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Calcolo dispersione per PdC

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  • Calcolo dispersione per PdC

    Ho appena fatto fare il calcolo delle dispersioni della mia abitazione, secondo i calcoli ho una dispersione pari a 18900W (18,9 Kw termici credo) e mi hanno consigliato una PdC da 17Kw.

    A questo punto, mi piacerebbe fare una specie di "prova del nove": considerando che la mia attuale caldaia a condensazione, consuma 27,5 litri di GPL al giorno (13 ore di accensione giornaliere), è possibile fare un rapporto nei confronti della PdC che mi hanno consigliato o delle dispersioni calcolate?

    Nei 27,5 lt/giorno, sono compresi, oltre il riscaldamento, anche l'acqua calda sanitaria e la cucina (3 persone), quindi in realtà saranno leggermente meno.

  • #2
    Non ricordi quanto consumi di GPL a riscaldamento spento?

    Caldaia a condensazione e PDC, quindi dovresti avere un impianto a pannelli radianti.
    Se è così e ipotizziamo un consumo di 22 litri per il solo riscaldamento stai versando in casa circa 170 kWh al giorno.
    In questa tabella aperta, puoi fare qualche confronto:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls

    Quindi se la tua pdc producesse 17 kW dovrebbe rimanere attiva per 10 ore.
    Però occorre vedere con quale PDC e sopratutto con quale COP riesci a mantenere i 17 kW, presumo con una geotermica visto che hai postato in questa sezione.

    Io preferirei avere una pompa che mi lavora per 20 ore o 24 ore, ma di potenza dimezzata.

    Edited by dotting - 15/1/2008, 08:00
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Questa sera controllo le bollette, non sarà un problema quantificare il consumo senza riscaldamento.

      Ti confermo che il riscaldamento è a pavimento, tranne pochi locali poco frequentati (taverna, garage) che hanno dei ventilconvettori.
      Anche i bagni hanno dei termoarredi.
      La PdC che avevo intenzione di installare è ovviamente geotermica, con sonde verticali.

      In linea di massima, il calcolo delle dispersioni è giusto, questo mi fa piacere.

      Perchè preferisci una PdC più piccola che lavori così tanto?
      Come per tutti gli organi meccanici, l'usura è data dalle ore di lavoro, non c'è il pericolo di doverla cambiare dopo pochi anni?

      A questo punto, non mi resta che trovare una buona ditta (sopratutto onesta) per un impianto di questo tipo.

      Ciao e grazie.

      ps: sul foglio excel "tabella confronto", c'è il prezzo del GPL a 1,1 Euro/litro, secondo me è un po esagerato, si trova correntemente a 0,80 e anche meno (IVA Inclusa).

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      • #4
        tieni presente che i prezzi delle fonti fossili tradizionali sarebbero da aggiornare, comunque le % sono quelle, Ciao

        Download attachment
        RAFFRONTO_ECONOMICO.xls ( Number of downloads: 47 )

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        • #5
          Caspita che differenza di rendimento tra le sonde verticali standard e quelle a pozzo!!!
          Ipotizzando che, nel mio caso, abbia necessità di una sonda verticale di 150 metri, se scegliessi lo scambio (circuito chiuso) con la falda che si trova a 70 metri, sarebbe sufficiente una perforazione a 70-80 metri o dovrei comunque perforare fino a 150 metri ?
          Ovviamente do per scontato che lo scambio in falda sia a circuito chiuso, altrimenti il costo per portare in superficie l'acqua annullerebbe i vantaggi economici della PdC geotermica.

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          • #6
            Esatto, vista la piccola dimensione del tuo impianto e la profondità a cui vai ad intercettare la falda , nel tuo specifico caso è piu conveniente realizzare le sonde chiuse, no non dovresti scendere a -150, ma intorno ai -90, perchè la pompa sommersa deve aver almeno 10/20 metri di immersione in falda, poi devi tener presente che vista la elevata profondità del pozzo non potresti metter la colonna pozzo in PVC atossico, perchè non sarebbe in grado di regger la pompa sommersa ma inserire una colonna in acciaio inox con una lievitazione dei costi esagerata, si il vantaggio all'utilizzo dell'acqua di falda e maggiore, perchè appunto l'acqua ha sempre una temperatura maggiore rispetto al terreno, solitamente 2/ 3 gradi, e questo fà si che più mi avvicino alla temperatura che dovrò produrre in PDC più il mio COP si alza. Ciao

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            • #7
              CITAZIONE (mauriver @ 15/1/2008, 09:24)
              Ti confermo che il riscaldamento è a pavimento, tranne pochi locali poco frequentati (taverna, garage) che hanno dei ventilconvettori.
              Anche i bagni hanno dei termoarredi.
              Perchè preferisci una PdC più piccola che lavori così tanto?
              Come per tutti gli organi meccanici, l'usura è data dalle ore di lavoro, non c'è il pericolo di doverla cambiare dopo pochi anni?

              ps: sul foglio excel "tabella confronto", c'è il prezzo del GPL a 1,1 Euro/litro, secondo me è un po esagerato, si trova correntemente a 0,80 e anche meno (IVA Inclusa).

              Occhio che se hai ventilconvettori e termoarredi sei costretto a dimensionare per la loro temperatura di lavoro.

              Le pdc che uso io le accendo a Novembre e le spengo a Marzo, hai presente la legge del fil di ferro.
              Una pdc di metà potenza di costa di meno e non ti obbliga ad un allaccio di potenza elevata.

              Per quello il foglio è aperto, nella sezione risparmio energetico avevo inserito una discussione in tal senso e molti avevano citati quei prezzi.
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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              • #8
                Ma sui termo arredi non cè nessun problema , viaggiano alle stesse temperature dei pannelli, in merito ai ventil dovrai solo informare l'azienda dove li acquisti le T di mandata e i dati delle stanze dove li utilizzi e anche qui puoi gestirli con le stesse T che avrai nel imp a pavimento. Guarda questa azienda non è niente male, e guarda il mod KAIMAN www.galletti.it

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                • #9
                  CITAZIONE (moliere @ 15/1/2008, 13:46)
                  Ma sui termo arredi non cè nessun problema , viaggiano alle stesse temperature dei pannelli, in merito ai ventil dovrai solo informare l'azienda dove li acquisti le T di mandata e i dati delle stanze dove li utilizzi e anche qui puoi gestirli con le stesse T che avrai nel imp a pavimento. Guarda questa azienda non è niente male, e guarda il mod KAIMAN www.galletti.it

                  La casa è stata completata nel 2000, sono 8 anni che viaggio con caldaia a condensazione.
                  I termoarredi, al pari dei ventil e dei comuni radiatori, viaggiano ad alta temperatura.
                  Per termoarredi, intendo questi: http://image.forumcommunity.it/1/6/5/9/0/7/4/1200470016.jpg



                  CITAZIONE (dotting @ 15/1/2008, 13:06)
                  Occhio che se hai ventilconvettori e termoarredi sei costretto a dimensionare per la loro temperatura di lavoro.
                  Le pdc che uso io le accendo a Novembre e le spengo a Marzo, hai presente la legge del fil di ferro.
                  Una pdc di metà potenza di costa di meno e non ti obbliga ad un allaccio di potenza elevata.

                  Per quello il foglio è aperto, nella sezione risparmio energetico avevo inserito una discussione in tal senso e molti avevano citati quei prezzi.

                  Sono cosciente del fatto che dovrò cercare una PdC che mi assicuri i 65° e che non sia proprio "tirata" alle mie esigenze.
                  Problemi di potenza non ne ho, ho un'utenza trifase da 15Kw e ho riservato dal mio impianto fotovoltaico circa 8000Kw annui per il riscaldamento di casa.
                  Non sono moltissimi ma dovrei farcela.

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                  • #10
                    Tutte le PDC sono in grado di produrre i 65°, almeno quelle da noi installate, la differenza stà solo nel gas, che anzichè esser R410, utilizzato per produrre massimo i 50° , vengon caricate con R134 c . Saluti

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