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    Pensavo:

    esistono leggi ( D.Lgs n 504 del giorno tal dei tali...) che regolano le accise e che impediscono l'uso di additivi o .. in parole povere l'uso di carburanti differenti da quelli citati nella suddetta legge.

    Allora mentre stavo studiando mi è venuta 1 idea... ma non credo sia buona... ma magari qualcuno vuol farsi tante risate allor aio la metto qui lo stesso:

    raccogliamo 500000 firme e abroghiamo parzialmente tale Lex.
    Poi in vacatio legis speriamo facciamo il loro decorso delle teste meno di minchia e che magari non dico facciano solo usare gli olii vegetali ma che ci sia UNA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEI CARBURANTI ( cioè ogniuno sceglie il carburante che più gli aggrada... e poi vedremo appena si divulgheranno le notiziole ke leggo io su sto forum quanti continueranno a usare il diesel)

    da tale espediente cosa ne potremmo trarre?

    1) la nascita di piccole iniziative di coltivtori trasformatori di olii...
    2) piccoli meccanici o centri specializzato o ancor meglio imprese per la parziale conversione/ modifica dei motori non 100% compatibili con gli olii
    3) lo stato ci guadagnerebbe cmq... ci mette le sue tasse e a okkio e croce il prezzo resta ancora sotto quello attuale...

    dove fa acqua il tutto?
    1) difficoltà di abrogare ( nonchè di raccogliere le 500000 firme)
    2) anche abrogassimo non credo che i Verdi da soli sarebbero tanto forti da coinvolgere le forze politiche con un disegno di lex che permetta quello che ho descritto qui sopra ( liberalizzazione di scelta di carburanti).
    3) boh... la cosa sarebbe troppo bella.
    4) non son sicuro sia suff abrogare solo tale lex oppure ve ne sian altre.


    Io la butto qui.. la cosa mi è passata per la mente nel giro di 30 sec... e come tale ve la propongo... chi più ne ha più ne metta...

    spero non vi incacchiate al max fateci 2 risate sopra.

    ciao ciao

  • #2
    Altro che due risate, a me viene da piangere pensare che proposte come questa siano di difficile attuazione. Solo così potremmo cambiare la direzione di questo stato di cose, a dir poco caotico. A pensarci bene non credo che la raccolta di 500.000 firme sia poi così difficile, con la paura di veder schizzare chissà dove il costo del petrolio, prima o poi la gente arriva da sola a capire che senza valide alternative siamo spacciati (non parlo del problema ecologico, quello resta per noi ovviamente al primo posto....).
    In un altro forum si parlava di inondare politici e giornali di una petizione per la liberalizzazione del biodiesel....vedi che le idee come intento finale coincidono?!?
    Teniamoci in contatto e avanti così!
    Ciao
    Carlo

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    • #3
      Secondo la costituzione (clicca qui x il link diretto) l'art. 75 cita:
      CITAZIONE

      Art. 75.

      È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

      Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

      Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.

      La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

      La legge determina le modalità di attuazione del referendum.


      attiro l'attenzione sul "trafiletto":
      CITAZIONE

      Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.


      ..ora...l'accisa..non è una tassa?...Quindi...un tributo....quindi..non abrogabile tramite referendum......
      ...o sabglio?

      Edited by gattmes - 22/3/2005, 10:40
      Fare si può! Volerlo dipende da te.

      Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

      Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
      Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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      • #4
        mi sa che hai ragione...

        no referendum abrogativo...

        però dai ora ke la rileggo non sarebbe stata tanto male come cosa... pekkato sia irrealizzabile.

        vabbhè scriveremo ai politici no?? e magari facciamo una raccolta firme lo stesso... x far capire che ANCHE NOI VALIAMO...

        ho sparato un altra cavolata vero?

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        • #5
          forse l'art. 71 è più adatto:
          CITAZIONE

          Art. 71.

          L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.

          Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.

          è serve un decimo di firme....per contro è una "iniziativa/proposta"....da dibattere, emendare, approvare...insomma tutto l'iter e "paletti/slalom" relativi...
          Fare si può! Volerlo dipende da te.

          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

          Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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          • #6
            mi hai battuto sul tempo... cripio... stavo per dirlo io

            che pensate?? Lo facciamo??

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            • #7
              io non liberalizzerei un cavolo...che poi c'è il furbo che usa olio da trasformatori nel motore...
              Va solo incentivato l'olio e parificato al BioDiesel...

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE (dado VRC @ 22/3/2005, 19:55)
                io non liberalizzerei un cavolo...che poi c'è il furbo che usa olio da trasformatori nel motore...
                Va solo incentivato l'olio e parificato al BioDiesel...

                Non capisco cosa intendi per "furbi"... per liberalizzazione si intenderebbe rendere possibile l'utilizzo
                di qualsiasi combustibile purchè definito chimicamente ed approvato dalla legge.
                In modo tale da mettere in concorrenza i produttori in tema di carburanti efficaci
                e il più possibile "puliti".

                Inoltre vicino al prezzo, a caratteri cubitali, farei esporre obbligatoriamente una
                sorta di "indice di rispetto ambientale" di quel specifico carburante (per esempio un numero da 1 a 100 in cui 1=minimo impatto ambientale e 100=massimo impatto a.)
                Naturalmente questo indice dovrebbe essere deteminato scientificamente
                (ammesso che sia possibile) e in maniera univoca.

                p.s. ricordo sempre che uno dei motivi per cui il biodiesel viene contingentato è per il fatto che lo stato non ha fondi per incentivarlo e renderlo quindi competitivo nel prezzo...purtroppo questa è una triste realtà che non coinvolge solo questo settore...

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                • #9
                  nemox hai reso abbastanza bene la mia idea.

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                  • #10
                    CITAZIONE (nemox @ 23/3/2005, 20:44)
                    p.s. ricordo sempre che uno dei motivi per cui il biodiesel viene contingentato è per il fatto che lo stato non ha fondi per incentivarlo e renderlo quindi competitivo nel prezzo...purtroppo questa è una triste realtà che non coinvolge solo questo settore...

                    Io ho sentito dire che il costo sociale del gasolio è di 8 e passa €...

                    Il biodiesel non viene incentivato solo perchè i politici non vedono oltre al loro mandato...e perchè secondo me qualcuno gli passa € sottobanco...

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                    • #11
                      X Dado

                      Si sono d'accordo con te sul fatto che ci siano intaressi che portano a decisioni del tipo
                      che possiamo vedere.

                      Ma al di là di questo mi sto rendendo conto che la faccenda biocarburanti è più complessa
                      di quanto sembri:

                      -è sotto gli occhi di tutti che in questo momento il nostro paese non ha fondi che consentano di guardare al futuro. Infatti stanno tagliando i finanziamenti un pò a tutti:
                      ricerca,servizio sanitario nazionale, enti locale ecc ecc.
                      E naturalmente anche il settore dei biocarburanti non può segure strada diversa.Se qualcosa si voleva fare era bene farlo molto tempo fa...
                      Quello che mi rompe le balle semmai è che ci vengano a tagliare le tasse invece di investire quei soldi nel futuro...

                      -Il biodiesel ha costi enormemente alti se si considera oltre alla diminuzione delle accise(per renderlo competitivo sul mercato) anche le enormi sovvenzioni che vengono date a noi agricoltori per poter sopravvivere...
                      Di contro, per vedere effetti positivi sulla salute pubblica, quanti ettari di terreno dovremmo coltivare? Non ho dati certi ma confagricoltori parla di una produzione potenziale
                      massima di biocarburanti del 5% del cosumo di carburanti "standard"

                      -Inoltre sarebbe lecito determinare l'inevitabile innalzamento dei costi degli alimentari a causa della produzione di biocombustibili? Mah, è tutto da discutere.

                      Insomma sono questioni complesse che vanno affrontate seriamente.E per ora non
                      ho sentito nessuno che si sia applicato al problema con serietà.

                      Che tristezza...

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                      • #12
                        Ciao Nemox e tutti
                        CITAZIONE
                        -Il biodiesel ha costi enormemente alti se si considera oltre alla diminuzione delle accise(per renderlo competitivo sul mercato) anche le enormi sovvenzioni che vengono date a noi agricoltori per poter sopravvivere...
                        Di contro, per vedere effetti positivi sulla salute pubblica, quanti ettari di terreno dovremmo coltivare? Non ho dati certi ma confagricoltori parla di una produzione potenziale
                        massima di biocarburanti del 5% del cosumo di carburanti "standard"


                        Innanzi tutto vorrei mettere in evidenza che oltre al prezzo sfalsato dei combustibili fossili che non tiene assolutamente conto dei costi sociali del danno ambientale e di salute, e che quindi è ampiamente sottostimato, i comb. fossili detengono il primato ASSSOLUTO in fatto di defiscalizzazione!! Gli incentivi per l'utilizzo del gasolio dati all'agricoltura ai trasporti e a tutta una serie di figure adottano i soldi delle NOSTRE tasse per ampliare e agevolare l'uso di combustibili mortali!
                        Se si finisse di incentivare i fossili e, pari pari, questi incentivi fossero applicati solo a combustibili ecologici, SENZA che lo stato debba mettere fuori una lira si invertirebbero gli equilibri fra gasolio (che aumenterebbe) e biodiesel (che diminuirebbe).
                        Questo già senza alcun investimento ma girando con razionalità i nostri soldi.



                        CITAZIONE
                        Di contro, per vedere effetti positivi sulla salute pubblica, quanti ettari di terreno dovremmo coltivare? Non ho dati certi ma confagricoltori parla di una produzione potenziale
                        massima di biocarburanti del 5% del cosumo di carburanti "standard"


                        Anche questo è un dato altamente falsato e che indica una visione iper ristretta della cosa. Infatti in questo caso viene preso in considerazione solo il biodiesel e solo per una quota di terreni veramente minimale.
                        Dovete considerare che oltre al biodiesel esiste il bioetanolo che oltre che dacolture dedicate si può ricavare da TUTTI gli scarti ed eccedenze agricole! Se organizzato un recupero razionale di queste fonti rinnovabbili la quantità di alcool ricavabile è veramente notevole oltre ad eliminare problemi di smaltimento e a ridurre drasticamente lo schifoso vizio di gran parte dei contadini di bruciare a cielo aperto enormi quantità di biomassa sprecando risorse e immettendo fumi e CO2 gratuitamente nell'aria...
                        Infine, se è vero che in italia di terreni da destinare a colture energetiche non sono enormi (anche se ce n'è tanti... veramente tanti), siamo in europa o no? Ebbene ci sono paesi che di spazi per questa agricoltura ne hanno in estrema abbondanza (vedi quelli dell'est) e senza togliere nulla al cibo si potrebbe arrivare a produrre un 20% del fabbisogno di combustibili.
                        Questa è certamente una percentuale importante anche se non risolutiva. Infatti bisognerà lavorare molto anche sui nostri falsi bisogni di mobilità e iniziare delle serie politiche di disincentivo (con soluzioni alternative) dell'utilizzo di auto e camion.
                        Con questo binomio molti problemi di inquinamento e vivibilità delle città migliorerebbe sensibilmente. Almeno finchè non arriveranno le batterie a fusione fredda

                        Roy

                        Edited by eroyka - 25/3/2005, 08:54
                        Essere realisti e fare l'impossibile

                        Commenta


                        • #13
                          Ciao
                          Ecco una mia ricetta...
                          ..il giorno che diventero Dittatore trovero i fondi peri i bio in questo modo:
                          cosi come è stato fatto per trovare finanziamenti per il trasporto pubblico mettendo punti percentuali di tasse su benzina e gasolio...cosi metterei ulteriori tasse sui fossili per "coprire" i bio.....
                          ...tanto più bio si produce=servono fondi...tanto più tasse metto sui fossili....tanto più, chi non si decide a passare a combustibili puliti, paga e/o sovvenziona il costo sociale di quel danno alla salute pubblica che sta facendo
                          ....come per il CO2...anche il ciclo dell'Euro cosi si chiude..e punto.
                          ...vabbe..torno in orbita.
                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

                          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                          Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                          • #14
                            CITAZIONE (eroyka @ 25/3/2005, 08:46)








                            CITAZIONE
                            Innanzi tutto vorrei mettere in evidenza che oltre al prezzo sfalsato dei combustibili fossili che non tiene assolutamente conto dei costi sociali del danno ambientale e di salute, e che quindi è ampiamente sottostimato, i comb. fossili detengono il primato ASSSOLUTO in fatto di defiscalizzazione!! Gli incentivi per l'utilizzo del gasolio dati all'agricoltura ai trasporti e a tutta una serie di figure adottano i soldi delle NOSTRE tasse per ampliare e agevolare l'uso di combustibili mortali!
                            Se si finisse di incentivare i fossili e, pari pari, questi incentivi fossero applicati solo a combustibili ecologici, SENZA che lo stato debba mettere fuori una lira si invertirebbero gli equilibri fra gasolio (che aumenterebbe) e biodiesel (che diminuirebbe).
                            Questo già senza alcun investimento ma girando con razionalità i nostri soldi."


                            MMM...allora ignoro qualcosa di grosso su come il fisco fisco agisce sui carburanti.
                            Che tipo di incentivo riceviamo dallo stato se esso tra tasse ed accise è responsabile del 70% del prezzo del gasolio/benzina alla pompa?!
                            Per quello che riguarda l'agricoltura, la defiscalizzazione del gasolio ad uso agricolo è solo uno dei modi per sovvenzionare il mondo dell'agricoltura (altri sono: iva ribassata su tutti gli acquisti, contributi sulla produzione, ecc.).
                            Anzi, la quota di carburante a cui noi agricoltori abbiamo diritto annualmente è predeterminata in base agli ettari coltivati e rigidamente controllata.

                            CITAZIONE
                            Anche questo è un dato altamente falsato e che indica una visione iper ristretta della cosa. Infatti in questo caso viene preso in considerazione solo il biodiesel e solo per una quota di terreni veramente minimale.
                            Dovete considerare che oltre al biodiesel esiste il bioetanolo che oltre che dacolture dedicate si può ricavare da TUTTI gli scarti ed eccedenze agricole! Se organizzato un recupero razionale di queste fonti rinnovabbili la quantità di alcool ricavabile è veramente notevole oltre ad eliminare problemi di smaltimento e a ridurre drasticamente lo schifoso vizio di gran parte dei contadini di bruciare a cielo aperto enormi quantità di biomassa sprecando risorse e immettendo fumi e CO2 gratuitamente nell'aria...."


                            Devo dire che almeno quì da noi nessuno brucia assolutamente nulla. Tutta la biomassa che viene prodotta dalle coltivazioni o è utilizzata negli allevamenti di bestiame oppure viene lasciata sul terreno perchè funga da fertilizzante
                            naturale.E nonostante questo mi vengono i brividi quando penso alle montagne di fertilizzante(che per buona parte finisce nei corsi d'acqua) che dobbiamo riversare nel terreno ogni stagione.
                            Non so a che scarti tu ti riferisca.

                            CITAZIONE
                            Infine, se è vero che in italia di terreni da destinare a colture energetiche non sono enormi (anche se ce n'è tanti... veramente tanti), siamo in europa o no? Ebbene ci sono paesi che di spazi per questa agricoltura ne hanno in estrema abbondanza (vedi quelli dell'est) e senza togliere nulla al cibo si potrebbe arrivare a produrre un 20% del fabbisogno di combustibili. ."


                            Se leggi il mio post riguardo la conferenza tenutasi il 18 scorso a Padova trovi dati(relativi agli USA) molto diversi.
                            Pare che lo sfruttamento della cellulosa da biomassa sia una buona speranza ma ancora lontana da raggiungere.

                            Tra le altre cose mi sono sempre domandato cosa diavolo apettiamo a dotare ogni città italiana di uno o più termovalorizzatori sull'esempio di brescia di cui si dice produca il 30% di fabbisogno energetico della città.
                            Oltretutto dovrebbe essere un'attività redditizia per un imprenditore se è vero che i tedeschi si facevano pagare
                            a peso d'oro per bruciare le immondizie dei napoletani!
                            Poi penso che dentro questi bussolotti ci potemmo buttare di tutto, biomasse comprese no?
                            Bisognerebbe fare una raccolta firme per questo.(che firmerebbero in pochi perchè per l'italiano ignorante medio
                            inceneritore=inquinamento)

                            ciao

                            Commenta


                            • #15
                              Io direi di tornare un pò con i piedi terra per fare 2 conti: mettiamo che il biodiesel venga usato su grnade scala: quanti ettarei di terreno bisognerebbe coltivare per soddisfare la richiesta nazionale di carburante? Considerando anche il fatto che un campo produce una sola volta all'anno...c'è il rischio che da un problema si passi a quello opposto!

                              Sarebbe una gran cosa invece trasformare le tonnellate di rifiuti che produciamo giornalmente in combustibile per le nostre auto....e in questi rifiuti includo anche gli scarichi delle fogne. Il sistema abbastanza "fantascientifico" è quello di utilizzare batteri geneticamente modificati che siamo capaci di trasformare ogni composto organico in un combustibile "spendibile" per le nostre auto.....o meglio ancora baeri che siano in grado di attuare una fotosintesi per trasformare la CO2 dell'aria in catene organiche. Il problema rimane sempre l'elevatissma richiesta, che renderebbe impensabile il passaggio integrale ad un altro tipo di combustibile. Il cambiamento sarebbe da atuare gradualmente, l'importante sarebbe cominciarlo subito...perchè da quanto vedo chi si libererà per primo dalla dipendenza del petrolio avrà un futuro felice per almeno 100 anni

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (nemox @ 25/3/2005, 21:09)
                                Tra le altre cose mi sono sempre domandato cosa diavolo apettiamo a dotare ogni città italiana di uno o più termovalorizzatori sull'esempio di brescia di cui si dice produca il 30% di fabbisogno energetico della città.
                                Oltretutto dovrebbe essere un'attività redditizia per un imprenditore se è vero che i tedeschi si facevano pagare
                                a peso d'oro per bruciare le immondizie dei napoletani!
                                Poi penso che dentro questi bussolotti ci potemmo buttare di tutto, biomasse comprese no?
                                Bisognerebbe fare una raccolta firme per questo.(che firmerebbero in pochi perchè per l'italiano ignorante medio
                                inceneritore=inquinamento)

                                ciao

                                il sottoscritto italiano ignorante medio è vittima della decisione della giunta provinciale di Trento, che ha deciso di costruire un "termovalorizzatore" o meglio bruciaimmonnezza, a pochi km da casa sua, a ridosso di una montagna nella valle dell'adige.
                                L'inceneritore è la soluzione più sbagliata che si possa fare: è necessaria una politica ambientale che incentivi il riciclaggio, il riuso, l'utilizzo di energie pulite e di materiali biodegradabili in sostituzione dei derivati del petrolio, la riduzione dei consumi.

                                L'inceneritore è solo un modo per risolvere un problema, senza badare alle cause.

                                Nell'inceneritore finisce ciò che non può essere riciclato, quindi viene meno la maggiore fonte di energia (la carta fra tutte).
                                Inoltre è necessario stoccare le "scorie" e altre sostanze di scarto ricavate dai pretrattamenti. Aggiungi l'inquinamento dei camion che trasportano i rifiuti (al e dall'inceneritore), non mi sembra un buon bilancio.
                                Senza contare che i moderni inceneritori non è che non inquinano, ma producono semplicemente meno sostanze tossiche di quelle previste dalle leggi.

                                @eroyka: Daccordissimo con te...
                                [dream mode on]Ho in mente un mondo più bello, più semplice, che mette in primo piano l'uomo e la natura, non i soldi e l'interesse personale... Ma mi dicono che non è possibile farlo... Per forza, dico io, è perchè non vi sforzate a cambiare![dream mode off]

                                bye!

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                                • #17
                                  Devo darti ragione, ho cercato informazioni in merito e devo dire che l'opportunità
                                  di utilizzare gli inceneritori é come minimo molto dubbia...

                                  Ciao!

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