni, ed a settembre di quest'anno vedremo quante aziende riapriranno dopo le ferie estive.
                                    Solo dalle mie parti la cassa integrazione e' salita di olttre 800% e ho amici in questa situazione, per cui le brutte notizie provenienti da altri settori non mi mancano.
                                    A proposito, sarebbe il momento di diversificare e mettere il 20% dei vostri risparmi in oro a 24 carati.
                                    E se e' successo anche dalle vostre parti, avrete notato che sono stati aperti dei negozi del tipo "Acquisto oro in contanti" in breve tempo, ultimamente e questo e' un segno grave della crisi imminente.

                                    Comunque, cari amici, vi faccio notare che siamo andati OT, per cui rilancio, se c'e' qualcuno che puo' fare esperimenti con le galline e le loro uova e' bene accetto.


                                    Alberto

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                                    • #78
                                      ti faccio le mie scuse: ho eliminato il messaggio un attimo prima che tu rispondessi, proprio per non deviare ulteriormente dal tema principale. Di nuovo, scusami.

                                      Commenta


                                      • #79
                                        Non c'e' di che, ormai ti ho risposto. E adesso rientriamo in tema, dai prossimi post.

                                        Alberto

                                        Commenta


                                        • #80
                                          Caro Alberto
                                          Vediamo se ho capito:
                                          -Prendo una gallina ovaiola in produzione
                                          -per alcuni giorni la alimento con mangimi privi di calcio
                                          -dopo un pò il guscio dell'uovo prodotto si infragilisce perchè l'animale non ha più calcio a disposizione.
                                          -le fornisco mica tritata e l'uovo prodotto ritorna normale.

                                          Tutto giusto?

                                          Siccome la mica contiene anche calcio (vedere Wiki) in proporzioni variabili mi dici che esperimento del piffero è.

                                          Ciao Tersite

                                          PS Non è che confondi i ricavi con gli utili?
                                          Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                          Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                          • #81
                                            Ciao tersite3,
                                            da Wikipedia

                                            Classificazione delle miche [modifica]

                                            Le miche possiedono formula chimica generale

                                            X2Y4-6Z8O20(OH,F)4

                                            dove

                                            X rappresenta K, Na, Ca o meno comunemente Ba, Rb, o Cs
                                            Y rappresenta Al, Mg, Fe o meno comunemente Mn, Cr, Ti, Li, ecc.
                                            Z rappresenta principalmente Si o Al ma può essere anche Fe3+ o Ti
                                            Da appunti presi da lezioni di tecologia dei materiali durante i miei anni scolastici di perito elettronico:

                                            le varietà di mica che si usano per applicazioni termo-elettriche sono la muscovite(o mica potassica o mica magnesiaca).
                                            La mica si usa come isolante elettrico e come conduttore di calore da mettere tra un componente elettronico di potenza ed il suo dissipatore.
                                            Nel caso della mica muscovita X rappresenta o K o Mg (per cui niente Ca), in quanto o e' una mica potassica o una mica magnesiaca, per cui l'esperimento e' ancora valido.

                                            Alberto

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                                            • #82
                                              Amare la scienza significa anche rendersi conto e ammettere che si può aver torto...lo dico perchè mi è venuto in mente un motivo per il quale l'esperimento della gallina potrebbe non essere corretto (o quantomeno sufficientemente esplicativo)

                                              Asp...no...noooo che fate con quel fucile?? Io sono possibilista e assiduamente pro FF LENR e CQED ma c'è sta cosa che mi frulla in testa..dunque:

                                              avevo letto tempo fa i dettagli dell'esperimento della gallina, non li ho più trovati (in italiano ) ma mi pare di ricordare che all'inizio, per far si che il guscio diventasse tenero, si somministrasse cibo senza calcio ma anche senza potassio!!

                                              E' possibile che il potassio serva solo a favorire l'utilizzo chimico del calcio? Una sorta di "catalizzatore" per intendersi...dovrebbe essere la stessa cosa del caso degli integratori alimentari: un conto è bombardare l'organismo con tonnellate di vitamine "sfuse", altro conto è mangiare una mela: il frutto nel suo complesso (fibre, sostanze della buccia ecc) aiuta molto di più di un integratore ad assimilare e utilizzare le vitamine!!

                                              Dico questo: e se il calcio ci fosse ma non fosse utilizzabile per mancanza di un altro elemento che serve da catalizzatore?


                                              Oooohhhhppppssss
                                              Smentitemi please...
                                              Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

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                                              • #83
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                                                l'esperimento tende prima ad esaurire le riserve di calcio nel corpo dell'animale in modo che l'uovo risulti fragile e con guscio sottilissimo e poi gli si da' la mica come integratore all'avena, pero' appunto non si sa' ancora se il potassio funga da catalizzatore per estrarre altro calcio presente nell'animale o sia il potassio a venire trasformato in calcio. Fatto sta che sulle galline su cui Kervran sperimentava egli non ha riscontrato problemi di ossa fragili o fratture agli arti: ha fatto l'esperimento su una gallina per 100 giorni che gli ha deposto 90 uova .

                                                Alberto

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                                                • #84
                                                  Forse appunto questo esperimento non è molto esplicativo, per via di questo dubbio, ma altri esperimenti condotti da Kervran con misurazione accurata delle sostanze in IN e in OUT...beh allora non c'è catalizzatore o integratore alimentare che tenga!!

                                                  Diciamo che l'esperimento della gallina serve a far venire la pulce nell'orecchio...o come si dice, la cimice in cu.....
                                                  Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

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                                                  • #85
                                                    Originariamente inviato da albertogas Visualizza il messaggio
                                                    Ciao tersite3,
                                                    Da appunti presi da lezioni di tecologia dei materiali durante i miei anni scolastici di perito elettronico:
                                                    Nel caso della mica muscovita X rappresenta o K o Mg (per cui niente Ca), in quanto o e' una mica potassica o una mica magnesiaca, per cui l'esperimento e' ancora valido.

                                                    Alberto
                                                    Caro Alberto

                                                    Prima mi citi Wiki, dove si segnala la presenza di calcio nella mica, poi citi i tuoi appunti giovanili, ove la presenza di calcio non è citata. Con tutto il rispetto per i tuoi appunti ritengo che nel caso della muscovite il calcio non sia presente in quantità preponderanti, comunque presente in quantità rilevabili. Come succede in tutti i composti minerali naturali.

                                                    L'esperimento con un minimo di serietà dovrebbe valutare l'apporto di calcio tramite il mangime, l'acqua, l'eventuale mica ed il calcio presente nel guscio.
                                                    L'esperimento non valuta analiticamente nulla. Si limita a suggerire che l'avena non contiene calcio, che la mica non contiene calcio, che l'uovo contiene calcio.
                                                    E se la gallina in un impeto di intelligenza usasse il magnesio per formare il guscio?

                                                    Ciao
                                                    Tersite
                                                    Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                    Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                    • #86
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                                                      L'esperimento dovrebbe tenere conto anche degli escrementi della gallina per valutare anche il rapporto Ca in -> Ca out in base al calcio assunto anche per verificare l'esattezza del ciclo del calcio nella gallina.

                                                      Per quel che riguarda gli appunti, che ti devo dire, sono stato fortunato ad avere un professore informato ed aggiornato e che mi ha ben formato. Comunque, la mica in eletronica di potenza, (almeno negli anni in cui sono andato alle superiori) era usata come il pane a tavola, adesso non so se usino pasta siliconata od altro, ma a quei tempi quello c'era.

                                                      Se dai un occhio alla tavola periodica degli elementi dopo K trovi Ca come numero atomico (+1 rispetto a K=19 mentre Mg=12) per cui se la natura non spreca energia la trasmutazione piu' corretta sarebbe K + ? = Ca, dove ? potrebbe essere H che ha 1 come numero atomico.
                                                      Oppure potrebbe essere Mg+O=Ca?

                                                      Alberto
                                                      Ultima modifica di albertogas; 10-06-2009, 15:32.

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                                                      • #87
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                                                        Non intendevo che la gallina fosse in grado di fare la fusione fredda fra magnesio e ossigeno, ma che usasse direttamente il magnesio per fare le uova.
                                                        Naturalmente è buttata lì.
                                                        I pesi ed i numeri atomici quadrano in entrambe le reazioni, questo non significa che la gallina le sappia fare.
                                                        Nel caso del potassio deve anche ricavare un H da qualche parte, suppongo dall'acqua.
                                                        Se lo sapessimo fare anche noi sarebbe già una gran cosa.

                                                        Ciao
                                                        Tersite
                                                        Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                        Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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