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    Ciao a tutti,
    avrei qualche domanda da sottoporvi.
    Ho acquistato una porzione di bifamigliare, nella realizzazione dell'impianto termico, ho apportato delle modifiche, al posto dei classici termosifoni ho posizionato dei fancoil di ultima generazione (con pannelli radianti), realizzazione di una canna fumaria del diam. 150 per una eventuale caldaia a biomasse e/o pellet, predisposizione di tubazioni per pannelli solari, al piano seminterrato ho posizionato un termocamino ad aria per riscaldare il piano seminterrato e il vano scale, non so se sono stato esagerato oppure.
    volevo sapere:
    1) la caldaia a biomassa e/o pellet-legna per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamenti quale delle due tipologie è la migliore?
    2) vorrei sostituire la caldaia fornita dall'impresa con una a condensazione, la caldaia è posta al piano terra su esterno, ad oggi non ho una canna fumaria che arriva al colmo del tetto, posso comunque posizionere la nuova caldaia? eventualmente posso acquistare una di maggior potenza?


  • #2
    CITAZIONE (lucimar @ 4/3/2008, 08:45)
    al posto dei classici termosifoni ho posizionato dei fancoil di ultima generazione (con pannelli radianti)

    Cosa intendi? i fancoil con i pannelli radianti ci azzeccano poco.
    Forse volevi dire ventilconvettori.
    Le idrostufe a pellets sono dei treni quando utilizzate per la produzione di acqua calda per riscaldamento, in particolare se devono servire un impianto a temperature più basse ventilconvettori (45-50°C), rispetto ad un impianto a termosifoni (65-70°C).
    Vanno in crisi quando devono produrre anche ACS, in quanto non hanno la capacità di modulare bruscamente la potenza al focolare e quindi quella resa all'acqua, per far carico a richieste elevate di energia termica, come si verifica nel caso dell'ACS.
    Una sorgente a gas invece è in grado di far fronte modulando istantaneamente la potenza al focolare.
    Se vuoi un consiglio:
    1.- idrostufa a pellets nel piano terra;
    2.- stufa a pellets ad aria nel semiinterrato, hai un unico combustibile e la stufa a pellets ha il difetto/pregio di far diminuire il valore di umidità relativa, cosa molto utile in un ambiente solitamente umido come il semiinterrato, il termocamino ad aria aumenta l'umidità;
    3.- solare termico a CN collegato ad uno scaldacqua istantaneo a gas in questo modo:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...re_rovescio.pdf
    nello schema considera scaldacqua invece della caldaia segnata, a meno che non voglia usare una caldaia a due sezioni ACS e riscaldamento, per far fronte ad eventuali guasti della idrostufa a pellets.

    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Per dotting
      i ventilconvettori sono del tipo idronico, non so se posso citare la marca, comunque ho gia predisposto il camino ad aria al piano seminterrato <img src=">

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