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Casa nuova con i sacri crismi

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  • Casa nuova con i sacri crismi

    Ciao,

    non è mia intezione iniziare un thread infinito (almeno per ora!) ma solo "iniziare" ad esplorare le varie possibilità.
    Ho passato qualche settimana a leggere in questi stupendi forum, documentandomi un po'. Sono comunque un paio d'anni che mi interesso di bioedilizia (amatoriale), CasaClima, ecc.

    Obbiettivo: realizzazione di una nuova abitazione, uso singolo, 100-150mq, zona collinare, lombardia BG (coordinate: circa 2 km da lat. N 45 42.0481, long E 9 56.8032), con isolamento ottimo (casaclima B o A: dipende dai costi!), serramenti tripli vetri, ecc. Pannelli termici + riscald. a pavimento + caldaia a condensazione (possibile abbinamento con caminetto a legna alto rendimento). Ricircolo aria opzionale (casaclima A lo richiede). Recupero acque piovane.

    Ho descritto il massimo degli obbiettivi. Per ovvie ragioni (costi) alcune parti dovranno essere decurtate o ridotte.

    Ora chiedo agli esperti qualche consiglio dal quale partire per "studiare" l'argomento.

    Considerazioni

    1) Partendo da zero voglio partire con il piede giusto. Ecco perchè non voglio "tirare su" la solita casaccia da 100 litri, di cemento armato + forati rossi + termosifoni
    2) Le competenze nella mia zona sono scarsissime (le imprese edili sono moltissime ma artigianali, i progettisti disposti a seguire i lavori non sono aggiornati)
    3) Il progetto partirà nel 2008. La realizzazione nel 2009. Nel frattempo vorrei raccogliere materiale sufficiente per dare dei precisi "paletti" al progettista
    4) Visto l'evoluzione della legislazione italiana avrei piacere di costruire qualcosa di "energeticamente" certificabile
    5) Vorrei diminuire l'impatto ambientale della mia vita
    6) E contemporaneamente risparmiare, valutando di rientrare dalla spesa in qualche anno, non in 30...
    7) In caso contrario trovare dei compromessi intelligenti e sostenibili
    8) La casa non esiste ancora, neanche sulla carta. Può avere una qualsiasi forma (ma deve piacere a mia moglie: peggio di così...). Se avete disegni/bozze qualsiasi sui quali ragionare sarebbe il massimo

    Domande dalle quali partire

    1) Le vostre considerazioni in generale sulla cosa...
    2) Considerate valida l'applicazione della normativa CasaClima in zone diverse dal Trentino?
    3) Che alternative ci sono? Chi certifica?
    4) I pannelli termici vorrei utilizzarli sia x riscaldamento che x sanitari, integrando entrambi con la caldaia in caso di mancanza di sole. Ma vorrei evitare una caldaia ad accumulo per ridurre gli sprechi. Si può mettere in cascata il bollitore con l'istantanea per sanitari + riscaldamento?
    5) Lavoro in un'azienda leader nell'automazione industriale e termoregolazione. Non mi dispiacerebbe pensare ad un controllo centralizzato con display + plc. Ma mi blocca l'idea del consumo. Sarebbe sempre acceso 24/7/365. Qualche idea?
    6) Considerazioni costruttive in generale. Se avete critiche da fare o suggerimenti/progetti dai quali partire
    7) Considerazioni sull'isolamento della casa (muri, solette, tetto, infissi). Mi interessano i consigli sui materiali.
    8) Come posso aiutare il progettista (e l'impresa!) ad evitare i ponti termici?
    9) Forse pretendo troppo e dovrei partire da qualcosa di più "fattibile"?

    Rom

  • #2
    Io purtroppo non posso essere molto d'aiuto.
    Un solo consiglio per non rovinarti il fegato, mettere sempre ogni dettaglio nero su bianco, controlla sempre e di continua tutto, non ti fidare neanche dell'più grande amicone, e caccia via gli incompetenti.
    E un mondo di sciaccali ed incompetenti, si spacciano per esperti e non è sempre facile trovare quelli giusti.

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    • #3
      non sarei così drastico, si fanno progetti di qualità anche in piccoli studi, io lavoro in uno studio in cui stiamo affrontando progetti interessanti sotto il punto di vista energetico, ogni scelta architettonica viene vagliata da uno studio di termotecnici e si arriva ad una soluzione...

      L'importnte è avere chiare idee di quello che si vuole fare e appoggiarsi a qualcuno in grado di fare una valutazione costi/risparmio globale...
      Esempio, per adottare tripli vetri in luogo di quelli doppi magari vai a spendere una cifra assolutamente non ammortizzabile nella vita dell'edificio con i risparmi, però quella cifra potresti investirla in altro più redditizio....

      Inizia a capire cosa vuoi ottenere...
      una casa con bassi consumi, una casa passiva, una casa ecologica, biocompatibile, vuoi realizzare una casa esempio senza porti il problema del costo, vuoi semplicemente che la tua casa consumi niente e non ti interessa se i materiali usati sono poco naturali....

      Hai effettivamente la possibilità di raggiungere un buon obiettivo (corretta esposizione del terreno, possibilità di realizzare la facciata principale esposta a sud, possibilità di realizzare la parte a nord parzialmente o totalmente interrata)
      Poi è come ogni altro progetto, solo con molti vincoli.

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      • #4
        CITAZIONE
        per adottare tripli vetri in luogo di quelli doppi magari vai a spendere una cifra assolutamente non ammortizzabile nella vita dell'edificio con i risparmi, però quella cifra potresti investirla in altro più redditizio....

        Costano così cari?
        Mi piaceva l'idea del PVC con tripli vetri + ante/griglie (no tapparelle)...

        CITAZIONE
        una casa con bassi consumi, una casa passiva, una casa ecologica, biocompatibile, vuoi realizzare una casa esempio senza porti il problema del costo, vuoi semplicemente che la tua casa consumi niente e non ti interessa se i materiali usati sono poco naturali....

        beh, da una parte quello che vorrei io è una casa ecologica, biocompatibile, ad impatto zero con costi di gestione bassi. Dall'altra non vorrei indebitare i miei figli futuri per un'utopia.
        Diciamo che una soluzione di compromesso potrebbe essere:
        - una casa "possibilmente" biocompatibile o almeno usando materiali non sfacciatamente inquinanti
        - un isolamento accettabile, diciamo tra i 3 ed i 5 litri (30-50 Kwh x mq/anno)
        - un impianto di riscaldamento moderno, affiancato al solare
        - tutti gli artifizi che si riesce ad aggiungere, senza alzare troppo i costi

        CITAZIONE
        Hai effettivamente la possibilità di raggiungere un buon obiettivo (corretta esposizione del terreno, possibilità di realizzare la facciata principale esposta a sud, possibilità di realizzare la parte a nord parzialmente o totalmente interrata)

        Si troverà su un terreno collinare inclinato (35%) quindi per forza 1 lato sarà interrato (con intercapedine di isolamento). Il lato interrato sarà Est, Nord-Est. Una facciata sarà Sud, Sud-Ovest.
        Si troverà in una valle, e come tale, con irraggiamento diretto non sfruttabile per tutto il giorno (ma vicino al 70%).
        Sarà presumibilmente su 1 piano (appartamento) + seminterrato (lavanderie, box, servizi).
        Tetto con soletta (no legno a vista) sul quale riservare lo spazio per bollitore o altri amenincoli.
        A causa del terreno inclinato, il seminterrato sarà "interrato" nel lato nord, visibile nel lato sud.

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        • #5
          La cosa piu' importante è l'isolamento dei muri, e l'evitare i ponti termici.
          Per i progettisti, se vai sul sito di casa clima, li trovi anche fuori dal trentino, (alto adige, piu' precisamente).Fa una ricerca con casa clima bolzano, dovresti trovare il sito della provincia di bolzano con i relativi progettisti che hanno fatto il corso, e il modo come contattarli.

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          • #6
            QUOTE (RomNexus6 @ 23/10/2007, 14:41)
            non è mia intezione iniziare un thread infinito (almeno per ora!) ma solo "iniziare" ad esplorare le varie possibilità.

            Be per come l'hai impostato per rispondere a tutte le tue domande non basterebbero due giorni e diverse pagine di letteratura.
            Forse è il caso come ti hanno suggerito che cominci a contattare un progettista nella tua zona o chiedi nel forum un parere o un consiglio su un problema mirato e non su tutta la progettazione di una casa.
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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            • #7
              CITAZIONE
              Be per come l'hai impostato per rispondere a tutte le tue domande non basterebbero due giorni e diverse pagine di letteratura.

              In effetti... non hai tutti i torti...

              Per permettermi di cominciare a "collezionare" materiale da studiare possiamo fare il "downgrade" del thread solo a:

              - Considerazioni su riscaldamento pannelli e bollitore + caldaia istantanea senza accumulo
              - Considerazioni su materiali isolanti + usati ed efficaci (qualche nome da cui partire con le brocure)

              (potrei anche iniziare 2 thread specifici se pensi sia meglio)

              Che ne dici?

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              • #8
                allora la primqa cosa per avere una casa efficente non è il riscaldamento e l'isolazione perchè con l'isolamento puoi ottenere risparmi del 70-80% o anche piu', mentre con un buon impianto di riscaldamento i risparmi sono dell'ordine del 10/20%.
                Piu' la casa è isolata (vai a vedere qualche sito di casa passiva, non si sta mai sotto i 15 cm di isolante efficente) meno costa l'impianto di riscalmaneto e addirittura si puo' riscaldare la casa con un impianto a circolazione di aria.
                Sei andato a vedere il sito di Bolzano con l'elenco dei progettisti? Forse ci sono anche della tua zona!

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                • #9
                  CITAZIONE
                  Sei andato a vedere il sito di Bolzano con l'elenco dei progettisti? Forse ci sono anche della tua zona!

                  Ho guardato... ed effettivamente ci sono...
                  Il problema è che ho visto elencati un paio di nomi di persone che conosco di fama... come degli arroganti incapaci.
                  Quanto mi posso fidare di tale elenco?

                  A questo punto preferisco raccogliere informazioni certe da esperti (es.: voi) e poi "indottrinare" e coinvolgere per bene il mio progettista di fiducia (che frequenta corsi di aggiornamento sull'argomento, ma che si muove in acque sconosciute nella pratica).

                  Non vedo altre soluzioni...

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                  • #10
                    diciamo che l'isolamento sicuramente è necessario, ma oltre una certa soglia i costi lievitano e i benefici non altrettanto...
                    gli stessi soldi si potrebbero investire in altri ambiti garantendo un risparmio maggiore...
                    bisogna anche valutare che gni materiale, ha alle spalle delle caratteristiche intrinseche di consumo energetico durante la sua produzione, se questo consumo supera quello che mi permette di risparmiare, eticamente la scelta non è proprio corretta...

                    questo tipo di scelta definisce anche la struttura della tua casa, se vuoi fare una casa in classe A magari riesci anche con la classica struttura in cemento armato e laterizio, se vuoi realizzare una cassa passiva, aggiungere 30-40 cm di isolante ad almeno 25-30 di strutturale potrebbe essere proibitivo a livelli di spazio occupato dai muri perimetrali oltre che molto costoso.

                    Sicuramente adottare un sistema di ventilazione meccanica continua permette di risparmiare un sacco di calore, evita di dover ventilare aprendo le finestre permettendo di presiscaldare l'aria in ingresso con quella in uscita, si può prelevare l'aria di ricambio da tubazioni orizzontali interrate che scambiano con il terreno e buttare l'aria di scambio nel vespaio contribuendo ad eliminare umidità e radon da sotto la casa e creando un "cuscinetto tiepido" sotto la casa, il beneficio è indubbio sia in inverno che in estate.

                    Per confutare la tes di autostop sull'isolamento, sicuramente una parete nord deve essere ben isolata, una sud al contrario nella situazione estiva può facilemente essere schermata dall'eccessivo guadagno solare, ma nella situazione invernale il sole basso passa facilmente sotto le schermature garantendo un buon guadagno termico che con un'eccessivo isolamento non ci sarebbe, e il guadagno potrebbe facilmente sorpassare le perdite, questa situazione va valutata attentamente, permettendo di limitare l'isolamento riparmiando dei soldi e garantendo un buon guadagno diurno a fronte di una perdita controllata notturna, questo sempre rimanendo sul passivo, se si vuole adottare un sistema attivo, si potrebbe mettere dei pannelli a sud a coprire un muro iperisolato aumentando notevolmente il risparmio termico ma a fronte di una spesa da valutare....
                    Come già detto, veramente troppe variabili...

                    Devi iniziare a fare delle scelte, anche su un progetto molto di massima un buon termotecnico riesce a mettere in tavola molte possibilità confrontate con i relativi costi in modo da permetterti di avere una visione globale

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                    • #11
                      CITAZIONE
                      ogni materiale, ha alle spalle delle caratteristiche intrinseche di consumo energetico durante la sua produzione, se questo consumo supera quello che mi permette di risparmiare, eticamente la scelta non è proprio corretta...

                      Sono daccordo

                      CITAZIONE
                      questo tipo di scelta definisce anche la struttura della tua casa, se vuoi fare una casa in classe A magari riesci anche con la classica struttura in cemento armato e laterizio, se vuoi realizzare una cassa passiva, aggiungere 30-40 cm di isolante ad almeno 25-30 di strutturale potrebbe essere proibitivo a livelli di spazio occupato dai muri perimetrali oltre che molto costoso.

                      La classe A sarebbe già un traguardo fantastico. Ma a causa costi isolamento sto valutando addirittura di fare una B o una via di mezzo...

                      CITAZIONE
                      ... ventilazione meccanica continua ... si può prelevare l'aria di ricambio da tubazioni orizzontali interrate che scambiano con il terreno e buttare l'aria di scambio nel vespaio contribuendo ad eliminare umidità e radon da sotto la casa...

                      Mi è sempre piaciuta l'idea di sfruttare il vespaio per prelevare aria tiepida d'inverno e fresca d'estate. Mi ha bloccato l'idea di pomparmi in casa il Radon.
                      In cosa consiste esattamente la tua idea?

                      CITAZIONE
                      ... una parete nord deve essere ben isolata, una sud al contrario nella situazione estiva può facilemente essere schermata dall'eccessivo guadagno solare...

                      Pensavo di isolare la casa per bene (tutte le pareti identiche) ma di sfruttare ampie vetrate a sud, oscurabili d'estate (limitando quelle a ovest).

                      Per il riscaldamento opterei per un sistema misto, pannelli + caldaia di supporto. Ma il problema che vorrei risolvere è quello di utilizzare una caldaia istantanea (naturalmente a condensazione).
                      L'ultima volta che ho parlato di questa soluzione con un paio di termotecnici (fiera Klimahouse 07) entrambi mi hanno proposto una caldaia, ok istantanea, ma che scaldava il bollitore dei pannelli solari.
                      Questa soluzione non mi sembra eccezionale. Si consuma gas anche se poi non ci sarà richiesta, semplicemente per mantenere il bollitore in temperatura (anche con ausilio di una sonda esterna non penso che il discorso cambierà di molto).

                      Preferirei prelevare dal bollitore mandando comunque in una caldaia istantanea. Se l'acqua è già calda, non partirà. Ciò è possibile con l'acqua dei sanitari ma per l'acqua del riscaldamento a pavimento mi hanno fatto mille storie.
                      Il problema sembra legato al fatto che l'acqua del riscaldamento fa parte di un circuito separato ed isolato. Io lo risolverei mettendoci uno scambiatore e buttando l'altro capo in caldaia. Voi che ne dite? È fattibile?

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                      • #12
                        Sono partito pure io dalle tue stesse considerazioni.
                        In effetti trovare la struttura di azienda edile giusta per portare in porto senza problemi un progetto del genere non è facile.
                        Io alla fine ho optato, per vari motivi, per una costruzione prefabbricata in legno. Ora la abito e ne sono contentissimo. Non si tratta assolutamente della baita o del prefabbricato da terremotati che molti immaginano, alla fine sia all'interno che all'esterno non esiste praticamente alcuna differenza da una casa costruita in tradizionale. Però ottieni isolamenti ottimi con pareti molto meno spesse, la classe A è quasi la norma, è totalmente antisismica, ecocompatibile e costa molto meno.
                        Ci sono anche gli svantaggi, certo. Devi accertarti che il comune non crei problemi (alcuni non le accettano, non saprei bene perchè) la durata totale non sarà mai quella di una casa in tradizionale (problema per i nipoti comunque), le banche italiane sono ancora restie a sganciare mutui considerandole investimenti meno garantiti della casa tradizionale.

                        Se invece decidi di costruire in tradizionale ti conviene senz'altro (a mia esperienza) investire una cifra in un professionista capace in grado di farti da direttore progetto a 360°. Purtroppo è un campo ancora molto confuso e rischi di perdere soldi e tempo a girare come una trottola.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • #13
                          Il modo di selezionare un professionista ci sarebbe, chiedi un portfolio di progetti per capire cosa ha fatto e come lo ha fatto

                          La mia idea, che purtroppo non è mia, è quella di scambiare calore con il sottosuolo tramite un tubo interrato a modesta profondità, una sonda geotermica orizzontale in pratica, è conosciuta in letteratura come pozzo finlandese o svedese non ricordo... comunque costruttivamente è molto semplice e poco costoso, devi fare una trincea e metterci uno più tubi di adeguata sezione, in modo da usufruire della temperatura meno variabile, addirittura se posto a giusta profondità vi è uno sfasamento favorevole (il calore estivo arriva al tubo con qualche mese di ritardo garantendo una temperatura maggiore l'inverno e analogamente più fresco l'estate).
                          Vengono venduti tubi specifici, ma può essere utilizzato qualsiasi tipo di tubo dentro liscio (anche quelli corrugati all'esterno) e bisogna predisporre un punto in cui scaricare la condensa.
                          L'aria viene presa da una bocchetta dall'esterno, quindi niente radon, eventualmente si può istallarlo sotto la casa stessa, oppure in giardino.
                          L'aria di rinnovo passa nel tubo si pre riscalda/raffresca e poi passa in uno scambiatore per recuperare caldo o freddo dall'aria di eliminare, quest'ultima invece può essere utilizzata per ventilare cavedi o vespai allontanando umidità ed eventuale radon.

                          Qualcuno ha sviluppato questa idea con un tubo verticale da interrare, costituito da due tubi coassiale, si prende l'aria la si spinge giù e poi la si ritira su.... sicuramente più costoso e limitato in estensione (in alcuni progetti che abbiamo fatto ci sono 40 metri di tubo interrato, farlo in verticale sarebbe alquanto oneroso).
                          Comunque nella sezione geotermia se ne parla

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (scu @ 24/10/2007, 15:11)
                            Il modo di selezionare un professionista ci sarebbe, chiedi un portfolio di progetti per capire cosa ha fatto e come lo ha fatto.....

                            Non serve a niente, non dice niente.
                            Qualunque cane ha all'attivo tantissimi lavori, mica te lo scrive nel portfolio che con ognuno ha avuto da tribulare perchè fa uso di personale non in regole, incompetenti, che non ha mai tempo e delega sempre tutto, che non riesce mai a mantenere la parola, che ha sempre aggiunte da chiedere non previste, ecc ecc ecc.

                            Il rischio lo trovi sempre, bisogna solo stare attento a mettere le palette.

                            Commenta


                            • #15
                              se in portfolio non ha mai fatto lavori in cui si bada al risparmio energetico lo scarti, il fatto che poi abbia tribolato o altro è ininfluente, tanto più che sei tu il committente e l'azienda la scegli tu non lui, nero su bianco le richieste progettuali, poi qualcuno firma, se alla fine i dati non corrispondono qualcuno ne risponde, aggiungo che siamo in periodo di certificazione energetica (e il certificatore ne risponde penalmente) ultimati i lavori si deve far fare una certificazione da terzi e se il risultato è discrepante con i dati firmati dal priogettista ci si può sicuramente rivalere su qualcuno....

                              correggo quanto scritto prima, si chiama pozzo canadese o provenzale...lapsus...

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (scu @ 24/10/2007, 15:37)
                                se in portfolio non ha mai fatto lavori in cui si bada al risparmio energetico lo scarti, il fatto che poi abbia tribolato o altro è ininfluente, tanto più che sei tu il committente e l'azienda la scegli tu non lui, nero su bianco le richieste progettuali, poi qualcuno firma, se alla fine i dati non corrispondono qualcuno ne risponde, aggiungo che siamo in periodo di certificazione energetica (e il certificatore ne risponde penalmente) ultimati i lavori si deve far fare una certificazione da terzi e se il risultato è discrepante con i dati firmati dal priogettista ci si può sicuramente rivalere su qualcuno....

                                correggo quanto scritto prima, si chiama pozzo canadese o provenzale...lapsus...

                                Tutti sono responsabili dell'proprio lavoro, non tutti siamo capaci di preventivamente capire dove potranno nascere i problemi, abbiamo di fronte un professionista e una persona che potrebbe essere un operaio, un dottore, un commerciante, con nessun esperienza di costruzione.
                                il cliente tende a fidarsi delle promesse e potrebbe non essere preventivamente capace di assicurarsi di chiedere ed di avere in proposto tutto quello che interessa, il rischio di trovarsi di fronte a lavori che non competono a tizio, altre aziende da coinvolgere, attività non comprese, soluzione non gradite con rimedi costosi, ecc ecc farà invecciare precocemente chiunque.

                                Commenta


                                • #17
                                  ciao concittadino bergamasco <img src="> hai pensato ad una prefabbricata?
                                  vedi i link a fondo pagina:
                                  http://www.energoclub.it/doceboCms/page/12..._residenze.html
                                  te la butto li nonostante non sappia se vada bene.
                                  prova a farti fare un progetto o preventivo, spero che costi meno delle classiche case.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    CITAZIONE
                                    ciao concittadino bergamasco

                                    città (e provincia) da dove muratori ed impresari partono per costruire in tutto il nord ovest...
                                    peccato che (quasi) nessuno sappia di bioedilizia...

                                    CITAZIONE
                                    hai pensato ad una prefabbricata?

                                    si. spesso...
                                    dato che però questa dovrà essere la prima ed ultima casa che realizzerò (sempre che ce la faccia: se i materiali e le imprese continuano con questo andazzo... mi costerà un patrimonio. riuscirò a farmi solo il box), vorrei che i miei figli e nipoti ne possano godere appieno.
                                    mi piace tantissimo l'idea della casa in legno. ma non mi convince tanto la sua longevità.

                                    magari sono solo congetture...

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                                    • #19
                                      scusate se vi faccio perdere il filo del discorso, rispondo a romnexus6
                                      La convenienza economica dell'isolamento è facile da calcolare.
                                      Per un isolamento diciamo di due cm di polistirolo spendo poco di isolazione e tanto per il riscaldamento di (diciamo 15 -20 anni), l'opposto se ho un'isolazione di 50cm spendo molto di isolamento (compreso il costo del volume occupato) e quasi niente di riscaldamento nell'arco della vita della casa da considerare.
                                      La soluzione sta nel mezzo dove la somma tra costo per riscaldamento (anticipato finanziariamente) e costo di isolazione raggiunge il minnimo, che dovrebbe essere credo (bisognerebbe verificarlo per ogni situazione) sui venti - trenta cm.
                                      Di fatto ci sono dei costi fissi e l'isolante costa poco per cui isolare poco o tanto ha quasi lo stesso costo ma dopo subentrano le difficoltà costruttive.

                                      Il fatto di considerare l'energia spesa per la produzione dell'isolante mi sembra secondario perchè di fatto se per la produzione si spende tanta energia, anche il prodotto avrà un costo superiore, per cui la convenienza "ecologica" la desumi da quella economica.

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (autostop @ 25/10/2007, 09:39)
                                        .....

                                        C'è una differenza di 20kWh/m²/annuo per ogni gradi in su che fai nella classificazione.

                                        quindi per una casa di 150m² siamo parlando di €500/annuo risparmiato, per non parlare dell'migliore confort.

                                        pensa a questo risparmio per tutta la vita della casa. tra la classe C e le classe A c'è un risparmio annuo di €1000. il costo stesso di lavorazione di un prodotto o l'altro cambia poco, il prodotto stesso costa all'metro relativamente poco, perchè non approffitarne.

                                        La casa poi non si distrugge, si fa solo un pò di manutenzione.

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                                        • #21
                                          CITAZIONE
                                          Il fatto di considerare l'energia spesa per la produzione dell'isolante mi sembra secondario perchè di fatto se per la produzione si spende tanta energia, anche il prodotto avrà un costo superiore, per cui la convenienza "ecologica" la desumi da quella economica

                                          Dal punto di vista costo si, ma il riferimento al costo di produzione era riferito al "costo ambientale".
                                          Cioè: materiali meno costosi da produrre ma che impattano in CO ed inquinanti durante la fase di produzione. Mentre materiali più naturali e costosi da acquistare, impattano meno sull'ambiente.

                                          Soluzione ottimale come al solito in mezzo...

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                                          • #22
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                                            il tuo ragionamento in teoria non fa una grinza però chi costruisce in Italia lo deve fare nel rispetto di leggi e regolamenti.
                                            Il progettista deve tener conto delle norme nazionali, regionali ed infine comunali, che confluiscono a definire il cosidetto PUC Piano Urbanistico Comunale o Piano di fabbricazione.
                                            La discussione aperta da RomNexus è troppo ampia, in quanto troppo generica ed investe competenze che spesso un singolo progettista non possiede: strutture, impianti, architetture e poi ha citato una parolina magica "bioedilizia", che getta nel panico molti tecnici.
                                            Panico significa rifiuto spesso con fare sbrigativo e insofferente di approcciare con il cliente, che molte volte è più aggiornato di loro, una qualsiasi discussione sul tema.
                                            Effettivamente è un argomento complesso e spinoso, perchè manca la cultura alla base.
                                            Manca l'insegnamento e gli insegnanti, aggiungo, che nelle scuole superiori (per geometri per periti edili e termotecnici) dovrebbero iniziare a parlare di queste nuove tecnologie.
                                            Non parliamo poi delle Università.
                                            Detto questo e scusandomi per l'OT, ma non troppo, veniamo al discorso dell'isolamento termico.
                                            La legge di riferimento è la 311/2006, che prescrive o obbliga, mettila come vuoi, che nella progettazione dell'involucro edilizio si debbano rispettare determinati valori di trasmittanza termica U per le strutture opache verticali, orizzontali e finestre comprensive di infissi.
                                            In questo sito: http://www.isolparma.it/calcoloresistenza/calcola.asp
                                            si trovano questi dati per tutti i comuni italiani in funzione della zona climatica del comune.
                                            I valori di U sono due: i primi valgono per le abitazioni per cui verrà rilasciato il permesso di costruire dopo il 1 gennaio 2008 ed i secondi dopo il 1 gennaio 2010.
                                            Il sito permette anche di effettuare un rapido calcolo in funzione della stratigrafia della parete del coefficiente U sopracitato.
                                            Questo del rispetto della trasmittanza è solo uno dei tantissimi aspetti che un progettista deve considerare, ne cito giusto qualche altro, spesso trascurato: massa superficiale minima, ricambio aria ambienti, obbligo fonti energie rinnovabili per il 50% di ACS, legge 10, certificazione energetica degli edifici o attestato di qualificazione energetica, ecc...
                                            L'ecc... potrebbe essere molto lungo, per ora mi fermo qua.
                                            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                            • #23
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                                              • #24

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                                                Grazie dotting.

                                                La mia è zona E, ma io comunque avevo già puntato a realizzare casa con U << 0,30

                                                Ci ho "giocato" un pochino riuscendo a totalizzare facilmente una trasmittanza < 0,20, con spessore non eccessivo.

                                                Ma i materiali elencati sono talmente numerosi, ed i prezzi da calcolare tanti...
                                                I nomi dei materiali elencati (a parte la composizione) non mi dicono nulla. Mi lasciano solo l'imbarazzo della scelta.

                                                Hai qualche consiglio pratico o già sperimentato di un buon "wafer" di costo accettabile e buona resa?

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                                                • #25
                                                  Invece di un "wafer" facile da produrre parlando di cioccolata e pasta sfoglia, ma ben più difficile da realizzare BENE nella pratica edilizia, dai un'occhiata a questa tipologia di prodotto:
                                                  http://www.isobloc.it/cassero1.htm
                                                  E' un wafer pronto e bioecocompatibile, per quanto possa valere è certificato Anit.
                                                  Viene costruito sotto licenza da alcune fabbriche sparse per l'Italia, anche qui in Sardegna, l'originale è qua: http://www.fixolite.be/
                                                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE
                                                    http://www.isobloc.it/cassero1.htm
                                                    E' un wafer pronto e bioecocompatibile, per quanto possa valere è certificato Anit.

                                                    Molto, molto, molto interessante.

                                                    Sembrerebbe facile e pratico da usare, elimina i ponti termici, facilita gli impianti.
                                                    Anche se per avere trasmittanza < 0,30 occorre andare su quelli più grossi (37,5/16+12 minimo).

                                                    Avevo visto qualcosa di simile qui: http://www.climablock.it/ ma mi sembra un po' più incasinato da usare (inoltre non si presta ad essere intonacato).

                                                    Meglio Isobloc: tu l'hai usato?

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                                                    • #27
                                                      Non confondiamo la lana con la seta, queste similitudini mi fanno girare leggermente i c.....
                                                      Cerchiamo di essere coerenti, qui si sta parlando di bioedilizia, di materiali che si possono intonacare con terre crude o calce gesso, ecc...ecc...
                                                      E' uno dei materiali più semplici da posare, si può usare come tamponamento o con la tecnologia della muratura armata, quello che non ho mai fatto è utilizzarlo in zona sismica.
                                                      L'intera Sardegna non ha quel problema.
                                                      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                      • #28
                                                        CITAZIONE
                                                        Non confondiamo la lana con la seta, queste similitudini mi fanno girare leggermente i c...

                                                        Scusa non era mia intenzione offendere nessuno. La similitudine da me citata era riferita al metodo di posa (posa a secco + gettata).
                                                        È chiaro che dal punto di vista ecocompatibile non ci siano paragoni <img src=">

                                                        Deduco dai tuoi commenti successivi che l'hai già usato con successo. Che misure hai usato?

                                                        Prima di chiederti un parere sul prezzo, mi piacerebbe sapere se lo hai mai integrato con altre tecniche di isolamento (sempre che sia necessario) o se l'hai semplicemente intonacato.
                                                        Inoltre: hai sfruttato anche il prodotto "cugino" consigliato per le solette?

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                                                        • #29
                                                          Ho usato sempre il 30/16+6 in zona C, talvolta all'esterno ho usato un intonaco isolante, ma più per il problema dell'irraggiamento estivo che dell'isolamento invernale.
                                                          Il segreto è dare una prima mano di rinzaffo ed aspettare almeno una-due settimane per la mano definitiva di intonaco.
                                                          Il solaio non l'ho mai usato perchè non viene prodotto in Sardegna e farlo arrivare da fuori sarebbe costato parecchio.
                                                          Ho gettato solai utilizzando un materiale simile non sagomato: il Celenit S.
                                                          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                          • #30
                                                            al di la' della facilità ad essere intonacato, cosa centra il tipo di intonaco per una casa a basso consumo di energia.Me lo puoi spiegare?
                                                            Se ha la stessa importanza dei fiori di Bach ,mi sa che dal punto di vista "scientifico" al di là di "senzazioni" strettamnete individuali , non ci sia niente di misurabile che possa spingere verso la soluzione "bioedilizia".

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