Ciao a tutti.
Sono nuovissimo di questo forum ma, avendo letto un po' qua e la, mi piace lo scambio di idee che si riesce ad avere.
Veniamo al succo di questa mia prima discussione:
sono in procinto di ristrutturare completamente una casa colonica nella primissima collina di Bologna.
Il risultato sarà una casa bifamiliare con due appartamenti da circa 170 mq.
Si consideri anche che quasi sicuramente verrà realizzata una centrale fotovoltaica di potenza adeguata alla copertura delle esigenze energetiche delle due abitazioni.
E' da tempo che sto affrontando l'argomento dell'impianto di riscaldamento con vari temotecnici, venditori, "maghi" e "santoni" ma essendo tecnico (non del settore termoidraulico) mi piace capire le cose e nessuno mi ha veramente convinto fino in fondo.
Ecco le idee proposte:
1-Impianto di riscaldamento principale a legna coadiuvato da caldaie a GPL (la casa non è connessa con la distribuzione del metano) che servono anche per ACS quando la caldaia a legna è spenta.
2-Caldaie GPL a condensazione con impianto a BT sotto pavimento.
3-Impianto di riscaldamento con termoguaina sotto pavimento e caldaia GPL a condensazione per ACS.
4-Sistema PDC aria/acqua per riscaldamento BT a pavimento e ACS
Ecco le mie considerazioni:
Impianto tipo 1 - bello ma costi di realizzazioni molto alti e gestione laboriosa -SCARTATO-
Impianto tipo 2 - semplice e con tecnologie consolidate. Non il massimo dal punto di vista energetico ma comunque buono.
Impianto tipo 3 - Sembrava molto interessante ma da una analisi un po' più approfondita pare che alcune documentazioni fossero poco veritiere. (come fa una resistenza elettrica ad avere COP maggiore di 1 ??? ). Sto attendendo chiarimenti che non so se arriveranno mai. -quasi SCARTATO-
Impianto tipo 4 - Al momento è la soluzione che mi pare più interessante ma leggendo qua e la mi pare di capire che il COP di una PDC aria/acqua cali drasticamente con temperature ambientali basse. La scheda tecnica della PDC riporta un COP maggiore di 4 con ambiente di 7°C ma qui ci sono almeno 2 mesi dell'anno con temperature al di sotto di tale valore.
Come detto, la soluzione al momento più probabile è la 4.
La 2 sarebbe nella tradizione ma non beneficerei della produzione della centrale fotovoltaica.
La 3 non mi convice per via di alcuni dati evidentemente errati che mi sono stati forniti.
Cosa ne pensate?
Avete altre idee o consigli specifici?
Grazie e a presto.
Sono nuovissimo di questo forum ma, avendo letto un po' qua e la, mi piace lo scambio di idee che si riesce ad avere.
Veniamo al succo di questa mia prima discussione:
sono in procinto di ristrutturare completamente una casa colonica nella primissima collina di Bologna.
Il risultato sarà una casa bifamiliare con due appartamenti da circa 170 mq.
Si consideri anche che quasi sicuramente verrà realizzata una centrale fotovoltaica di potenza adeguata alla copertura delle esigenze energetiche delle due abitazioni.
E' da tempo che sto affrontando l'argomento dell'impianto di riscaldamento con vari temotecnici, venditori, "maghi" e "santoni" ma essendo tecnico (non del settore termoidraulico) mi piace capire le cose e nessuno mi ha veramente convinto fino in fondo.
Ecco le idee proposte:
1-Impianto di riscaldamento principale a legna coadiuvato da caldaie a GPL (la casa non è connessa con la distribuzione del metano) che servono anche per ACS quando la caldaia a legna è spenta.
2-Caldaie GPL a condensazione con impianto a BT sotto pavimento.
3-Impianto di riscaldamento con termoguaina sotto pavimento e caldaia GPL a condensazione per ACS.
4-Sistema PDC aria/acqua per riscaldamento BT a pavimento e ACS
Ecco le mie considerazioni:
Impianto tipo 1 - bello ma costi di realizzazioni molto alti e gestione laboriosa -SCARTATO-
Impianto tipo 2 - semplice e con tecnologie consolidate. Non il massimo dal punto di vista energetico ma comunque buono.
Impianto tipo 3 - Sembrava molto interessante ma da una analisi un po' più approfondita pare che alcune documentazioni fossero poco veritiere. (come fa una resistenza elettrica ad avere COP maggiore di 1 ??? ). Sto attendendo chiarimenti che non so se arriveranno mai. -quasi SCARTATO-
Impianto tipo 4 - Al momento è la soluzione che mi pare più interessante ma leggendo qua e la mi pare di capire che il COP di una PDC aria/acqua cali drasticamente con temperature ambientali basse. La scheda tecnica della PDC riporta un COP maggiore di 4 con ambiente di 7°C ma qui ci sono almeno 2 mesi dell'anno con temperature al di sotto di tale valore.
Come detto, la soluzione al momento più probabile è la 4.
La 2 sarebbe nella tradizione ma non beneficerei della produzione della centrale fotovoltaica.
La 3 non mi convice per via di alcuni dati evidentemente errati che mi sono stati forniti.
Cosa ne pensate?
Avete altre idee o consigli specifici?
Grazie e a presto.
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