Ho posto erroneamente un quesito in un altro forum, vorrei cheidere dovendo ristrutturara casa vorrei isolarla bene potreste consigliarmi un isolamento per pareti e pavimento.<br>Per il pavimento optando per il parquet avevo pensato ad un isolamento in sughero, lo stesso avevo pensato per la pareti e dovendo tinteggiare casa all'esterno avevo pensato ( grazie ai consigli di dotting) alla vernice con sughero. Cosa ne pensate???
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I dati che hai fornito sono troppo pochi.<br>Pavimento, già il legno assicura un certo isolamento, se sei al piano terra contro vespaio, puoi mettere un polistirene ad alta densità e poi il foglio di polietilene da 3 mm. per installare il parquet flottante.<br>Per le pareti il sughero non è il componente di una vernice, ma di un intonaco che si può dare all'interno o all'esterno per migliorare leggermente, in quanto non si mette in spessori elevati, l'isolamento termico.<br>Per un buon risparmio energetico occorre comunque verificare la parete nella sua attuale composizione.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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mi sono dovuto allontanare dal computer, volevo dire a dotting che le pareti sono in tufo quelle esterne (dovrei spicconare l'intonaco) e quindi prevedere un isolamento e devo realizzare nuove tramezzature con tavelle.<br>Inoltre volevo dire che mi torvo al primo piano di una villetta e devo posare sul pavimento esistente il parquet e vorrei prevedere uno strato isolante sottostante.<br><br>ma con il polistirolo non dovrei avere problemi di condensa???? mentre con il sughero mi pare di no.<br><br>per dotting ho visitato il sito della subertres e intendevo la finitura per esterni colorata da passare all'esterno. condividi???
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Il problema della condensa non dipende dal materiale.<br>Il polistirolo è permeabile al vapore, mentre non lascia passare l'acqua.<br>Il problema della condensa si manifesta se fai l'isolazione dall'interno, soprattutto perchè la fascia del muro esterno in corrispondenza del pavimento non viene isolata per cui si crea un ponte termico in corrispondenza della fine dell'isolazione dove si formano muffe e condensa.<br>Chiaramente non abiti al nord perchè hai detto che il muro è di tufo, e al nord non si usa questo materiale per cui lo spessore ottimale del polistirolo è decisamente piu' basso.<br>Tieni conto (l'avrai già letto) che a fare l'isoazione dall'interno perdi spazio e confort.
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Mi trovo al sud infatti e dovendo ristrutturare sto valutando la soluzione ottimale per ottimizzare i costi un domani di riscaldamento investendo qualcosina in più adesso.<br>Le pareti perimetrali sono in tufo e i tramezzi in tavelle non posso intervenire all'esterno e quindi avevo pensato ad un intonaco isolante o qualcosa con uno spessore minimo.<br><br><br>Mentre per l'interno potrei intervenire come voglio se può servire.<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (nicolaprof @ 12/2/2008, 16:48)</div><div id="quote" align="left">Le pareti perimetrali sono in tufo e i tramezzi in tavelle non posso intervenire all'esterno e quindi avevo pensato ad un intonaco isolante o qualcosa con uno spessore minimo.</div></div><br>Spessore minimo = efficacia minima<br><br>In termini di manodopera, posare un cm di isolante o posarne 10 è esattamente la stessa cosa; ed anche la differenza di costo dell'isolante di un certo spessore (e di una certa efficacia...) è, tutto sommato, contenuta. Quindi, non è un problema di soldi...<br><br>Inoltre, isolare all'interno ti può portare ad un sacco di grane di condensa (se l'isolamento non è molto ben studiato).<br><br>Perchè dici che "non puoi" intervenire all'esterno?<br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Manofthemoon @ 12/2/2008, 17:49)</div><div id="quote" align="left">Ma pechè parlate con termini non corretti ?<br><br>"Polistirolo"???<br><br>SEi sicuro che tu non voglia dire polistirene ?</div></div><br>E tu sei sicuro che polistirolo e polistirene non siano esattamente la stessa cosa? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a4046e91f96d0fb781ca2254291f833a.gif" alt=""><br><br><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Polistirene" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Polistirene</a><br><br>L'unica differenza sostanziale è tra l'estruso e l'espanso (cambiano sostanzialmente le caratteristiche meccaniche); ma per il resto, si tratta esattamente dello stessissimo materiale!!!<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (autostop @ 12/2/2008, 18:03)</div><div id="quote" align="left">quello bianco, da 20 kg/mc, autoestinguente, economico (50euro/mc).<br>Non so sinceramente se era polistirene e se era espanso o estruso, so che funziona egregiamente (su casa mia)</div></div><br>Se ha le palline, è espanso.<br>Se sembra fibroso, è estruso...<br>
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non posso intervenire all'esterno perchè la casa e costruita su due lati sul confine dovrei spicconare tutto o arretrare la casa per gli psessori che servono....<br>Inoltre l'intonaco attuale non è messo male ed è presente pure un rivestimento in pietra alto 1 mt. che sarebbe un peccato eliminare per questo avevo pensato al rivestimento da mettere a frattazzo della subertres, mi sembra un buon prodotto cosa ne pensate??
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Considerato che hai un rivestimento in pietra per il primo metro, l'idea del rustico più che frattazzo esteticamente non è male.<br>Ti consiglio all'esterno una pittura impermeabile, ma traspirante; ai silossani è la più efficace sotto questo aspetto, costa ma risolve.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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Non ho parlato di pittura isolante, ho parlato di pittura "impermeabile", come ho già detto in diverse discussioni non esistono pitture esterne o interne isolanti, per via dello spessore ridicolo.<br>All'interno esistono delle pitture anticondensa, ma non isolanti ripeto, le migliori, sono anche le più care, sono quelle a microsfere di vetro cave.<br>Chiarisco che non eliminano la causa: l'elevata umidità interna, ma ne limitano l'effetto: l'insorgere delle muffe.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (nicolaprof @ 13/2/2008, 15:38)</div><div id="quote" align="left">scusa ma il rivestimento della subertres grazie alle caratteristiche del sughero sembrerebbe isolante (da come ne parlano loro però) tu cosa ne pensi? hai anc he tu qualche perplessità?</div></div><br>Per essere isolante, è isolante: non dicono balle.<br>Il problema è QUANTO sia isolante.<br>Uno strato di intonaco, per quanto isolante, avrà un effetto irrilevante.<br>L'isolante, per avere una qualche funzione, DEVE avere uno spessore considerevole.<br><br>Quindi, che tu usi quell'intonaco "isolante", o non lo usi, non te ne accorgerai MAI della differenza.<br>
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Forse non ci siamo capiti e spiego per l'ultima volta, un conto è una pittura, un altro è un intonaco.<br>L'intonaco della Subertres è un intonaco isolante, con un lambda dichiarato di 0,04.<br>Se tu ne metti uno spessore di un millimetro o di pochi micron, quale è quello di una pittura anche la più fantasmagorica che trovi sul mercato, ai fini della coibentazione termica non risolvi niente.<br>Poichè l'intonaco della Subertres può essere dato in spessore di 2-3-4-5 ecc centimetri dipende dallo spessore del tuo portafoglio, ottieni una validità ai fini dell'isolamento termico di 2-3-4-5 ecc.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 13/2/2008, 16:16)</div><div id="quote" align="left">Forse non ci siamo capiti e spiego per l'ultima volta, un conto è una pittura, un altro è un intonaco.<br>L'intonaco della Subertres è un intonaco isolante, con un lambda dichiarato di 0,04.<br>Se tu ne metti uno spessore di un millimetro o di pochi micron, quale è quello di una pittura anche la più fantasmagorica che trovi sul mercato, ai fini della coibentazione termica non risolvi niente.<br>Poichè l'intonaco della Subertres può essere dato in spessore di 2-3-4-5 ecc centimetri dipende dallo spessore del tuo portafoglio, ottieni una validità ai fini dell'isolamento termico di 2-3-4-5 ecc.</div></div><br>Ci siamo capiti benissimo.<br>Il problema è che l'intonaco si fa normalmente dello spessore di un paio di cm. Ed un paio di cm servono a poco o nulla come isolante.<br>Mettici 10 cm di polistirene, e sopra un intonaco qualsiasi, ed avrai l'isolamento.<br>Mettici 10 cm di intonaco "isolante", avrai speso una cifra molto superiore e comunque avrai un isolamento inferiore.<br><br>
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un metro quadrato di polistire da 10cm costa 5 euro, che su una casa normale (non recentissima e di classe a b o c) con k = 1 e al nord con 2000 gradi giorno e riscaldamento a metano (0.6euro/mc), si ripagano in 2 anni. (se montati dal proprietario).<br>Lo strato di intonaco che ci va sopra, bisogna comunque farlo nelle case vecchie e comunque, trattandosi di intervento di risparmio energetico ha diritto allo sconto del 55% della finanziaria del governo Prodi<br>
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lo puoi fare con spessori piu' bassi ma con risultati piu' scarsi.<br>Il polistirene è un ottimo materiale isolante.mI PARE ESISTE ANCHE QUELLO GRIGIO CON UN POTERE LEGGERMENTE SUPERIORE MA UN PO' PIU' COSTOSO.<br>nON SO INFORMATI
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scusa, leggo adesso l'informati che ho scritto.<br>Esistono isolanti migliori con landa 0.025 invece che 0.03 come il polistirolo ma hanno inconvenienti come quello di perdere la capacità isolante col tempo.<br>Se vuoi isolazione DEVI avere spessore, non esiste niente che senza spessore ti dia isolamento a meno di ricorrere a una parete sottile in cui hai fatto il vuoto ma con problemi e costi assurdi (se poi pianti un chiodo rovini tutta da parete perchè fai entrare aria) e non so neanche se ci siano.
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Dovrei ristrutturare un casolare di campagna di c.ca 180 mq. su due piani, costruito con muratura a sacco di c.ca 50 cm. (mattoni in terra poco cotta sul lato interno, sacco, quindi mattoni un po' piu' duri sul lato esterno, argilla cruda come legante). La parete esterna ha lesene ed elementi architettonici che non consentono di praticare cappotti. Il solaio al 1° p. è in pianelle, travi e traversine in legno, così come il tetto, su quest'ultimo sopra alle pianelle sono stati incollati pannelli sagomati (spessore da 3 a 6 cm.) in sughero compresso atti ad alloggiare i coppi. Il piano terra ha un'altezza di c.ca 3 mt. mentre il primo piano raggiunge i 4 mt. al colmo del tetto. Attualmente sono installati caldaia a gpl (che mi guardo bene dal far funzionare se non per ACS e fornelli) e radiatori in alluminio con condutture a vista in rame adeguatamente dimensionate, diramazioni lungo un'unica mandata. La funzione di riscaldamento invernale è egregiamente assolta da un camino a legna di produzione francese, ad aria, che anche grazie ad un buon lavoro di installazione riesce a scaldare quasi tutta la casa. E' prevista la sostituzione degli attuali infissi in alluminio con altri in legno e vetrocamera. Non vi sono particolari problemi di umidità alle murature nonostante manchi il vespaio, la percentuale di umidità relativa dell'aria è però in genere elevata (75% in inverno grazie al camino, 80% in estate). Non è previsto il rifacimento dei pavimenti del primo piano, mentre si puo' discutere sull'utilita' di sostituire quelli al piano terra (per realizzare il vespaio). Anche per gli intonaci, che non sarebbe strettamente necessario sostituire, si puo' discutere in caso di effettiva utilità (isolamento interno/impianto a parete). La casa è abitata solo dalle 19 c.ca alle 7,30 nei giorni di lavoro, in modo più continuo nei fine settimana.<br>Domande:<br>1- E' economicamente sensato tentare di incrementare le prestazioni termiche dell'edificio in modo da ottenere indici di trasmittanza pari a c.ca 0,50-0,55 W/m2K per l'intera struttura intervenendo per migliorare l'isolamento di pavimento, mura perimetrali, e tetto?<br>2- Se si, esiste un modo per isolare internamente le pareti perimetrali senza incorrere in problemi di condensa? Ho fatto la verifica di Glaser con il programma offerto dalla Celenit, provando con 3/4 cm di termointonaci e pannelli tutti molto traspiranti ottengo comunque condensa oltre il limite indicato di 500g./mq. se non imposto umidità relativa almeno pari a 45% (valore che non avrei nemmeno realizzando il vespaio).<br>3- Quale soluzione sarebbe conveniente adottare per il riscaldamento invernale, ad integrazione del camino ad aria, ed in supporto al fuochista che a volte non ha voglia di caricare la legna? Caldaia a pellet? Pannelli radianti a parete? Impianto a battiscopa?<br>Grazie.
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Idrostufa a pellets da affiancare al termocamino, proprio di fianco, che fai lavorare in alternativa al termocamino, intercettando i tubi di mandata e ritorno acqua calda.<br>Devi scegliere una idrostufa che conservi una buona capacità di resa all'aria.<br>Mi spiego le termostufe hanno una potenza utile di 15 kW ed una resa all'acqua di 10, significa che rendono nell'ambiente installato 5 kW, devi scegliere una stufa che abbia questo valore di 5 elevato in percentuale.<br>I 5 kW ti servono per abbassare l'umidità del 75% dell'ambiente, come noto le stufe a pellets vanno umidificate, vedi qualche discussione al proposito.<br>Ho dato dei numeri come semplice riferimento.<br>A quel punto potresti mettere un intonaco termoisolante ed ipotizzare un valore di umidità pari al 45%.<br>La termostufa a pellets la puoi programmare in modo da farla accendere un'oretta prima del tuo rientro, è un pò difficile far svolgere questa funzione ad un termocamino!<br>Vedrai che il termocamino lo accendi solo nei fine settimana e forse lo molli.Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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Per Dotting:<br>vorrei puntualizzare che il camino a legna attualmente installato non è un termocamino ma un camino ad aria di potenza nominale pari ad 11 kw, con aria a circolazione naturale canalizzata in vari ambienti e struttura radiante ad accumulo di calore costruita al 1° piano intorno alla canna fumaria che consente l' irraggiamento del calore oltre che la convenzione. Facendo ardere piu' legna si ottengono ovviamente potenze maggiori rispetto a quella nominale. Tutta la potenza viene resa all'aria ma nonostante cio' in inverno generalmente l'umidità interna al piano terra si attesta sul 75%. Reumatismi a parte, questa umidità pone dei limiti alla realizzazione di un isolamento interno. Una termostufa a pellet non credo riuscirebbe ad asciugare meglio del camino esistente.<br>Sarei eventualmente tentato dalla soluzione caldaia a pellet con cui rimpiazzare l'attuale caldaia a gpl, magari con produzione istantanea di ACS. In tal caso, adottando soluzioni alternative per i fornelli, potrei eliminare il GPL. Con tale soluzione converrebbe mantenere gli attuali radiatori in alluminio o sarebbe sensato sostuirli con impianto a battiscopa la cui mandata credo sia ancora abbastanza alta (50/60°).<br>Ripropongo i 3 quesiti del precedente post alla luce di quanto sopra specificato.<br>Grazie<br>
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