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Gas emessi dalla cella al plasma

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  • Gas emessi dalla cella al plasma

    CITAZIONE (Quantum Leap @ 12/11/2007, 11:39)
    Buongiorno Camillo,
    visto che non rispondi alle mie domande (perchè mai?) ti ripropongo il post di poche ore fa tal quale.

    Un saluto a tutti , vi seguo sempre .... siete dei grandi !!! <img src="> Volevo chiedervi se avete eseguito delle analisi spettrometriche sui gas emessi dalla vostra cella in funzone , se si cosa è uscito fuori ??

    Grazie

    Ciao <img src=">

  • #2
    Ciao Kalos66,

    nel nostro apparato non abbiamo eseguito alcuna misura di questo tipo.
    Solo una volta, qualche anno fa, misurammo per via indiretta l'idrogeno generato al catodo tramite un metodo indiretto, ma la cosa fu progettata male.

    Mizuno ha eseguito questo tipo di misure e puoi trovare materiale interessante su www.lenr-canr.org nei suoi lavori che vanno dal 2004 in poi.

    Ciao
    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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    • #3
      CITAZIONE (Quantum Leap @ 13/11/2007, 13:18)
      Ciao Kalos66,

      nel nostro apparato non abbiamo eseguito alcuna misura di questo tipo.
      Solo una volta, qualche anno fa, misurammo per via indiretta l'idrogeno generato al catodo tramite un metodo indiretto, ma la cosa fu progettata male.

      Mizuno ha eseguito questo tipo di misure e puoi trovare materiale interessante su www.lenr-canr.org nei suoi lavori che vanno dal 2004 in poi.

      Ciao

      Ciao, i lavori di Mizuno li conosco ho perfino un suo rarissimo libro "Nuclear Transmutation: The Reality of Cold Fusion" con firma autografa di Eugene Mallow . Mi chiedevo se avete verificato la composizione dei gas prodotti, sono molto curioso di sapere se è confermata l'abnorme produzione di idrogeno , potrebbe essere un modo per usare la cella aldilà del cop > 1 per quanto riguarda il guadagno calorimetrico.
      Le ricadute per la presenza di idrogeno in quantità superiori alla semplice elettrolisi ( a parità di potenza) potrebbe creare un uso immediato della cella in acqua leggera .
      Spero che troviate il modo di eseguire queste misurazioni sul gas , potrebbe essere la chiave di volta <img src=">
      Ho trovato recentemente una serie di brevetti di generatori di idrogeno che sfruttano la cavitazione dell'acqua in una pompa idrosonica con geometria particolare ; come sicuramente sapete le pompe idrosoniche sfruttano un fenomeno simile alla fusione fredda ( la sonofuzione) che avverrebbe all'interno dei vortici creati dai giranti della pompa idrosonica .
      Ciao

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      • #4
        Ciao Kalos66

        CITAZIONE (kalos66 @ 13/11/2007, 14:52)
        Mi chiedevo se avete verificato la composizione dei gas prodotti, sono molto curioso di sapere se è confermata l'abnorme produzione di idrogeno , potrebbe essere un modo per usare la cella aldilà del cop > 1 per quanto riguarda il guadagno calorimetrico.

        In effetti è uno studio che vorremmo intrarendere al più presto, stiamo vedendo se qualcuno in zona può darci una mano.
        Mizuno dichiara che ha raggiunti generazioni di idrogeno fino a 3 volte ke quantità che avrebbe potuto raggiungere applicando le leggi di Faraday.

        Se confermata, sarebbe una grande cosa.

        ^_^
        ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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        • #5
          CITAZIONE (Quantum Leap @ 14/11/2007, 08:11)
          Ciao Kalos66

          CITAZIONE (kalos66 @ 13/11/2007, 14:52)
          Mi chiedevo se avete verificato la composizione dei gas prodotti, sono molto curioso di sapere se è confermata l'abnorme produzione di idrogeno , potrebbe essere un modo per usare la cella aldilà del cop > 1 per quanto riguarda il guadagno calorimetrico.

          In effetti è uno studio che vorremmo intrarendere al più presto, stiamo vedendo se qualcuno in zona può darci una mano.
          Mizuno dichiara che ha raggiunti generazioni di idrogeno fino a 3 volte ke quantità che avrebbe potuto raggiungere applicando le leggi di Faraday.

          Se confermata, sarebbe una grande cosa.

          ^_^

          Ciao, veramente se leggi bene si parla da 50 a 80 volte la legge di Faraday !!!!!!! :woot: :woot: :woot:
          qualcuno tra l'altro ha alimentato un piccolo motore a scoppio con i gas prodotti dalla cella .

          http://www.lenr-canr.org/acrobat/MizunoTconfirmatib.pdf

          Ciao

          Edited by kalos66 - 14/11/2007, 08:32

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          • #6
            E' già stato confermato in precedenza che l'acqua bollente produce più idrogeno rispetto all'acqua tiepida, a parità di energia elettrica spesa e a parità di temperatura esterna ambiente.
            Se ricordo bene (adesso non ho voglia di verificare), a 3000 gradi l'acqua scinde spontaneamente senza neanche applicare un millivolt (sempre la temperatura esterna deve essere uguale a quella ambiente 15 o 30 gradi).

            In passato avevo già accennato a kalo66 di piantarla con quella bufala che lui sa, e considerare la possibilità di produrre volontariamente qualche reazione nucleare, perchè solo con la reazione nucleare si può giustificare l'eccesso di calore senza per questo tentare invano di infrangere le regole della fisica classica nelle quali una stabilisce che la somma delle energie in un sistema rimane costante nel tempo.
            Finalmente dopo tante prove inutili kalos66 comincia a capire qualcosa di utile.

            Se non sbaglio nella cella con elettrodi di tungsteno la temperatura raggiunge i 3000 gradi e anche più.

            Effettivamente devo ammettere che prelevare energia dal gas piuttosto che dal calore, rende la cella di Iorio e Cirillo più interessante dal punto di vista tecnico.

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            • #7
              CITAZIONE (stranger @ 14/11/2007, 08:32)
              Finalmente dopo tante prove inutili kalos66 comincia a capire qualcosa di utile.

              Se non sbaglio nella cella con elettrodi di tungsteno la temperatura raggiunge i 3000 gradi e anche più.

              Effettivamente devo ammettere che prelevare energia dal gas piuttosto che dal calore, rende la cella di Iorio e Cirillo più interessante dal punto di vista tecnico.

              Ciao, non capisco il motivo per cui non vieni bannato . Oltre a non capire niente di niente , fai esclusivamente farneticazioni da pazzo furioso .
              Stai sporcando una discussione seria .
              Mi chiedo come mai non hai il premio Nobel .... . Visto che ti piacciono le reazioni nucleari , perchè non ti costruisci un Fusor e lo accendi alla massima intensità , cosi magari la smetti di rompere le scatole .

              Cordialmente .

              Commenta


              • #8
                Stranger, Calos ha più ragione. Cerca di accendere il cervello prima di scrivere e soprattutto FALLO A PROPOSITO e non impestando il forum con tue idee senza capo ne coda e senza diretto nesso logico con quanto stanno discutendo gli altri utenti.

                Ti avviso che alla prossima uscita ti becchi una settimana di ban

                Eroyka
                Essere realisti e fare l'impossibile

                Commenta


                • #9
                  Cari amici,
                  credo che alle condizioni presenti nella cella sia possibile la dissociazione termica (pirolisi?) dell'acqua, con produzione di molecole di idrogeno e ossigeno in quantità stechiometrica (2 volumi di idrogeno + 1 volume di ossigeno).
                  Credo che la maggior parte si ricombini, ma non escludo che in parte possa restare inalterata.
                  La quantità può essere variabile a seconda dei parametri tipici della cella e della modalità dell'esperimento.
                  Inoltre, occorre considerare anche la "dissoluzione" del tungsteno, che potrebbe generare una certa quantità di idrogeno.
                  Anche quì la quantità dipende dal grado di corrosione subito dall'elettrodo.
                  Quanto detto per giustificare su basi puramente tradizionali lo sviluppo di gas superiore a quanto previsto dalla legge di Faraday.
                  Teniamo presente che dell'energia dissipata solo una piccola percentuale viene utilizzata dalla cella per condurre l'elettrolisi.
                  Skeptik

                  Commenta


                  • #10
                    ciao skeptic,

                    potresti spiegarmi meglio questo concetto che non l'ho capito?

                    CITAZIONE
                    Teniamo presente che dell'energia dissipata solo una piccola percentuale viene utilizzata dalla cella per condurre l'elettrolisi.

                    grazie

                    Commenta


                    • #11
                      Caro cf73,
                      l'elettrolisi del cabonato di potassio, in assenza di plasma, richiede solo alcuni volt di differenza di potenziale per attuare l'elettrolisi.
                      Aumentando la tensione non si aumenta la corrente (che è data dalle cariche ioniche e quindi dall'elettrolisi, almeno per la componente continua) ma aumenta la dissipazione termica nella soluzione.
                      In breve, se alimentata a 300 volt e 2 ampere (600 watt), 6 o 8 watt sono assorbiti dall'elettrolisi, il resto è svolgimento di calore.
                      Non sono un elettrochimico, ma mi sembra che le cose vadano così.
                      Skeptik

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                      • #12
                        CITAZIONE (skeptic @ 16/11/2007, 09:17)
                        In breve, se alimentata a 300 volt e 2 ampere (600 watt), 6 o 8 watt sono assorbiti dall'elettrolisi, il resto è svolgimento di calore.
                        Non sono un elettrochimico, ma mi sembra che le cose vadano così.

                        Diciamo che è, più genericamente, radiazione elettromagnetica che va dalle OL alle EHF, passa per il basso infrarosso, la banda visibile, l'ultravioletto, e forse arriva fino ai raggi X, anche se questi possono essere totalmente assorbiti dall'acqua della soluzione.

                        La componente significativa è nell'infrarosso/calore, ma una parte (superiore alla potenza assorbita dall'elettrolisi) se ne va nello spetto radio.

                        Aggiungerei che l'ossidazione del W libera un po' di idrogeno, ma credo sia assolutamente esiguo rispetto a quello liberato da elettrolisi e termolisi, almeno valutando il consumo di W al catodo.
                        Ecco perchè raccolgo il gas catodico. Ho già il concreto sentore che la forma del complesso catodo-copricatodo faccia una enorme differenza nella quantità di gas H2 - O2 che si ricombina 'in loco', restituendo differenze di bilancio termico decisamente significative. Se si forma la 'bolla' tipo campana rovesciata, i 'botti' sono gli effetti della ricombinazione innescata dal catodo incandescente. Se il catodo è libero di gorgogliare e le bollicine se ne vanno subito, la ricombinazione è minima.

                        Alla faccia di Rabazon, che ha sempre snobbato quest'idea, la ricombinazione potrebbe davvero spiegare il Cop termico che si registra, spostando l'attenzione sulla quantità di gas ottenuto (alias efficienza d'elettrolisi) piuttosto che sul calore direttamente sviluppato.
                        Attendo di completare misure serie per dettagliare meglio questa mia idea.
                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                        • #13
                          CITAZIONE (ElettroRik @ 16/11/2007, 10:03)
                          Alla faccia di Rabazon, che ha sempre snobbato quest'idea, la ricombinazione potrebbe davvero spiegare il Cop termico che si registra, spostando l'attenzione sulla quantità di gas ottenuto (alias efficienza d'elettrolisi) piuttosto che sul calore direttamente sviluppato.
                          Attendo di completare misure serie per dettagliare meglio questa mia idea.

                          Ciao, la ricombinazione c'è sicuramente , ma la produzione di idrogeno è asimmetrica rispetto all'ossigeno oltre che essere quantitativamente abnormale ; l'idrogeno prodotto dalla cella FF ad acqua leggera secondo Mizuno può arrivare ad essere 80 volte maggiore che quella prevista dalla legge di Faraday .
                          Anche se la produzione fosse solamente 3 >> 4 volte sarebbe una cosa eccezionale .

                          Ciao

                          Commenta


                          • #14
                            Cari amici,
                            nell'esperienza di Mizuno, e ancor meglio, in quella di Quantum da voi replicata, qual'è il consumo medio di tungsteno, in grammi?
                            Grazie,
                            Skeptik

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (skeptic @ 16/11/2007, 14:20)
                              Cari amici,
                              nell'esperienza di Mizuno, e ancor meglio, in quella di Quantum da voi replicata, qual'è il consumo medio di tungsteno, in grammi?
                              Grazie,
                              Skeptik

                              In Tungsteno come carburante ...... <img src=">

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                              • #16
                                CITAZIONE (skeptic @ 16/11/2007, 14:20)
                                Cari amici,
                                nell'esperienza di Mizuno, e ancor meglio, in quella di Quantum da voi replicata, qual'è il consumo medio di tungsteno, in grammi?
                                Grazie,
                                Skeptik

                                Varia di molto. A volte sono riuscito a fare mezz'ora di plasma e a non riuscire a vedere variato il peso dell'elettrodo con una bilancia +/- 0,1g.
                                Altre volte in mezz'ora mi sono bevuto quasi 2 cm di elettrodo da 2mm.

                                Comunque, conoscendo il W consumato, e ipotizzando il caso peggiore (ad onor del vero l'ossido che si deposita è bianco-azzurro), cioè che si formi WO6, in teoria sarebbero 12 moli di idrogeno per ogni mole di W persa. Sbaglio?
                                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                • #17
                                  Caro ElettroRik,
                                  il tungsteno forma due tipi di ossidi.
                                  Quello a stato di ossidazione inferiore (tetravalente) WO2 corrisponderebbe allo svolgimento di 2 moli di idrogeno (H2) per grammo atomo di metallo.
                                  Quello a stato di ossidazione superiore (esavalente) WO3 corrisponderebbe allo svolgimento di 3 moli di idrogeno (H2)per ogni grammo atomo di metallo.
                                  Che cosa si formi non mi è chiarissimo, in quanto alcune osservazioni lasciano pensare alla formazione, sia pure limitata, di biossido bruno, mentre la dissoluzione dell'elettrodo lascerebbe pensare alla formazione del triossido e poi dello ione ortotungstico WO4--
                                  La reazione complessiva sarebbe, nel senso del bilancio quantitativo:

                                  W + 2H2O + 2OH- -> 3H2 + WO4--

                                  Lo ione potassio non prende parte alla reazione.

                                  Per quanto riguarda la "deposizione dell'ossido" bianco azzurro non ho spiegazioni, in quanto, a parte che nel mio manuale l'ossido esavalente è giallo, non penso che si possa "separare", in ambiente alcalino, e preferisca restare in soluzione come ione ortotungstico.
                                  Forse per grandi quantità di metallo disciolto potrebbero intervenire altri fenomeni e depositare un composto di tungsteno delle caratteristiche che descrivi.
                                  Infine, avete mai cercato di capire perchè il consumo vari così tanto?
                                  Sarebbe molto importante al fine di eseguire esperienze più lunghe e misure più accurate.

                                  Skeptik

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Dimenticavo di dire che ogni grammo di tungsteno consumato dovrebbe produrre secondo l'ultima reazione circa 3*22400/183.86 = 365 ml di idrogeno riferito a pressione atmosferica e a 20°C.
                                    Poichè la densità del tungsteno è di 19.3 g/ml, ovvero di 19.3 mg/mm3 un elettrodo di 2 mm di diametro corrisponde per ogni cm a 1*1*3.14*10 = 31.4 mm3 ovvero 31.4*19.3 = 606 milligrammi.
                                    Tale quantità svilupperebbe 365*0.606 = 222 ml di idrogeno.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      ciao skeptic,

                                      image

                                      Questa è un'analisi XPS eseguita su un catodo di W sottoposto a plasma elettrolitico da un gruppo di persone che conducono esperimenti in questo campo da vari anni.

                                      Analizzando quei cristalli rossi (molto più rossi di quelli visti nei vostri post) ho trovato questo strano ossido:

                                      W18O49

                                      ciao

                                      Edited by cf73 - 17/11/2007, 15:54

                                      Commenta


                                      • #20
                                        CITAZIONE (skeptic @ 17/11/2007, 09:29)
                                        Caro ElettroRik,
                                        il tungsteno forma due tipi di ossidi.
                                        Quello a stato di ossidazione inferiore (tetravalente) WO2 corrisponderebbe allo svolgimento di 2 moli di idrogeno (H2) per grammo atomo di metallo.
                                        Quello a stato di ossidazione superiore (esavalente) WO3 corrisponderebbe allo svolgimento di 3 moli di idrogeno (H2)per ogni grammo atomo di metallo.
                                        Che cosa si formi non mi è chiarissimo, in quanto alcune osservazioni lasciano pensare alla formazione, sia pure limitata, di biossido bruno, mentre la dissoluzione dell'elettrodo lascerebbe pensare alla formazione del triossido e poi dello ione ortotungstico WO4--
                                        La reazione complessiva sarebbe, nel senso del bilancio quantitativo:

                                        W + 2H2O + 2OH- -> 3H2 + WO4--

                                        Lo ione potassio non prende parte alla reazione.

                                        Per quanto riguarda la "deposizione dell'ossido" bianco azzurro non ho spiegazioni, in quanto, a parte che nel mio manuale l'ossido esavalente è giallo, non penso che si possa "separare", in ambiente alcalino, e preferisca restare in soluzione come ione ortotungstico.
                                        Forse per grandi quantità di metallo disciolto potrebbero intervenire altri fenomeni e depositare un composto di tungsteno delle caratteristiche che descrivi.
                                        Infine, avete mai cercato di capire perchè il consumo vari così tanto?
                                        Sarebbe molto importante al fine di eseguire esperienze più lunghe e misure più accurate.

                                        Skeptik

                                        Quindi SE non vado errato, mi pare di capire che il tungsteno subisce un processo di ossidazione e contemporaneamente c'è l'acqua che (al contrario) subisce il processo inverso all'ossidazione.
                                        Ora...
                                        1Se volessi ricavare grande quantità di energia dal gas di idrogeno, un metodo sarebbe ossidarlo creando appunto ossido di idrogeno (cioè l'acqua).
                                        2Se volessi ricavare grande quantità di energia dal tungsteno, un metodo sarebbe ossidarlo creando appunto ossido di tungsteno.

                                        Moderazione: cancellata stupidaggine

                                        Però secondo me c'è qualcosa di sbagliato nel sistema: se io voglio energia... allora devo fare ossidazione di ambedue, ossidazione di H e ossidazione di W, in questo modo ottengo energia molto molto molto più grande.

                                        Per fare ossidazione di ambedue occore collegare gli elettrodi agli estremi del tungsteno e separatamente ricombinare idrogeno con ossigeno.

                                        Edited by Quantum Leap - 18/11/2007, 09:27

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                                        • #21
                                          Caro cf73,
                                          se ho letto bene, si trova un composto dalla formula:
                                          W18O49

                                          Probabilmente si tratta di una miscela di ossidi di tungsteno a valenza 4 e 6.
                                          In particolare c'è una prevalenza di ossido esavalente (circa 20% di WO2 + 80% di WO3).
                                          Guarda anche:

                                          http://en.wikipedia.org/wiki/Tungsten%28IV%29_oxide

                                          Ma vorrei sapere qualcosa di più sull'aspetto della superficie esaminata.
                                          A quale rosso in natura può essere assimilato? (papavero, ciliegia, ribes, acero...).
                                          E cosa vuol dire "cristalli"? Ne vedi qualche faccetta, o almeno qualche scintillio se esposto al sole o a una luce puntiforme?
                                          Skeptik

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                                          • #22
                                            Secondo me si sta andando leggermente fuori topic, in questa discussione si dovrebbe parlare di gas emessi e non si dovrebbe parlare dei resti dell'elettrodo.

                                            Sebbene secondo me non abbia nessunissimo valore parlare di gas emessi ma è invece importantissimo parlare dei resti dell'elettrodo perchè in quei resti c'è FIRMA del processo chimico che è avvenuto, mi sembra utile richiamare l'attenzione sul fatto dell'OT.

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                                            • #23
                                              Analizzando quei cristalli rossi (molto più rossi di quelli visti nei vostri post) ho trovato questo strano ossido:

                                              W18O49

                                              ciao
                                              [/QUOTE]

                                              sembra che questo ossido lo ottengono bombardando il triossido di tungsteno con il laser
                                              vedi
                                              http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin...447900/ABSTRACT
                                              sembra che sia adatto a creare nano-fili o nano-strutture...
                                              stando a quello che ho capito io mah..
                                              noi lo otteniamo senza laser e con costi sicuramente inferiori(probabilmente con un processo di sputtering) , <img src="> che famo glielo diciamo?
                                              image

                                              Edited by randagio73 - 18/11/2007, 21:32

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                                              • #24
                                                Molto interessante...
                                                Sarebbe anche possibile calcolare gli elettronvolt di questa reazione chimica ?

                                                ENERGIA+W18049=W180+049

                                                link di esempio di come calcolare gli elettronvolt






                                                .

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  CITAZIONE (randagio73 @ 18/11/2007, 20:43)
                                                  Analizzando quei cristalli rossi (molto più rossi di quelli visti nei vostri post) ho trovato questo strano ossido:

                                                  W18O49

                                                  ciao

                                                  sembra che questo ossido lo ottengono bombardando il triossido di tungsteno con il laser
                                                  vedi

                                                  sembra che sia adatto a creare nano-fili o nano-strutture...
                                                  stando a quello che ho capito io mah..
                                                  noi lo otteniamo senza laser e con costi sicuramente inferiori(probabilmente con un processo di sputtering) , <img src="> che famo glielo diciamo?

                                                  Ciao, chi ti ha detto che non ci sia un fenomeno Laser all'interno della cella ??? se ne è parlato in un 3d specifico .
                                                  Molto interessante comunque .

                                                  Ciao

                                                  Commenta

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