Sostituisco il post precedente per riordinare e completare le notizie. Ne approfitto anche per fare delle domande (le metto in grassetto, se qualcuno volesse darmi qualche dritta)
Grazie a tutti i forumisti (e a Mr. Piggott). Ho letto un sacco. Quando (e se) avrò finito si vedrà se ho capito o se ho frainteso. Io di elettricità non so nulla, ma con la vetroresina un po’ me la cavo. Inoltre dispongo di una stalla in disuso con un po’ di attrezzatura.
Ho pensato di fare una Windsave perché a) è bella b) è adatta per essere piazzata in giardino c) non fa rumore d) non è pericolosa neanche per gli uccelli e) si può spostare a piacere d) rende anche con venti deboli e turbolenti. Pare poi che sia più efficiente della Savonius, ma da qualche parte ho letto che non è vero, ne sapete nulla?
Per farla ho fatto tanti semicerchi di polistirolo da 20 mm con diam.interno 400 mm impilati per 800 mm e ruotati fino a 45°. Il centro di rotazione era in corrispondenza al centro del futuro asse (tubo di alluminio 25x2). Nel centro di rotazione è stato infilato un tondino tenuto verticale da apposita struttura. Problema: incollando pezzo dopo pezzo è difficile svergolare in modo preciso, perciò ho impilato senza incollare e ho ruotato fino ai 45°, ma così facevo fatica ad incollare, ho messo poca colla e alla fine avevo deformato tutto, sarebbe stato meglio essere più pazienti, calcolare il rientro del settore e se poi alla fine c’era un po’ di differenza amen, a 180° sarebbe stata un po’ più alta o un po’ più bassa del previsto. Poi ho pareggiato gli scalini con carta vetrata. Poi ho gettato uno strato di gesso spesso 50-60 mm armato con grossi fili di ferro. Anche qui ho fatto casino, avrei dovuto avere pazienza crescere a pezzi dal basso(occhio che il pezzo è instabile, occorre sorreggerlo). Insomma alla fine avevo una roba che s’era deformata e con delle zone di gesso che era marcito e che si staccava eccetera eccetera, ho dovuto ricostruire faticosamente il pezzo con delle dime (ed è un casino perché con quella svergolatura non ci sono riferimenti).
Con questo stampo ho stampato quattro ali di vetroresina. Con due strati è venuta robustissima. Ho usato la normale fibra di vetro strappata in striscioline lunghe come tutto il semidiametro. Il problema è che con la svergolatura ci sono sempre delle parti rivolte verso il basso e la roba tende a staccarsi. Bisognava fare in due o tre volte, così io, per l’impazienza, ci ho messo molto di più. Però forse col “tessuto” di fibra opportunamente ancorato ai bordi si può far meglio e più in fretta (ho preso la roba per provare, se interessa riferirò).
Poi usando una struttura per tenere il tubo d’alluminio verticale sul piano, ho incollato con vetroresina le ali al tubo (prima le due di sotto poi le due di sopra). Ho ricoperto così il tubo con due o tre strati di vetroresina e l’asse è diventato resistentissimo. Proverò su di un camion fino a che velocità resiste (ma non subito, vorrei giocarci un po’ prima di romperla). Credo resisterà parecchio e che avrei fatto bene a fare un perno più grosso. Peso totale del ventolone sui 12 kg, ma credo che possa scendere molto pasticciando un po’ meno di quanto non abbia fatto io.
Perno: diam.20 di rettificato di ferro sostenuto da due supporti in ghisa con cuscinetto oscillante e con grani di bloccaggio (li avevo in casa da 30 anni). Ho tolto le protezioni e ho messo poco grasso perché erano troppo duri.
L’aggeggio che vedete in foto è di cm 80x160 (potrei portarlo facilmente a 80x240) che dovrebbe dare 50 watt netti con 5 m/s di vento facendo circa 80-100 rpm a vuoto. Parte con una bava di vento e mi piacerebbe metterci un alternatore che riesca a racimolare qualcosa anche dalle briciole di vento (diciamo sui 20-30 rpm sempre a vuoto che si fanno con 1-2 m/s) ma che non bruci se tira vento forte. Non mi interessa ottimizzare dimensioni, pesi e costi, c'è posto in abbondanza nel sostegno e quanto al costo non mi pare il caso di limare per risparmiare abbastanza poco in percentuale.
Perciò ho pensato di fare un alternatore “esagerato:” quello a 18 bobine con rotore da 24+24 magneti (anche perché non escludo di provare altri rotori) sperando però che la resistenza magnetica non freni troppo.
Ho pensato di piazzare 24+24 magneti 40x20x10 su dischi di ferro da 500 mm spessore 5 disposti col lato lungo nel senso della circonferenza, così risultano distanziati solo 2 cm circa l’uno dall’altro. M’immagino che ciò migliori la forma d’onda, pare anche a voi?
O pensate che sia controproducente per altri effetti? Sicuramente riduce il posto a disposizione per la bobina
Così facendo c’è posto per una bobina 80x60 in cui lascerei un foro 41x23 (per un po’ di tolleranza e per far uscire il filo interno senza urtare i magneti. La farò alta 13 mm e credo potrà ospitare almeno 80 spire con filo da 1,6 mm
Considerato che il rotore non è molto grande credo basterebbe molto meno, ma vorrei riuscire a raccogliere qualcosina anche da venti sui 2 m/s così da poter dire a che critica: “vedi che produce?”
Al momento non ho intenzione di caricare una batteria, ma solo di metterci (se possibile) voltmetro e amperometro. Immagino però che dovrò comunque raddrizzare la corrente e mettere qualcosa per consumare l’energia che esce (che so, lampadine, resistenze da stufa?).
Ma ecco il dubbio maggiore che ho al momento.
Se l'alternatore fosse “meno potente” riuscirebbe a fornire qualcosa di più?
Cerco di spiegare meglio il mio dubbio.
Poniamo d’avere 30 watt sull’albero.
Se l’albero è collegato ad un alternatore (collegato a qualcosa che assorbe la corrente generata) m’immagino che l’albero venga “frenato” da qualcosa che si genera fra bobine e magneti e che una parte dei 30 watt, diventino energia elettrica e il resto sia calore dissipato.
Poniamo che con un alternatore “giustamente dimensionato” si generino 24 watt di energia elettrica però con 6 volt e 4 ampere, situazione che non consentirebbe di caricare una batteria a 12 volt (e la cosa va bene perché con così pochi watt sull’albero non vale la pena di cercare di sfruttarli).
La mia domanda è: se ci metto un alternatore “esagerato” nella speranza di avere ugualmente i 14 volt, non è che magari ho sì 14 volt, ma solo un ampere e così ci rimetto 10 ampere?
Un po’ questa cosa me la aspetto e mi va anche bene se fosse un 5-10% (visto che è un esperimento e che penso di usare anche rotori più grandi) ma non vorrei fosse un’esagerazione.
In tal caso, potrei rimediare allontanando i rotori?
Oppure mi converrebbe montare dei magneti da 5 invece che da 10 mm?
Per ora saluto tutti
Gino
Ecco il ventolone:
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