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sotto il vespaio...

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  • sotto il vespaio...

    Salve,
    domenica ho parlato con un 'progettista' in fiera a Torino (Restructura), il quale saputo che devo scavare per fare il vespaio areato in fase di ristrutturazione della mia nuova casa, mi ha detto di posare dei tubi, una serpentina, sotto il magrone, da utilizare eventualmente, quando avessi deciso di investirci, come fonte calda per una PDC acqua/acqua....
    Devo dire che l'idea l'avevo già avuta, poi leggendo di saturazione del suolo, profondità di posa ecc... mi ero ridimensionato.
    Però, secondo voi, l'idea di installare una PDC sottodimensionata, o meglio dimensionata per integrare il solare nelle stagioni intermedie, e che venga integrata da termocamino/caldaia a biomassa nei periodi più freddi, economicamente e tecnicamente, può stare in piedi?
    Le sta pensando proprio tutte...
    Grazie Marco

  • #2
    Dai una letta qua:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/
    sono più di dieci anni che sfrutto questa soluzione.
    Come ho detto in un altra discussione, fra un pò installerò una stufa a pellets, che manda i fumi all'ingresso di una pompa di calore aria/acqua.
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Dotting,
      ho letto e riletto la pagina in oggetto, ma c'è una cosa che non mi convince; premesso che io non sono un 'pauroso', ci sono sicuramente altre cose a cui pensare prima, ma raccogliere tutto il radon che eventualmente salisse dal terreno e buttarlo dentro casa non mi sembra una grande idea... per questo pensavo piuttosto a far circolare il fluido intubato nel terreno. Al limita l'aria ma dentro dei tubi (quelli rossi, del diametro opprtuno, 120 180 mm??).
      Cosa ne pensi?
      Marco

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      • #4
        Guarda che l'aria del vespaio in inverno e nelle mezze stagioni, non va dentro casa, ma viene "digerita" dalla pompa di calore ed espulsa in aria libera e solo in estate che, nella mia soluzione e laddove si avverte la necessità di raffrescare, si utilizza il vespaio aerato per farvi transitare l'aria che poi viene immessa in casa.
        Ti ricordo che il problema del radon è nella concentrazione dello stesso, in quanto è un prodotto naturale, ma il vespaio aerato e maggiormente con una ventilazione forzata, diluisce la quantità percentuale di radon presente in frazioni non misurabili.

        Resta il problema per le pompe di calore, cosa gli succede con tutto quel radon che gli passa dentro!!javascript:;
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        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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        • #5
          Ciao, non hai mai valutato la possibilità di utilizzare una pompa di calore aria-aria? Che problemi può comportare?
          In questo caso eviteresti uno scambiatore di calore: quindi una pompa in meno e forse un po' di perdita di energia in meno.
          Inoltre in caso di nuovo edificio o di ristrutturazione completa si evitano le spese di impianto radiante.
          Suppongo che l'aria fredda venga riciclata per essere poi riutilizzata, magari rimandandola nel vespaio lontana dalla pompa di calore.
          Secondo te, sarebbe una soluzione possibile anche qui da noi al nord? Io ad esempio sono in zona climatica E.

          Per farti un esempio alcune settimane fa la temperatura è scesa fino a -10 °C e ora sono alcuni giorni dove la minima i aggira sempre attorno ai -5 °C.
          Mi vengono in mente poi alcune domande:
          prima di prelevare l'aria dalla pompa di calore è consigliabile fargli fare un percorso obbligatorio in modo che passi sotto tutta la casa?
          quanto può venir madiamente riscaldata l'aria, iin condizioni di bassa temperatura, facendola passare nel vespaio?


          Non so se riuscirai a rispondere a tutte le mie domande, magari senza senso :P



          Grazie mille

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          • #6
            Il sistema di distribuzione del calore ad aria calda è il peggiore quanto a benessere termoigrometrico.
            Il vespaio aerato si deve configurare in modo da creare dei setti, non inferiori a due metri di larghezza, in cui far passare l'aria.
            L'aria in un vespaio aerato sito a circa tre metri di profondità rispetto al piano di campagna, quindi sotto un semiinterrato, si riscalda di circa 1/2°C per ogni metro di distanza fra bocca di aspirazione, rigorosamente a Sud e punto di immissione per la pdc aria/acqua.
            Se poi davanti alla bocca di aspirazione a Sud si pone un pannello solare ad aria o una semplice serra solare è ancora meglio.
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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            • #7
              domanda:
              la pdc aria-acqua può migliore il proprio COP aspirando dall'espusione di un recuperatore aria-aria come questi ad esempio?

              http://www.riello.it/catalogo/professional...calore-190.html

              ciao

              massimo
              se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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              • #8
                Certamente, in qualche discussione l'ho indicata come estrema ratio in mancanza di un vespaio aerato, sulla base di questo schema:
                http://www.mitsubishielectric.it/info/ricambio12.php
                nello schema il guadagno di temperatura è di 4,6°C, non è che sia tanto ed i recuperatori costicchiano.
                Secondo me il rapporto costo efficacia è troppo basso.

                La OCHSNER http://www.ochsner.com/ in tanti schemi mostra il funzionamento di pdc aria/acqua con aspirazione dell'aria interna, però negli schemi non sempre è chiaro come venga prelevata l'aria di reintegro e come sia il bilancio energetico globale.
                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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