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"Motore magnetico": osservazioni su alcune configurazioni

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  • "Motore magnetico": osservazioni su alcune configurazioni

    Dopo aver cercato nel portale ed aver notato che non c'è un tread focalizzato su questo argomento, ho aperto un prog di grafica 2d e fatto alcune considerazioni sulle configurazioni rotore/statore. Penso che possano essere utili, anche al di fuori del campo """motore magnetico""".
    A mio avviso due premesse devono essere accolte affinchè le osservazioni di seguito possano avere un qualche valore.

    1) Bisogna ipotizzare di poter ragionare solo su due dimensioni (larghezza e profondità) e trattare l'altezza "in seguito" in modo analogo a quanto avviene qui:

    Directory:Wang Shum Ho Generator - PESWiki

    2) Bisogna ipotizzare di poter schermare i campi "inquinanti", che creano attrazione, abbastanza da poterli considerare neutri o "neutralizzati" ottenendo un guadagno da questa neutralità quando il rotore rischia lo stallo per unione.

    Entrambe le premesse mi sembrano accettabili perchè sperimentate credo con suffucienti risultati.
    Poi, alcune considerazioni generali:
    - i disegni sulle configurazioni riportano un singolo istante temporale,e poichè alcune configurazioni sembrano particolarmente "convenienti" è bene precisare che a tale convenianza del'istante raffigurato, corrisponde una speculare sconvenienza di un istante successivo.
    - tutte le configurazioni ipotizzano una disposizione radiale dei magneti e distinguono casi di spinta "favorevole" (un guadagno rispetto ad una spinta iniziale che ho indicato con l'iniziale "F") e casi di "controspinta" indicati con "C" (una perdita dovuta alle posizioni di spinta contraria alla spinta iniziale). Le posizioni neutre e quelle idealmente "neutralizzate tramite schermatura sono indicate con l'iniziale N.
    A mio parere, senza "accorgimenti" volti ad annullare o almeno a mitigare gli effetti delle controspinte, qualunque configurazione è destinata ad esaurire la sua inerzia e a fermarsi, a meno di non introdurre una nuova spinta con un dispendio di energia.
    - tutte le osservazioni sulle configurazioni partono dall'idea che vi sia una spinta iniziale indipendente dai magneti.

    Configurazione r2s3:
    è la prima configurazione "dispari" che mi sono disegnato. Come tutte le altre dispari ha il vantaggio di porre in una posizione neutra uno dei due magneti mentre l'altro subisce la spinta di guadagno F. Come tutte le configurazioni questa spinta "magnetica", oltre a una parte della spinta iniziale, viene dissipata, sia per "raggiungere" il magnete successivo sia quando subisce la controspinta dal magnete che incontrerà in posizione C.
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  • #2
    r2s5

    Volevo ipotizzare un incremento di posizioni con statore a regime su un magnete e nuetro sull'altro magnete. Con s5 queste posizioni aumentano grazie alla differenza tra gli angoli dell'asse r e rispetto all'asse s. La zona neutra è meno netta e probabilmente è necessaria una schermatura migliore man mano che i magneti a statore crescono di numero. Resta sempre il fatto che ad ogni istante F corrisponde in uin tempo successivo un istante C.
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    • #3
      r4s5

      Aumento ulteriormente le posizioni che presentano un magnete a regime e l'altro in neutro, (mantenendo la disparità tra gli angoli degli assi di r con gli assi di s), stavolta arrichendo il numer dei magneti del rotore. Si possono usare altre zone N precedentemente non sfruttate da una configurazione a r2.
      Puntualizzo sempre: al termine di un ciclo completo del rotore incontro posizioni tante posizioni F quante posizioni C.
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      • #4
        R4S6:
        A questo punto mi sono chiesto, ma rispetto a questa ricerca di rapporti di regime contrapposti a istanti neutri, davvero le configurazioni s pari e r pari sono sconvenienti? Su questo mi piacerebbe sentire il vostro parere: se da un lato ottengo l'accoppiamento di due magneti su C, simultanemente ottengo l'accoppiamento su F e su N. Che la predilezione di rapporti dispari tra r ed s sia infondata?
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        Ultima modifica di sgurz74; 14-04-2011, 15:49. Motivo: Non avevo scritto il titolo della configurazione

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        • #5
          R8S9:
          Tornato a rapporti r pari s dispari ho cercato di estremizzare.
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          Ultima modifica di sgurz74; 14-04-2011, 15:50. Motivo: Non avevo scritto il titolo della configurazione

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          • #6
            R7S9

            Come in r4s6, con R7S9 (con due dispari) si creano accoppiamenti di una stessa posizione F ,C o N (qui però i magneti sul rotore non sono in asse tra loro).
            A proposito di accoppiamenti nell'istante raffigurato io conto 3N, 2F e 2C.
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            • #7
              Conclusione:
              date le premesse e le osservazioni, a mio avviso sarebbero da sperimentare meccanismi (a livello meccanico o di schermatura) per indebolire la posizione C lasciando integra la F in modo da ottenere una (almeno) rilevante diminuzione degli attriti (penso al esempio alla riduzione degli attriti per una pala eolica).

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              • #8
                Buona ricerca... c'è però la differenza che non si può vedere: il TIPO DI MAGNETI impiegati.

                La regola da seguire è il "non dare equilibrio al sistema" (che lo vuole attuare... VUOLE fermarsi... in equilibrio) e lo vuole anche per nostra ignoranza in materia, e pure per le limitate nostre risorse di studio.

                Perciò occorre portare in realtà questi schemi, in modo da capire qusi subito i problemi che riassumo sono questi: (1. per gli schemi tipo perendev ed anche simili ma ortogonali, senza girante, la superficie di interfaccia è minima, ed è più difficile formare il disequilibrio permanente... (2. per gli schemi misti, per tipo e posizione di magneti diversi, sembra più facile, appunto potendo estendere a piacere le superfici.

                Certamente, con meno attrito possibile e più schermatura possibile si favorirebbe qualche composizione migliore a diventare protitipo.

                Da quale composizione inizamo ?

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                • #9
                  guarda dopo aver fatto prove su prove con configurazioni "viste" sulla carta, ho provato a non seguire la geometria e andare alla ricerca di quesl disequilibrio, nulla... poi ho provato a creare preventivamente un campo e dare movimento a dei magneti in ferrite lungo o in virtù di quelle linee di campo - cosa che secondo me me fa il cinese - (ma come calcolarle in modo da ottenere la rotazione???); poi ho tentato con una cofigurazione statore a chiocciola, la migliore, ma chissà, l'energia accumulata (penso a dei solenoidi) durante la rotazione basterebbe a dare la spinta per tornare dopo un giro dal punto 0-1 al punto 0? E' su questo che sto riflettendo... Tu a cosa pensi?

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                  • #10
                    Hai fatto prove reali con statore rotore e magneti ?

                    Le mie sono state queste: maggiore numero di magneti a rotore minore resa!

                    Ma non con schemi tipo perendev, col mio, nella discussione di realizzazione.

                    Mah, la geometria la devi seguire sempre, anche in caso di asimmetrie, cioè come lo schema strano del cinese...

                    Dovresti illustrarmi la configurazione reale... il TIPO (la forma di fabbrica e i suoi parametri) fanno differenze, anche se i magneti e gli effetti hanno le loro costanti... è una stranezza dovuta dalle mie osservazioni... dovrò ripeterle nel tempo, se sarò ancora da solo... quindi avrò certezze per Giugno.

                    Anche per il calcolare, dovrò studiare non solo la sintassi dei codici del prof.Turtur ma anche la semantica e la traduzione da formule a linguaggio Pascal.

                    Possiamo tentare in modalità di una "ricerca operativa" speciale per queste cose se ci organizziamo... trovando uno schema, meccanica e magneti uguali... altrimenti "si va a spanne" e le faccende di queste ricerche si disperderanno... è la legge che governa 'sta roba... io non capisco nemmeno le info di free-energy ! allora è per questo che parlo strano... devo trovare un linguaggio per la ricerca senza strumenti, e poi idem per i codici... nei quali credo poco... meglio la realtà.

                    Per lo stop a fine ciclo, è "cronico", dato al problema degli APICI (gli estremi dei magneti)

                    Si supera penso con elettronica ad impulso, che apre la ricerca sul "fare tanto con poco", il che ad energeticambiente sarebbe in tema, ma gli utenti non collaborano !

                    C'è uno schema che sicuramente gira con questo sistema, e che è stato ignorato!
                    (cercalo, lo troverai... io non posso dire di più... capisci?)

                    Meglio procedere come stiamo facendo; io propongo di studiare il mio schema...
                    http://www.energeticambiente.it/appa...#post119166768

                    Lo sto variando, lo conosco e posso fare progressi... e poi è di dominio pubblico... open source insomma...

                    Oppure una delle tue idee, non troppo private, ma abbastanza buone... una sola, da studiare completamente. (le configurazioni a spirale sono belle... ma occorre fare una nuova macchina dedicata...)

                    Ciao.

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                    • #11
                      Provo volentieri il tuo opesource e a questo punto sperimento da subito una riduzione dei magneti nel rotore. Poi ti scrivo le mie constatazioni. Purtroppo non sono un abile matematico, ma forse un buon osservatore sì...
                      Ciao!

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                      • #12
                        Scusa se insisto: basta poco a fissare similmente a quello che sto studiando, e il tutto nello spazio di meno di 20 cm... basta un "cuscinetto" ricavato da un disco fisso, compreso di piatti... diametro utile: poco meno di 10 cm; a statore un anello ricavato da un gomito di tubazione (10 cm esatti o più o meno) e avrai il massimo di compattezza di laboratorio... non solo a livello = 1 ... inizia sempre come dai tuoi schemi, ma a un modulo solo per parte... cerca una distanza approssimata e replica così il mio studio corrente... se proprio non hai i magnetini giusti farò io qualcosa... sempre un 3/4 con studio di distanze ottimali.... poi lo studio del disequilibrio è più facile... l'interazione DICE cosa avviene [AMPIEZZA DI CAMPO MAGNETICO] si evitano le attrazioni, va ricercato il TRANSITO e quindi il disequilibrio locale, sul 3/4 che si modifica a rifacimenti... occorre usare le guide... come vedrai... sino a capire... sia SI che NO... cioè niente è garantito... si ricerca anche "modalità di fare esperimenti" ... io ho proposto il mio punto di vista... che non vuole stare al gioco di non rispondere o rispondere "lascia perdere"... ci possono essere anche altre idee sul come trovare questi REQUISITI di base (geometria e disequilibrio). Buona ricerca.

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                        • #13
                          ho temporaneamente sospeso anche perchè nel frattempo sono diventato padre e gli impegni non mancano. Mi riprometto di tornare sulle questioni in periodi più tranquilli. Ciao

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                          • #14
                            Auguri di tanta armonia familiare... in questi giorni ho fatto qualcosa che può essere utile a compensare gli errori di smorzatura e poi forse persino accelerare... le staffe di metallo che sorreggono gli statori possono accogliere DIETRO dei sottomoduli... ci metto i magneti cubici... e poi di ancora sottomoduli di questi,
                            per fare più compensazioni di campo magnetico permanente

                            Risultato REALE, e osservabile da chiunque vede, è la sparizione di questi rientri di campo magnetico permanente che fanno andare in stallo per casualità (smorzature ovviamente rallentano, ma quando sono forti mandano in stallo).

                            Si delinea un sistema che ha come appendici agli statori,
                            che sembrano messe a caso... invece sono appunto novità di ricerca...

                            Ho postato qui per via che variando la forza in questo modo si potrebbe compensare a porre in disequilibrio il sistema durante le ricerche... sino a capire... variare e dunque ottimizzare bene anche questi schemi.

                            Ciao.

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