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Nuove fonte di energia

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  • Nuove fonte di energia

    Io ho teorizzato un sistema chiuso in grado di produrre energia.

    E' un metodo molto semplice che sfrutta il principio di archimede.

    a) Il concetto si basa che H e 0 essendo più leggeri dell' aria tendono a salire.

    b) Produrre energia e quindi H20 quando si ha un alta Energia Potenziale.


    c) Sfruttare L' energia Potenziale dell' Acqua.


    Che cosa ne pensante ?

    Si può creare energia dall nullla ?
    File allegati
    Ultima modifica di energianow; 14-06-2008, 21:38.

  • #2
    Non siate timidi, esprimete dubbi, perplessità e critiche.

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    • #3
      premessa: L'energia non si crea dal nulla, quindi basterebbe questo ad invalidare l'idea.

      1) Se devi elettrolizzare dell'acqua per scinderla in idrogeno e ossigeno, sprechi energia e il rendimento finale sarà irrilevante.

      2) se anche usassi il solo vapore acqueo, per poi fare precipitare la condensa, dovresti comunque sprecare energia per fare evaporare l'acqua. Rendimento finale irrilevante.

      3) Anche volendo tralasciare i consumi per l'elettrolisi/evaporazione, dovresti accumulare una quantità di gas OSCENA in cima ad una colonna incredibilmente alta per poi fare funzionare questa variante di un impianto idroelettrico senza diga. Non che non funzioni per niente, come idea, ma è solo un tantino poco praticabile.

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      • #4
        grazie Valmax.

        Per il punto 1 e 2 Il problema è risolto perchè Io uso lo Zn. Lo zinco ha questa reazione H20 + Zn = ZnO + 2H ( niente ossigeno ).

        L' H essendo più leggero dell' aria salirà ( e non si formerà acqua essendoci non ossigeno nella parte sinistra ).


        """"3) Anche volendo tralasciare i consumi per l'elettrolisi/evaporazione, dovresti accumulare una quantità di gas OSCENA in cima ad una colonna incredibilmente alta per poi fare funzionare questa variante di un impianto idroelettrico senza diga. Non che non funzioni per niente, come idea, ma è solo un tantino poco praticabile. """"

        Hai ragione, è un progetto abbastanza faraonico. ( Penso che è necessario raggiungere almeno 400 metri di altezza ).

        Adesso è importante capire quanta energia ci vuole a trasormare Zn0 in Zn + 0.
        Il gioco deve valere la candela.

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        • #5
          Il punto è che NON lo vale, 'glow.
          prendiamo ad esempio un tipico sistema di produzione idroelettrica di massa, la diga: la diga di Santa Giustina ha una capacità di bacino di circa 172 MILIONI DI METRI CUBI. Cosa vuol dire? Che tutta quell'acqua deve essere SEMPRE disponibile per farne cadere una parte ogni SECONDO, per alimentare le turbine? Quanto al secondo? Con una turbina Kaplan (UNA turbina), circa 40 metri cubi al secondo a pieno regime.
          Ora, il tuo sistema a condensazione dovrebbe permettere di mettere su un bacino posto in verticale sulla colonna/e l'equivalente secco di una diga, con tutti gli incubi strutturali che ne conseguono. La diga verticale dovrebbe accogliere i gas in due camere separate per poi condensarle nel bacino di raccolta, e il tutto alla velocità sufficiente per alimentare le turbine.
          Le turbine, poi, dove andrebbero poste se non lungo la colonna, andando ad aggiungere sforzo ad una struttura già prevedibilmente sollecitata dalle vibrazioni della caduta di quella massa d'acqua a getto continuo? Per la regolare manutenzione, bisognerebbe fermare l'intero impianto...

          Non so se 400 metri basterebbero, ma di sicuro una simile struttura è decisamente impraticabile.

          'Glow, il tuo faraonico progetto non è 'irrealizzabile', nel senso che si basa su un principio molto semplice, cioè la condensa dei gas e la ricaduta di essi sotto forma liquida (acqua). E' semplicemente inutile perché richiede TROPPA energia per funzionare, rispetto a quello che renderebbe. Naturalmente, dovendo prevedere l'arresto di almeno una colonna per volta per la manutenzione, e immaginando gli inevitabili guasti di sistema, bisogna pensare ad un impianto con un numero MAGGIORE di colonne rispetto a quelle preventivate, facendo così salrire i costi.
          E poi, ripeto, che sia per vapore o per elettrolisi, LA STESSA QUANTITA' DI ACQUA CHE USI PER ALIMENTARE LE TURBINE deve essere fatta bollire/scissa, prima, consumando come minimo la stessa energia ricavata dalle turbine.

          per chiudere, questo impianto alla fine non sarebbe chiuso perché, se ti serve per dare energia, ne sottrai inevitabilmente a quella che generi, quindi alla fine, perdita secca, amen!
          Ultima modifica di Valmax; 16-06-2008, 19:17.

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          • #6
            Prima di tutto non è un fatto di condensa. Si creaono reazioni chimiche con H e O e Zn.


            a) Il concetto si basa che H essendo più leggero dell' aria tendono a salire. ( non c' entra la condensa )


            b) Si produce acqua ed energia con la reazione H e O quando ci troviamo a 400 metri ( o più ).


            Non c'è bisogno di creare una diga faraonica al massimo un tubo che appaggio su una collina. Si crea una diga perchè l' acqua non è costante durante tutto l' anno.

            Adesso chi haragione ?
            Ultima modifica di energianow; 16-06-2008, 20:12.

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            • #7
              Niente condensa, OK.
              Allora, elettrolisi: la base dell'impianto deve contenere innumerevoli celle elettrolitiche, per garantire una quantità adeguata di idrogeno e ossigeno, in misura di quanto? Contando che ad una turbina di Kaplan a pieno regime servono 40 METRI CUBI AL SECONDO di acqua, almeno la stessa quantità deve essere scissa alla base. Al secondo, visto che non ti proponi di accumulare acqua in un grande bacino verticale.
              E qui nasce il nuovo problema: quando separi l'acqua nelle sue componenti, non è che questi se ne vanno allegramente ed ordinatamente ognuno nella direzione desiderata. E vista l'enorme quantità di acqua da scindere, ti ritrovi con grandi nubi di idrogeno ed ossigeno, entrambi un tantino esplosivi.
              Quindi, adesso rispondi alle seguenti domande

              1) come separi idrogeno e ossigeno al momento della scissione di 40 metri cubi di acqua al secondo?
              2) come li incanali abbastanza in fretta verso l'alto in modo che vadano poi a ricadere alla velocità necessaria per alimentare le turbine?
              3) dato che il tuo impianto serve a RIFORNIRE di energia le comunità, come conti di rifarti dei costi della scissione dell'acqua?

              PS - avevo suggerito il vapore perché fra i due è il metodo più sicuro ed 'economico'. Riutilizzi immediatamente il gas invece di doverne convogliare due, esplosivi, in un procedimento più complesso. Contento tu...

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              • #8
                """"E qui nasce il nuovo problema: quando separi l'acqua nelle sue componenti, non è che questi se ne vanno allegramente ed ordinatamente ognuno nella direzione desiderata. E vista l'enorme quantità di acqua da scindere, ti ritrovi con grandi nubi di idrogeno ed ossigeno, entrambi un tantino esplosivi."""


                Quà ti sbagli. Abbiamo la reazione dello Zn. H2O + Zn = 2H + ZnO.

                Quindi solo H e non ossigeno.

                2) come li incanali abbastanza in fretta verso l'alto in modo che vadano poi a ricadere alla velocità necessaria per alimentare le turbine?

                H è più leggero dell' aria e tende a salire.

                3) dato che il tuo impianto serve a RIFORNIRE di energia le comunità, come conti di rifarti dei costi della scissione dell'acqua?

                Io desiderevo discutere con qualche esperto per vedere quali sono i costi energetici e i guadagni energetici. ( cmq aumentando l' h si guadagna free energy ).

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                • #9
                  "la base dell'impianto deve contenere innumerevoli celle elettrolitiche, per garantire una quantità adeguata di idrogeno e ossigeno, in misura di quanto? Contando che ad una turbina di Kaplan a pieno regime servono 40 METRI CUBI AL SECONDO di acqua, almeno la stessa quantità deve essere scissa alla base. Al secondo, visto che non ti proponi di accumulare acqua in un grande bacino verticale. "

                  Hai ragione ma questo può essere un progetto faraonico con alti costi ma le domande sono due produce free energy ?
                  è realizzabile econimicamente ?

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                  • #10
                    *sigh* A CHE PUNTO della separazione l'ossigeno viene legato allo zinco? Te lo chiedo perché nel momento in cui leghi l'ossigeno allo zinco, ecco che NON HAI UN GAS PIU' LEGGERO DELL'ARIA. La logica vuole che l'unione di questi due elementi avvenga in cima al percorso, dopo la risalita. Nel frattempo, però, una volta scissa l'acqua nelle sue componenti, hai due volumi di idrogeno ed uno di ossigeno, entrambi altamente infiammabili ed a stretto contatto con delle vaste celle elettrolitiche. Come fai a non causare un bum?

                    Inoltre, ho capito che l'idrogeno è più leggero dell'aria, ma A CHE VELOCITA' LO FAI SALIRE IN MODO da avere una ricaduta di NON MENO DI QUARANTA METRI CUBI DI ACQUA AL SECONDO? Se lasci che la risalita sia spontanea, allora DEVI AVERE UN BACINO DI ACCUMULO per essere sicuro di avere un getto continuo in caduta.

                    Se poi aumenti l'idrogeno nell'impianto, non aumenti l'acqua ottenuta, ottieni solo tanto gas in più (e un maggiore rischio di esplosione, presente l'Hindenburg?)

                    Ora, ti rendi conto dell'assurdità della situazione? Saresti l'ideatore dell'impianto e i dettagli te li sto dando io che manco sapevo della tua esistenza fino a poco tempo fa!!!

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                    • #11
                      nuova fonte di energia a rendimento maggiorato

                      Ciao energianow,
                      scavando un tunnel verticale dentro a una montagna per convogliare l'idrogeno verso la cima, ci si potrebbe mettere una vèntola per recuperare parte dell'energia ascensionale dell'idrogeno, penso che si tratti di circa duecentoMILA metri cubi al secondo, con un dislivello di un paio di mila metri devono fare un vento spaventoso;
                      però forse invece di farci corrente converrebbe usarlo per per attivare dei vòrtici antigrav, tipo quelli di Schauberger, se li fai con l'idrogeno invece che con l'aria c'è un guadagno minimo del 90 per cento, non è certo un incremento trascurabile, ed avresti ancora disponibile tutto questo gas per altri usi.
                      Ciao da Renatore
                      Ultima modifica di renatore; 19-06-2008, 21:10.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
                        Hai ragione ma questo può essere un progetto faraonico con alti costi ma le domande sono due produce free energy ?
                        è realizzabile econimicamente ?
                        Dal punto di vista termodinamico la reazione e' favorita (deltaG < 0).
                        Ma la reazione in questione non puo' essere trattata come un sitema chiuso.
                        Devi innanzitutto considerare la sovratensione di sviluppo dell'H2 sullo Zn che implica una spesa elettrica per la reazione quantificabile in circa 1 V.
                        La reazione di per se' quindi non e' piu spontanea, ma necessita di lavoro.
                        C'e' poi il problema che l'H2 non e' un gas stabile, ma in presenza di impurezze, specialmente metalliche, reagisce a formare o idruri (in assenza di ossigeno) o acqua (in presenza di ossigeno). Questo significa che la teorica altezza di 400m difficilmente verrebbe raggiunta dall'idrogeno nativo.
                        Il tutto, sommato alle, mi sembra, non piccole spese per le infrastrutture, rende il bilancio energetico ampiamente negativo.

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                        • #13
                          ma certo ego 73,
                          sicuramente non sarebbe free energy e sicuramente dal punto di vista economico sarebbe assurdo, almeno con le conoscenze attuali, ma " ai confini della scienza " è possibile questo ed altro!

                          Per esempio, per scavare il tunnel verticale basterebbe dell'acido speciale che trasformi la roccia in qualsivoglia gas, acido ( o anche base, perché no ) autorigenerante, tale che se non lo neutralizzi al punto giusto potrebbe arrivare fino al centro della Terra!

                          A quel punto, anche se a rigor di termini non sarebbe free energy, avremmo accesso al calore del nucleo, abbastanza energia per quanto abbiamo da campare ( come razza, non solo come individui)...

                          Ciao da Renatore

                          Commenta


                          • #14
                            Certo...................

                            Commenta


                            • #15
                              Non ha senso fare tutto ciò per estrarre (ESTRARRE, non CREARE) energia.

                              Qui si tratta di estrarre energia chimica...

                              H20 + Zn = ZnO + 2H (copio da te, nn sono esperto in chimica)

                              Produci idrogeno che viene convogliato nelle celle a combustibile che ricombinandolo con l'ossigeno creano un flusso di elettroni (elettricità).

                              Molto banale, ma ci hanno già pensato in molti, non sei il primo, mi spiace :-)

                              Comq funziona, e non CREA, ma TRASFORMA, come tutte le leggi della fisica vogliono,
                              forse è l'unico progetto realizzabile che ho visto in questa sezione :-) hehehe.
                              .:@ Andreabont @:.

                              Il mio motto in teoria è "Tutto è possibile, basta esserne capaci"...
                              ma data l'ironia tro
                              ppo sottile lo modificherei in "Tu provaci, poi vediamo come va..."

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