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consiglio per nuovo impianto con caldaia a legna e accumulatore

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  • consiglio per nuovo impianto con caldaia a legna e accumulatore

    ciao a tutti, sono nuovo del forum ma ormai ho letto quasi tutti i thread....e ho un po&#39; di confusione.<br><br>Allora, attualmente ho una vecchia caldaia a legna, niente puffer, ed è collegata a un impianto monotubo con 7 termosifoni che riscaldano una casa di circa 100 mq. l&#39;isolamento della casa è buono. Abito in zona climatica F<br><br>Dato che la caldaia ha ormai 30 anni vorrei cambiarla con una piu moderna per migliorare consumi e efficienza.<br><br>Mi sto orientando su la thermorossi aspirotronic 24 dato che posso ottenere il 55% tramite la finanziaria e mi stupisco che in questo forum di questa caldaia certificata per avere questo sconto se ne parli molto poco, a quanto so è l&#39;unica o una delle poche.<br><br>Quindi il mio problema è se la scelta è corretta, quanti litri di accumulatore mettere e credo basti cosi..<br><br>Allora, credo che il calcolo 20litri/Kw per il dimensionamento dell&#39;accumulatore siamo molto semplicistici. La formula corretta (trovata su questo forum) mi porterebbe a metter un accumulo di oltre 1000 litri, è una scelta corretta? oltre a questo vorrei naturalmente scaldare l&#39;acqua sanitaria e non so se optare per un puffer tank in tank oppure una semplice serpentina e anche qui chiedo aiuto.....<br><br>Aspettando una vostra risposta o consiglio vi saluto e vi faccio gli auguri di buon Natale e buone feste<br>

  • #2
    Che la Thermorossi per pubblicizzare la propria caldaia dica che è possibile con la Finanziaria 2007 richiedere la detrazione del 55% per le proprie caldaie è discutibile.<br>Basta chiedere loro quanti &quot;tecnici abilitati&quot; in Italia hanno firmato un&#39;asseverazione con questa richiesta e vedrai la sorpresa, per quanto riguarda le domande inviate in modo telematico all&#39;ENEA a me il mese scorso risultava zero, per tutte le caldaie a biomassa non solo Thermorossi.<br>Con la Finanziaria 2008 si cambia tutto, sottolineo si cambia, perchè con un emendamento hanno inserito le caldaie a biomassa, per i dettagli occorre attendere i decreti aggiuntivi.<br>Consiglio: aspetta che escano i decreti prima di cambiare la caldaia, 55% di detrazione, stavolta sicuri, credo ti faranno comodo.<br>Sei in zona F quindi per legge potresti tenere acceso H24 l&#39;impianto, valuta il fatto che una caldaia ha comunque gi&agrave; inserito un serbatoio di scambio termico di discreta capacit&agrave; e dispongono quasi sempre di una opzione per la generazione di ACS.<br>
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      grazie mille dotting, sono al corrente che con la finanziaria 2008 ora si puo&#39; ottenere il 55% di sconto con tutte le caldaie.<br>Per quando riguarda il discorso di tenela accesa sempre non credo sia un acosa fattibile, e ti riporto quello che ho capito leggendo in giro: per ottenere il massimo dalla legna è molto importante che la caldaia si fermi il meno possible e che lavori a temperature elevate per riuscire a &quot;succhiare&quot; dal legno piu energia possibile, quindi se la tenessi sempre accesa dovrei anche farla lavorare poco per non far salire troppo la temperatura dell&#39;acqua. per questo pensavo al puffer. facciao partire la caldaia al massmo, scaldo un gran quantitativo d&#39;acqua che poi mi fara andare i termosifoni per un certo tempo e poi riaccendo la caldaia. Alcuni su questo forum parlano di 2-3 accensioni al giorno e d&#39;estate avendo un puffer di buona capacita con una carica di legna riuscirei a aver acqua calda per piu di 3 giorni sicuri. E&#39; sbagliato il mio pensiero?<br><br>Se adesso tutte le caldaie avranno il 55, tu quale mi consiglieresti di prendere? sono orientato su una fiamma rovesciata che sono pu efficenti.

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      • #4
        Ciao<br><br>Anch&#39;io ho preso una caldaia a legna a fiamma rovesciata (la dovrebbero consegnare questi giorni). Ha preso un accumulatore da 1000 l tank-in-tank proprio con lo scopo di produrre acqua sanitaria con la caldaia anche quando non uso il riscaldamento. La caldaia è da 34 kw. Il puffer sarebbe un po piccolo ma, seguendo i consigli su questo forum ed essendo limitato da alcuni problemi &quot;strutturali&quot;, verr&agrave; installato lasciando la possibilit&agrave; per collegarlo ad un secondo se dovesse servire. Sto facendo tutto nell&#39;ottica del 36%, ma penso che dal 2008 dovrebbero essere detraibili al 55% quelle certificate EN 303-5, ovvero quasi tutte.<br><br>Ciao.

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        • #5
          ciao alex, io sono piu orientato verso una 20kw avendo una casa di 100mq circa, solo sto cercando di capire bene la dimensione dell&#39;accumulatore perche leggendo dispense universitarie sull&#39;argomento ho capito che dimensionare correttamente il puffer porta a un miglior uso della caldaia in quanto fatta lavorare a pieno regime a alte temperature si ottiene la miglior combustione possibile della biomassa aumentando il calore estratto dalla stessa, riducendo lo scarto e non da ultimo inquinando di meno. se è vero che dal 2008 il 55% sara&#39; esteso a tutte le caldaie a legna allora adesso dovro&#39; cercar la caldaia che piu si addice alle mie esigenze. prima puntavo su thermorossi dato chge sul sito si trova scritto che essendo conforme alle norme en 303-5 come efficenza è inserita nella lista di quelle a cui spetta il 55%. Pero&#39; dotting mi diceva che comunque l&#39;enea non la accettava, sempre se non ho capito male...

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          • #6
            Interessanti le considerazioni derivate dalle dispense. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/22028738c6f98060ed4563a5621cecf3.gif" alt=":shifty:"><br><br>La certificazione en 303-5 credo riguardi il fatto che la caldaia rispetta certi limiti di emissioni e consumo. Quasi tutte quelle che ho visto sono cetrificate. L&#39;unica differenza è che la thermorossi indica sul volantino che la en 303-5 permette di ottenere il 55% di detrazione. Nella discussione sulle detrazioni ho postato le info che possiedo. Quella sul 2008 è solo una mia ipotesi, ma se hanno finalmente indicato chiaramente &quot;caldaia a legna&quot; o &quot;biomassa&quot; si spera che basti la en 303-5.<br>Se la casa è isolata credo che una 20kw vada bene, Mi sembra che spesso la 20 e la 30kw siano la stessa caldaia, la seconda più &quot;veloce&quot; della prima a consumare il carico (considerazione personale che ha poco a che fare con la discussione <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8bb6eb4a15105bdba89ea4db31500321.gif" alt=""> )<br><br>Ciao.

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            • #7
              Non è l&#39;ENEA che non le accetta, ma la questione è un attimo più complessa, e questa certificazione 303-5 è un&#39;aggiunta che non sposta il termine del problema.<br>L&#39;Agenzia ha dichiarato che le caldaie a biomassa erano certificabili con il comma 344.<br>Siccome l&#39;ho ripetuto tante volte nel forum che cosa significa comma 344, non starò a ripeterlo per non tediare.<br>Comunque riuscire a far rientrare l&#39;installazione di una caldaia a biomassa nel comma 344 <b>SENZA </b>intervenire sull&#39;involucro edilizio è una cosa che io ritengo impossibile.<br>Ripeto a me non risulta che sia stata presentata una sola domanda in tal senso, se qualcuno ha voglia può chiedere ai venditori di fumo Thermorossi se loro ne sono a conoscenza.<br>Però voglio nome e cognome del &quot;tecnico abilitato&quot;, perchè pretendo una verifica.<br>Per il 2008 le detrazioni sulle caldaie a biomassa investono tutto un altro comma il 347 e qui sono io il primo a dire che se passa la Finanziaria saranno sicuramente detraibili.<br><br><b>Capite bene che se fosse stato possibile detrarle con il comma 344, perchè scomodarsi a fare un emendamento e infilarle nel comma 347.</b><br><br>Poi per l&#39;aspetto della certificazione 303-5 occorrer&agrave; vedere cosa dir&agrave; il decreto attuativo.
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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              • #8
                grazie Dotting, avevo inteso male allora la tua prima risposta. a questo punto allora cosa mi consiglieresti come caldaia? ci sono tanti nomi che girano, unirossi, ,unical, solo, thermorossi ecc ecc e faccio un po&#39; fatica a orientarmi... se tu mi potessi illuminare.... grazie ancora per i tuoi interventi&#33;&#33;&#33;<br><br>anche perche credo che a questo punto non ha senso che io stia sulla thermorossi che a quanto vedo è un po&#39; piu costosa delle altre..

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                • #9
                  Copio e incollo quanto scritto bene da un costruttore di una caldaia a pellets, lo stesso discorso l&#39;avevo letto nella presentazione di una caldaia a legna però non ricordo più quale fosse:<br><i>Fiamma modulante<br>Il bruciatore ha la possibilit&agrave; di funzionare a potenza costante o modulante. In<br>quest’ultimo caso l’utente può programmare la potenza erogata fino ad un massimo di tre gradini.<br>Il regolatore a microprocessore tende a modulare in modo automatico la fiamma per<br>abbassare la potenza termica erogata in modo da ridurre al minimo indispensabile il<br>numero di spegnimenti e di riaccensioni del bruciatore.<br>Questa scelta è dettata da una logico di ottimizzazione della combustione e del<br>rendimento di caldaia, infatti durante le accensioni e gli spegnimenti normalmente si ha un sensibile spreco di energia, un notevole abbassamento del rendimento di caldaia ed una elevata emissione di inquinanti in atmosfera.<br>Idealmente bisognerebbe far funzionare il bruciatore sempre al minimo senza mai farlo spegnere.</i><br><br>Secondo me ai fini del rendimento potrebbe essere più utile tenere la caldaia sempre accesa, in regime di mantenimento la notte per esempio, che non programmare due o tre accensioni giornaliere.<br>Non stiamo parlando di caldaia a gas.<br>Poi è chiaro che in regime di mantenimento l&#39;accumulo d&#39;acqua di cui dispongono queste caldaie non arriver&agrave; ad una temperatura tale da assicurare un funzionamento continuo della pompa di circolazione per i termosifoni, ma probabilmente ci saranno frequenti attacca e stacca, ma del circolatore bada bene non della caldaia.<br>Al limite con queste impostazioni non sarebbe necessario un accumulo esterno, ma sarebbe sufficiente l&#39;accumulo interno alla caldaia.<br><br>Il discorso si complica e di molto nel momento in cui si deve produrre ACS, a questo punto è indispensabile un serbatoio di accumulo, come e di quanto?<br>Prego&#33;&#33;<br>
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                  • #10
                    ciao, finanziaria passata, appena letta, il 55 si applica anche per la sostituzione delle caldeie non a condensazione, spero che nascosti nei vari commi non ci siano le solite fregate....Dotting, per l&#39;accumulatore ho trovato in rete una guida per progettisti della svizzera dove è tutto ben scritto come dimensionare caldaia e accumulo, spero di inserire i dati corretti adesso perche ci sonomolti parametri. L&#39;accumulo è importante come dici tu quando si ha bisogno della acs ma anche per limitare il numero di volte che si deve caricare la caldaia. sul manuale parlano di dimensionare la caldaia per avere 2 cariche di legna al giorno nei mesi piu freddi e una sola nelle mezze stagioni, senza contare poi che nei mesi in cui il riscaldamento nonj occorre con una carica si puo&#39; avere acs per 3-4 giorni. comunque a gennai andro&#39; alla fiera del riscaldamento a legna che si terra&#39; a verona e chiedero notizie piu precise agli esperti del settore

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                    • #11
                      ragazzi, altra curiosita&#39;. qual&#39;è la scelta miglio tra:<br><br>- acquistare caldaia modulante in potenza e solo boieler per l&#39;acqua calda<br><br>- caldaia piu economica ma aggiungere puffer capiente tipo tank in tank.<br><br>Alcuni dicono che con una caldaia modulande l&#39;uso dell&#39;accumulatore è superfluo...<br>mi sembra che ci siano parecchie idee che girano e sia molto difficile capire quale sia la piu azzeccata..

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                      • #12
                        Dagli esperti casaclima ed esperti di caldaie la caldaia a legna va studiata per essere caricata al massimo e gestito l&#39; impianto con accumulatore che va dimensionato in base alla capienza della camera di combustione.

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                        • #13
                          salve a tutti<br>sono alle prese anche io con questo problema; parlo del dimensionamento di potenza e del relativi accumuli.<br>spero che dotting sia in &quot;ascolto&quot;e pure Tekneri remetto che so quasi niente di impianti ; ho visto degli impianti sofisticati a gassificazioni con 4000 litri acc. più caldaia 60 kw ho fatto preventivi con diversi termotecnici/venditori non ce ne è uno che mi abbia detto la stessa cosa nonostante i dati forniti fossero i medesimi; che è forse una scienza soggettiva??? o un&#39;arte??? 2000 metri cubi no coibentazione zona centroitalia: chi sostiene 35 kw con 3000 litri acc chi 70 kw 4000 litri acc chi 44 kw più 3000 ma mi consiglia 31 per evitare ispesl , chi 60 con 4000 &#33; mi dicono alcuni che non conta la potenza di picco delle caldaie quanto l&#39;accumulo.<br>ma che significa poi che la caldaia a legna non modula? non si può ridurre la combustione con la mandata di ossigeno o ho detto castroneria( hanno cpu )? sul sito dell&#39;aiel in cui si parla del friuli ho visto caldaie ben potenti rispetto ai metri cubi .....<br>una caldaia a legna italiana dalle stesse caratteristiche di quelle austriache esiste?<br>in attesa di delucidazioni vi saluto e buone feste<br>mr.wood

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                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mr&#46;wood @ 26/12/2007, 02:29)</div><div id="quote" align="left">ho <b>visto</b> degli impianti sofisticati a gassificazioni con 4000 litri acc. più caldaia 60 kw ho fatto preventivi con diversi termotecnici/venditori non ce ne è uno che mi abbia detto la stessa cosa nonostante i dati forniti fossero i medesimi</div></div><br>chiedi loro di suffragare i loro dati coi fatti.<br>Spendi anche una settimana del tuo tempo per visitare impianti ed intervistarne i proprietari, sar&agrave; tempo speso bene.<br><br><br> <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mr&#46;wood @ 26/12/2007, 02:29)</div><div id="quote" align="left">che è forse una scienza soggettiva???</div></div><br>la scienza no, ma la gestione dell&#39;impianto sì.<br>Per esempio: se la caldaia a legna è collegata ad un circuito di aerotermi di un capannone industriale, che richiedono acqua in ingresso a 70° e funzionare per 9 ore in continuo, allora l&#39;accumulo inerziale non serve (cercare su plcforum l&#39;esperienza di S.B.).<br>Diverso è l&#39;appartamento da 100 mq di una famiglia comune, che usa il riscaldamento a termosifoni negli intervalli 5.00-9.00 e 17.00-22.00, che necessita di un accumulatore termico per avere un comfort di esercizio pari a quello di una comune caldaietta a gas murale.<br>Diverso ancora è il caso di un&#39;abitazione da 500 mq su tre piani, di cui uno laboratorio artigianale, uno abitazione, ed uno camere d&#39;albergo, dove può essere sufficiente la presenza di un solo un grande boiler.<br><br><br><br> <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mr&#46;wood @ 26/12/2007, 02:29)</div><div id="quote" align="left">2000 metri cubi no coibentazione zona centroitalia: chi sostiene 35 kw con 3000 litri acc chi 70 kw 4000 litri acc chi 44 kw più 3000 ma mi consiglia 31 per evitare ispesl , chi 60 con 4000 &#33; mi dicono alcuni che non conta la potenza di picco delle caldaie quanto l&#39;accumulo.</div></div><br>tra le soluzioni proposte, il prezzo cambia di un 20% circa (escluse opere murarie eventuali per realizzazione locale centrale termica a norma), ma l&#39;autonomia di esercizio può variare del doppio...<br>La scelta devi basarla anche sulle tue esigenze: budget disponibile, tempo disponibile per la gestione (carico e pulizia) della caldaia a legna, autonomia richiesta, disponibilit&agrave; o meno di un locale caldaia a norma per generatori con potenza superiore ai 35 kw<br><br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mr&#46;wood @ 26/12/2007, 02:29)</div><div id="quote" align="left">ma che significa poi che la caldaia a legna non modula? non si può ridurre la combustione con la mandata di ossigeno ?</div></div><br>modulare significa crescere o diminuire la fiamma, nelle caldaie a gas si può anche spegnere, in quelle a legna no.<br>Le caldaie a legna più evolute possono ridurre la potenza della fiamma, ma poco, e cmq devono portare a termine senza arresti la combustine della carica di legna.<br>Puoi trovare anche il sistema di strozzare la fiamma fino a spegnerla, ma così hai la certezza di distruggere la caldaia causa condensa acida, e ottenere molto meno calore a parit&agrave; di legna consumata.<br><br><br>ciao Mr. Wood<br>e tanti auguri a tutti<br><br><br>massimo
                            se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                            • #15
                              intanto grazie tekneri delle precisazioni, quindi io da completo ignorante in materia ti chiedo. avendo io una casa di 100mq e 8 termosifoni in ghisa, cosa mi conviene fare? prendere una caldaia a fiamma rovesciata che è in grado di avere un minimo di modulazione e adattarmi ad andare a caricarla ogni qualvolta serva oppure cè il modo di prendere una caldaia (consigliami tu il tipo..) e accoppiandola a un puffer riuscire ad avere autonomia per tutta la giornata con 2-3 cariche di legna? e se la seconda ipotesi è quella giusta, da quanti litrimetto il puffer, facendo i calcoli con una nota formula (caldaia da 20kw) ottendo quasi 1500 litri di puffer....<br><br>grazie ancora per l&#39;attenzione&#33;&#33;

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                              • #16
                                Il tuo ragionamento è completamente sbagliato come impostazione.<br>Devi ragionare in termini di ore di funzionamento del sistema di distribuzione del calore a termosifoni.<br><br>Ipotesi se tu attivi il circolatore dell&#39;impianto a termosifoni un&#39;ora si ed una no, devi dimensionare il tuo serbatoio in tampone (Pufferspeicher, buffer se sei un informatico), per tamponare quell&#39;ora in cui la caldaia rimane accesa magari al minimo, ma l&#39;acqua non si sta raffreddando perchè il circuito è fermo.<br>In questo caso probabilmente il contenuto dell&#39;acqua della caldaia potrebbe essere sufficiente e al limite non avresti necessit&agrave; di alcun serbatoio tampone.<br>Al contrario se tu stai fuori casa tutto il giorno e accendi la caldaia solo per 12 ore e vorresti tenere accesa la caldaia H24 dovresti dimensionare un megaserbatoio per accumulare tutto il calore prodotto nelle 12 ore rimanenti.<br>Fra queste due situazioni estreme vi sono infiniti casi, assolutamente personali e peculiari e quindi tutte le formule ed i calcoli che puoi trovare sono assolutamente relativi.<br><br>Per non parlare poi di tutte le problematiche connesse alle cariche della legna.
                                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                • #17
                                  hai ragione dotting, sono stato un po approssimativo.<br>Allora cerco di spiegarmi meglio:<br>Attualmente ho una vecchia caldaia a legna, niente accumulo (buffer), la accendo la mattina alle 8 e ogni 2 ore devo andar a aggiungere 2-3 pezzi di legna perche non si spenga, e questo fino alla sera in dipendenza di quanto freddo cè fuori. Ad esempio in questi giorni con una temperatura esterna media di 3 gradi la tengo accesa fino a mezzanotte.<br>In questa maniera la temperatura dell&#39;acqua che attiva ai termosifoni è in media 70 gradi in tutte le ore di funzionamento.<br>Ora vorrei cambiarla perche è molto vecchia.<br>Sentendo in giro che tutti consigliano il buffer mi sono letto di impianti fatti in svizzera che usando una caldaia da 20kw a fiamma rovesciata e con un buffer correttamente dimensionato riescono con 2 cariche al giorno a garantirsi la casa calda e nelle mezze stagioni basta una sola carica. Naturalmente per carica intendono riempire completamente la caldaia, quindi credo una trentina di chili...<br><br>La mia domanda era quindi se questo sistema è valido anche per me che ho disponibilita di legna e impianto a termosifoni ma vorrei cercare di non dover ogni 2 ore andar in caldaia a aggiunger legna.<br><br>Mi sono fatto un&#39;idea del funzionamento.ditemi se sono gravemente in errore:<br><br>La mattina riempio la nuova caldaia con 30-40 chili di legna e accendo<br>l&#39;acqua in temperatura inizia subito a scaldare i termosifoni e dopo alcune ore la casa &quot;va in temperatura&quot;<br><br>nel frattempo anche il buffer iniziera&#39; a scaldarsi e credo che è qui il difficile: dimensionare il buffer in modo da riuscir con la carica a scaldarlo tutto.<br><br>una volta finita la carivca di legna mi trovo la casa &quot;calda&quot; e tutto il buffer in temperatura e quindi anche con la caldaia spenta il puffer mi mantiene attivo l&#39;impianto di riscaldamento.<br><br>Dopo alcune ore l&#39;acqua si raffreddera&#39; e quindi non sara piu sufficiente a scalar a dovere i termosifoni. A questo punto si ricarica la caldaia e si riaccende.<br><br>Questa è l&#39;idea che mi sono fatto, è completamente errata?<br>Qui le mie richieste sul sapere quanti kw di caldaia mi servono e quanti litri di accumulatore.<br><br>Scusate se pretendo risposte che forse non è possibile fornire senza aver visto la casa e sapere i suoi consumi ma credo che un calcolo approssimativo voi del mestiere riuscirete a farlo. Per quello che so al momento ho capito che in base al fabbisogno della casa si sceglie la caldaia e in base alla caldaia e a qunto fornisce con una carica di legna si sceglie il buffer.<br><br>Sono in errore grave?<br><br>ti ringrazio ancora Dotting per la tua disponibilita&#39;&#33;&#33;<br><br>

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                                  • #18
                                    ciao Benello,<br>ti posto l&#39;ultima mia esperienza, di un caso potenzialmente simile al tuo:<br><br>_appartamento isolato da far piet&agrave; (bimattoni a tutta testa anni &#39;70)<br>mq 120,<br>_10 radiatori in ghisa<br>_non isolato in tutte le superfici (anche l&#39;interrato è ai quattro venti, la casa è insediata in una scarpata, sotto l&#39;appartamento è tutto portico, niente isolamento sottotegola),<br>_infissi anche quelli superati<br>_ zona appennino emiliano 150 m slm circa<br>_ t medie esterne del periodo min. -5° max 5°.<br><br>Riscaldamento: caldaia a gpl da 32 kw, in parallelo a termocamino a pellet da 23 kw nominali (anche se il bruciatore l&#39;ho rifatto io ed i dimensionamenti coclea+ventola son quelli di un bruciatore da 55 kw nominali), con produzione acs rapida per due persone giovani.<br>Il termocamino ha una pompa di ricircolo con funzione anticondensa, ed un termostato di minima impostato a 55°.<br><br>A casa fredda, se cedi alla tentazione di abbassare il termostato di minima, succede che, a fronte di un beneficio provvisorio di temperatura, tende subito a formarsi catrame, con peggioramento immediato delle prestazioni.<br><br>Se resisti alla tentazione, e lasci lavorare il termocamino come si deve, per scaldare la casa ci vuole un giorno, ed il termocamino non riesce mai a superare i 60-65°, pur impiegando pellet di prima qualit&agrave;, e te ne vanno 8-9 sacchi.<br><br>Dopo un giorno che i muri si sono scaldati, devi trovare la combinazione aria-coclea (e non è semplice), che ti permette di tenere acceso il termocamino 24/24 con una t media nel termocamino di 55°, ed il termostato di massima interrompe il bruciatore per 5-6 ore al giorno.<br>Consumo medio 5-6 sacchi al giorno, temperatura interna sempre superiore ai 21°.<br>La caldaia a gpl, anche se predisposta per on-off in totale automatismo e sicurezz, non viene mai utilizzata per volont&agrave; dei conduttori.<br><br>Come spegni il camino per una notte, si raffreddano sia il circuito che i muri, e sei di nuovo da capo.<br><br>Apro un inciso a proposito di modulazione: la ventola del termocamino è gestita da un inverter, campo di regolazione 70%, ma tale &quot;range&quot; di modulazione della ventola è praticamente inavvertibile sul bruciatore.<br>Ragion per cui ho inserito anche una saracinesca manuale, questa sì che cambia la combustione.<br><br>Tutto &#39;sto racconto per scrivere che se fosse mio, visto che lo spazio c&#39;è, installerei un accumulatore da 1.000 litri circa (poi magari andiamo nel dettaglio con un calcolo, ma per ora basta come concetto), e quando accendo il termocamino lo farei lavorare al massimo, anche a 80°, per due-tre ore.<br>Poi il riscaldamento funziona ad intermittenza col cronotermostato ambiente che agisce su un circolatore impianto in parallelo alla caldaia a gas.<br><br>Se poi si usa solo la legna,la gestione del riscaldamento di un appartamento con una caldaia a legna senza puffer diventa veramente ostica.<br>Poi magari ci si accontenta di quel che viene, ma se sommi le rogne da condensa, modulazione, durata carica, ecc... il puffer è da montare assolutamente nei piccoli impianti.<br><br>Provare x credere.<br><br>ciao<br><br>massimo<br><br>
                                    se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                                    • #19
                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 27/12/2007, 18:47)</div><div id="quote" align="left">..devi dimensionare il tuo serbatoio in tampone (Pufferspeicher, buffer se sei un informatico), .....</div></div><br>Purtroppo l&#39;uso della parola tedesco &quot;Puffer&quot; sta dilagando tra i forumisti, il termine &quot;puffer&quot; esiste anche in inglese e significa &quot;sbuffatore&quot;, io penso dovremmo utilizzare il termine inglese &quot;Buffer&quot;.<br><br>Purtroppo devo sempre rendermi conto che non si sta parlando di un sfiato (che sbuffa) o qualche oggetto simile bensi di un serbatorio di tampone.<br><br>Probabilmente la colpa e dei tedeschi che non traducono questa parola nei loro manuali in inglese.

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                                      • #20
                                        ciao massimo e grazie intanto.<br><br>ho letto l&#39;impianto che mi hai descritto ma riesco a trarne poco profitto perchè la casa è molto diversa dalla mia e quindi non credo si possano facilmente fare dei paragoni.<br><br>Intendo che casa mia anche se non nuovissima è comunque abbastanza ben isolata e cerco di darti dei dati:<br>come sai ho la caldaia vecchia a legna che, con continua alimentazione (ogni 2 ore aggiungo 2-3 pezzi di legna diametro 15 cm circa) mi tiene la casa a 20-21 gradi, a volta anche di piu (a seconda della temperatura esterna). l&#39;ultima volta che vado a metter legna sono circa le 10.30 circa di sera, quindi la caldaia brucia ancora per altre 2 orette circa. La mattina alle otto mi trovo l&#39;appartamento a 18 - 18,5 gradi quindi perde 2-2,5 gradi in 8 ore di spegnimento dei termosifoni. (Notare che quando la caldaia va sotto i 55-60 gradi il ricircolo termosifoni si ferma, quindi non sfrutto al massimo l&#39;acqua immagazzinata in caldaia.)<br><br>Il mio dubbio è: acquistando una caldaia di ultima generazione, abbinando un buffer di corretta dimensione (litri) non è possibile diminuire le volte che sono costretto ad andar a metter legna in caldaia?<br>Siccome credo (ormai son sicuro) che questo è possibile, adesso sto cercando di capire la potenza della caldaia che devo prendere e l&#39;accumulatore che le devo abbinare.<br><br>Ti scrivo cosa ho trovato su un manuale per progettisti sinteticamente:<br><br>Meno volte si vuol caricare la caldaia-------&#62; piu potente deve esser la caldaia e piu capiente l&#39;accumulatore.<br>detto in parole semplici: devo poter caricare piu legna (caldaia piu grande) e devo poter immagazzinare tutta l&#39;enegia prodotta (buffer piu&#39; grande) per poter poi permettere ai termosifini di continuare a funzionare.<br><br>Su questo manuale c&#39;è una procedura per<br>1) risalire al fabbisogno di energia della mia abitazione stimandolo con i miei attuali consumi<br>2) in base al fabbisogno e al numero di volte che voglio caricare la caldaia scegliere la potenza corretta di caldaia che mi occorre.<br>3)una volta scelta la caldaia abbinarle l&#39;accumulatore corretto (scelta piu difficile e anche piu importante)<br><br>Teoricamente parlando io potrei prender una caldaia super potente, un mega accumulatore, caricarla con 60 kg o piu di legna la mattina, bruciare tutta la legna e portare in temperatura il mega buffer e poi con quell&#39;acqua tirar avanti tutto il giorno impostando il cronostato. questo teoricamente...<br><br>Io sto cercando di puntare a questo, senza pero&#39; esagerare, ossia vorrei caricare la caldaia 2-3 volte al giorno seguendo il ragionamento fatto nell&#39;ultimo mess che ho scritto( cosi da avere una caldaia non troppo potente e un buffer non proibitivo anche perche mi deve passar dalla porta... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/56dcadf62d043573f1857c16d5603aaf.gif" alt=""> ).<br>Quindi cercavo di chieder un consiglio sul tipo di caldaia e la dimensione dell&#39;accumulatori.<br><br>Forse saro&#39; anche impedito a spiegare le cose o a farmi capire ma manco una persona che mi abbia detto (anche approssimativamente) potenza caòdaia e litri accumulatore. Nessuno in questo forum ha una caldaia a legna?<br><br>Se volete descritto il mio impianto piu precisamente con eventualmente foto o altro non ci sono problemi, prossimamente contattero anche un progettista per chiedere consiglio e poi verro&#39; a riportare cosa mi dira&#39;, solo prima volevo cercar di capire qualcosa per evitare che mi offra cosa completamente sbagliate o non ottimali.<br><br><br><br><br><br><br><br>

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                                        • #21
                                          Non sei impedito, sei chiarissimo <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0d8bcf6a6417ae34ebdca59480300d16.gif" alt=""><br><br>io volevo farti focalizzare l&#39;attenzione sul fatto che la caldaia a legna è obbligata a lavorare ad alte temperature, e, in assenza di un accumulatore termico, non riesci a sfruttare a pieno tutto il calore disponibile, ossia non riesci a far circolare l&#39;acqua nei termosifoni ad una temperatura inferiore ai 55°.<br>Cosa che invece nelle mezze stagioni o nelle giornate invernali assolate, e/o con intervalli d&#39;uso più prolungati del consueto, si traduce in un miglior comfort abitativo (questo aspetto si esalta coi radiatori in alluminio).<br>Altra cosa che mi ero scordato, se concentri tutta la carica della legna in poche ore, puoi essere presente senza compromettere gli impegni giornalieri; ergo è molto meno impegnativo lasciare incustodito un buffer che una caldaia a legna rovente, tipo locomotiva a vapore (e non hai proprio nessun pensiero...).<br>Io, che in un mese trascorro 20 ore al telefono 80 in macchina 100 in cantiere 80 al pc, se potessi scegliere opterei per la caldaia super potente col mega accumulatore, sia per la possibilit&agrave; di adempiere a tutti i miei doveri di &quot;conduttore caldaia&quot; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0d8bcf6a6417ae34ebdca59480300d16.gif" alt=""> sia perchè non c&#39;è proporzione diretta fra l&#39;aumento della potenza &amp; volume ed il prezzo complessivo dell&#39;impianto.<br>magari subito prima di essermi fatto la doccia, e buonanotte suonatori.<br>Poi per i dimensionamenti del super e del mega, palla al termotecnico.<br><br>ciao Benello<br><br>massimo
                                          se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                                          • #22
                                            ohhhhhh grazie Massimo&#33;&#33;&#33;&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/99f5ed5893ca17990c06f8e3f342e4d2.gif" alt=""><br><br>allora non ho scritto castronerie...<br>io sono limitato dal dover far passare il puffer da due porte quindi non posso eccedere a certe dimensioni.<br>Quindi l&#39;impianto che avevo in mente non era una cosa sbagliata.<br>Adesso faro&#39; due conti per capire all&#39;incirca quanti litri mi serviranno e se prender una caldaia da 20 o 30 kw.<br>Poi naturalmente torno a riportare eventuali novita e cosa mi dira&#39; un tecnico.<br>Al momento sono orientato su caldaia 20 kw e tra 1000-1500 l di buffer ma forse inoltrandomi meglio nella materia potrebbe esser che abbia bisogno anche di una 30kw.<br><br>Sul fatto delle caldaie che lavorano ad alta temperatura ho letto che si perde molta energia a bruciare la legna parzializzando l&#39;ossigeno o le bocchette uscita dell&#39;aria, l&#39;ideale è sempre bruciare la legna alla piu alta tremperatura possibile per cercare di estrarre fino all&#39;ultima caloria che il legno puo&#39; dare e ridurre cosi anche gli scarti che si vengono a creare sia in fatto di cenere che di gas.<br><br><br><br><br><br>

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                                            • #23
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                                              • #24
                                                ciao Ivo e grazie&#33;&#33;<br>sto trovando conferme al mio pensiero allora....bene&#33;&#33;<br>Andro anche a veder qualche caldaia modulante in azione per rendermi conto...<br>Tu cosa mi consigli? secondo te 20kw è poco per casa mia (100mq) e su che marche dovrei stare? ero indirizzato tu thermorossi ma leggendo per i forum molti hanno avuto dei problemi...<br><br><br>infatti ivo mi hai dato tu lo spunto per andar in questa direzione

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                                                • #25
                                                  [QUOTE][/QUTu cosa mi consigli? secondo te 20kw è poco per casa mia (100mq) e su che marche dovrei stare?OTE]<br>Di caldaie ce ne sono tante, italiane, austriache, tedesche. stando sulle italiane (forse piu&#39; economiche) mescoli , arca, unirossi, unical....<br>Ne ho viste alcune e alla fine ho comperato l&#39;unical ha i condotti &lt;secchi>(come unirossi) un buon prezzo e la vicinanza a casa del rivenditore ha completato la decisione.<br>Se puoi vederne una accesa è meglio.<br>Gira per rivenditori e fatti fare i prezzi, sui siti delle case per vedere le caratteristiche.<br>Per la potenza: 20-30Kw sono le taglie &lt;normali> per case &lt;normali>.<br>Se la tua è di 100 mq vani alti 2,7 metri ed è isolata bene 20 Kw credo siano sufficienti, anche se non tutte le marche hanno in catalogo questa potenza. Comunque se è anche da 25 Kw cambia poco. Alcune marche depotenziano il modello piu&#39; grande.<br><br>Ciao Ivo<br>

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                                                  • #26
                                                    ciao Ivo, ho letto per bene il tuo intervento in rispoata a quello di alex.<br>Ora sono arrivato alla decisione, caldaia 20-30 kw (adesso vedo quello che riesco a trovare e a che prezzo) e accumulatore il piu grande possibile compatibilmente con la porta di entrata del locale caldaia..<br>In questi giorni andro a veder caldaie rovesciate funzionanti di persone che conosco solo che ho paura ce nessuno di loro abbia l&#39;accumulatore e quindi giudico gia&#39; male in partenza gli installatori qui del posto. Abito in montagna a 870 mslm e non ho ancora trovato un impianto fatto a regola d&#39;arte.<br><br>Vorra&#39; dire che saro&#39; io il primo a farlo.... :-)<br><br>Buon fine settimana a tutti&#33;

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                                                    • #27
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                                                      • #28
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                                                        • #29
                                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Quindi prima cerco di capire cosa sarebbe ideale per casa mia e le mie esigenze da persone che mi dicono esperienze &quot;vissute&quot; e non numeri su dei cataloghi che credo valgano quel che valgano. Adesso che un minimo di conoscenza la sto acquisendo potro&#39; anche contestar eventuali consigli sbagliati che mi potrebbero dare.<br>Sai, com&#39;è , siamo in Italia e anche se mi dispiace dirlo la maggior parte delle persone è pronta a tirar delle belle fregature quindi preferisco non arrivare davanti a un termotecnico completamente ignorante.<br>Con questo non voglio dire che i progettisti siano dei ladri, anzi, ci saranno sicuramente persone preparate e disponibili ad accogliere le esigenze dei clienti ma so per certo che ce ne sono anche di quelli che non sono aggiornati, e ti propongono cose sorpassate o addirittura sbagliate oppure hanno l&#39;amico che deve svuotare il magazzino con prodotti poco recenti o validi e ti consigliano quelli per far un favore al fornitore.<br>Naturalmente cerco di esser ottimista e pensar che il progettista faccia del suo meglio per darti la migliore soluzione ma preferisco sempre metterci un po&#39; il naso anche io nelle cose e vedo che questo comportamento (dispendioso in fatto di tempo e energie) porta i suoi frutti.</div></div><br>Ottime idee, anche io la penso come te.<br><br><br>Ciao.

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                                                          • #30
                                                            x benello<br>Se posso aiutarti nella scelta della potenza della caldaia, ti posso fare un calcolo &lt;spannometrico> non da tecnico, basato sul mio impianto, in funzionamento intermittente, sia della caldaia che dei termosifoni; accensione caldaia pomeridiana, termosifoni al mattino (tutti, con acqua del puffer) dalle 11 zona giorno, (restante acqua puffer) pomeriggio zona notte, tutto spento dalle ore 22.<br>Temperature:zona notte 17-19 C° giorno 19-22 (temperatura minima riferita alla riaccensione radiatori). temperatura esterna: notte 1,-3 giorno 5-8 C°. Superficie utile riscaldata circa 100 mq.<br>Consumo giornaliero legna secca 45 Kg circa.<br>potere calorifico della legna 3.8 KWh/Kg.<br>Potenza caldaia 26 Kw.<br>Ora, 45x3.8= 171KWh fabbisogno giornaliero di energia.<br>171:26=6.57 ore di funzionamento teorico a pieno regime della caldaia.<br>In pratica tra accensione,modulazione,spegnimento, ci vogliono circa 8-10 ore di funzionamento.<br>La caldaia l&#39;ho fatta funzionare anche in maniera continua, (è piu&#39; comodo, 2-3 cariche e via)ma mi sembra che consumi di piu&#39;.<br>Per il puffer, secondo me, maggior capacit&agrave;=maggior flessibilit&agrave; dell&#39;impianto e comfort simile a impianti a gas/gasolio.<br>Come detto io ho un puffer da 1000 litri ma l&#39;ideale sarebbe un 1500, ma non passava dalla porta.<br>Un&#39;altra cosa, per il dimensionamento del puffer, i costruttori di caldaie danno delle formule e raccomandano una capacit&agrave; minima, questo serve perchè il puffer deve accumulare il calore in eccesso prodotto dopo l&#39;arresto della caldaia una volta raggiunta la temperatura impostata(nel caso la pompa impianto sia ferma).<br>Spero ti sia utile, se hai domande sono qui.<br><br>Ciao Ivo.<br><br><br>

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