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Zavbo - Raggio di Marconi

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  • Zavbo - Raggio di Marconi

    Segnalo un articolo del Giornale pubblicato il 6 luglio e aggiornato on-line direttamente dal giornalista sul suo sito: Il mistero dell'energia gratuita che ci tengono nascosta

    A parte le sciocchezze scritte nei due documenti (ma lo fanno apposta ?), il dispositivo ricorda molto quello proposto da Capiello Franco (http://www.energeticambiente.it/appa...timateria.html)
    Che siano la medesima cosa ?

  • #2
    esattamente sandro.. se n'è parlato la settimana scorsa su nexus.
    Ultima modifica di zintolo; 13-07-2010, 09:32.

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    • #3
      Bene, questo vuol dire che non sono l'unico a pensare che c'e' qualche punto di collegamento tra le due cose.
      Purtroppo per Capiello non sono riuscito a scovare delle novite' ed e' passato piu' di un anno da Grottamare.
      Zintolo tu hai qualche notizia in piu' sul suo dispositivo ?
      Ciao

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      • #4
        Seconda parte dell'articolo sul raggio misterioso pubblicata sempre sul Il Giornale. Ora compare il nome di Cappiello a conferma che le macchino sono le stesse.
        Sembra che il professore Ratti,ex docente di fisica della universita' di Pavia, stia affettuando degli esperimenti (all'universita ?) sulla macchina.
        Buona lettura.(purtroppo nessuna informazione tecnica)
        «Così l'Italia lavorò al raggio che crea energia dal nulla»
        Ultima modifica di sandro-meg; 18-10-2010, 23:23.

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        • #5
          Posso solo dire che da mi è stato confermata la partecipazione del professor Ratti
          a questa importantissima ricerca italiana.
          Tempi previsti: 2-3 anni, purtroppo!

          -D-

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          • #6
            Visto che è da un pò che non si hanno più notizie della faccenda, vi propongo un documento che può riportare un certo interessante su questa storia:
            espacenet - Bibliographic data
            Si tratta del brevetto del dispositivo!

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            • #7
              Tempi previsti: 2-3 anni, purtroppo!
              Purtroppo? magari!!!! perche penso che verrà insabbiata
              -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
              -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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              • #8
                Leo, cosa vuoi che insabbino?
                Ormai è disponibile il brevetto di Cappiello!
                Dobbiamo studiarcelo bene..non è che puoi fare una buona traduzione automatica?

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                • #9
                  A me pare la solita storiella raccontata male e da persone he nonconoscono l'argomento di ui vogliono parlare...

                  "Qualora si ottenesse l’annichilimento di 500 grammi di ferro, dove andrebbero a finire i residui? Nei polmoni dei presenti?"

                  ...

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                  • #10
                    Qualora si ottenesse l’annichilimento di 500 grammi di ferro, dove andrebbero a finire i residui
                    I reagenti sono elettroni-antielettroni e i residui sono
                    raggi elettromagnetici cioè luce e calore da utilizzare...

                    Caro Franco tu stesso stai facendo un elenco interminabile
                    di sistemi freenergy che nessuno mette in pratica...

                    Quindi il brevetto verrà utilizzato per nasconderlo e fra 20
                    anni quando sarà scaduto nessuno si ricorderà e buona
                    notte...

                    Dobbiamo studiarcelo bene..non è che puoi fare una buona traduzione automatica?
                    Il problema non è la traduzione ma molti componenti in oro
                    e platino oltre ad altri contenenti mercurio che non ho capito
                    bene come, e altri composti magnetici ma non ferromagnetici.


                    Leo48
                    Ultima modifica di leo48; 13-06-2011, 17:33.
                    -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                    -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                    • #11
                      Originariamente inviato da leo48 Visualizza il messaggio
                      I reagenti sono elettroni-antielettroni e i residui sono
                      raggi elettromagnetici cioè luce e calore da utilizzare...
                      Appunto, di certo non finiscono nei polmoni.

                      A me quella frase la dice lunga...è sempre così.

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                      • #12
                        La storia di questa macchina è molto curiosa e assolutamente incredibbile (nel senso che si fa fatica a credere che possa essere vera). Quando l'ho sentita la prima volta ho pensato che era una totale bufala. Poi si sono aggiunti altri elementi e qualche conferma da parte di altre persone, ed allora ho cominciato a pensare che ci fosse qualcosa di vero c'è...
                        In particolare la storia originale (quella relativa agli "inizi") e quella raccontata da Cappiello in qualche modo convergono. Quest'ultimo poi dice anche di avere riprodotto la macchina indipendentemente (con qualche problema di funzionamento tuttavia) e l'ha addirittura brevettata! Per quanto il brevetto non sia garanzia ne della realtà dell'apparecchio ne del suo funzionamento, però è un documento reale, pubblico e di un certo costo (difficilmente si spendono parecchie migliaia di euro se non si è convinti di quello che si sta brevettando...). E poi c'è anche il prof. Ratti tirato dentro, che sembra confermare che studierà la macchina. La storia della "Fondazione Pace e Crescita" invece a quanto pare non è così rilevante in se.
                        Tuttavia ci sono alcune cose che non mi tornano, in particolare Cappello e Ratti parlano di antimateria e di energia "pulita", ma il risultato della reazione dovrebbe essere una enorme quantità di raggi gamma! Perchè sorvolano su questo particolare e citano addirittura la legge 626?
                        Inoltre sembrerebbe che la macchina originaria non emettesse affatto fasci di antimateria, ma qualcos'altro. I documenti del 73 firmati da Clementel prescrivono prove che non avrebbe senso fare se si trattasse di fasci di antimateria (porre la lastra di acciaio dietro una di plexiglass e colpire solo ques'ultima, etc): l'antimateria distruggerebbe tutto quello che incontra lungo il suo percorso, perfino l'aria... Probabilmente anche Cppiello sa che non si tratta di antimateria, perchè ha sempre trascurato i gamma.
                        A quanto pare la macchina originaria emetteva due fasci diversi, che davano luogo a fenomeni particolari nel punto dello spazio in cui si incrociavano: questo permetteva il giochetto di colpire oggetti posti dietro altri, senza distruggere tutto quello che ci fosse lungo il cammino... In un documento si dice addirittura che i due raggi, presi singolarmente non sono neanche pericolosi per l'uomo. Le potenzialità della macchina originaria sarebbero quindi anche più grandi!
                        Prossimamente posterò il link ad un paio di documenti che non sono stati ancora citati e da cui si evincono le informazioni che ho riportato.

                        Riguardo al brevetto: non si capisce una mazza (a prima vista).

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                        • #13
                          Naturalmente io ho riportato ciò che c'è scritto nel brevetto,
                          ora io conosco da tempo la storia del prof. Clementel e
                          dell' insabbiamento qualcuno lo ricollega al raggio di Marconi
                          che non si hanno notizie certe di che cosa stesse sperimentanto
                          solo qualche ammissione di Ighina poi ci sono in giro tante notizie
                          di depistaggio che sollevano una coltre di nebbia difficile da
                          penetrare
                          Leo48
                          -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                          -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                          • #14
                            Un pò di ordine:
                            - la macchina in questione non è e non ha niente a che fare col "raggio di Marconi", su cui non ci sono infromazioni precise e che comunque sarebbe tutt'altro. Probabilmente è anche molto più recente come ideazione e costruzione;
                            - non mi risulta che Ighina c'entri qualcosa in questa storia (non è mai citato nei documenti che ho letto);
                            - non c'entrano niente gli "insabbiamenti": la macchina sarebbe stata tenuta nascosta soprattutto dagli stessi ideatori, per paura di usi "impropri" della stessa (come dargli torto!);
                            - il nome "Zabvo" è stato dato dal tizio che avrebbe creato la Fondazione Pace e Crescita ai presunti macchinari usati dalla fondazione. Adesso sappiamo che questa storia era una diramazione di quella originale, ma ad esso collegata.

                            In definitiva bisognerebbe cambiare titolo al thread...

                            Comunque, i documenti a cui mi riferivo sono i seguenti:
                            http://www.rinodistefano.com/docs/Co...-Remondini.pdf
                            http://www.rinodistefano.com/docs/Re...e-Crescita.pdf

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                            • #15
                              - non mi risulta che Ighina c'entri qualcosa in questa storia (non è mai citato nei documenti che ho letto);
                              Quando ho parlato di Ighina mi riferivo al raggio di Marconi visto che era il suo assistente
                              Quando ho parlato di insabbiamenti mi riferivo a qualsiasi scusa per non mettere in pratica la scoperta, ora per usi impropi
                              potresti avere anche ragione, ma ogni scusa è buona quando il "petrolio scende e la benzina sale"
                              Leo48
                              -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                              -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                              • #16
                                Vorrei far notare che i documenti a firma Clementel, secondo me, sono palesemente e maldestramente falsi. Alcune semplici osservazioni tipografiche suggeriscono che non possono essere stati scritti con una normale macchina da scrivere in uso all'epoca ma che sono stati generati con tecniche di fotoritocco e composizione grafica recenti.

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                                • #17
                                  questa conferenza su grottamare parlava della stessa cosa o sono due dispositivi diversi ?
                                  Antonio Iadicicco on Vimeo

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                                  • #18
                                    @emmeffe
                                    Quali sarebbero le "semplici osservazioni tipografiche" a cui ti riferisci?
                                    Spiegacelo (in dettaglio), perchè non mi sembra che siano così ovvie...

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                                    • #19
                                      Semplicemente... in documento è datato se non sbaglio 1974... all'epoca non mi risulta che esistessero (e se esistevano non erano di uso comune) macchine da scrivere dotate di spaziatura del carattere proporzionale. Ad esempio le prime Olivetti con tale caratteristica sono le macchine elettriche con testina a pallina rotante introdotte intorno al '75 - '76. La regolarità dei caratteri dattiloscritti mi sembra dotata di una regolarità assolutamente innaturale se confrontata con le irregolarità di scansione del foglio che le contiene. Potrei sbagliare ma mi sembra che tutto puzzi di bruciaticcio!

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                                      • #20
                                        Sorry, il documento è datato '76 quindi potrebbe anche essere... anche se molto improbabile. Le due pagine sembrano però essere scritte con due macchine diverse... tutte e due con spaziatura proporzionale?! Inoltre su tutta la parte a stampa appaiono delle rigature che sembrerebbero caratteristiche di stampanti a getto di inchiostro e non di macchina da scrivere. E' vero che potrebbe trattarsi di artefatti di scansione ma non appaino stranamente nelle parti scritte a penna!

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                                        • #21
                                          @emmeffe
                                          In realtà, anche se si fa fatica a distinguerlo per le ridotte dimensioni delle immagini, i caratteri sono non proporzionali! Infatti l'allineamento verticale delle lettere si mantiene indipendentemente dai caratteri usati, c'è solo un leggero slittamento, che è proprio quello che ti aspetteresti da una macchina meccanica e non da un PC. Ci sono poi alcuni segni particolari che nessuno avrebbe mai usato sul computer, tipo il sottolineato dell'ultima lettera per indicare l'accapo.
                                          Tra l'altro una considerazione di fondo: io ho a casa una Remington dei primi anni 70, con tanto di nastri originali e che funziona perfettamente (credo sia piuttosto comune). Immagino che chi voglia mettere in scena una cosa del genere, per semplicità e per essere più convincente, utilizzerebe una macchina da scrivere vera e d'annata e non una simulazione al computer! Non credi? A maggior ragione per il fatto che quei documenti girano dagli anni '90, quando ancora non era così comune falsificare immagini con Photoshop...
                                          uindi mi sa che le considerazioni sull'autenticità di quei documenti bisogna spostarle su qualcos'altro... (Per esempio le informazioni su Clementel hanno riscontri? Attività, vicende lavorative, politiche e giudiziarie, la firma, etc...)

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                                          • #22
                                            @Vetture
                                            Mi dispiace dover ribattere...
                                            forse non ci riferiamo allo stesso documento... io faccio riferimento a quello che si può trovare nella pagina [url=http://www.rinodistefano.com/it/articoli/il-raggio-della-morte-2.php]

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                                            • #23
                                              all'epoca non mi risulta che esistessero (e se esistevano non erano di uso comune) macchine da scrivere dotate di spaziatura del carattere proporzionale.
                                              esistevano, anche se non erano di uso comune, per lo più erano appannaggio di giornalisti e scrittori. Mio padre ne possedeva una, bellissima.

                                              Notte notte
                                              ..................

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da emmeffe Visualizza il messaggio
                                                Mi dispiace dover ribattere...
                                                In effetti hai ragione: ho analizzato meglio le immagini, i caratteri sono proporzionali. E la cosa è piuttosto strana visto che il font tipo Courier è tradizionalmente un font non proporzionale. Le variazioni di larghezza dei caratteri inoltre sono quantizzate, per questo motivo mediamente si recupera l'allineamento verticale.
                                                Per me ottenere questo effetto al computer piuttosto che con una macchina vera sarebbe abbastanza artificioso, illogico e controproducente e nel complesso poco verosimile...

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