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trasmettitore di ENERGIA casalingo, cioè caricatore senza fili

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  • trasmettitore di ENERGIA casalingo, cioè caricatore senza fili

    La sera guardo la TV, invece di notte (quando non dormo) sento la radio, la radio sta vicino al mio cuscino.

    Primo problema: mia moglie si lamenta del suono troppo alto della TV e lei di solito va a letto presto.
    Secondo problema: la notte mentre dormo mi dimentico la cuffia in testa, mentre dormo mi giro nel letto e si rompe il filo (quel filo che collega la cuffia con la radio), è già successo 2 volte.

    Oggi ho acquistato 2 cuffie di tipo wireless: una per la radio e una per la televisione.
    La domanda è...
    Non potevo acquistarne solo una per la radio e TV ?

    Si !
    Avrei potuto risparmiare comprandone solo una; ma siccome la radio sta lontano dalla TV, ogni volta è un tormento scollegare l'alimentatore e anche la presa jack audio per poi collegarli di nuovo dove sta la radio o televisore.
    Tutti i giorni attacca e stacca, va a finire che si rompe qualcosa, e poi c'è anche il disturbo di collegare e scollegare, quindi ne ho acquistate 2. (sono spendaccione)

    Adesso le antenne wireless sono 3, una per il PC e 2 per le cuffie; non c'è rischio di conflitto perché sebbene le 2 cuffie sono uguali i canali disponibili sono 2.

    Per la TV ho scelto il primo canale wireless e per la radio ho scelto il secondo canale wireless.

    C'è un problema: l'antenna wireless deve stare vicino al riproduttore audio, il riproduttore audio potrebbe essere una TV oppure una radio oppure altro, ma io guardo TV la stando sdraiato nel letto cioè lontano dalla medesima TV, siccome la cuffia ha nel suo interno una pila ricaricabile e siccome il caricatore della pila è incorporato nell'antenna wireless, tutte le volte devo spostare la cuffia vicino alla TV.

    Per risolvere il problema dovrei acquistare un alimentatore a parte e collegarlo vicino al cuscino dove dormo, e sperare che l'alimentatore sia compatibile.

    Si ricorda che le antenne wireless trasmettono solo dati, nel mio caso particolare quei dati sono convertiti in segnali analogici audio, NON TRASMETTONO ENERGIA !

    Non trasmettendo energia, io... (come se fossi un cretino) devo (almeno una volta al giorno) spostare la cuffia TV da comodino (che sta vicino al cuscino) a TV ( che sta lontano).

    Da tutto questo discorso nasce la necessità di avere una antenna che trasmette energia e non segnali e dati.

    Per tramettere energia a distanza avrei pensato un progetto seguente...
    1. Si acquista un trasformatore 350 watt, tensione 220/12 volt ma anche 220/24 va bene lo stesso, tanto poi l'avvolgimento secondario sarà buttato nella spazzatura
    2. Mediante una sega si sega il nucleo ferroso
    3. si butta nella spazzatura l'avvolgimento secondario, perché non serve a niente
    4. Si estrae il ferro dall'avvolgimento primario, quindi non deve esistere ferro da nessuna parte
    5. Si deve collegare una lampadina da 15 watt in serie all'avvolgimento primario che a partire da questo momento non è più primario di niente ma solo un avvolgimento solitario.



    La domanda è...
    Perché collegare una lampadina da 15 watt in serie all'avvolgimento ?
    La risposta è semplice.
    Avendo tolto il ferro, l'impedenza è diminuita di molto e se collegassimo l'avvolgimento direttamente alla presa di corrente, l'avvolgimento si brucerebbe.
    Per compensare la diminuzione di impedenza occorre aggiungere una resistenza in serie, per esempio una lampadina da 15 watt.

    Si collega la spina alla presa, e l'avvolgimento trasmette un campo magnetico alternato di frequenza 50 Hz in giro per l'ambiente.

    Il campo magnetico alternato si disperde in giro per l'ambiente perché di proposito abbiamo tolto il ferro.

    In un trasformatore il ferro è molto importante, serve per ridurre al minimo le perdite.

    Nel nostro caso, invece, le perdite le vogliamo perché vogliamo tramettere energia a distanza.

    Niente perdite, niente trasmissione di energia.

    Nel nostro caso, non sono perdite perché di proposito vogliamo trasmettere energia.

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    e il ricevitore di energia come dovrebbe essere ?

    La risposta è semplice....
    Si va nella spazzatura a recuperare il secondario che avevamo buttato via, e lo si utilizza come ricevitore.
    Ovviamente all'uscita dell ex-secondario va collegato un ponte di diodi che serve per rettificare la tensione alternata, poi in uscita al ponte di diodi va collegato un condensatore di elevata capacità per livellare la corrente rettificata.


    In pratica abbiamo diviso in 2 un potente trasformatore da 350 watt e abbiamo allontanato i 2 avvolgimenti, amplificando al massimo le perdite.

    domanda...
    Perché l'avvolgimento è stato ottenuto da un potente trasformatore da 350 watt quando invece la cuffia ha bisogno solo di 2 watt per caricarsi ?

    La risposta è semplice...
    Le perdite sono altissime, non esiste più quel ferro che limitava le perdite, ma le perdite noi le vogliamo perché vogliamo trasmettere energia, trasmettere energia a molti piccoli utilizzatori casalinghi che stanno giro per la casa.

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    In altre parole: per fare un trasmettitore di energia, occorre sabotare un potente trasformatore rimuovendo il ferro che esso contiene e allontanare il ricevitore, pardon... e allontanare il secondario che diventerà il ricevitore di energia.

    Non metto dubbio che l'ingegnere che ingegnerizzò il trasformatore ha fatto un buon lavoro minimizzando al minimo le perdite cioè progettando di mettere ferro, ma quel lavoro di ingegnerizzazione va smantellato se vogliamo fare un trasmettitore di energia.

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    Ritornando al discorso della cuffia wireless, la cuffia non dovrebbe avere nel suo interno pile ricaricabili... dovrebbe invece avere un avvolgimento (ex-secondario di trasformatore demolito) + ponte di diodi rettificatore + condensatore in parallelo per livellare la corrente continua e quindi ottenere corrente continua di buona qualità.
    La notte mentre dormo, il mio corpo è attraversato da onde radio di alta frequenza (wireless) e in più è attraversato da un campo magnetico alternato di 50 Hz.

    La domanda è...
    Ma il corpo umano può tollerare di essere attraversato da un campo magnetico alternato di 50 Hz ?
    Io penso ce non c'è problema perché dentro il corpo umano non ci sono ricevitori di energia, pardon... dentro il corpo umano non ci sono avvolgimenti.

    Semmai il corpo umano non può tollerare di essere attraversato da onde hertziane di alta frequenza, alta frequenza come quelle del forno a microonde (il sangue bollirebbe dopo un paio di minuti e non credo che il corpo umano potrebbe tollerare questo)

    Per non danneggiare il sangue meglio stare su bassissime frequenze, 50 Hz vanno benissimo.
    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

  • #2

    Note di Moderazione:


    Questa è demenza allo stato puro.

    Le antenne trasmettono energia eccome, o meglio trasmettono potenza, esattamente (a meno delle perdite) tutta quella che ricevono in ingresso.

    Tu non sai di cosa stai parlando, e soprattutto suggerisci modifiche e lavori PERICOLOSI.

    Ammesso che la tua invenzione riuscisse a trasmettere potenza (e non è così perchè le antenne si progettano non si fanno col seghetto) sarebbe pericolosa, perchè un campo elettromagnetico elevato ha conseguenze sul corpo umano e sulle apparecchiature presenti in casa e fuori.

    L'elettronica è una cosa seria, non adatta agli Uforobot


    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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    • #3
      Al posto di logorarsi il gomito per segare ferro, è più intelligente procurarsi o costruirsi una grossa bobina.
      Si va da un rivenditore specializzato e si acquista una bobina di filo di rame smaltato lunga (che ne so) 100 metri.
      (Se si procede in questo modo, la lampadina da 15 watt non serve più).

      Misurare la resistenza ohmica della bobina

      calcolando
      corrente = tensione / resistenza

      In casa c'è la corrente alternata quindi si dovrebbe considerare il fattore di potenza.

      corrente = (tensione / resistenza) * fattore_di_potenza

      Per semplicità non consideriamo il fattore di potenza che comunque secondo me è trascurabile cioè quasi uguale a 1
      E' trascurabile perché non c'è il ferro.

      deve venire fuori un valore di corrente che il filo può sopportare.

      Per saperlo occorre munirsi di calibro e misurare il diametro del filo (che si suppone abbia sezione rotonda e non triangolare).

      Alcuni esempi
      se il diametro è 0,35 mm il filo ha una sezione di 0,1 mm2, la massima corrente non deve superare 2,24 ampere
      se il diametro è 0,798 mm il filo ha una sezione di 0,5 mm2, la massima corrente non deve superare 5 ampere
      se il diametro è 1,12 mm il filo ha una sezione di 1 mm2, la massima corrente non deve superare 7 ampere

      Se il valore calcolato della corrente è troppo alto, occorre mettere in serie più bobine in modo di aumentare la resistenza ohmica.

      Fatti i controlli sopra descritti, possiamo collegare il gruppo delle bobine (collegate fra di loro in serie) alla presa di corrente di casa.

      Per motivi di sicurezza mettiamo in serie alle bobine un amperometro che ci indica il valore della corrente, poi appoggiamo la mano su una bobina e la teniamo appoggiata per almeno 5 minuti.
      Durante quei 5 minuti cerchiamo di percepire il caldo emesso mediante il senso del tatto.

      Se il caldo è eccessivo oppure si sente odore di bruciato, staccare immediatamente la spina e inserire un'altra bobina in serie, in modo tale da aumentare la resistenza ohmica e quindi diminuire la corrente e quindi diminuire il calore emesso.

      Fatti questi controlli preliminari, possiamo procedere in sicurezza e lasciare quindi la spina attaccata alla presa.

      Lasciandola attaccata, tutto l'appartamento sarà permeato da un campo magnetico alternato di frequenza 50 Hz.

      Per quanto riguarda i ricevitori di energia sparsi in giro per la casa, bobine piccolissime vanno benissimo, quindi era sbagliato il discorso fatto in apertura della discussione nella quale si diceva di usare la bobina del ex-secondario, perché la bobina dell ex-secondario è troppa grossa e ingombrante, quindi ingestibile.

      Dentro la cuffia ci può stare un bobina piccolissima la quale va benissimo perché la cuffia attinge solo 2 watt di potenza.

      Diverso è il discorso del trasmettitore di energia il quale deve essere per forza grosso ed ingombrante perché deve avere il potere di permeare tutto l'appartamento con un campo magnetico alternato di sufficiente potenza.

      Riassumendo : il trasmettitore deve essere GROSSO, i ricevitori devono essere piccoli .

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      Se il numero delle bobine è maggiore di 1, fare in modo che il campo magnetico generato da ogni singola bobina non vada in contrasto con le altre.

      Per evitare che vadano in contrasto, accatastarle con precisione una sola l'altra, in modo da formare una torre quindi fare risultare un'unica sola grossa bobina.
      Tutti i sensi di rotazione delle bobine devono essere uguali, tutte avvolte in senso orario oppure tutte avvolte in senso antiorario.

      Non importa se il senso è orario o antiorario, l'importante che i sensi siano tutti uguali altrimenti i campi magnetici delle relative bobine si annullano una con le altre.

      Se la bobina è soltanto una, tanto meglio, NON c'è problema di posizionamento.
      i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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      • #4
        Pura immaginazione in contrasto con tutte le conoscenze attuali. Lascia perdere, magari prima studia bene cos'è l'induzione elettromegnetica e di conseguenza calcola il valore di tenzione che avresti ai ricevitori... magari scopri che con un paio di megawatt riesci ad accendere un led a dieci metri di distanza.

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        • #5
          Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
          magari scopri che con un paio di megawatt riesci ad accendere un led a dieci metri di distanza.
          Ti ringrazio per l'interessamento ma non esagerare.

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          Poi c'è il problema del parallelismo perché in un trasformatore, il secondario è meccanicamente in parallelo con il primario.

          Questo parallelismo di tipo geometrico dovrebbe essere rispettato anche nel ricevitore.

          Non dimentichiamoci che il trasmettitore di energia discende dal banale trasformatore, ma io con la cuffia in testa devo potere girare la testa in qualsiasi direzione e posizione, ne consegue che il ricevitore deve essere composto da 3 piccole bobine sfasate geometricamente fra di loro di 90 gradi, in modo tale che in qualsiasi modo ruoto il ricevitore nello spazio, c'è almeno una bobina che è quasi in parallelo con il trasmettitore e quindi capace di attingere energia.
          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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          • #6
            Mi sembrava di aver minimizzato, invece... probabilmente lo spreco di energia è maggiore e il risultato è ancora più infimo. Ti sei mai chiesto perchè tutti si ostinano ad usare sistemi di trasmissione estremamente direzionali come laser e microonde, invece di un trasformatore?

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            • #7
              Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggio

              Fatti i controlli sopra descritti, possiamo collegare il gruppo delle bobine (collegate fra di loro in serie) alla presa di corrente di casa.

              Per motivi di sicurezza mettiamo in serie alle bobine un amperometro che ci indica il valore della corrente, poi appoggiamo la mano su una bobina e la teniamo appoggiata per almeno 5 minuti.
              Durante quei 5 minuti cerchiamo di percepire il caldo emesso mediante il senso del tatto.

              Se il caldo è eccessivo oppure si sente odore di bruciato, staccare immediatamente la spina e inserire un'altra bobina in serie, in modo tale da aumentare la resistenza ohmica e quindi diminuire la corrente e quindi diminuire il calore emesso.

              Fatti questi controlli preliminari, possiamo procedere in sicurezza e lasciare quindi la spina attaccata alla presa.

              Note di Moderazione:

              Queste chicche sono inaccettabili, qualcuno potrebbe prenderti sul serio e mettere a rischio se stesso e gli altri.

              Con la tensione di rete non si gioca senza competenze, con le antenne e i campi elettromagnetici di potenza nemmeno, quindi chiudo la discussione.

              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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