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Scariche atmosferiche: che fare?

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  • Scariche atmosferiche: che fare?

    Salve a tutti

    Ho notato che molti progettisti per quanto riguarda la protezione dalle scariche atmosferiche lo analizzano solo ponendo degli scaricatori classe II o III sul lato CC.Io sto facendo la valutazione del rischio come previsto dalla CEI 81-10 e sto trovando che molte strutture usando i limiti della norma risultano non soddisfare la condizione che R1(perdita di vite umane) sia minore di Rt(rischio tollerabile).A tal proposito volevo chidervi se una vlta fatto presente al proprietario dell'immobile tale situazione posso lasciare a lui la scelta della realizzazione o meno delle misure adeguate di protezione(LPS , LPMS)in base a sue considerazioni economiche?
    Altrimenti si dovrebbero adottare per forza tali misure di protezione con ulteriori costi per l'utente e non penso che arebbero in molti quelli a continuare..o per voi non è così??
    Saluti
    Antonio

  • #2
    Non dici se è l'impianto fotovoltaico a far aumentare il rischio oltre la soglia Rt, perchè altrimenti le misure di protezione dovrebbero essere adottate comunque.
    In questo caso potresti installare degli scaricatori sul lato CC e CA e segnalare la necessità di LPS indipendentemente dall'impianto PV.

    Ciao,
    Eubrun

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    • #3
      Per quello che ne so io, Se l'impianto è su terrazzo, bisogna valutare se l'Impianto LPS esistente "protegge" anche il Campo FV.
      Ci sono dei metodi per fare ciò, non ricordo le normative, comunque sul Groppi-Zuccaro c' è un capitolo apposito.

      Se invece il terrazzo è privo di impianto LPS e non ci sono intorno edifici più alti che "proteggono" di per sè l'impianto in quanto fanno diminuire la probabilità che l'edificio sul quale è installato viene colpito da fulmine, conviene evitare l'installazione dell'impianto a meno di non realizzare un impianto LPS apposito.
      In questo caso secondo me si potrebbe lo stesso realizzare l'impianto fotovoltaico, evitando di connettere a terra la struttura di sostegno dei moduli. In modo che l'impianto non funzioni esso da parafulmine....

      Vi prego di correggermi se ne avete voglia, in quanto in questo modo posso imparare....qualcosa...
      Salùt <img src=">

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      • #4
        CITAZIONE (eubrun @ 27/1/2008, 21:19)
        Non dici se è l'impianto fotovoltaico a far aumentare il rischio oltre la soglia Rt, perchè altrimenti le misure di protezione dovrebbero essere adottate comunque.
        In questo caso potresti installare degli scaricatori sul lato CC e CA e segnalare la necessità di LPS indipendentemente dall'impianto PV.

        Ciao,
        Eubrun

        Solitamente la situazione in cui mi trovo di fronte è che l'edificio in cui si dovrà installare l'impianto non è stato verificato per la sicurezza dalle scariche atmosferiche quindi faccio una valutazione del rischio senza considerare l'impianto fv.
        Già in questa situazione trovo che R1 è maggiore di Rt!
        Per quanto riguarda gli scaricatori(classe II o III) sul Lato CC questi sono previsti a prescindire oltre alle protezioni interne che di solito hanno gli inveter.
        In ogni caso l'uso di scaricatori non da nessuna garanzia a seguito di fulminazioni dirette della struttura o dei servizi entranti se non sono cordinati con un opportuno LPS o sbaglio?
        Il problema che mi ponevo sono i costi aggiuntivi e per questo mi chiedevo se fosse ammissibile dare solo un indicazioni sulle protezioni da installare e lasciare la scelta finale al commitente..
        Ciao
        Antonio

        [QUOTE]Se invece il terrazzo è privo di impianto LPS e non ci sono intorno edifici più alti che "proteggono" di per sè l'impianto in quanto fanno diminuire la probabilità che l'edificio sul quale è installato viene colpito da fulmine, conviene evitare l'installazione dell'impianto a meno di non realizzare un impianto LPS apposito.
        In questo caso secondo me si potrebbe lo stesso realizzare l'impianto fotovoltaico, evitando di connettere a terra la struttura di sostegno dei moduli. In modo che l'impianto non funzioni esso da parafulmine..../QUOTE]

        Il problema è che solitamente(per lo meno nella zona dove lavoro io)la maggior parte delle abitazioni private non ha un impianto LPS e quindi nel caso fosse necessario dovrei andare a proporre dei costi aggiuntivi.
        Per quanto riguarda il non collegamento a terra delle strutture di sostegno dell'impianto fv le correnti di pensiero son diverse...Se da un lato il non collegamento a terra garantisce una minore probabilità di fulminazione diretta dell'impianto fv dall'altro (anche se la 64-8 lo vieta per dispositvi di classe II) si deve prevedere che nell'arco di 20anni(almeno) i moduli(a maggior ragione in località sul mare) ma soprattutto i cavi abbiano un deterioramento dell'isolante...
        Ciao
        Antonio

        Edited by FernandoFast - 28/1/2008, 15:49

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        • #5
          Scusate mi permetto di dire la mia...

          premetto che sono pienamente d'accordo con eubrun ovvero:

          CITAZIONE (eubrun @ 27/1/2008, 21:19)
          Non dici se è l'impianto fotovoltaico a far aumentare il rischio oltre la soglia Rt, perchè altrimenti le misure di protezione dovrebbero essere adottate comunque.
          In questo caso potresti installare degli scaricatori sul lato CC e CA e segnalare la necessità di LPS indipendentemente dall'impianto PV.

          Innanzitutto bisogna dire che un impianto fotovoltaico (dipende anche dal tipo di installazione) ma generalmente non fa cambiare il rischio di fulminazione sulla struttura... e questo non lo dico solo io ma l'hanno riferito diversi relatori in diversi convegni in cui sono andato.

          Detto questo faccio presente che un edificio civile (come hai detto tu) difficilmente necessità di un LPS a meno di situazioni estreme!!

          CITAZIONE (MacchiaSte @ 27/1/2008, 21:50)
          Per quello che ne so io, Se l'impianto è su terrazzo, bisogna valutare se l'Impianto LPS esistente "protegge" anche il Campo FV.

          e sino a qua ok se c'è un LPS esistente... ricordatevi che bisogna mantenere almeno 50 cm di distanza tra i moduli e la magliatura dell'LPS per evitare le scariche laterali.

          CITAZIONE (MacchiaSte @ 27/1/2008, 21:50)
          Se invece il terrazzo è privo di impianto LPS e non ci sono intorno edifici più alti che "proteggono" di per sè l'impianto in quanto fanno diminuire la probabilità che l'edificio sul quale è installato viene colpito da fulmine, conviene evitare l'installazione dell'impianto a meno di non realizzare un impianto LPS apposito.
          In questo caso secondo me si potrebbe lo stesso realizzare l'impianto fotovoltaico, evitando di connettere a terra la struttura di sostegno dei moduli. In modo che l'impianto non funzioni esso da parafulmine....

          Non è detto necessariamente che un edificio più alto rispetto a quello dove installerò l'impianto FV lo protegga e non è automatico che se non ho edifici più alti "nei dintorni" debba necessariamente installare un LPS.
          Ci sono oltre alla posizione dell'edicio moltissimi altri fattori da considerare come il numero di fulminazione medie annue per km2, il carico di incendio, il numero di persone in pericolo di vita (sia per danni alla struttura sia per "la fulminazione), ecc.
          Per maggiori indicazioni vi rimando alla norma CEI 81-10.

          Come ho già detto in un altro thread se si collega la struttura a terra sostanzialmente si collega anche la cornice dei moduli a terra... quindi, secondo me, il discorso del doppio isolamento non regge più tanto.

          In più collegando la struttura a terra si innalza esponenzialmente la propabilità di fulminazione in quanto le linee equipotenziali del tetto si innalzano a dismisura... e come se il tetto andasse verso il fulmine!! (si crea l'effetto corona). E' come creare un autostrada per il fulmine.
          E poi ricordate che tutte le masse metalliche e gli eventuali impianti sul tetto (e in prossimità della "calata" ovvero del conduttore di collegamento a terra della struttura) vanno collegati a terra per evitare le scariche laterali.

          CITAZIONE (antonio.canu @ 28/1/2008, 11:00)
          In ogni caso l'uso di scaricatori non da nessuna garanzia a seguito di fulminazioni dirette della struttura o dei servizi entranti se non sono cordinati con un opportuno LPS o sbaglio?

          Gli scaricatori funzionano comunque per le fulminazioni indirette e per le correnti indotte da una fulminazione diretta. Certo che se dove ci deve essere un LPS e non esiste in caso di fulminazione diretta gli scaricatori non potranno far niente per i danni causati alla struttura.

          CITAZIONE (antonio.canu @ 28/1/2008, 11:00)
          Il problema che mi ponevo sono i costi aggiuntivi e per questo mi chiedevo se fosse ammissibile dare solo un indicazioni sulle protezioni da installare e lasciare la scelta finale al commitente..

          Questa è una questione non semplice... se ci vuole un LPS... ci deve essere (secondo me)... non so se puoi fare un installazione e fregartene... si potrebbe provare ad inviare una mail al prof. Carrescia di Tuttonormel.
          Ti ricordo pero, come già detto prima, che difficilmente su un edificio civile ci vuole un LPS.

          Ma scusa cosa hai utilizzato per fare il calcolo?? Un software o l'hai fatto a mano?? (se l'hai fatto a mano... auguri c'è qualche calcoletto da fare... non proprio semplicissimo) Se l'hai fatto con un software quale hai utilizzato?? Che parametri hai inserito???

          Ciao
          Frank

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          • #6
            CITAZIONE
            premetto che sono pienamente d'accordo con eubrun ovvero:


            CITAZIONE (eubrun @ 27/1/2008, 21:19)Non dici se è l'impianto fotovoltaico a far aumentare il rischio oltre la soglia Rt, perchè altrimenti le misure di protezione dovrebbero essere adottate comunque.
            In questo caso potresti installare degli scaricatori sul lato CC e CA e segnalare la necessità di LPS indipendentemente dall'impianto PV.

            Come detto faccio una prima valutazione senza considerare l'impianto fv che deve essere ancora installato!Valuto R1 e lo confronto con Rt.

            CITAZIONE
            In più collegando la struttura a terra si innalza esponenzialmente la propabilità di fulminazione in quanto le linee equipotenziali del tetto si innalzano a dismisura... e come se il tetto andasse verso il fulmine!! (si crea l'effetto corona). E' come creare un autostrada per il fulmine.

            So che se collego le struture di sostegno a terra aumento la probabilità di scariche sulla stessa,il problema del doppio isolamento riguardo più che altro i cavi che perdono più facilmente l'isolamento.In questo caso pur avendo realizzato un impianto a regola d'arte(lato cc con protezione classe II) mi ritrovo in una potenziale situazione di pericolo nel caso di perdita d'isolamento e per questo che fra i due mali scelgo la connesione a terra della struttura pur consapevole dell'aumento di probabilità di fulminazione!!
            Altrimenti come potrei evitare i problemi dovuti alla perdita di isolamento?
            Inizialmente avevo pensato di non portare a terra le strutture poi parlando anche con alcuni installatori che erano riluttanti a non effettuare il collegamento a terra ho adottato questa soluzione..La questione rimane comunque al centro di numerose discussioni. A tal proposito segnalo che tale problema sarà dibattuto anche nei prossimi incontri tecnci di TuttoNormel.

            CITAZIONE
            Certo che se dove ci deve essere un LPS e non esiste in caso di fulminazione diretta gli scaricatori non potranno far niente per i danni causati alla struttura.

            Infatti da qui il problema dei costi aggiuntivi per l'installazione di un LPS opportuno nel caso in cui R1 sia maggiore di Rt.

            CITAZIONE
            Ti ricordo pero, come già detto prima, che difficilmente su un edificio civile ci vuole un LPS.

            Il fatto è che sinceramente più che difficile secondo sono in pochi che fanno una valutazione del rischio per installare un impianto fv mentre ora dovrebbe essere obbligatorio!!Facendolo con i parametri abbastanza restrittivi della norma secondo me i casi con esito negativo sarebbero molti!!


            CITAZIONE
            Ma scusa cosa hai utilizzato per fare il calcolo?? Un software o l'hai fatto a mano?? (se l'hai fatto a mano... auguri c'è qualche calcoletto da fare... non proprio semplicissimo) Se l'hai fatto con un software quale hai utilizzato?? Che parametri hai inserito???

            Ho usato prima DECKSPD l'esito era negativo quindi poichè e fornito dalla OBO ho voluto verificare a mano che non fosse un sovradimensionamento del proramma.Ma anche in questo caso l'esito era negativo.
            Concordo con te il calcolo è abbastanza macchinoso,i arametri inseriti son tutti quelli che si trovano sulla CEI81-10 parte 2 quindi Ng, Adb, Cd, Nl....insomma sono parecchi.
            Il problema della possibilità di lasciar la scelta al proprietario rimane,magari proverò con il Prof.Carrescia ma confido anche nella sapienza dei più esperti del forum.
            Ciao
            Antonio



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            • #7
              Il prof. Carrescia nei suoi incontri
              http://www.tne.it/html/prodotti/tuttonorme...TuttoNormel.pdf
              sta proprio trattando questo argomento .

              In sintesi (per quanto ho capito) in impianti FV integrati , parziamente integrati o non integrati con sopraelevazioni inferiore ad 1,5 : non aumenta , non modo significativo ,il rischio di fulminazione .

              Se il rischio di fulminazione è presistente ma l'impianto LPS manca io dichiaro che esso sarà oggetto di un altro incarico ed un altro progetto .

              Ciao da Recoplan

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              • #8
                CITAZIONE
                Se il rischio di fulminazione è presistente ma l'impianto LPS manca io dichiaro che esso sarà oggetto di un altro incarico ed un altro progetto .

                Concordo con il fatto che sia un altro incarico ma dovendo proseguire con il progetto dell'impianto fv e quindi alla fine con la sua installazione,il commitente potrà prendersi la responsabilità della non installazione dell'LPS e/o LPMS opportuno?Inoltre penso che questa assunzione di responsabilità debba prevedere la firma di un qualche documento....
                Ciao
                Antonio

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                • #9
                  CITAZIONE
                  In sintesi (per quanto ho capito) in impianti FV integrati , parziamente integrati o non integrati con sopraelevazioni inferiore ad 1,5 : non aumenta , non modo significativo ,il rischio di fulminazione .

                  Questo anche x impianti con le strutture di sostegn a terra??

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                  • #10
                    CITAZIONE (antonio.canu @ 28/1/2008, 18:46)
                    commitente potrà prendersi la responsabilità della non installazione dell'LPS e/o LPMS opportuno?Inoltre penso che questa assunzione di responsabilità debba prevedere la firma di un qualche documento....

                    Io queste "informazioni" le invio per Raccomandat RR ai clienti assieme al progetto .
                    Il committente , se informato correttamente , può decidere di non istallare LPS e/o LPMS opportuno : saranno fatti solamente suoi
                    ---------
                    impianti a terra sono per "natura" collegati a terra (i basamenti sono o diventano facilmente dispersori di fatto )

                    Ciao da Recoplan

                    Commenta


                    • #11
                      CITAZIONE
                      impianti a terra sono per "natura" collegati a terra (i basamenti sono o diventano facilmente dispersori di fatto )

                      Intendevo la non influenza sulla probabilità di fulminazione indicata dal Prof.Carrescia e valida anche per impianti fv montati su tetto con le strutture di sostegno dei moduli collegate al nodo equipotenziale di terra?
                      ciao
                      Antonio

                      Commenta


                      • #12
                        CITAZIONE (antonio.canu @ 29/1/2008, 18:10)
                        Intendevo la non influenza sulla probabilità di fulminazione indicata dal Prof.Carrescia e valida anche per impianti fv montati su tetto con le strutture di sostegno dei moduli collegate al nodo equipotenziale di terra?

                        Carrescia ne ha parlato ..... a mio avvio conviene sempre fare una verifica di massima .



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                        • #13
                          Il 5 di febbraio è a Torino, se riesco gli porrò la domanda e ve la farò sapere.
                          Ciao Frank

                          Commenta


                          • #14
                            Ciao a tutti,
                            sono stato giovedì scorso all'Incontro di Mestre , gli incontri del Prof.., e come al solito c'era l'intervento dell'Ing. ...... che alla fine della fiera ha sposorizzato il software di cui non cito il nome.
                            A mio modesto parere una verifica secondo la norma 81-10 va fatta a prescindere dall'incarico del cliente e con essa vanno previste le protezioni adeguate.
                            Quando sento dire a 2000 persone che il progettista si deve fare firmare dal cliente una esclusione della responsabilità nel caso in cui non venga previsto lo studio della 81-10 mi domando se esistono progettisti che fanno solo calcoli di LPS, SPD ...o meglio ce n'è uno in Italia che fa questa attività: G........La cosa comica è che ha fatto vedere anche delle bozze di documenti per togliere le responsabilità al progettista.Se un progettista mi presenta un modello del genere:
                            1 - non lo firmo
                            2 - cambio progettista!
                            E' dal 1995, quando sono andato a Milano ad un corso monotematico sulle norme CEI 64-8 e allora 81-1, che sento parlare a sproposito delle protezioni dalle sovratensioni come un "pacchetto" a parte dell'impianto, ma in realtà sono soltanto delle protezioni all'impianto come fusibili, differenziali, interruttori.
                            Concludendo : devo fare un impianto ad un cliente? Verifico tutte le protezioni , attive e passive, con LPS , se serve, e SPD coordinate alle apparecchiature
                            Ciao
                            Rem
                            "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                            (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
                            Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (remtechnology @ 30/1/2008, 22:20)
                              Ciao a tutti,
                              sono stato giovedì scorso all'Incontro di Mestre , gli incontri del Prof.., e come al solito c'era l'intervento dell'Ing. ...... che alla fine della fiera ha sposorizzato il software di cui non cito il nome.

                              si trattava del software incluso nel pacchetto tne oppure di uno separato e quindi pagato a parte??

                              CITAZIONE (remtechnology @ 30/1/2008, 22:20)
                              Concludendo : devo fare un impianto ad un cliente? Verifico tutte le protezioni , attive e passive, con LPS , se serve, e SPD coordinate alle apparecchiature

                              quindi se ti commissionano un impianto FV e dalla verifica, in base alla 81-10, vedi che ci vuole un LPS... ma il committente LPS non lo vuole fare... che fai?????????????
                              Supponiamo però che si tratti di un impianto grande, quindi con svariati "euri" in gioco.

                              Il prof. Carrescia ha detto esplicitamente nel suo intervento di "far firmare dal cliente una esclusione della responsabilità"??
                              Secondo te/voi "lo scarico di responsabilità" a cui ti sei riferito ha valore legale???

                              Ciao
                              Frankl

                              Commenta


                              • #16
                                IL pacchetto è a parte e cominicia con Z.... non so se è incluso con l'abbonamento VIP.
                                Ho sentito anch'io la questione della esclusione della responsabilità ma ti ripete se succedde a me come Commitente per prima cosa non firmo e per secondo cambio professionista.
                                Certo effettuare un grosso lavoro senza fare capire al cliente l'importanza della cosa può comportare la perdita del cliente se un concorrente costa meno.
                                Ma sempre negli incontri tecnici si ricorda spesso che "i giudici in caso di responsabilità sommano, non dividono" e la semplice dichiarazione del cliente,che magari nella vita è una casalinga o falegname, non scioglie il professionista , in quanto specialista, dalle proprie competenze.Magari è pane per avvocati , che costano, ma io non farei mai firmare un dcoumento del genere ad un mio cliente.
                                Sono abbonato alla rivista di cui parliamo dal 1993 e frequento ogni anno l'incontro tecnico , momento utile anche per confrontarsi con amici/colleghidel settore, e stimo il lavoro fatto dal Prof. Carrescia.Ho avuto il piacere di fare dei corsi specilistici a pagemnto al CESI con lui e di parlarci con calma e l'ho trovato estremamente disponibile, corretto e gentile.
                                In molti incontri ha detto comunque che è meglio perdere un cliente e dormire sonni tranquillo che prenderlo ad ogni costo e vivere male. Io sono per la prima ipotesi...
                                Ciao
                                Rem
                                "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                                (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
                                Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE
                                  Quando sento dire a 2000 persone che il progettista si deve fare firmare dal cliente una esclusione della responsabilità nel caso in cui non venga previsto lo studio della 81-10 mi domando se esistono progettisti che fanno solo calcoli di LPS, SPD ...o meglio ce n'è uno in Italia che fa questa attività

                                  Il problema che ho posto io in definitiva non era il fare o non fare la valutazione del rischio,ma se una volta fatta il cliente poteva scegliere o meno di far eseguire un progetto per LPS o LPMS opportuno,dopo ovviamente avergli spiegato tutte le implicazioni relative.
                                  Io faccio sempre la valutazione del rischio e indico le misure di protezione da adottare il problema è che questo comporta degli oneri economici che sono a carico del committente.
                                  Inoltre anche qualora il committente voglia realizzare LPS, LPMS opportuno la stessa CEI 81-10 afferma che il progetto deve essere redatto da un esperto nel campo delle protezioni dalle scariche atmosferiche e quindi come dicevi ammesso che esista un professionista specifico, le mie indicazioni a riguardo delle protezioni da adottare potrebbero non cambiare la situazione.
                                  Ciao
                                  Antonio

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                                  • #18
                                    Ciao,
                                    chiarisco che quando ho detto che in Italia esiste un unico professionista che fa solo quello intendevo dire, come provocazione, che l'unico che si ritiene di poterli fare è chi sponsorizza il programma di calcolo, Presidente del CT 81 del CEI e segretario del CT 81 della IEC.
                                    Per effettuare la verifica serve un professionista iscritto al relativo albo, perito/ingegnere, tutto qua.
                                    Sul fatto che il cliente possa scegliere ti do ragione ma non so bene se a livello legale la questione tiene, mi spiego meglio, un professionista spiega ad un falegname che può non fare una cosa spendendo meno.
                                    Il bravo falegname dice , certamente si, e prende fuoco la segheria per una protezione mancante (etremizzo chiaramente).
                                    Cita in giudizio il professionista il quale esibisce il documento , quanti poi abbiano fatto questo documento non lo so.
                                    Mi sento di dire che forse il giudice anche con la carta in mano ...
                                    Nel dubbio io spiego il tutto e includo comunque il progetto LPS se serve , costa di più e perdo un cliente? Fa niente ma dormo sonni tranquilli.
                                    Comunque in sintesi concordo con te!
                                    Ciao
                                    Rem
                                    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                                    (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
                                    Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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                                    • #19
                                      qualcuno sa come si fa ad avere DECKSPD 81-10?
                                      l'ho richiesto alla OBO ma non mi rispondono.
                                      da dove posso scaricarlo?

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da antonio.canu Visualizza il messaggio
                                        CITAZIONE (eubrun @ 27/1/2008, 21:19)


                                        Il problema che mi ponevo sono i costi aggiuntivi e per questo mi chiedevo se fosse ammissibile dare solo un indicazioni sulle protezioni da installare e lasciare la scelta finale al commitente..
                                        Ho avuto a che fare da pochissimo con un caso analogo in una zona ad elevatissimo rischio di fulminazione diretta in cui ho progettato l'LPS anche se non era inizialmente previsto nel contratto.


                                        Se hai firmato un contratto col committente che ti impegna a progettare l'impianto FV e basta, allora fatti comunque lo studio e poi puoi fare 2 cose:


                                        1) fare inserire una clausola nel contratto da cui risulti che ti impegni anche per la progettazione dell'LPS (se dalla valutazione risulta necessario), con oneri aggiuntivi inerenti la progettazione e la costruzione, quindi progettare l'LPS.


                                        2) lasciare il progetto così com'è e inserire almeno delle "prescrizioni costruttive importanti" sulla necessità di installare un LPS per la protezione dalle scariche dirette.


                                        Il problema che nasce se sei nell'ipotesi 2, però, è che poi devi obbligare il committente a stipulare una serie di assicurazioni per il suo impianto FV contro i rischi derivati dai fulmini, per evitare che domani ti corra appresso se succede qualcosa di grave all'impianto o, peggio ancora, a lui.
                                        E' un rischio notevole che io sinceramente non mi sento di accollarmi, soprattutto se dallo studio risulta elevato il rischio di perdita di vite umane.
                                        Siccome anche quest'ipotesi è comunque onerosa io propendo per l'ipotesi 1.
                                        La presenza dell'impianto costruito bene (quindi con SPD e ben messo a terra), comunque, non necessariamente è un fattore di rischio aggiuntivo per le scariche atmosferiche perchè, nel caso della protezione interna, la norma dice di ripartire la corrente di fulmine fra i servizi entranti e l'impianto FV aggiunge un servizio all'utenza consentendo di abbassare a volte parecchio la corrente di fulmine e togliendo spesso almeno un livello al fulmine di calcolo, quindi valutate bene prima, è rognoso ma necessario.
                                        P.S.:NON OMETTETE MAI DI INSTALLARE GLI SPD SUL LATO DC DELL'IMPIANTO
                                        Ciao!

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                                        • #21
                                          Vorrei dare un piccolo contributo.

                                          A parer mio l'approccio al problema delle scariche atmosferiche e' incompleto.

                                          Il progettista DEVE verificare se e' necessario installare o meno un LPS, cosi' come indicato dalla 81-4.

                                          Da qui in poi partono 2 filoni.

                                          A) se si deve prevenire il rischio di perdita di vite umane, l'impianto ha da essere installato, il progettista non puo' esimersi da indicarlo nel progetto.

                                          B) quello che vedo che pochi di voi considerano e' il rischio di danno economico (tipo 4), ovvero, se installo un fv da mettiamo 20'000 o 100'000 €, dovro' fare in modo che il committente capisca se e' probabile che quell'impiano venga danneggiato una volta ogni 10, 50, 100 anni per fulminazione.
                                          In quel caso li il committente potra' decidere lui se rischiare o meno l'investimento.

                                          Ma non sul rischio di tipo 1.

                                          Saluti

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                                          • #22
                                            Vorrei dare il mio piccolo contributo..

                                            Secondo me dipende caso per caso..se si tratta per esempio di un IA o un PIA su un tetto a falda la presenza dell'impianto fotovoltaico non aumenterà il rischio di fulminazione propria della struttura.
                                            Come tutti ben sapete la procedura per valutare il rischio di fulminazione prevede di calcolare il rischio come somma di diversi rischi parziali chiamati “componenti di
                                            rischio”.
                                            Se il progetto a me commissionato con lettera di incarico aggiunge una componente di rischio a valore 0 rispetto a ciò che era preesistente lo ribadirò nella documentazione e amen, ma di sicuro non mi farò carico a costo 0 di una valutazione del rischio di fulminazione di un'intera struttura che sarebbe stato compito di chi aveva l'incarico dell'intero edificio.
                                            Mi sembra logico che dovrò assumermi la responsabilità esclusivamente per quello che riguarda il mio compito..

                                            Spero di essermi spiegato bene..purtroppo non ho il dono della chiarezza..

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                                            • #23
                                              [quote=sblobs;118900448]Vorrei dare il mio piccolo contributo...
                                              [quote]
                                              Si, ma tieni conto soprattutto del fatto che la normativa è cambiata da poco ed è lei stessa che impone la valutazione del rischio.
                                              E comunque potrebbe benissimo essere che uno a che fare con un edificio magari a rischio, ma che è stato costruito quando di norme non ce n'erano oppure non è mai stato adeguato (il 99% dei casi).
                                              Allora che fai?
                                              Ti accolli il rischio di incidenti gravissimi in caso di fulminazione?
                                              Meglio dire al cliente che magari c'è bisogno di un surplus di parcella ma fare sempre almeno l'analisi del rischio.
                                              Se poi gli interventi risultano necessari ma il cliente magari è un cretino e non li vuole, beh.......almeno mettergli per iscritto chiaro, firmato e timbrato che ci volevano.

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                                              • #24
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                                                Anche qui c'è spazio ad interpretazione..se la valutazione inerente alla progetto dà contributo 0 io la mia analisi l'ho fatto..e per quello che riguarda il mio compito sono a posto..potrà aggiungere che si consiglia di far fare un'analisi di fulminazione per il resto dell'edificio ma in teoria le tue responsabilità si fermano a quello per cui sei stato incaricato..
                                                se le componenti sono x+y+z e z riguarda l'impianto fotovoltaico (valore 0) mentre x+y dà 10(-4) se capita qualche cosa sarà ben responsabile il progettista incaricato di x+y che non ha fatto la sua analisi mica quello incaricato di z che la sua valutazione l'ha fatta!
                                                Se no il progettista di x+y se si aggiunge z nel condominio diventerebbe automaticamente non responsabile di niente!!
                                                Se poi vedi che l'edificio è vecchio e si deve fare un'analisi per quello che non riguarda il fotovoltaico questo dovrebbe essere oggetto di un'altra lettera di incarico..ma non si può certo addossare il responsabile di un progetto di un impianto fotovoltaico il rischio di fulminazione di un palazzo non progettato da lui!

                                                Non sto cercando di aver ragione..sto cercando di capire cosa è giusto per potermi comportare di conseguenza
                                                Qui non è il fatto di saper fare il calcolo o no..ma di capire cosa dicono le regole e dove arrivano le mie responsabilità

                                                Spero sempre di essermi spiegato bene..sono un pò confusionario..

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