Energia e tecnica per i viaggi nello spazio. - EnergeticAmbiente.it

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Energia e tecnica per i viaggi nello spazio.

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  • #91

    Note di Moderazione: nll
    Non vi sembra che sia un'occasione persa quella di continuare sui fuori tema, quando si potrebbe dirottare un tema interessante verso un'altra discussione, questa volta perfettamente in tema? Non costringetemi a intervenire come moderatore e cercate di rimanere in tema.


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    • #92
      Originariamente inviato da iraeit Visualizza il messaggio
      Cambiando discorso, ammetto di essere completamente ignorante in materia di "vento solare", sparo la mia al limite della fantasia/delirio. Non sarebbe possibile catturare le particelle a prua della nave, accelerarle e poi espellerle a poppa, una sorta di "idrogetto spaziale", ok ok ho detto la beep beef
      Un Bussard ramjet insomma.
      Niente bestiata è un filone che è in studio dal 1960 o giù di li.
      L'idea è quella di creare un "imbuto" elettrostatico per catturare l'idrogeno nello spazio e alimentare il motore a fusione che accelera ioni per la propulsione.
      Il problema del sistema sta (oltre che costruirlo) nella densità di idrogeno nello spazio, se c'è né poco...devi scendere a spingere.

      Mazarul ad intuito direi forse no se l'anello fosse molto largo, ma appena cominci a camminare nella stazione spaziale Coriolis potrebbe metterci lo zampino, occhio agli spigoli.

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      • #93
        Secondo te un osservatore all' interno di questa stazione potrebbe senza guardare fuori determinare se è gravità naturale o artificiale?
        La domanda è generica, ossia "esiste modo di distinguere tra .... e.... " oppure è relativa a quella configurazione?

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        • #94
          Io propongo di progettare un piccolissimo ponte di Einstein-Rosen, però progettato bene in dettaglio con indicate le misure in millimetri e le tolleranze metalmeccaniche.
          Se ci sono avvolgimenti, indicare il numero delle spire e la sezione della spira, se ci sono dei bulloni, indicare il numero dei bulloni, la lunghezza di ciascuno dei bulloni e le caratteristiche della filettatura, eccetera.
          Disegno tecnico-metalmeccanico in prospettiva visto da sopra, di fianco, e di dietro.
          Insomma, propongo l'ingegnerizzazione precisa con tutte le tolleranze metalmeccaniche.


          Ponte di Einstein-Rosen - Wikipedia

          Inoltre ci sono vari tipi di ponte, io intendo quello più fattibile nella quale non si pretende viaggi nel tempo, ma solo viaggi nelo spazio.
          (prima si impara a fare 1+1, e poi eventualemente si impara a fare il calcolo esponenziale).
          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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          • #95
            Uforobot prima tu mi procuri un po' di materia esotica e poi ti passo il disegno bello che fatto.

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            • #96
              Sull'esempio della mela, ipotizzandola sferica, invece di percorrere la semicirconferenza (?r) potremmo addirittura viaggiare sul diametro (2r), da cui ne ricavo che si risparmierebbe ben il 36,34% di strada!

              OK, invece di qualche migliaio di anni luce la strada si accorcerebbe a poche migliaia di anni luce. Ora sì che mi sento sollevato e giustificato in questa ricerca. Mi resta solo da trovare il modo di vivere così a lungo e poi è fatta!

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              • #97
                Originariamente inviato da Darwin Visualizza il messaggio
                tu mi procuri un po' di materia esotica.
                A parte gli scherzi, è possibile produrre la materia esotica mediante un acceleratore di particelle.

                Materia esotica - Wikipedia

                Comunque non ho un acceleratore di particelle, quindi niente materia esotica.
                i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                • #98
                  Ok, signore e signori.
                  La discussione è interessante. Certo senza soldi non si canta messa. Ma è giusto che qui ne parliamo e ne discutiamo anche animatamente, tanto parlare non ci costa niente. E' giusto anche far volare la fantasia e i sogni, se non ci fosse la speranza di un domani migliore non ci sarebbe futuro.
                  Anche quello di catturare particelle nello spazio cosmico di sembra una buona idea. A quanto io sappia lo spazio non è completamente vuoto , ma esistono ancora paricelle, poche ma sensibili, soprattutto di idrogeno, raggi cosmici, raggi X, fotoni, rimasugli dell'originario big bang o di esplosioni di supernove,o combustione di stelle. Se fosse possibile cattorararle, si potrebbe per es. con un motore a fusione nucleare viaggiare nello spazio.
                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                  • #99
                    E' vero che "tanto parlare non ci costa niente", ma se vuoi comunque dare valore alle tue parole, allora è bene lasciarle uscire dalla bocca, o dalle dita, solo dopo aver superato il filtro della logica. Quel che si conosce è certamente una parte infinitesima dello scibile: non è meglio concentrare le proprie risorse mentali, logiche o di fantasia, su obiettivi ragionevoli?

                    Wikipedia non è la bibbia della scienza, occorre leggerne i contenuti con spirito critico. Sugli argomenti consolidati ha acquisito una sua affidabilità, ma è totalmente soggettiva quando illustra le ipotesi sui grandi misteri, anche quando queste ipotesi provengono da pluri titolati personaggi. Non sto qui a spiegare i meccanismi generativi delle informazioni che si trovano sulla più grande enciclopedia in rete, basti sapere che la sua diffusione e dimensione non è e non può essere garanzia di autorevolezza e affidabilità.

                    Discutiamo su argomenti fattibili nel futuro che ci riguarda e lasciamo la fantascienza ai posteri, ben sapendo che anche la fantascienza può contenere basi scientifiche (vedi i romanzi di Jules Verne).

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                    • Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio
                      A parte gli scherzi, è possibile produrre la materia esotica mediante un acceleratore di particelle.
                      Non è QUELLA materia esotica che servirebbe.

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                      • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                        non è meglio concentrare le proprie risorse mentali, logiche o di fantasia, su obiettivi ragionevoli?
                        Va bene, quello che dici tu è sensato. Se io fossi un dirigente della NASA o ESA direi "bene siccome le risorse sono limitate per il momento ci limitiamo a mandare degli astronauti nella stazione ISS,utilizzando i vettori o razzi russi Soyuz che costano poco. In questo modo risparmiamo e le ricerche da effettuare saranno al solito ridotte al minimo".
                        Bene per il momento ? Oppure ormai abbiamo raggiunto il masssimo possibile della tecnologia e non è possibile fare di più? A me pare che siamo ad un punto morto, o è la mia impressione? Le priorità allora al momento quali dovrebbero essere, a tirare a campare?
                        Ma siccome io non sono un dirigente Nasa, ma un libero pensatore, per questo motivo io ipotizzo quali dovrebbero essere i prossimi passi da fare per la ricerca spaziale, nel caso questa potesse riprendere con più vigore.
                        Superare il problema di utilizzare i soliti razzi a più stadi e andare oltre lo Shuttle,creando un velivolo che consenta di partire da una pista di aeroporto come un jet di linea, andare oltre l'atmosfera utilizzare propolsione a razzo o atomica ed uscire fuori dall'attrazione terrestre. Seconda fase il rietro a Terra. Utilizzare dei razzi di frenata, rientrare a velocità ridotta, non come un meteorite, senza bisogno dello scudo termico. Al rientro in atmosfera si passa alla propulsione a getto e si atterra come un normale aereo di linea.
                        Questi non credo che siano sogni o fantasie, è possibile farlo, si deve cercare il modo come farlo. Non dico ora immediatamente. Chi sono io per decidere una cosa del genere. Ma se fossi io un dirigente NASA, il prossimo passo farei questo.
                        UN altro aspetto è quello della gravità artificiale. Ne discutiamo la prossima volta.


                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                        • Ma chi ti dice che NASA ed ESA abbiano rinunciato a studiare un nuovo mezzo per andare nello spazio dopo lo Space Shuttle? E' vero esattamente il contrario! Già prima che andasse in pensione il progetto Shuttle si è partiti seriamente a studiare un'alternativa (più d'una, per la verità), se lo Shuttle è stato dismesso prima che un suo sostituto fosse pronto a coglierne l'eredità è dovuto a una scelta meramente economica, in quanto il ricondizionamento dei vecchi velivoli spaziali non avrebbe avuto giustificazioni, vista la disponibilità di valide alternative per raggiungere la ISS, che è stata la principale ragione d'esistenza dello Shuttle.

                          L'invito a concentrare le risorse mentali ed economiche (aggiungo ora) su progetti fattibili a tempi relativamente brevi è dovuto alla constatazione che disperdere quanto sopra su ricerche al buio può portare a stringere un pugno di mosche, non certamente a viaggiare nello Spazio.

                          Capisco che ti sei affezionato alle tue tesi di un aereo tradizionale da utilizzare anche per uscire fuori dall'atmosfera terrestre, se ripercorri indietro nel tempo gli studi che hanno portato allo Space Shuttle vedrai che si è partiti proprio di lì. Quello che proponi è tornare indietro, mentre ora vorremmo andare avanti.
                          Ultima modifica di nll; 15-02-2013, 22:02. Motivo: Corretto refuso

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                          • E' vero, confermo quello che hai detto. Mi ricordo degli esperimenti in cui lo shuttle veniva fatto volare a cavalcioni di un jambo jet.
                            Comunque vedremo nel prossimo futuro quello che succederà. Ma credo che i russi in questo campo si stanno avvantagiando e ci arriveranno prima degli USA.
                            Certo dal famigerato sbarco dell'uomo sulla Luna e poi il fantascientifico film 2001 odissea nello spazio, in cui tutto sembrava possibile , ad oggi sono passati 40 anni. Allora si pensava che già nel 2000 saremo andati su Marte e i viaggi Terra - Luna sabbero stati di routine .
                            Certo oggi l'esigenza di creare una gravità artificiale non viene sentita come prioritaria in quanto non si prevede per un prossimo futuro dei viaggi di lunga durata nello spazio, questo significa che per il momento siamo confinati nella nostra amata madre Terra.
                            Sono un pò deluso di come stanno andando le cose.
                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                            • I russi hanno un mezzo progettato per attraccare sulla ISS, nulla più. In cosa sarebbero avvantaggiati? Si tratta di una navicella portata su con un razzo e che atterra come le solite capsule russe di decenni fa, ti sembra che abbiano fatto anche solo mezzo passo davanti al pensionato Space Shuttle? Gli americani portavano materiali per la ISS sullo Shuttle per mezzo del modulo logistico MPLM di fabbricazione prevalentemente italiana, ora i russi li portano su con un classico razzo vettore per mezzo del modulo ATV... di fabbricazione prevalentemente italiana, almeno per la parte cargo (ATV, diversamente da MPLM, ha una sua propulsione di cui se ne occupano i russi stessi e i tedeschi). I russi avevano studiato un mezzo del tutto simile allo Space Shuttle anche nell'estetica, il Buran. Non so chi abbia copiato da chi, fatto sta che il Buran non riuscì a completare una sola missione, ha fatto solo un volo sperimentale senza equipaggio a bordo.

                              Siamo confinati nel nostro sistema solare per via delle distanze enormi per raggiungere il primo pianeta che possa apparire come simile al nostro. Distanze tali per cui se anche costruissimo un'astronave in grado di sostenere la vita indefinitivamente, la dovremmo costruire enorme, già fuori dall'atmosfera terrestre e dal suo campo gravitazionale e dimenticarcene per milioni di anni, tanto ci impiegherebbero a raggiungere qualcosa che meriti raccontare. Nel frattempo forse sarebbero raggiunti e superati da altri mezzi costruiti tra una o due migliaia d'anni da i nostri discendenti.

                              Non tutto quel che tecnicamente è fattibile, è anche praticamente ragionevole fare. Si devono operare delle scelte, sperando che si rivelino azzeccate nel tempo.

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                              • Ma forse qualsiasi tipo di energia esotica non servirebbe neanche, cioè si può usare energia positiva convenzionale.
                                Il Pesa-Nervi. Viaggiare nel tempo
                                i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                • L'altro giorno leggevo un articolo sui razzi russi Soyuz e leggevo che il propellente utilizzato era cherosene ed ossigeno. Io ero abituato a sentire sui razzi USA l'utilizzo di idrogeno ed ossigeno ed ho sempre accettato che questa fosse una buona soluzione tecnica.
                                  Però ripensandosi su un pò ho capito con il sistema russo si hanno meno problemi di incidenti ed esplosioni accidentali dovuti all'idrogeno liquido. A parte tutto il sistema criogenico per tenere in fase liquida l'idrogeno. Anche per quanto riguarda gli alimenti di bordo leggevo che gli americani hanno investito ingenti somme per creare del tè liofilizzato,mentre i russi mettono direttamente del tè in polvere in bustine, che è più buono e costa meno.
                                  Per chi fosse interessato .
                                  Delle differenze tra i compagni russi e noi
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                    Siamo confinati nel nostro sistema solare per via delle distanze enormi per raggiungere il primo pianeta che possa apparire come simile al nostro. Distanze tali per cui se anche costruissimo un'astronave in grado di sostenere la vita indefinitivamente, la dovremmo costruire enorme, già fuori dall'atmosfera terrestre e dal suo campo gravitazionale e dimenticarcene per milioni di anni, tanto ci impiegherebbero a raggiungere qualcosa che meriti raccontare. Nel frattempo forse sarebbero raggiunti e superati da altri mezzi costruiti tra una o due migliaia d'anni da i nostri discendenti.

                                    Non tutto quel che tecnicamente è fattibile, è anche praticamente ragionevole fare. Si devono operare delle scelte, sperando che si rivelino azzeccate nel tempo.
                                    Condivido in pieno.

                                    Che ci piaccia ammetterlo o no siam confinati nel nostro sistema solare, con le conoscenze attuali l'unica cosa che il genere umano puo' fare e' una nave generazionale. Potrebbe essere interessante discutere di un tale progetto.
                                    Detto questo vorrei far notare come non casualmente tutti gli scrittori di fantascienza son stati costretti ad inventarsi sistemi piu' o meno "fantasiosi" per giustificare i viaggi nello spazio.
                                    Mi piace citare di tanto in tanto la formula della "Prima Direttiva" tratta da Star Trek. Un primo contatto con civiltà aliene è previsto solo se questi possiedono la tecnologia di curvatura.

                                    Ora d'accordo che si tratta di fantascienza ma ha anche un fondo di verità, la triste ed amara verità è che non abbiam le conoscenze per viaggiare nello spazio.

                                    Tornando al decollo a singolo stadio, che comunque poco ha a che fare con i viaggi nello spazio, ci son innumerevoli studi al riguardo ma non mi risulta che questi siano applicabile nel breve periodo.

                                    Sbaglio o ci vuole mach 25 per lasciare l'orbita?

                                    Magari i ram/scramjet saranno la soluzione ma ad oggi a parte qualche prototipo lanciato da razzo non è che abbiam molto.

                                    Prima di iniziare a costruire navi da crociera dobbiam imparare ad uscire dal porto, fossanche a nouto poi si vedrà.

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                                    • Va bene, per adesso siamo confinati nel nostro sistema solare, anzi proprio nelle vicinanze della nostra terra. Ok daccordo. Quindi proprio per questo dobbiamo rispettare la Terra il suo clima ed il suo ecosistema.
                                      Ma qualche passeto fuori casa possiamo anche farlo. Quando Critoforo Colombo scopri le americhe si viaggiava con le navi a vela, oggi percorriamo l'oceano con navi da crociera con migliaia di persone a bordo, rendendo la traversata piacevole ed economicamente abbordabile per i viaggiatori, ed economicamente vantaggiosa per gli armatori.
                                      Questo potrebbe o dovrebbe essere auspicabile nei prossimi decenni per lo spazio vicino alla terra. Per questo io insisto sempre che è utile e necessario poter costruire degli aerei di linea in grado di di entrare ed uscire dalla terra in modo agevole, trasportando centinaia di persone, rendendo il viaggio economicamente vantaggioso. Se questa sia una priorità o no io non lo so, dipende dai punti di vista.
                                      A proposito di questo argomento, come ho detto inprecedenza, leggendo un articolo sulla Soyuz notavo che il propellente utilizzato era cherosene ed ossigeno. Premesso che non mi occupo di missilistica, chiedo lumi a chi eventualmente ne sa più di me.
                                      Dicevo sarebbe possibile costruire un jet che funzioni a cherosene -aria dentro i confini dell'atmosfera, per poi passare alla combustione cherosene-ossigeno oltre l'atmosfera? In questo modo si potrebbero utilizzare un solo tipo di combustibile (cherosene) e un solo comburente ossigeno, anzichè i complicati sistemi dello Shuttle (solido-liquido). Inoltre il cherosene mi sembra più sicuro dell'idrogeno da tenere a bordo, evitando sistemi criogenici.
                                      E' solo un ipotesi di fattibilità o meno da verificare con opportuni esperimenti. Non so se effettivamente questo sistema sia stato testato.
                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                      • Tutte cose già fatte o già pensate, e molte già scartate.
                                        Gli americani usavano ossigeno/cherosene negli anni 60, ed è stata l'evoluzione del sistema a portare all'uso dell'idrogeno e allo shuttle. I russi non ci sono arrivati ancora.... e non ci arriveranno, finchè useranno razzi pluristadio invece di una navetta.

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                                        • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                          Questo potrebbe o dovrebbe essere auspicabile nei prossimi decenni per lo spazio vicino alla terra. Per questo io insisto sempre che è utile e necessario poter costruire degli aerei di linea in grado di di entrare ed uscire dalla terra in modo agevole, trasportando centinaia di persone, rendendo il viaggio economicamente vantaggioso. Se questa sia una priorità o no io non lo so, dipende dai punti di vista.
                                          Credo che molto dipenderà dai risultati delle missioni scientifiche su marte e/o altri pianeti. Laddove vi fosse una "convenienza" per intraprendere tali viaggi su larga scale allora probabilmente assisteremo ad una colonizzazione del sistema solare.
                                          Quello che dici è sacrosanto e condivisibile, il problema è che questi mezzi primitivi son adeguati alle esigenze attuali, ovvero spedire macchine automatizzare ed in un prossimo futuro pochi ed iperaddestrati uomini. Dopotutto è cio' che accede anche per le profondità oceaniche, visto lo scarso interesse la loro esplorazione è confinata a piccoli robot.
                                          La mia speranza è di assistere prima della fine dei miei giorni, non dico ai viaggi spaziali che attualmente son impossibili, almeno alla ragionevole certezza che questi siano tecnicamente fattibili in un futuro prossimo.
                                          A tal proposito sarebbe interessante condividere idee ed informazioni, con un minimo di base scientifica, e fare il punto sullo stato della ricerca in tal senso. Quali a vostro giudizio sono le teorie piu' promettenti per i viaggi superluminari? Questo quel che dice wikipedia Velocità superluminale - Wikipedia.

                                          Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                          A proposito di questo argomento, come ho detto inprecedenza, leggendo un articolo sulla Soyuz notavo che il propellente utilizzato era cherosene ed ossigeno. Premesso che non mi occupo di missilistica, chiedo lumi a chi eventualmente ne sa più di me.
                                          Dicevo sarebbe possibile costruire un jet che funzioni a cherosene -aria dentro i confini dell'atmosfera, per poi passare alla combustione cherosene-ossigeno oltre l'atmosfera? In questo modo si potrebbero utilizzare un solo tipo di combustibile (cherosene) e un solo comburente ossigeno, anzichè i complicati sistemi dello Shuttle (solido-liquido). Inoltre il cherosene mi sembra più sicuro dell'idrogeno da tenere a bordo, evitando sistemi criogenici.
                                          E' solo un ipotesi di fattibilità o meno da verificare con opportuni esperimenti. Non so se effettivamente questo sistema sia stato testato.
                                          Credo che molto dipenda dal rapporto massa/energia che per l'idrogeno è relativamente basso allo stato gassoso mentre aumenta e di molto nello stato liquido e/o solido.
                                          Dalle mie, veramente scarse, conoscenze in materia uno dei problemi principali è riuscire a "stivare" l'enorme quantità di propellente necessario per movimentare l'ipotetico veicolo. L'idrogeno solido, correggetemi se sbaglio, dovrebbe avere il miglior rapporto volume/energia.
                                          Se cio' fosse vero, e come detto non ne sono sicuro, una propulsione a razzo che usi combustibile diverso necessiterebbe di serbatoi piu' grandi e complessi, di fatto complicando il sistema e non semplificandolo. Per un viaggio orbitale a singolo stadio vedo piu' percorribile la strade dei scram/ram jet rispetto ad una ottimizzazione della propulsione a razzo basata su reazioni chimiche. Chiedo a chi piu' esperto di me di confermare e possibilmente smentire le castronerie dette poco fa.
                                          L'alternativa sarebbe quella di passare dalla chimica al nucleare ma rischio di sconfinare nella FANTA e poca scienza immaginando in piccolo reattore a fusione montato su un jet.
                                          La mia personalissima, ed opinabilissima, teoria è che i progressi dell'umanità sono stati legati e saranno legati alla disponibilità di fonti energetiche sempre maggiori. Lo sfruttamento di piu' perforanti fonti energetiche ha permesso l'evoluzione tecnologica per quel che la conosciamo (computer, auto, etc etc), la chimica resta comunque un limite. Il prossimo salto nell'evoluzione umana si avrà quando si riusciranno ad utilizzare fonti energetiche piu' redditizie di quelle attuali, ed il nucleare sembra l'unica strada percorribile in tal senso.

                                          Lavorando completamente di fantasia, avendo a disposizione energia in quantità superiore a svariati ordini di potenza di quella attuale si potrebbe creare e confinare l'antimateria da utilizzare come fonte energetica, una sorta di "batteria" seppur poco efficiente ma con un rapporto volume/energia immenso. OK OK la mia beep beep quotidiana me la son giocata

                                          Buona continuazione.

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                                          • Credo che molto dipenda dal rapporto massa/energia che per l'idrogeno è relativamente basso allo stato gassoso mentre aumenta e di molto nello stato liquido e/o solido
                                            Beh, non solo...
                                            Nella storia dell'astronautica sono state usate decine di miscele di combustibili liquidi, ma soprattutto miscele diverse per il primo stadio (che opera a pressione atmosferica al distacco dalla rampa) e gli stadi successivi che oprano a basse pressioni o nel vuoto.
                                            In alcuni casi, per ottenere la spinta voluta si usavano miscele corrosive, che in caso di rinvio del lancio dovevano essere scaricate e ricaricate successivamente per non danneggiare i serbatoi del propellente, in altri si usava combustibile sintetico come il Syntin che era troppo costoso da produrre... insomma, mille esperimenti.
                                            Alla fine, però, quasi tutti finivano per usare nel primo stadio ossigeno-cherosene per via dell'alto impulso specifico (forse più importante della spinta) e ossigeno-idrogeno liquidi per l'alto rapporto potenza peso nei successivi stadi.
                                            La cosa è cambiata nello shuttle perchè la navetta aveva i propulsori a bordo ed erano riutilizzabili, invece di quelli "a perdere" dei razzi pluristadio (e quindi anche del Buran, che NON aveva propulsori)
                                            Se cio' fosse vero, e come detto non ne sono sicuro, una propulsione a razzo che usi combustibile diverso necessiterebbe di serbatoi piu' grandi e complessi, di fatto complicando il sistema e non semplificandolo.
                                            E aggiungerei anche la parola "pesanti". Sarebbe proprio quello, il problema.

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                                            • L'altro giorno vedevo una trasmissione su Focus dove si parlava dei detriti spaziali, una sorta di spazzatura cosmica che ruota attorno alla terra. Questi detriti sono stati provocati dall'uomo a causa della sua attività spaziale, e sono dovuti ai rimasugli dei razzi multistadio. Credo che siamo ancora alla preistoria dei viaggi spaziali. Si diveva che sono stati contati più di 12.000 pezzi di vario materiale di particelle di dimensione superiore ai 5 cm ed um numero maggiore di particelle più piccole. Questi detriti costituiscono un pericolo per la presente e futura attività spaziale. Si deve per forza pensare ad altri sistemi che non rilascino detriti nello spazio, oppure ci vorrebbe uno spazzino spaziale che rende possibile il recupero di tale spazzatura. Insomma le cose non sono semplici e si vanno complicando sempre di più. Si prevede che nei prossimi anni questi detriti deventeranno 18.000.
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • @zagami - ben alzato, sta diventando un'abitudine il post mattutino pre lavoro eheh

                                                I detriti spaziali sono principalmente dovuti alle attività di messa in orbita dei satelliti, dagli stessi satelliti e dal materiale di scarto ad essi legato. Rappresentano piu' un problema per i satelliti stessi che per le attività spaziali extra orbitali pur rimanendo un problema per tutto. Se vorremmo sviluppare e potenziare gli attuali satelliti orbitale e le funzioni ad essi delegati serve il decollo a singolo stadio, è questa la "convenienza" di cui ti parlavo.
                                                Prima o poi il satellite si esaurisce, mica possiam lasciarli all'infinito li. Alcuni dovrebbero avere dei meccanismi di autodistruzione a fine ciclo, ma se qualcosa va male restan li come spazzatura. Su questo ti do ragione serve la possibilità di ripararli o quanto meno eliminare la spazzatura. Questo però poco è legato con i viaggi nello spazio.

                                                Buona continuazione, io per il momento abbandono i viaggi nello spazio per dei piu' modesti viaggi sulla terra o la pagnotta a casa non arriva

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                                                • Be credo che un pò tutti in questo blog ci dobbiamo guadagnare la pagnotta. Io scrivo nel tempo libero, per esprimere un mio sogno da bambino che erano i viaggi spaziali. Ritornando ai detriti spaziali ed ai satelliti artificiali, forse una soluzione potrebbere essere diversa da quella fin'ora utilizzata . Per quanto io sappia sino ad ora questi satelliti sono fatti espodere o fatti rientrare a terra facendoli distruggere nell'atmosfera. Nel caso vengono fatti espodere questi creeranno più detriti ancora di quelli che ci sono già e quindi non mi sembra una buona soluzione. Nel caso del rientro a terra,se questo viene programmato e fatto avvenire in aree desertiche o oceani potrebbe anche andare come soluzione, ma esiste sempre il rischio che qualche pezzo più pesante arrivi a terra, come già è successo.
                                                  Secondo il mio modesto parere bisognerebbe lanciarli lontano nello spazio, oltre il nostro sistema solare, oppure lanciarli verso il sole dove vengono fusi. Credo che questa operazione dovrebbe essere a carico dei proprietari del satellite. Per fare questo ci vogliono degli accordi internazionali.
                                                  Saluti.
                                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                  • No, non esiste! Mai prevista la distruzione di un satellite nello spazio! Se hanno abbastanza propellente per essere indirizzati (normalmente sì) si distruggono al rientro nell'atmosfera, disperdendo i pezzi in aree circoscritte, nell'oceano o in zone desertiche.

                                                    Sono stati già eseguiti voli che hanno provveduto al recupero di un satellite o alla riparazione in EVA di strutture orbitanti. Chiaramente non si tratta di operazioni che abbiamo un riscontro economico immediato, sono parte della ricerca pura finanziata dagli Stati. I satelliti commerciali al momento non prevedono alcun recupero per riutilizzo, alla fine della loro vita operativa.

                                                    Per i viaggi spaziali di cui trattiamo in questa discussione, il problema dei detriti spaziali è ovviamente preso in seria considerazione. OGNI pezzo artificialmente in orbita è stato debitamente catalogato e viene costantemente seguito da appositi centri che ne monitorano il percorso e la velocità per evitare impatti con le missioni spaziali. Non è pensabile andare a recuperarli: immagina di voler recuperare qualche migliaio di palline sparse negli oceani di tutto il mondo... nello spazio è anche peggio.

                                                    ••••••••••••

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                                                    • Mi pare che i cinesi abbiano distrutto un loro satellite provocando delle proteste a livello internazionale.
                                                      CINA Inizia la corsa agli armamenti nello spazio - Asia News
                                                      Ma anche nel passato un pò tutti l'abbiano fatto, o per testare dei missili o altro.
                                                      Purtroppo il rientro dentro l'orbita terrestre se non programmato opportunamente può far precipitare i detriti in zone abitate. Serbatoi e pezzi di satelliti o razzi sono stati trovati in zone agricole in varie parti del mondo.
                                                      La migliore soluzione potrebbe essere inviarli contro il Sole, o lontano nello spazio.
                                                      Certo è molto difficile andare a raccoglire i detriti nello spazio e poi chi dovrebbe farlo?
                                                      Ma prima o poi questo problema deve essere affrontato.
                                                      P.S.
                                                      Avevo pensato che uno dei modi per ditruggere i detriti potrebbe essere, una volta individuati, di vaporizzarli con un laser oppure con una parabola solare a focalizzazione regolabile, per evitare di colpire altri oggetti.
                                                      Ultima modifica di experimentator; 21-02-2013, 11:18. Motivo: aggiunta.
                                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                      • Non prima o poi, ma già da tempo si sta affrontando la questione. L'ESA lo scorso anno ha lanciato una fucina delle idee che tratta un po' tutti gli argomenti che sono emersi in questa discussione, un progetto per coinvolgere imprese e istituzioni per la definizione di nuovi progetti col fine di confrontare le proposte delle migliori menti e dei migliori team e giungere a finanziarle per poterle realizzare in tempi brevi. Si tratta sia della gestione dei rifiuti spaziali, delle meteoriti che minacciano la Terra, del recupero dei satelliti al termine della loro operatività e, dulcis in fundo, dei viaggi interplanetari con personale a bordo (per quelli interstellari non si ritiene ancora d'affrontare l'argomento).

                                                        Per approfondire: SysNova ESA - SEALS
                                                        Sustainable near-Earth Access and Life Support (SEALS)


                                                        12-X01 Contactless Earth-bound object orbit modification system
                                                        12-X02 Contactless asteroid orbit modification system
                                                        12-X03 Binary asteroid orbit modification
                                                        12-X04 Life Support Systems demonstration in interplanetary space

                                                        Nella sua interezza il programma lo trovate a questo link: SysNova / GSP / About Us / ESA



                                                        ••••••••••••

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                                                        • Bene. Mi fa piacere sentirtelo dire.
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                                                            Perchè dico questo? Perchè, secondo le mia idea, potrebbe essere costruito un air bus con enormi serbatoi, ingrado di funzionare come aereo sino 50km di quota e come razzo sopra l'atmosfera, ma utilizzando gli stessi motori a getto,e gli stessi combustibili, semplificando il sistema.
                                                            Tale bus potrebbe trasportare centinaia di persone.
                                                            Ultima modifica di experimentator; 25-02-2013, 07:03.
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                            • Zagami torna indietro a leggere un po' di link nei post precedenti e sarai soddisfatto... i motori dello skylon. Per il resto della tua idea la vedo peregrina, per volare a 50Km (a che velocità?) occorrono ali molto grandi decisamente non compatibili con velocità elevate e poi a quell'altezza credo sia già più conveniente passare a spinta a razzo. Tieni presente che il limite del sistema SST che tu proponi è quello di tutti gli altri ossia di portarsi appresso tutto il peso necessario sia all'andata che al ritorno. Ecco perché Von Braun (che proprio pirla non era) ha introdotto il sistema multistadio (lo shuttle non è propriamente SST in quanto booster e serbatoio vengono sganciati).

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