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Alterazione della forza perso
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Vi espongo quindi la mia CONGETTURA secondo cui il campo gravitazionale non è un campo di forza conservativo. Questa congettura "dovrebbe" stare in piedi alla luce di un comportamento teorico di un modello da ma ideato,e completato attraverso le informazioni che pazientemente Voi mi avete fornito.
Devo iniziare descrivendovi il disegno del modello. Quello che vedete è un corpo cavo che potrebbe ricordare un cilindro,aperto sulla parte superiore e inferiore. Sulla parte superiore e inferiore ci sono due pistoni,vincolati tra di loro in maniera tale che se uno scende l'opposto deve scendere e viceversa,se uno sale,l'altro è obbligato a muoversi nella stessa direzione. La parte superiore del pistone ha un'area di 2cm^2 mentre,l'altra faccia di 1cm^2. Segue che se immergo il diavoletto (tutti chiamano così i loro apparecchi che sembrano violare i principi della termodinamica,io farò lo stesso) nell'acqua,la forza risultante sul pistone del diavoletto dipenderà dalla profondità di immersione e ci sarà un punto in cui la pressione che agisce sul lato in alto sarà uguale a quella che agisce sul lato inferiore ottenendo un'equilibrio del pistone,ma non del diavoletto,dato che il cilindro che contiene il pistone,si troverà o più in alto o più in basso rispetto al punto di equilibrio del pistone. La spinta totale sul diavoletto sarà quindi sempre dipendente dal suo volume.
La distanza delle due faccie del pistone è di 15 metri,quindi immergendo il diavoletto ad una profondità di 10 metri,è necessario appoggiare sul pistone un peso in acqua di una massa di 0.5kg. Le forze che agiranno sul pistone saranno quindi quella data dalla pressione dell'acqua a 25m,a 10m e del peso. Il cilindro del diavoletto si troverà 5 metri più sotto,per permettere al pistone di muoversi verso il basso. Applico quindi un peso di 0.5kg al cilindro per bilanciare la spinta di archimede.
La vasca dell'acqua che contiene il diavoletto avrà un camino come mostrato in figura di un centimetro quadrato di area,in maniera tale che all'abbassarsi del pistone per centimetro,corrisponderà l'abbassarsi del livello generale dell'acqua di 1 cm mantenendo quindi invariato la spinta che il pistone riceve in acqua,cioè 0.
Ora il caso. Faccio scendere il pistone per tutta la sua escursione,cioè 5m tenendo fisso il cilindro. La forza verticale che agirà sul cilindro aumenterà di 0.5 kg,facendolo scendere di 2.5m per riottenere l'equilibrio generando dell'energia.Energia che è la stessa che servirà al diavoletto di risalire nella vasca di 2.5m in maniera tale da poter riposizionare il pistone nel punto iniziale.
Tuttavia se ripeto l'operazione,facendo scendere metà cilindro per volta,raggiungo una profondità del cilindro di 2.7p metri.
Io ritengo che l'energia che ottengo nella seconda situazione sia superiore a quella che consumo per riportare il diavoletto verso l'alto di 2.7p metri.
P.S. Per ora lasciate perdere quello che c'è scritto,badate solo al disegnoUltima modifica di Gabrieleci; 12-09-2011, 19:40.
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Per affermare quello che dico,ho fatto i seguenti calcoli. Se l'energia che ottengo dal cilindro nel primo caso è uguale a quella necessaria per la risalita,essa sarà calcolata con la seguente formula: (0.5kg+0kg)/2 * 2.5m *g. (suggeritami da Trap5 nel post Lavoro di questa sezione,ultima risposta) Analogamente utilizzo la stessa formula per calcolare le energie del secondo caso... ottengo che con l'apparato potrei sollevare circa 56 g per 2.7p metri a ciclo.
Cerco di giustificare la maggior energia come conseguenza del fatto che la pressione che si oppone alla discesa del cilindro,nel primo caso aumenti linearmente in ambedue i semicilindri,mentre nel secondo caso,aumenti in maniera alternata,ovvero ogni semicilindro venga influenzato dall'altro solo dopo che ha compiuto il lavoro... ditemi se vi va che ne pensate
P.S. Mi auguro che la descrizione sia chiara...Ultima modifica di Gabrieleci; 12-09-2011, 22:00.
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Non ti offendere ma non ho capito un H
... il campo gravitazionale non è un campo di forza conservativo...
Per il resto cerco di ricapitolare i tuoi dati chiedendoti di specificare alcune cose:
- Il cilindro di che materiale è o meglio che peso ha? (galleggia) ?
- Che dimensioni ha (altezza, diametro) ?
- La sezione interna è costante?
- Il pistone ha la parte inferiore di superficie minore rispetto a quella superiore (1cm² --> 2cm²) ed esse sono solidali tra loro tramite un "asta" per una lunghezza totale (asta+base inf+ base sup) di 15m giusto? Quindi:
- Desumo che l'acqua possa entrare dalla parte inferiore e che l'aria eventualmente contenuta nel cilindro possa uscire.
- Essendo il pistone libero di scorrere nel cilindro desumo che tra pistone e cilindro non vi sia una tenuta perfetta o quantomeno, allo scendere di quest'ultimo, sia permesso all'acqua di entrare nella parte superiore
- Il pistone galleggia? Che peso ha?
...La vasca dell'acqua ... avrà un camino .. di un centimetro quadrato di area
...all'abbassarsi del pistone per centimetro,corrisponderà l'abbassarsi del livello generale dell'acqua di 1 cm..
P.S.
Fai un piacere..... i disegniUltima modifica di Lupino; 12-09-2011, 23:15.
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Ti rispondo lupino. Il cilindro ha peso nullo. Questo per semplificare ai fini dei calcoli...potrebbe avere un peso che bilancierei con un corpo immerso nell'acqua tale da neutralizzarlo
Il cilindro è quello disegnato di nero. Ha un lato di 5m verticale,uno di 1cm orizzontale,15 metri in verticale, mezzo cm in orizzontale e 5m in verticale...questo è metà sezione vista frontalmente...dall'altro lato è speculare...
La sezione interna varia al variare della posizione del pistone in verde...scendendo il pistone farà si che il volume del cilindro diminuisca( più correttamente che la parte superiore diminuisca mentre quella inferiore aumenti). Per precisione il volume tra il cilindro e il pistone in ambedue i lati(sopra e sotto) non si riempie mai d'acqua...
Questa è la situazione del sistema con il pistone (in verde) sceso di 2.5 metri,cioè metà escursione...Ultima modifica di Gabrieleci; 12-09-2011, 23:19.
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Dopo aver abbassato il pistone,facendo scendere metà semicilindro per volta ,otterrò una forza che agirà sul primo da 0.25KG a 0Kg per 3.3p metri,lo andrò a bloccare,farò scendere il secondo che passerà da una forza di 0.16pKG a 0 sul percorso di 2.2p metri. Vincolerò i due con una corda (!!!) facendo così salire quello a 3.3p m e discendere quello a 2.2p m per una corsa totale di 0.5p metri ,raggiungendo i 2.7p metri e generando ulteriore energia. Se l'energia prodotta si misura allo stesso modo del caso in cui si muova il cilindro completo,ottengo un surplus energetico.
p sta per periodico
Più precisamente ottengo un'energia prodotta dal primo semicilindro di 0.125KGx3.3px9.81 del secondo di 0.16p/2 x 2.2px9.81 vs un'energia necessaria alla risalita di 0.16px9.81x2.7p...
5.9 J vs 4.5 J
Buona notteUltima modifica di Gabrieleci; 13-09-2011, 00:09.
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Partendo dal presupposto che sto leggendo con un occhio solo.... l'altro già dorme...
Essendo il cilindro ermetico rispetto al pistone (se non entra l'acqua non esce neppure l'aria) ed essendo S1 (la superficie superiore del pistone) il doppio di S2 (quella inferiore) avrai che ogni metro di "affondamento" di S1 corrisponderà a 2 metri in S2. Quindi per S2 a -5 m (tutto giù) avrai S1 a -2,5 m.
Riprendendo il tuo disegno, se spingi S1 tutto giù S2 uscirà di 2,5m dal cilindro.
Inoltre anche questo movimento è determinabile solo presupponendo S1 e S2 non collegati rigidamente
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Non dare i numeri Lupino! Il cilindro è si ermetico,ma il suo interno(contenente aria) è collegato attraverso un tubicino all'esterno. In modo tale la pressione interna sarà sempre di 1 ATM in modo di bilanciare quella esterna...(dell'aria....)...
Se vado ad abbassare il pistone (in verde) di una qualsiasi misura (da 0 a 5m) il livello dell'acqua nella vasca diminuirà di conseguenza mantenendo uguale la pressione sui due lati del pistone. Non capisco quale sia la tua confusione. Devo ammettere che il disegno non è dei più chiari...
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Bé di tubicini fin'ora non ne avevi parlato... i numeri che dò si basano sui dati che posti.
Vediamo se così è giusto...
Ah, tra contenitore e cilindro mi pare di capire non possa passare l'acqua, se no del camino (vaso di espansione) che te ne fai? Giusto? Oltretutto nel quantificarne l'altezza (h > 1,5m) presuppongo un volume del collegamento tra i due semicilindri (l'asta) pari a 0
Controlla e dimmi se il disegno corrisponde
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Perchè h>1,5 e h>25?
La vasca è di 35m (non è importante quanto è profonda ai fini del funzionamento) e il camino di 5m come nel disegno. Il diavoletto si posiziona poi alla giusta altezza.Ultima modifica di Gabrieleci; 13-09-2011, 13:58.
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h > 25 perché il cilindro è alto (sempre che le misure che ho individuato siano giuste) 25m quindi il contenitore deve avere un altezza maggiore o uguale a 25m (i 35 m me li stai dicendo solo ora)
h > 1,5 perché nella posizione di massimo affondamento (-25m) la risalita dell'acqua nel camino sarà almeno uguale a 1,5m
Aggiungo a tutto ciò che per facilità ho tralasciato di calcolare i volumi occupati da cilindro e pistone e, proseguendo, come tu hai detto, sempre per facilità, pongo il peso di questi pari a 0.
Per le altre misure ci siamo? Te lo chiedo perché in un post parli di 10m in un altro di 15. La diversità è abbastanza relativa ma.... bè giusto per capirci.
Ora spiegami questo:
...metà semicilindro per volta...
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No,i miei calcoli sono precisi,non puoi inventarti valori. C'è scritto all'inizio dove espongo la mia CONGETTURA che il diavoletto deve stare a 10 metri di profondità. Ci saranno quindi 10 metri d'acqua sopra di lui,5 metri d'acqua nella vasca grande + 5 nel camino. Facendo scendere di 5 metri il pistone verde,il volume del diavoletto diminuirà di 0.5dm^3 quindi l'acqua a pelo del camino di 5 metri scenderà appunto di 5 metri. (500cmx.1cm^2=0.5 dm^3)
Il cilindro è diviso in due,metà e metà. Scende metà alla volta.
CiaoUltima modifica di Gabrieleci; 13-09-2011, 18:08.
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... è un corpo cavo che potrebbe ricordare un cilindro......La distanza delle due facce del pistone è di 15 metri......Il cilindro è quello disegnato di nero. Ha un lato di 5m verticale,uno di 1cm orizzontale,15 metri in verticale, mezzo cm in orizzontale e 5m in verticale...
... Il cilindro è si ermetico,ma il suo interno(contenente aria) è collegato attraverso un tubicino all'esterno......Il cilindro è diviso in due,metà e metà. Scende metà alla volta...
... Ci saranno quindi 10 metri d'acqua sopra di lui...
Certo che di confusione ne fai....
Ancora una volta... le misure sono queste?
Ultima modifica di Lupino; 13-09-2011, 23:01.
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La vasca,la 3a immagino,sopra va chiusa altrimenti l'acqua che è contenuta nel camino non contribuirebbe a tenere alla giusta pressione il tutto. Poi non,capisco,perchè fai immergere il camino così tanto,basta che sia di 5 metri sopra la vasca. Poi,il cilindro va diviso in due longitudinalmente,non latitudinalmente come mi mostri di aver fatto. Sempre a disposizione
Se comprendi il funzionamento del diavoletto,ti renderai conto di quanto sia in realtà semplice.
Peace
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...sopra va chiusa altrimenti l'acqua che è contenuta nel camino non contribuirebbe a tenere alla giusta pressione il tutto...
L'accrocchio è giusto? Qual'è delle due la posizione di partenza: A o B? Considerando la posizione di partenza avente una spinta pari a 0 sia verso il basso che verso l'alto (giusto?), qual'è il passo successivo?
Se ancora non ci fossi fai direttamente tu le modifiche sul disegno... il formato di partenza su cui lavoro è un vettoriale di Inkscape (lo conosci?) se vuoi ti posto direttamente quello.
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E' corretto a parte che il diavoletto dovrebbe trovarsi 5 metri più in su. Ricordati di aggiungere mezzo chilo al pistone e mezzochilo al cilindro per avere l'equilibrio idrostatico.CASO A, fai scendere di 5metri il pistone verde con un'annesso abbassamento dell'acqua nel camino per 5 metri. Ora fai scendere la parte sinistra del cilindro con attaccato un peso di 0.25kg (metà di 0.5 n.d.r) e questo scenderà per 3.3p metri generando un'energia. (io credo sia 0.125x3.3px9.81(da .025kg a 0kg linearmente)) in più avrò che il livello nel camino salirà di 3.3p/2. Farò poi scendere la parte destra del semicilindro generando un'energia (da 0. 1 6p kg a 0 x 2.2p metrix9.81) il livello del camino sarà ora a 2.7p metri. Riallineo quindi i due cilindri facendo salire uno e scendere l'altro,ottenendo ulteriore energia e riporterò al punto di partenza il diavoletto..spendendo 0.16px2.7pmx9.81.riabbasso il pistone e il gioco è fatto
P.S. I semicilindri si suddividono tra destra e sinistra,no alto e basso
Spero che i calcoli ve lo confermino...con me lo fanno
Conosco autocad...
mmm...a guardare di nuovo i calcoli ho scoperto che l'energia necessaria per la risalita è maggiore...Ultima modifica di Gabrieleci; 15-09-2011, 02:13.
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EUREKA!
... il diavoletto dovrebbe trovarsi 5 metri...
...quindi immergendo il diavoletto ad una profondità di 10 metri...
Un primo errore: se la figura di partenza è la A (sx), partendo dal presupposto che il contenitore in origine fosse pieno sino all'orlo, l'acqua nel camino non sarà ad un altezza di 5 metri ma di 10 (volume semi-cilindro A = 2cm² x 5m = 1cm² x 10m = 1dm³) ma tant'è si può presupporre di avere questa conformazione di partenza senza tener conto di come si è arrivati ad essa.
...Ricordati di aggiungere mezzo chilo al pistone e mezzo chilo al cilindro per avere l'equilibrio idrostatico...
Quindi:
- posizione di partenza: figura A (sinistra)
- spinta idrostatica in tale posizione: 0 Kg
...fai scendere di 5metri il pistone verde con un'annesso abbassamento dell'acqua nel camino per 5 metri...
... Ora fai scendere la parte sinistra del cilindro ...
...con attaccato un peso di 0.25kg...
... e questo scenderà per 3.3p metri...
...generando un'energia...
Per ora mi fermo qui nell'analisi... vedi un pò se ti torna il tutto.
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Parto col dirti che non c'è surplus energetico. Avevo considerato un peso di risalita di 1.6 quando in realtà è di 2.2. Errori che si fanno quando si studia alle 2-3 di notte e stanchi.
Se noi vogliamo fare in modo che il sistema sia in equilibrio,per come la vedevo io,doveva trovarsi a 10 metri sotto il pelo dell'acqua con un peso di 0.5kg sopra il pistone e un peso di 0.5kg sul cilindro. Abbassando il pistone verde,l'unica energia che immettiamo a mio parere è quella per vincere l'attrito (dell'acqua e del pistone che strisci a sul cilindro). Fatto questo,abbassato completamente il pistone,avremo dimezzato il volume del diavoletto e l'acqua nel camino sarà scesa. Ora se facessimo scendere il cilindro (come dici tu strisciante su una paratia,che può essere lo stelo allargato del pistone) questo aumenterebbe il volume del sistema di 0.25dm^3. Facendo scendere un semicilindro per volta il volume del sistema aumenterebbe di 0.27dm^3. Credevo che questa differenza a parità di "pezzi impiegati" mi desse un surplus energetico,ma evidentemente non è così.
Cioè ottengo questo bilancio: +2,7777784907234627145261231104419e-32 JUltima modifica di Gabrieleci; 15-09-2011, 17:03.
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...Errori che si fanno quando si studia alle 2-3 di notte...
Ho finito ora lo schema completo (quasi).. certo che a mettere e togliere pesi è un pò arduo calcolarne la resa/perdita ma tant'è... buona notte
P.S. Il camino è corto.
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Ciao Gabrieleci, un aggiunta al mio precedente post
...Ho finito ora lo schema completo (quasi)...
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Ti/vi propongo un altro schema sulla falsa riga del "diavoletto" di Gabrieleci... il funzionamento è un pò diverso ma lo scopo è sempre lo stesso... per ora non l'ho ancora analizzato dal punto di vista prestazionale, nè ho ancora dato pesi o misure,anzi se vogliamo farlo assieme..
Vi illustro il funzionamento:
Da sinistra a destra 5 fasi (ho dimenticato le lettere nel disegno ): A, B, C, D, E
N.B. Il contenitore è pieno d'ACQUA SALATA
A: Posizione di partenza, valvole V1, V2, V3, V4 chiuse, il "fuso" è pieno d'aria e bloccato... assetto positivo
B: Le valvole V1, V2, V3, V4 vengono aperte, la camera interna si riempe d'acqua... assetto negativo
C: Il fuso è ormai pieno d'acqua, le valvole V1, V2, V3, V4 possono essere richiuse e viene sbloccato dalla posizione di partenza... scende generando energia
D: Fine corsa, il fuso viene nuovamente bloccato. Il cavo guida, come si può vedere nel disegno (colori rosso e nero), è in realtà un cavo elettrico avente nella parte rossa un polo, nella nera l'altro. Essi a fine corsa sono posti in contatto con i due gusci (esterno ed interno) del "fuso". Le valvole V3 e V4 vengono aperte
E: Vengono elettrificati i due gusci, nella camera interna del fuso si genera idrogeno ad una pressione data dalla profondità d'immersione.
F: Il "fuso" ormai pieno d'idrogeno riacquista un assetto positivo, le valvole V3 e V4 vengono chiuse, il "fuso", sbloccato, può risalire generando nuovamente energia e ritornando alla posizione di partenza. Qui, attraverso un semplice aspiratore, può essere svuotato dell'idrogeno attraverso le valvole V1 e V2.
Impressioni?
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Estremizzando.... se venisse fatto scendere ad una profondità di 400 mt, al suo rientro si avrebbe uno bombola a tutti gli effetti contenente idrogeno a 40 atm
Forse qualche problema per i pesci vista la corrente
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Suggestiva la tua versione, ma... fa acqua!
L'idrogeno sotto pressione occupa meno spazio, al punto che il suo peso specifico potrebbe non essere più sufficientemente basso da compensare il peso del contenitore (che deve necessariamente essere robusto, e quindi pesante, per contenere il gas in pressione). Ricordati che la spinta verso l'alto sarà sempre pari al volume dell'acqua spostata, indipendentemente dal fatto che dentro il "fuso" ci sia idrogeno, o altro.
Di contro, quando fai affondare il fuso, quel che puoi ricavare è dovuto soltanto al peso del contenitore (il fuso), quindi se lo fai troppo leggero per favorire la risalita, perderai nella fase di discesa e viceversa.
Alla fine della fiera... siamo alle solite, si pensa di ricavarne un extra di energia e si perde di vista che nulla si crea e nulla si distrugge, quindi non fate altro che creare una bella giostrina che necessita di essere alimentata a spese di energia che dovrete fornirle dall'esterno, quindi in perdita.
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uhmmm... hai ragione nll, mi sà che ho estremizzato un pò troppo, a 40atm 1m³ di idrogeno pesa decisamente più del suo corrispettivo in aria... ma facciamo due conti
sappiamo che:
- 1 mole di H2 a 273,15 K e 1 atm ha un volume di 22,414 l (legge dei gas) per un peso di c.ca 90g; il corrispettivo in aria (alle medesime condizioni) pesa invece 1293 g
Applicando la su detta legge otteniamo che il medesimo volume di H2 ha un peso inferiore sino a c.ca 11 atm.... ergo basta fermarsi a 110 metri perché l'accrocchio funzioni.
...di essere alimentata a spese di energia che dovrete fornirle dall'esterno...Ultima modifica di Lupino; 17-09-2011, 17:24.
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In realtà c'è un modo per far funzionare il dispositivo anche a profondità maggiori di 400 metri.
F: Il "fuso" ormai pieno d'idrogeno riacquista un assetto positivo, le valvole V3 e V4 vengono chiuse....
Se sostituisco il cavo-guida con un tubo collegato con l'esterno e quindi ad una P=1atm, nella fase F posso, prima di sbloccare il fuso recuperare la parte "eccedente" di idrogeno
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Tutti i torti però nll non li hai anzi...
Ieri sera ho provato a fare due conti, il difficile è stato dimensionare adeguatamente il contenitore in modo da avere una forma +/- reale su cui lavorare.
Dopo vari tentativi, fissando il volume interno ad 1 m³, ho ottenuto un "fuso"/spoletta formato da due coni ed un cilindro con raggio di 0,4m ed altezza di 1,2m.
Il passaggio successivo è stato il cercare di calcolarne l'energia cinetica.
Ricordando la formula Ec=½mv² è immediato intuire come la parte "difficile" del lavoro sia capire la v o, meglio, capire a quale v un tale fuso si stabilizzi a causa sia del fluido che sta attraversando, sia della sua forma.
La formula che ho usato è quella che stabilisce la velocità limite di caduta di un grave:
V=sqrt(2mg/?SCx) ove:
m= massa= 1000Kg
g= accelerazione di gravità= 9,81 m/s²
?=densità del fluido attraversato= 1000 Kg/m³
S=superficie frontale del fuso= c.ca 1,6m²
Cx= coefficiente aerodinamico= per una forma a goccia= 0,04
Da cui abbiamo una Vlimite di c.ca 17 m/s per la discesa e (qui spero di non sbagliare) di c.ca 5,6 m/s in risalita
Applicando la formula per l'Ec si ottiene: c.ca 15328 J per la discesa e 7812 J per la risalita per un totale quindi di 23140J, poco meno di 6,5 Wh .... pochino direi, non ci si accende neppure una lampadina.... magari a basso consumo.
Resta da capire/calcolare il risparmio effettivo che si ha grazie a questo accrocchio rispetto al portare la medesima massa di H2 da 1atm a 11atm con un semplice compressore.
Per completezza:
A P=11atm un metro cubo di H2 corrisponde a c.ca 1Kg --> pari a 143 MJ (c.ca 39,7 kWh) che, nel caso di un ipotetico rendimento del procedimento elettrolitico pari al 100% corrisponde all'energia necessaria per ottenerlo.
Restando nell'attesa che qualcuno mi controlli/corregga i calcoli il presupposto è che .... come diceva nll....
... nulla si crea e nulla si distrugge...
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Ciò a cui stai dando veramente poco peso è l'energia necessaria per formare l'idrogeno. Non è cosa da poco; infatti attualmente il metodo dell'elettrolisi non viene utilizzato per produrre idrogeno perchè risulta più economico produrlo tramite reazioni chimiche a partire da idrocarburi. Immagino che l'energia necessaria sia di uno o due ordini di grandezza in più rispetto a quella ricavata.Impianto FV parzialmente integrato 2,3 kWp Sharp + inverter Power One; azimut -62°, tilt 25° GPS 45.8, 9.3
Allaccio: 30/09/2011 (IV CE); mie produzioni su pvoutput
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Bé trap se fai un giro nelle specifiche sezioni di questo forum vedrai che un 70% di efficienza è abbastanza "credibile".
Restano fuori quasi 43MJ, sempre rispetto a quel chilo di cui sopra... decisamente più di cosa si otterrebbe dall'andirivieni del "fuso"
...tramite reazioni chimiche...
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