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aria compressa come vettore energetico

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  • #31
    passo e chiudo.

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    • #32
      La settimana scorsa sono stato ad una conferenza sulle SmartGrids in una città della Baviera. C'era un ricercatore tedesco che esponeva i vantaggi dell'accumulo di energia sotto forma di aria compressa. Il sistema presentato era chiamato "accumulo poligeneratore" in quanto oltre ad aria compressa si riusciva a recuperare calore (inteso sia come caldo che freddo).
      Notai che i rendimenti totali erano intorno a 70% se si utilizzava un motore scroll e intorno all'80% se si utilizzavano motori idraulici.
      I costi non li ricordo (per chi è interessato potrei contattare il ricercatore per farmelo dire), ma mi disse che fino ad accumuli di 5 MW non è necessario avere una caverna geologica.

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      • #33
        CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
        Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

        L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) a dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
        Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

        Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

        Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
        Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

        Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

        Mi spiego meglio,
        se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
        ( vedi progetto Archimede del nobel Rubbia) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.

        Non concordo con l'idea dello stoccaggio esposta da caldodalmais, mi piace la definizione Storage pneumatico.

        Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione distribuita.

        Saluti Mario.

        Ciao a tutti,
        scusate se riposto la mia idea il motivo è evitare che si perda tra i vari messaggi in maniera che possa da tutti essere sottoposta ad analisi e implementata da chi avesse documenti relativi l'argomento.

        Caro Schrödinger,
        spero di essere esaustivo. Il pannello termosolare sottovuoto è una tecnologia che viene utilizzata nella produzione di acqua calda sanitaria, facendo una ricerca su internet troverai vari modelli di pannelli composti appunto da questi tubi .
        Il modello utile per le nostre applicazioni è composto da un tubo di vetro che funge da involucro e da un'anima interna composta da un tubo di metallo, nel nostro caso di acciaio viste le pressioni previste in gioco , al quale viene elettrosaldato un foglio di rame verniciati entrambi con tinta selettiva per aumentarne la capacità di captazione della componente ultravioletta dei raggi solari.
        Vengono chiamati sottovuoto in quanto, tra il tubo che funge da contenitore per l'anima in metallo (tubo di acciaio più foglio di rame elettrosaldato) viene fatto il vuoto pneumatico per ridurre il ponte termico tra captatore (tubo di acciaio) e involucro (tubo di vetro) esposto alla temperatura ambiente, si ottengono in questo modo elevati rendimenti energetici.
        Il tubo così composto viene posto nel fuoco non di "una parabola" (cit. Schrödinger) ma paraboloidi a sezione semicilindrica.
        L'aria stipata nella bombola prima di giungere all'utilizzatore (m.D.P.) attraversa i tubi di acciaio, anima dei tubi sottovuoto, i quali, sottoposti ad irraggiamento solare, la scaldano facendone aumentare il volume .
        Una plicazione pratica simile è visionabile al sito:

        http://www.enea.it/com/solar/index.html


        Il guadagno di volume ottenibile dal riscaldamento del gas vettore produrrà nell'utilizzatore (m.D.P. accoppiato ad un motore elettrico) lavoro utile alla produzione di energia elettrica, in surplus rispetto a quella utilizzata per lo stoccaggio dell'aria.


        A presto.

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        • #34
          :sick: :sick:
          siamo alla terza pagina di post, e siamo ancora al prologo....un discorso generico senza alcun dato: se non si entra nel merito, me ne vado anch'io.

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          • #35
            Caro livingreen allora hai già capito tutto quello che fino ad ora ho postato.
            Che intendi dire se non si entra in merito ? Puoi formulare una domanda più precisa?

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            • #36
              IO?!?!?!?!?!?

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              • #37
                CITAZIONE (Schrödinger @ 16/11/2007, 23:10)
                CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 20:55)
                I tubi sottovuoto, lo dico perchè altri non vengano confusi da discorsi che io non ho neanche immaginato di dire, servono per scaldare l'aria e non l'acqua.

                Ma scusa, forse ho capito male io eh, ma se i tubi sono sottovuoto come viene scaldata l'aria se non c'è?
                Il concetto di vuoto è aria molto rarefatta (a bassa pressione) dove il calore non passa se non per irraggiamento... E poi cosa ci colleghi a sti tubi sotto vuoto?

                Veramente non capisco

                Caro Schrödinger,
                ho trovato questo su wikipedia che fa al caso nostro:

                http://it.wikipedia.org/wiki/Cilindro_parabolico

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                • #38
                  Ok ora ho capito che intendi per tubi sottovuoto. Fin qui ok, è un sistema ad alto rendimento per lo scambio termico tra sole e acqua... Il calore si trasmette all'acqua che passa nel tubo per irraggiamento e non può uscire perché il vuoto non lascia passare il calore per conduzione. Di conseguenza la temperatura interna aumenta considerevolmente...

                  Non ho comunque capito tutte il resto <img src=">

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                  • #39
                    CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
                    Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

                    L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) a dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
                    Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

                    Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

                    Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
                    Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

                    Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

                    Mi spiego meglio,
                    se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
                    ( vedi progetto Archimede del nobel Rubbia) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.

                    Non concordo con l'idea dello stoccaggio esposta da caldodalmais, mi piace la definizione Storage pneumatico.

                    Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione distribuita.

                    Saluti Mario.

                    Caro Schrödinger,
                    si parla di aria, nel tubo passa l'aria è quella che con l'energia solare aumenta di volume producendo il lavoro necessario per produrre energia elettrica <img src=">

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                    • #40
                      :sick:

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                      • #41
                        CITAZIONE (ariamica @ 19/11/2007, 13:31)
                        CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
                        Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

                        L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) a dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
                        Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

                        Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

                        Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
                        Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

                        Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

                        Mi spiego meglio,
                        se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
                        ( vedi progetto Archimede del nobel Rubbia) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.

                        Non concordo con l'idea dello stoccaggio esposta da caldodalmais, mi piace la definizione Storage pneumatico.

                        Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione distribuita.

                        Saluti Mario.

                        Caro Schrödinger,
                        si parla di aria, nel tubo passa l'aria è quella che con l'energia solare aumenta di volume producendo il lavoro necessario per produrre energia elettrica <img src=">

                        Ah ho capito. In sostanza è un motore Stirling. Nulla di nuovo quindi.

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                        • #42
                          CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
                          Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

                          L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) a dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
                          Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

                          Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

                          Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
                          Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

                          Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

                          Mi spiego meglio,
                          se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
                          ( vedi progetto Archimede del nobel Rubbia) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.

                          Non concordo con l'idea dello stoccaggio esposta da caldodalmais, mi piace la definizione Storage pneumatico.

                          Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione distribuita.

                          Saluti Mario.

                          No non è un motore stirling, però vedo che hai capito che funziona con lo stesso principio, il gas si scalda e quindi dilatandosi si ottiene più energia di quanto il sitema ne abbia consumata per stoccare l'aria nella bombola.
                          Credi sia conveniente rispetto ai rendimenti dei pannelli fotovoltaici?

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                          • #43
                            Stò prendendo del tempo perchè vorrei che il maggior numero di persone rifletta e veda ciò che ho scritto, nell'auspicio che venga sottoposto ad una analisi seria da parte di chi a familiarità con l'argomento.
                            Non ritengo che sia ancora il momento opportuno per approfondire il tema lo farò quando il confronto inizierà ad essere costruttivo con la partecipazione attiva di chi sarà interessato.
                            Non mi risulta che i discorsi o le critiche si portino avanti con gli smails: :sick: <img src=">

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                            • #44
                              CITAZIONE (ariamica @ 19/11/2007, 17:34)
                              No non è un motore stirling, però vedo che hai capito che funziona con lo stesso principio, il gas si scalda e quindi dilatandosi si ottiene più energia di quanto il sitema ne abbia consumata per stoccare l'aria nella bombola.
                              Credi sia conveniente rispetto ai rendimenti dei pannelli fotovoltaici?

                              Ariamica, ti è stato ripetutamente richiesto di fornire dati concreti su questo progetto. Abbiamo capito che si tratta di una soluzione per rendere più vantaggioso l'accumulo energetico tramite aria compressa constrastando col riscaldamento solare o geotermico il raffreddamento provocato dall'espansione.
                              Bene, può essere un'idea anche intelligente, ma per discuterne servono dati. L'affermazione che il sistema permette di ottenere più energia di quanta se ne è consumata per comprimere l'aria ad esempio andrebbe un pelino esplicata e sopratutto provata.

                              Che c'azzeccano poi i rendimenti dei pannelli FV?? Non era un sistema per l'accumulo energetico?

                              In sostanza... di cosa dovremmo dibattere per "approfondire il tema?"
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                              Commenta


                              • #45
                                CITAZIONE
                                Non ritengo che sia ancora il momento opportuno per approfondire il tema lo farò quando il confronto inizierà ad essere costruttivo con la partecipazione attiva di chi sarà interessato.

                                Forse non ci siamo capiti: abbiamo accolto il tuo invito, ti abbiamo chiesto dei dati per sviluppare la discussione.....
                                Non sono arrivati, mentre invece sono arrivate le critiche alle nostre repliche.... Bene, finora mi sembra che non ci sia molta gente che è "interessata", e questo semplicemente perchè l'unica cosa che hai postato è una generica descrizione, un articolo su di un nuovo motore e una bozza di come risolvere il problema dell'espansione e sucessivo congelamento dell'aria. Non c'è ancora niente, su cui discutere.
                                Vogliamo usare un pannello solare ad aria per riscaldare il fluido congelato? Va bene,... certamente capirai che non ho alcun bisogno di usare l'aria compressa per far funzionare un motore a ciclo Brayton....
                                Vuoi invece aggiungere al rendimento dell'aria compressa quello del pannello solare? Va bene, ma allora è un sistema combinato...
                                Si sta parlando del rendimento del sistema ad aria compressa o di una combinazione di sistemi ad aria e pannalli solari? Perchè allora potrei lanciare la mia proposta di coprire le pale dei generatori eolici con delle celle fotovoltaiche....
                                Qual'è la potenza specifica del mdP?Qual'è la potenza del prototipo? Quali sono le portate? La pressione minima e massima di utilizzo? Dove sono i calcoli? Oppure dovremmo farli noi?

                                CITAZIONE
                                Non mi risulta che i discorsi o le critiche si portino avanti con gli smails:

                                Non si porta nemmeno avanti a forza di ricopiature del primo post, di descrizioni così generiche da imbarazzare i lettori, e nemmeno spiegando l'ABC alla folta schiera di tecnici, ingegneri e scienziati che popolano questo forum.
                                Ripeto quanto detto in un post precedente: siamo alla terza pagina e siamo ancora al prologo, non si capisce ancora di cosa si voglia discutere e non si è ancora entrati nel merito della questione.

                                CITAZIONE
                                Non ritengo che sia ancora per approfondire il tema lo farò quando il confronto inizierà ad essere costruttivo con la partecipazione attiva di chi sarà interessato.

                                Se tu che hai cominciato la discussione ritieni che non sia il momento opportuno, non so che dire.... molte persone interverranno "quando il confronto inizierà ad essere costruttivo con la partecipazione attiva di chi è interessato", che se non mi sbaglio sei tu.

                                Commenta


                                • #46
                                  CITAZIONE (BrightingEyes @ 19/11/2007, 21:07)
                                  CITAZIONE (ariamica @ 19/11/2007, 17:34)
                                  No non è un motore stirling, però vedo che hai capito che funziona con lo stesso principio, il gas si scalda e quindi dilatandosi si ottiene più energia di quanto il sitema ne abbia consumata per stoccare l'aria nella bombola.
                                  Credi sia conveniente rispetto ai rendimenti dei pannelli fotovoltaici?

                                  Ariamica, ti è stato ripetutamente richiesto di fornire dati concreti su questo progetto. Abbiamo capito che si tratta di una soluzione per rendere più vantaggioso l'accumulo energetico tramite aria compressa constrastando col riscaldamento solare o geotermico il raffreddamento provocato dall'espansione.
                                  Bene, può essere un'idea anche intelligente, ma per discuterne servono dati. L'affermazione che il sistema permette di ottenere più energia di quanta se ne è consumata per comprimere l'aria ad esempio andrebbe un pelino esplicata e sopratutto provata.

                                  Che c'azzeccano poi i rendimenti dei pannelli FV?? Non era un sistema per l'accumulo energetico?

                                  In sostanza... di cosa dovremmo dibattere per "approfondire il tema?"

                                  Caro BrightingEyes,
                                  hai ragione non ho formulato bene la domanda rivolta a Schrödinger e di riflesso a tutti, mi correggo:

                                  a parità di superfice coperta (pannelli fotovoltaici, parabola con tubo sottovuoto)con quali dei due sistemi si dovrebbe ottenere maggior rendimento energetico?

                                  CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
                                  Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

                                  L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) ha dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
                                  Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

                                  Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

                                  Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
                                  Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

                                  Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

                                  Mi spiego meglio,
                                  se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
                                  ( vedi wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cilindro_parabolico ) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.


                                  Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione di energia distribuita.

                                  Scusate se mi prenderò ancora del tempo per postare i colcoli dei rendimenti relativi al progetto.

                                  Commenta


                                  • #47
                                    CITAZIONE (ariamica @ 19/11/2007, 17:34)
                                    CITAZIONE (ariamica @ 16/11/2007, 10:33)
                                    Per quello che ho potuto vedere sul web per il motore di Negre (m.N.) i dati tecnici non ufficiali riportano un rendimento del 70% . Restando in attesa che qulcono posti nella discussione documenti ufficiali formulo le mie osservazioni e ipotesi in base ai dati in mio possesso.

                                    L'Ing. Di Pietro contatato personalmente dal sottoscritto (vive a Melbourne i Australia ma è Italiano ) a dichiarato per il suo motore rendimenti energetici superiori al 90%.
                                    Che dire..?? Se avete altri dati in vostro possesso sono assolutamente ben accetti.

                                    Il motore di Di Pietro (m.D.P.) è rotarivo quindi l'energia spesa per il movimento del cilindro è inferiore a quella spesa dai cilindri con movimento lineare di cui è composto il m.N.. Per gli attriti ????? Ci vorrebbe una verifica al banco prova.

                                    Il m.D.P. non utilizza cilindri di varie dimensioni per far espandere l'aria in stadi successivi, non ne ha bisogno.
                                    Infatti al percorso che compie il gas, dalla bombola di stoccaggio fino alle camere di espanzione, viene introdotto uno scambiatore di calore Aria- Aria o in caso di climi rigidi Aria-Terra (posto alla profondità di almeno mt.2) il quale permette di recuperare il calore perso durante la compressione del vettore energetico.

                                    Il m.D.P. può usare, con altri accorgimenti, una sorgente di calore che espanda ulteriormente l'aria al fine di recuperare non solo l'energia spesa nella compressione del vettore ma anche quella in eccesso così prodotta.

                                    Mi spiego meglio,
                                    se allo scambiatore di calore Aria-Aria o Aria-Terra implemento dei tubi sottovuoto (pannelli solari a tubi sottovuoto per intenderci) posti nel fuoco di paraboloidi semi cilindrici
                                    ( vedi progetto Archimede del nobel Rubbia) in condizioni di irraggiamento solare si otterrebbe produzione di energia in eccesso rispetto a quella occorsa per stipare l'aria.

                                    Non concordo con l'idea dello stoccaggio esposta da caldodalmais, mi piace la definizione Storage pneumatico.

                                    Come per l'informazione e la cultura nel Web credo nella generazione distribuita.

                                    Saluti Mario.

                                    No non è un motore stirling, però vedo che hai capito che funziona con lo stesso principio, il gas si scalda e quindi dilatandosi si ottiene più energia di quanto il sitema ne abbia consumata per stoccare l'aria nella bombola.
                                    Credi sia conveniente rispetto ai rendimenti dei pannelli fotovoltaici?

                                    Quindi la termodinamica va a farsi benedire? In pratica stai dicendo che dal calore di compressione si può ottenere più energia di quella spesa per comprimere il gas stesso?

                                    CITAZIONE (ariamica @ 20/11/2007, 13:34)
                                    a parità di superfice coperta (pannelli fotovoltaici, parabola con tubo sottovuoto)con quali dei due sistemi si dovrebbe ottenere maggior rendimento energetico?

                                    Questo paragone non ha senso finché non capiamo bene come funziona tutto il sistema.. io sinceramente non ho capito un gran ché... Ricorda che spesso tutti questi passaggi energetici (compressiore, espansione, irraggiamento ecc.) comportano perdite di energia. Ne consegue che il rendimento si abbassa.

                                    Comunque i pannelli fotovoltaici hanno un rendimento scarso (15-20% quelli economici), per cui se riesci a dimostrare che il tuo sistema funziona può anche essere che abbia un rendimento superiore...

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                                    • #48
                                      no, Schrodinger.... se ho capito bene, si è passati da una discussione sull'aria compressa ad una sui sitemi combinati. Facciamo, per esempio, un ragionamento....

                                      Voglio usare l'aria compressa per accumulare energia, come se fosse una batteria....
                                      Allora, la devo comprimere, e per fare questo spendo dell'energia.... chiamiamola E1, tanto per dire.....
                                      Durante la compressione, l'aria si riscalda di molto e devo dissipare questo calore, che quindi va perso... chiamiamolo E2.
                                      A questo punto, ho dell'aria compressa in un contenitore, a temperatura ambiente. Una bombola, ad esempio.
                                      Collego la bombola ad un motore: l'aria esce sotto pressione e si espande per tornare a pressione ambiente, congelando il motore.
                                      Per sapere quanta della pressione disponibile può essere veramente sfruttata, bisogna sapere a che pressione lavora il motore... se lavora a 40 bar e nella bombola ne ho 200, posso usarne solo 160. La perdita la possiamo chiamare E3.
                                      L'aria congelata è più densa di quella a temperatura ambiente, quindi bisognerebbe riscaldarla per ottenere la massima espansione possibile. Per fare questo ci vuole dell'energia. poco importa se si tratta di energia elettrica, solare o di un bruciatore a gasolio: chiamiamola E4.

                                      A questo punto è evidente che anche se il motore ha un rendimento del 100%, non può comunque restituire l'energia totale che si è usata, ma solo E1. Le perdite dovute a E2, E3, E4 sono notevoli, si pensa che il rendimento globale del sistema non possa superare il 25-30% nei grossi impianti.
                                      E' ovvio che negli impianti stazionari posso durante la compressione riscaldare un fluido, ed usare il calore accumulato per riportare l'aria compressa a temperatura ambiente durante l'espansione (recuperando così dell'energia che andrebbe persa), ma in un'automobile ad aria compressa è impossibile...
                                      Fine prima parte.

                                      Seconda parte: se uso un colletore solare parabolico, concentro i raggi solari su di un punto focale.... se in quel punto ci metto una serpentina dove circola aria, l'aria si scalderà moltissimo, e per dilatazione raggiungerà un certo livello di pressione. Questa pressione la posso usare per far andare un motore ad aria compressa ad alta temperatura, dove espandendosi si raffredderà di nuovo tornando a temperatura ambiente... il ciclo ricomincia etc etc
                                      In questo caso non c'è bisogno di un compressore, è il calore raccolto che comprime l'aria (in realtà, ci vuole lo stesso.... deve vincere la contropressione dell'aria riscaldata, nello stesso modo del vapore nelle centrali termoelettriche)

                                      Ora, se ho capito bene, ariamica vorrebbe combinare i due sistemi... ma senza i dati è assolutamente impossibile districarsi!
                                      In pratica, al rendimento del sistema ad aria compressa (accumulo) si dovrebbe AGGIUNGERE quello dalla produzione solare, e quindi non si dovrebbe parlare di "rendimento del sistema ad aria compressa", ma di "rendimento del ciclo combinato".

                                      Prima critica: e se piove? Con cosa la riscaldi, l'aria compressa?

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                                      • #49
                                        salve a tutti,
                                        arrivo nel thread tramite la richiesta di "ariamica" che ha letto i miei post sul motore di Di pietro e mi ha chiesto di intervenire.

                                        Mi sono letto velocemente il Thread e noto con piacere la presenza di persone competenti... io purtroppo non sono un tecnico (o meglio... sono un architetto ma le mie nozioni sulla fisica sono piuttosto limitate e settoriali) e non potrò portare considerazioni tecnicamente ineccepibili ma spero comunque di fare un po di chiarezza.

                                        Non nascondo che ho nutrito e ancora nutro una ammirazione per il motore rotativo del dottor Di pietro, trovo il progetto molto pulito ed elegante... contrariamente a quanto ho letto mi sembra invece che il motore (oltre ad essere molto equilibrato) sia composto da un numero di parti in movimento molto limitato e che l'uso intelligente di flussi d'aria tra le varie camere formi dei cuscini d'aria che (oltre a contribuire alla rotazione) ne limitano fortemente l'attrito.
                                        Ho dei dati molto interessanti sull'effettivo rendimento del motore, purtroppo non sono la persona più adatta ad interpretarli correttamente, ne per confrontarli con i rendimenti di un motore a combustione interna.
                                        Il motore di Di Pietro può essere usato sia con gas che con liquidi a pressione e può essere usato sia come motore che come una turbina... secondo Di Pietro con rendimenti superiori alle odierne turbine.

                                        Purtroppo per chiari problemi di perdite di rendimento appare chiaro che l'uso dell'aria compressa come vettore energetico o sistema di accumulo è (sia pure sia possibile usare degli stratagemmi per migliorarne la resa) energeticamente poco vantaggioso per tutti i motivi che quelli prima di me hanno evidenziato (bassa capacità in relazione al peso, alto numero di trasformazioni con relativi cali di resa, problemi di dispersione termica e relativo calo di pressione ecc.) anche se economicamente parlando la questione non è poi così da scartare in applicazioni di nicchia.

                                        In questo senso mi sembra che ariamica abbia alcune idee confuse... cercherò di chiarire: l'uso del motore rotativo di Di Pietro in congiunzione col solare termodinamico (sia che in esso sia presente un gas o un liquido soggetto ad evaporazione) non è niente di diverso dall'uso attuale di una turbina... in questo senso l'effettiva convenienza del motore di Di Pietro è legato alla verifica dell'effettivo maggior rendimento di quest'ultimo e del suo minor costo che potrebbe diffonderne maggiormente l'uso.

                                        Ciò non toglie che secondo me questo motore rotativo abbia effettivamente delle grosse capacità, che sarebbe il caso di approfondire.

                                        Per chi fosse interessato:

                                        ancora sull'aria compressa

                                        motore ad aria compressa novità

                                        rendimento motore ad aria compressa

                                        scheda tecnica del motore di Di pietro

                                        articolo su gizmag

                                        scheda emittente televisiva

                                        un altro articolo

                                        il brevetto vero e proprio

                                        saluti

                                        Daniele
                                        primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                        • #50
                                          CITAZIONE (livingreen @ 20/11/2007, 16:35)
                                          Voglio usare l'aria compressa per accumulare energia, come se fosse una batteria....

                                          MODERAZIONE: Evitiamo di riportare l'intero messaggio citato, si rende difficoltosa la lettura. Basta citare alcune frasi, poi se necessario ci si andrà a leggere il messaggio originale

                                          Caro livingreen,
                                          hai ragione quando affermi che il ciclo è combinato.
                                          Non condivido : " l'aria esce sotto pressione e si espande per tornare a pressione ambiente, congelando il motore."

                                          Nel (m.D.P.) l'aria si espande in una prima fase durante tutto il percorso che copre andando dalla bombola passando, per lo scambiatore aria-terra , per il fuoco del paraboloide semicilindrico e nella camera di espansione dell'unità e tutto il percorso risulta utile per recuperare il calore perso dal fluido nella compressione.

                                          Porto come esempio utile, al fine di valutare indicativamente la quantita di energia termica recuperabile dall'aria, quello delle pompe di calore(P.D.C.) usate per il riscaldamento degli ambienti chiusi.
                                          Nella tesi da te formulata le P.D.C. consumerebero più energia delle caldaie a gas perchè non sarebbe possibile prelevare calore dall'aria.
                                          In realtà la condizione da te descritta si verifica, nelle pompe di calore, solo se la temperatura esterna scende sotto i 4°C e con alti tassi di umidita relativa.
                                          Questo è il motivo per cui ritengo necessario lo scambiatore Aria-Terra.

                                          La perdita E3 non c'è semplicemente perchè formulando la tua tesi "se lavora a 40 bar e nella bombola ne ho 200, posso usarne solo 160."
                                          l'aria rimane comunque stipata nella bombola anchè se non utilizzata nei cicli successivi cicli quindi non va persa.

                                          L'energia E4 è gratuita ceduta dal sole.
                                          E2 viene recuperata se non tutta in parte dal terreno e comunque l'unità non congela.

                                          Cosa vuoi dire con l'affermazione nei grossi impianti?

                                          Scusami ma non ho capito questo passaggio: "In questo caso non c'è bisogno di un compressore, è il calore raccolto che comprime l'aria (in realtà, ci vuole lo stesso.... deve vincere la contropressione dell'aria riscaldata, nello stesso modo del vapore nelle centrali termoelettriche)"

                                          In caso di pioggia c'è l'aria stipata nella bombola e nei periodi invernali basta utilizzare uno scambiatore di calore in parallelo al circuito principale che utilizzi un combustibile (alcol etilico, metano, pellets,ecc.) come fonte termica di approviggionamento temporanea.





                                          Caro archinauta,
                                          puoi spiegarti meglio quando dici: "In questo senso mi sembra che ariamica abbia alcune idee confuse..."
                                          Cosa ritieni che sia da chiarire nella mia esposizione?
                                          Sono assolutamente d'accordo con te quando dici: l'uso del motore rotativo di Di Pietro in congiunzione col solare termodinamico (sia che in esso sia presente un gas o un liquido soggetto ad evaporazione) non è niente di diverso dall'uso attuale di una turbina... in questo senso l'effettiva convenienza del motore di Di Pietro è legato alla verifica dell'effettivo maggior rendimento di quest'ultimo e del suo minor costo che potrebbe diffonderne maggiormente l'uso.

                                          Edited by BrightingEyes - 21/11/2007, 08:30

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                                          • #51
                                            Grazie archinauta,
                                            non avevo ancora preso visione dei grafici sul rendimento del m.D.P.
                                            ora potremo fare due conti :woot:

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                                            • #52
                                              Ariamica, ti invito ancora una volta a non ricopiare intergralmente i post, il quoting del post precedente è inutile...


                                              CITAZIONE
                                              Non condivido : " l'aria esce sotto pressione e si espande per tornare a pressione ambiente, congelando il motore."

                                              Se hai letto bene i post, saprai che il ciclo dell'aria compressa è quello e basta. Aggiungere uno scambiatore esterno con una fonte di calore AGGIUNTIVA può risolvere il problema del congelamento, ma è appunto una cosa AGGIUNTA, con consumi di energia aggiuntivi.

                                              CITAZIONE
                                              Nel (m.D.P.) l'aria si espande in una prima fase durante tutto il percorso che copre andando dalla bombola passando, per lo scambiatore aria-terra , per il fuoco del paraboloide semicilindrico e nella camera di espansione dell'unità e tutto il percorso risulta utile per recuperare il calore perso dal fluido nella compressione.

                                              Nelle fasi di espansione, i gas non si riscaldano....si raffreddano.
                                              CITAZIONE
                                              Porto come esempio utile, al fine di valutare indicativamente la quantita di energia termica recuperabile dall'aria, quello delle pompe di calore(P.D.C.) usate per il riscaldamento degli ambienti chiusi.

                                              Una pompa di calore funziona grazie ad un motore, che consuma energia.
                                              CITAZIONE
                                              Nella tesi da te formulata le P.D.C. consumerebero più energia delle caldaie a gas perchè non sarebbe possibile prelevare calore dall'aria.

                                              Mai detto una cosa simile: da dove l'hai presa?
                                              CITAZIONE
                                              In realtà la condizione da te descritta si verifica, nelle pompe di calore, solo se la temperatura esterna scende sotto i 4°C e con alti tassi di umidita relativa.

                                              Stai confondendo quello che accade dentro le pompe di calore (compressione, raffreddamento ed espansione) con quello che accade fuori (l'umidità dell'aria si condensa o congela sulle parti più fredde dell'evaporatore.

                                              CITAZIONE
                                              La perdita E3 non c'è semplicemente perchè formulando la tua tesi "se lavora a 40 bar e nella bombola ne ho 200, posso usarne solo 160."
                                              l'aria rimane comunque stipata nella bombola anchè se non utilizzata nei cicli successivi cicli quindi non va persa.

                                              Nell'esempio citato, la potenza utile rimane conunque 160 e non 200 bar. Comunque, hai speso energia per comprimerla la prima volta, e spenderai energia per superare la pressione residua dalla seconda volta in poi: si tratta di energia che consumi senza poterla riutilizzare, quindi è una perdita.
                                              CITAZIONE
                                              L'energia E4 è gratuita ceduta dal sole.

                                              Non è del tutto gratuita... ci vuole un impianto a tubi sottovuoto, il quale potrebbe alimentare il motore anche senza l'aria compressa, con la semplice aria atmosferica. Per questo parlo di impianto combinato, visto che c'è un sistema di accumulo PIU' un sistema di produzione.
                                              CITAZIONE
                                              E2 viene recuperata se non tutta in parte dal terreno e comunque l'unità non congela.

                                              Questo lo vedremo coi calcoli....
                                              CITAZIONE
                                              Cosa vuoi dire con l'affermazione nei grossi impianti?

                                              Ovvio.... se quando comprimo un fluido quello si riscalda, posso usarlo (dopo averlo accumulato) per riscaldare l'aria compressa nel momento che deve entrare nel motore.... in un'automobile ad aria, invece, non posso certo trascinarmi dietro una cisterna di acqua calda o di sali fusi che avevo riscaldato quando comprimevo l'aria...
                                              Inoltre, solo nei grossi impianti si possono fare investimenti tali da portare ad un recupero di calore come quello descritto...e questo perchè la quantità di calore recuperato diventa importante e ne vale la pena.

                                              CITAZIONE
                                              Scusami ma non ho capito questo passaggio: "In questo caso non c'è bisogno di un compressore, è il calore raccolto che comprime l'aria (in realtà, ci vuole lo stesso.... deve vincere la contropressione dell'aria riscaldata, nello stesso modo del vapore nelle centrali termoelettriche)"

                                              Anche questo è ovvio.... se mandi dell aria dentro ad un tubo che la riscalda, questa si dilata ed aumenta la pressione all'interno del tubo. Ora, se devi inviarne dell'altra per rimpiazzare quella che mano a mano consuma il motore, dovrai almeno superare la pressione che trovi all'interno del tubo, oppure l'aria non ci entrerà mai.

                                              CITAZIONE
                                              In caso di pioggia c'è l'aria stipata nella bombola e nei periodi invernali basta utilizzare uno scambiatore di calore in parallelo al circuito principale che utilizzi un combustibile (alcol etilico, metano, pellets,ecc.) come fonte termica di approviggionamento temporanea.

                                              Se non la scaldi, si congela tutto ed il rendimento si abbassa, se la scaldi devi consumare altra energia.... stessa cosa....

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                                              • #53
                                                CITAZIONE (ariamica @ 20/11/2007, 23:02)
                                                Caro archinauta,
                                                puoi spiegarti meglio quando dici: "In questo senso mi sembra che ariamica abbia alcune idee confuse..."
                                                Cosa ritieni che sia da chiarire nella mia esposizione?
                                                Sono assolutamente d'accordo con te quando dici: l'uso del motore rotativo di Di Pietro in congiunzione col solare termodinamico (sia che in esso sia presente un gas o un liquido soggetto ad evaporazione) non è niente di diverso dall'uso attuale di una turbina... in questo senso l'effettiva convenienza del motore di Di Pietro è legato alla verifica dell'effettivo maggior rendimento di quest'ultimo e del suo minor costo che potrebbe diffonderne maggiormente l'uso.

                                                Il punto è proprio questo: i problemi li puoi semplicemente scindere, puoi benissimo confrontare la convenienza del vettore aria compressa senza fare riferimento per forza al motore di Di Pietro visto che lo stesso motore lo puoi utilizzare per produrre energia elettrica da poi stoccare in batterie, in idrogeno o (per grossi impianti) in cicli di ripompaggio di centrali idroelettriche.

                                                E' pur vero che alcune caratteristiche del motore di Di Pietro (come la possibilità di lavorare a pressioni molto basse) possono introdurre meccanismi di "salti di pressione successivi" con conseguente recupero della temperatura dall'ambiente... però devi in ogni modo tenere in conto tutte le perdite di pressione e temperatura del ciclo che potranno essere recuperate solo in minima parte, inoltre tali meccanismi possono essere adottati (come sopra) anche per la produzione di energia elettrica da stoccare poi in altri modi: tieni anche conto che l'uso dei gas ad alta pressione e temperatura è SEMPRE molto più conveniente se vengono sfruttati subito e con pochissimi spostamenti in tubazioni visto che ogni secondo di stoccaggio o trasporto in più provocherà SEMPRE una perdita di energia sotto forma di dispersione termica o di perdita di carico.

                                                Insomma il problema del metodo di produzione e del vettore di stoccaggio e dell'analisi della loro convenienza sono due problemi distinti che possono e per comodità dovrebbero essere analizzati distintamente.
                                                primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                                • #54



                                                  CITAZIONE
                                                  Non condivido : " l'aria esce sotto pressione e si espande per tornare a pressione ambiente, congelando il motore."

                                                  cito livingreen:
                                                  Se hai letto bene i post, saprai che il ciclo dell'aria compressa è quello e basta. Aggiungere uno scambiatore esterno con una fonte di calore AGGIUNTIVA può risolvere il problema del congelamento, ma è appunto una cosa AGGIUNTA, con consumi di energia aggiuntivi.


                                                  ma che vuoi dire? quali sarebbero questi consumi di energia aggiuntivi? Lo scambiatore di calore Aria-Terra lo applico perchè in questo modo recupero in parte l'energia persa durante la compressione del fluido.
                                                  Mi ripeto, non scaldo nulla e dimensiono lo scambiatore, Aria-Terra nel caso di climi rigidi o Aria-Aria in caso di clima temperato, al fine di recuperare parte dell'energia termica ceduta all'aria nella compressione.
                                                  L'energia viene così in parte recuperata dal fluido vettore quando espandendosi attraversa l'impianto che la convoglia al m.D.P. impedendo all'unità di congelare.
                                                  L'implementazione del paraboloide con tubo sottovuoto serve per aumentare l'energia del gas stipato ed anche quella è gratuita perchè la fonte è solare.
                                                  Conosci la la quantita di energia irradiata in un anno dal sole su 1Mt quadro di superfice alla latitudine di Roma?

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                                                  • #55
                                                    Non sono in grado di effettuare una valutazione dei rendimenti, ma vorrei cambiare punto di vista, a costo di restringere le possibili applicazioni. Supponiamo di avere i 3 elementi seguenti:

                                                    1 - storage di fluido compresso direttamente con energia meccanica evitando le perdite tipiche della trasformazione da E.Meccanica(turbine delle centrali elettriche)->E.Elettrica->E.Meccanica (generata dal compressore). Le possibili soluzioni potrebbero essere un salto idraulico marginale, un moto ondoso, la frenata di un autoveicolo (quest'ultimo potrebbe essere un veicolo ibrido), etc.
                                                    Le perdite sarebbero dovute essenzialmente alla generazione di calore per attrito degli organi meccanici (poco?!) e per il processo di compressione (molto)

                                                    2 - motore Di Pietro (o altri motori a fluido compresso altrettanto efficienti se ve ne fossero)

                                                    3 - scambiatore che permettesse di apportare calore a partire da cascami (di processo industriale o gas di scarico di motori endotermici) e da altra fonte a bassa temperatura (sole, terreno, caldaie a biomassa). Trattandosi di energia a bassa temperatura (tipicamente inferiore ai 150°C) e' poco pregiata e viene utilizzata prevalentemente per il riscaldamento civile/industriale o immessa nell'ambiente.

                                                    Se utilizzassimo gli elementi 1-2-3 secondo quanto indicato precedentemente da ariamica:
                                                    - Possiamo realizzare un processo che si avvale di FER e di energie marginali (bassa temperatura) superandone i limiti di intermittenza attraverso lo storage pneumatico?
                                                    - e' un processo che ci permetterebbe di risparmiare Energia pregiate come quella elettrica o quella chimica altamente concentrata degli idrocarburi?
                                                    - Utilizzando le fonti di energia marginali come quelle indicate per favorire l'espansione del fluido, ritenete si possa parlare di COP invece che di rendimento del motore? (Analogia con le pdc che utilizzano il calore di fondo dell'ambiente veicolato dall'aria o dall'acqua!?).

                                                    Saluti.

                                                    PS
                                                    Scusate. Mentre scrivevo altri post hanno risposto o in parte superato quanto ho scritto! :wacko:
                                                    Bye

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                                                    • #56
                                                      CITAZIONE (caldodalmais @ 21/11/2007, 11:05)
                                                      ...
                                                      1 - storage di fluido compresso direttamente con energia meccanica evitando le perdite tipiche della trasformazione da E.Meccanica(turbine delle centrali elettriche)->E.Elettrica->E.Meccanica (generata dal compressore). Le possibili soluzioni potrebbero essere un salto idraulico marginale, un moto ondoso, la frenata di un autoveicolo (quest'ultimo potrebbe essere un veicolo ibrido), etc.
                                                      Le perdite sarebbero dovute essenzialmente alla generazione di calore per attrito degli organi meccanici (poco?!) e per il processo di compressione (molto)

                                                      2 - motore Di Pietro (o altri motori a fluido compresso altrettanto efficienti se ve ne fossero)

                                                      3 - scambiatore che permettesse di apportare calore a partire da cascami (di processo industriale o gas di scarico di motori endotermici) e da altra fonte a bassa temperatura (sole, terreno, caldaie a biomassa). Trattandosi di energia a bassa temperatura (tipicamente inferiore ai 150°C) e' poco pregiata e viene utilizzata prevalentemente per il riscaldamento civile/industriale o immessa nell'ambiente.
                                                      ...

                                                      tutto bello ma ad occhio:

                                                      1. non c'è niente di così marginale che comprima aria anche a 20 atmosfere e che non possa essere usato per produrre energia elettrica

                                                      2. appunto ininfluente nella valutazione del vettore

                                                      3. potrebbe funzionare ma necessiterebbe di masse di liquidi molto grandi (per far si che la temperatura non salga eccessivamente durante il riscaldamento e non si abbassi troppo durante lo scambio termico con il motore) e possibilmente da conservare coibentate

                                                      per ariamica:

                                                      L'energia solare non è gratuita in quanto se non la usi per riscaldare l'aria compressa la puoi usare ugualmente per produrre energia elettrica, in questo senso è comunque energia che devi immettere nel processo... magari potrebbe essere un uso interessante per sfruttare il solare termodinamico in giornate parzialmente nuvolose quando il gas non andrebbe a temperature di regime per far girare le turbine ma cominciamo a complicare il sistema con conseguenti aumenti dei costi... dubito sia conveniente.

                                                      Piuttosto potrebbe essere interessante usare turbine o motori di di Pietro immersi nell'acqua del mare... la grande quantità di fluido e il consequente scambio di calore potrebbe permettere al motore di non congelare anche per salti di pressione molto molto alti ma penso che anche questa opportunità sarà stata vagliata da persone più esperte di me.
                                                      primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                                      • #57
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                                                        CITAZIONE
                                                        Lo scambiatore di calore Aria-Terra lo applico perchè in questo modo recupero in parte l'energia persa durante la compressione del fluido.

                                                        Forse il punto è che non ci intendiamo: L'energia persa durante la compressione se ne va in calore, e per "recupero" si intende sfruttare quella energia che altrimenti si perderebbe. Ad esempio, vedo che dici "fine di recuperare parte dell'energia termica ceduta all'aria nella compressione".... di certo non si parla ceduta all'aria compressa, quindi deve trattarsi del calore dissipato dall'alettatura del compressore o quello dissipato dallo scambiatore aria-aria che deve raffreddare l'aria compressa.
                                                        Ma chi l'ha detto che deve essere persa? O che il compressore sia raffreddato ad aria? Quel calore posso benissimo recuperarlo, come ti ho già spiegato. Per me, il significato della parola RECUPERO è quello.
                                                        Tu, invece, continui a parlare di "recuperare in parte l'energia persa durante la compressione del fluido", quando invece si tratta di immettere altra energia dall'esterno.

                                                        CITAZIONE
                                                        Conosci la la quantita di energia irradiata in un anno dal sole su 1Mt quadro di superfice alla latitudine di Roma?

                                                        Ma certo! Non ti sei accorto che siamo sul forum dell'energia rinnovabile, dove ci sono quasi tutti i tecnici italiani? La quantità RICEVUTA dal sole è sufficiente a far andare un motore a ciclo Brayton anche senza aria compressa.... tutto sta a calcolare l'impianto e vedere se conviene....


                                                        CITAZIONE
                                                        Piuttosto potrebbe essere interessante usare turbine o motori di di Pietro immersi nell'acqua del mare...

                                                        molto interessante.... ma si parla di impianti fissi.

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                                                        • #58
                                                          CITAZIONE (caldodalmais @ 21/11/2007, 11:05)
                                                          Non sono in grado di effettuare una valutazione dei rendimenti, ma vorrei cambiare punto di vista, a costo di restringere le possibili applicazioni. Supponiamo di avere i 3 elementi seguenti:

                                                          1 - storage di fluido compresso direttamente con energia meccanica evitando le perdite tipiche della trasformazione da E.Meccanica(turbine delle centrali elettriche)->E.Elettrica->E.Meccanica (generata dal compressore). Le possibili soluzioni potrebbero essere un salto idraulico marginale, un moto ondoso, la frenata di un autoveicolo (quest'ultimo potrebbe essere un veicolo ibrido), etc.
                                                          Le perdite sarebbero dovute essenzialmente alla generazione di calore per attrito degli organi meccanici (poco?!) e per il processo di compressione (molto)

                                                          credo che hai colto nel segno, non estenderei ad altre possibili soluzioni per non complicare ulteriormente il tema.

                                                          Al nostro sistema per essere compreso a pieno e definirne così i rendimenti energetici manca qualcosa..........


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                                                          • #59
                                                            CITAZIONE (archinauta @ 21/11/2007, 10:34)
                                                            CITAZIONE (ariamica @ 20/11/2007, 23:02)
                                                            Caro archinauta,
                                                            puoi spiegarti meglio quando dici: "In questo senso mi sembra che ariamica abbia alcune idee confuse..."
                                                            Cosa ritieni che sia da chiarire nella mia esposizione?
                                                            Sono assolutamente d'accordo con te quando dici: l'uso del motore rotativo di Di Pietro in congiunzione col solare termodinamico (sia che in esso sia presente un gas o un liquido soggetto ad evaporazione) non è niente di diverso dall'uso attuale di una turbina... in questo senso l'effettiva convenienza del motore di Di Pietro è legato alla verifica dell'effettivo maggior rendimento di quest'ultimo e del suo minor costo che potrebbe diffonderne maggiormente l'uso.

                                                            Il punto è proprio questo: i problemi li puoi semplicemente scindere, puoi benissimo confrontare la convenienza del vettore aria compressa senza fare riferimento per forza al motore di Di Pietro visto che lo stesso motore lo puoi utilizzare per produrre energia elettrica da poi stoccare in batterie, in idrogeno o (per grossi impianti) in cicli di ripompaggio di centrali idroelettriche.

                                                            Concordo pienamente con te, il m.D.P. è chiamato in gioco per i rendimenti dichiarati, questo l'ho già premesso perchè nelle precedenti risposte sono stato accusato di essere un business-man.

                                                            Il sistema proposto nasce come alternativa alla produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici per piccole e medie utenze.
                                                            Introducendo l'aria come vettore energetico si vuole utilizzare la stessa anche per produrre energia elettrica da fonte termosolare.
                                                            L'interrogativo è:
                                                            il rendimento energetico del sistema proposto è superiore a quello dei pannelli fotovoltaici a parità di superfice utile (pannello fotovoltaico,paraboloide) esposta ai raggi solari?


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                                                            • #60
                                                              CITAZIONE (archinauta @ 21/11/2007, 11:32)
                                                              L'energia solare non è gratuita in quanto se non la usi per riscaldare l'aria compressa la puoi usare ugualmente per produrre energia elettrica, in questo senso è comunque energia che devi immettere nel processo... magari potrebbe essere un uso interessante per sfruttare il solare termodinamico in giornate parzialmente nuvolose quando il gas non andrebbe a temperature di regime per far girare le turbine ma cominciamo a complicare il sistema con conseguenti aumenti dei costi... dubito sia conveniente.

                                                              Puoi esprimere in altra maniera il concetto?
                                                              Per energia gratuita intendo dire che non deve essere utilizzato nessun combustibile fossile e quindi impatto ambientale zero.

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