Copio un post che ho inserito su Idroelettrico che forse può servire anche a voi esperti delle Biomasse ;-)
ciao
Rem
Ciao Tout,
non si tratta di ignoranza tua, il problema è che l'Autorità emette oltre 300 delibere all'anno, siamo a metà novembre eil numero è 280, quindi una persona p lavora o studia le norme.
Nel dettaglio la questione è questa, nel 2005 è stata emessa una delibera , la 34/05, che fissava degli scaglioni per la vendita di energia elettrica o meglio le "condizioni economiche del ritiro" in quanto il rinnovabile ha il dispacciamento di merito.Il distributore, ENEL/AEM/ecc, non ti può dire che non accetta la tua energia previo pagamento degli oneri di allacciemento.
Tale delibera definiva i "famosi" tre scaglioni di vendita:
- da 0 a 500.000 kWh/anno : 0,0964 euro/kWh
- da 500.000 a 1.000.000 kWh/anno: 0,0812 euro/kWh
- da 1 a 2 GWh/anno : 0,071 euro/kWh
- oltre 2 GWh : prezzi AU (Acquirente Unico) fissato di mese in mese che si può stimare in 0,060 euro/kWh
Questo permetteva a chi era in procinto di realizzare un impianto FER di piccola potenza di avere un business plan piuttosto chiaro.
A questa cifra va comunque aggiunto il valore del Certificato Verde.
Da parecchio tempo di discute in varie sedi sull'opportunità di modificare tale assetto, le associazioni di categoria quali APER e altre per alzare tale valore i trader (grossisti di energia) di spazzare via tutto. Alla fine l'AEEG ha dato ragione ad entrambi ha "salvato" gli impianti FER con potenza inferiore a 1 MW ma ha definito che gli altri verranno pagati dal GSE secondo il prezzo di borsa di ora in ora (art. 6 pag. 5 dell'Allegato A della Del. 280/07) e questo è un bel casino.
Immaginate una persona che deve realizzare un impianto hydro da 5 MW e alla banca o alla società di finanziamento gli va a dire che viene pagat di ora in ora.Non gli resta altro che andare da uno dei tanti soggetti che sono abilitati a fare trading in borsa (e dove hanno investito un sacco di soldi) e fare un contratto , che già gira da due mesi, del tipo:
- Ore piene: 0,1 euro/kWh
- Ore vuote 0,05 euro/kWh
Per i piccoli impianti sarebbe stato un problema grosso perchè la media è grosso modo 0,07...
Questa è la sostanza, ma avevo anche scritto mi sembra su questo forum che a fine luglio 2007 era apparso un documento dell'AEEG che spiegava come finiva la questione, tutti in Borsa e questo significava un problema non da poco per i piccoli.
Questo comunque copnferma una mia personale convinzione, che mi ha fatto vincere molti aperitivi che avevo scommesso, che gli impianti sotto 1 MW di FER , solo rinnovabili NON ASSIMILABILI, hanno sempre il "salvagente" della norma.
Questo è il quanto e anche se è abbastanza presto per capire tutti i mendri della norma, me la sono letta ieri quasi a mezzanotte, penso che non ci siano strane sorprese.
Ciao a tutti
Rem
ciao
Rem
Ciao Tout,
non si tratta di ignoranza tua, il problema è che l'Autorità emette oltre 300 delibere all'anno, siamo a metà novembre eil numero è 280, quindi una persona p lavora o studia le norme.
Nel dettaglio la questione è questa, nel 2005 è stata emessa una delibera , la 34/05, che fissava degli scaglioni per la vendita di energia elettrica o meglio le "condizioni economiche del ritiro" in quanto il rinnovabile ha il dispacciamento di merito.Il distributore, ENEL/AEM/ecc, non ti può dire che non accetta la tua energia previo pagamento degli oneri di allacciemento.
Tale delibera definiva i "famosi" tre scaglioni di vendita:
- da 0 a 500.000 kWh/anno : 0,0964 euro/kWh
- da 500.000 a 1.000.000 kWh/anno: 0,0812 euro/kWh
- da 1 a 2 GWh/anno : 0,071 euro/kWh
- oltre 2 GWh : prezzi AU (Acquirente Unico) fissato di mese in mese che si può stimare in 0,060 euro/kWh
Questo permetteva a chi era in procinto di realizzare un impianto FER di piccola potenza di avere un business plan piuttosto chiaro.
A questa cifra va comunque aggiunto il valore del Certificato Verde.
Da parecchio tempo di discute in varie sedi sull'opportunità di modificare tale assetto, le associazioni di categoria quali APER e altre per alzare tale valore i trader (grossisti di energia) di spazzare via tutto. Alla fine l'AEEG ha dato ragione ad entrambi ha "salvato" gli impianti FER con potenza inferiore a 1 MW ma ha definito che gli altri verranno pagati dal GSE secondo il prezzo di borsa di ora in ora (art. 6 pag. 5 dell'Allegato A della Del. 280/07) e questo è un bel casino.
Immaginate una persona che deve realizzare un impianto hydro da 5 MW e alla banca o alla società di finanziamento gli va a dire che viene pagat di ora in ora.Non gli resta altro che andare da uno dei tanti soggetti che sono abilitati a fare trading in borsa (e dove hanno investito un sacco di soldi) e fare un contratto , che già gira da due mesi, del tipo:
- Ore piene: 0,1 euro/kWh
- Ore vuote 0,05 euro/kWh
Per i piccoli impianti sarebbe stato un problema grosso perchè la media è grosso modo 0,07...
Questa è la sostanza, ma avevo anche scritto mi sembra su questo forum che a fine luglio 2007 era apparso un documento dell'AEEG che spiegava come finiva la questione, tutti in Borsa e questo significava un problema non da poco per i piccoli.
Questo comunque copnferma una mia personale convinzione, che mi ha fatto vincere molti aperitivi che avevo scommesso, che gli impianti sotto 1 MW di FER , solo rinnovabili NON ASSIMILABILI, hanno sempre il "salvagente" della norma.
Questo è il quanto e anche se è abbastanza presto per capire tutti i mendri della norma, me la sono letta ieri quasi a mezzanotte, penso che non ci siano strane sorprese.
Ciao a tutti
Rem
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