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realizzazione elettrolizzatore efficiente

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  • realizzazione elettrolizzatore efficiente

    Salve a voi oh diletti,
    ho provato a fare un elettrolizzatore per alimentare un motore a scoppio,e fra le varie prove,il max rendimento che ho ottenuto è l'accenzione di un piccccola fiammella color giallo ossido a 12 A ,12V.
    Ho utilizzato un barattolo di vetro e come elettrodi dei dissipatori (quelli dell'alimentatore del pc)in alluminio...Ho dovuto sciogliere del sale nella soluzione per ottenere qualcosa,ma dura poco tempo la cosa...poi si forma una specie di moia verde e un ci funziona..!
    qualcuno (es come Furio57 che è ovunque!)saprebbe indicarmi le istruzioni passo passo per risucire ad ottenere H2 a sufficienza per un motore a scoppio 50cc?

    leon505@libero.it :wub:
    leon505

  • #2
    hho motorino

    se non ai un motore con iniettori ma ad aspirazione non vedi la differenza

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    • #3
      gli elettrodi dovrebbero essere di acciaio e partecipare"chimicamente" quanto meno possibile alla reazione, usa acqua distillata e pochi grammi di bicarbonato di sodio . L'alluminio che tu usi non e' un materiale puro , infatti l'alluminio metallico e' frutto di un processo industriale che impiega molte sostanze , che nell'acqua vengono "cedute"

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      • #4
        ciao, provo a spiegare bene quelle poche cose che so a riguardo sarò 1 po lungo xò: l'alluminio ha 1 potenziale elettrolitico circa-1,3v già in acqua (-0,4v) si scioglie elettroliticamente col tempo da solo, l'acqua si sporca di 1 bianco, figuriamoci con aria e acqua(+0,8v), per farne 1 elettrodo quindi anche solo x idrogeno/acqua appunto(-0,4v) non va bene, l'acciaio ha 1 potenziale elettrolitico suppongo simile al ferro attorno al -0,4v non va bene neanche per l'idrogeno (-0,4v, forse in ambiente fortemente basico-0.8v può darsi), il rame elettrolitico circa +0,34v può andar bene solo per farci l'lettrodo per l'idrogeno in acqua ph 7 neutro (sempre-0,4v) o anche acido(0v) non va invece bene per ossigeno/acqua ph 7 sempre (+0,8v), l'argento che è circa 0,8v e il platino circa 1,1v mi sembra, in ambiente neutro stessa storia di prima l'argento va bene per idrogeno/ acqua -0,4v anche direi siamo al pelo per ossigeno/acqua(+0,8v hanno lo stesso potenziale circa) mentre il platino 1,1v va bene per tutti e 2 i casi sia idrogeno che ossigeno oltre che anche in ambiente 1 po acido (non troppo) si difende bene, l'oro è 1 po il "grande metallo maestro" ha il potenziale di...1,49v circa non lo scigli neanche con le cannonate e con acidi a valanga (forse il nitrico a concentrzioni elevate 8M dico forse, oro purissimo elettrolitico sempre), ora con aggiunta di elettroliti e/o acidi/basi sali ecc.. e variazioni di condizione concentrazione acidi/basi e temperatura ecc... con formuloni complicati con il ph di mezzo e logaritmi i discorsi cambiano 1 po ma + o - siamo li, ci sono 1 sacco di formule noiose ke non ti sto ad elencare ke già mi sono dilungato troppo, poi ci sono riportati in tabelle tantissimi casi di potenziale elettrolitico con sali di tutti i tipo con bicarbonato, cloruro di sodio, candeggina, di tutto e gas idrogeno, nos, cloro, tutto, per ogni situazione c'è 1 potenziale elettrolitico di elettrodo che viene a formarsi, ho provato 1 volta a stamparne 1 completa 8 pagine fronte e retro (16 senza fronte e retro) la cella idrogeno ossigeno altro non è ke 2 reazioni fra tutte le milioni esistenti, tornando a noi se fossi in te io cercherei di usere superfici di elettrodo vastissime il + grandi possibile, correnti (relativamente basse, rendimenti alti, elettrolita sempre "pulito" (in teoria) se rispetti i valori di potenziale elettroltico di prima, correttamente e se i metalli sono "puri" e se acqua è 100% pura distillata fila tutto liscio, in pratica c'è sempre qualcosa ke va storto, un saluto

        scusa te mi sono dmenticato l'acciaio inox che purtroppo non ho nessuna informazionea riguardo ma considerando ke deve reggere all'acqua e aria/ossigeno sicuramente deve avere 1 potenziale>di 0,8v poi il grosso è pur sempre ferro anche se ci sono materiali nobili come sabario, indio cobalto ecc... sinceramente non saprei dirvi il potenziale dell'inox anzi sarei curioso io stesso a riguardos e qulcuno ha info cosi possiamo vedere se va bene come elettrodo
        Ultima modifica di Wattos; 09-01-2009, 14:58.

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        • #5
          Ciao Wattos, non so dirti il potenziale dell'acciaio inox, ma molti di noi lo usano perchè non reagisce durante l'elettrolisi dell'acqua, rimanendo sostanzialmente integro anche dopo anni che lo usi.

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          • #6
            ciao wfccross boo speriamo vada bene...

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            • #7
              Originariamente inviato da Wattos Visualizza il messaggio
              ciao, provo a spiegare bene quelle poche cose che so a riguardo sarò 1 po lungo xò: l'alluminio ha 1 potenziale elettrolitico circa-1,3v già in acqua (-0,4v) si scioglie elettroliticamente col tempo da solo, l'acqua si sporca di 1 bianco, figuriamoci con aria e acqua(+0,8v), per farne 1 elettrodo quindi anche solo x idrogeno/acqua appunto(-0,4v) non va bene, l'acciaio ha 1 potenziale elettrolitico suppongo simile al ferro attorno al -0,4v non va bene neanche per l'idrogeno (-0,4v, forse in ambiente fortemente basico-0.8v può darsi), il rame elettrolitico circa +0,34v può andar bene solo per farci l'lettrodo per l'idrogeno in acqua ph 7 neutro (sempre-0,4v) o anche acido(0v) non va invece bene per ossigeno/acqua ph 7 sempre (+0,8v), l'argento che è circa 0,8v e il platino circa 1,1v mi sembra, in ambiente neutro stessa storia di prima l'argento va bene per idrogeno/ acqua -0,4v anche direi siamo al pelo per ossigeno/acqua(+0,8v hanno lo stesso potenziale circa) mentre il platino 1,1v va bene per tutti e 2 i casi sia idrogeno che ossigeno oltre che anche in ambiente 1 po acido (non troppo) si difende bene, l'oro è 1 po il "grande metallo maestro" ha il potenziale di...1,49v circa non lo scigli neanche con le cannonate e con acidi a valanga (forse il nitrico a concentrzioni elevate 8M dico forse, oro purissimo elettrolitico sempre), ora con aggiunta di elettroliti e/o acidi/basi sali ecc.. e variazioni di condizione concentrazione acidi/basi e temperatura ecc... con formuloni complicati con il ph di mezzo e logaritmi i discorsi cambiano 1 po ma + o - siamo li, ci sono 1 sacco di formule noiose ke non ti sto ad elencare ke già mi sono dilungato troppo, poi ci sono riportati in tabelle tantissimi casi di potenziale elettrolitico con sali di tutti i tipo con bicarbonato, cloruro di sodio, candeggina, di tutto e gas idrogeno, nos, cloro, tutto, per ogni situazione c'è 1 potenziale elettrolitico di elettrodo che viene a formarsi, ho provato 1 volta a stamparne 1 completa 8 pagine fronte e retro (16 senza fronte e retro) la cella idrogeno ossigeno altro non è ke 2 reazioni fra tutte le milioni esistenti, tornando a noi se fossi in te io cercherei di usere superfici di elettrodo vastissime il + grandi possibile, correnti (relativamente basse, rendimenti alti, elettrolita sempre "pulito" (in teoria) se rispetti i valori di potenziale elettroltico di prima, correttamente e se i metalli sono "puri" e se acqua è 100% pura distillata fila tutto liscio, in pratica c'è sempre qualcosa ke va storto, un saluto

              scusa te mi sono dmenticato l'acciaio inox che purtroppo non ho nessuna informazionea riguardo ma considerando ke deve reggere all'acqua e aria/ossigeno sicuramente deve avere 1 potenziale>di 0,8v poi il grosso è pur sempre ferro anche se ci sono materiali nobili come sabario, indio cobalto ecc... sinceramente non saprei dirvi il potenziale dell'inox anzi sarei curioso io stesso a riguardos e qulcuno ha info cosi possiamo vedere se va bene come elettrodo
              Ciao Wattos,
              provo a risponderti per l'acciaio inox.
              Teoricamente è inossidabile xche i metalli contenuti in esso formano un film di ossido continuo sulla superfice che non permette l'ossidazione del ferro sottostante.
              Quindi penso che non ci si debba concentrare sul potenziale del ferro, ma su quello dei metalli nobili che hai citato in quanto sono loro che vengono a contatto con la soluzione salina.

              Il 304 però con le alte temperature si deteriora in quanto i metalli nobili non restano nella lega come erano in orgine (se non ricordo male formano dei cristalli + grandi e meno diffusi) e si formano punti di rugine. Esempio nelle saldature.
              Il 316 (leggermente + costoso) invece contiene anche altri metalli che non subiscono lo stesso effetto anche sottoposti a saldatura.

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              • #8
                Originariamente inviato da leon505 Visualizza il messaggio
                Salve a voi oh diletti,
                ho provato a fare un elettrolizzatore per alimentare un motore a scoppio,e fra le varie prove,il max rendimento che ho ottenuto è l'accenzione di un piccccola fiammella color giallo ossido a 12 A ,12V.
                Ho utilizzato un barattolo di vetro e come elettrodi dei dissipatori (quelli dell'alimentatore del pc)in alluminio...Ho dovuto sciogliere del sale nella soluzione per ottenere qualcosa,ma dura poco tempo la cosa...poi si forma una specie di moia verde e un ci funziona..!
                qualcuno (es come Furio57 che è ovunque!)saprebbe indicarmi le istruzioni passo passo per risucire ad ottenere H2 a sufficienza per un motore a scoppio 50cc?

                leon505@libero.it

                Nelle prove che ho fatto ho visto che se utilizzi come elettrodi materiali che non siano un buon acciaio l'acqua si sporca moltissimo. Per sbaglio una volta ho utilizzato piastre zincate e ha prodotto una melma verde che nn ti dico. Altra raccomandazione è di non utilizzare sale da cucina, prova con bicarbonato di sodio.
                per quanto riguarda costruire un buon elettrolizzatore lì cè da lavorare tutti insieme.... ho fatto un pò di test e l'ho postati in un'altra discussione , poi te li copio quà, vediamo se tutti insieme vediamo dove sbagliamo ...
                Saluti Daniele

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                • #9
                  Salve a tutti , ho fatto un po’ di prove con una cella x vedere le differenze con le varie applicazioni:
                  La cella è composta da 32 piastre 6 x 5 di acciaio, distanti 3 mm l'una dall'altra : 1)acqua rubinetto senza sali, tutte le piastre alimentate una+ / una –, 24 V 9,5-10 A - Ha svuotato un barattoletto di 125 ml pieno d'acqua in 1,15 min.2 )acqua rubinetto senza aggiunta di sali, tutte le piastre alimentate una+ / una –, 12 V 5 A , 125 ml in 2,40 min. 3)acqua rubinetto 3 chiucchiaini sale da cucina, tutte le piastre alimentate una + una - , 12 V l’amp. andava fuori scala (ne disponevo uno di 30 A) , 125 ml in 15 sec . Il filo da 2.5 si surriscaldava e l’acqua dopo la prova era sporchissima e bollente. 4)acqua rubinetto 2 chiucchiaini di bicarbonato, tutte le piastre alimentate una+ / una –, 12 V 10 A - 125 ml in 1 min. 5)acqua rubinetto 5 chiucchiaini di bicarbonato, tutte le piastre alimentate una+ / una –, 12 V l’amp. andava fuori scala - 125 ml in 12 sec, L’acqua si scaldava molto ma rimaneva pulita. 6)acqua rubinetto 5 chiucchiaini di bicarbonato, tutte le piastre alimentate una+ / una –, 12 V l’amperometro andava fuori scala - 125 ml in 12 sec, L’acqua si scaldava molto ma rimaneva pulita 7)acqua rubinetto 5 chiucchiaini di bicarbonato, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra + , 12 V l’amp. andava fuori scala - svuotato bar. 125 ml in 16 sec, L’acqua si scaldava molto ma rimaneva pulita. 8)acqua rubinetto 5 chiucchiaini di bicarbonato, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra +, 12 V l’amp. andava fuori scala - svuotato bar.125 ml in 16 sec, L’acqua si scaldava molto ma rimaneva pulita. 9)acqua rubinetto senza sali, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra +, 12 V 1A - Usciva dal tubicino 1 bolla di gas ogni 2 secondi. 10)acqua rubinetto senza sali, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra +, 24 V 3A,-125 ml in 1,50 min. 11)acqua rubinetto senza sali, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra +, 24V 3A, 125 ml in 1,50 min. 12)acqua rubinetto senza sali, piastre alimentate cosi : + neutra – neutra + , 36 V 5.5A, 125 ml in 1 min. 13)acqua rubinetto + 1 chiucchiaio bicarbonato , piastre alimentate cosi : + neutra - neutra +, 30 V 40A (Caricab. di un camion in posizione Starter) - 125 ml in 4 sec. 14)acqua rubinetto + bicarbonato per arrivare all’amperaggio voluto, piastre alimentate cosi : le esterne + , la centrale interna – (oppure inversamente , ho visto era lo stesso risultato) 30 V 11-12A , 125 ml in 9 sec. 15)acqua rubinetto + bicarbonato per arrivare all’amperaggio voluto , piastre alimentate cosi : : le esterne + , la centrale interna – , 30 V 20 A,125 ml in 7 sec.


                  Volevo riuscire ad aumentare l’amperaggio a 40 A come nella prova prima effettuata ma sembrava nn bastare mai il bicarbonato. A voi i commenti se vale la pena discuterne… Invito anke a voi ad inserire i vostri test . Cercherò di fare delle prove separando l’elettrolita da cella a cella seguendo il consiglio di mammasat, vedremo i giovamenti…Saluti daniele

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                  • #10
                    ciao wwwixio, interessante ora ho capito perchè 1 volta ke ho comprato 1 ciotola all'ikea per fare esperimenti in inox e dopo qualche esperimento non so come ho provato a portarla a 400gradi e si è "ossidata" pur essendo inossidabile e quindi sicuro era il 304 o comunque materiale scadente e quindi come dici tu lo strato esterno suppongo si sia degradato ... il 316 da come lo descrivi sembra + idoneo mah non saprei
                    ma anche nel 316 se si danneggiasse lo strato superficiale per 1 qualsiasi motivo (anche di fabbricazione) l'acqua tornerebbe a sporcarsi e a quindi a sciogliere elettroliticamente piano piano il poco "ferro" non coperto...
                    m...1bel casino...

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                    • #11
                      Ciao, per avere una buona elettrolisi devi utilizzare una soluzione di acqua distillata e idrossido di sodio, parti con percentuale del 10%(idrossido) e al limite aumenti fino ad ottenere il miglior rapporto gas emesso-calore generato, gli elettrodi vanno bene in acciaio 316 anche se col tempo può deteriorarsi, al limite in grafite (materiali facilmente reperibili). Non va bene usare solo acqua, perchè l'acqua conduce corrente grazie a quel poco di sali minerali scioli in essa, ma essendo la quantità di sali veramente minima si ha un alto valore di resistenza, questo comporta una rendita molto bassa, quindi maggior produzione di calore e meno produzione di gas. L'idrossido di sodio è la soda caustica, si può trovare in vendita in alcuni siti internet o in certi centri commerciali. Tra ogni cella deve esserci una tensione massima di 1,5 volt, se si supera questo valore è tutta corrente sprecata.

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                      • #12
                        Io ho riscontrato questo :
                        Usando acqua di rubinetto e una quantità di bicarbonato/sale per avere "X" Ampere si ha la stessa produzione di Gas che usando Acqua distillata con una quantita di bicarbonato/sale per avere "X" Ampere.
                        L'acqua rimane piu pulita usando Acqua distillata.
                        Prove fatte.
                        Non ho mai usato Koh perche non ne avevo disponibilità.
                        Non ho mai usato neanche Soda perche ho visto che è sconsigliata da molti in quanto pericolosa .
                        Daniele

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                        • #13
                          Gli elettrolizzatori commerciali utilizzano soda, non bicarbonato, la soda non è pericolosa se maneggiata con attenzione, tra l'altro la si utilizza per sgorgare gli scarichi.... E' ovvio che non vedi differenza utilizzando acqua del rubinetto addizionata di bicarbonato rispetto ad acqua distillata sempre con bicarbonato, perchè la concentrazione di sali nell'acqua del rubinetto è minima, quindi la differenza c'è ma non è visibile a occhio... Se volete fare elettrolisi efficiente seguite il mio consiglio.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
                            Gli elettrolizzatori commerciali utilizzano soda, non bicarbonato, la soda non è pericolosa se maneggiata con attenzione, tra l'altro la si utilizza per sgorgare gli scarichi.... E' ovvio che non vedi differenza utilizzando acqua del rubinetto addizionata di bicarbonato rispetto ad acqua distillata sempre con bicarbonato, perchè la concentrazione di sali nell'acqua del rubinetto è minima, quindi la differenza c'è ma non è visibile a occhio... Se volete fare elettrolisi efficiente seguite il mio consiglio.
                            Ciao Tecnonick,
                            ho qualke domanda da porti:
                            -che giovamenti si trovano usando Soda rispetto ad altri sali.
                            -Con quel "non è visibile ad occhio " che vuoi dire? io ho fatto prove svuotando una bottiglietta piena d'acqua inserendo del gas e nn cèra differenza.... come hai studiato la cosa?
                            -migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                            -grandezza delle piastre?
                            -distanza tra piastre?
                            -sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                            -tensione pulsata o continua?
                            -quantità di tensione e corrente utilizzata?
                            -risultati in ordine di litri al minuto di gas?
                            -temperatura di esercizio della cella?
                            -quanto tempo hai tenuto acceso la cella e dopo quanto tempo si sporca, o comunque dopo quanto necessita la pulizia?
                            Scusa per le troppe domande ma i fattori sono molti e spero che sarai esaudiente in tutte le risposte in modo che tutti ne possano cogliere buoni consigli.
                            Grazie anticipatamente
                            Daniele

                            Commenta


                            • #15
                              Come galvanico vorrei dare anch'io un piccolo contributo alla causa rispondendo a qualche domanda

                              -che giovamenti si trovano usando Soda rispetto ad altri sali.
                              LA SODA SI SCIOGLIE COMPLETAMENTE E NON HA INTERAZIONE CON LE PIASTRE IN ACCIAIO (SE NON A CONCENTRAZIONI E TEMPERATURE ELEVATE) QUESTO DA UNA CONDUCIBILITA' ELEVATA E QUINDI LA RESISTENZA DOVUTA ALLA SOLUZIONE SCENDE (IN SOSTANZA USI DI PIU' LA TUA CORRENTE PER SVILUPPARE IDROGENO E OSSIGENO ANZICHÈ SCALDARE LA SOLUZIONE)
                              LA SODA E' PREFERITA AGLI ACIDI CHE HANNO UGUALE CAPACITA' PERCHE' A DIFFERENZA DI QUESTI NON ATTACCA I METALLI FERROSI

                              -migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                              CI SONO DIVERSE CONFIGURAZIONI INDUSTRIALI IN PARTICOLARE QUELLE A PIATTI MULTIPLI.

                              -grandezza delle piastre?
                              PIU' LARGHE SONO MEGLIO E' ANCHE PERCHE' IL GAS CHE SI SVILUPPA INTERROMPE FINO AL SUO DISTACCO LA CORRENTE IN QUEL PUNTO, QUINDI AUMENTANDO LA SUPERFICIE E L'AGITAZIONE HAI IL MIGLIOR COMPROMESSO DI LAVORO

                              -distanza tra piastre?
                              TEORICAMENTE DOVREBBERO STARE IL PIU' VICINO POSSIBILE MA IN QUESTI CASI (SVILUPPO DI DUE GAS CON MISCELE ESPLOSIVE) CONVIENE TENERLE UN POCHINO PIU' DISTANTI ANCHE PERCHE' L'IDROGENO SE RAGGIUNGE L'ANODO SI OSSIDA NUOVAMENTE AD ACQUA

                              -sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                              CERTO CHE SI

                              -tensione pulsata o continua?
                              SAREBBE MEGLIO CORRENTE PULSATA CHE TI DA IL VANTAGGIO DI PERMETTERE AL GAS DI STACCARSI DALLE PIASTRE SE REGOLI BENE Ton e Toff

                              -quantità di tensione e corrente utilizzata?
                              CON LA CORRENTE BASTA IMPORRE LA CORRENTE, IL RADDRIZZATORE SI REGOLA LA TENSIONE DA SOLO, INDUSTRIALMENTE SI LAVORA INTORNO AI 2 VOLT COME TENSIONE

                              -risultati in ordine di litri al minuto di gas?
                              DIPENDE DALLA CORRENTE CON L'EQUAZIONE DI FARADAY CALCOLI GLI AMPERE, I COLOMB E DA QUESTI LE MOLI CON CUI CALCOLI I LITRI DI GAS (1 MOLE= 22,4 LT DI GAS A CONDIZIONI 0°C E 1 ATM)


                              -temperatura di esercizio della cella?
                              MEGLIO SUPERIORE A QUELLA AMBIENTE ABBASSA LA POLARIZZAZIONE DELLE PIASTRE E FACILITA L'USCITA DEL GAS DALLA SOLUZIONE.

                              -quanto tempo hai tenuto acceso la cella e dopo quanto tempo si sporca, o comunque dopo quanto necessita la pulizia?
                              SE USI ACQUA DEMI E SODA NON DOVRESTI AVER SPORCAMENTO CON PIASTRE IN ACCIAIO 316 (ALMENO PER TEMPI LUNGHI).
                              SUGGERIREI DI USARE DEI CATODI IN GRAFITE DOVE L'IDROGENO HA UN SOVRAPOTENZIALE BASSO E PERMETTONO DI LAVORARE CON TENSIONI INFERIORI GARANTENDO CORRENTI E VOLUMI DI GAS MAGGIORI A PARITA' DI ALIMENTAZIONE

                              Scusa per le troppe domande ma i fattori sono molti e spero che sarai esaudiente in tutte le risposte in modo che tutti ne possano cogliere buoni consigli.
                              DISPONIBILE PER QUESTO ED ALTRO ANCHE SE NON ERANO RIVOLTE A ME


                              Originariamente inviato da dany-78- Visualizza il messaggio
                              Ciao Tecnonick,
                              ho qualke domanda da porti:
                              -che giovamenti si trovano usando Soda rispetto ad altri sali.
                              -Con quel "non è visibile ad occhio " che vuoi dire? io ho fatto prove svuotando una bottiglietta piena d'acqua inserendo del gas e nn cèra differenza.... come hai studiato la cosa?
                              -migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                              -grandezza delle piastre?
                              -distanza tra piastre?
                              -sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                              -tensione pulsata o continua?
                              -quantità di tensione e corrente utilizzata?
                              -risultati in ordine di litri al minuto di gas?
                              -temperatura di esercizio della cella?
                              -quanto tempo hai tenuto acceso la cella e dopo quanto tempo si sporca, o comunque dopo quanto necessita la pulizia?
                              Scusa per le troppe domande ma i fattori sono molti e spero che sarai esaudiente in tutte le risposte in modo che tutti ne possano cogliere buoni consigli.
                              Grazie anticipatamente
                              Daniele

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                              • #16
                                Originariamente inviato da lukapat Visualizza il messaggio
                                Come galvanico vorrei dare anch'io un piccolo contributo alla causa rispondendo a qualche domanda

                                -che giovamenti si trovano usando Soda rispetto ad altri sali.
                                LA SODA SI SCIOGLIE COMPLETAMENTE E NON HA INTERAZIONE CON LE PIASTRE IN ACCIAIO (SE NON A CONCENTRAZIONI E TEMPERATURE ELEVATE) QUESTO DA UNA CONDUCIBILITA' ELEVATA E QUINDI LA RESISTENZA DOVUTA ALLA SOLUZIONE SCENDE (IN SOSTANZA USI DI PIU' LA TUA CORRENTE PER SVILUPPARE IDROGENO E OSSIGENO ANZICHÈ SCALDARE LA SOLUZIONE)
                                LA SODA E' PREFERITA AGLI ACIDI CHE HANNO UGUALE CAPACITA' PERCHE' A DIFFERENZA DI QUESTI NON ATTACCA I METALLI FERROSI

                                -migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                                CI SONO DIVERSE CONFIGURAZIONI INDUSTRIALI IN PARTICOLARE QUELLE A PIATTI MULTIPLI.

                                -grandezza delle piastre?
                                PIU' LARGHE SONO MEGLIO E' ANCHE PERCHE' IL GAS CHE SI SVILUPPA INTERROMPE FINO AL SUO DISTACCO LA CORRENTE IN QUEL PUNTO, QUINDI AUMENTANDO LA SUPERFICIE E L'AGITAZIONE HAI IL MIGLIOR COMPROMESSO DI LAVORO

                                -distanza tra piastre?
                                TEORICAMENTE DOVREBBERO STARE IL PIU' VICINO POSSIBILE MA IN QUESTI CASI (SVILUPPO DI DUE GAS CON MISCELE ESPLOSIVE) CONVIENE TENERLE UN POCHINO PIU' DISTANTI ANCHE PERCHE' L'IDROGENO SE RAGGIUNGE L'ANODO SI OSSIDA NUOVAMENTE AD ACQUA

                                -sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                                CERTO CHE SI

                                -tensione pulsata o continua?
                                SAREBBE MEGLIO CORRENTE PULSATA CHE TI DA IL VANTAGGIO DI PERMETTERE AL GAS DI STACCARSI DALLE PIASTRE SE REGOLI BENE Ton e Toff

                                -quantità di tensione e corrente utilizzata?
                                CON LA CORRENTE BASTA IMPORRE LA CORRENTE, IL RADDRIZZATORE SI REGOLA LA TENSIONE DA SOLO, INDUSTRIALMENTE SI LAVORA INTORNO AI 2 VOLT COME TENSIONE

                                -risultati in ordine di litri al minuto di gas?
                                DIPENDE DALLA CORRENTE CON L'EQUAZIONE DI FARADAY CALCOLI GLI AMPERE, I COLOMB E DA QUESTI LE MOLI CON CUI CALCOLI I LITRI DI GAS (1 MOLE= 22,4 LT DI GAS A CONDIZIONI 0°C E 1 ATM)


                                -temperatura di esercizio della cella?
                                MEGLIO SUPERIORE A QUELLA AMBIENTE ABBASSA LA POLARIZZAZIONE DELLE PIASTRE E FACILITA L'USCITA DEL GAS DALLA SOLUZIONE.

                                -quanto tempo hai tenuto acceso la cella e dopo quanto tempo si sporca, o comunque dopo quanto necessita la pulizia?
                                SE USI ACQUA DEMI E SODA NON DOVRESTI AVER SPORCAMENTO CON PIASTRE IN ACCIAIO 316 (ALMENO PER TEMPI LUNGHI).
                                SUGGERIREI DI USARE DEI CATODI IN GRAFITE DOVE L'IDROGENO HA UN SOVRAPOTENZIALE BASSO E PERMETTONO DI LAVORARE CON TENSIONI INFERIORI GARANTENDO CORRENTI E VOLUMI DI GAS MAGGIORI A PARITA' DI ALIMENTAZIONE

                                Scusa per le troppe domande ma i fattori sono molti e spero che sarai esaudiente in tutte le risposte in modo che tutti ne possano cogliere buoni consigli.
                                DISPONIBILE PER QUESTO ED ALTRO ANCHE SE NON ERANO RIVOLTE A ME
                                Grazie mille delle risposte, è la prima volta che vengono fornite cosi esaudienti almeno alle mie domande.

                                allora andiamo per ordine:

                                "-migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                                CI SONO DIVERSE CONFIGURAZIONI INDUSTRIALI IN PARTICOLARE QUELLE A PIATTI MULTIPLI."
                                -è vero che utilizzando piastre neutre si aumenta il rendimento?

                                "-tensione pulsata o continua?
                                SAREBBE MEGLIO CORRENTE PULSATA CHE TI DA IL VANTAGGIO DI PERMETTERE AL GAS DI STACCARSI DALLE PIASTRE SE REGOLI BENE Ton e Toff"
                                -puoi darmi una differenza in ordine di percentuale?

                                "-sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                                CERTO CHE SI"
                                -dicono che separare l'elettrolita tra le piastre dovrebbe migliorare l'efficienza causando una minore dispersione di corrente... chi ha mai provato?

                                -collegando il tubo di uscita della cella al collettore di aspirazione di un motore il rendimento cambia? (cella in depressione)

                                Saluti Daniele
                                Ultima modifica di dany-78-; 22-03-2009, 23:38.

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                                • #17
                                  io dico 1 cosa, per avere elettrolisi fatta bene, per bene intendo "bene" alti rendimenti basse perdite acqua sempre pulita, bisogna spendere molto, almeno per quanto riguarda i materiali degli elettrodi, non si scappa al potenziale elettroltico, (la grafite ha 1 potenziale attorno a 0,4v) per il ferro siamo a-0,4, se fossi io e avessi tanti soldi mi comprerei 2 lastre di oro elettrolitico spesse pochissimo ma molto larghe infilate in acqua purissima distillata demineralizzata e alla tensione poco superiore a 1,2 volt tensione alla quale parte la reazione + si aumeta questo valore e + veloce va la reazione con censeguente perdita di rendimento ma tempi minori, il rendimento non vuol dire molto gas! ma vi sembrerà assurdo ma se paragoniamo 1 cella con elettrolita tipo bicarbonato o altri rende quasi metà di 1 cella con elettrodi in oro e acqua pura senza elettroliti a parità di potenza e volume di cella per avere quindi la stessa quantità di gas si spende quindi la metà certo i tempi sono lunghi con pochi cm2 di lastra di oro ma se anzikè buttare soldi in acciai o materiali inutili ke poi si sciolgono o durano quello che possono, si spendesse 1 po di soldini per realizzare 1 cella ke rende tantissimo e dura tempi infiniti quasi oltre a produrvi 1 quantità di idrogeno e ossigeno purissimi...sarebbe 1 bella cosa...
                                  ke ne dite...

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                                  • #18
                                    Non ho usato moltissimo le mie celle ma nn ho visto usuramenti particolari.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ciao Wattos. Il tuo discorso è interessante per quanto riguarda il rendimento, ma per la durata usando acciaio inox 314 non riscontro usura degli elettrodi, e gle ne ho fatte di tutti i colori, smontando anche le celle varie volte.

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                                      • #20
                                        Quello che cercherei di fare è mettere delle basi per fare una cella standart visto che possono esserci moltissime soluzioni.

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                                        • #21
                                          allora andiamo per ordine:

                                          "-migliore soluzione da te trovata in ordine di numero celle, quante positive negative e neutre?
                                          CI SONO DIVERSE CONFIGURAZIONI INDUSTRIALI IN PARTICOLARE QUELLE A PIATTI MULTIPLI."
                                          -è vero che utilizzando piastre neutre si aumenta il rendimento?

                                          NON SONO PROPRIAMENTE NEUTRE IN QUANTO SI POLARIZZANO QUANDO VIENE APPLICATA UNA TENSIONE ALLE PIASTRE AGLI ESTREMI. TALI PIASTRE HANNO IL NOME TECNICO DI ELETTRODI BIPOLARI PERCHE' LA CORRENTE SI SPOSTA DA UNA PARTE ALL'ALTRA DELLA PIASTRA E LA PIASTRA LAVORA NELLA ZONA POSITIVA COME ANODO E IN QUELLA NEGATIVA COME CATODO


                                          "-tensione pulsata o continua?
                                          SAREBBE MEGLIO CORRENTE PULSATA CHE TI DA IL VANTAGGIO DI PERMETTERE AL GAS DI STACCARSI DALLE PIASTRE SE REGOLI BENE Ton e Toff"
                                          -puoi darmi una differenza in ordine di percentuale?

                                          DIPENDE DAL SISTEMA CHE STAI ADOTTANDO LA REGOLAZIONE E' FATTA SEMPRE SULLO SPECIFICO IMPIANTO.
                                          IN PRATICA LA CORRENTE VIENE EROGATA PER UN CERTO TEMPO Ton E POI PER UN ALTRO TEMPO Toff VIENE INTERROTTA L'EROGAZIONE. QUESTO PERMETTE ALLE BOLLE DI NUCLEARE ED ALLONTANARSI DALLE PIASTRE OVVIAMENTE I TEMPI VANNO CALIBRATI PERCHE' IN QUESTO MODO SI RIDUCE LA PRODUZIONE DI GAS NEL TEMPO. IO PARTIREI CON UN 50% ON E 50% OFF NELL'ORDINE DEL SECONDO E POI AGGIUSTEREI PER TENTATIVI.




                                          "-sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                                          CERTO CHE SI"
                                          -dicono che separare l'elettrolita tra le piastre dovrebbe migliorare l'efficienza causando una minore dispersione di corrente... chi ha mai provato?

                                          ESATTAMENTE SAREBBE CHE SE C'E MOVIMENTO DEL LIQUIDO DAL BASSO VERSO L'ALTO HAI UN AUMENTO DI EFFICIENZA SPAVENTOSO PERCHE' SPOSTI IL GAS DALLE PIASTRE E LE USI AL 100%. INDUSTRIALMENTE E' USATA TALE SOLUZIONE

                                          -collegando il tubo di uscita della cella al collettore di aspirazione di un motore il rendimento cambia? (cella in depressione)

                                          MIGLIORA SICURAMENTE PERCHE' IL GAS ABBASSA LA SUA SOLUBILITA' IN SOLUZIONE ACQUOSA CON LA DEPRESSIONE, CONTESTUALMENTE PERO' AUMENTI L'EVAPORAZIONE DELL'ACQUA CHE, IN PICCOLE DOSI VA PIU' CHE BENE MA IN DOSI ELEVATE TI ABBASSA LA TEMPERATURA IN CAMERA DI COMBUSTIONE E QUINDI TI ABBASSA IL RENDIMENTO

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                                          • #22
                                            dany, cerca di "fare", uno strumento per misurare il gas prodotto!
                                            sarebbe molto più utile.

                                            se guardi i video su internet, si vede benissimo come usino una bottiglia...
                                            metodo semplice ed efficace, almeno in prima battuta.

                                            ciao
                                            -D-

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                                            • #23
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                                              • #24
                                                -è vero che utilizzando piastre neutre si aumenta il rendimento?
                                                NON SONO PROPRIAMENTE NEUTRE IN QUANTO SI POLARIZZANO QUANDO VIENE APPLICATA UNA TENSIONE ALLE PIASTRE AGLI ESTREMI. TALI PIASTRE HANNO IL NOME TECNICO DI ELETTRODI BIPOLARI PERCHE' LA CORRENTE SI SPOSTA DA UNA PARTE ALL'ALTRA DELLA PIASTRA E LA PIASTRA LAVORA NELLA ZONA POSITIVA COME ANODO E IN QUELLA NEGATIVA COME CATODO

                                                -Ma è utile inserirle oppure no?


                                                -tensione pulsata o continua?
                                                SAREBBE MEGLIO CORRENTE PULSATA CHE TI DA IL VANTAGGIO DI PERMETTERE AL GAS DI STACCARSI DALLE PIASTRE SE REGOLI BENE Ton e Toff"
                                                -puoi darmi una differenza in ordine di percentuale?
                                                DIPENDE DAL SISTEMA CHE STAI ADOTTANDO LA REGOLAZIONE E' FATTA SEMPRE SULLO SPECIFICO IMPIANTO.
                                                IN PRATICA LA CORRENTE VIENE EROGATA PER UN CERTO TEMPO Ton E POI PER UN ALTRO TEMPO Toff VIENE INTERROTTA L'EROGAZIONE. QUESTO PERMETTE ALLE BOLLE DI NUCLEARE ED ALLONTANARSI DALLE PIASTRE OVVIAMENTE I TEMPI VANNO CALIBRATI PERCHE' IN QUESTO MODO SI RIDUCE LA PRODUZIONE DI GAS NEL TEMPO. IO PARTIREI CON UN 50% ON E 50% OFF NELL'ORDINE DEL SECONDO E POI AGGIUSTEREI PER TENTATIVI.

                                                - non centra nulla quindi trovare la risonanza dell'acqua?


                                                "-sono tutte a bagno nella stessa soluzione?
                                                CERTO CHE SI"
                                                -dicono che separare l'elettrolita tra le piastre dovrebbe migliorare l'efficienza causando una minore dispersione di corrente... chi ha mai provato?
                                                ESATTAMENTE SAREBBE CHE SE C'E MOVIMENTO DEL LIQUIDO DAL BASSO VERSO L'ALTO HAI UN AUMENTO DI EFFICIENZA SPAVENTOSO PERCHE' SPOSTI IL GAS DALLE PIASTRE E LE USI AL 100%. INDUSTRIALMENTE E' USATA TALE SOLUZIONE

                                                -non ho capito cosa controproduce mettere tutte le piastre a bagno nella stessa soluzione. Comunque sia nn si tratta di maggior consumo di corrente o sbaglio?



                                                -collegando il tubo di uscita della cella al collettore di aspirazione di un motore il rendimento cambia? (cella in depressione)
                                                MIGLIORA SICURAMENTE PERCHE' IL GAS ABBASSA LA SUA SOLUBILITA' IN SOLUZIONE ACQUOSA CON LA DEPRESSIONE, CONTESTUALMENTE PERO' AUMENTI L'EVAPORAZIONE DELL'ACQUA CHE, IN PICCOLE DOSI VA PIU' CHE BENE MA IN DOSI ELEVATE TI ABBASSA LA TEMPERATURA IN CAMERA DI COMBUSTIONE E QUINDI TI ABBASSA IL RENDIMENTO[/quote]
                                                -chi ha un'idea (su prova fatta) di quanto possa migliorare la resa?

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                                                • #25
                                                  Kind sir and friends
                                                  Se ne sentono di tutti i colori ma, è giusto che sia così, da ogni congettura per
                                                  quanto strampalata possa apparire è sempre una fonte preziosa per sviluppi
                                                  ed ingegnerizzazioni successive. Francamente avevo pensato anche di utilizzare
                                                  piastre in oro e pipì di donna vergine ma, è la materia prima che è insufficiente
                                                  o troppo costosa ihihihihi. Bando agli scherzi. Se volete tenere gli elettrodi puliti=
                                                  meno assorbimento di corrente, invertite di frequente la polarizzazione degli elettrodi ed utilizzate una cialda ultrasonica a 1.750Mhz posta sotto la cella, non utilizzate cialde al di sotto di questa frequenza ed espressa in khz, perchè le
                                                  armoniche correlate potrebbero danneggiare irreparabilmente il vostro udito e non otterreste la vaporizzazione dell'acqua che di norma risuona dai 650 ai
                                                  2000 Mhz a seconda della sua natura. Non ho mai sentito dire tranne che in questa stanza che l'acciaio inox Aisi 304 (il 18/10 delle pentole) e tantomeno il 316L siano soggetti ad usura o consunzione per, ed a causa dell'idrolisi, ciò
                                                  si potrebbe per assurdo verificare nel caso voi mettiate come catalisi degli
                                                  acidi forti (nitrico o fosforico) ma lo dico per assurdo. La soda caustica che è
                                                  una base forte così come l'ipoclorito di sodio (varecchina) possono riempire
                                                  le piastre di cristalli di sodio e cloro ma non scalfiranno mai gli elettrodi in
                                                  acciaio inox nè 304 nè 316. Dear Wattos se l'acciaio inox delle pentole si fosse sciolto in sostanze acide o basiche, tu pensa solo alle salse di pomodoro che ti
                                                  ha preparato la tua nobile madre o moglie (acidi) o tutti i minestroni di verdure,
                                                  (acidi e basici) eppure l'acciaio non è minimamente intaccato ed è sempre lucido
                                                  ed è acciaio aisi 304 italiano!!!!!!! Non scendiamo nel ridicolo, siamo una stanza seria e proponiamo cose serie. Già l'ing. Mammasat vi ha detto a chiare lettere
                                                  di evitare i catalizzatori se usate acqua di rubinetto od acqua di fonte o comune
                                                  e, colgo, l'intuizione di Mammasat, i catalizzatori servono solo per l'acqua demineralizzata purtroppo molti immettono il catalizzatore in maniera scriteriata
                                                  se Mammasat vi dice una punta di cucchiaino di bicarbonato o soda in un litro
                                                  di acqua distillata va bene. Ho constatato invece che molti a lor detta ne mettano
                                                  a cucchiaiate. Siate seri ragazzi, siamo qui anche per ridere tutti insieme ma discerniamo il momento di ridere da quello di meditare e fare le cose "com si dece". Per quel che riguarda corrente continua o continua pulsata, come sempre,
                                                  vi do un indirizzo utile, poi fate come credete. Io suggerisco il miglior PWM sperimentale al mondo, 4 potenziometri e due commutatori rotanti per le forme d'onda e i duty cycle su ebay da Siambkk alla voce "PWM pulse wave Lawton gas" al costo di 46,00 euro e visto che ci siete vi consiglio di comprare dallo
                                                  stesso seller "hho torch" è un cannello ad hho che fonde il tungsteno pensate
                                                  ed, alla fiamma ha una temperatura inferiore ai 140° centigradi, costa all'incirca
                                                  quanto il Pwm. Poi fate vobis e non venitemi a dire non avevo capito o che non vi dia sufficienti informazioni. Kind regards.

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                                                  • #26
                                                    Salve Shardana,
                                                    Il punto è che voglio cercare di capire quali sono le Regole di Base.

                                                    Allora se io ho potuto riscontrare questo:
                                                    Usando acqua di rubinetto e una quantità di bicarbonato/sale per avere "X" Ampere si ha la stessa produzione di Gas che usando Acqua distillata con una quantita di bicarbonato/sale per avere "X" Ampere.

                                                    deduco allora che quello che tu dici allora nn ha molto senso.
                                                    Se non è cosi spiegatemi il contrario, sono quà per imparare.

                                                    Io nn posseggo un Pwm, chi lo possiede, potrebbe verificare che differenze ci sono in ordine di percentuale di rendimento usando la stessa cella prima con Dc e poi con pwm?

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                                                    • #27
                                                      shardana, sono contento ke trovi buffi i miei discorsi, però ti ricordo che l'acciaio qualsiasi sia altro non è che ferro 98% circa e altro... se la tua pentola bella lucida subisse 1 po di usura e graffi o cmq lasciasse scoperto 1 po di "ferro" da qualche parte aggirando lo strato di materiali nobili in qualche modo beh diciamo che io il sugo non ce lo farei volentieri in quella pentola purtroppo non abbiamo 1 strumento di misura del ferro che perdono le pentole anche se in piccola percentuale ogni volta anke se è vero è trascurabile ma solamente perchè la velocità con cui avviene è molto lenta rispetto al sugo che ti mangi cmq il fenomeno si verifica, prova a lasciare acqua in 1 contenitore di inox a tua scelta e io in 1 recipiente di oro, dopo 1 anno apriamo i contenitori e beviamo io dal oro e tu dal tuo bel inox tanto lodato, secondo me non dico ke dopo vai all'ospedale ma siamo lì...(ti invito a non farlo almeno non nel inox) invece l'unico motivo è che le pentole di oro penso che costerebbero + della cucina stessa... fa dei test se non ci credi e ki ti dice che 1 acciaio è migliore di 1 altro alla fine è sempre acciaio...

                                                      per dany dovresti cercare di fare la reazione in modo da "abbassare la resistenza dell'acqua" o aumenti le dimensioni e il rendimento non cambia o usi elettroliti ma in questo caso il rendimento scende o c'è ki anche usa le pulsazioni per sfruttare come lo chiamo io l'effetto cortocircuito condensatore cioè se tu dai 1 corrente la l'acqua ha 1 certa inerzia nel polarizzarsi nel frattempo però assorbe molta corrente, 1 volta polarizzata ne assorbe meno (detto molto alla buona, io non sono 1 sperimentatore del pwm ma qua c'è molta gente che traffica con pwm e ti potrà dare delucidazioni sicuramente + dettagliate delle mie)
                                                      Ultima modifica di Wattos; 23-03-2009, 21:31.

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                                                      • #28
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                                                        • #29
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                                                          Framoro...

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                                                          • #30
                                                            Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


                                                            Gli acciai inox o acciai inossidabili sono leghe a base di ferro che uniscono alle proprietà meccaniche tipiche degli acciai caratteristiche peculiari di resistenza alla corrosione.
                                                            La parola italiana che li contraddistingue è quanto mai impropria in quanto essi sono ossidabilissimi vale a dire hanno la possibilità, grazie al contenuto degli elementi di lega, essenzialmente alla percentuale di cromo, di passivarsi, cioè di ricoprirsi di uno strato di ossidi invisibile, di spessore pari a pochi strati atomici (3-5 10-7 mm), che protegge il metallo sottostante dagli attacchi corrosivi.
                                                            Molto propria è la dizione anglosassone stainless derivata dalla capacità di questi materiali di ossidarsi ma non arrugginirsi negli ambienti atmosferici e naturali.Il fenomeno della passivazione avviene per reazione con l'ambiente ossidante (aria, acqua, soluzioni varie, ecc).
                                                            La natura dello strato passivante, formato essenzialmente da ossidi/idrossidi di cromo, è autocicatrizzante e garantisce la protezione del metallo, anche se localmente si verificano abrasioni o asportazioni della pellicola, qualora la composizione chimica dell'acciaio e la severità del danno siano opportunamente inter-relazionate.
                                                            In particolare, il film passivo può essere più o meno resistente in funzione della concentrazione di cromo nella lega e in relazione all'eventuale presenza di altri elementi quali il nichel, il molibdeno, il titanio, ecc.
                                                            Il valore minimo di cromo affinché si possa parlare di acciaio inossidabile è pari all'11-12%.

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