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OGM nei nostri piatti

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  • OGM nei nostri piatti

    Gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) sono un grosso punto interrogativo per gli effetti sulla nostra salute nel lungo periodo. Ora ce li dovremo subire per legge europea, fino alllo 0,9 % anche in cibi con l'etichetta "bio". Altre info
    QUI

    :angry: :angry: :angry:

    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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  • #2
    Temevo quel passo e anche di peggio, visto il ricatto USA nei confronti della UE, proprio perché aprisse i suoi confini all'ingresso degli OGM SENZA alcuna indicazione in etichetta della loro presenza!

    Ancor di più apprezzo le promesse dei ministri citati nell'articolo di prendere immediati e seri provvedimenti per contrastare un ingresso indiscriminato di questi prodotti nel nostro paese.

    Un primo passo potrebbe essere quello di vietare certe lavorazioni e l'uso di certi prodotti nel nostro paese (questo il diritto comunitario ce lo consente), poi l'adozione in Italia di etichette le più chiare possibili, con l'obbligo di mettere, con la stessa evidenza data ora solo ad alcuni materiali, la presenza di OGNI componente del prodotto in vendita. La battaglia delle etichette l'Italia la sta portando avanti da tempo in sede comunitaria, ma poi in casa abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere un livello ottimale di chiarezza.

    Ancora la UE non ci consente di tutelare appieno la provenienza nazionale dei prodotti, così è facile, per esempio, imbattersi in confezioni di mozzarelle che riportano in bellavista la nostra bandiera e sono invece prodotte in Germania, oppure in molti prodotti non è neppure indicato il paese, ma solo che è prodotto in UE! Non tutti i paesi UE hanno lo stesso atteggiamento che abbiamo noi sugli OGM, quindi è importante che il consumatore sia informato anche della esatta provenienza di cosa va ad acquistare, in particolare per i prodotti alimentari.

    Vale qui, come per altri prodotti e lavorazioni, il principio che si deve immettere nel mercato SOLO quanto è accertato che non produca danni, ma non è sempre stato così, altrimenti non saremmo stati sommersi da inquinamento, pesticidi e quant'altro. I detrattori della difesa di una sana alimentazione portano questi errori del passato a giustificazione per continuare a spingere per bloccare, semmai, solo quanto si è dimostrato palesemente dannoso. Inutile nasconderci i grossi interessi economici che stanno dietro questi due diversi approcci verso l'immissione di nuovi prodotti sul mercato.

    ••••••••••••

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    • #3
      Non so se gli OGM hanno veramente effetti negativi sulla salute, ma sicurmanete costringere a usarli e' assurdo!! Le etichette chiare e precise sono l'unica soluzione cosi senza troppe battaglie ideologiche ognuno sceglie quello che vuole. L'interesse economico c'e' da entrambe le parti, anzi per i venditori è meglio se c'e' gente che mangia solo bio cosi la stessa azienda che ti vende la roba OGM ti vende pure quella BIO al doppio del prezzo <img src=">.

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      • #4
        Il grosso problema è che gli OGM vanno a contaminare i prodotti non OGM per il semplice diffondersi dei pollini, dei semi ecc. Se pensate a quante specie sia vegetali che animali sono arrivate attraverso i mezzi di trasporto, a come alcune di queste abbiano cancellato le specie autoctone (le nutrie, i gamberoni americani, i pesci siluro, le tartarughe le zanzare tigre solo per citare le più conosciute) e quanto sia grave la diminuzione della varietà biologica, ci si rende conto che la strada imboccata è senza ritorno. Gli OGM non è ancora chiaro che tipo di impatto possono avere sull'uomo, ma se dovessimo scoprire che provocano qualcosa (qualsiasi cosa) sarà molto difficile tornare indietro. Il principio di precauzione viene sempre invocato dopo, quando i risultati sono eclatanti e l'emergenza causa vittime e danni. E di questo dobbiamo dire grazie ai personaggi come battaglia, che ignobilmente speculano sulla vita degli altri sfoggiando certezze che nessuno può avere, ma nel contempo assicurano affari d'oro per gli avventurieri della speculazione.

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        • #5
          Vorrei dire che sei nel torto, snapdozier, ma non posso farlo senza mentire.

          Già, "qui prodest?", a chi giova? Lo sappiamo a chi giova, ma è difficile fermare questa corsa al suicidio collettivo, perché anche loro ne pagheranno le conseguenze di queste scelte.
          Che dire? E' come quelli che fanno i sorpassi azzardati, mettendo a rischio la propria e l'altrui vita: ma perché non puntano l'auto su un muro di cemento e vi si schiantano ad alta velocità, invece di coinvolgere altri nel loro delirio d'onnipotenza?

          La scienza non è mai progredita senza che qualcuno sperimentasse sulla propria pelle la validità delle proprie scoperte, ne sanno qualcosa i padri del nucleare, ma, come loro, anche quelli dell'OGM hanno fretta di immettere nel mondo le loro scoperte non ancora pienamente sperimentate e scevre di rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente.
          La storia di ripete, senza riguardo per gli errori del passato.

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