Nel mio paese del Sud barese la viticultura è la principale fonte di ricchezza, ma dopo un anno nero come il 2006 (quest'anno un pò meglio) molti hanno cominciato a guardarsi intorno per cercare altri modi di usare i loro terreni.<br><br>Notevole interesse ha riscosso il fotovoltaico, e conoscedomi abbastanza esperto in materia, molti sono venuti a chiedermi un parere. Dopo lunghe discussioni, il dubbio principale che è saltato fuori è:<br><i><br>è giusto investire nei pannelli ora, sapendo che tra qualche anno i loro prezzi caleranno vistosamente?</i><br><br>Alchè la mia risposta di solito era:<br><br><i>è vero che caleranno di prezzo, ma tieni conto che l'incentivo ora è assicurato, poi non si sa. E in più c'è il fatto che prima investi prima guadagni.</i><br><br>E' chiaro che nessuno di noi può prevedere il futuro, ma secondo voi è questo il momento giusto per investire nel fotovoltaico? O è meglio aspettare un pò col rischio che venga meno l'incentivo?
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Discesa prezzi pannelli vs Futuro dell'incentivo
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fino a quando ci saranno gli incentivi statali assicurati, il prezzo del FV rimarrà stabile o perlomeno ci saranno piccole flessioni ,in quanto le ditte produttrici non hanno convenienza a farsi concorrenza visto che i fondi economici provengono da fonti sicure
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L'incentivo dato dal Conto Energia diminuirà per gli impianti che entreranno in funzione nel 2009-2010 in seguito lo Stato stabilirà nuovi valori .<br>(se non sono chiari i concetti rileggetevi il decreto )<br><br>Il senso comune mi porta a "immaginare" che lo Stato tarerà gli incentivi sui reali costi del FV al fine di avere (in futuro) tempi di ammortamento paragonabili agli attuali .<br><br>Chiaramente , con piccole diversità , questo vale anche per gli altri stati europei (Germania , Spagna ... ) che incentivano il FV .<br><br>Ciao da Recoplan
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E' evidente che i prezzi dovranno calare sensibilmente in corrispondenza dell'aumento di domanda.<br>Il silicio è per abbondanza il secondo elemento presente sulla terra dopo l'ossigeno... di certo il prezzo alto non è un problema di scarsezza, semmai di costi di raffinamento e produzione. Ma più ci sarà richiesta, migliori tecniche produttive/estrattive verranno inventate, più competitor entreranno nel mercato e minore sarà il costo finale.<br>Questo è il mio mini-pensiero.<br><br>Saluti!
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (recoplan @ 7/12/2007, 09:37)</div><div id="quote" align="left">L'incentivo dato dal Conto Energia diminuirà per gli impianti che entreranno in funzione nel 2009-2010 in seguito lo Stato stabilirà nuovi valori .<br>(se non sono chiari i concetti rileggetevi il decreto )</div></div><br>Concetto molto importante quello appena espresso...........<br>Soprattutto (e dalle mie parti succede troppo spesso, da voi?) per quelli che vedono un impianto FV come un modo per guadagnare soldi invece che come un modo per ridurre i consumi.<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tamerlano @ 7/12/2007, 03:04)</div><div id="quote" align="left">fino a quando ci saranno gli incentivi statali assicurati, il prezzo del FV rimarrà stabile o perlomeno ci saranno piccole flessioni ,in quanto le ditte produttrici non hanno convenienza a farsi concorrenza visto che i fondi economici provengono da fonti sicure</div></div><br>Questo è un concetto molto diffuso. Sinceramente non capisco su che basi economiche si fondi.<br>Se esistono (cifre a casaccio) 2 miliardi di euro di "fonti sicure" ed io metto i pannelli al doppio del mio concorrente su un mercato per il resto libero l'unica cosa sicura che otterrò è di restare coi magazzini pieni.<br>Perchè non ci sia convenienza a farsi concorrenza occorre quello che si chiama "cartello". I cartelli sono famigerati in Italia, ma in questo settore, esposto alla concorrenza estera e in veloce evoluzione mi pare una scelta rischiosa.<br>Concordo che il processo sia lento a svilupparsi per la prudenza che governa le aziende in questo settore (c'è ancora incertezza sulle future tecnologie vincenti e un errore di valutazione può condurre a perdite importanti), ma penso si possa escludere assolutamente che i prezzi rimarranno stabili finchè ci sarà l'incentivo statale.<br>Incentivo che comunque verrà gradualmente ridotto (giustamente!.<br><br>“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
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Personalmente credo che dipenda molto da cosa si cerca nel fotovoltaico.<br>Vista come una semplice fonte di guadagno, o magari come sperano alcuni imprenditori/installatori, come occasione per speculare (come con tutto in italia) allora secondo me è meglio lasciar perdere.<br><br>Ma se si vede il FV come qualcosa di innovativo che ci migliorerà la qualità della vita, oltre che portarci qualche soldino in tasca, allora direi che vale la pena di affacciarsi al mercato, certo non di buttarsi a pesce.<br><br>Personalmente facendo un'offerta per un impianto cerco di guadagnare il giusto, e vi assicuro che non è tantissimo anzi, certo che se ci vogliamo mettere a guadagnare 5000,00 € per un impianto di piccole dimensioni e 50.000,00 e per uno di grandi dimensioni, allora forse è meglio che cambiamo lavoro perchè di questo passo il FV non prenderà mai piede.<br>Prima che il prezzo della materia prima scenda, possiamo contribuire anche noi allo sviluppo di questo mercato, lavorando appunto consapevolmente.<br><br>Spero di non essere frainteso nel mio ragionamento.<br><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bfcb51af81b6ebd2d569f52ea1127efe.gif" alt="">*** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***
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