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Quale impianto in una casa a basso consumo

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  • Quale impianto in una casa a basso consumo

    Ho usato il tasto cerca e non ho trovato alcun argomento simile, quindi ne apro uno nuovo..



    Quale impianto in una casa a basso consumo ?
    LO spunto è per casa mia (sempre 15kWmq/annuo) ma vorrei fare un discorso generale per ogni tipo di esigenza.

    MI sto accorgendo che noi siamo abituati a dimensionare/installare impianti per case normali, nelle quali l'impianto a pavimento è l'ottimo perchè minimizza i problemi e sà dare del confort anche in una casa mal costruita, ma nel caso di una casa ben costruita potrebbe dare qualche problemino di gestione..

    quindi, cosa scegliere?

    ad aria ? io lo escludo a priori, anche se le portate e le T sono basse direi che cmq non è il miglior confort

    a pavimento? secondo me era la soluzione da scegliere, ma parlando di basse potenze 25/30 W al mq il costo della ricolazione dell'acqua alla fine dell'anno incide parecchio.
    Ho calcolato su casa mia che con pompe a portata variabile (tipo magna o stratos quindi top di gamma) avrei un'incidenza di quasi il 30% sul consumo elettrico totale della pompa i calore ! un'enormità
    in più il pavimento è lento soprattutto a scendere di calore, e non vorrei trovarmi ad avere 25 gradi in casa quando ho gente a cena

    a parete/soffitto? a parete ne ho installati qualcuno, sono abbastanza contenti, ero perplesso sul fatto che il gradiente di T del pavimento è più vicino all'ottimo di altri sistemi, ma ho pensato che in case a bassso consumo questo fatto dovrebbe minimizzarsi perchè c'è poca differenza tra parete e soffitto, e pensavo che forse un'area maggiore che investe il corpo umano potrebbe dare una senzazione di confort migliore, cosa ne pensate ?

    in più avevo pensato a degli ibridi:

    pavimento solo sulle pareti perimetrali.. in modo da limitare le portate d'acqua e scaldare solo dove serve..

    pavimento come attivazine termica con correzione ad aria..
    Questo mi ispira parecchio.. fare un impianto a pavimento dimensionato per una T minima (18°C) ed andare a corregere la T ambiente solo quando serve (negli orari di utilizzo della casa, addirituttra e perchè no stanza per stanza) ad aria, mettendo una batteria calda (o fredda in estate) sul recuperatore di calore, gestendo tutto con un bel air zone..



    Ditemi se sto sparando un sacco di cavolate..


  • #2
    CITAZIONE (Manofthemoon @ 29/2/2008, 11:42)
    in più il pavimento è lento soprattutto a scendere di calore, e non vorrei trovarmi ad avere 25 gradi in casa quando ho gente a cena

    Con le dispersioni minime che ti ritrovi probabilmente riesci a tenere la superficie del pavimento molto vicina ai 20 °C quindi eventuali sovratemperature dovute a frotte di amici sarebbero automaticamente attenuate: il pavimento comincerebbe ad assorbire calore e smetterebbe di fornirlo (Tambiente > Tsuperficiale). Almeno credo <img src=">

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    • #3
      Premesso che l'impianto a pannelli radianti a pavimento è considerato il sistema ottimale di emissione e che più si avvicina a quello ottimale, riposto il link:
      http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...temperatura.jpg

      Una tipica regolazione di temperatura prevede un cronotermostato con funzione giorno/notte o simile come logica: presenza/assenza.
      Valori usuali sono di 20/18°C.
      Poi la regolazione climatica provvede ad aumentare o diminuire la temperatura di mandata in funzione della temperatura rilevata.

      Se una casa con regolazione di 20°C richiede una temperatura al pavimento di 25°C, quella casa ha un pessimo isolamento, mentre in una casa ben coibentata una classica distribuzione di temperatura sempre nel caso di pavimento radiante è questa:
      http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...temperatura.gif

      Nel caso di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento la temperatura percepita è superiore di circa 1°C rispetto ad altri sistemi di emissione.

      Edited by dotting - 29/2/2008, 17:34
      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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