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DETERSIVI di origine vegetale

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  • DETERSIVI di origine vegetale

    Ciao a tutti!
    Apro questa nuova discussione poichè reputo di estrema importanza l'utilizzo dei detersivi di origine vegetale.
    Per svariate ragioni.

    1° sono biodegradabili al 100% in pochi giorni e quindi non contribuiscono all'inquinamento delle acque superficiali e della falda;

    2° Sono completamente fabbricabili dal reparto agricolo ed anche in casa e non contribuiscono ad arricchire i petrolieri e le industrie chimiche che se ne fottono di inquinare pur di guadagnare denaro (e con i detersivi ne guadagnano tantissimi. Pensate che un flacone che trovate al supermercato ad 1,5 euro alla ditta chimica costa circa 20 centesimi ottenendo un guadagno di quasi il 100%!!!!! ed il costo maggiore, spesso, è quello del contenitore!).

    3° Non emettono sostanze dannose all'uomo durante il loro utilizzo. Fate il conto che moltissimi detersivi tradizionali emettono formaldeide e altre sostanze tossiche molto volatili (anche organo-alogenati) che contribuiscono allo sviluppo di tumori e causano comunque moltissimi problemi irritazione o di allergie. I detersivi naturali sono praticamente esenti da questi problemi.

    Questi sono i tre punti principali per cui scegliere un detersivo vegetale. Oggi oramai se ne trovano ovunque ed a prezzi simili (a volte anche minori) dei cugini inquinanti.
    Allora perchè farci del male quando abbiamo delle valide alternative?

    A voi la parola.
    P.S. ben vengano ricette per farsi da se detersivi e saponi in casa
    Roy
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Ciao Roy,
    ricordo di aver visto parecchie ricette di biodetersivi sulle riviste del WWF composte principalmente da aceto, bicarbonato ed argilla. Ricordo inoltre che il sapone puro di marsiglia (realizzato quindi con olio di oliva) è un prodotto naturale e biodegradabile e si può usare in scaglie in lavatrice. Okkio che sia marsiglia VERO però!!!
    Ricordo inoltre che tutti i negozi associati ai grandi fondi di tutela ambientale hanno detersivi biodegradabili al 100% a listino e alcuni prodotti si trovano anche belli e pronti nelle grosse catene di supermercati a prezzi più che accessibili e competitivi.
    Basta solo avere voglia di usarli...

    AlessandroTesla per la tutela ambientale

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    • #3
      hei raga mia mamma mi ha detto che quando era piccola facevano detersivo e sapone in casa il sapone con l'olio vecchio e il detersivo con le ceneri di una pianta che dalle mie parti(sicilia) si chiama "fella" in italiano penso ferla cmq e una specie di finocchio giagante alto fino a 2,5 metri che tagliandola esce una specie di latte biancastro appiccicoso
      cmq se vi interessano domando piu dettagli a mia madre cmq il detersivo veniva chiamato "liscìa" non liscia .

      Edited by ag_smith - 10/2/2005, 18:33

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      • #4
        Ciao!
        Se riesci a farci avere altre informazioni.... ben vengano! La cosa è molto interessante. E poi conoscere come se la cavavano bene i vecchi senza tutta questa inutile tecnologia inquinante e prendendo ciò che serve dall'ambiente circostante... è molto molto istruttivo ed interessantissimo.

        Salut!
        Roy
        Essere realisti e fare l'impossibile

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        • #5
          ecco la ricetta del detersivo vegetale !!!

          allora ecco l'occorrente
          n°1 cenere di legna o di altri vegetali ( la migliore e' quella di “fella” )
          n°2 per potenziare l'effetto del detersivo aggiungere una parte di cenere di gusci di mandorle ( ovviamente maggiore e' la percentuale di questo componente meglio e' )
          n°3 un panno di “lona” ( il materiale tipo canapa con cui ci facevano prima i sacchi ) oppure 3 panni di cotone tessuto molto fitto
          n°4 un sacco di tessuto di cotone ( potete farlo piegando in due un lenzuolo e cucendo ai lati.. )
          n°5 un grosso recipiente ( deve contenere tutti i vestiti ) resistente a 90° di temperatura ( temperatura massima di lavaggio )
          n°6 un grosso pentolone dove bollire la cenere e successivamente far raffreddare il decotto fino alla temperatura desiderata ( 30° - 45° - 60° -90° ecc. ecc. ovviamente se non vi regolate a naso meglio disporre di un termometro… )
          n°7 una specie di scola-pasta gicante per contenere tutti i vestiti e farli gocciolare ( si usava un grosso paniere in vimini o in canna e olivastro in modo che l'acqua potesse colar via e andare a finire nel vascone ) .

          Edited by ag_smith - 10/2/2005, 18:36

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          • #6
            ecco come usare il detersivo

            n°1 prendere i vestiti da lavare e metterli dentro al sacco di cotone
            n°2 bagnare preferibilmente con acqua calda il sacco con dentro i vestiti e mettere il tutto dentro il grosso scola-pasta che a sua volta e’ messo dentro al vascone ma sopraelevato rispetto a questo in modo che l’acqua goccioli ma non vada a finire a terra.
            n°3 posizionare il telo di “lona” sopra il sacco con i vestiti ( in modo che la cenere contenuta nel pentolone non vada a finire sui vestiti )
            n°4 versare il contenuto della pentola comprese le ceneri e lasciare scolare e successivamente raffreddare quando e tutto freddo i vestiti dovrebbero essere asciutti e profumati

            ( cmq usate la ricetta che io sono andato a intervistare una signora anziana di 96 anni e talaltro sorda per sapere la ricetta precisa…)

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            • #7
              Riguardo al lavaggio senza detersivi, ho sentito che per avere un'ottimo effetto sgrassante l'acqua deve essere assolutamente esente da bollicine di aria disciolta .... sara' vero?

              Qui ci sono un po' di spunti di meditazione sui fenomeni di superficie:
              http://www.funsci.com/fun3_it/esper2/esper2.htm

              Ciao
              Mario
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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              • #8
                Grande Ag_smith!

                Bel lavoro! Forse la realizzazione non è fra le più semplici ma il risultato sarà sicuramente sorprendente!
                Soprattutto se si ascigano i panni all'aria e il sole della sicilia.... terra meravigliosa la tua!

                Grazie delle info, sono veramente preziose! Ma riesci a spiegarci un pò meglio come è fatta la pianta della lona? Perchè non riesco a capire che cos'è. E' forse il giunco?

                Roy
                Essere realisti e fare l'impossibile

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                • #9
                  la "lona" e' il tessuto di canapa molto resistente ma al posto di quella si possono usare tre panni di cotone molto fitto uno sull'altro...

                  invece quella per fare la cenere di migliore qualita' e' la "fella" un ombrellifera' che non so se dalle vostre parti cresce pure... ha le foglie come i finocchi ma molto piu grandi le sole foglie arrivano fino a un metro!! e lo stelo del fiore della pianta matura arriva a 3 metri di altezza e 15 cm di diametro!!

                  cmq al posto della fella va bene anche la cenere di legna ma ha un effetto pulente e profumante minore.. altra cosa i tronchi di "fella" devono essere raccolti verdi quando la pianta e' al massimo dello splendore e poi essiccarli meglio se all'ombra e non gia secchi perche' hanno gia perso gran parte delle sostanze...

                  altra cosa la cenere prima di essere usata va passata a un setaccio a maglia fine per eliminare i residui di carbone

                  Edited by ag_smith - 10/2/2005, 22:21

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                  • #10
                    altra cosa che ho dimenticato..

                    l'acqua di scolo della lavatura dei panni bianchi e colorati veniva poi utilizzata per lavare i panni neri in modo che il colore venisse ancora iscurito...

                    so che puo sembrare un po da spilorci e antiigenici ma prima facevano cosi'...

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                    • #11
                      Detersivi, saponi, detergenti etc… naturali o sintetici

                      Per prima cosa buongiorno a tutti, sono nuovo. Complimenti all'ideatore di questo forum.

                      Credo ci sia un po’ di confusione sull’argomento e sconsiglio a tutti (se non consapevoli di manipolare sostanze corrosive con un pH 14) di usare la ricetta della nonna dell’AG_SMITH (spero non me ne vuoi dato che riporti un’antica tecnica di lavaggio non tua).
                      Il metodo indicato veniva usato in antichità e nell’immediato dopoguerra (causa carenza di grassi ed olii) ed era la famosa “Colata dei panni”. Si prendeva la cenere del camino (non ha importanza la tipologia del legno … dopo la combustione si tramuta tutto in ossidi di metalli alcalini ed alcalinoterrosi) e con l’acqua si estraeva la soda (NaOK e ancor più corrosiva la potassa KOH) per lisciviazione… (non a caso nei negozi di ferramenta tutt’oggi la miscela di soda e potassa viene chiamata “LISCIVA” e non liscìa che è un termine dialettale. Queste due sostanze portano il pH della soluzione di lavaggio a 12 ed oltre (fino a 14). Non a caso le vecchiette al tempo usavano i bastoni per rigirare il bucato. Il tutto non è ne un sapone ne un detersivo ma un semplice detergente che funziona solo se sul bucato è presente del grasso. Infatti la soda reagisce col grasso trasformandolo in sapone (a temperature superiori a 60°C). Dato che oggi ci si augura che tutti noi cambiamo la biancheria almeno una volta al dì… la presenza di grasso e/unto e/o olio è pressoché nullo. Tale tecnica potrebbe essere usata con indumenti di cotone, ma è altamente sconsigliata con fibre sintetiche o indumenti in lana. Le prime perché si rischia di distruggere l’indumento le seconde perché infeltrirebbero (è da ricordare che la lana ha gruppi S-H che verrebbero neutralizzati dalla soda dando luogo a restringimento e infeltrimento dell’indumento).
                      Per definizione i saponi sono sostanze detergenti ricavate da grassi animali e vegetali; chimicamente sono costituite da un sale di sodio o di potassio di un acido grasso.
                      Chi è interessato alla fabbricazione di un sapone tipo Marsiglia o altri può farmelo sapere e in funzione di quello che desidera gli darò la formulazione e le indicazioni relative. Preferisco non metterle qui sia per non riempire il forum sia per evitare che qualche sprovveduto, senza le minime cognizioni di sicurezza possa cimentarsi in tali formulazioni mettendo a rischio la propria incolumità.
                      Se poi volete proprio un sapone naturale vi do queste ricette che sono rischio-esenti

                      In una tazza mescolate in parti uguali farina di granoturco e radice di ireos (si trova in erboristeria).
                      dopo aver mescolato intimamente i due preparati mettere la miscela in un sacchetto o un fazzoletto di cotone. Legate bene l’imboccatura e strofinatevi la pelle durante il bagno con questa specie di sacchetto.
                      La farina di granoturco, come additivo del bagno, ha un’azione detergente e frizionante utile per distaccare le cellule morte e il profumo della radice d’ireos vi ricorderà le violette primaverili.
                      Altra miscela farina di mandorle, fiori di sambuco e farina di granturco e fate come prima. Questo trattamento vi lascerà la pelle profumata e pulitissima con un velo di sostanze nutritive per la pelle stessa.
                      Se trovate poi della saponaria (sempre in erboristeria) questa a contatto con l’acqua fa la schiuma liberando dei tensioattivi…. fate però prima delle prove prima di fare il bucato con quest’erba.
                      Spero di non essere stato prolisso e sufficientemente chiaro. Un abbraccio (virtuale) a tutti in particolare a Smith (che spero non me ne voglia).

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                      • #12
                        Cagliostro955 chew cosa dovrei volere?

                        cmq grazie per il consiglio ora so come farmi una base POTENTISSIMA!! hihhi la usero' per attaccare i metalli tipo il ferro!! ehehhe
                        cmq la cenere di fella e di bucce di mandorla sono consigliate perche' davano un buon profumo ai vestiti a detta della vecchietta ( zia di secondo grado non nonna... )

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                        • #13
                          Una notazione: io da qualke anno ho ridotto a metà il consumo di detersivi installando un decalcificatore. Lo tengo tarato a gradi francesi zero in modo che esce l'acqua proprio senza calcare che fa fatica a sciogliere il sapone, ho pagato 1000 euro circa per un apparecchio di qualità (l'ho installato io), lo faccio andare senza problemi col sale del monopolio a 10 cents al kg. e ora non saprei più come fare se non l' avessi!!!
                          Per problemi d'impianto l'ho potuto installare solo sul circuito acqua calda, tengo la temperatura caldaia a 40 gradi e con quest' acqua faccio andare anche la lavatrice, massima goduria.
                          Tenete presente che a Milano nord abbiamo l' acqua a 25 gradi francesi, a Milano sud arriva a 35!!! Il mio apparecchio tiene 10 kg. di resine e fa oltre 2000 litri di acqua senza calcare prima di rigenerare le resine col sale.
                          Lo consiglio a tutti, inutile dire che prolunga immensamente vita di caldaia ed elettrodomestici.

                          Alessandro Tesla

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                          • #14
                            Ciao Alessandro sono molto interessato ad impianti di potabilizzatori e decalcificataori. Io a maggio cambierò casa e sto prendendo qualche piccolo provvedimento: comprerò la lavatrice della daewoo a bolle d'aria per carichi da 5,5 kg si usa con acqua fredda il programma dura 30'... un amico mio che vive in Puglia ll'ha comprata da poco e si trova molto bene. poi volevo valutare la possibilità di mettermi un sistema di potabilizzatore e decalcificatore e poi chiedrò a Furio sugli impianti fotovoltaici. Vorrei chiedere al mio prossimo condominio di installare i pannelli fotovoltaici per fare un contratto con l'Enel...

                            cmq scusate se mi sono dilungato... Alessandro quale impianto mi consiogli? Io mi perdo e i prezzi mi sembrano alti.

                            grazie
                            Mio

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                            • #15
                              Ciao Mio,
                              ti rispondo in pvt per non fare pubblicità...

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                              • #16
                                Buongiorno a tutti, io ho provato qualche rimedio fatto in casa, ma con scarso successo, al momento mi trovo benissimo con i saponi vgetali per la lavatrice (ora uso Oro della Randisi) e i detersivi della SimpleGreen per il resto, sono sintetici, ma almeno funzionano e sono biodegradabili al 100% (mi compro le tanichette di concentrato e mi bastano per tutto l'anno).
                                Sinceramente l'unica cosa che mi infastidisce è la mancanza di etica di quelle società che producono detersivi inquinanti e cercano poi di ripulirsi la coscienza con una linea di prodotti bio!

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