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Link al PDF di origine:
http://www.lngs.infn.it/calendario/Immagin...6/SETTEMBRE.pdf
GENERATORE DI ELETTRICITÀ EOLICO
Michel Faraday (1791 – 1867) nel 1821 fu incaricato dal direttore di Annals of Philosophy di preparare per la “rivista” una rassegna delle memorie riguardanti l’elettromagnetismo pubblicate in seguito agli esperimenti di Oersted.
Faraday come assistente di Davy si era occupato essenzialmente di Chimica, ma con l’occasione ebbe modo di ripetere gli esperimenti e di riflettere su alcune spiegazioni che non riteneva convincenti. Anche se l’esistenza di un qualche legame tra fenomeni elettrici e magnetici era già stata ipotizzata da Padre Beccaria ed altri studiosi, tuttavia alcune osservazioni derivanti da esperimenti non furono oggetto di approfondimenti. Faraday già dal 1822 annotò in un suo taccuino di voler “convertire il magnetismo in elettricità”, quest’idea che poteva sembrare una pura fantasia continuò a perseguirla negli anni successivi.
Con l’esperimento di Oersted, infatti, una domanda venne spontanea ed immediata: se cariche elettriche in moto, note come corrente elettrica, generano effetti magnetici ( campo magnetico ) è lecito supporre che un magnete in moto generi fenomeni elettrici ( campo elettrico ).
Non si ebbe subito la risposta perché veniva cercata effettuando esperimenti in corrente continua trascurando il fatto che era necessario un moto relativo tra cariche elettriche e magnete. Questo problema rimase in sospeso per circa 10 anni durante i quali Faraday continuò a occuparsi sia di Chimica sia di Fisica.
La soluzione del problema venne nel 1831: un magnete mosso nelle vicinanze di un circuito elettrico privo di alimentazione generò in esso una corrente elettrica.
L’idea di muovere un magnete nelle vicinanze di un circuito non alimentato ha origine dagli esperimenti di Arago:
- un disco conduttore non ferromagnetico posto in rotazione in presenza di un aghetto magnetico tende a farlo ruotare o a smorzare le sue oscillazioni;
- un magnete posto in rotazione nelle vicinanze di un disco conduttore non ferromagnetico tende a farlo ruotare.
In tutti i libri di Fisica, all’inizio del capitolo che tratta l’induzione elettromagnetica si trovano alcuni dei molti esperimenti progettati da Faraday che nella loro “semplicità” hanno permesso in seguito di costruire i trasformatori, gli alternatori e i motori elettrici.
Il generatore proposto è costituito da un magnete toroidale posizionato al centro di un disco leggero di plastica, ai bordi del quale sono state fissate, sulla circonferenza, sette “coppette” ad uguale distanza angolare l’una dall’altra.
L’apparato, investito da una corrente d’aria, in questo caso generata da un asciugacapelli elettrico, ruota velocemente e a causa del fenomeno “induzione elettromagnetica” si genera una corrente alternata evidenziata da due led che emettono luce alternativamente.
L’energia cinetica dell’aria in movimento (vento) è trasformata in energia cinetica di rotazione del sistema e questa parzialmente in energia elettrica.
Materiali:
- Un magnete che si può estrarre da un drive non funzionante;
- Una barretta cilindrica di metallo con cuscinetto per la rotazione; si può ricavare sempre dal drive;
- Una bobina della valvola di una lavatrice;
- Un piatto di plastica per torte;
- Due led;
- Un asciugacapelli;
- Alcuni spezzoni di filo sottile;
- Un supporto ad U per fissare la bobina e i led;
- Alcune coppette;
- Una basetta di legno;
- Viti, bulloni, colla.
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C'e anche questo esperimento che si può fare.
http://www.lngs.infn.it/calendario/pdf%20f...tare%20copy.pdf
Ciao
Gioweb