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aria compressa come vettore energetico

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  • #61
    CITAZIONE
    il rendimento energetico del sistema proposto è superiore a quello dei pannelli fotovoltaici a parità di superfice utile (pannello fotovoltaico,paraboloide) esposta ai raggi solari?

    Senza i dati, è impossibile rispondere. Non si sa nemmeno quanta energia si dovrebbe ricavare dall'aria compressa e quanta dal sole o dalla sonda geotermica. La potenza prodotta è senz'altro maggiore, perchè all'anergia sviluppata dall'aria compressa si aggiunge l'energia solare. L'efficienza è bassa, viste le perdite già citate. I costi di impianto sono invece enormemente più alti.

    Quanto all'impatto zero, bisogna pensare a come comprimere l'aria e a come farla circolare nei pannelli sottovuoto. Ci vuole molta energia...

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    • #62
      CITAZIONE (livingreen @ 21/11/2007, 17:48)
      CITAZIONE
      il rendimento energetico del sistema proposto è superiore a quello dei pannelli fotovoltaici a parità di superfice utile (pannello fotovoltaico,paraboloide) esposta ai raggi solari?

      Senza i dati, è impossibile rispondere. Non si sa nemmeno quanta energia si dovrebbe ricavare dall'aria compressa e quanta dal sole o dalla sonda geotermica. La potenza prodotta è senz'altro maggiore, perchè all'anergia sviluppata dall'aria compressa si aggiunge l'energia solare. L'efficienza è bassa, viste le perdite già citate. I costi di impianto sono invece enormemente più alti.

      Quanto all'impatto zero, bisogna pensare a come comprimere l'aria e a come farla circolare nei pannelli sottovuoto. Ci vuole molta energia...

      avrei bisogno di una delucidazione, quando affermi:
      La potenza prodotta è senz'altro maggiore, perchè all'energia sviluppata dall'aria compressa si aggiunge l'energia solare.
      Ti riferisci al confronto tra pannello fotovoltaico e paraboloide a tubi sottovuoto o al solo guadagno energetico ottenuto dal sistema con l'utilizzo dei tubi sottovuoto?

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      • #63
        L'ho già detto svariate volte! Tu hai un sistema in cui stocchi aria compressa e poi la espandi, e ricavi una parte dell'energia che hai impegnato. Poi, ci aggiungi un sistema che ricava energia dal sole e che la pompa nell' impianto ad aria compressa. Quindi , hai DUE sistemi, le cui energie si sommano.

        Se poi si fa un bel collettore parabolico, puoi anche fare a meno dell'aria compressa... il motore funziona direttamente e soltanto grazie al sole....

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        • #64
          CITAZIONE (ariamica @ 21/11/2007, 16:40)
          CITAZIONE (archinauta @ 21/11/2007, 11:32)
          L'energia solare non è gratuita in quanto se non la usi per riscaldare l'aria compressa la puoi usare ugualmente per produrre energia elettrica, in questo senso è comunque energia che devi immettere nel processo...

          Puoi esprimere in altra maniera il concetto?
          Per energia gratuita intendo dire che non deve essere utilizzato nessun combustibile fossile e quindi impatto ambientale zero.

          Non penso di poter essere più chiaro ma ci proverò: niente è gratuito... un impianto solare ha un costo in termini energetici ed in termini economici, dovresti dimostrare che l'uso che proponi tu è economicamente o almeno energeticamente più vantaggioso rispetto ad un uso più "classico", altrimenti il tuo progetto diventa un semplice esercizio di stile destinato a rimanere sulla carta.

          E' un po lo stesso discorso dell'uso dell'uso di moto ondoso o salti marginali: l'energia che usi per comprimere l'aria ad alte pressioni con questi metodi la puoi usare (in maniera probabilmente più facile ed economica) per produrre energia elettrica.

          il punto rimane sempre quello: dovresti dimostrare la convenienza dell'uso dell'aria compressa come sistema di stoccaggio energetico o come vettore rispetto a metodi alternativi.

          Questo non è brainstorming, o dici cosa hai in mente o esponi i calcoli
          primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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          • #65
            Grazie per gli utili chiarimenti

            Mario

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            • #66
              Per introdurre il ciclo combinato che ho in mente vi invito a prendere visione di documenti relativi al ciclo Brayton

              a presto.

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              • #67
                Tu fai conto che l'abbiamo già visto, e vai avanti....

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                • #68
                  CITAZIONE (ariamica @ 22/11/2007, 12:41)
                  Per introdurre il ciclo combinato che ho in mente vi invito a prendere visione di documenti relativi al ciclo Brayton

                  Ariamica... per favore se hai qualcosa da sottoporre fallo e stop.
                  Scusa, sai, io non mi intendo ci ciclo Brayton e quindi sarei senz'altro candidato a studiarmelo un pò prima della lectio magistralis... ma magari qualcun altro qui potrebbe dare tanti punti a entrambi, quindi prima di invitare gli altri a presentarsi preparati inizia tu a mettere giù qualcosa di concreto su cui discutere! :B):
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • #69
                    CITAZIONE (BrightingEyes @ 23/11/2007, 10:12)
                    CITAZIONE (ariamica @ 22/11/2007, 12:41)
                    Per introdurre il ciclo combinato che ho in mente vi invito a prendere visione di documenti relativi al ciclo Brayton

                    Ariamica... per favore se hai qualcosa da sottoporre fallo e stop.
                    Scusa, sai, io non mi intendo ci ciclo Brayton e quindi sarei senz'altro candidato a studiarmelo un pò prima della lectio magistralis... ma magari qualcun altro qui potrebbe dare tanti punti a entrambi, quindi prima di invitare gli altri a presentarsi preparati inizia tu a mettere giù qualcosa di concreto su cui discutere! :B):

                    Capisco perfettamente,
                    scusate il francesismo "me la stò tirando <img src="> "
                    però vi prego di visitare il sito:

                    http://digilander.libero.it/digitalrino/page_7.htm

                    poi farò una sintesi delle cose che ho espresso sino ad ora

                    successivamente sposterò la discussione in F.E.R. nel forum " SOLARE ", nella sottosezione " Termico " che sarà idonea per trattare il successivo argomento.

                    Lo sò, sono un rompi.... :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

                    a presto.

                    Commenta


                    • #70
                      ad occhio non mi sembra niente di diverso da un qualunque impianto solare termodinamico, sennonché l'uso di cilindro e pistoni è meno redditizio di una comune turbina.

                      certo immagino sia li solo per esplificazione.

                      Cmq mi sembra manchi il sistema di stoccaggio energetico che sembrava la parte più interessante oggetto di discussione
                      primo: non vi fidate di nessuno. :-)

                      Commenta


                      • #71
                        CITAZIONE (archinauta @ 23/11/2007, 10:52)
                        ad occhio non mi sembra niente di diverso da un qualunque impianto solare termodinamico, sennonché l'uso di cilindro e pistoni è meno redditizio di una comune turbina.

                        certo immagino sia li solo per esplificazione.

                        Cmq mi sembra manchi il sistema di stoccaggio energetico che sembrava la parte più interessante oggetto di discussione

                        L'importante è che voi abbiate l'immagine dei due motori interconnessi

                        successivamente come sistema userò quello di farvi evocare un piccolo esperimento, se avrete difficolta a proiettarlo nella vostra mente potrete realizzarlo direttamente a casa vostra.

                        sono ostinato image mi ripeto siamo prossimi al weekend voglio che il maggior numero di voi osservi cio che ho intenzione di postare.

                        Commenta


                        • #72
                          http://www.enea.it/com/solar/index.html

                          ad occhio:
                          un sistema che usi gas compressi al posto di liquidi ad alta temperatura potrebbe aver come vantaggio la possibilità di lavorare anche con un'irradiazione meno "potente" (minori temperature) e di minori scambi necessari
                          ma dovrebbe avere come svantaggio una maggiore potenza per l'inserimento di gas a pressione e una consistente perdita di carico dovuta alla lunghezza dei tubi sottovuoto... c'è poi il problema che l'aria è trasparente e probabilmente ci vorrebbe un sistema per riuscire a scaldarla (presumibilmente un tubo da inserire all'interno del tubo di vetro sottovuoto).

                          Se Rubbia e l'enea hanno optato per l'uso dei liquidi mi sa che c'è un motivo.

                          Cmq... vediamo.

                          aggiunta: senza contare che basterebbe una guarnizione difettosa o una qualsiasi piccola perdita insignificante per vanificare tutto il lavoro fatto.

                          Edited by archinauta - 23/11/2007, 12:36
                          primo: non vi fidate di nessuno. :-)

                          Commenta


                          • #73
                            Ciao a tutti,


                            STORAGE PNEUMATICO

                            riepilogando:

                            chiameremo per comodità Cc il circuito di compressione Ce circuito d'espansione.
                            Cc e Ce sono costituiti da tubi in metallo attraverso i quali scorrerà il fluido vettore (aria).
                            Tali circuiti verranno interrati e accoppiati per un tratto del loro percoso in quanto il calore che si svilupperà in Cc possa essere recuperato da Ce il terreno funge da pozzo termico.

                            B sarà la bombola in cui verrà stipato il gas, meglio se anch'essa interrata.

                            mR1 e mR2 sono due unità rotative: mR1sarà utilizzato come compressore dell'aria e mR2 sarà utilizzato per espandere il fluido vettore da cui recuperare energia meccanica.
                            Premesso che al motore rotativo Di Pietro viene attribuito un valore di conversione eneretica pari all'85%, per il sistema combinato in questione, si potranno utilizzare anche diversi altri tipi di compressori/utilizzatori.

                            Me1 è il motore elettrico solidale a mR1, Me2 è il generatore solidale al mR2.

                            Pr è il paraboloide semicilindrico a tubo sottovuoto, es. visionabile nel sito:
                            http://it.wikipedia.org/wiki/Cilindro_parabolico

                            SB è uno scambiatore di calore congiunto ad un bruciatore posto in parallelo a Pr, attivabile nei lunghi periodi di scarso irraggiamento solare.


                            CICLO DI COMPRESSIONE
                            Ei è l'energia elettrica richiesta per alimentare Me1, che a sua volta muove mR1 per comprimere l'aria, la quale tramite Cc verrà convogliata in B.
                            Il calore prodotto nella compressione del fluido verrà in parte perso verso l'esterno, in parte disperso da Cc in cui l'aria scorre per essere stipata in B.

                            CICLO DI ESPANSIONE
                            da B il fluido, convogliato in Ce, espandendosi si raffredda.
                            L'aria prima di giungere in mR2 recupererà da B e Ce parte dell'energia termica persa nella fase di compressione.
                            Passando poi in Pr il fluido acquista energia per mezzo della radiazione solare.
                            Nel caso in cui si presentino lunghi periodi di basso irraggiamento solare interverrà a scaldare l'aria stipata SB.
                            In mR2 giunge l'aria che si espanderà ulteriormente permettendone il movimento.
                            L'utilizzatore mR2 trasmetterà la forza motrice a Me2 in quanto l'albero motore è solidale all'indotto di Me2 che a sua volta produrrà energia elettrica.




                            Per i calcoli approssimativi i rendimenti conosciuti sono:
                            mR= 85% ; Me= 90% ; Pr= 90%
                            N.B. per il ciclo adiabatico del gas il calcolo del rendimento energetico va diminuito del 10% che corrisponde al valore limite di perdite energetiche a cui il fluido è soggetto in fase di compressione e successiva espansione.
                            Si fa presente che l'energia fruibile dal sole con Pr risulta ad impatto ambientale nullo se si considera trascurabile quella spesa nel processo industriale per la sua fabbricazione.
                            Il dimenzionamento delle varie componenti permetterà di ottenere, a parità di superfice utile copertà per captare la radiazione solare, un rendimento ciclico superiore all'utilizzo dei pannelli solari fotovoltaici.

                            image image image image image

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                            • #74
                              Ti semplifico la questione:

                              togli quei paraboloidi e metti un sistema a concentrazione a torre con specchi orientanti (ti risolvi i problemi di perdita di carico e di aria durante il percorso nei tubi) ma che io sappia anche questo è un metodo già usato e sperimentato.

                              A questo punto se vuoi proporre l'uso di gas nelle centrali solari termodinamiche dovresti:

                              1. dimostrare la maggiore efficienza di queste e del ciclo di compressione-decompressione ad aria al posto dello scambiatore di calore e turbina a vapore (e non so de ha senso farlo a forza di rendimenti in percentuale, ci sono da tener conto costi d'impianto e di gestione di due diverse tecnologie)

                              2. dimostrare che lo stoccaggio ad aria compressa è competitivo con lo stoccaggio di liquidi ad alta temperatura (anche qui in termini di costi d'impianto, di manutenzione, di dimensioni, di dispersioni ecc.)

                              Se invece vuoi dimostrare che il solare termodinamico ha più resa del fotovoltaico penso ci siano studi a tal proposito già fatti e diffusi: tieni anche conto dei costi energetici ed economici dei due tipi di approcci che sono profondamente differenti, così come lo sono d'altronde i rendimenti delle due tecnologie in locazioni con caratteristiche climatiche differenti.
                              primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                              • #75
                                Caro archinauta,
                                vedo che hai letto tutti i messaggi,
                                io parlo di generazione distribuita che tu lo voglia o no è il nostro futuro.
                                E' un sistema di piccola o media potenza per piccole utenze,
                                hai riflettuto sul potenziale di questo ciclo combinato utilizzato ad es. per generare elettricità nelle seconde case?
                                Sei informato sul fatto che la distribuzione di energia, dalle grandi centrali alle utenze, ci costa in termini di rendimento delle stesse?
                                Hai considerato l'indotto economico (posti di lavoro) che genererebbe?
                                ecc. ecc.

                                Forse, mi permetto perchè ho visto le altre tue risposte, sei un pò frettoloso nel giudicare.

                                Commenta


                                • #76
                                  si, sono sempre un po troppo brusco... è un mio difetto.

                                  Mi darai atto però che tutto questo mettere carne al fuoco e mischiare argomenti differenti che vanno da Eolo ai recuperi energetici, ai vettori ed ai sistemi di stoccaggio di energia per poi approdare ad una semplice applicazione del solare termodinamico da l'impressione di poca chiarezza d'idee.

                                  Tutto quello che vorrei fare è cercare di mettere bene a fuoco i problemi.

                                  La generazione distribuita è un grande sogno di tutti, sia pure con tutti i problemi annessi e connessi... mi sembra però che ci sia qualcosa che non quadra e ti spiego cosa: se si parla di generazione distribuita devi tener presenti altri problemi che sono quelli di scala.

                                  1. di quanti mq di pannelli a concentrazione c'è bisogno affinché un sistema solare termodinamico sia funzionante ed efficiente? è applicabile su piccole superfici?

                                  2. ha senso parlare di riscaldamento tramite fiamma in sistemi così piccoli quando in grosse centrali c'è la possibilità di lavorare ad altri livelli di efficienza?

                                  3. ammesso che convenga accumulare in piccoli sistemi e non in grosse centrali (in effetti la disponibilità non "on demand" del conto energia è sempre stato un grosso handicap) un sistema di accumulo ad aria compressa è veramente competitivo rispetto a comuni batterie?

                                  Comunque io non giudico... ti espongo solo delle problematiche e cerco di chiarire (se possibile) un po meglio i concetti focali della discussione per non perdere di vista l'obiettivo... qualunque esso sia e purtroppo in tutta questa discussione l'obiettivo non è così chiaro ed è cambiato spesso.

                                  tuto questo IMHO
                                  primo: non vi fidate di nessuno. :-)

                                  Commenta


                                  • #77
                                    CITAZIONE (ariamica @ 24/11/2007, 14:48)
                                    Ciao a tutti,


                                    STORAGE PNEUMATICO...

                                    MODERAZIONE: è inutile linkare interi messaggi, basta qualche riga. Se poi è un autocitazione è anche peggio.

                                    la generazione distribuita non è un sogno è una realtà image
                                    ti posto due link di aziende che producono cogeneratori:
                                    http://www.stirling-engine.de/index2.html
                                    http://www.whispergen.com/main/acwhispergen/
                                    nel primo link clikka poi su Funktion.

                                    i tubi sottovuoto hanno un rendimento energetico del 90%.
                                    Questo vuole dire che sapendo quali materiali usi nel costruire il tuo sistema di storage pneumatico puoi calcolare quale dimensionamento occorre per Pr.(paraboloide semicilindrico)per ottenere più energia di quella fornita.

                                    il motore di Di Pietro, come tu hai avuto modo di chiarirci esaustivamente postando i link di riferimento, ha rendimenti più elevati delle turbine in quanto permette di sfruttare come nel nostro caso grandi sorgenti energetiche con piccoli salti di temperatura.

                                    costruire il nostro impianto ha assolutamente un impatto ambientale inferiore a quello che producono le batterie comuni.

                                    nella discussione "generazione di energia elettrica da solare termico" argomenterò un sistema che avrà un rendimento superiore a quello trattato in questa sezione.

                                    Edited by BrightingEyes - 25/11/2007, 12:45

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Mi sento un po fuori luogo postando in un forum su un thread ormai alimentato solamente da noi due...

                                      Mi sa che abbandonerò pure io: si continua a buttare carne sul fuoco ma ancora non è ben chiaro cosa si vuol mangiare ne quanti siamo a mangiare... siamo arrivati anche a buttare nel mucchio i cogeneratori.

                                      La generazione diffusa (almeno in italia) è in uno stato embrionale e sicuramente allo stato attuale ha un apporto marginale... speriamo in un futuro più radioso... la tua proposta (se ho capito bene la proposta) non è stupida, ma in questo thread si sta fantasticando: io ti ho invitato più volte a chiarire (chiarirti) gli obiettivi ed a ragionare pragmaticamente e praticamente.

                                      Ammesso che tu riesca a superare tutti i problemi pratici economici e gestionali in un sistema del genere dovrai anche renderti conto che non sarà la panacea a tutti i mali ma un sistema che potrebbe avere un'applicazione "di nicchia" in casi molto e dimensioni molto particolari... ma non mi sembra ci sia la volontà ne la capacità di sviluppare un discorso interessante o costruttivo.

                                      Lo so... sono brusco ma non sono abituato ad indorare la pillola.

                                      ciauz
                                      primo: non vi fidate di nessuno. :-)

                                      Commenta


                                      • #79
                                        CITAZIONE (ariamica @ 24/11/2007, 19:42)
                                        Questo vuole dire che sapendo quali materiali usi nel costruire il tuo sistema di storage pneumatico puoi calcolare quale dimensionamento occorre per Pr.(paraboloide semicilindrico)per ottenere più energia di quella fornita.

                                        I link che hai citato rimandano a un sito, in tedesco, che tratta dei motori Stirling e a una soluzione per produzione diffusa (microCHP) molto interessante, già in sperimentazione in Olanda (se ne era parlato tempo fa sul forum). Tutte belle cose, concordo.
                                        Non capisco però che c'entri con lo storage pneumatico. Concordo con Archinauta che è molto oscuro ancora il senso di questo post. Che tu continui inoltre a reclamizzare in lavagna come se si stesse discutendo del futuro energetico mondiale.
                                        Di che dovremmo parlare in sostanza??
                                        Lasciando perdere i cicli di Brayton e gli Stirling... puoi farmi un esempio concreto di calcolo di dimensionamento del paraboloide semicilindrico con i materiali per lo storage pneumatico che vuoi (dicceli tu) che renda più energia di quella fornita??

                                        Provo a riassumere a vedere se ho capito. In pratica tu dici: mi costruisco un paraboloide ed un sistema di accumulo dell'energia (che produci come? Coi pannelli FV? col microCHP?) tramite aria compressa, l'energia consumata per produrre la compressione dell'aria viene recuperata nella fase di espansione (con anzi un significativo incremento dato dalla sezione riscaldamento aria nel paraboloide) tramite un motore Stirling, Brayton, Di Pietro o cose del genere.
                                        Potrebbe pure funzionare, ma se lo ritieni interessante dovresti spiegare il progetto nei particolari e accettare le (inevitabili) critiche tecniche. A me, così ad occhio, dà l'idea che il tuo sistema potrebbe anche avere qualche applicazione, ma servono dati per confrontare le tecniche.
                                        La necessità dell'accumulo nella produzione diffusa è un problema reale. Sulla soluzione delle batterie concordo che ci sono alcuni dubbi. L'altra soluzione spinta è quella della produzione di idrogeno e successiva ossidazione in pila a combustibile. Ci sono pro e contro ovviamente, sicuramente se la produzione da rendere continua tramite accumulo deriva da fotovoltaico o solare termoelettrico la necessità dello sfruttamento dell'accumulo si ha quando il sole NON c'è. Cosa che penso sia un grosso ostacolo al progetto che proponi. Puoi pensare di assorbire calore geotermicamente, ma a quel punto mi pare arduo che riesci ad avere grandi surplus energetici. La quantità di energia non è una cosa su cui fare delle congetture. Il sole invia una quantità molto elevata per mq. Il terreno te ne restituisce una frazione minima, a meno che non riesci a congelare un campo da calcio.

                                        Insomma, serve qualche dato in più direi. <img src=">

                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • #80
                                          visto che c'è qualche lettore ci provo io a spiegare cosa secondo me potrebbe funzionare ed avere delle chance.

                                          SCHEMA

                                          sono pigro per fare uno schema come si deve o per spiegarlo... ma credo che chi ha un po di conoscenze potrebbe capirlo.

                                          Certo in qesto caso si parla di grossi impianti... ho affrontato un po di problemi emersi nella discussione e ho cercato di dare una soluzione (immagino ci sarà una buona serie di cavolate ugualmente) ma proprio non ho idea di quanto dovrebbero essere grossi quei depositi di aria compressa (temo troppo).
                                          primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                          • #81
                                            ciao a titti,
                                            ho tralasciato di dire che la conversazione, come avevo in precedenza accennato, si è ampliata in un altra discussione, la trovate nella sezione tecnica
                                            "SOLARE" forum "Termico"discussione"generazione di energia elettrica da solare termico"
                                            I calcoli li produrrò al momento che riterrò opportuno, il ciclo combinato mi serve per far comprendere le conclusioni che posterò nell'altra dicussione
                                            capisco che tutto può sembrare ingarbugliato.
                                            Consiglio di tener presente bene in mente che stoccando aria in una bombola si può, grazie hai tubi sottovuoto, fornire energia al gas stipato recuperando o l'energia richiesta per comprimerlo oppure, dimenzionando opportunamente il paraboloide semicilindrico, riuscire a produrne in eccesso,

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                                            • #82
                                              ok, trovo il tempo di una leggera spiegazione:

                                              si tratta di un impianto eolico ad asse verticale con sottostante deposito interrato e coibentato contenente liquido (acqua?) e immerso in esso un deposito di aria compressa capace di variare il suo volume in modo da mantenere al suo interno una pressione costante.

                                              l'impianto eolico genera direttamente energia elettrica quando c'è richiesta in rete oppure fa girare un compressore di aria (immerso nel liquido) in modo da non disperdere il calore generato ma da trasmetterlo al liquido.

                                              su richiesta della rete (quando non c'è abbastanza vento) si sfrutta l'aria precedentemente compressa attraverso una turbina (o motore di pietro come preferite) anche questa volta immersa nel liquido... in questo modo il calore immagazzinato precedentemente viene riutilizzato impedendo al generatore di congelare e permettendo di sfruttarne al massimo il salto di pressione.

                                              in aggiunta si può prevedere un impianto solare a concentrazione con specchi orientanti (non credo all'aria compressa che gira nei paraboloidi per i problemi esposti nei post precedenti) per incrementare il volume dell'aria compressa... questo fornisce un surplus che può essere a sua volta sfruttato immediatamente tramite il generatore o essere a sua volta immagazzinato come aria compressa ad altissima temperatura.

                                              i problemi sono che essendo gli impianti eolici diffusi (non ce n'è solo uno... ce ne sono diversi) ci sarebbe necessità di un impianto del genere sotto ogni torre con evidente incremento dei costi... inoltre probabilmente i depositi di aria compressa sono veramente troppo grandi.

                                              A questo punto c'è necessità che un tecnico con le dovute competenze (quindi certo non io) faccia un paio di verifiche o un paio di appunti a me sfuggiti, sempre che ne abbia voglia.

                                              saluti

                                              Daniele
                                              primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                              • #83
                                                Trovo che sia una soluzione brillante ed interessante, il suo difetto potremmo trovarlo nella connessione in rete. La nostra rete elettrica, infatti, è assimilabile ad un pozzo senza fondo dove tutti i contributi entrano da qualche parte ed escono verso gli utilizzatori. Di solito, porto l'esempio di un grosso catino con mille buchi, che viene mantenuto a livello da mille gocce di pioggia....
                                                Insomma, il generatore eolico fornirebbe sempre energia alla rete perchè c'è sempre richiesta, ed il compressore non girerebbe mai
                                                Somiglia molto, invece, ai sistemi idroelettrici in isola che usano le resistenze zavorra, e come tale si potrebbe usare.

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                                                • #84
                                                  io invece credevo che uno degli appunti maggiori agli apporti incontrollabili del fotovoltaico e dell'eolico fosse appunto la mancanza di un controllo di "quando e quanto" produrre elettricità (ad esempio il fv produce di giorno e si spende invece molta energia elettrica di notte) con la conseguenza che tali apporti o erano semplicemente dispersi o finivano col tentare di venir accumulati con cicli di ripompaggio delle centrali idroelettriche.

                                                  Ma parlo sempre per sentito dire.

                                                  Grazie comunque per l'interessante ma non ho fatto altro che prendere spunti emersi in discussione.

                                                  Comunque per andare nella farneticazione azzarderei anche un'altro utilizzo... regolando appositamente lo sfruttamento sarebbe anche possibile utilizzare il surplus di calore accumulato o utilizzato, per sfruttare l'aria in uscita dal generatore per il tele-riscaldamento o tele-raffrescamento... ma qui entriamo nel complicato: visto che il bilancio energetico, grazie all'apporto solare, dovrebbe essere sempre positivo e quindi il fluido dovrebbe tendere a scaldarsi sempre più, se si potesse portare il fluido ad alte temperature, l'esate si potrebbe sfruttarne l'energia magari con scambiatori di calore e turbine a vapore per abbassare la temperatura del fluido e quindi fare in modo che l'aria esca fredda, mentre in inverno l'aria che esce dal generatore ad un'atmosfera potrebbe uscire calda. Ma ripeto qui siamo nella fantascienza pura.
                                                  primo: non vi fidate di nessuno. :-)

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                                                  • #85
                                                    E siamo anche su potenze enormi

                                                    Commenta


                                                    • #86
                                                      CITAZIONE (ariamica @ 25/11/2007, 20:03)
                                                      ciao a tutti,
                                                      ho tralasciato di dire che la conversazione, come avevo in precedenza accennato, si è ampliata in un altra discussione, la trovate nella sezione tecnica
                                                      "SOLARE" forum "Termico"discussione"generazione di energia elettrica da solare termico"
                                                      I calcoli li produrrò al momento che riterrò opportuno, il ciclo combinato mi serve per far comprendere le conclusioni che posterò nell'altra dicussione
                                                      capisco che tutto può sembrare ingarbugliato.
                                                      Consiglio di tener presente bene in mente che stoccando aria in una bombola si può, grazie hai tubi sottovuoto, fornire energia al gas stipato recuperando o l'energia richiesta per comprimerlo oppure, dimenzionando opportunamente il paraboloide semicilindrico, riuscire a produrne in eccesso,

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                                                      • #87

                                                        Ciao a tutti,


                                                        STORAGE PNEUMATICO

                                                        riepilogando:

                                                        chiameremo per comodità Cc il circuito di compressione Ce circuito d'espansione.
                                                        Cc e Ce sono costituiti da tubi in metallo attraverso i quali scorrerà il fluido vettore (aria).
                                                        Tali circuiti verranno interrati e accoppiati per un tratto del loro percoso in quanto il calore che si svilupperà in Cc possa essere recuperato da Ce il terreno funge da pozzo termico.

                                                        B sarà la bombola in cui verrà stipato il gas, meglio se anch'essa interrata.

                                                        mR1 e mR2 sono due unità rotative: mR1sarà utilizzato come compressore dell'aria e mR2 sarà utilizzato per espandere il fluido vettore da cui recuperare energia meccanica.
                                                        Premesso che al motore rotativo Di Pietro viene attribuito un valore di conversione eneretica pari all'85%, per il sistema combinato in questione, si potranno utilizzare anche diversi altri tipi di compressori/utilizzatori.

                                                        Me1 è il motore elettrico solidale a mR1, Me2 è il generatore solidale al mR2.

                                                        Pr è il paraboloide semicilindrico a tubo sottovuoto, es. visionabile nel sito:
                                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Cilindro_parabolico

                                                        SB è uno scambiatore di calore congiunto ad un bruciatore posto in parallelo a Pr, attivabile nei lunghi periodi di scarso irraggiamento solare.


                                                        CICLO DI COMPRESSIONE
                                                        Ei è l'energia elettrica richiesta per alimentare Me1, che a sua volta muove mR1 per comprimere l'aria, la quale tramite Cc verrà convogliata in B.
                                                        Il calore prodotto nella compressione del fluido verrà in parte perso verso l'esterno, in parte disperso da Cc in cui l'aria scorre per essere stipata in B.

                                                        CICLO DI ESPANSIONE
                                                        da B il fluido, convogliato in Ce, espandendosi si raffredda.
                                                        L'aria prima di giungere in mR2 recupererà da B e Ce parte dell'energia termica persa nella fase di compressione.
                                                        Passando poi in Pr il fluido acquista energia per mezzo della radiazione solare.
                                                        Nel caso in cui si presentino lunghi periodi di basso irraggiamento solare interverrà a scaldare l'aria stipata SB.
                                                        In mR2 giunge l'aria che si espanderà ulteriormente permettendone il movimento.
                                                        L'utilizzatore mR2 trasmetterà la forza motrice a Me2 in quanto l'albero motore è solidale all'indotto di Me2 che a sua volta produrrà energia elettrica.




                                                        Per i calcoli approssimativi i rendimenti conosciuti sono:
                                                        mR= 85% ; Me= 90% ; Pr= 90%
                                                        N.B. per il ciclo adiabatico del gas il calcolo del rendimento energetico va diminuito del 10% che corrisponde al valore limite di perdite energetiche a cui il fluido è soggetto in fase di compressione e successiva espansione.
                                                        Si fa presente che l'energia fruibile dal sole con Pr risulta ad impatto ambientale nullo se si considera trascurabile quella spesa nel processo industriale per la sua fabbricazione.
                                                        Il dimenzionamento delle varie componenti permetterà di ottenere, a parità di superfice utile copertà per captare la radiazione solare, un rendimento ciclico superiore all'utilizzo dei pannelli solari fotovoltaici.

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                                                        • #88
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                                                          la termica convertita in aria compressa puo pompare acqua, ma anche la pioggie e' FONTE,
                                                          naturalmente io spingo per i serbatoi di aria AUTOCOMPENSATI a x atm da una colonna di acqua di altezza x*10mt, in bilancio contro pressione di gravita';
                                                          mi sembra fuori dubbio che e' inutile accumulare aria compressa quando l'acqua per gravita'la produce e la rende SUBITO disponibile, ACQUA sorgente e base della vita; prosperity of babylon is back!!!!
                                                          IMMAGINATE dei :unsure: canali dell acqua che possono essere :huh: pannelli solari ZENITH poco invasivi (accumulo non termico ma in...) :wacko: tubo-i dell aria compressa (CANALE half pipe 3Funzioni) SALUTI alla combricola di tecnofagocity
                                                          :woot: :woot: :woot: disegni oltre 0,5mb??
                                                          ho una thesi seqestrata fino a .....???

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                                                          • #89
                                                            CITAZIONE (HAMMURABY @ 28/3/2008, 19:19)
                                                            .....

                                                            :huh: :huh:
                                                            Non ci ho capito molto
                                                            Cioè vuoi usare l'acqua piovana per comprimere aria ? no?!

                                                            Eddy

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                                                            • #90
                                                              grazie eddy, SI; ma l' acqua piovana e' anche facilmente accumulabile... in bacini che possono essere non a vista!! interrati con materiale idroassorbente come cotto o pomice; senti credo che e' meglio che ci vediamo su nuova discussione : gestione delle acque di superfice;;;;;
                                                              tra poco dovro spiegare ghe il livello del lago di varese e' 150 mt :wacko: sopra le teste dei milanesi!!! "acquedotto romano?" no nuovo sistema a gradoni che riempie per vaso comunicante l' aquedotto a FUNGO... ecc

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